25 febbraio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di M. Montanari “Coronavirus, l’assalto ai supermercati e l’atavico terrore della pancia vuota”
L’ammirazione per Manzoni aumenta ripensando alla sua descrizione sicura e attuale degli effetti psicologici della peste del ‘600; un’analisi basata sulle conoscenze del primo Ottocento, prima delle scoperte di Pasteur e di Koch. “Il buon senso c’era, ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune”. La sollecitazione di paure irrazionali sempre più diviene strumento di potere; mentre i cavalieri dell’apocalisse effettivi oggi hanno facce accattivanti, come quelle degli spot pubblicitari dei supermercati. I supermercati sono le cattedrali del cibo industriale, di quel processed food il cui impatto negativo sulla salute e sulla longevità dell’intera popolazione è tenuto nascosto, e viene lasciato libero di fare danni*. Il contrario delle notizie e degli interventi sul Coronavirus.
*Gotzsche PC. Survival in an overmedicated world.
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29 febbraio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Mattarella: “Stop alle paure irrazionali, possono portare a comportamenti autolesionistici. Avere fiducia nella scienza””
Respinto. Pubblicato al secondo tentativo 5 ore dopo.
La scienza è un antidoto ai danni autoinflitti da irrazionalità. Quando onesta; la divinizzazione di una scienza corrotta unisce i mostri del sonno della ragione alle tagliole delle frodi tecniche. L’operazione Coronavirus appare avere tra le sue ramificazioni quella di usare lo stato di eccezione per porre “la scienza”, cioè il business farmaceutico, con la sua etica da monatti, al vertice della gerarchia delle autorità morali e materiali. Innumerevoli casi documentati mostrano che è appropriata una sfiducia in un establishment biomedico che tradisce bassamente i cittadini a favore del business. Inoltre nel caso della medicina più che di scienza si tratta di tecnologia commerciale; la cui bontà può e deve essere valutata. Tecnologie dalle dimensioni sociali, economiche, politiche, colossali vogliono essere esentate dal controllo democratico e di legalità in nome di una scienza che stravolgono nei principi e prostituiscono nelle applicazioni. Es., la “scienza” delle malattie rare, che Mattarella qui incensa celebrando Telethon, diluisce, con la scusa della rarità, a livelli omeopatici i già compiacenti requisiti di approvazione dei farmaci; per poi vendere prodotti non scientificamente validati a prezzi gonfiati fino al milione di euro (del contribuente) a ciclo. Uno schema fraudolento per formidabili profitti legali. Sul quale non andrebbe posto il sigillo presidenziale.
Vedi: 3 marzo 2020. il sigillo presidenziale. In: I rituali zozzonici della banda Mattarella
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18 marzo 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Oms: “Se si sospetta contagio non assumere antinfiammatori senza consultare un medico”
Tra le amputazioni concettuali dell’attuale modello, del quale dice l’OMS le istituzioni italiane stanno dando esecuzione esemplare, come quella delle competing cause of death nelle morti da patologie respiratorie (1), o quelle sulle diagnosi scrutiny-dependent ed effetti self-fulfilling, c’è anche quella su fattori iatrogeni. Es. gli antiulcera proton pump inhibitors (PPI), largamente prescritti, sono noti causare tra l’altro polmoniti. Viene criticato il loro sovrautilizzo, che non tiene conto a sufficienza degli effetti avversi. Sia nell’assunzione per lungo periodo, con un rischio che aumenta nel tempo (2). Sia nell’uso profilattico in pazienti in condizioni critiche. Come quelli in terapia intensiva. Il trascurare le polmoniti da PPI per attribuirle a virus influenzali è stato citato tra i sistemi della storica tendenza a gonfiare grossolanamente le statistiche sulle morti per influenza(3).
1 Mackenbach JP et al. Gains in life expectancy after elimination of major causes of death: revised estimates taking into account the effect of competing causes. J Epidemiol Community Health, 1999. 53:32.
2 Xie Y, et al Risk of death among users of proton pump inhibitors: a longitudinal observational cohort study of United States veterans. BMJ Open, 2017.7:e015735.
3 Doshi P. Are US flu death figures more PR than science? BMJ, 10 dic 2005.
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19 marzo 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di F.A. Grana “Coronavirus, Papa: “Non sprechiamo questi giorni difficili, ritroviamo piccoli gesti concreti. Ringrazio chi si spende per gli altri”
Mio padre mi raccontò di quando, procuratore alle Imposte, rappresentando lo Stato in Commissione tributaria contro un monastero, prima della seduta disse al magistrato presidente della commissione che, trattandosi di pii monaci, si poteva cercare nei limiti della legge di aiutarli. L’abate però accolse la proposta di accomodamento sdegnato, con espressioni insultanti: non voleva pagare una lira. Il presidente guardava mio padre sogghignando e annuendo, come per dire “hai visto”. I preti culturalmente le tasse non le vogliono pagare; vogliono incassarle, come ai bei tempi. La medicina finanziata dai contribuenti è un modo ideale per arricchirsi, speculando sulla paura e spacciando per “salvavita” prodotti raffazzonati e pericolosi*. Che non pagare le tasse sia un delitto “è evidente”. E’ meno evidente, e questo il papa lo sottace, che il prelievo fiscale a favore di una medicina fraudolenta è pure un delitto – ed è peccato – a danno anch’esso della salute, e legalizzato.
Mio padre mi diceva anche che il potere politico voleva usare gli accertamenti per favorire amici e colpire avversari; posso testimoniare che chi si oppone alle frodi mediche istituzionalizzate che succhiano i soldi del contribuente a favore di privati, laici e preti, riceve un trattamento persecutorio che gli fa pagare ancora più tasse di quelle previste, già strozzinesche rispetto ai servizi forniti.
*Joseph A. With faster drug approvals, taxpayers could be left to foot the bill. Stat, 13 gennaio 2017.
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23 marzo 2020
Blog de il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Franceschini alle opposizioni: “Non possiamo permetterci polemiche, collaboriamo. C’è totale abnegazione, Conte va ringraziato”
“Un mezzo sigaro e una croce di cavaliere non si negano a nessuno”, così pare dicesse Vittorio Emanuele II; vale di questi tempi per il titolo di eroe. Siamo all’eroismo di massa, di categoria. Mussolini non avrebbe potuto sperare di meglio. Si rischia la svalutazione; come per le onorificenze, bisogna introdurre gradi. Eroe semplice, eroe scelto, supereroe. Ma anche supereroe è inflazionato. Iper-eroe? Trans-eroe ? Eroe totale, ricalcando Fantozzi. Un esempio di ultra-eroe è fornito da uno scagnozzo di Franceschini che, posso dire, chiamato in causa si è adoperato, in concorso con altri, per il Coronavirus prima che l‘epidemia insorgesse, nel dicembre 2019. Casi di viaggi a ritroso nel tempo per spianare la strada al Bene fermando il Male sono descritti, essendo comparsi nei fumetti dal 1958*: la Legion of Super-heroes di Lightining Lad, Cosmic Boy e Saturn Girl.
Un domani gli storici dovrebbero occuparsi delle circostanze e degli episodi che hanno preceduto il flagello. Dalla Brexit, a oscure vigliaccate istituzionali. Di queste ultime dovrebbero occuparsene anche le Procure locali, ma sarebbe vano. Un PM straeroico (e quanti ce ne sono …) nulla potrebbe contro le bolle di alegalità che chi ha ricevuto la Forza emette a piacimento.
*Kakalios J. The physics of superheroes. Gotham books, 2005. (Trad. italiana Einaudi, 2005)
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24 marzo 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Amendola “Coronavirus, chi non rispetta le regole paga solo una piccola multa. E per me è davvero assurdo”
Gianfranco Amendola dà un esempio del cattivo rapporto forma/metodo, di quella esaltazione della forma e avvilimento del metodo, dello “scolasticismo di strada” che caratterizza il pensiero e i provvedimenti di tanti magistrati e giuristi. Se l’epidemia di Coronavirus è quella che si dice sia, e se le misure di segregazione in casa dell’intera popolazione hanno l’efficacia che si dice abbiano, il suo zelo nel chiedere inasprimenti della carcerazione di massa potrebbe avere un senso. Se. Prima di appiccare il fuoco a libertà e necessità basilari come quella di muoversi all’aperto un giurista dovrebbe essere sicuro di poggiare su premesse solide. Soprattutto quando ci sono incertezze e anomalie, come quella di un virus “saltatorio”, dipinto come contagiosissimo ma limitato a focolai; o che uccide prevalentemente chi sta già morendo; o che non si sa bene come venga diagnosticato quale causa primaria di morte; o che mentre alcune infezioni endemiche di sicuro killer diffusi e temibili vengono minimizzate, quelle batteriche ospedaliere, viene tanto propagandato da costituire in primo luogo un’epidemia mediatica; o che appare avere addentellati con interessi bellicosi di poteri planetari, economici e geopolitici; o che può causare con le misure draconiane prese in suo nome regressi e danni sociali immani, causa a loro volta di dolore, malattie e morte. Si può anche ricorrere alle torce e bruciare ciò che è prezioso, ciò che è sacro; ma bisogna sapere cosa si sta facendo.
@ Mattia 88. Abito a Brescia, dove ne ho viste da vicino e studiate diverse sulla medicina. E’ per questo che ho potuto prevedere che “la Leonessa” avrebbe assunto un ruolo centrale; come è avvenuto in questa strana pandemia a macchia di leopardo. L’allarmismo è giustificato. Non è esagerato ma male orientato: considera solo quelle macchinette molecolari che sono i virus e sottovaluta la malignità e la stupidità umane.
