I tamburi della paura

5 January 2017

4 marzo 2016

Blog de Il Fatto

Commento al post “Meningite, in Toscana campagna di vaccinazione. Ministero della Salute: “Prudenza, ma non è un’epidemia””

Sandro Nardini: Per chi volesse capire il probabile motivo dell’aumento (?) dei casi in Toscana.
http://www.unifi.it/not-2043-r…

@ Sandro Nardini. Sarebbe doveroso verificare e approfondire.

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23 novembre 2016

Blog de Il Fatto

Commento al post di D. Patitucci “Meningite in Toscana, eccessi di casi di meningococco C. Rezza (Iss): “Ceppo particolarmente virulento””

C’è una letteratura sulle cause commerciali di variazioni geografiche di incidenza. L’ISS la ignora, insieme alla circostanza che l’incremento di diagnosi di meningite in Toscana è associato all’introduzione di un test diagnostico sviluppato al Meyer di Firenze. Il nuovo test usa un metodo, la PCR, che è noto causare falsi positivi. Ha già provocato incrementi spuri di incidenza di malattie infettive da sovradiagnosi (malaria, m. di Lyme, colite da c. difficile). Prima che di epidemia, il rischio per la salute pubblica appare essere quello che, secondo un collaudato “business model”, che ha già causato tragici effetti, la definizione di malattia venga alterata, identificandola abusivamente con la positività di test di laboratorio a basso valore predittivo positivo, che provocano sovradiagnosi; mentre allo stesso tempo si stimolano paure eccessive. Ciò permette di vendere cure inutili o dannose, a scapito dell’assistenza utile. Mattarella dal Quirinale esclude che possano esservi critiche fondate e responsabili ai vaccini; il presidente dell’ISS Ricciardi può invitare pubblicamente i magistrati a fare da braccio secolare a questa sua “scienza”, rivolgendosi alla stessa Procura che 50 anni fa fu, a danno della nazione, il sicario morale di un presidente dell’ISS come Marotta. Le frodi istituzionali sulla salute, come i test diagnostici che creano le “epidemie” che dicono di contrastare, sono intoccabili anche quando non sono coperte che da un velo sottile.

@ Marco (quello senza avatar). L’incremento dei morti, e i conseguenti allarmi mediatici su un’epidemia, sono qui legati a circostanze poco limpide e molto sospette sulle quali istituzioni all’altezza dei loro poteri e doveri indagherebbero, in un Paese onesto. Andrebbe considerato come un ulteriore indizio che le versioni ufficiali siano appoggiate sul web da squadrette di soggetti pronti a tirare fuori il “complottismo” e a dileggiare chi non scambia, come fanno non molto lucidamente loro, la diagnosi di morte per la diagnosi della causa di morte; rammaricandosi che i manicomi siano stati chiusi. (Secondo un’interpretazione di quelle che danno un lavoro ai troll, furono chiusi, assecondando, ma solo nella pars destruens, il sincero radicale di sinistra Basaglia in Italia, e negli stessi anni dal liberista Reagan in USA, per creare un più ampio mercato agli psicofarmaci, che sono spesso inutili e dannosi).

@ Marco (quello senza avatar). Sì, non c’è nessuna epidemia, e probabilmente nessuna reale rilevante variazione nell’epidemiologia della meningite. Invece, date al pubblico l’impressione, manipolando ad arte esami e notizie, che la pestilenza sia dietro l’angolo; per supportare prediche e obblighi a sempre nuove vaccinazioni. Peccato che “al vostro paese” non ci siano un giudice, una guardia e una gattabuia. Un recente lavoro * mostra che in Europa il carico di malattia da 6 infezioni associate alle cure mediche è maggiore di quello delle altre 32 malattie trasmissibili. Le malattie infettive oggi sono diventate largamente un problema iatrogeno. Ma gli zelanti Savonarola della peste incombente su questo stanno muti.

*Cassini A et al. Burden of Six Healthcare-Associated Infections on European Population Health: Estimating Incidence-Based Disability-Adjusted Life Years through a Population Prevalence-Based Modelling Study. PLOS medicine, 18 ott 2016.

@ Marco (quello senza avatar). Una versione semplificata del lavoro è sul New Scientist: “The first ever study of hospital-acquired infections in European hospitals has found that the combined health impact of these infections is twice that of the combined burden of 32 infections caught outside hospitals, including flu, HIV and tuberculosis.” (18 ott 2016). La licenza di mistificare a piacimento chi te l’ha data? Se distorci ciò che è scritto nero su bianco, accusando gli altri di non capire, si può immaginare cosa fai sulla epidemia-non-epidemia di meningite. Certo è un bello spettacolo per un cittadino vedere la presidenza della Repubblica, l’ISS, Il Meyer di Firenze, la crema della medicina, affiancati da venditori come te.

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2 gennaio 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post di A. Tundo “Meningite. Tutto quello che c’è da sapere: i batteri che la causano, chi è più a rischio e in quali casi è meglio vaccinarsi”

L’ISS da un lato dice che l’andamento dell’incidenza dei casi di meningite meningococcica è stabile, dall’altro consiglia con toni ora drammatici (“è da irresponsabili non farlo”) ora più pacati, di vaccinarsi. Oltre a essere contraddittorio in sé, il conformarsi dell’ISS alla attuale campagna di paura sulla meningite, o il guidarla, può fare avverare quel che si dice di voler prevenire. Viene nascosto al pubblico, ma è noto (e questo può spiegare il lanciare il sasso e nascondere la mano dell’ISS), che il perseguimento della immunità di gregge con vaccinazioni di massa ingenerando una pressione selettiva potrebbe causare l’emergenza di ceppi più virulenti (Es.*) e quindi un aumento di casi mortali. L’operato congiunto di esperti dello Stato e media sembra volto a mettere a reddito la meningite batterica, malattia temibile ma finora rara, piuttosto che a tutelare la salute, la serenità e gli averi dei cittadini.

*Law DKS. Et al. Invasive Meningococcal Disease in Quebec, Canada, Due to an Emerging Clone of ST-269 Serogroup B Meningococci with Serotype Antigen 17 and Serosubtype Antigen P1.19 (B:17:P1.19). J Clin Microbiol, 2006. 44: 2743.

@ ZiaBettina. Mi scusi lei, ma il perseguimento dell’immunità di gregge, un concetto ben diverso dal mantra semplicistico ammannito al pubblico c’entra eccome.Non appare eccessivamente onesto negare l’esistenza stessa di questo rischio, sul quale esiste una letteratura. Se lei davvero ha difficoltà a vederlo, come dice, provi a leggere “Stephens DS. Vaccines for the unvaccinated: protecting the herd. JID, 2008. 197: 643.”, un propugnatore delle vaccinazioni che discute il problema esplicitamente e dà riferimenti bibliografici. Secondo me non è accettabile ciò che le mi attribuisce, il non curare le persone, quando sia utile e necessario farlo. Non è neppure accettabile, sul piano tecnico e su quello etico, confondere come fa lei tra cura e prevenzione. Non è accettabile adottare misure preventive senza fare un bilancio danni/benefici. Né è accettabile gonfiare il pericolo per indurre a misure preventive e non tenere conto né informare dei possibili effetti negativi o controproducenti.

@ ZiaBettina. Se fosse come dice lei bisognerebbe contestare il comune uso delle citazioni negli articoli scientifici. Siccome non nomina l’immunità di gregge, lei ne deduce che l’articolo non parla dell’immunità di gregge. L’articolo riporta “solo” un incremento di casi da ceppi maggiormente virulenti da immunità di massa suscitata da vaccinazione di massa; è bizzarro dire che con l’immunità di gregge “non c’entra molto”. Il caso delle infezioni causate da antibiotici è un’ulteriore evidenza sul piano microbiologico che il consumo improprio di vaccini può provocare infezioni più difficili da combattere. Invece si fa credere che le vaccinazioni non possano essere che benefiche. Gli articoli dove si cita espressamente la “herd immunity” nel discutere di come le vaccinazioni di massa possono provocare la selezione di ceppi più virulenti, e occorra quindi cautela nell’imporli, non ha il tempo di leggerli (neppure se provengono dallo stesso campus dove ha sede il CDC, autorità mondiale nella diffusione di allarmi su epidemie e propaganda di vaccini). Però lei, mi perdoni, perde troppo tempo con me rispetto al tempo necessario a leggere, capire quello che si legge e pensare. A proposito di gregge, il suo modo di perorare mi ricorda quello scolaro che, punito dalla professoressa per avere fatto il verso della pecora durante la lezione, si disse vittima di una falsa accusa perché lui aveva fatto il verso della capretta.

@ alsarago58. Il non vaccinare creerà migliaia di casi in più? E’ dunque in corso o è imminente un’epidemia? Che aspetti ad avvisare l’ISS che sta sbagliando a negarlo? E a mettere al servizio dell’umanità le tue capacità divinatorie? Sarei curioso di sapere che ne direbbe della diffusione di notizie come questa che propagandi Pitruzzella, il presidente dell’Antitrust che vuole istituire il monopolio a gestione statale delle false notizie.

@ alsarago58. La sparizione della meningite è rimandata? E’ facile attribuire un non evento futuro al proprio ritrovato (provarlo invece, soprattutto per fenomeni complessi come le epidemie, richiede un trial). Cerco di imitare le tue virtù oracolari. E’ interessante che tu abbia accostato alla meningite la sepsi. Marc Segal, medico e consulente di parlamentari USA, autore di “False alarm, the truth about the epidemic of fear” parla di “Bug du Jour”, “il bacherozzo del giorno” a proposito dell’ondata continua di falsi allarmi di nuove epidemie. Senza pretendere di competere con te, azzardo la previsione che la sepsi, una miniera d’oro, sarà il prossimo bug du jour col quale la carovana di scienziati rigorosi, giornalisti segugi, bloggers, trolls etc. ci intratterrà e spaventerà nei prossimi mesi.

@ alsarago58. “Trumpino”? Ma bisogna per forza appartenere a qualche gruppo di potere? Stai sereno, non sarà un povero untorello come me quello che spianti l’Italia, e la barra della sanità è nelle manine gentili ma ferme della Lorenzin. Cercate voi di non lanciare nuove “epidemie” e di non sfruculiare le malattie infettive vecchie.

@ alsarago58. Dalla virulentazione dell’infezione meningococcica l’hai buttata sul complottismo. Che vuoi, è il destino dei Benefattori dell’umanità e sacerdoti della Scienza essere calunniati da quei malati di mente che vi accusano di complotti assurdi, Spectre, Bilderberg… Qualcuno di loro sospetta che vi sia stata un’operazione di marketing, pardon un complotto, con precedenti documentabili, per fare figurare al pubblico una minaccia incombente di meningite sull’Italia; innescata a poche decine di chilometri dalla GSK di Siena. Ma ovviamente ordito da una confraternita ultrasegreta, al lume delle torce in una loggia ricavata in una grotta di un’isoletta sperduta del Pacifico, dove si decidono i destini del mondo… Mai una volta che i complottisti evochino entità meno astruse come “forze economiche impersonali”, “superficialità”, “incompetenza”, “conformismo”, “pavidità”, “venalità”, “conflitto d’interesse”, “vanagloria”, “disonestà”, “procurato allarme”, “falso”, “frode”, “corruzione”, “diffamazione”, “abuso d’ufficio”, “associazione a delinquere”, e altro.

