Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura

10 July 2023

8 luglio 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post “L’Associazione magistrati: “Dal governo un attacco pesantissimo. Delegittimano le toghe, non vogliamo lo scontro ma non si può tacere” “

In Italia la classe dirigente è sottomessa ai poteri forti. E prospera servendoli, fingendo di governare e amministrare la cosa pubblica autonomamente. Forte del fatto che il popolo non ha neppure il coraggio di ammettere chi è comanda davvero. Va vista come una nobiltà, che è fedele al re, eseguendone gli ordini; è solo divisa in due fazioni che si scontrano per la supremazia a corte:“destra” e “sinistra”, questa includendo anche buona parte della magistratura.

Si scontrano due concezioni dell’essere subalterni e venduti a danno dei cittadini. I “baroni”, la destra, vogliono fare i feudatori, in modo che come vassalli possano avere una certa autonomia sui loro feudi, e taglieggiare il popolo anche per loro vantaggio, oltre che per conto del re. I “mandarini”, la sinistra e i magistrati, vogliono eseguire i voleri predatori dei poteri forti come “saggi” funzionari e ottenere con questo di campare riveriti e forti, senza sporcarsi troppo le mani con ruberie personali. Non si sa quale fazione sia peggio per le persone comuni; che farebbero bene a non parteggiare per nessuna delle due. Il covid, e in generale le frodi biomediche strutturali, mostrano come in alcuni casi i mandarini possano essere ancora più zelanti e quindi ancora più nocivi, nello stracciare la Costituzione e il diritto e opprimere il popolo, dei baroni che vogliono stabilire un diritto di predazione anche per loro stessi mentre predano per il re.

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18 giugno 2023
Blog de Il Fatto
Commento al post di P. Frosina “Sindaci, assessori, carabinieri e medici: i 3.623 pregiudicati per abuso d’ufficio che con la riforma di Nordio avranno le condanne cancellate”

“Tra il forte e il debole, tra il ricco e il povero, tra il padrone e il servitore è la libertà che opprime, è la legge che affranca“. Rousseau e Lacordaire, citato da don Milani.

La “paura della firma” ricorda la “medicina difensiva”*. Ma la critica a Nordio non è tutta la verità. Vi sono abusi di potere su singoli cittadini che vengono commessi in favore dei crimini dei poteri forti verso la collettività. Sulla libera commissione e impunità di questi i politici e i magistrati concordano. Es. gli abusi, mafioidi e fascisti, volti a eliminare le voci tecniche di critica della medicina, giudicate indispensabili perfino da chi chiede uno status giuridico privilegiato davanti alla legge per i medici** (richiesta che sia Nordio, sia magistrati “di sinistra” fanno propria). Politici e magistrati vanno visti come nobili di corte, in lotta tra loro per la supremazia, ma uniti nel servire il re. Uniti anche nel travolgere ogni principio, legge e decenza. Le nuove regole renderanno ancora più scorrevole il compito di proseguire i piani piduisti al servizio dei grandi interessi biomedici a tanti sindaci e funzionari, CC, PS, GdF, e anche a tanti magistrati.

*La medicina difensiva come scusa e come illecito. Sito menici60d15.
**Erosion of Peer Review and Quality Assurance Privilege. JAMA, 14 giu 2023.

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23 giugno 2023
Blog de Il Fatto
Commento al post “Finte vaccinazioni Covid per ottenere il green-pass: la Procura di Ravenna chiede il rinvio a giudizio di 227 persone”

In Svezia tali accuse sono impossibili, in assenza dei ricatti mafiosi di Stato (senza che si siano verificate le sciagure minacciate da Mattarella e c. per giustificarli). I giudici svedesi hanno invece condannato a 2.5 anni un luminare italiano, Macchiarini (The deadly legacy of a stem cell charlatan. BMJ, 21 giu 2023).

In Italia i magistrati sono zelanti nel punire chi elude l’esproprio del proprio corpo, e assolvono i luminari che hanno introdotto la ciarlataneria Stamina (1) nel SSN agli Spedali Civili di Brescia (assolsero anche Macchiarini). Non solo. Il presidente della stessa corte che ha assicurato l’impunità alla ciarlataneria bresciana sulle staminali – e presidente di Magistratura democratica – propugna una “vicinanza” tra magistrati e medici (2). Come Nordio (3). Non solo. Magistrati e forze di polizia perseguitano, con sistemi che dovrebbero essere materia per le loro DDA, chi denuncia frodi ufficiali “deadly” come quelle di Macchiarini e Stamina e quelle deadly sul covid.

I nostri magistrati sono attratti dalla capacità di trasformare il crimine di alto bordo in legge data da una medicina zombie, catturata dal peggior liberismo. Ma per contribuire alla metamorfosi, con un diritto zombie, non per opporvisi.

1 Stamina come esca per le frodi della medicina ufficiale.
2 Castelli G. Magistrati e medici: più vicinanza di quanto si creda. Brescia medica, feb-mar 2023.
3 Processi, più tutele ai medici. Nordio: filtro come per i giudici. Corsera, 19 ott 2004.

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19 agosto 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post di P. Frosina “Lettera a Nordio di 320 magistrati in pensione: “La separazione delle carriere stravolgerebbe la Carta. Rischio pm controllati dal governo”

Le persone comuni non dovrebbero perdere di vista che questo duello per la supremazia tra politici e magistrati è relativo: gli uni e gli altri non si curano del popolo, ma della loro posizione gerarchica*. Basta vedere il livello Azzeccagarbugli del servizio giustizia per i semplici cittadini, sul quale non si registrano né lettere di magistrati né buone intenzioni dei politici. E come quando si tratta di servire i poteri forti e dare addosso al popolo le due caste operino assieme come un sol uomo. Lo dimostra la cooperazione per lo scempio della Costituzione e per le autentiche infamie dell’operazione covid**.

*Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura.
** Il livello Scarantino, palazzo Zanardelli e la strage covid in Lombardia orientale – Peggio di Marcinelle: morti iatrogene per l’operazione covid in cambio di finanziamenti UE

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28 agosto 2023

Blog de il Fatto

Commento al post “Lo studio dei fisici italiani che negavano il cambiamento climatico ritirato: “Conclusioni non supportate da prove o dati””

Sulle retrazioni operano due tendenze, a tenaglia: “the unwillingness of scientific journals to retract seriously flawed data that mean the findings and conclusions cannot be relied on. … At the same time, however, calls for retractions and apologies have become ubiquitous and vexatious. When a reader or a lobby group disagree with an opinion or the tone of an article, an increasingly common reaction is to demand a retraction, an apology, or both. Sound research, commentaries, and journalism that deliver an uncomfortable message must be instantly erased from the scientific record, in some people’s opinion. When a complainant demands satisfaction, it isn’t by means of swords or pistols at dawn but by retraction”. (Abbasi, BMJ, editor in chief. Retract or be damned: a dangerous moment for science and the public, 22 giu 2023).

La censura di ricercatori di alto valore, es. Ioannidis sul covid, e le condizioni antiscientifiche per essere pubblicati* dovrebbero farci ricordare che l’identificazione della scientificità con la pubblicazione peer-reviewed è già abusiva sul piano epistemiologico, in sé. E considerare che oggi che la scienza ha perso la sua integrità, e viene prostituita a enormi interessi, è un avallare “organised criminal activities, which may be at the behest of sponsors” (Curing the pandemic of misinformation on COVID-19 mRNA vaccines through real evidence-based medicine. Malhotra, 2022)

*How to get published in the Covid era. Hart, 21 ago 2023.

@ pot: “Mai parla di degenerazione della scienza”?. “If a critical mass of scientists become untrustworthy, a tipping point is possible in which the scientific enterprise itself becomes inherently corrupt and public trust is lost, risking a new dark age with devastating consequences to humanity.” Certo che gli addetti lo sanno, del marcio interno e dei suoi effetti.

In biblioteca ci sono articoli come “German medical association finally apologizes for atrocities committed by German physicans under the nazi” 2013, o “Why did so many German doctors join the Nazi Party early?” 2012; ergo per pot, il re del blasé, l’argomento è chiuso.

La medicina difensiva è come la “paura della firma” per liberalizzare l’abuso di ufficio. Ma, essendo i medici forzati a fare i piazzisti di Big pharma qui i magistrati, deboli coi poteri forti, sono d’accordo. Per me la medicina difensiva è un illecito in sé, andando contro il miglior interesse del paziente. Si parla di obbligo di mezzi e non di risultato e si tace dell’obbligo dei fini: v. La medicina difensiva come scusa e come illecito. Sito menici60d15.

Ma quale “verità assoluta” e “infallibilità”. L’onestà però non è un attributo divino, e attendersela nella ricerca della verità e del bene non è da sempliciotti come dice il re del blasé. In un campo che si vuole intoccabile, oltre un certo tipping point di disonestà che si istituzionalizza i crimini, dici bene, non si riesce a contarli. Non tutti si adattano a ciò come un guanto, re pot.

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6 settembre 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post “Senza abuso d’ufficio, si crea un vuoto normativo nei casi di concorsi universitari truccati”

Politici e intrallazzoni vogliono avere mano libera. Ma i magistrati sono corresponsabili. In un campo come quello dell’adeguatezza, indipendenza e integrità dei ricercatori, dove già il rapporto tra danno alla comunità e rischio di sanzioni è molto elevato, tendono a minimizzare. Es. il GIP Sofia Fioretta ha ravvisato “un falso innocuo e innocente” nel photoshop di Alberto Mantovani 1. Esistono “falsi innocui e innocenti” nella pratica scientifica, si chiese giustamente Barbacetto. La risposta arrivò mesi dopo, quando Mantovani mise il suo prestigio al servizio della mega frode covid. Alla quale i magistrati – e i media – pure hanno contribuito 2.

Su il Fatto del 16 giu l’avv. Coppi spiega che i magistrati potrebbero comunque indagare per corruzione: questa potrebbe essere l’occasione per dare agli illeciti sulla manomissione della selezione della classe dirigente il giusto deterrente. Forse interverranno così in alcuni casi, ma quando vi sono in gioco i voleri dei poteri forti, come per la medicina, Nordio e Magistratura democratica sono concordi nel dare il disco verde alla corruzione 3. E poi, accademici e magistrati sono non di rado “birds of a feather” quanto a genealogia 4.

1 Barbacetto G. Ricerche mediche “aggiustate” però la scienza tace. Il Fatto 28 nov 2019.
2 I magistrati alle dipendenze del Ministero della Verità
3 Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura
4 La ‘generatio aequivoca’ di professori universitari e magistrati

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9 settembre 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post “Coppi alla Festa del Fatto: “Tutti parlano di separazione delle carriere, ma nessuno sa dirmi quali vantaggi porterebbe alla giustizia””

Gli uffici giudiziari di Chilosà, che ricevono denunce, esposti e querele a migliaia, hanno 1 PM, il dr. Franosi, e 1 GIP-GUP, il dr. Magnifici. Franosi è stupido, asino, corruttibile, arrogante, pavido, scioperato, vanesio, meschino, conformista, arrivista, etc. Una tale disgrazia che il 100% di ciò che trasmette al GIP-GUP è spazzatura. Il giudice Magnifici è integerrimo e amico dell’umanità, intelligentissimo e pratico, preparatissimo e conoscitore del mondo, coraggioso e prudente, colto e modesto, roccioso nel non farsi influenzare e suggestionare ma di buon cuore, riservato e affabile, alacre, etc. Una tale cannonata che evita il proseguimento del percorso giudiziario richiesto del 99.9% dei procedimenti spazzatura che gli vengano sottoposti.

Domanda: quale sarà la percentuale di spazzatura in ciò che il superlativo GIP-GUP fa passare, e quindi emette verso un esito finale? Risposta: il 100%. Se il 100% che entra è spazzatura, tutto ciò che supera il vaglio sarà spazzatura.