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27 marzo 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Amendola “Sanzioni per chi non resta a casa, le nuove norme mi sembrano più accettabili e adeguate“
Un detenuto ha diritti e garanzie; tra i quali conoscere le motivazioni che legittimano la detenzione. Mi chiedo se tra tanti magistrati e giuristi si alzi una voce per chiedere che a questa privazione di massa della libertà, che agli effetti diretti sulla libertà personale assomma quelli indiretti, potenzialmente catastrofici, del fermo economico e sociale del Paese, si associ un’adeguata informazione sull’epidemia. Vengono riportate le frequenza assolute, dei contagiati e dei deceduti. Tot morti, tot contagiati. Numeri che impressionano; ma ingannevoli, avvisano gli epidemiologi esperti in queste crisi, perchè: “Numerators (number of cases, … etc.) are never sufficient to meaningfully assess needs, and monitor/evaluate interventions. They must always be compared to the denominator (i.e. the population at risk, or targeted for the intervention). Unless this is done, no conclusions about disease trends, coverage and effectiveness can reliably be drawn.” Nella inondazione di grida, ordini, retorica e chitarronate, non vengono diffusi bollettini con l’andamento di indici relativi come l’incidenza, il case-fatality rate, lo excess mortality rate, la loro comparazione per aree geografiche nazionali e internazionali, per età e con dati storici, etc. Il commento del magistrato è che per ora è sacrosanto mettere agli arresti domiciliari tutti quanti, mentre per le “polemiche” sulle garanzie dei segregati se ne parlerà a condanna eseguita.
@ remo mazzacurati. Diritto-dovere? Veramente i magistrati, i loro pari casta e i loro amici con la divisa fanno in modo che la critica tecnica e politica come la mia su argomenti come questi abbia conseguenze equivalenti a quelle del mancare di rispetto al padrino.
Lavarsi spesso le mani è un’utile misura igienica. Come il non spargere saliva; che nel caso italiano va inteso anche nel senso metaforico di non leccare il potere. Probabilmente quello che chiamo ‘il canone italiano’, l’atteggiamento di arrendevolezza e ruffianeria verso il potere accoppiato ad animosità verso le persone comuni, è tra i fattori che spiegano il nostro primato negativo in questa crisi. Una strategia secolare che nei tempi attuali si dimostra sempre meno vantaggiosa per fasce crescenti di popolazione.
@ letiziafelician. Se si può comunicare lo “spread”; se si può, per ottenere la concessione di muovere passi contati e furtivi per non finire come il conte Ugolino e figli, compilare il bizantino modulo di autocertificazione che prevede di dichiarare la conoscenza di norme che vanno cercate e comprese, ci si può abituare anche a indici da terza media come quelli corretti, che descrivano l’epidemia relativamente alla popolazione. Quanti nuovi ammalati da ricoverare – che è diverso che infettati – per ogni mille abitanti ogni settimana? Quale incremento di decessi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente? E rispetto ai gruppi di età, geografici, di comorbidità ? Qual è l’incidenza cumulativa, il peso della malattia sul Paese (attack rate). C’è una tradizione di selezionare statistiche ad effetto in medicina. Qui i valori assoluti eccitano la drammaticità; è stato mostrato sperimentalmente che numeri semplici facilitano la corretta comprensione delle offerte di screening, e invece in quel caso si ricorre a indici relativi – gonfiati – che spaventano e sviano.
Parlo in generale. Lei, forte della sua vicinanza di vedute col magistrato (e anche, sulla “inutilità” della conoscenza, con incendiatori di biblioteche del passato), resti in casa, non vedendo altro valore in gioco che la salute – e solo quella per il virus; contenta dei bollettini di guerra che Barbara D’Urso e le sue colleghe Rai sciorinano per ore e ore gesticolando e senza disturbarla con formule da astrofisici.
@ letiziafelician. Parola d’onore, non è mia intenzione insegnarle nulla. Accetto la sofferenza del risponderle solo per esporre il mio pensiero. Se lei non cerca di zittirmi per avere detto che a limitazioni drastiche della libertà personale da parte del governo deve corrispondere un’informazione tecnicamente adeguata, che permetta di verificare l’effettiva necessità, gliene sarò grato. Altrimenti continui pure col suo numero da aspirante caposala che vuole compiacere il primario. Conosco bene il genere del lecchino scarso che sentendosi le spalle coperte “si incazza”, scimmiottando la self-righteousness dei suoi boriosi superiori, e portando il proprio acume a sostegno delle manipolazioni ufficiali. I dati da rilasciare dovrebbero essere quantitativi; come la variazione del rapporto tra mortalità rilevata ed attesa. Ma contano anche quelli qualitativi, e lei sta dando un saggio del livello cognitivo e morale e degli atteggiamenti che serpeggiano tra chi gestisce l’attuale epidemia e le sue misure liberticide.
@ letiziafelician. Più che un confronto, una infestazione. Spiacevole per l’infestante, dice. Sente di avere la missione di impestarmi? Ritiene che sarà di beneficio ai suoi affari? Vuole sfogarsi? Mi spiace per la situazione che riferisce della sua non definita attività commerciale; non giustifica però il suo atteggiamento; il caso che descrive e le sue posizioni sono interessanti come esempio dell’atteggiamento da non tenere, autolesionista per chi voglia lavorare onestamente. Forse anche la dissonanza cognitiva gioca nell’accettazione supina delle versioni ufficiali.
(Da qui non parlo di lei o a lei, Letizia).
Situazioni eccezionali possono giustificare misure eccezionali; come la sospensione di diritti fondamentali e il fermo di una nazione. Ma non consentono mai la sospensione del raziocinio, della cautela, della fermezza, dei princìpi costituzionali. Non possono mai esserne il pretesto. Le due sospensioni non vanno mai confuse. Anzi le virtù civiche vanno qui applicate in maggior grado. ‘Grace under pressure’. Anche per la verifica di garanzia, della reale sussistenza di circostanze che impongano misure autodistruttive. Invece di abbandonarsi alle impressioni inoculate dai media e all’ipse dixit.
Andrebbero sviluppati e stabiliti criteri di legge oggettivi, in questi casi soglie di grandezze epidemiologiche il più possibile ‘foolproof’ , per il controllo di legalità e democrazia quando si instauri uno stato di eccezione dalle gravi conseguenze sul popolo, o lo si prolunghi.
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27 marzo 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di F. Sansa “Coronavirus, qualcuno si ricorderà dei cassieri dei supermercati?”
Stamane sulla RAI hanno mostrato Cordero di Montezemolo che esortava ad affidarsi alla scienza contro il virus. Il Fatto a febbraio ha riportato che PM contestano all’illuminato filantropo di avere dissipato seicentomila euro Alitalia in gozzoviglie. All’una su RAI 3 il mellifluo Paolo Mieli ha ricapitolato la vicenda del generale Bellomo, un eroe vero. Il tema della selezione avversa della classe dirigente è stato abilmente evitato, e si è attribuito alla situazione politica contingente il comportamento vile degli italiani nel lasciare senza fiatare che venisse giustiziato. Nel pomeriggio Ferruccio Sansa canta l’eroismo delle cassiere. Che tra i vari meriti sanitari hanno anche quello di scaccolarsi puntualmente, da anni, quando passano la spesa di un medico del quale si occupano gli stessi apparati che stanno gestendo questa epidemia, di cui la città lombarda dove abito rappresenta uno dei maggiori focolai. Dall’1/1/2020 al 3/3/2020, ultima volta che ci sono stato, non hanno mai saltato. Su Google Drive ho una raccolta di foto di cassiere con le dita ostentatamente nel naso, in bocca, nel cavo ascellare, sul pavimento, nel cestino della spazzatura, etc. nel maneggiare gli alimenti che compro. Potrebbe appoggiare la concessione di medaglie al valore, a loro, alle ditte, al prefetto e agli altri organizzatori, da parte di Mattarella. Non mi stupirei se in serata venisse trasmessa una storia con un mafioso che salva una bambina in crisi respiratoria da Coronavirus.
Bertrand Einstein. peccato, avevi iniziato bene prendendotela con Motezemolo e Mieli, privilegiati e sempre in prima fila a pontificare. Poi te la sei presa con ste disgraziate che fanno un lavoro alienante e sottopagato ed ora – come se nn bastasse – rischiano molto più della media delle persone. Prova tu a stare otto ore in un posto di lavoro dove non puoi nemmeno alzarti (spesso i capi cronometrano addirittura le loro soste bagno) senza poterti gattare il naso o l’ascella se tu prude. Se non è del tutto igienico, pazienza, forse dovresti fare un giro in qualche azienda di prodotti alimentari e vedere quali sono gli standard delle cose che mangi
Censurato @ Bertrand Einstein.
Chi ha i soldi, inclusi i CDA delle GDO miliardarie responsabili di questi reati miserabili, lo sa che “gli operai sono anche peggio di noi” (G. Gaber). Se tu conoscessi le frodi mediche che voi crumiri morali servite, e che mansueti subirete. Ai prossimi gesti fissi delle cassiere – e dei loro direttori – mi pulirò sul posto della loro saliva, muco, sudore o sporco del pavimento o spazzatura, con fogli di carta con le facce di noti monsignori bioeticisti e magistrati anticorruzione dei quali la catena ha sponsorizzato le conferenze. Ieri su il Fatto c’è stato un coro di fischi contro Zanda, che propone di ipotecare Montecitorio dato lo strozzamento dell’economia. E’ la profezia di Moro, “il mio sangue ricadrà su di voi”, che si compie. Moro lo disse ai colleghi, ma vale per l’intera popolazione. Zanda è stato il portavoce di Cossiga durante e dopo l’uccisione di Moro. Se la gente guarda solo al suo particolare e non si cura della civitas, delle epurazioni di chi farebbe i suoi interessi; se permette che chi ha tradito sia premiato; che alle alte cariche dello Stato vengano messi debosciati, e nelle istituzioni fantocci, ruffiani e venduti; se vi prostituite per due lire partecipando all’assassino morale di soggetti non graditi a grandi affari criminali, poi avrete l’impatto della selezione avversa che favorite. Es. Zanda, che forse sta partecipando a un secondo golpe dopo quello del 1978, e i soldi agli usurai li darà non vendendo il Colosseo ma togliendoli ai cittadini.