@ Gfransb. Avrei forti dubbi sulla serietà di immunologi che affermassero con la metà della certezza che lei esibisce che l’emergenza di ceppi più virulenti in conseguenza di vaccinazioni di massa – fenomeno che è già stato osservato – non possa avere luogo. Se poi lo facessero portando come argomento il paragone col vaiolo che lei presenta i dubbi si estenderebbero anche alle doti personali più intime, come il rispetto per sé stessi.

@ Gfransb. Studi i lavori che cito e estenda la ricerca agli articoli che trattano del “capsular switching” del meningococco in seguito a vaccinazione. Magari si faccia aiutare dalle sue fonti sicure, che secondo lei esauriscono l’orizzonte della conoscenza e le consentono di fare il castigatore dei commenti che sgarrano dalla versione mediatica.

@ Gfransb. Burioni, il suo scienziato di riferimento, propagandista delle vaccinazioni a oltranza e coattive, in un altro post su Il Fatto ha appena sostenuto la necessità del principio d’autorità. La scienza nega il principio di autorità; lo ha aggiunto a penna Burioni identificando l’autorità con la competenza. La competenza è necessaria; infatti l’ufficialità non dovrebbe far credere ai cittadini che possano “partecipare” a scelte tecniche sulla base delle storielle pseudoscientifiche usate per indottrinarli. Ma non è sufficiente: “l’esperienza dice che il mondo è pieno di scienziati e di intellettuali che si prostituiscono al potere e ne avallano tutte le abiezioni. Forse che costoro non sono corrotti perché sono competenti ?” (D. Fisichella). Burioni dice anche “la scienza non è democratica”. La buona scienza “non è democratica” nelle conclusioni, ma lo è nella partecipazione. Nei fatti, l’incerta e sottomessa scienza medica è ”democratica” nelle conclusioni, perché vale il “consensus” degli addetti, e quello dei followers, che ricerca attivamente, e non è democratica nelle procedure, perché tende a escludere chi non si adegua alla maggioranza. Lei è la dimostrazione dei danni delle aberranti “regole” scientifiche di Burioni, e della sua predicazione sui social, che contraddice sia quanto afferma sia quanto dovrebbe praticare.

@ Bruccio. “Non bisogna perdere il principio di autorità: quando si parla di un argomento, bisogna conoscerlo”. Roberto Burioni in “Meningite, prof. Burioni …” di G. Ruccia, il Fatto quotidiano 3 gen 2017. Non solo il principio di autorità, ma la doppia verità: l’epidemia non c’è ma bisogna parlare dei casi di meningite e adottare misure come se ci fosse; il principio di autorità lo si proclama tranquillamente a chiare lettere ma si nega di averlo fatto. La scienza non risponde a pernacchie, e non affida il giudizio sulla serietà delle argomentazioni a te o assimilabili; quello è il marketing fraudolento. Inoltre le decisioni sui vaccini sono politica sanitaria, che non solo non è una questione esclusivamente scientifica, ma è ormai ben altro che una questione scientifica: la figura dello scienziato è un elemento chiave nelle tecniche amorali del marketing farmaceutico. Scienziati coadiuvati da una claque di “difensori della scienza” non impacciati da sensi di vergogna e facili alla caciara e alla pernacchia se si sbugiardano gli ipse dixit; la loro reale vocazione essendo quella di spacciare Rolex falsi nelle piazzole degli autogrill.

@ Bruccio. Una delle differenze tra me e te è che io non ritengo si possa attribuire ad espressioni note e stabilite un significato arbitrario e variabile a seconda delle circostanze, come Humpty Dumpty; né tantomeno da lì procedere a insultare. Né che si possa attribuire arbitrariamente ad altri l’opposto di quanto hanno scritto (v. sopra ciò che scrivo sulla competenza); e poi procedere a insultare. I reviewer sono spesso citati tra le cause nei frequenti editoriali e negli studi sulla degenerazione etica e tecnica della ricerca biomedica. Queste tue esibizioni mostrano anche da sole, senza commenti, come pensano e agiscono alcuni di loro; e come sono convinti di potere comportarsi in Italia. Sarebbe interessante sapere che ne pensano di questi tuoi interventi i direttori delle riviste che si giovano della tua opera.

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10 gennaio 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post di R. La Cara “Terapia genica, Luigi Naldini: “Così l’esistenza di molti bambini è cambiata in meglio”

@ Beta. Lei non vede i gravi pericoli della operazione malattie rare; e neppure la corruzione diffusa nella ricerca, ammessa pure da molti ricercatori. Sapesse quante cose avvengono a sua insaputa. Credo che prima di accusare di “complottismo” bisognerebbe considerare il concetto di “crimine dall’alto”, una generalizzazione della “eversione dall’alto” di Gramsci e dei “ricchi che rubano” di Travaglio. Sull’innocenza dell’establishment biomedico su Stamina, in questi giorni si addebita alla “psicosi” del pubblico la corsa indiscriminata al vaccino antimeningococco dopo che si è sollevata la paura per una pseudoepidemia costruita ad arte. Questo mostrare indignazione o sconcerto per ciò che si è suscitato lo chiamo “i rimproveri della maitresse”. Sono d’accordo con lei che molte persone si approfittino di gente disperata per lucrare.

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13 gennaio 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Ministro Lorenzin dopo la firma dei nuovi Lea: “Vaccini gratis e senza ticket” “

Gratis? “Molte persone non lo vedono ma alla fine tutti i costi sono pagati dalle persone comuni. Quando vedi i pazienti nel tuo studio sai che non pagheranno la particolare prestazione che stai per erogare. Ma puoi essere certo che alla fine in qualche modo pagheranno il costo. Abbiamo portato il laundering [riciclaggio] dei costi della sanità ad un’arte elevata, che fa sembrare le banche off-shore dei dilettanti. Ma puoi essere certo che dopo che il riciclaggio è completato, i costi saranno ancora là, e li pagheranno le persone comuni” (*,ridotto).

Questi non sono regali; se non alle case farmaceutiche di denaro pubblico. Saranno pagati da noi con le imposte e tasse; e con le spese private che si sarà a costretti a sostenere per l’assistenza medica realmente necessaria e lasciata scoperta.

*Eddy DM Medicine, money and mathematics. Am Coll Surg Bull, 1992. 77: 36.

@ Snoopix. Non è la “sanità universale”. E’ la sanità delle multinazionali attraverso il potere dello Stato. Che ottimizza non la salute, ma il profitto, succhiando denaro ai cittadini mediante informazioni ingannevoli, sovradiagnosi e cure futili, e a volte dannose, ma comode e lucrose per il business, e trascurando interventi necessari, non sviluppando trattamenti e lasciando il cittadino senza guida e senza aiuto in situazioni critiche.

@ Bruccio. Questo è il modello americano. Es. “With faster drug approvals taxpayers could be left to foot the bill” STATplus, 13 gen 17 (USA). Sei tu che sembri avere difficoltà a distinguere tra servizio sanitario utile pagato con le tasse e uso del prelievo fiscale con la copertura della sanità pubblica per trasferire denaro dei cittadini al business.

@ Bruccio. Quindi non si può criticare o denunciare come corrotto nessun appalto per lavori pubblici se non si è ingegneri specializzati in quel genere di opera? Sono un medico e mi occupo di frodi mediche strutturali. In genere, come qui, cito degli autori a supporto di quanto dico. Puoi indicarmi tu quale immunologo, vaccinologo, dipendente dell’industria farmaceutica sulla base di quali studi e di quali competenze sosterrebbe che una spesa pubblica importante non possa essere che benefica, indiscutibile e priva di conflitti di interesse se supportata dal parere di “scienziati”? Puoi indicarmi es. l’evidenza scientifica pubblicata che giustificherebbe l’allocazione preferenziale di denaro pubblico per la vaccinazione di adolescenti maschi contro l’HPV ? Che giustifichi il porre tale vaccinazione sotto il titolo di “assistenza essenziale”? Io credo che, più che essere io a rispondere nel “tribunale della scienza” nel quale fai il pubblico ministero, in un Paese sano ciò andrebbe spiegato alla magistratura nell’ambito di un’indagine. Condivido l’opinione di diversi scienziati che in medicina la scienza sia stata insozzata facendone uno strumento di frode, e che mettendola al servizio dei soldi facili sia stata fatta divenire un fattore di malattia.

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Blog de Il Fatto

Commento al post di S. Palmisano del 4 maggio 2017 “Cellulari e tumori, chi ne studia la correlazione sia super partes”

Le radiazioni ionizzanti sono un cancerogeno certo e potente. L’analogia a effetto tra l’uso del cellulare e i sopravvissuti di Hiroshima è scientifica come sostenere che avendo trovato altezze simili tra un cestista (in ginocchio) e un nano (su trampoli), allora anche il nano è alto. Sul conflitto di interessi, va osservato che la paura per agenti cancerogeni, che ha un valore di mercato spingendo a sovradiagnosi e a richieste di denaro a vario titolo, oggi viene separata dalle responsabilità, che sono più mostrate che punite, e dal modello socioeconomico liberista, che non viene messo in discussione. La propaganda, inclusa quella giudiziaria, opera un po’ come la colonna di distillazione di una raffineria. Alcune componenti vengono fatte sparire; altre, come la paura, sono diffuse nell’atmosfera, inquinando l’opinione pubblica. Un buon sistema è nascondere i cancerogeni veri (es radiazioni ionizzanti mediche), e agitare quelli falsi o esagerati. Vi è conflitto d’interessi anche nel produrre paure redditizie. Es. quando nel 1884 Bismarck introdusse l’assicurazione per i lavoratori, medici e avvocati riesumarono la teoria già screditata delle “lividure” e altri esiti di traumi come causa di cancro (Malleson A. Whiplash and other useful disease. Cap. Lawyers, junk science and chicanery. McGill-Queen ‘s University Press, 2002).