La storiella, adattata da un esempio sulla statistica del controllo di qualità negli impianti industriali*, dà un’idea di come controllando a monte i PM – ciò è ottenibile con tanti sistemi – si può facilmente condizionare e distorcere l’intero corso della giustizia penale. Tanto più se la magistratura non è propriamente assimilabile ad una falange di dr. Magnifici con rari vuoti nelle sue file.

*Garbage in, garbage out. In: Hooke, R. How to tell the liars from the statisticians. Dekker, 1983.

@ Papi Roc. E’ nozione comune che la separazione delle carriere sia funzionale a mettere i PM sotto il controllo del governo. Un ulteriore degrado del sistema. Io volevo evidenziare – da non addetto, ma da cittadino che conosce alcuni degli aspetti impresentabili attuali dei quali Scarpinato alla stessa festa de Il Fatto ha parlato, ma riferendosi a quelli passati – come il controllo dei PM, da parte di qualunque potere, in qualunque forma, metta a rischio l’indipendenza dell’intera amministrazione della giustizia. Che è a rischio anche dall’interno, l’indipendenza essendo non solo un diritto ma anche un dovere*.

Lei sembra punto sul vivo. Forse la descrizione di Franosi ha toccato un nervo scoperto. L’ho “illuminata” come chiede, spero, ma mi auguro che non siano molti quelli che condividono questo suo bisogno. Franosi è anche uno di quelli che non capiscono le battute e rendendosene conto si offendono, si stizziscono ed espongono la loro indole volgare e rancorosa.

* Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura. Sito menici60d15.

@ Papi Roc. Grazie. Ma interrompa le ricerche. Non sarei a mio agio. Anche perché Fusaro, che qualcuno chiama “più IVA”, si fa pagare per discutere con lui, mentre io mi trovo mio malgrado messo a pagare per fare il mio lavoro. La posizione descritta da Emilio Alessandrini: “questo è un mestiere che uno dovrebbe pagare per farlo”. La gigantografia di Alessandrini è stata posta all’ingresso del Palazzo di giustizia di Milano, assieme a quelle di Guido Galli e Giorgio Ambrosoli. A conferma che le mie idee mi rendono impopolare anche tra i magistrati, ho anche quella che bisognerebbe fare togliere le effigi di caduti valorosi dagli uffici giudiziari, dato ciò che nascosti dietro a quelle figure si commette a favore dei poteri che ordinarono quelle epurazioni. Per castigo mi tocca parlare con lei.

@ Papi Roc. Concordo con i suoi punti A e B. Grazie per i complimenti in C. Ma per sbrogliare certi garbugli bisogna a propria volta eseguire dei movimenti contorti. La mia impressione è che quanto a trucchi dialettici noi tutti nel riconoscerli e difendercene siamo ancora alle aste, mentre il potere nel crearli e applicarli ha il premio Nobel.

@ Ivo Lami. “Vogliono dei pm governativi che non disturbino la Casta”- M. Travaglio, 25 febbraio 2019. – Sta per irrompere nel Paese il dibattito sulla separazione delle carriere fra Pm e giudici. G.C. Caselli, Il Fatto, 31 agosto 2023.

Credo a opinioni come queste di persone competenti, avendo visto come in USA la pubblica accusa rispetti un confine, invisibile ma invalicabile, tra la giustizia per la gente comune e quella per i potenti, come i grandi interessi lobbistici. E conoscendo quanto sia pervasivo e deleterio il piduismo, l’uso mafioso dei poteri dello Stato, che è tutt’altro che storia passata. E’ vero che la non divaricazione tra PM e giudice, cioè l’avere inquirenti con la cultura del giudice, che sa che bisogna essere equanimi e non guardare in faccia a nessuno, invece che con quella del questurino speranzoso di promozione, è necessaria ma non sufficiente ad evitare asservimenti.

@ Ivo Lami.

1 Gli autori citati spiegano persuasivamente come la separazione delle carriere conduca ad una mutazione dei ruoli e a un controllo da parte dell’esecutivo.
2 Lo comprova l’evidenza data da altri paesi.
3 Lei sta parlando di corda in casa dell’impiccato: nella mia esperienza i PM già abdicano, volontariamente, ai loro doveri, quando sono in gioco grandi interessi. Con conseguenze catastrofiche. Es. Il PM di Bergamo ha messo le indagini sulla anomala “pinpoint pandemic”* “pandemia a punta di spillo” in mano a Crisanti, privo di competenze specifiche ed espressione dell’Imperial college, centro di regia dell’operazione e controllato dallo MI5. Accettando a occhi chiusi le assurde veline ufficiali, e concludendo, insieme alla GdF, che i fattori iatrogeni, gli unici oggi noti che spiegano l’anomalo picco di letalità, non sono stati applicati a sufficienza; e aggiungendo zelantemente che bisognerà fare meglio, cioè ammazzare ancora di più, in futuro**. Non sono addentro al mondo giuridico, ma se tanto mi dà tanto posso vedere quali orrori deriveranno da PM dipendenti da quei debosciati della classe politica che ci ritroviamo***.

*Neil, Hockett, Fenton. Whodunnit? Was SARS-CoV-2 or Pneumonia the primary cause of respiratory Covid-19 deaths?. 30 ago 2023.
**Lo knock-on dell’operazione Covid in Lombardia orientale. – La magistratura alle dipendenze del Ministero della verità.
***Peggio di Marcinelle: morti iatrogene per l’operazione covid in cambio di finanziamenti UE.

@ Ivo Lami. Non frequento tribunali, ma ho un quadro diverso, ictu oculi, da quello dell’ufficialità, anche progressista, sulle responsabilità della magistratura nell’attuale stato di cose. E sulle sue responsabilità riguardo ai sanguinosi interventi coi quali si indirizza la storia del Paese. Passati e attuali. Parteggio quindi contro quello che credo sia un aggravamento, come spiegano figure competenti e come pare anche a me.