[Vedi: 3 marzo 2020. il sigillo presidenziale. In: I rituali zozzonici della banda Mattarella]
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30 marzo 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di S. Feltri “Coronavirus, per me va cambiato approccio. La pandemia si può fermare con meno di 1 miliardo e più test”
Il modello che Feltri indica come la strada da seguire senza indugio, l’autore, Romer, lo chiama un giocattolo non affidabile. Colpisce, di questi modelli matematici e discorsi diffusi dai media, il non includere esplicitamente gli effetti negativi sulla salute dell’intera popolazione delle misure contro l’epidemia (rischi per l’individuo che, anche quando più bassi, sono da moltiplicare per un fattore di diversi ordini di grandezza superiore). E’ un principio base della gestione delle crisi epidemiche (bilanciamento dei population attributable risks), che viene ignorato. Non solo questi effetti negativi sono omessi; ma si tende ad aggravarli es. non distinguendo, per una malattia il più delle volte lieve, quando non asintomatica, tra trasmissione e progressione, tra contagio e forma conclamata; cioè tra tanti infettati senza particolari conseguenze e la minore proporzione che progredisce alla malattia grave; con la conseguenza di protrarre la segregazione, e di accentuare lo sgretolamento dell’economia e del funzionamento sociale, l’intasamento dei servizi sanitari, i fattori iatrogeni, i cui effetti negativi sulla salute si fingono inesistenti.
@ Stefano Feltri. Un esercizio teorico, che per avvertimento del suo autore può benissimo essere privo di valore pratico (o dannoso), non andrebbe fatto passare per la decisione da imboccare. A lei “non pare di avere letto niente sugli effetti negativi sugli individui del test”. Legga es. “Ricciardi (OMS) apre ai tamponi per tutti. Ma Garattini “inutile e pure dannoso”; Il Fatto Quotidiano, 15 mar 2020.
“Ho perso qualcosa?”. Più di qualcosa. E’ una lacuna oceanica. Una concezione culturale – liberista – errata e nefasta. Lei condivide l’idea popolare che un esame di laboratorio non possa essere che una cosa buona. Ignorandone i pericoli. Dovreste considerare un test sull’individuo non come un oracolo infallibile, ma come il presentare un ultimatum, che può portare a muovere una guerra, che può essere immotivata e persa: es. un test può dare falsi positivi, e innescare effetti a cascata. Nel caso di screening in epidemie, può creare inoltre false popolazioni di malati, cattivi opportunity costs, e danni anche collettivi. La tendenza – liberista – al ‘treating lab results’ invece del malato ha già fatto stragi in tempo “di pace”.
Concordo invece sul dire che soluzioni indolore non ce ne sono. Solo, volendo minimizzare il dolore bisogna considerare – voi economisti lo insegnate – tutti i costi, non solo alcuni, e ai valori autentici. E a volte la soluzione, al netto di incrostazoni teoriche di dubbia intenzione, può essere molto più semplice ed efficace di quanto non si penserebbe.
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1 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, diretta – Istat: “Nel Nord Italia i decessi sono più che raddoppiati nei primi 21 giorni di marzo. A Bergamo mortalità +337%”. Conte: “Firmato dpcm, restrizioni prorogate fino al 13 aprile””
L’epidemia è divampata esplosiva, con un CFR locale più alto al mondo e anomalo, ma relativamente circoscritta: nello spazio, paradossalmente a zone più dotate di presidi medici e meglio organizzate; per gruppi di pazienti, anziani, fragili, istituzionalizzati e già ammalati; nelle dimensioni della mortalità sull’intera popolazione, considerando che si stima che circa il 10% degli italiani sia stato infettato a fine marzo. Possono avere giocato nelle zone più colpite, Lombardia orientale, fenomeni di sovra-reazione, con conseguente iatrogenesi e profezia che si autoavvera: outbreak tra gruppi a rischio; allarme; ospedalizzazione; effetti iatrogeni da ospedalizzazione e trattamento aggressivo, con affollamento, esposizione ad agenti infettivi aggressivi e – stranamente taciuta – la polmonite da ventilatore, frequente, grave e dalla diagnosi elusiva. Alimentati dal fare delle RSA dei reservoir. Occorrerebbe considerare questi meccanismi, in una epidemia dagli evidenti risvolti politici di massima portata, dove percezioni e decisioni avvengono sotto un bombardamento mediatico incessante; e dove talora sembra che variabili indipendenti e dipendenti , cioè rispettivamente quelle della malattia e delle misure per la tutela della salute, siano scambiate di posto.
@ vtmaster.I tuoi sono i toni del monatto. E li usi per difendere l’avere ignorato la possibilità di produrre un “effetto lazzaretto”. A differenza di altre nazioni, che non hanno avuto il livello abnorme e record di letalità che si è verificato in Lombardia orientale. Livello che ha fatto da innesco ai decreti di Conte e Speranza di spegnimento del Paese.
@ vtmaster. La medicina e le istituzioni del picco di letalità spropositato in Lombardia, e di ciò che ha innescato e alimenta, sono le stesse che l’altro ieri hanno innescato e alimentato Stamina. L’epidemiologia delle crisi epidemiche distingue tra fattori di rischio distali, intermedi e prossimi. Tra i distali, sui quali avvisa non si può fare molto durante la crisi, c’è una cattiva situazione politica di base. Una medicina e una politica sanitaria che soffiano sul fuoco per Stamina – e che contano sull’appoggio di troll come vtmaster – sono un fattore di rischio distale. Che ha dato i suoi frutti negativi, come, vivendo lì, avevo previsto. Il problema non è cosa fare, perché l’appropriatezza, la misura, le buone pratiche, non necessitano di grandi trovate ma sono la normalità, se si è nel Buon Governo; è la classe dirigente a monte.
@ vtmaster. Alla medicina che permette di fare ‘o gallo ‘ncoppa a ‘munnezza, e che più se ne produce più ci si pone in alto, io sono estraneo. Date le circostanze, “troll” è un eufemismo, riduttivo e assolutorio.
@ vtmaster. Cercate di non spegnere il fuoco con la benzina.
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3 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, il pg della Cassazione: “Rischio epidemia nelle carceri. Bisogna alleggerire la pressione e incentivare misure alternative””
Questa epidemia ha caratteristiche anomale sul piano biologico; es. il suo profilo epidemiologico ricalca quello delle cause di morte generali. Le misure prese dal nostro governo per combatterla appaiono massimizzare il danno collaterale alla società: ‘mitigation’ rigida, che non abbatte l’epidemia ma prolunga il suo corso, e quindi le misure restrittive; linearmente; mentre i danni da strozzamento dell’economia attivando fattori moltiplicativi crescono nel tempo in maniera più che lineare. Questo dell’immissione nella società, in nome del freno alla circolazione del virus, di un gruppo dedito ad attività antisociali, è un altro aspetto. Salvi si è pronunciato contro la dietrologia sull’uccisione di Moro, per lui opera esclusiva delle BR. Nella crisi di oggi, che forse può essere comparata a quella del 1978, i magistrati hanno ciò che è un merito, per la visione del mondo sostenuta da Salvi per Moro: avere depurato preventivamente la società di voci di critica tecnica della versione ufficiale e delle conseguenti azioni istituzionali. Voci che oggi più che mai è bene continuino a essere segregate. Come dice il secondino di Collodi, l’apertura delle celle non può riguardare quelli che “non sono del bel numero”.
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4 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di L. Voce “Coronavirus, per me l’opinione di Agamben è legittima: in fondo vivevamo già così”
“Ma non è Cinna il congiurato, è Cinna il poeta.” “Ammazziamolo lo stesso, ha scritto brutte poesie”. Invece di linciarlo, bisognava soffermarsi e riflettere sugli allarmi di Agamben sugli effetti politici dello stato di eccezione. A ingarbugliare le cose in un clima già isterico, le sue affermazioni di critica del concetto di contagio. Il concetto ha applicazioni valide, indispensabili. Sia sul piano biologico, perché è così che si diffondono epidemie-epidemie, quelle che falciano popolazioni. Sia perché è anche coi meccanismi del contagio che si diffondono credenze, paure, falsità; anche quelle che oggi vengono sovrapposte a fenomeni biologici. Tanto che i due tipi di contagio, microbiologico e cognitivo, sono modellizzabili con gli stessi strumenti*. Agamben scrive che la medicina ippocratica negava il contagio. La medicina ippocratica – da allora abbiamo fatto dei progressi – sbagliava. Sosteneva inoltre erroneamente la teoria miasmatica, la “mal’aria”, che oggi viene in pratica riproposta sotto vari paludamenti. Vedi Zaia che tra gli applausi declama la patacca di un poeta greco del terzo secolo AC “Un male è nell’aria”. E’ sul miasma, sul male che permea l’atmosfera nella quale siamo immersi, che quindi ci è sempre addosso, e che quindi giustifica ogni imposizione, che gli umanisti potrebbero concentrare la loro critica al sorgente ‘Stato terapeutico’ (Szaz).
*Kucharski A. The rules of contagion. Why things spread – and why they stop. 2020.