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25 maggio 2017

Blog Bye-bye Uncle Sam

Commento al post di P. Cammerinesi “The smoking gun”

Quando devono eseguire ordini inconfessabili le nostre istituzioni mescolano rigidità prussiana e sciatteria fricchettona. Es. con Moro finsero sia inflessibilità kantiana, “lo Stato non tratta”, sia inettitudine fantozziana sul piano poliziesco, per evitare di salvarlo. Pecorelli, mentre a Washington come presidente dell’AIFA riceveva istruzioni sull’operazione che avrebbe portato alle odierne leggi draconiane sulla vaccinazione dei bambini, era anche dominus di fatto del grande ospedale pubblico che fa da policlinico all’Università di Brescia, come rettore e primario. In quella veste, associata per di più a quella di presidente dell’ente di valutazione scientifica dei farmaci, è stato incredibilmente corrivo: gli Spedali Civili aprirono le porte a Stamina, una truffa da quattro soldi, dandole peso e credibilità.

Non si tratta di rigore né di lassismo, ma di esecuzione di direttive. La rigenerazione di tessuti solidi con staminali è un progetto fantascientifico, di grande suggestione, ma che non riesce a soddisfare i criteri di scientificità, a partire dalla plausibilità biologica. Allora, essendo anche un business, si è ricorsi al sistema dello standard inverso, negativo invece che positivo: si comparano sul piano dell’immagine i prodotti ufficiali non con gli standard di efficacia e sicurezza che dovrebbero raggiungere, ma con quanto di peggio, con versioni volgarmente ciarlatanesche, per farli sembrare seri e validi al confronto, anche se restano inefficaci e dannosi (1). Le versioni pop, che costituiscono a loro volta un business, permettono anche di stimolare liberamente le aspettative del pubblico sulle asserite proprietà miracolose, addirittura la ricostituzione del tessuto nervoso. Le credenze a priori fittiziamente elevate falsano nel verso desiderato le verifiche sulle staminali ufficiali, consentendo standard più bassi e interpretazioni compiacenti. Le staminali spudoratamente fraudolente che servono da standard negativo ricevono il via libera, e anche appoggi e riconoscimento, dalle istituzioni, nella costernazione degli addetti alle staminali “scientifiche”. E’ un copione che in USA viene recitato da anni e su larga scala (2). Posso testimoniare che in Italia diverse istituzioni dello Stato hanno favorito in vari modi, anche tramite atti illeciti e infami, l’altrimenti impossibile operazione Stamina, tradendo ancora una volta il Paese in obbedienza ai poteri forti.

1 Stamina come esca per la medicina ufficiale https://menici60d15.wordpress.com/2014/05/04/stamina-come-esca-per-le-frodi-della-medicina-ufficiale/. La polarizzazione gesuitica. https://menici60d15.wordpress.com/2017/04/07/la-polarizzazione-gesuitica/
2 Joseph A. Texas leans into unproven stem cell treatments, to the dismay of scientists. STAT, May 16, 2017. Joyce M. Strip mall stem cells. Health News Review, March 16, 2017.

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2 giugno 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Bergamo, bombe carta e volantini anti-Lorenzin davanti agli ambulatori per vaccini: gruppo di ultradestra rivendica”

La medicina, quella fraudolenta, è “big money”, e prefetti della stessa pasta di Federico Umberto D’amato, generali dei CC alla G. Palumbo, magistrati che non sono l’opposto di Carmelo Spagnuolo, e i tanti lazzari sempre disponibili per un tozzo di pane, stanno acquisendo meriti adoperandosi per i “piani di rinascita” sanitaria. Da alcuni mesi nella strada che separa l’ambulatorio vaccini della ASL vicino casa mia dallo squallido parchetto dove vado a leggere sfila un campionario di tipi inquietanti e molesti; inclusi guidatori avventati e distratti che ti sfiorano con l’auto. Sbucano “a cucù” cioè con la prevedibile regolarità della pendola svizzera da muro. La zona è divenuta mal frequentata. A febbraio un signore, presente ad una strana aggressione che ho subito a qualche decina di metri, quando ho chiamato il 112 si è presentato spontaneamente come agente di PS in pensione, invitandomi ad andarmene prima che la pattuglia arrivasse, per evitare guai. Occupandomi di frodi mediche, e data una lunga esperienza, a me pare un voler creare una tensione. Mi sarei rivolto alla magistratura, se la città, a 50 km da Bergamo, non ne fosse sprovvista.

@Carlo Ferrari. Vive la Republique?” Viva, ma ho l’impressione che lei più che all’Italia inneggi alla fraternité dei sanculotti…

A me sembra di assistere al triste spettacolo di gente che fa qualsiasi cosa per un tozzo di pane, nonostante abbia di che vivere o sia benestante. Una storia da aggiornamento ai nostri giorni delle “Autobiografie della leggera”, che fu scritta nel 1961. Comunque, se lei volesse sviluppare l’estetica della cialtroneria troverà ampi spunti nel campo degli appoggi istituzionali alle frodi mediche.

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9 giugno 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Mafia, la Cassazione assolve Mori e Obinu per la mancata cattura di Provenzano: respinto ricorso della procura”

I mafiosi sono criminalità “on steroids”, direbbero in USA. Il doping è dato dalla protezione dello Stato. Quando lo Stato virulenta il crimine, quando i pusher sono i CC, si creano cortocircuiti esiziali. Per una ferrea convenzione, la mafia è l’unico caso dove a mezza bocca si ammette che lo Stato favorisce la grande criminalità. Ma è un parafulmine. Giorni fa Mattarella ha firmato il decreto sulla caterva di vaccinazioni coatte. Sarà contenta la Glaxo. “GlaxoSmithKline (GSK) is one of the most criminal drug companies in the world (3). It has committed numerous offences that fulfil the criteria for organized crime under US law”. (PC Gotzsche. Deadly psichiatry and organized denial. People’s press, 2015. Un’esposizione competente e dettagliata delle mostruose falsificazioni della ricerca commesse dalla Glaxo, e delle associate complicità istituzionali, per fare assumere in nome della “scienza”, anche a minori, psicofarmaci inefficaci e dai gravi effetti collaterali, inclusi suicidio e omicidio).

Posso testimoniare che quello della criminalità medica è un altro settore dove i discendenti morali di Salvo D’Acquisto, con la copertura dei colleghi di Falcone e Borsellino, non sono la cura ma sono causa, insufficiente ma necessaria, non meno dei giustamente vituperati politici. Fino a far divenire lo Stato braccio del crimine.

@ Stefaso B. Pure a Ilardo lo hanno vaccinato… E comunque basta con questo cercare sempre di patologizzare il prossimo per vendere rimedi hi-tech, costosissimi e tarocchi. Per esempio contro la fame esistenziale, che porta a sentirsi giustificati nel commettere qualsiasi bassezza come se fosse per la sopravvivenza, inutile cercare vaccini. Si dovrebbe cominciare sperimentando misure semplici, come il fare consumare, fino all’ultima briciola, pasti sontuosi, abbondanti e nutrienti almeno tre volte al giorno, per convincere gli affetti che non stanno morendo di fame. Sancita la scientificità, per chi rifiuti di sottoporsi alla profilassi alimentare, o rifiuti di praticarla integralmente, dagli antipasti alla scarpetta finale, si potrebbe ricorrere, per il suo bene e per il superiore interesse della comunità, a sanzioni del tipo di quelle che faranno vendere vaccini alla limpidissima Glaxo firmate da Mattarella. Posa la siringa, è l’ora della pappa.

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12 giugno 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccini, Piero Angela: “Fidatevi dei medici e della scienza. La velocità della luce non si decide ad alzata di mano”

Angela ci istruisce su come la teoria della relatività abbia tra le sue sbalorditive conseguenze anche quella di rendere appropriato e lecito il togliere la patria potestà a chi non sottopone i figli alla vaccinazione contro la varicella. A proposto di scelte di politica sanitaria, fisica e rigore scientifico, la Lorenzin insieme ai vaccini ha inserito nella assistenza essenziale (LEA ) anche la protonterapia, nonostante gli studi clinici impongano di scartarla (1-4). La protonterapia è stata definita “uno degli esempi più sfrontati” della “unione tra la medicina e Wall Street” (5), superando le altre terapie solo per il “wildly extravagant cost” (3), in grado di prosciugare i fondi per l’assistenza utile. E’ stato anche osservato che rende necessario un flusso di sovradiagnosi di cancro (6).

E’ vero che c’è nel pubblico una mai sopita tendenza ad affidarsi alla magia; ma il decano dei divulgatori spinge, insieme ad altri, perché sia soddisfatta da una concezione magica della scienza, che riponga fiducia a priori negli “scienziati”. Per rifarsi la bocca si può leggere “Cargo cult science”, di uno scienziato vero, Feynman, sull’uso magico e fraudolento che può essere fatto tanto delle pseudoscienze che della scienza.

@ Bruccio. Tu sei il “reviewer” di riviste scientifiche che mi ha spiegato che la pernacchia è la risposta adatta alle critiche sulla politica vaccinale. Ti ho già detto cosa penso dei tuoi modi vastasi e dei tuoi atteggiamenti da gallo ncopp’ a munnezza, che rendono impossibile il dialogo. Quanto riporto non è un mistero. Chi fosse interessato può ricevere fonti bibliografiche sugli interessi economici che spingono perché sia favorita la protonterapia, e sui danni che ne derivano ai pazienti, chiedendole per email: ***.

A proposito di fonti, e di fiducia. In un post sui vaccini de Il Fatto del 21 luglio 2016, che ebbe oltre 3800 commenti, fu censurato il mio commento dove dicevo che erano stati riportati all’estero casi di intimidazione di medici sulle segnalazioni di reazioni avverse al vaccino HPV, e che da noi i medici che non vaccinano sono sanzionati, mentre quelli che vaccinano ricevono un extra di denaro pubblico. Sostenevo anche che se lo Stato obbliga non singoli malati, ma intere popolazioni di sani ad assumere medicinali, dovrebbe indicare i report scientifici e rendere pubblici i pareri scritti di esperti sui quali basa la deroga al diritto a non essere sottoposti a trattamenti obbligatori. Bisognerebbe chiedere tali fonti a chi manda Piero Angela a dire “fidatevi” e i troll a spernacchiare. E chiedere anche le motivazioni, con le fonti, per la protonterapia nei LEA.

@ Bruccio. Come tante altre situazioni impresentabili in medicina, sono in effetti “note e risapute”, come dici, agli addetti, che sono omertosi o rimuovono; e vengono nascoste al pubblico, anche tramite i troll, che la discussione comunitaria la disturbano e la guastano. Trascrivo tutti i miei commenti nel mio sito, menici60d15. Trascriverò anche questi, nelle raccolte “I tamburi della paura” e “La medicina sotto la presidenza Mattarella”; e aggiungerò una nota bibliografica.

