28 febbraio 2023
Blog de Il Fatto
Commento al post “Diritti – Atrofia muscolare spinale, la storia della bambina che ha contrastato la Sma grazie allo screening neonatale – Video”
Gli screening di massa per malattie rare, sono, come principio generale (a parte le solite eccezioni), flawed by design, viziati in radice. Sono affetti da un vizio “madornale”, cioè di base, tecnicamente, perché inevitabilmente produrranno un consistente numero di falsi positivi rispetto ai veri positivi*. Sono inoltre viziati in radice moralmente (si dovrebbe dire anche “legalmente”, ma con una Consulta e il palazzo vicino che cambiano a penna la Costituzione su dettatura del business medico sarebbe controproducente), perché produrranno così quote di bambini falsamente etichettati – e trattati – come malati, che verranno spacciati come successi terapeutici, e giustificheranno quindi la vendita di farmaci inefficaci e costosissimi, a spese del contribuente e a danno dei servizi medici utili così lasciati scoperti. Gli screening neonatali per malattie rare basati su spot di marketing come quello del filmato riportato qui sono la prima delle due fasi di un pacchetto sovradiagnosi-efficacia spuria che un’università dovrebbe non promuovere, ma contrastare, come fraudolento, disumano, e che mentre fa leva sui bambini va a loro grave danno. E a danno degli adulti. Soprattutto un’università che si dice cattolica. Meno monsignor Marcinkus e più reverendo Bayes.
*Cardinal L. Diagnostic testing in the context of high-value care:Incorporating prior probability. Journal of Community Hospital Internal Medicine Perspectives 2016.
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3 marzo 2023
Blog de Il Fatto
Commento al post di E. Battista “Giorgia Meloni incontra Nicole, la bambina con la sindrome Pandas: ecco i sintomi di questa malattia rara. L’esperto: “E’ difficile da riconoscere e diagnosticare” “
Le malattie rare permettono – purché lo Stato si faccia complice – di vendere famaci poco testati a prezzi stratosferici, a volte sulla base di diagnosi vaghe, arbitrarie o frutto di studiata falsa positività. Giorgia la dritta – non così diversa dai venduti a Big pharma che ora recitano l’opposizione – fa l’occhiolino a questa maxi-frode cinica paludata da compassione per i malati.