@ lefthand. L’Italia è in una situazione di podio mondiale negativo, di frana economica e sociale, di Monte Toc che ha appena cominciato a muoversi, e si pensa a lodare e addurre meriti. A me colpisce che nessuno nelle istituzioni parli degli effetti avversi, sia diretti che mediati dall’economia, sulla salute e sulla vita, del coprifuoco e del fermo prolungato del Paese. Agamben ha ricordato gli effetti negativi politici e sulla dignità umana. Sembra che gli accademici dell’università dove insegnò Galilei non abbiano spiegato bene a Zaia la formula R=c x p x d. Dove R, il reproductive ratio, e p, la probabilità media di trasmissione per contatto, per questa epidemia non sono così straordinari come Zaia e gli altri li dipingono. Né che lo abbiano avvisato dei fattori in conflitto, degli effetti controproducenti dell’esagerare, del “chi più ne ha più ne metta”; che invece hanno considerato altre nazioni. Piuttosto che ripetere poesie, false nel messaggio prima che nell’origine tarocca, da veneto Zaia potrebbe ricordare gli effetti tragici un secolo fa di un altra “intransigenza”, quella di Luigi Cadorna.
@ lefthand. Il tasso di contagiosità per questa epidemia non è molto diverso da quello di altre epidemie influenzali; che non è particolarmente alto rispetto ad altre malattie (in certe condizioni, malaria, colera, morbillo). Però prima di scavare fosse comuni (anche a NYC parlano di fosse comuni; in Central Park…) posi la vanga e ascolti per favore l’intervista al demografo a capo dell’ISTAT Blangiardo, apparsa nel programma di Nicola Porro, Rete 4, su come inquadrare quantitativamente il fenomeno.
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8 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Speranza: “Indice contagio è inferiore a 1, ma non illudiamoci. Fase 2? Convivremo con virus, serve gradualità””
R è sceso sotto 1 non per riduzione del numero di suscettibili, da ottenuta immunità, ciò che porta all’estinzione dell’epidemia, ma per la riduzione della trasmissione, col confinamento della popolazione e la chiusura del Paese. Nel primo caso il miglioramento è irreversibile, nel secondo l’epidemia può riprendere forza quando costretti ad alleggerire il blocco. L’abbassamento di R così ottenuto abbassa il picco dell’epidemia, limitando l’intasamento dei servizi medici; ma, a meno di misure da zootecnia, ne prolunga la durata, obbligando quindi a prolungare le restrizioni, e aumentando le loro conseguenze negative; mentre non è detto che riduca le dimensioni complessive dell’epidemia. Da noi si sottovalutano, a differenza di altri paesi, gli effetti negativi della serrata. In una città cinta d’assedio, i bambini possono credere che il male sia fuori le mura e il bene dentro. I grandi devono sapere che il bene e il male si trovano da ambo i lati; che il necessario alla salvezza si trova in parte fuori dalle mura; e che invece di ragionare come i bambini occorre guardare all’equilibrio ottimale.
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7 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di agenzia Vista Alezander Jakhnagiev Coronavirus, Conte: “L’accesso a internet dovrebbe essere diritto tutelato da Costituzione””
Bisogna vedere quale costituzione. Salvatore Rossi, presidente di Tim, già direttore generale di Banca d’Italia, amico di Mattarella, sostenitore della tesi che le riserve auree non sono del popolo ma della Banca d’Italia e quindi della BCE*, ha una concezione sulla connessione internet che discende da una costituzione diversa. A chi critica i grandi affari che TIM sostiene (anche in campo biomedico) ADSL a 1-4 Mbps a 57 euro al mese. La FTTH gli viene negata, anche se la fibra ottica, portata da TIM nel fabbricato, gli passa nel muro del corridoio, a pochi centimetri dalla sua presa telefonica e dal modem, come gli è stato ostentatamente fatto vedere. In applicazione del secondo comma dell’art. 1 dell’altra costituzione: “Alcuni sono più uguali degli altri”. Nella crisi Coronavirus sto vedendo applicate alle masse forme di controllo e di soppressione dei diritti, sbrigative e insistite, che già lo Stato e le grandi aziende praticavano in maniera mirata e non dichiarata contro voci scomode. Data la nostra classe dirigente, e le pastoie messe ai cittadini in nome dell’epidemia, probabilmente il diritto costituzionale a internet di cui parla Conte è quello del guinzaglio eletronico obbligatorio.
*scenarieconomici.it 21 dicembre 2018.
@ josephdredd4. Non so di questioni giuridiche, ma mi sembra un sofisma. Di fatto chi sostiene tesi simili discrimina e boicotta, a favore di grandi frodi biomediche, praticando una frode in commercio, e con la tracotanza pacchiana del guappo che sa che resterà impunito, su quello che è un servizio indispensabile, la connessione internet. Non credo che “ente giuridico” sia la categoria più appropriata per considerare chi operi così. L’uso distorto e capzioso di argomenti giuridici è un’aggravante. Sembra che esistano non solo una costituzione parallela, ma anche codici paralleli che da essa discendono. Certe operazioni – inclusa la veste sanitaria, economica e politica che la dirigenza italiana sta cucendo per l’Italia su questa epidemia – rispettano, più che la Costituzione e il codice penale, quello che chiamo il “codice atlantico”.
@ josephdredd4. Il diritto è, deve essere, una disciplina applicata. Applicata alla vita reale, e basata quindi su una profonda conoscenza del mondo e delle sue miserie (ho ammirazione per quegli antichi giuristi che identificarono il reato di comparaggio; che oggi “la legge” consente sia praticato di routine e su scala industriale). Non necessita una laurea in legge per comprendere che “I ladri sono ladri” (Altan). A volte in effetti occorrono competenze specifiche. Il testo di Ruggiero che ho citato sopra spiega come sia caratteristica dei crimini dei colletti bianchi di non essere sempre immediatamente riconoscibili; tanto che può accadere che la vittima ringrazi chi la inganna e danneggia. Una situazione rilevante per l’attuale crisi Coronavirus, e per i giochi dei banchieri coi beni altrui. Ma per altre condotte, come quella di TIM nei confronti di chi critica Telethon, basta una prostituta di strada analfabeta per identificarle come illecite e ributtanti.
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9 aprile 2020
Commento al post di E. Vecchione “Coronavirus, ecco gli undici supereroi della quarantena di cui non avevamo bisogno”
L’immunità di gregge, il meccanismo col quale terminano le epidemie, l’altr’anno è stata diffusa sui media come supercazzola per imporre vaccini a mitraglia. Ora sui media nostrani viene definita supercazzola, per praticare un contenimento scartato in questa forma estrema da governanti e esperti di altre nazioni occidentali, che assomiglia a ciò che i romani chiamavano “tenere un lupo per le orecchie”*; e dove quel che è sicuro sono gli sfaceli – anche alla salute – da serrata prolungata. Per l’articolista chi nomina l’immunità di gregge ci sta dicendo “Ricordati che devi morire”. E’ comprensibile: nella disinformazione c’è il non distinguere tra contagiati e malati, tra infezione biologica, comune, e la minoranza dei casi gravi e mortali, che riguardano prevalentemente gruppi già a rischio. La blogger cita Troisi: “Mo’ me lo segno”. Un personaggio di Troisi spiega che lui davanti al “Se non parli, forse ti torturiamo” nel dubbio parlerebbe immediatamente; il piecoro precipitoso è un altro tipo di superoe.
*“Our estimates imply that the populations in Europe are not close to herd immunity (~50-75% if R0 is 2-4). Further, with Rt values dropping substantially, the rate of acquisition of herd immunity will slow down rapidly. This implies that the virus will be able to spread rapidly should interventions be lifted.” Estimating the number of infections and the impact of non-pharmaceutical interventions on COVID-19 in 11 European countries. Imperial College 30 marzo 2020.
@ Teschio e Helvetius. L’immunità di gregge – concetto nato per spiegare il declino delle epidemie, e solo dopo applicato ai vaccini – non dipende dalla malattia, ma dal contagio, che qui è in larga parte asintomatico, tanto che al 26 marzo era stimato riguardare circa il 10% degli italiani (da quei soliti inglesi ai quali tu dai dell’asino); e infatti la si ottiene, quando si può, proprio con le vaccinazioni; che non sono malattia, no? Lo storpiare senza vergogna uno stesso concetto, modellandolo come se fosse di pongo per poterlo applicare o respingere a seconda della convenienza, e gli atteggiamenti sprezzanti, sono esempi di ciò che ha portato al brillante risultato di avere in Italia il record sia del carico di malattia che dei danni da misure contro la malattia.
@ Oui Danton. I modelli matematici dicono anche perché questa pandemia si comporta in maniera totalmente diversa nello 0.06% delle terre emerse che è l’Italia? In maniera che giustifica il fare terra bruciata di una intera nazione, caso unico? Le mie posizioni sono applicate in altri paesi che si può escludere siano consigliati da analfabeti e scemi. Rispondere a critiche con lunga caterva di insulti – perché non si crede ciecamente a controfattuali – non è un argomento; è segno di mancanza di argomenti. Conosco abbastanza biologia e aritmetica per sapere che dipingere quella vaccinazione naturale che è l’immunità di massa come una disgrazia e affermare “finirà col vaccino” quando non lo si ha, richiede tempi lunghi, e non si è riusciti a ottenere, al netto della propaganda, vaccini efficaci contro l’influenza comune richiede incompetenza o gravissima malafede. Vivendo a Brescia e occupandomi di frodi mediche istituzionalizzate su cosa è avvenuto in Lombardia orientale, il singolare focolaio che ha giustificato predizioni apocalittiche e lo spegnimento dell’Italia, non solo ho un’idea, che ho già esposto, ma posso portare testimonianza. Ma non credo che i CC di Piazza Brusato indagherebbero su sé stessi e altri eroi. La PM Siciliano ha già dato prova di interpretare la medicina nel senso voluto dai poteri forti; temo che le sue indagini porteranno a spiegazioni di comodo per coprire verità altre. Nell’ambito di un apparato del quale i badilanti degli insulti come lei fanno parte.