@ Bruccio. Suvvia, un po’ di pazienza. Qualche assaggino:

“This is a high-stakes game. Without prostate cancers to treat, proton beam centers will fail.” (Ablin, scopritore del PSA, sui motivi che spingono a sovradignosticare i cancri della prostata). (6)

Global Proton Therapy Market potential is more than US$ 50 Billion in 2016. (Nasdaq). (7)

“some overseas clinics providing proton beam therapy heavily market their services to parents who are understandably desperate to get treatment for their children” (NHS Choices). (8)

“nothing so big and so useless has ever been discovered in medicine. It’s hard to believe we should be paying handsomely for technology whose benefit is unproven.” (A. Chandra, direttore, Health Policy Research dell’ Harvard’s Kennedy School of Government, 2017). (9)

(Bibliografia aggiunta)

1 Mulcahy. Finally, RCT Results for Proton Therapy in Cancer. Medscape, June 21, 2016.

2 U. S. News & World Report story on proton beam radiation left out the evidence. Health News Review, Jun 23, 2016..

3 Raeburn P. Wise buy? Proton Beam Therapy. It helps only a few, and at a wildly extravagant cost. Medpage, May 19, 2017.

4 Rosenthal E. An American sickness. How healthcare became big business and how you can take it back. Penguin Press, 2017.

5 Big Pharma: Pushing the Edge of the Envelope. Wall’s Street’s drive for profits is hiking drug prices, says Carolin Poplin, MD, JD. Medpage, May 23, 2016.

6 Ablin, RJ. The great prostate hoax. How big medicine hijacked the PSA test and caused a public health disaster. Palgrace MacMillan, 2014.

7 Global $50 Billiojn Proton Therapy Market & Forecast 2010-2021 – Patients Treated at Proton Therapy Centers, Reimbursement Policies. Nasdaq GlobeNewswire, May 29, 2017.

8 Smith J. Ashya King: This story isn’t quite what it seems. The Indepedent, Sept 6, 2014.

9 Blau M. A taxpayer gamble on medical tourism: Louisiana subsidizes proton therapy to boost its economy. Stat, Jun 2, 2017.

Vedi anche:

EDott. Stop al centro protonico, costa troppo. 20 ott 2011.

Nelson R. Proton Therapy ‘Sells Hope’: No Clear Benefit for Patients. Medscape, Jun 20, 2013.

Nelson R. Insurers Nix Payment for Prostate Cancer Proton Therapy. Medscape Aug 30, 2013.

Overuse 101. Sito del Lown Institute di Boston.

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23 giugno 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post di M. Bella “Vaccini: Alice Pignatti, i consiglieri M5S e la borsa di studio della discordia”

Sul JAMA, 22 giu 17, si spiegano le tecniche per convincere i genitori. La propaganda è oggi estensione della “scienza”. Le mamme, in buona fede o meno, sono arruolate come strumento di marketing per fare vendere cure (Schneiderman LJ, Jecker NS. Wrong medicine. Doctors, patients and futile treatments. J Hopkins Univ Press, 1995). Anche a spese del contribuente, mostra questo caso. Le mamme battezzate “mamme rare” di Telethon per il business enorme e truffaldino delle malattie rare; le “madri coraggio” della Terra dei Fuochi per la messa a reddito dei bambini campani (v. “La post-camorra”). Davanti al “cuore di mamma” che promuove compresse o fiale “scientifiche” (e quotate in borsa) occorre un atteggiamento disincantato: “Medical consumer groups are viewed by the public and by the government as claiming the moral high ground and being solely devoted to the general good. Society grants [their] recommendations a special status as being true and honest. [They] are no more than advocates for their own particular diseases and interests, willing to divert medical resources … from other, more worthy areas of health care. They are, in essence, lobbyists, much the same as any other lobbying group or political action committee and, like the others, they are corruptible.” (Gottfried D. Too much medicine. A Doctor’s Prescription for Better and More Affordable Health Care. Paragon House, 2009).

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24 giugno 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Morbillo, bambino leucemico morto a Monza: “I fratelli non c’entrano. Unica protezione? Immunità di gregge”

Il morbillo letale nei bambini leucemici è una TRD, “treatment-related death”. Le TRD sono causate dalla terapia immunosoppressiva, che si aggiunge alla malattia rendendo vulnerabili a infezioni da una quindicina di diversi microorganismi. Hargrave et al (British J Hematol, 2000. 112:293) attribuiscono a vaccinazione e “effetto gregge” un ruolo nella osservata riduzione di circa 1.6 punti percentuali di TRD da morbillo nei bambini leucemici. Considerando un’incidenza di 4*10^-5, l’effetto massimo sarebbe dell’ordine di 1 morte evitata ogni 2 milioni di persone. Non è di esclusivo dominio medico la valutazione etica, giuridica, politica, del ridurre una complicanza iatrogena su singoli individui – rara in assoluto – obbligando terzi, un’intera popolazione, a interventi farmacologici, coi loro danni. La cura di effetti iatrogeni è sempre più diffusa, ed è benvenuta dal punto di vista economico, l’aumento delle occasioni di cura portando all’aumento dei profitti. Trattando una massa di sani per limitare effetti avversi su malati si può rafforzare il circolo vizioso già in atto, e favorire un aumento invece che una riduzione del carico di malattia. Mentre nell’imporre le vaccinazioni si esaltano, alterandone la descrizione, situazioni estreme come questa, si trascura che attualmente in Europa il carico di malattia da 6 infezioni iatrogene è quasi il doppio di quello da tutte le malattie infettive trasmissibili (Cassini et al. PlOS Medicine, Oct 18, 2016).

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13 luglio 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post di M. Lanaro “Vaccini, Lorenzin: “Solo una piccola parte della popolazione pensa che facciano male”. Senatrici M5s la contestano in Aula”

La truffa Stamina, che la Lorenzin dipinge come l’antiscienza debellata dalla scienza della quale è paladina, ha potuto avvampare perché gli ha aperto le porte l’ospedale universitario di Brescia. L’allora rettore dell’Università di Brescia, il ginecologo Pecorelli, è lo stesso che nel 2014 è andato in USA a prendere ordini per l’operazione vaccini. Che un rettore, e presidente dell’AIFA, permetta l’introduzione di una truffa di basso conio nell’ospedale pubblico del quale è il dominus è impensabile. Come se dei carabinieri pilotassero il terrorismo.

Stamina ha dato credibilità alla corrotta scienza medica ufficiale; il terrorismo servì a stabilizzare le storture del sistema di potere. Oggi da commenti su questo blog si apprende che la rivista di intelligence Theorema ha come presidente del comitato scientifico il gen. dei CC Mario Mori e il reduce delle BR Valerio Morucci come collaboratore. Fu il telefonista che indicò dove avevano lasciato il cadavere di Moro.

Lo Stato dovrebbe dare indicazioni mediche corrette. Invece fa dei cittadini carne per l’industria medica, e li induce per reazione alla pericolosa illusione, utile al business anche più delle cure forzose, che siano capaci di scegliere tra le offerte della medicina. Un valido motivo per opporsi alle iniezioni obbligatorie è l’inaffidabilità di quelli che occupano le istituzioni, che appaiono recitare copioni scritti altrove, come i loro predecessori all’epoca del terrorismo.

@ Manuel Fantoni. Grazie. Oggi viviamo in un mondo complesso. Non dobbiamo più zappare per vivere, ma dobbiamo vangare studiando per andare oltre il superficiale, dove spesso non solo la versione ufficiale, ma anche l’opposizione consentita sono confezionate a favore di grandi interessi.

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17 luglio 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post di G. Ruccia “Vaccini e omeopatia, Piero Angela: “La scienza non è democratica. Non è emotività. Il ‘pensiero magico’ attira” “

Piero Angela va bene per introdurre i ragazzi alla scienza classica: la meccanica newtoniana, l’anatomia, la teoria degli orbitali o la risposta a domande come “di cosa sono fatte le stelle”, etc. La scienza vera, quella bella, che eleva; non come gli attuali luoghi equivoci e maleodoranti della “scienza” big money. Un’attività di tutto rispetto che sa svolgere con abilità. Sarebbero da lodare anche i suoi interventi contro le pseudoscienze, se non si limitassero ai cucchiai piegati col pensiero, oroscopi e omeopatia, mentre sembra non sapere delle pratiche fraudolente della scienza ufficiale, che vede come immacolata. Non ha lo spessore scientifico, né morale, per dare indicazioni su questioni tecniche complesse che incidono sulla vita delle persone e sono intrise degli interessi di parte di grandi attori economici, ai quali egli è sempre stato troppo ossequiente, smentendo col suo stesso comportamento la predicazione di una fantomatica “Scienza” che trascenderebbe le debolezze umane.

@ Monocalpo. Come è severo e appassionato. D’altra parte, la vostra scienza non è democratica. Le marchette le fa solo per chi fattura dal miliardo in su.

Piersandro: Tu che la sai lunga, come distingui la scienza vera dalla scienza big money?

@ Piersandro. Ci sono vari modi. Ad un estremo si sta cercando di sviluppare test statistici per individuare le frodi (Es. Carlisle JB. The analysis of 168 randomised controlled trials to test data integrity. Anesthesia, 2012. 67: 521.). C’è l’evidenza pecuniaria, es. il balzo del valore delle azioni del 14% della ditta che produce il Sarepta, un farmaco da trecentomila $/anno il giorno dopo che è stato fatto approvare d’imperio dopo che il direttore dell’ufficio valutazioni della FDA lo aveva chiamato “a scientifically elegant placebo”. Ci sono anche segni indiretti di carattere culturale. La scienza disinteressata è come un grande romanzo, che si fa godere aprendo il libro e leggendo in silenzio. Quella big money è introdotta con la fanfara mediatica; ed è spesso scortata da un nugolo di instancabili e rissosi troll. Sembra uno di quei boss che incedono in doppio petto, solenni e composti, ma sono scortati da ceffi scaciati, torvi e pronti a dare spintoni.

@ Piersandro. – I ladri sono ladri!
– Lei non può criminalizzare così un’intera categoria.
(Altan)

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28 luglio 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccini, una deputata del Pd denuncia: “Aggredita con due colleghi dai no vax” “

Attenti ai Nuclei Pro Sofisticazioni, che si occupano di fare figurare gli oppositori come estremisti e di mantenere pulita la fedina penale di una manica di corrotti.

Astronotus: Ma anche quella di calunniatori seriali.

@ Astronotus: Giusto. Meglio lasciare fuori gli amici magistrati, che già fanno tanto per la causa. Ai calunniatori li si può sistemare facendogli constatare che a mettersi contro certi poteri ci si ritrova “in cattive acque” (Gelli Licio; da non confondersi con Gelli Federico, PD, autore dell’attuale piano di rinascita sanitaria), producendo false informative, facendoli prendere a bastonate quando rientrano a casa, spaccandogli il parabrezza dell’auto, lasciandogli un ratto morto davanti alla porta. E in mille altri modi, date le inesauribili risorse della parte sana del Paese. Tra un discorso antimafia e una lezione di legalità nelle scuole.