E’ essere estranei al mondo della logica sostenere che se non si concorda con la separazione della carriere si è estranei al mondo giuridico. E a quello della realtà, perché non concordano in primo luogo magistrati, giuristi e esperti di cronaca e storia giudiziaria (su alcuni dei quali sono spesso critico o scettico). Sono stato stimolato a commentare dall’argomento a contrario di Coppi, che “hits the nail on the head” chiedendo di elencare i vantaggi della separazione. L’onere dell’evidenza è su chi afferma. Visto che lei ha opinioni così forti, risponda per favore a quanto chiesto da Coppi. E’ stato difensore del tenebroso “cardinale” Andreotti: non è sospettabile di radicalismo. La sua presenza tra i contrari fa pensare che forse ciò che si chiede di conservare è un reliquato dei tempi della I Repubblica, dove non regnavano giustizia e armonia. Ma il nuovo corso – gelliano – è ancora peggio, come dimostra ciò che è stato dell’Italia dopo che – tramite la magistratura – si è spazzato via il tristo Andreotti e la corte di ladroni e mafiosi.

@ Ivo Lami.

“La separazione delle carriere era una mia idea” (Gelli).

Ci sono varie commistioni. Alcune turpi. Penso di saperne sulle combine tra magistrati e deep state*. Un’infamia nascosta che con PM “Law and order” potrebbe peggiorare.

Le commistioni possono anche essere benefiche. Forse qualche giudice – che come Manzoni, Pasolini, Agamben legga chiara la follia in pestilenze e stragi pur senza conoscere i meccanismi – potrebbe dire al bar a certi PM: “Che c. fate? Coonestate le nefandezze e il messaggio di una strage voluta, e li potenziate?” (v. sopra). Rimprovero che avrà effetti diversi su PM che appartengano alla stessa “famiglia”, consapevoli delle conseguenze morali e pratiche, che su PM di un’amministrazione separata; e prossima allo sbirresco, al cui interno può contare come merito ciò che agli occhi di chi è permeato di senso del diritto è un’aberrazione. Un PM informato su cosa è oggi la medicina potrebbe, spinto dalla comune matrice e dall’amicizia, dire a un giudice: “tu fai l’occhiolino ai medici, e come Nordio li vuoi non uguali davanti alla legge, dopo che hai appena assolto per l’immissione nel SSN di una volgare e perniciosa truffa propagandistica”**.

Né vanno ignorate le intese alla bouvette tra i tanti parlamentari avvocati, suoi colleghi, che riducono la giustizia a una macchina “high throughput – low output”; con scarse reazioni dei magistrati.

*Il livello Scarantino, palazzo Zanardelli e la strage covid in Lombardia orientale.
**Baruffe di corte, cit.

@ Ivo Lami. Sarei un ignorante presuntuoso e un plagiario. Non me la prendo. Per me è routine venire affrontato da soggetti che cercano di controbattere imbastendo un discorso e poi non riuscendogli tornano al loro registro naturale, quello dell’insulto calunnioso. Certo, da un avvocato ci si aspetterebbe qualcosa di più dignitoso. Si dice, a proposito dei mali della giustizia, che nella sola Roma vi siano tanti avvocati quanto nell’intera Francia. In tutti i campi la pletora dei professionisti va a danno del livello qualitativo. Sia per l’insufficiente selezione del materiale umano, sia per i servigi che dato il buyer’s market certi sono disposti a fornire.

@ Ivo Lami. Non ho offeso l’intera categoria degli avvocati. Né tantomeno ho offeso lei, fino a quando non ho dovuto ripondere ai suoi insulti. E’ lei che è stato convincente nel mostrare che vi è un interesse di parte, a vantaggio degli avvocati e di delinquenti e a danno degli onesti, invece che finalizzato alla giustizia, nel separare PM e giudici. E convincente nel mettersi così in cattiva luce.

Era avvocato mio padre. Era avvocato una di quelle figure “outlier” che non ci meritiamo come Ambrosoli. Come per le idee politiche, anche per le professioni vanno distinti due attributi: oltre al loro valore ideale, la loro suscettibilità a degenerazioni. L’avvocatura è ad alto rischio di “andare a male”. Appare esservi una insufficiente separazione tra avvocato e cliente colpevole; e tra avvocati e poteri forti. In USA, dove ho vissuto alcuni anni, “lawyer” è sinonimo di avido imbroglione. Un mio direttore medico diceva che un segno prossemico per capire se un avvocato mente è se respira. Continuando ad estremizzare le posizioni, anche in Italia finirà così.

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18 settembre 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post “Archiviazione o Consulta, i pm di Milano su Cappato: “Non aiutò il suicidio ma ’autodeterminazione dei malati” “

Calamandrei scrisse che il conformismo è la peggiore sciagura per i magistrati. Forse la peggiore sciagura è la cortigianeria; della quale il conformismo è espressione. Il diritto che viene riconosciuto è un diritto dei magistrati alla cortigianeria Il diritto a fingere di credere ai legerdemain ideologici coi quali i poteri forti danno una veste etica, legale, e “coraggiosa”, “progressista”, a volontà criminali. E il diritto a renderli legge. Quando il lavoro dei magistrati sarebbe quello di separare il grano dal loglio, di discernere tra etica tarocca e reale.

Se si volesse davvero evitare ai malati sofferenze inutili, e ciò sarebbe doveroso, si dovrebbe agire a monte di ciò che crea tante situazioni insostenibili: contro l’accanimento terapeutico e i sovratrattamenti. Sui quali si è omertosi, perché corrispondono a vendite lucrative di prodotti medici. Se si volesse davvero riconoscere l’autodeterminazione, si dovrebbero definire e circoscrivere i casi realmente problematici, di “incrodati”, nei quali l’accettare la richiesta può essere il male minore. Ma quale autodeterminazione può avere chi è stato reso gravemente sofferente nella routine? Così si legittimerà il colpo di grazia. Che permetterà un ancor maggior accanimento e quindi maggiori espropri sui corpi e maggiori sofferenze. E si legittimerà l’omicidio medico, che altrove si parla già di estendere a malati di mente, marginali, poveri.

v. Il riduzionismo giudiziario nella frode medica strutturale: il caso del testamento biologico.