@ Oui Danton. A modelli matematici. Già il dare il numero di morti assoluto, invece che lo excess mortality ratio, è truffaldino. Mi occupo di frodi mediche istituzionalizzate, e la combinazione di esoterico e cialtronesco, di modelli matematici complessi su scenari ipotetici e di “numeri” grossolanamente ingannevoli alla popolazione è tipica della frode. Con in mezzo i troll come lei a scaricare insulti; e con magistratura e forze di polizia che si occupano di appoggiare e rifinire un quadro già ampiamente fuori dai limiti costituzionali e dentro quelli di un nuovo fascismo, che fa dell’Italia un unicum, volto alla rovina. Mentre dovrebbero occuparsi anche di chi come lei dice di avere come attività (“non mi faccia perdere tempo”) il trollaggio a protezione di questa propaganda orwelliana. Non sono io novax, è lei e il gruppo di venduti per il quale lavora che teorizzate e applicate l’idea da dittatore paranoico che la salute la conceda la medicina. Non perda tempo con me. Outta my face, visto che studia per imparare l’inglese.
@ Oui Danton. Lei non solo non conosce la materia, medicina delle epidemie, ma dimostra di non sapere leggere neppure i dati statistici che dice di leggere per professione. Mi auguro mantenga la promessa di non continuare importunarmi per mostrare il suo servilismo.
@ Oui Danton. L’epidemiologia non è matematica. Un bilancio falso non ha l’indiscutibilità degli assiomi di Peano perché è fatto di cifre e operazioni aritmetiche. L’attribuire la non opinabilità della matematica consolidata all’epidemiologia è da magliari. Per un’analisi epidemiologica non tarocca, fatta da un scienziato mainstream, tra i più citati e noti al mondo, Ioannidis: Population-level COVID-19 mortality risk for non-elderly individuals overall and for non-elderly individuals without underlying diseases in pandemic epicenters.
Calcola che in Italia il rischio di morte per persone di età inferiore a 65 anni sia stato pari a quello di morire per incidente d’auto percorrendo 77 km al giorno. “for healthy non-elderly people, the risk of dying from COVID-19 this season has been infinitesimally small. This is in stark contrast with many news stories that focus on the demise of young people and the panic and horror that these widely reverberated stories are causing.”. Conclude che “Tailored measures that maintain social life and the economy functional to avoid potentially even deaths from socioeconomic disruption plus effective protection of select high-risk individuals may be a sensible option.”. Andrebbe letto dai magistrati che indagano, dal ministro della sanità, da chi abbia responsabilità decisionali. Ma temo la versione ufficiale sia invincibile come l’asserita non individuazione della prigione di Moro nel 1978.
@ Oui Danton. Ammettere di capire poco e di ripetere e amplificare le fake ufficiali del “senso comune” (Manzoni sulla peste) è già un passo avanti, ma non basta. In Italia le brave istituzioni deputate alla legalità hanno prevenuto, sopprimendolo, un dissenso valido e consistente su quanto accade. Giovanni Falcone ha riportato che Frank Coppola disse che la mafia è mettere un cretino a fare il procuratore capo; e decenni di selezione della classe dirigente stanno dando i loro frutti in questa occasione. In altri paesi, europei, in USA, in tutti i continenti (dove non si applicano comunque le misure dissennate, suicide e da alto tradimento prese in Italia) molti specialisti, medici, virologi, epidemiologi, giuristi, politici di primo piano stanno denunciando, in maniera adeguata, quanto accade (Facts about Covid-19. Swiss Propaganda Research). Non si tratta di riconoscere di essere dei magliari, o di essere uno dei tanti appellativi che ricevo io. Ma di rendersi conto di stare partecipando a uno di quei sommovimenti dove, come lei che ha pure la storia tra le molteplici discipline che coltiva sa, decine di migliaia di persone, interi popoli, e quelli che dovrebbero essere le elites, si comportano in un modo che poi viene giudicato folle e criminale. E’ facile condannare quella persecuzione razziale, quell’altra dittatura, 80 anni dopo. Bisogna opporsi alle svolte sciagurate contemporanee.
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10 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Caporale “Aiuto, arriva la patrimoniale! Quando i lupi si scoprono agnelli”
Tutte le persone comuni dovranno sborsare. Solo, non chiamiamolo patrimoniale, contributo, solidarietà, prestito, etc. Chiamiamolo riscatto, e paghiamolo presto. Per secoli gli italiani sotto assedio hanno pagato un riscatto agli assedianti per venire liberati. Siamo un popolo di pecoroni, paghiamo un riscatto e finiamola con questo assedio disinformativo dell’epidemia che in Italia sarebbe speciale, al punto che va “scientificamente” e “eroicamente” contrastata con un coprifuoco e uno strozzamento del Paese a oltranza dagli effetti indiretti e diretti deleteri. Indirettamente, impedendo lo sviluppo di immunizzazione di massa, a) prolungano l’epidemia b) riproducono quindi sé stessi c) mantengono puntata l’arma delle recrudescenze e “seconde ondate” in caso di resistenza. Direttamente d) impoveriscono e scompigliano e) giustificano ruberie e regime autoritario tramite lo Stato. Non dovremmo permettere che nostre difficoltà divengano fonte di ricchezza per altri, che avranno interesse a prolungarle e aggravarle. Ma se non abbiamo questa forza, offriamo di pagare un riscatto per poter seguire come le altre nazioni politiche ottimali di bilanciamento tra compressione dell’epidemia e strozzamento del Paese. Limiteremo i danni in termini di salute, soldi, serenità, dignità.
@ silvia 20. In tempi in cui medici e preti sono messi al posto di Cristo sui crocifissi (Bergoglio), l’ordalia per gli eretici. In USA, quando si diceva che l’HIV avrebbe spopolato i paesi occidentali, un tecnico di sala settoria aveva paura di usare l’apposita sega elettrica sulla scatola cranica dei deceduti per AIDS, data la polvere d’osso che si solleva; lo facevo da me, condividendo eresie sull’effettiva etiopatogenesi. 30 anni fa, e sono ancora vivo e vegeto.
Lei dissemina la “ricciardiosi” (dal nome dell’agente dell’OMS che ha commissariato lo Stato). Malattia che tramite la massimizzazione dello spegnimento del Paese e della reclusione di massa devasta la nazione e trasforma le persone in soggetti deboli e a rischio da controllare a piacimento. Peste che altri paesi stanno prevenendo, evitando, nel combattere l’epidemia, le misure estreme, che sembrano risolute e sicure e sono vili e catastrofiche, esaltate da tanti caporali come lei che non sanno di cosa stanno sbraitando.
Lei scrive che si devono usare “i cannoni a tiro rapido della Marina militare” contro l’immigrazione. Penso sia difficile parlarle di algoritmi di ottimizzazione o anche solo di giusta misura (sarei anch’io contrario ai barconi). A sragionare come lei, il contrappasso per voi che distruggete in nome del curare potrebbe essere quello di applicare su un arto ferito un laccio emostatico tenendolo stretto e fisso fino a che l’arto non va in cancrena.
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15 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di M. Ferri “John Conway, il coronavirus ha ucciso un genio silenzioso della matematica. Ideò il gioco Life”
Nearly 10% of people aged over 80 will die in the next year, Prof Sir David Spiegelhalter [*], at the University of Cambridge, points out, and the risk of them dying if infected with coronavirus is almost exactly the same.
That does not mean there will be no extra deaths – but, Sir David says, there will be “a substantial overlap”.
“Many people who die of Covid [the disease caused by coronavirus] would have died anyway within a short period,” he says. (BBC. Coronavirus. How to understand the death toll).
* presidente, Royal Statistical Society.
@ M. Ferri. V. anche: The evaluation of data from 8 countries and 4 US locations that are epicenters of the COVID-19 pandemic shows that non-elderly people <65 years old represent a very small fraction (5-9%) of all COVID-19 deaths. […] Regardless, the absolute risk of death in the non-elderly population is consistently very low even in these pandemic hotbeds […] for healthy non-elderly people, the risk of dying from COVID-19 this season has been infinitesimally small (Ioannidis JPA et al. Population-level COVID-19 mortality risk for non-elderly individuals overall and for non-elderly individuals without underlying diseases in pandemic epicenters)
Questa epidemia appare, diversamente dalle grandi epidemie del passato, ricalcare la distribuzione generale della mortalità. Sarebbe ironico, come in certe epigrafi della collina di Spoon River, che nel celebrare la memoria di un grande matematico gli si applicasse un modello non appropriato, affetto da endogeneità.
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17 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Brusaferro (Iss): “Riaperture? Nostro faro guida è ‘R con zero’ che deve rimanere sotto l’1. Altrimenti ripartenza curva””
Neufeld e Khataee*, di un centro universitario di fisica e matematica, criticano la scelta degli esperti di Conte e Speranza di mirare alla riduzione di R0, tramite distanziamento sociale generalizzato. Osservano tra l’altro che non ha una chiara exit strategy: allentate le misure resterà un’ampia proporzione di suscettibili e quindi il rischio di altre ondate**. Mentre il danno socio economico sarà immane. E’ un auribus tenere lupum, tenere un lupo per le orecchie, puntando a una vittoria di Pirro.