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31 luglio 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccini, padre incolpa un medico di Cosenza della malattia del figlio e lo aggredisce: è ai domiciliari”

Nel 1911 a Verbicaro, prov. di Cosenza, avvenne l’ultimo linciaggio di presunti untori. Salvemini commentò: ““La folla è come un ammalato che ha male allo stomaco e si lamenta di avere male al capo. Essa non sa fare la diagnosi esatta dei propri malanni”. I vaccini obbligatori sono un abuso a favore del business, ma le vaccinazioni, che raramente possono causare complicazioni neurologiche che oggi possono essere etichettate (misdiagnosed) come autismo, non sono la causa dell’epidemia di diagnosi di autismo: quella è un altro imbroglio*. I pro-glaxo incoraggiano le critiche infondate, in pratica favoriscono depistaggi, per screditare quelle fondate. In Calabria poi le autorità preposte alla legalità sono particolarmente solerti nel proteggere il big money in campo farmacologico. L’attuale capo dei NAS, gen. Lusi, è stato comandante dei CC della Legione Calabria. A giudicare dai comportamenti gratuiti dei CC nel cosentino e nel lametino nei confronti di chi denuncia frodi e reati in campo biomedico, la sua nomina ai NAS ha provocato reazioni intense nei responsabili di tali frodi e reati. Si può immaginare come è andata. Alla notizia, CEO che guadagnano milioni di euro all’anno si sono chiusi nei loro uffici, il volto segnato da un’espressione impenetrabile. Dopo un poco si sono uditi dei colpi. Erano i botti dello champagne stappato per festeggiare.

*Frances A. Primo, non curare chi è normale. Contro l’invenzione delle malattie. Bollati Boringhieri, 2013.

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18 agosto 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccini, il ministero: “Niente nido né materna per i bambini che non li fanno. Pagare la multa non basta” “

Secondo quanto riporta un prete, d. Marco Belleri, il decreto prevede che “sono tenuti alle vaccinazioni i bambini italiani e gli stranieri non accompagnati, ma non gli altri stranieri, che spesso nelle classi non sono pochi”. (Informare per resistere. Lettera straordinaria di un sacerdote contro le vaccinazioni obbligatorie. 2 agosto 2017). Qualcuno può confermare questa disparità di obbligo tra alunni e genitori italiani da un lato e alunni e genitori stranieri dall’altro?

@ servitore1267. Accettiamo per ipotesi la tesi dell’inderogabile necessità di ottenere un’immunità di gregge artificiale. Studi hanno evidenziato che se si permette che restino sottogruppi di non vaccinati l’ottenere un alto tasso vaccinale totale non impedisce il mantenimento di un potenziale epidemico. Esentando alcuni gruppi e obbligandone altri si otterrà un aumento dei danni iatrogeni e una persistenza delle malattie che si dice di volere combattere. La discriminazione tra bambini italiani e stranieri, la libertà di tutela sui figli lasciata ai genitori stranieri e tolta a quelli italiani, già in sé abnormi, mostrerebbero ancor più chiaramente la pretestuosità delle pezze giustificative fornite da medici, ricercatori e giuristi all’imposizione del governo, e il suo carattere mercenario e proditorio.

Nell’attuale medicina la libertà di scelta dei pazienti si traduce nella libertà di frodare da parte dell’Offerta. No alle frodi imposte, no alla libertà di frode, sì alla medicina onesta.

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8 Novembre 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post di A. Sarcinelli “Vaccini e bufale sul web, Burioni: “Per un medico non ha senso discutere con chi ha la terza media” “

In un vecchio film Paolo Villaggio, ragioniere, è tormentato dal principale, un bauscia che esordisce sempre chiedendogli “chi è il più cretino tra me e lei?”. Il tenore de “La congiura dei somari” è simile. Non è solo questione di competenze (né tantomeno di fantomatici saperi sapienziali); ma anche di interessi e di onestà. Villaggio-ragioniere avrebbe dovuto rispondere “chi è più ladro tra me e lei?”. Invece in questo caso non bisogna cadere nella provocazione di chi dà dell’asino presuntuoso e intruppato, perché non va mai dimenticato che in effetti su argomenti medici le competenze tecniche, non sufficienti da sole, sono necessarie; e perché chi ha preparato la padella delle iniezioni obbligatorie ha interesse a spingere i recalcitranti nella brace della “libertà di scelta”, una fiaba ideologica che, data la delicatezza psicologica e la complessità tecnica dei temi medici, e dati i miliardi investiti in disinformazione e propaganda, va a favore del business e a danno della salute ancora di più delle cure imposte. La soluzione è darsi governanti adeguati e onesti, che controllino il business invece di servirlo; e che diano direttive affidabili avvalendosi di consulenti “a doppia forza”, sia competenti sia onesti.

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22 novembre 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccini, la Consulta boccia il ricorso della regione Veneto sulla obbligatorietà: “Misure spettano a legislatore nazionale””

Il principio che non debbano essere i singoli cittadini a decidere sulla necessità di trattamenti medici è in sé sano, e fondamentale; andrebbe a loro vantaggio, se i poteri dello Stato non fossero corrotti. Anche che la politica sanitaria debba essere omogenea su scala nazionale è un principio buono. Non solo sul piano politico; ma anche sul piano tecnico. E’ utile considerare le vaccinazioni come un intervento su popolazioni. Es. la questione di base dovrebbe essere se è vantaggiosa o svantaggiosa per la popolazione una sostituzione dell’immunità naturale con quella artificiale. O la “pulse vaccination”, la vaccinazione sincronizzata, che permetterebbe di abbassare la quota di vaccinati che si ritiene necessaria e di evidenziare gli effetti avversi dovuti alle vaccinazioni. Risolverebbe inoltre la questione della “soglia minima” portata a pretesto per obbligare. Ma non appare che siano rispetto dei diritti, verità, razionalità e chiarezza nella tutela della salute, e risparmio di denaro pubblico, ciò che i vari organi dello Stato perseguono.

I giudici della Corte costituzionale dei quali Beatrice Lorenzin e Roberto Burioni (e la Glaxo) stanno vantando l’appoggio: *Paolo Grossi, Presidente. Giorgio Lattanzi. Aldo Carosi. Marta Carabbia. Mario Rosario Morelli. Giancarlo Coraggio. Giuliano Amato. Silvana Sciarra. Daria De Pretis. Nicolò Zanon. Franco Modugno. Augusto Antonio Barbera. Giulio Prosperetti. Giovanni Amoroso.

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23 novembre 2017

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccini, commissario Ue: “Gli Stati hanno la responsabilità morale di immunizzare i bambini se i loro genitori non lo fanno””

Dove trovare ormai cimiteri affollati di tombe di bambini morti secoli fa, che quell’organizzazione benefica che è la UE esorta a visitare? Ce ne sarà forse rimasto qualcuno; ma è un’immagine da feuilleton, scelta perché commuove, e blocca la ragione. “… a Napoli muoiono troppi bambini. Quando muore un bambino i suoi parenti gettano, dietro il carro bianco che si allontana, manciate di confetti. Rimbalzano e rotolano sulla strada, questi confetti di qualità scadente, porosi e grigiastri: innumerevoli coetanei del defunto accorrono e si accapigliano per raccoglierli, lasciando lembi di camicia e di pelle nella zuffa; ridenti e furiosi non sentono la morte che li chiama e li conta come la chioccia fa con i pulcini, ma sono pieni della necessaria dimestichezza con lei”. (G. Marotta. L’oro di Napoli, 1947). Nel modello della transizione epidemiologica in Europa le grandi epidemie sono dal ‘700 gradualmente scomparse, e la mortalità da malattie infettive è calata fino a crollare, col crescere del reddito e con il miglioramento delle condizioni di vita. La crescente tendenza allo sfruttamento, orchestrata tramite la UE, non va nel verso della tutela della salute. Oggi l’insidia alla salute dei bambini costituita dalle bugie della propaganda e dall’asservimento al business dei politici e dei burocrati può portare a un regresso, come sta avvenendo in vari aspetti della vita civile, anche in campo sanitario.

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15 marzo 2018

Blog de Il Fatto

Commento al post ” “Basta faticare sui libri, su Fb un like vale come un esame!”, Burioni e Cattelan lanciano la campagna per la laurea social”

Burioni o Grillo? Nessuno dei due. La gente non dovrebbe accettare né il pericolo che Burioni denuncia, dell’affidarsi a quello che viene diffuso sui social, dove il giusto si mescola allo sballato e alla manipolazione a piacimento dall’alto. Né l’inganno che Burioni sostiene, per il quale chi è competente (o chi ha una laurea …) non può essere un corrotto; il mondo è pieno di competenti prostituiti al potere, diceva Pareto (e un paio di celebri Nobel per la medicina hanno osservato che gli stupidi non sono affatto rari neanche tra gli istruiti e tra gli scienziati). Si dovrebbe piuttosto esigere che lo Stato si avvalga di persone sia capaci sia oneste; in modo che il cittadino non sia costretto a cercare di barcamenarsi nella giungla di internet o a sottomettersi al “magistero” di una raffazzonata e sospetta nuova casta sacerdotale. Ma questa semplice terza possibilità – in realtà la prima – è bandita dal dibattito pubblico. Lo Stato, che, occupato da indegni, invece di proteggere e garantire il cittadino fa il campiere del grande business biomedico e delle sue frodi, la ostacola; anche attivamente, tramite “Nuclei pro sofisticazione”; mentre lascia che la gente si accapigli per i due modi di farsi ingannare.

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9 luglio 2018

Blog de Il Fatto

Commento al post di C. Troilo “Vaccini, obbligo o autocertificazione? Ho chiesto ai colleghi dell’Associazione Coscioni”

Il prof. De Luca minaccia il pagamento di spese e danni per conseguente malattia o contagio, e il rinvio a giudizio d’ufficio per omicidio in caso di morte, per chi non fa vaccinare i figli. Se si possono punire per esiti probabilistici – a dubbia causalità – i singoli che rifiutano l’immissione in sani di cocktail farmacologici a effetti non del tutto noti, si dovrebbero a maggior ragione punire anche i danni probabilistici dell’offerta medica su malati. Es. le cure ‘innovative’ sul cancro risultano dai documenti ufficiali frenare la progressione della malattia in una minoranza di casi (molto meno di quanto si fa credere), ma viene nascosto che aggravano la condizione in molti casi*. Nei casi di peggioramento da terapia il paziente, o meglio gli eredi, e il contribuente, che finanzia queste costosissime cure “a enigma di Sfinge”, dovrebbero essere risarciti dagli oncologi e dalle case farmaceutiche.

*Niraula S et al. The Price We Pay for Progress: A Meta-Analysis of Harms of Newly Approved Anticancer Drugs. J Clin Oncol 2012. 30:3012.