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22 settembre 2023

Blog de il Fatto

Commento al post “Uccise e fece a pezzi Carol Matesi, Davide Fontana ammesso alla giustizia riparativa. Il padre della vittima: “Schifato” “

“Il sonno della ragione genera mostri”. Questi sono i mostri, ma il sonno è il nostro, che permettiamo di tenere i posti di guida del Paese occupati da soggetti che non sono nostri rappresentanti, nostri fiduciari, ma alieni. L’alieno è “colui che appartiene ad altri”. Come la Cartabia, o come i tanti che vanno a fare l’inchino al meeting di CL, a partire dal presidente del CSM, il PdR Mattarella.

@ Brisk: Il sonno della ragione genera mostri. Non bisogna confondere lo strumento con l’effetto. E’ vero che Goya lo disse descrivendo gli orrori dell’invasione di una rozza soldataglia; ma nel caso della penna del giudice – o della siringa del medico – con le “trovate mirabolanti”, con gli argomenti in sé ridicoli, si generano mostri con poco sforzo. Es. nell’applicare la sciagurata amnistia Togliatti i giudici ci aggiunsero del loro. Come nel caso dei fascisti assolti in quanto i giudici giudicarono non sufficientemente efferato lo stupro di gruppo – con modalità particolamente violente e umilianti – di una staffetta partigiana (Franzinelli M. L’amnistia Togliatti. 1946. Colpo di Spugna su crimini fascisti. Feltrinelli, 2016).

Pensando alle conseguenze, delle mancate epurazioni di allora, e oggi della giustizia resa una variabile aleatoria, una concessione soggetta al capriccio di chi ha in mano la penna, un bene scarso da pietire, si può dire che il sonno della ragione, il dormire e lasciare fare dei cittadini, genera stirpi di mostri: mostri che si riproducono e diventano così una presenza perenne.

@ Brisk: Usiamo categorie diverse. I magistrati aiutarono i fascisti non in quanto affini (anche se alcuni avevano indossato la camicia nera sotto la toga, e scritto su “Diritto della razza”), ma in obbedienza al nuovo potere. Che non voleva le epurazioni, volendo i fascisti come strumento per il controllo del Paese. I magistrati in quegli anni favorirono anche la mafia per lo stesso motivo. Togliatti con l’amnistia si adeguò ad ordini spartitori sovranazionali, Yalta, etc. Oggi col medesimo spirito cortigiano i magistrati “progressisti” servono i disegni del moderno fascismo tecnocratico in medicina, es. sul suicidio assistito, la legalizzazione del colpo di grazia che aumenterà sovratrattamenti e sofferenze. Dietro alla tenue vernice ideologica opera la perenne potente forza che spinge a mettersi dalla parte del più forte. Non è che Napolitano fosse un fascista convinto quando era nel GUF, un fanatico stalinista quando approvava l’URSS che schiacciava l’Ungheria, un sincero lockiano quando frequentava le ambasciate USA e UK e si metteva al servizio della NATO mentre gli stessi ambienti evitavano che avessimo degli Aldo Moro come PdR facendolo uccidere. Napolitano serviva il potere. Si trascura l’elementare, possente spinta a “correre in soccorso al vincitore”, e la si copre sotto storielle di duelli ideologici. La magistratura non è meno compromessa dei politici in questa forma di corruzione.

v. Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura

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3 ottobre 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post di F. Baraggino “Migranti, dieci anni e 25mila morti dal tragico 3 ottobre 2013. Da Mare Nostrum ai decreti anti ong, salvare vite resta un problema”

In statistica si distingue tra “variazione tipica” e “variazione estrema”. Es. una variabilità tipica è l’altezza degli uomini tra 172cm e 182cm. Uomini alti 130cm o 210cm rappresentano variazioni estreme.

I naufragi prima d’ora erano stati esiti estremi: essendo rari, imprevisti, non voluti ed evitati. Con l’immigrazione forzosa sono stati fatti entrare nella variabilità tipica degli esiti dei trasbordi Africa-Italia. Appare essere all’opera una intenzionalità; volta a fare passare per salvataggio l’immissione forzosa. Ai nostri filantropi queste morti catalizzate e catalizzatrici*, cioè questi omicidi sociopatici, finalizzati a forzare con un ricatto morale l’accettazione della violenza dell’immissione in massa di stranieri, vanno bene; e se ne fanno complici, non riconoscendovi altro che la giustificazione per l’immissione forzosa. Non parliamo dei politici bluffeur che fingono di opporsi. La nostra magistratura esercita il diritto alla cortigianeria** nel servire i poteri che vogliono i travasi umani e che li facilitano lasciando affogare una quota di persone. Mentre non indaga, non persegue, non opera per individuare e fermare, come componenti costitutive del traffico organizzato dei trasbordi, le colpe e il dolo eventuale di questi naufragi annunciati. Che vengono lasciati avvenire tanto che sono divenuti prevedibili, compresi nella variabilità tipica.

* Le morti catalitiche Sito menici60d15.
** Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura. Ib.

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5 ottobre 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post “Salvini: “La giudice Apostolico manifestava contro di me”. E posta un video del 2018. Lei ai colleghi: io davanti al corteo per evitare scontri”

Salvini vuole il ponte sullo Stretto, la Apostolico il ponte tra Africa e Italia: non si sa con quale incoscienza si possa parteggiare, come i capponi di Renzo, per uno dei due, e così per una delle rispettive fazioni che i due soggetti rappresentano. Fazioni cortigiane, che prospereranno comunque*, servendo entrambe interessi che vanno a danno degli italiani. I quali se lo meritano di essere venduti, accettando una classe dirigente che li gestisce per conto di poteri terzi.

*Baruffe di corte. I baroni della destra e i mandarini della magistratura.