Modificando le equazioni differenziali del modello standard gli autori propongono, dato che la malattia si manifesta sul 95% della popolazione in forma lieve, la targeted adaptive isolation, l’isolamento del solo 5% di popolazione vulnerabile, anziani e affetti da patologie predisponenti. E di non guardare alla riduzione di R0, quanto a quella di mu, il tasso di trasmissione dagli infettati della maggioranza della popolazione ai vulnerabili suscettibili. Si può adattarlo al nostro “fronte della fermezza” con misure interne al gruppo dei vulnerabili. Si eviterebbe lo strangolamento economico e sociale, le misure liberticide e il loro danno alla salute. Ottenendo inoltre un Ro inferiore a 1 genuino, da immunizzazione di massa, e quindi l’estinzione dell’epidemia. E’ il razionale considerato da altre nazioni.
*Targeted adaptive isolation strategy for Covid-19 pandemic. Preprint.
**è stato comunque messo in dubbio (Ioannids) che questa epidemia abbia oggi tale virulenza.
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18 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Caporale “L’Istantanea – Coronavirus, la lezione di matematica di Angela Merkel”
La Merkel ha un dottorato in chimica quantistica. Quindi è dubbio che condivida quanto scrive Caporale: “certo, è lo scenario peggiore preso in esame. Ma un dovere di un POLITICO ILLUMINATO è di assumere come possibile anche ciò che è meno probabile”. Da come agisce appare che invece la Merkel per la sua formazione la pensi come il Nobel per la fisica Richard Feynman “la gente si ostina a non capire che non si tratta di decidere cosa sia teoricamente possibile, ma di cercare di capire cosa è probabile, che cosa sta succedendo”. L’impostazione scientifica la deve avere aiutata anche a non deviare dal principio che il ruolo del politico è quello di tutelare il proprio popolo; che non coincide col considerare solo l’epidemia a danno del resto; ma col considerare il sistema globale, inclusi gli effetti avversi della lotta all’epidemia. Dovremmo in effetti seguire la lezione di scienza applicata e di politica della Cancelliera. Seguendo non quello che dice ma quello che fa: la Germania non sta adottando la visione sky-is-falling che inebetiti abbracciamo. E distinguendo tra epidemia biologica, epidemia mediatica e guerra economica, queste ultime con i loro cupi messaggi, i loro worst-case scenario pseudomatematici già lanciati in passato e finora smentiti*, che porteranno i popoli più deboli e coi peggiori politici ed esperti a finire male a favore di popoli con una classe dirigente adeguata.
*Furedi F. A disaster without precedent. Spiked, 20 mar 2020.
@ g7. Le segnalo un modello in linea con quanto giustamente scrive: Neufeld Z et al. Targeted adaptive isolation strategy for Covid-19 pandemic. Preprint.
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19 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di D. Fiori “Coronavirus, il ministro della Salute tedesco: “Tasso d’infezione allo 0,7%, contagi gestibili”. Ma sulla riapertura Merkel impone “cautela””
Ro è una misura ingannevolmente semplice, che, divenuta popolare, “can be misrepresented, misinterpreted, and misapplied in a variety of ways that distort the metric’s true meaning and value. “*. “If estimates of Ro are to be used in determining public health responses, the limitations of such estimates need to be clearly communicated to policymakers”**. Ma sembra che i nostri policymaker non ci tengano a fare lo sforzo di comprendere, per poi agire di conseguenza; preferendo affossare il Paese e venderlo imponendo misure irrazionali e nocive.
I policymaker della Germania, come la PhD Merkel, di fatto decidono in maniera informata: invece di serrare il cappio adottano modelli di contenimento validi, non scolastici, che considerano la natura essenzialmente opportunistica della malattia da Covid-19. Del genere di quello di Neufeld e Khataee, che sostituisce a Ro come parametro strategico il tasso di trasmissione dai tanti contagiati non gravi ai sottogruppi dei vulnerabili, cioè anziani e predisposti per malattia; evitando il lockdown a strozzo. Lezioncine ad usum Delphini come questa della Merkel incoraggiano gli altri a impiccarsi con modelli-capestro. Capestro quanto il MES; e propedeutici al MES o ad altri mezzi di sottomissione, degrado e sfruttamento.
*Delamater et al. Complexity of the Basic Reproduction Number. Emerging Infectious disease 2019.
**Ridenhour et al. Unraveling Ro: Considerations for Public Health Applications. Am J Public Health 2014.
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18 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, l’appello di 100mila medici italiani: “Per evitare un’altra ondata rafforzare medicina sul territorio e terapie a domicilio””
Come può una cura essere “precoce” senza esistere ? “In teoria, lo screening è un metodo lodevole per combattere le malattie … in pratica comporta insidie” Wilson e Jungner, 1968, nello stilare per l’OMS i criteri che consentono di avviare screening. Criteri che questo slancio dei “100mila medici” non rispetta. Un programma di “prevenzione” senza conoscenza della storia naturale, test diagnostici veritieri, disponibilità di terapie di sicura efficacia, porterà a facili rendite per i medici e l’industria farmaceutica. Tramite sovradiagnosi e danni iatrogeni, ciò che Wilson e Jungner scrivevano occorre evitare. Basterà proclamare, in nome dell’emergenza perenne, che quel segno indica malattia incipiente, che il tale prodotto off-label funziona; vi sarà una spinta a trattare i sani per vendere. E‘ un allocare risorse e servizi secondo la convenienza di medici e industria a scapito delle necessità di chi ne abbia effettivamente bisogno. E un invito per future epidemie gonfiate.
E’ ampiamente documentato che screening e “trattamenti precoci” picchi ed endemie li creano. S. Bewley ha auspicato che la crisi Coronavirus porti a frenare la disinformazione su questi suadenti inganni spacciati per “salvavita”, come quelli sul cancro della mammella*. Accade il contrario; forse la seconda ondata di questa strana epidemia è proprio questa carica dei 100mila.
*Susan Bewley: Things should never be the same again in the screening world. BMJ 14 apr 2020.
@ Luigi. I grandi interessi che pilotano la medicina, da non confondere con gli esecutori politici, non hanno un problema di incompetenza; avendo esperti e risorse sanno quello che fanno. Storie precedenti dimostrano che sanno che pompando epidemie si fanno soldi. Il problema è etico e politico; e dovrebbe essere fronteggiato da uno Stato competente e forte; che tolga la politica sanitaria dalle mani dei grandi interessi, che invece la plasmano, anche oltre l’immaginazione. L’attuale campagna di “ritorno al pubblico” è ingannevole. La medicina è oggi comunque privata, essendo dettata dal privato nella dottrina e quindi nelle pratiche. Quello cui si sta puntando è una medicina privata a terminale pubblico. Dove il farmaco prescritto nella sanità pubblica è stato deciso dal privato, a cui vanno i profitti che stabilisce. Le cure inutili e dannose sono spesso le più redditizie: un bene per il privato, che punta al profitto. Una medicina ordoliberista, pagata dal contribuente e imposta dalla forza di uno Stato in mano ai privati. Può anche darsi che l’esercizio della medicina possa beneficiare in certa misura dell’efficienza e impegno che derivano dall’attività privata. Ma se si vuole una medicina che aiuti e non affossi, fino a divenire strumento di oppressione, non la si deve fare definire da interessi di parte. Commerciali, speculativi, o addirittura geopolitici, come avviene nell’incubo a occhi aperti nel quale il regime liberista sta precipitando.
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20 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, intervento sul Sole 24 Ore “mortalità non giustifica perdita diritti”.La redazione: “Scegliere meglio cosa pubblicare””
Con questo pubblicare sul loro giornale che la Corona è nuda e insieme, da parte dei loro stessi giornalisti, la descrizione sdegnata dello sfarzo delle vesti regali forse gli industriali mandano un segnale: stiamo al gioco, ma sappiamo come stanno davvero le cose. Lo stesso giorno, 17 aprile, sul Wall Street Journal è apparso l’editoriale “New data suggest the Coronavirus isn’t as deadly as we thought” bollato come antiscientifico dai Burioni e c. USA.
Comunque, i giornalisti in questa crisi non brillano per l’esaminare criticamente la versione ufficiale. Ne sono anzi gli altoparlanti. Il numero assoluto di morti da solo è una statistica ingannevole e a effetto, una ‘vanity metric’ (per non dire del fare della sieroprevalenza la conta degli appestati). I giornalisti l’hanno diffusa e non hanno chiesto i tassi di eccesso di mortalità nazionali, per fasce di età e per aree geografiche. Né hanno indagato sui perché di questo modo scorretto – globale – di comunicare l’epidemia, e di giustificare così la sciagura di contromisure distruttive.
“Uno statistico ha detto che i tassi gruppo-specifici danno il quadro migliore di una malattia”. E’ una citazione da “News & Numbers”, di Cohn e Cope, un volumetto di alfabetizzazione statistica rivolto ai giornalisti. La quantitative literacy è oggi indispensabile per quei valori di democrazia e umanità che i giornalisti di tutti i tipi sanno declamare; ma che solo i giornalisti-giornalisti (Fortapàsc) difendono sul serio.
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21 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di M. Barberis “Giorgio Agamben non demorde e fa ‘una domanda’ sul virus. Io ho una risposta”
Agamben, uno dei pochi chierici che nella rotta restano al loro posto a trasmettere coordinate morali, nota l’opportunismo dei preti. Oggi è Pietro che chiede a Simon Mago di associarsi ai suoi affari; scacciando la scienza vera, anch’essa una bussola preziosa nelle tempeste. Inoltre ai preti fa gioco una disfatta sociale: la gente in una condizione di confusione, bisogno, sottomissione.
Agamben addita anche il silenzio – cortigiano e vile – dei giuristi su questo rimuovere la Costituzione. Come in un cambio di fondale a teatro; con una regia, basata, mostrano dati scientifici, su uno ‘stampede’ irrazionale (es.*).