@ bobovitz. Sono giunto alla conclusione che in tutti i campi è proprio la capacità di ragionamento condizionale (se… allora) corretto e avanzato che distingue la qualità intellettuale. Mi attribuisci di avere detto che il disumano azzardo celato in tante strepitose nuove terapie oncologiche debba indurre a non vaccinarsi; non l’ho detto, ma la presenza tra i pro-vax di persone che distorcono i discorsi altrui con una logica a pera come la tua dovrebbe essere per il buon padre di famiglia un ulteriore motivo di diffidenza sul merito tecnico e sull’etica di chi insegue i loro figli con la siringa in mano.

@ bobovitz. Non insultare. Non hai riassunto il mio pensiero, ne hai prodotto uno tuo. Io non sono “no-vax e bigghepharma”. Non hai davvero detto “interessante”. Non vedo nulla che non sia vuoto, falso e sporco in quanto scrivi (bei supporters che ha l’ass. Coscioni). Speriamo che la valanga di vaccini che volete inoculare con la forza siano almeno puri, nel loro genere, quanto lo è nel suo genere ciò che produci coi tuoi commenti, che ha un tasso di contaminazione da verità e decenza pari a 0.

@ bobovitz. Ora che mi ci fai pensare, io non sono no-vax, sono no-fraud. Montanari, l’opposizione che vi fa gioco (come Wakefield) è semmai vostro, non mio. Come è roba vostra quell’altro spaventapasseri, Stamina, che la vostra banda ha allestito per poi abbatterlo, usandolo cioè come standard negativo, in modo da sostenere la bolla delle staminali, che non ha le gambe per confrontarsi su standard autenticamente scientifici. A proposito, anche le promesse arbitrarie al pubblico di futuri fantastici successi scientifici, es. di ricostituzione con staminali di organi e tessuti strutturati, quando non mantenute, se non per il parto di qualche topolino, dovrebbero portare alla restituzione del denaro così carpito, e a una congrua pena detentiva: come estensione del contrasto alle bolle finanziarie, e per avere interrotto e deviato il progresso scientifico autentico e le buone cure mediche, a danno dell’umanità. Col tempo capirai la differenza tra un tema imposto dal professore a scuola e un argomento di discussione politica e tecnica tra adulti; e come a chi ha una pista corta l’atterraggio di idee altrui non preconfezionate possa sembrare un atterraggio lungo, fuori pista.

@ DanielTiger. Ricordo, neolaureato, il consiglio che un aiuto diede a un altro neolaureato suo protetto nel mandarlo a un convegno sui rapporti tra malattie renali e cardiache: “Se parli con un cardiologo dì che sei un nefrologo; se parli con un nefrologo dì che sei un cardiologo”. Avviene qualcosa di simile nell’attuale disgraziata fusione tra ricerca e clinica. Non sono io ma lei che usa le forbici. Come si legge anche nel titolo, si parla di farmaci approvati per l’uso clinico; ma se non conviene si dice, come fa lei, che è ancora ricerca; eppure la situazione è nota tra gli addetti, es. *. (E’ vero che approvato sempre meno significa ben testato). Ciò che viene celato al pubblico è l’alta probabilità di inefficacia e peggioramenti coi nuovi farmaci oncologici. Si spaccia la clinica per ricerca per giustificare situazioni negative, e si spaccia la ricerca per clinica: facendo credere che la ricerca – che il più delle volte, se è buona, dà risultati negativi – sia invece una sorta di pratica magica. Questo inganno è detto “therapeutic misconception”; i bravi scienziati pronti con le manette per chi non si piega alle cure che propagandano non si occupano di denunciare e fermare sofisticate ciarlatanerie per le quali il carcere non sarebbe eccessivo.

*Light D. Few Benefits from New Drugs and Many Serious, Costly Risks. Chemical Industry Digest. February 2014. Kim C. Cancer Drugs Approved on the Basis of a Surrogate End Point and Subsequent Overall Survival. JAMA, 2015. 19 ott.

@ DanielTiger. Fusaro lasciamolo nell’università di don Verzè. Lei nel difendere l’industria oncologica ricorda quei borseggiatori che presi in flagranza gridano e accusano. Per tanti aspetti della medicina ci vorrebbe qualche vecchio maresciallo che acchiappasse i voleur per il colletto e li portasse dentro senza badare ai loro strepiti …

@ DanielTiger. L’unico possibile merito di quanto scrive è un compenso per la sua penosa caciara.

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13 luglio 2018

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccini, attivista no vax condannata per procurato allarme: ha diffuso informazioni errate”

Ben fatto. Chi si credeva di essere, la ministra Lorenzin, che ha inventato una strage di bambini per morbillo in UK? O la magistratura italiana, che per fare un esempio tra i molti ha lavorato come la più rampante agenzia di marketing creando nel pubblico aspettative ciarlatanesche sulla possibilità di cure magiche con le staminali, tramite Stamina, prima criminalmente permessa per anni e poi, quando la credenza ha attecchito, sostituita con il prodotto da vendere, la magia “buona” delle staminali ufficiali. Alla “No vax” troppo attiva è andata bene. Per due motivi: a) la sua battaglia è anch’essa gradita al business perché, forse lei non lo sa (qualcuno che dirige i No-vax lo sa, comunque), diffonde la concezione della libertà di scelta individuale delle cure, ciò che il business vuole, a danno dei malati. b) ha mosso una critica falsa, dando credibilità alle frodi ufficiali. Se avesse chiesto non la libertà di scegliere da chi farsi imbrogliare, ma una medicina ufficiale onesta della quale fidarsi e alla quale affidarsi, con la garanzia dello Stato; e se avesse svelato qualcuna delle innumerevoli magagne vere, allora sarebbero stati guai seri. In silenzio, non 400, ma migliaia di euro; per intrecci continuativi di attenzioni e “sviste” dell’Agenzia delle entrate; e per il carrozziere, date le controdeduzioni espresse spaccando parabrezza e sfondando portiere; e ben di peggio. I Nuclei Pro Sofisticazioni non scherzano.

@ PierFrancesco Delsignore. Oggi in medicina spesso chi ti mette in padella allestisce anche la brace. Bisognerebbe rifiutare di dibattersi tra le due, e chiedere un trattamento corretto; questa possibilità terza viene duramente repressa.

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5 agosto 2018

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccini, mamma no-vax contro Roberto Burioni: “So dove vai al mare, spero che affoghi”. Lui: “Squadrismo””

Sono critico delle posizioni, spesso ambigue e ondivaghe, dei 5S sulla medicina. Ma Giulia Grillo va difesa da questa intimidazione di Burioni, di venire “giustamente” “sbranata” dall’opinione pubblica “al primo” morto per morbillo. Così dicendo, Burioni manipola la scienza e la sua crociata sulla salute pubblica, assumendo lo “zelo acritico”* (o meglio l’ideologia ad hoc di chi vuole vendere tanta medicina) che scorrettamente applica i criteri etici per le cure del singolo alle misure di salute sulla popolazione*; e confondendo grossolanamente tra tutela della popolazione e tutela del singolo, tra misure collettive ed esiti individuali; applicando indebitamente la probabilità di malattia e cura sulla popolazione al singolo caso**. Muove quindi al ministro accuse speciose e terroristiche, in un impasto di collettivismo maoista e di individualismo di Wall Street. Spero che non venga insultato o trattato male, permettendogli come qui di passare per l’aggredito (squadraccia composta da 1 persona, una donna; sembra proprio che Burioni abbia problemi con la dicotomia singolo/gruppo; e con il senso della misura che è necessario* nelle questioni di salute pubblica). Lo squadrismo, anche fisico, e anche di Stato, è quello pro pharma.

*Charlton BG. Public health medicine – a different kind of ethics? J R Soc Med 1993. 86:194.

** Feinsten AR, Horwitz RI. Problems in the ‘‘Evidence’’ of ‘‘Evidence-based Medicine’’. Am J Med, 1997. 103: 529.

@ A. Ferrari. Mi dispiace che abbia pensato che mi stessi rivolgendo a lei, e che quindi si sia preso la briga di rispondermi che non merito risposta; scherzi dell’ego. Per di più è estate, con la temperatura i gas si espandono e certi ego a palloncino ne risentono. L’epidemiologia fraudolenta con la quale quelli come lei si guadagnano il pane tra le varie manipolazioni sottovaluta l’efficacia delle misure di contenimento, es. la quarantena, nelle epidemie da malattie infettive (quelle vere). Un metodo valido anche per i morbi morali; le sarò grato se lei terrà fede alla sua dichiarazione di intenti di starmi lontano, così eviteremo il rischio di contagio.

@ hotrats2. Ho anche una bibliografia sul ruolo delle fiction mediche nelle frodi della medicina commerciale. Lei sputa nel piatto dove mangia. Che in effetti somiglia a una sputacchiera.

@ kanaglia. “Dovete dirmi chi sia l’offeso, come si dice: e, secondo la condizione, la qualità e l’umore dell’amico, si vedrà se convenga più di tenerlo a segno con le protezioni, o trovar qualche modo d’attaccarlo noi in criminale, e mettergli una pulce nell’orecchio; perché, vedete, a saper ben maneggiare le gride, nessuno è reo, e nessuno è innocente.”

Il trovare il modo di attaccare in criminale l’offeso, o chi si oppone a crimini, viene praticato anche nell’attuale medicina affaristica. Insieme a questo articolo il Fatto ne ha pubblicato uno su sospetti circa la morte in carcere 34 anni fa di uno degli assassini di Tobagi. Giorni prima, tornata annuale sui depistaggi tramite la polizia e la magistratura per l’assassinio di Borsellino. Forse tra 30 anni si dirà delle minacce e di altre violenze, vere e tenute coperte, dello ‘swapping’ di reputazioni, e del ruolo di vari uffici di polizia e giudiziari per imporre le frodi della medicina commerciale.

@ bobovitz. C’erano i ragazzi di Via Panisperna, con Fermi che aveva Rasetti, Segrè, Pontecorvo; Burioni ha Bobovitz e c. Una squadra temibile; se poi richiamerete Mario Pacheco do Nascimento dal Brasile sarete imbattibili.

@ bobovitz. Burioni e i suoi trolls da una parte, Borsellino e Tobagi dall’altra. Non imbrattate oltre la vostra portata. Il tuo accostare voi e gli uccisi mi fa venire in mente l’affresco nell’abbazia di Monteoliveto Maggiore (Siena) dove un monaco porta sette prostitute discinte (nude secondo il Vasari) in convento.

@ bobovitz. Ci pensavo ieri, guardando il filmato della chirurgo plastico berlusconiana Rizzotti che dai banchi del Parlamento ha urlato, ottenendo un’ovazione, “chi non vaccina il proprio figlio è un criminale”. Intanto esponeva la sua mercanzia, a 65 anni un decolté alla Tinì Cansino di Drive-In. Con un fotomontaggio si potrebbe sostituire lo sfondo, mettere i banchi del mercato, e sia l’esperta in liposuzioni e ritocco labbra, sia voi apparireste per quello che siete, magliari che berciano grevi per vendere i loro prodotti; quando su un obbligo di intervento farmacologico massiccio e non testato sull’intera popolazione infantile, e prima ancora sull’offerta di vaccini, occorrerebbero piedi di piombo, massimo scrupolo, cautela e raziocinio. Con la follia di una politica sanitaria fuori controllo manovrata da personaggi da talk-show di Barbara D’Urso, non sorprende che la difesa dalle critiche sia quella dell’attribuzione di un alterato stato mentale a chi è di intralcio. Il libro di C. De Rosa sull’uso della follia da parte della mafia (Mafia da legare, 2013) credo sia rilevante per queste vostre diagnosi psichiatriche.