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26 ottobre 2023
Blog de Il Fatto
Commento al post di 30science “Covid, la grande truffa dei trattamenti con cellule staminali. L’allarme degli scienziati: “Non sono stati approvati o autorizzati”

Questi “allarmi”, questi appelli “a enti normativi e forze dell’ordine” a fermare le truffe hanno finalità non trasparenti. Se non si possono mostrare dei meriti reali si ricorre a uno standard negativo, a un infimo, rispetto al quale il prodotto da sbolognare sembri virtuoso. Analogamente all’uso della mafia di cosca come standard negativo che fa sembrare accettabile la mafia di Stato. Le truffe grossolane sulle staminali, lasciate operare (1) (come la mafia), fanno sembrare oneste le truffe ufficiali (2). Enti di controllo e polizie reggono il gioco. Applicando lo stesso sofisma gesuitico smascherato da Pascal nell’ottava delle sue Lettere provinciali: se le staminali – o i vaccini – hanno una forma di riconoscimento ufficiale, non importa quanto sgangherata (es. 3), allora sono “scienza” (4). Es. la Corte d’appello di Brescia ha assolto i medici del SSN per la rozza truffa Stamina. Il presidente subito dopo ha fatto l’occhiolino ai medici su un loro status privilegiato davanti alla legge (5). E’ a capo di Magistratura democratica, ma sui medici da equiparare ai magistrati nella non punibilità la vede come Nordio (5).

1 Unproven but Profitable: The Boom in US Stem Cell Clinics. JAMA, 2018.
2 Stamina come esca per le frodi della medicina ufficiale.
3 Anomalous Patterns of Mortality and Morbidity in Pfizer’s Covid-19 Vaccine Trial. 20 ott 2023.
4 La polarizzazione gesuitica.
5 Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura.

Tedbenner: basta con questi dico non dico: le truffe delle staminali sono solo lo spaventapasseri per coprie le truffe ben piú gravi dei vaccini anticovid. fa tutto parte della stessa mafia occulta, un complotto globale orchestrato dalla massoneria transnazionale con a capo mister no e la sua setta delle ombre agli ordini delle multinazioniali. ma noi teniamo l’elmetto e combattiamo, non siamo mica come quegli altri boccaloni, siamo speciali, piú furbi, vediamo le connessioni tra le cose, colleghiamo dati e avvenimenti. a noi non la si fa!

CENSURATO @ tedbenner: Bravo. Ti abbraccerei, se fosse possibile, e se il conseguente scampanellio delle bubbole del tuo copricapo non guastasse il pathos. Comunque è rincuorante vedere che c’è qualcuno che ha il coraggio di parlare; una voce particolarmente autorevole, stante la sua posizione di troll a latere*. * I troll a latere. In: I due sillogismi di Gomez e la giustizia “dai cinesi”. Sito menici60d15.

@ tedbenner, pubblicato: L’appello al conformismo, il minacciare di venire additati come complottisti, è un argomento da magliari. Ha una sua efficacia. Comunque è incoraggiante – ed è indice del livello delle attuali “istituzioni” – che giorni fa 8 elettori brianzoli su 10, dovendo scegliere tra Forza Milan Galliani e Cappato il promotore dell’omicidio medico (di concerto coi magistrati), non sono andati a votare. Salendo così il primo gradino della coscienza politica, quello di non credere alle vostre commedie e di non votare a proprio danno. Ci sono voluti decenni agli italiani per capire che i “compagni” non sono più quelli di Gramsci ma quelli di Renzi. Hanno capito che Grillo è un bait and switch. Che la destra è forchettona già lo sanno. Vediamo quanto ci vorrà per apprezzare l’inversione rispetto ai fini dichiarati di una sanità che ti vuole inoculare a tutti i costi mentre lesina l’assistenza standard. E l’inversione di una magistratura che proclama che Stamina ha una base scientifica, e che fa parlare la Costituzione come un ventriloquo il suo pupazzo, facendole dire e ribadire che è lecito togliere il lavoro a chi non si fa inoculare contro l’evidenza e senza altra garanzia che la parola degli indovini di corte. Può darsi che cresca la consapevolezza che il conformismo non paga, e porta alla rovina.

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1 dicembre 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post di A. Reale “Le pagelle ai magistrati rischiano di renderli timidi e conformisti. Ma c’è chi ci guadagna”

I sindaci frignano di voler essere liberati dalla “paura della firma”. Mentre con mano sicura firmano abusi di ogni genere. I medici piangono di essere costretti alla medicina difensiva, cioè a fare i piazzisti, ben remunerati, a danno dei pazienti* per paura delle cause, e ora premono per l’immunità. Ora pure i magistrati dicono che verranno resi timidi e conformisti. E’ vero che si vuole soggiogarli. Ma nella mia esperienza sono risoluti e impassibili quando c’è da epurare qualche onesto inviso a quei poteri forti che tutte le categorie di notabili fanno a gara ad ingraziarsi mentre sgomitano tra loro**.

E’ utopico, ma sarebbe necessario introdurre valutazioni di indipendenza. Sia per politici, amministratori, alte cariche dello Stato, sia per i medici, sia per i magistrati. Valutazioni di indipendenza rispetto ai poteri che fanno dell’Italia un protettorato. E che in passato hanno emesso pagelle esemplari, e indicato così i tipi umani proibiti e quelli da promuovere, facendo uccidere figure di valorosi, prese a simbolo dalle corporazioni ma non certo ad esempio.

* La medicina difensiva come scusa e come illecito. Sito menici60d15.
** Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura. Ib.