Denuncia la scissione tra corpo e spirito. Questa però può essere utile. Il re di Francia, morente, manda a dire a Francesco di Paola di pregare per la sua guarigione. Francesco gli fa rispondere che sta pregando per la salvezza del suo corpo e della sua anima. Male, dice il re, perché quando si vuole una grazia non bisogna chiederne due. Rispetto alla malattia noi abbiano due problemi, entrambi importanti; che è bene tenere separati, perché oggi l’illusione è che la medicina ci guarisca anche dalla morte e da ogni altro problema esistenziale. Le riconosciamo così un’onnipotenza che permette le peggiori frodi. Alla medicina, e solo ad essa, vanno chieste solo le cure – oneste, possibili – del corpo malato. La pace esistenziale nel tragitto della vita dobbiamo cercarla altrove.
*Roussel et al. SARS-CoV-2: fear versus data. Int J Antimicrobial Agents.
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22 aprile 2020
Blog de il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Covid 19 malattia sistemica e feroce: tutti gli organi attaccati”
15 anni fa Science pubblicò un accostamento tra l’influenza H5N1 e la pandemia del 1918 (50 milioni di morti). Conservo l’articolo del Giornale di Brescia*; città dove allora come oggi sono in particolare sintonia con questo genere di operazioni. In quei mesi si gridava di tasso di letalità del 50%, di 1 miliardo di morti nel mondo. L’apocalisse non ebbe luogo; il segno che “il morbo dei polli” lasciò fu per i soldi che servì a lucrare.
Uno studio di Ioannidis et al. , università di Stanford e Uppsala, calcola che la probabilità di morire di Covid per un italiano di età inferiore ai 65 anni sia stata pari a quella da incidente d’auto percorrendo 77 km al giorno. Per per persone in buona salute e non anziane, il rischio di morte da Covid-19 è stato “infinitesimally small”. Il celebre scienziato ha calcolato che la letalità della malattia è dell’ordine dello 0.1%, come per l’influenza stagionale; e riguarda principalmente soggetti fragili a rischio elevato di morte, la grande maggioranza dei casi essendo lievi.
Invita a non lasciarsi prendere dal panico stimolato dai media; avvertendo che ad essere disastrose saranno le conseguenze, anche sulla salute, del prolungamento del blocco della vita sociale ed economica e del concentramento nelle abitazioni. Mostrano corpi straziati, e raccontano che questo lupo ha il morso di un coccodrillo, ma non dicono del branco di lupi nella fossa entro la quale obbligano il gregge a rifugiarsi.
*La Spagnola come il morbo dei polli. 6 ottobre 2005.
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23 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Bellelli “Coronavirus, uno studio ‘troppo drammatico’ è stato secretato per evitare il panico. Sicuri che sia giusto così?”
Non è giusto che la comunicazione e le scelte ufficiali diano adito a ombre e dubbi. Ci sono anche studi e voci di esperti che invece mostrano che per quanto seria questa epidemia è lontana (es. *) dall’essere la diffusione di un’infezione così tremenda da giustificare l’equivalente socioeconomico dello spezzare preventivamente le gambe e le braccia alla gente per salvarla. Sulla relazione prima “segretata” e ora che il panico ha attecchito fatta intravedere, lo spaventare fingendo di volere evitare di spaventare rientra nella figura retorica della ‘amblisia’. E’ usata dai comici, e dalle fattucchiere e maghi che si appropriano dei beni altrui vendendo riti che scongiurano appena in tempo le sciagure prossime a verificarsi che hanno letto nelle carte, nei fondi di caffè, nel test dello scioglimento del sale, etc. Assegnare a una proiezione matematica il valore di una predizione biologica è una forma in camice bianco, e in giacca e cravatta, invece che col turbante, di manipolazione. Sostenendo un controfattuale, cioè che un evento micidiale non si sia verificato per merito suo, il truffatore si procura inoltre un facile alibi; che ha la caratteristica notevole di essere gradito ai truffati, in quanto giustifica la loro dabbenaggine e pavidità.
*Roussel et al. SARS-CoV-2: fear versus data. Int J Antimicrobial Agents.
@ Gf. E’ uno studio che caratterizza l’epidemia sulla base del profilo microbiologico ed epidemiologico. La sua conclusione, che bisogna considerare che nel mondo 2,6 milioni di persone all’anno muoiono di infezioni respiratorie, piuttosto che abbandonarsi alla paura, non solo è attuale, ma viene occultata con l’uso terroristico del numero assoluto di morti. “Numerators (number of cases, … etc.) are never sufficient to meaningfully assess needs, and monitor/evaluate interventions. They must always be compared to the denominator (i.e. the population at risk, or targeted for the intervention). Unless this is done, no conclusions about disease trends, coverage and effectiveness can reliably be drawn.” (Humanitarian Practice network). Dite di essere la voce della scienza e calpestate un suo caposaldo, il suo ABC; uno dei suoi primi comandamenti, cioè il comparare la variabile di studio con una di controllo. Le sue affermazioni non sono solo false, ma rivelano malafede e mancanza di argomenti reali. La natura e la provenienza di indici statistici grossolanamente artefatti, e di malafede da paglietta che annaspa, per giustificare l’affondamento del Paese, andrebbero verificate.
@ Alsarago 58. A Bergamo e Brescia ha avuto luogo un picco unico al mondo che ha consentito di imporre il coprifuoco e il blocco dell’economia sull’Italia. Picco anomalo – e facilmente ottenibile, a scapito degli uccisi, con un po’ di “sviste” – la cui natura dovrebbe essere indagata seriamente, invece di sventolare la scena dei camion militari con le salme come prova inoppugnabile che la Penisola sia percorsa dalla peste. Questo virus non è più subdolo di altre ILI. E’ falso che sia “molto contagioso”: il suo R0 è pure comparabile a quello di altre ILI. Nella grande maggioranza dei casi l’infezione dà manifestazioni lievi. Viene trascurato il forte gradiente per età. Altro aspetto che dovrebbe essere indagato per profili di dolo, sono del tutto ignorati l’effetto sovradiagnosi e gli effetti iatrogeni, che gonfiano i dati sulla morbilità. Es. se si continua a diffondere l’idea falsa che la positività di laboratorio sia uguale allo stato di malattia, si assicurerà il tutto esaurito a non finire alla sanità. E’ vero che non è “poco più di un’influenza” un’epidemia da un virus al quale attribuzioni e omissioni a piacimento delle più eterogenee caratteristiche vengono appiccicate in un collage puerile, in un’accozzaglia che giustifichi la messa ai ceppi di questo sfortunato Paese.
@ Gf. Io invece oltre a una certa sfiducia sulle doti che lei attribuisce agli esseri umani, ho la convinzione che in certe situazioni controbattere a chi si pone in cattedra per emettere insulti e sciocchezze di bassa lega sia saggio quanto obiettare ai precetti sulla modestia delle giovini che siano predicati da una pornostar che abbia aggiunto la disinibizione da alcool a quella del mestiere. Comunque anche senza le mie risposte lei non si sentirà solo, essendo numerosi e in posizione di autorevolezza quelli con i quali si trova in sintonia.
alsarago 58. Ok, hai ragione tu e i 170 stati in lockdown più o meno stretto, terrorizzati dal virus sono solo il risultato di un complotto dei rettiliani…
@ alsarago 58. censurato. Il principio di parsimonia di Ockham consente di fare a meno dell’ipotesi dei rettiliani. Basta considerare quella della malignità umana, e che a) storicamente ci sono già state ondate di follia collettiva. b) la stupidità tafazziana consente di ottenere grandi risultati con poco sforzo. Per me l’immagine più agghiacciante del secolo scorso è quella della folla che acclama la dichiarazione di guerra di Mussolini in Piazza Venezia. Ma può darsi abbia ragione tu; e allora si porrà il problema di come faremo a gestire i nostri possedimenti, quando ognuno di noi avrà proprietà in tutto il mondo , da Tonga ai fiordi scandinavi, essendo stati più furbi degli altri e avendo evitato così il crollo economico.
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25 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “25 aprile, Mattarella: “Dopo la Resistenza si sprigionarono energie positive. L’unità è la chiave per superare ancora una volta le avversità”
Il presidente della Repubblica a farlo bene sarebbe un lavoro pesantissimo. Ma sapendo stare al mondo è una passeggiata, tra la cedevolezza ai bravi dei poteri forti e il prendere per i fondelli il popolo, come con questo spacciare per una nuova guerra di Resistenza ciò che è più simile a una nuova indisturbata Marcia su Roma.
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26 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Bonafede: “Pronti a intervenire su scarcerazione dei boss mafiosi in accordo con la commissione Antimafia””
L’epidemia che si usa per sequestrare i cittadini, concentrandoli in maniera malsana in spazi ristretti, sta facendo aprire le porte delle carceri. In queste ore buie l’antimafia non viene meno ai suoi compiti: fare scarmazzo riguardo alla montagna di m. della mafia, guardandosi dallo spianarla, per legittimare e lasciare libera di agire la montagna di m. istituzionale. Che si sta occupando dell’operazione Coronavirus, posso testimoniare, anche coi consueti metodi paramafiosi propri della organizzazioni massoniche e paramassoniche, come quella cara a Morra e quelle alle quali appaiono essere affiliati tanti tutori della legalità. Proseguendo la tradizione di quando il primo piduismo pilotava il terrorismo e si avvaleva dei mafiosi. Ai terroristi inafferrabili e ai mafiosi invincibili si affianca oggi una terza classe di mostri malvagi, i virus sterminatori, da usare per governare il gregge dosandone libera circolazione e repressione.