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8 ottobre 2018

Blog de Il Fatto

Commento al post “Roberto Burioni smonta le bufale sui vaccini a Che tempo che fa: “Immunizzarsi atto di responsabilità, come non guidare ubriachi””

C’è un problema di affidabilità, di veridicità e di buon fede delle informazioni comunicate al pubblico sui vaccini. Governi e addetti possono, tramite i media, gonfiare la reale necessità, e contemporaneamente negare e nascondere effetti avversi anche pesanti o mortali. Vedi es. “Pandemrix vaccine: why was the public not told of early warning signs?” BMJ, 20 set 2018 con i commenti dell’editor e di altri medici. Un parlamentare irlandese lo ha definito “catastrofe evitabile”. La celebrata farmacovigilanza, usata come sofisma per evitare il controllo di sicurezza preventivo, funziona poco; è in realtà “window dressing”, “come le tendine da sole”, nel commento di un medico. Ci sono valide critiche tecniche sui vaccini, e anche argomenti a favore da parte di esperti degni di fede. Sono questioni complesse, da decidere sulla base del parere dei tecnici – ma solo se onesti, sottospecie che il business fa eliminare – caso per caso e in quel luogo e in quel periodo, non prima di averle depurate degli interessi commerciali. Se ci si affida a Fazio, che porta nelle case i consigli sull’economia del FMI tramite Cottarelli, o a Burioni coi suoi messaggi da spot, o se al contrario si accetta di venire spinti nella trappola opposta, “la libertà di scelta”, sostenuta da personaggi dello spettacolo e finti alternativi, si può andar incontro a grossi guai. Quello della medicina è un caso dove il darsi governanti corrotti o inadeguati porta a effetti negativi che non lasciano vie di uscita.

@ giulio03. Secondo quanto riporto, è dimostrato che gli esperti e i governi possano dare informazioni false e dannose sui vaccini. Per di più le organizzazioni che cita, come OMS, CDC, FDA, hanno numerosi precedenti, documentabili, quanto ad appoggio a frodi mediche (e anche quanto a l’intascare mazzette). Spacciare la competenza, qualità necessaria, per qualità sufficiente, è esso stesso un argomento falso e propagandistico. E risibile, per chi adulto conosca un po’ il mondo, e sappia quindi che “è pieno di scienziati e intellettuali che si prostituiscono al potere” come disse Pareto. Quello cui si dovrebbe dare ascolto è l’allarme sulla circostanza, grave, che il pubblico sia privato di fonti di informazione affidabili. Come lei stesso nel suo piccolo dimostra, col suo interloquire polemico su una presunta affidabilità basata sulle (?) “proporzioni”. Il suo è uno dei casi dove la tesi – sostanzialmente falsa – che la scienza non sia democratica è applicabile: la verità e l’onestà non sono questione di proporzioni, di quanto è grosso rispetto al semplice cittadino chi vende un prodotto, o di quanto sia larga e profonda la relativa mangiatoia e di quanto sia lunga la lista dei commensali che propagandano il prodotto.

@ giulio03. No, smetti di raccogliere bacche e di estrarre termiti con lo stecco. Che poi ti viene il mal di pancia. Invece, per sapere quando la BCE mente e quando dice la verità affidati a Cottarelli. Garantisce Fazio.

@ giulio03. “Bla bla bla”: certo che lei argomenta a botte di equazioni differenziali. Il vaiolo è stato eradicato negli anni ’60, quando la biomedicina era molto meno progredita. Date le caratteristiche dell’epidemia da vaiolo; e data quindi la possibilità di praticare forme di quarantena. Non le viene da chiedersi perché quel lontano successo sia rimasto ineguagliato. E di come quindi portarlo a sostegno della vaccinazione a mitraglia sia tutto meno che scientifico. “Fobia verso la scienza e la conoscenza”? Lo chieda agli autori dell’articolo che riporto, e agli editor. Nell’articolo che cito si descrive es. come gli odds ratio per l’eccesso di morti da Pandemrix rispetto agli altri vaccini, un sinistro 5.39, non fossero stati neppure calcolati dalla Glaxo, sulla base dei dati che presentava. C’è un’evidenza seria per narcolessia causata da quel vaccino, tenuta coperta, secondo uno dei maggiori giornali medici. Ma i santi-scienziati che “sul sacro webbe”, come fa poco decorosamente Burioni, si sbracciano per le iniezioni obbligatorie, davanti a rapporti scientifici su danni alla salute da vaccini che mettono a rischio i consumi di aghi e fiale parlano di “fobia per la scienza”, si tappano le orecchie e fanno versi con la bocca come fa lei. Lei la chiama “scienza” io la chiamo disonestà omicida e pagliaccesca. “Fobia”. In effetti c’è da avere paura di certi soggetti ai quali viene data carta bianca.

@ flaccido. Riempire una lacuna della conoscenza, e placare l’ansia che ne deriva, con della superstizione, è una buona definizione della ciarlataneria medica. Certi troll come te sembrano pantografi, nel riprodurre con precisione l’imbroglio per cui lavorano proiettandolo su chi mette a rischio l’imbroglio. Sarebbe interessante sapere se è un moto spontaneo o se è una tecnica codificata.Anche Burioni pensa che sia “religione” interrogarsi sulla particolarità del caso dell’eradicazione del vaiolo 50 anni fa?

@ flaccido. Ripensandoci, forse in effetti è meglio che tu continui a dedicarti alle attività pre-neolitiche.

@ edoardo bannato. Le mamme che piangono perché hanno un figlio scemo, o ladro, o entrambe le cose, grazie alla scienza ora sono consolate. Ora il figliolo può avere il suo posto nella società, come troll per la fake science.

@ gram.passo. Grazie. Rispondo ai troll anche perché sono essi stessi un aspetto della manipolazione; vanno quindi anch’essi studiati, osservando chi sono e cosa dicono gli “assistenti” del prof. Burioni. Anche se in effetti ci sono temi di studio molto più piacevoli.

@ bobbybologna. Concordo con lei che non si può stare senza medicina, polizia, magistratura. Ma se una intera istituzione è attaccata da forme di degenerazione, ovvero se si oltrepassa un livello di guardia, occorre superare il naturale attaccamento a ciò che rappresenta e alle certezze che dà con la sua mera presenza; e superare quindi l’illusione che basti togliere delle “mele marce” e applicare pannicelli cadi. Occorre non coprirsi gli occhi, e intervenire radicalmente, non per eliminare, ma riformare. Un atto politico.

@ bobbybologna. Gli esperti sono selezionati dall’industria tramite governi e istituzioni mediche. Angell, già editor del New England Journal of Medicine, la rivista medica più influente, riporta come già 30 anni fa fosse “quasi impossible” trovare esperti competenti che esprimessero opinioni non avendo un conflitto di interesse. E quindi come le regole della rivista a riguardo dovettero essere rilassate* . Mesi fa in USA è stata fatta chiudere AHRQ, un agenzia federale di informazione sulla giungla delle linee guida cliniche; linee guida alle quali magistrati come il PM Siciliano di Milano chiedono di essere sottomessi quanto prima. Che è come auspicare di subire una cattura normativa, per premiare l’oste che annacqua il vino come dai capitolati della sua corporazione. Di recente Gotzsche, cofondatore della Cochrane, che ha descritto sul piano tecnico tante frodi mediche, è stato estromesso dal board della Cochrane dopo che ha mostrato una manipolazione metodologica a favore del vaccino per l’HPV in uno studio della Cochrane. Welch, che ha fatto studi importanti sulle frodi mediche, si è da poco dimesso dalla cattedra dopo accuse di plagio, che suonano costruite. Il cittadino può solo votare, invece che uno dei vari personaggi dell’attuale compagnia della commedia dell’arte, politici onesti e competenti che non discriminino ma si avvalgano di esperti onesti e competenti.

@ Alessandro B. Si è affermato il sofisma di contrappore capacità e doti morali. L’alternativa che si considera è tra un cretino onesto e un ladro intelligente. Riducendo a 2 le 4 combinazioni possibili. Gli intelligenti onesti e i ladri cretini sarebbero trascurabili scherzi di natura. L’onestà, dice lei, non è che un ripiego per i mediocri. La disonestà sarebbe un marker di intelligenza e competenza. Che la correlazione inversa tra capacità e onestà, se c’è, sia stretta è una grossa bugia da furbastri. Concordo invece sulla difficoltà di invertire la selezione inversa che porta all’associazione spuria tra capacità e prostituzione. L’unica via, che non ho detto che sia facile, mi pare sia quella che il popolo comprenda che darsi una classe dirigente di venduti e incompetenti, in cambio di un tozzo di pane, o di una lisciata alla propria vanità e presunzione, sia un pessimo affare per sé e per la propria famiglia. Io lo chiamo “effetto Moro”. Ieri ho sentito una conferenza online di Fasanella (Il puzzle Moro, Chiarelettere). Dice in pratica che USA, UK, Francia, Germania hanno fatto eliminare Moro tramite scaltri farabutti nostrani per meglio sfruttare l’Italia. Moro non ci piaceva. Ma la sua profezia “Il mio sangue ricadrà su di voi” si sta avverando; non solo per chi lo tradì, ma per gli italiani che, né intelligentemente né nobilmente, permettono indifferenti che si spari all’onesto che vuole servirli mentre si fanno abbindolare dal prostituito di turno.

@ Alessandro B. E’ vero che il liberismo sa toccare le corde umane giuste. Il male è umile (F. Cassano ) e robusto. Dottrine politiche alternative sono fallite per il loro trascurare la natura umana. (E dove non bastano l’oro e le lusinghe, il liberismo usa la discriminazione, il discredito, la violenza; fino ai medici cileni, contrari al business farmaceutico, fatti assassinare nei primi giorni dopo il golpe del 1973). Il liberismo si adatta e si conforma a ciò che domina. Questo può essere uno dei fattori del suo interesse per la medicina, una pratica dove è fondamentale l’apporto della vittima nella truffa. Anni fa scrissi su questo delle riflessioni intitolate “Dittatura a stampo e medicina”. Non bisogna però ingigantire il gigante e arrendersi. I veri squali sono una piccola quota, e anche fare bene è gratificante. La maggioranza segue il flusso culturale, quello vizioso che lei descrive, ma anche quello virtuoso, se si riesce ad innescarlo. Possibili vie di uscita sono la presa di coscienza e l’interesse. La gente non affida i suoi beni a un truffatore matricolato; si dovrebbe fare comprendere che è nostro interesse affidare l’amministrazione della nostra vita a governanti che abbiano entrambe le doti che oggi esagerando sono dette incompatibili tra loro, dell’integrità e della competenza. Governanti che a loro volta ordinino la scala dirigenziale secondo un criterio elementare di efficienza che oggi viene fatto passare per più utopico di quanto non sia.