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7 dicembre 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post di A. Sofia ““La pretesa del comando”, il libro di Limiti e Bonsanti presentato a Più Libri Più Liberi con Scarpinato: “Premierato pericoloso, mobilitiamoci per difendere la Carta””

La Carta non è ormai che un fastidioso reliquato per i poteri che controllano il Paese; che possono contare sia sul canale “destra” sia su quello “sinistra” (come prevedeva il Piano di rinascita). La destra ha una pluridecennale tradizione di ostilità dichiarata alla Costituzione. La “sinistra” ha un curriculum più recente, ma perfino più estremista dei fascistoni, di svuotamento dall’interno della Carta di garanzia. Sono entrambe antirepubblicane e asservite; cambiano lo stile e la forma nell’instaurare una indegna costituzione reale. Per non parlare della magistratura, che dai giudici di pace alla Consulta ha dato uno spettacolo apertamente osceno nel dirsi sottomessa alla “scienza”, in realtà ai peggiori poteri, sui ricatti da mafioso, sui diktat da imperatore romano pazzo, per costringere agli inoculi. Inoculi (in realtà inutili, controproducenti e pericolosi) forzati in nome del sacrificio dell’individuo al bene comune. Il peggio dell’utilitarismo anglosassone, del collettivismo maoista, della biopolitica centrata sulla nuda vita, in salsa santimoniosa cattolico romana. Pro Pzifer e c. Ma quale Costituzione. Suonano le loro trombe, ma non ci sono campane da suonare in risposta*. I sacrestani se le sono vendute da un pezzo, e possono solo inscenare, come è l’uso dai tempi degli attentati, l’orizontalizzazione destra/sinistra di quella che è eversione verticale, eversione dall’alto; per alternarsi in futuro alla destra, da buoni colleghi.

*Pier Capponi, 1494.

@ Massimo Maniati:

Similmente a Gesù per il Grande inquisitore, se non ci fosse stata e apparisse solo oggi, come un dattiloscritto anonimo, la Costituzione sarebbe classificata dalla Digos e Forte Braschi, dato lo statu quo, come un programma extraparlamentare, una radicalizzazione a tratti potenzialmente sovversiva, es. 1. La Costituzione è “novax” rispetto all’operazione covid. Meglio, lo sarebbe se fosse in vigore: se la Costituzione non fossero i ventriloqui che nei due palazzi sul Colle le fanno dire ciò che viene loro dettato; e applicato dal “fascismo degli antifascisti” (Flaiano) 2,3.

“Novax”; come chiamare voi ? D’Annunzio dedicò la Stanza del Mascheraio del Vittoriale a Mussolini: “Aggiusta le tue maschere al tuo viso…”. Data la passione per le mascherine 4, e la partecipazione ad una tragica mascherata fascista, vi si potrebbe chiamare “mascherai”. Nell’Italia “democratica” anche Pasolini usò lo stesso oggetto individuato nel Ventennio da D’Annunzio come metafora del potere: “L’Italia è un Paese ridicolo e sinistro: i suoi potenti sono delle maschere comiche, vagamente imbrattate di sangue”.

1 La necessità di laicità contro l’aggiramento dei limiti e l’inversione dei controlli posti dall’art. 41 della Costituzione.
2 Green Pass, Landini ad Assisi: “Siamo per l’obbligo vaccinale, lo dice la Costituzione”. Il Fatto, 19 set 2021.
3 Il fascismo mussoliniano, il fascismo dei banchieri e il fascismo pecorone.
4 The pro-masks eccentrics are squealing again. Hart, 30 ott 2023.

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9 dicembre 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post di V. Iurillo “Ddl Sicurezza, il pm Vanorio: “Norme da stato autoritario, tecnicamente fasciste. Si reprime il dissenso della gente per bene””

Il fascista, che tanti hanno dentro, è gregario, e destre e magistrati servono poste diverse della stessa agenda*.

Immigrazione. I naufragi veri sono eventi rari, aleatori e non voluti. Si fa in modo che la loro frequenza aumenti per giustificare con gli annegati l’imposizione dell’immigrazione**. C’è un magistrato che non ignori le stragi per dolo alternativo insite nei traghettamenti?

Blocchi stradali. Quelli degli ecoattivisti sono volti a una china di degrado con la favola di poter modificare la temperatura terrestre impoverendo, appiedando, rendendo l’energia un bene di lusso, facendo mangiare insetti, etc. Abbiamo avuto decenni di terrorismo pilotato. I magistrati non dovrebbero riconoscere la natura di eversione dall’alto di questi nuovi “compagni che sbagliano” invece di legittimarli?

Imbrattamenti. Ho scritto a magistrati e ad una Procura di come gli imprendibili imbrattatori “novax” siano affiancati da imbrattamenti di marca viminalizia verso chi denuncia frodi mediche come l’operazione covid – coonestata dai magistrati. Risultato, imbrattamenti doppi, vernice spray sull’auto, e la Procura che mi risponde che denunciando ho violato la legge e non ci sarà seguito.

Repressione del dissenso delle persone per bene. Testimonio che i magistrati sono, come i mafiosi e i terroristi, esecutori dell’eliminazione mascherata di soggetti scomodi.

* Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura. Sito menici60d15.
** Le morti catalitiche. Ib.

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3 gennaio 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post di L. Casolari “I contenziosi per via penale tra medici e pazienti ledono tutti: il futuro della medicina è fosco”

Resident in USA, ricevetti un invito a partecipare gratuitamente a un “mock trial”, un processo simulato, dove avvocati ci avrebbero dato istruzioni su cosa dire e non dire al giudice, come rivolgersi alla giuria, etc. Ero giovane, e lo cestinai pensando che non avesse nulla a che fare con la pratica della medicina.

Divenuta comodo strumento di profitto e di potere, la medicina è stata sovrainfettata dal business avvocatesco. In una medicina sana le cause penali e civili sarebbero rare: lo Stato definirebbe la medicina onesta, e, consapevole dei margini fisiologici di incertezza e degli inevitabili tradeoff, controllerebbe che la pratica, non necessariamente pubblica, non deviasse. Ma ogi la medicina non è più in mano ai medici ma a poteri forti, che ne impongono forme aberranti*.

Lo Stato invece di controllare fa da picciotto di sgarro e da esattore. I magistrati hanno accettato la medicina come forma di crimine legale. Nordio e magistrati “di sinistra” sono in consonanza sull’assimilare i medici ai magistrati nell’impunità**. Sanando l’infezione di base si spegnerebbe la sovrainfezione. Invece si istituzionalizza un prestige bias – che piace tanto anche ai magistrati: si difende il “prestigio” della medicina togliendo controlli; favorendo così ulteriori degenerazioni.

* L’irresponsabilità della medicina in franchising. – La medicina difensiva come scusa e come illecito. Sito menici60d15.
**Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura Ib.

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12 gennaio 2024

Blog de il Fatto

Commento al post di P. Bonacini ““Mescolini non doveva essere allontanato”: il Consiglio di Stato annulla il trasferimento d’ufficio dell’ex procuratore di Reggio Emilia”

Sembra un concentrato delle storture strutturali che danno forma alla porzione togata del sistema di potere:

-La prassi delle cordate che rendono i sedicenti tutori della giustizia dei clientes rosi dalla paura e dalla speranza, della quale Palamara è solo espressione, simbolo e capro espiatorio, va mantenuta.
-Il composto tossico che si sprigiona dalle interazioni tra magistrati e DS deve continuare ad essere prodotto; come vogliono i poteri che entrambi i contendenti servono*.
-Il ruolo del Consiglio di Stato nel fare e disfare con quattro cavilli per preservare uno status quo malato.
-La lotta alla mafia come alibi e paravento legittimante. Un motivo in più per eliminare la mafia in uno Stato sano, un motivo in più per coltivarla nell’assetto attuale.

Il contrasto agli abusi di potere andrebbe rafforzato – o allestito ex novo – non abolito; e dovrebbe riguardare anche i magistrati.

* Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura.

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23 gennaio 2024

Blog de Il Fatto

Commento al post di D. Mattiello “Non posso ascoltare Colosimo parlare di Borsellino se penso che tace sull’abuso d’ufficio”

Giusto. Ma a me fa senso, davvero, anche l’esposizione sui palazzi di giustizia di Falcone e Borsellino. Il contrasto agli abusi di potere da parte della P.A. può avere tre valenze. 1) Come protezione del cittadino dalle prevaricazioni. La possibilità di denunciare ha esercitato un certo deterrente, ma non è che la magistratura si sia sprecata in questo senso. Non si sentono magistrati dire che il reato andrebbe ricostituito in forma forte, invece che nella versione annacquata. Il concetto della necessità di una diffidenza verso chi detiene forme di potere e della necessità di vigilare e reprimere, predicato già da Demostene ad Atene e accettato in USA, è estraneo alla cultura italiana, ed è anzi apertamente avversato, sostituito dalla cultura dell’obbligo di sottomissione gerarchica, fiducia cieca e ossequio, della quale i magistrati sono custodi. 2) Come arma dei magistrati verso i rivali politici, svergognandoli, e poi assolvendoli, per tenerli a bada. Questo è oggi il principale uso reale. 3) Per evitare che persone invise ai poteri forti per le loro denunce siano zittite ed eliminate, su commissione, tramite weaponization del potere dello Stato. Soprattutto nel protettorato italico. Qui politici e magistrati vanno a braccetto nel vendere cittadini; e nel praticare impunemente la mafia di Stato dietro alle gigantografie dei magistrati uccisi.

v. Baruffe di corte: i baroni della destra e i mandarini della magistratura.

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14 marzo 2024

Blog de Il Fatto

Commento al post di P. Frosina “Luca Tescaroli, il pm che indaga sui mandanti delle stragi diventa procuratore a Prato. Ma al Csm i laici di centrodestra rifiutano di votarlo”

Due giorni fa, il 12, ho ritirato in prestito dalla biblioteca Queriniana, Brescia, il libro di Tescaroli e Pinotti “Colletti sporchi” (2008). Libri del genere aiutano il cittadino profano a orientarsi sui grovigli di potere. Es. la sezione “Magistrati corrotti e magistrati furbi” è utile sul tema di come i magistrati sostituendo la giustizia con la legalità e poi questa con la punibilità formale possano praticare la corruzione impunemente. Spesso questi libri insieme confondono, es. la sezione “Etica e finanza: la testimonianza di Giovanni Bazoli”. Bazoli, uno degli invitati sul Britannia, come riferimento morale in un libro sulle stragi che insieme alla crociera del Britannia hanno determinato il cambio di rotta del Paese.

A Brescia è in corso un microepisodio che offre la possibilità di vedere in diretta i reali rapporti tra terrorismo e Stato. Un gruppo “novax” continua ad imbrattare muri di istituzioni, sotto le telecamere e lasciando adesivi col proprio QR (uno dove passo ogni giorno). Ma sarebbe imprendibile. Istituzioni pesantemente implicate col covid* si possono così atteggiare a vittime di esaltati. Contemporaneamente magistratura locale e Comune si apprestano a celebrare come vanto la palude dei 50 anni di procedimenti giudiziari ancora non conclusi sulla strage del 1974. Le bombe di allora, le bombolette oggi, servono a “rifarsi una verginità” (Pasolini).

* Il livello Scarantino, palazzo Zanardelli e la strage covid in Lombardia orientale

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26 marzo 2024

Blog de Il Fatto

Commento al post di P. Frosina “La Camera nega le intercettazioni, Cosimo Ferri esce pulito dallo scandalo nomine: rischiava la radiazione, il Csm deve assolverlo”

L’ANM, il successore di Palamara e soci, non hanno nulla da dire su una soppressione volontaria di evidenza giudiziaria? Su una prepotenza dei politici con la quale – senza trovare grandi resistenze dei magistrati – si è mantenuta in ruolo una figura che non appare alzare il livello medio dei magistrati, livello che i magistrati sostengono essere altissimo, e volere mantenere tale nell’interesse dei cittadini? I magistrati non riconoscono un vulnus alla loro immagine e alla loro funzione nel mantenere nei loro ranghi soggetti indegni. Forse perché quelli indegni sono outliers. O forse perché non lo sono.

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Vedi anche:

La scienza zombie e il diritto zombie

L’orizzontalizzazione

L’agenda Palamara dei magistrati

Il vero terrapiattismo

C’è la parola: compradora

Corruzione “qui tam” e sfruttamento

I magistrati e gli USA

Il populismo cortigiano

L’ ipomafia

Il commensalismo dei magistrati

Nuove P2 e organi interni

I magistrati alle dipendenze del Ministero della Verità

La fraudocrazia

I magistrati e l’effetto Bokassa

Il tolemaicismo politico