@ iacopor70. Grazie, ricambio. Io non sto nelle stanze, ma nelle segrete della torre, uhm, d’avorio. Tra gli ideologismi ai quali sono contrario c’è la “partecipazione” del popolo alla medicina e alla ricerca. Presentata come soluzione, è un tranello: la via del consenso invece che quella autoritaria alle frodi mediche. Il controllo democratico su medicina e ricerca da parte di un pubblico correttamente informato è invece per me l’unica forza in grado di contrastare la furia del golem liberista. Chi va in questa direzione compie un’opera meritoria.

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18 aprile 2019

Blog de Il Fatto

Commento al post “Vaccinazioni, tribunale di Pistoia dà ragione alla madre contro padre che si opponeva: “Tutela salute anche collettiva””

giulio 03: Parafrasando la celebre frase da un’opera di Bertold Brecht “”Ci sarà pure un giudice a Berlino””, possiamo anche noi, soddisfatti, dire “Abbiamo un Giudice a Pistoia”. Bene, per Bacco!

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3 settembre 2019

Blog de Il Fatto

Commento al post “Tumori alla gola aumentati del 300% in dieci anni: “Legame con infezione da Hpv, trasmesso attraverso il sesso orale”

Martinazzoli raccontò che a un suo collega avvocato era rimasto il soprannome “l’inventore” perché la prima notte di nozze la moglie era fuggita dalla camera d’albergo gridando “no, questa cosa te le sei inventata tu”. La tesi, non provata, che il sesso orale si sia diffuso repentinamente, al punto da provocare un’epidemia di cancro, oggi, in concomitanza con l’attribuzione dei tumori orofaringei all’HPV e con le pressioni per screening e vaccini, è implausibile. Né si comprende come possano i giovani presentare cancri da infezione che richiederebbero 20-50 anni per manifestarsi (superior stabat lupus…). Non va trascurato che questi sbalzi di incidenza di diagnosi sono un noto segno di sovradiagnosi; e che quella dell’HPV è una storia di malattia definita da chi ne vende il trattamento. Zur Hausen, l’inventore della anomala teoria* dell’HPV come causa di cancro, è legato all’industria, che ha anche influito sull’assegnazione del Nobel**. Diverse lesioni del cavo orale possono essere sovradiagnosticate come cancro, somigliandogli, sotto il giogo del framing propagandistico e degli incentivi e punizioni. Il fattore delle manipolazioni commerciali non va ignorato anche perché conseguenti sovratrattamenti possono causare effetti cruenti: i cancri della testa e collo sono tra quelli che più di frequente portano al suicidio i sottoposti a trattamento.

*McCormack et al. Molecular Cytogenetics 2013, 6:44.
**Ombre sul Nobel della Medicina. Premio pilotato. La Stampa 27/04/2017.

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11 febbraio 2024

Blog de Il Fatto

Commento al post “Sanremo 2024, l’ambasciatore d’Israele attacca Ghali per aver detto “stop al genocidio”. Gasparri: “La Rai si scusi”. Fassino: “Dovevano ricordare le vittime di Hamas”. E l’ad Sergio: “Solidarietà alla comunità ebraica””

E’ sicuramente peggio che vergognoso che la RAI tramite Fiorello – quello che dalla rete pubblica dileggia i menomati da vaccino – abbia fatto pubblicità occulta pro sovradiagnosi di melanoma, invitando a sottoporsi alla “mappa dei nei”. Una pratica non validata, che appare fatta apposta per favorire la sovradiagnosi. In USA si è stimato che nel 65% dei casi le diagnosi di melanoma sono sovradiagnosi: non c’è il temibile cancro*. Perfino l’ultraortodossa American Medical Association ha parole di critica per la propaganda del cancro tramite celebrità**. Propaganda che fa presa nei più indifesi:

“If we go back to Milly… on her way to the mole-mapping clinic every second billboard seems to be about skin cancer, and every third billboard about raising funds for the Cancer Society.”

Si discrimina anche sulle vittime: la denuncia del Male è ordinata secondo la forza dei poteri che ne sono stati colpiti. la Shoah è l’orrore più grande, ma anche il più sacralizzato. I palestinesi hanno degli appoggi; trova così voce la denuncia del loro massacro in quell’adunata oceanica che impone conformismo e superficialità che è Sanremo. Dove altre infamie di massa, le frodi sul cancro, vengono invece taciute, e vi si collabora, i potenti essendo concordi sul praticarle.

*Ecological study estimating melanoma overdiagnosis in the USA using the lifetime risk method. BMJ, 2023.
** How Should Clinicians Respond When Patients Are Influenced by Celebrities’ Cancer Stories? AMA Ehics, 2018.

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12 febbraio 2024

Blog de Il Fatto

Commento al post di G. Granato “Quella di Ghali è la vera hit di Sanremo, lui che ha avuto il coraggio di dire la parola proibita”

L’arte del sembrare coraggiosi mentre si pratica la viltà non poteva avere pulpito migliore di Sanremo, il tempio della superficialità e del conformismo. I nostri politici vilmente si astengono dal prendere la posizione di stop al massacro, per compiacere gli ebrei, ora che gli ebrei sono potenti. (E non separando i contendenti non tutelano, come pure si dovrebbe, neppure gli ebrei, che seguendo Netanyahu si stanno attirando esecrazione e odio). Siccome anche i palestinesi hanno poteri alle spalle danno loro un contentino con questa patetica uscita “ribelle”. Da notare che nella stessa trasmissione Fiorello ha fatto uno spot pro frodi mediche*; le vittime di queste frodi, che siamo tutti noi, non hanno protezione; la RAI e chi la controlla quindi collaborano. A riprova del carattere mercenario di Sanremo, che mescola il mandolino a cose serie e gravi e, espressione di una classe dirigente debosciata, dosa la morale a seconda degli interessi dei potenti che serve. Gli italiani, sempre troppo pronti ad applaudire, dovrebbero invece riconoscere come un segno di disprezzo che vengano spacciate per virtù le gag sul palcoscenico-marciapiede dell’Ariston.

*Commento di menici60d15 al post dell’11 febbraio 2024 “Sanremo 2024, l’ambasciatore di Israele attacca Ghali per aver detto “stop al genocidio”. Gasparri “La Rai si scusi”. Fassino: “Dovevano ricordare le vittime di Hamas”. E l’ad Sergio “solidarietà alla comunica ebraica” “.

@ darthvader. Tu dai giudizi troppo tranchant. C’è qualcosa di orwelliano nella pressione a celebrare il festival di Sanremo, così sproporzionata rispetto al merito musicale, e cieca ai demeriti di costume. Si dice che convenga incoraggiare i popoli subalterni a cantare, per non farli pensare e tenerli sottomessi. Ciò non toglie che per Sanremo nei decenni siano comunque passate tante belle canzoni.

Il festival è l’ultimo luogo dove parlare di cose importanti. Come le guerre, o il cancro. Ma sostenere che le tragedie degli ebrei e dei palestinesi, e i conseguenti pericoli per il mondo, non ci devono riguardare, fa congetturare, Darth, che l’elmetto, la maschera e forse anche il mantello e il maneggio della spada laser intralcino le tue capacità cognitive; peggiorandole, visto che sono le stesse che ti hanno spinto ad acconciarti così.

@ checilascialoz@mpino. Data una mia giovanile passione per la causa ebraica, da studente di medicina scelsi Israele per un mese di scambio studentesco. Tra i ricordi positivi ho quello della disponibilità dei medici. Nell’insegnarmi una procedura (il prelievo di sangue arterioso) mi spiegarono che la prima cosa è mettersi in una posizione comoda, con gli strumenti pronti e ben disposti. “Altrimenti avrai problemi, e comincerai a sudare”. Non ho dimenticato la lezione, che ritengo vada applicata anche sul piano intellettuale. Che cosa c’entra Sanremo con una questione solenne e complessa come lo scontro Israele-Palestina. La si deve affrontare in un ambiente adatto e preparati; consapevoli che mentre l’orrore e la follia sono chiari, e vanno fermati senza discussioni, molto probabilmente noi pubblico non abbiamo tutti i dati e gli strumenti per comprenderne cause ed effetti. Non aiuta molto buttare la frasetta furbetta tra strimpellate e buffonate, mentre sottobanco si favorisce la strage; e insieme alle marchette RAI-Fiorello pro frodi mediche (che ci riguardano direttamente, e dovrebbero essere oggetto di indagine e contestazioni, prima di mettersi a fare la morale agli altri sui massimi sistemi).

Un’altra cosa memorabile che mi disse un ebreo, a Boston; questa sul conflitto tra loro e gli arabi: “Each group thinks their shit doesn’t stink”.

25 febbraio 2024

Blog de Il Fatto

Commento al post di G. Barbacetto “Sanremo, Gramsci e la politica afona: ancora una volta, non sono solo canzonette”

Gramsci. Mussolini lo fece mettere in galera e lentamente lo uccise. Stalin via Togliatti lo faceva trattare così: “Intanto Gramsci è isolato nel Collettivo del carcere, fatto segno a atti ripugnanti di ostilità (pallate di neve, sputi di un tubercolotico sul suo pasto, dileggio per la sua gobba) e di fatto espulso (e quindi espulso dal partito)”. (Corsera, 17 lug 2003).

Gramsci mostra un caso di voce veramente indipendente. Gali, Mahmood, etc. sono esempi di “dissenso di agenda”, dettato dal potere che si dice di combattere. Promozione dell’omosessualità, mascheramento etico dell’immigrazione forzosa, liberalizzazione delle canne per avere un popolo di intontiti, contentino ai palestinesi mentre si appoggia il massacro. Il dissenso di agenda pseudoprogressista è un mezzo di marketing politico per l’establishment. Si è già ghettizzato da solo chi riconosce come autentico, valido e serio il “dissenso” propinato dal palcoscenico più falso, controllato, artefatto e fatuo che è Sanremo; tra la pubblicità occulta di sneackers come di sovradiagnosi fraudolente di cancro*.

*Commento di menici60d15 al post dell’11 febbraio 2024 “Sanremo 2024, l’ambasciatore di Israele attacca Ghali per aver detto “stop al genocidio”. Gasparri “La Rai si scusi”. Fassino: “Dovevano ricordare le vittime di Hamas”. E l’ad Sergio “solidarietà alla comunica ebraica”.