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26 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Conte: “Non ci sarà piena libertà di movimento dal 4 maggio, bar e ristoranti riapriranno dopo. La scuola? A settembre”
Nero Wolfe. “””level playing field””” che lingua è??? a me non sembra ITALIANO io vivo in ITALIA non in un altro paese, ho studiato quatro parole in croce di tedesco una sessantina di anni fa, penso quindi di avere diritto che i giornali scrivano la mia lingua, non ho bisogno di frasi eleganti, penso che ci siano molti commentatori che la pensano come me, i più giovani forse no, ma quelli sulla settantina penso di si
@ Nero Wolfe. E’ un eufemismo ideologico dei padroni anglosassoni di Conte per ‘deregulation’, ‘legge della giungla’; qui usato come fa Conte in doublespeak, cioè che sembra dire una cosa e dice l’opposto:
“Level playing field. Metafora sportiva, trasformata in un’astrazione ideologica, adottata come valore universale dal management delle grandi imprese. Lo sport è una metafora romantica della guerra. Gli uomini veri combattono secondo regole molte severe e il vincitore piglia tutto. Il destino dei perdenti, morte o umiliazione che sia, non preoccupa un granché. … Una tale economia non solo cercherà di escludere tutti i perdenti, ma cercherà di eliminare le normali regole restrittive tipiche dello sport. Su questo level playing field non c’è più spazio per il pubblico servizio, il pubblico bene, la moderazione, la responsabilità, o qualsiasi altra virtù civica.
… Questa idea di guerra senza regole fa appello al nostro sciocco orgoglio, suggerendo che soltanto un debole, un vigliacco, un incompetente può aver paura di uscire dalle trincee artificiali per combattere come un vero uomo. E’ chiaro che solo uno sciocco accetta questo tipo di provocazione, perché un campo da gioco non strutturato favorisce non solo il più forte, ma anche il più grosso e il più inefficiente. … In breve, la gente che grida più forte per avere il suo level playing field si divide in due categorie: quelli cha sanno già di fare goal e gli sciocchi.” (JR Saul, Il sistema del dubbio, 1997).
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26 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di L Napoleoni “Coronavirus, la via svedese al contenimento: la seconda ondata sarà la prova del nove”
Morti totali registrate come da coronavirus per milione di abitante: Italia 436. Svezia 217. (Worldometer, 26 apr 2020).
Rischio di future ondate da insufficiente immunità di gregge (assumendo per vere le teorie ufficiali sull’epidemia, in particolare la negazione che si spenga naturalmente col tempo come in genere avviene): Italia mantenuto artificiosamente elevato, oltre quello naturale, dalle misure estreme e a senso unico. Svezia ridotto, da bilanciamento delle misure.
Danno attuale alla popolazione da misure: Italia pesante. Svezia contenuto.
Prospettive di regresso socioeconomico e di subire operazioni predatorie per la popolazione: Italia +. Svezia -.
Non è che noi ci siamo messi in una posizione sicura, dalla quale stare a vedere come se la caveranno gli svedesi. Appare piuttosto che della controprova nei prossimi mesi e anni debbano avere molta più paura gli italiani che gli svedesi.
@Pierangelo Borghetti. Lei sta sfruttando una delle anomalie di questa “pandemia”, la sua distribuzione a macchia di leopardo, per fare figurare che “il risultato svedese è peggiore del nostro” scegliendo le macchie a piacere. Come i politici che ritagliano delle “vittorie” su dati locali dopo una batosta elettorale alle elezioni nazionali. Le ricordo che è perfino possibile avere dati disaggregati che mostrano tutti l’opposto dei dati aggregati (paradosso di Simpson). E’ vero che le comparazioni tra nazioni devono tenere conto di diversi fattori, anche nel caso della comparazione tra Svezia e Italia. Comunque la bottom line, nei fatti e nei dati, è che le previsioni che la Svezia, date le caratteristiche di contagiosità e letalità attribuite al virus, sarebbe dovuta andare incontro a una decimazione non si sono verificate. E data la sua politica divengono sempre meno probabili, mentre con le nostre misure detentive abbiamo accumulato un reservoir di suscettibili che consentirà “seconde ondate”. I fatti mostrano, e i dati lo confermano, che la Svezia, con le sue misure additate come sventate e suicide dalla propaganda nostrana, la “guerra” contro il virus e contro le sue nefaste conseguenze socioeconomiche e politiche la sta vincendo, mentre noi la stiamo perdendo; e appare che i nostri governanti facciano di tutto per perderla, con imposizioni che non sono evidence-based, e in alcuni casi contraddicono con teorie astruse e forzate e false rappresentazioni quanto si sa sulle epidemie.
@ Caliban. Conoscenze precedenti autorizzano a prevedere che questo coronavirus non sia tra le poche eccezioni alla regola generale che l’infezione porta a immunità. L’immunità di gregge è una ragionevole aspettativa sulla base di quello che la scienza sa sulle epidemie; e sta funzionando dove viene perseguita. Lo Ro, Rt, citati dagli esperti e dai politici sono parametri di modelli classici che si basano su di essa; e che considerano che Rt diminuisca per ottenuta immunità. Non perché si segrega la maggioranza della popolazione. Se è “un’ipotesi senza basi scientifiche” ciò che conosciuto, come si dovrebbe chiamare il ridurre surrettiziamente lo Rt bloccando la popolazione a casa; un esperimento inedito su una grande popolazione che è non dico scientifico, ma prudente e onesto – a parte i danni socioeconomici e alla salute da segregazione – quanto l’impedire l’efflusso controllato da una diga che si teme possa cedere sostenendo che è questo il modo per lasciare asciutti gli abitanti a valle.
@ Caliban. Ho capito, lei vuole mostrare la sua devozione ai superiori del ministro Speranza: Ranieri Guerra e Ricciardi. Alla WHO lo sanno già, perché quanto dico è noto. Inoltre, dati i consistenti precedenti di corruzione della WHO (e anche di suoi rappresentanti locali), anche in tema di epidemie di tipo influenzale (ho decine di articoli in merito; es *), e dati i poteri paramafiosi istituzionali dei quali i corruttori della WHO beneficiano in Italia, sarebbe inutilmente pericoloso andare a dire all’organizzazione ammanigliata con potenti gruppi privati che sta diffondendo informazioni allarmistiche e dannose, come ha già fatto in passato a favore di interessi di parte e contro la sua missione dichiarata. Critici della WHO di riconosciuto valore sono stati defenestrati: Gotzsche, in Danimarca. Figuriamoci in Italia, dove la censura è preventiva. E dove è largamente applicabile la scala umana de “Il giorno della Civetta”; a proposito, vedo che lei non ha imbarazzo nel sostenere che le comunicazioni scientifiche sono da giudicare dalla copertina invece che dal contenuto.
*Jefferson T. Influenzae Reviewer, Cochrane Acute Respiratory Infections Group And Cochrane Vaccines Field.
@ Caliban. La maggior parte delle epidemie porta a sviluppare immunità, e questa si sta comportando secondo questa previsione. Dovrebbe mostrarmi lei – come minimo – evidenze che giustifichino il suo arbitrario elevare la probabilità di un tale evento raro a 0.5 (il suo puntare “tutto” sul nero alla roulette). Dovreste spiegare perché parlate di Ro e Rt come di misure standard quando negate il modello che li prevede. Le chiacchiere stanno a zero: spiegate la differenza tra Rt effettivo, dato da Ro*(S/N) S=suscettibili N=popolazione, e questo vostro R da blocco, dato da Ro*((S-B)/N) con B=bloccati. Dove il danno socioeconomico, politico e sanitario è una funzione crescente di B. E di T, periodo di tempo nel quale viene mantenuto il blocco. Dovreste inoltre giustificare questa insistenza sul dire di voler l’evitare solo i danni ipotetici da virus, e il trascurare o addirittura negare i danni certi da misure draconiane. Se si applica a un arto un laccio emostatico per frenare l’emorragia di una ferita bisogna considerare che i pericoli sono due: l’emorragia, e la necrosi ischemica e gli altri danni da laccio, con le loro conseguenze anche mortali sull’intero organismo. Se il medico ti dice di preoccuparti solo della ferita e non del laccio, che continua a farti tenere serrato dai carabinieri, i pericoli da riconoscere diventano tre. E forse il conto non è finito.
@ Caliban. Lei ha le idee confuse: il metodo scientifico prevede le variabili aleatorie. Che non sono “come la roulette”, ma hanno distribuzioni di frequenza diverse, favorevoli o meno. La medicina attuale è basata – fin troppo – su probabilistic frameworks. Parecchio confuse, perché lei ignora anche i priors, le probabilità a priori; e accodandosi all’andazzo “scientocratico” invoca il rigore scientifico quando occorre ciò che è stato chiamato il rigore pratico, per il quale quello scientifico è insufficiente. Qui non si tratta di scrivere la monografia definitiva sul Covid-19, ma di decidere in base ai dati a disposizione cosa è meglio fare qui e ora per la popolazione. Se poi facendo del camice del ricercatore la zimarra del mago si ignora ciò che è già noto e si fanno modelli teorici astrusi, tornando alle cure ammazzapaziente che la medicina ha praticato per millenni, allora non è né scienza né decisione informata, ma rientra nel campo delle aberrazioni della Storia.
@ Caliban. Gliel’ho già detto, in base a quanto la scienza ha già acquisito: che gli anticorpi, o meglio la risposta immunitaria, di norma si sviluppa ed è di norma sufficiente a fare spegnere le epidemie. E in base al dato che l’andamento dell’epidemia e situazioni come quella svedese appaiono confermarlo.(Al netto di nuove manipolazioni, come quelle che in Lombardia orientale hanno fornito il casus belli). Il che è più sicuro che tagliare a occhio le gambe alla popolazione ipotizzando – contro quanto già si sa – che si otterrà un vaccino, e stabilendo che bisognerà attenderlo per interrompere le amputazioni. Ipotizzando così anche che le gambe tagliate rispunteranno a vaccino ottenuto. E chiamando questo “scientifico”. Le segnalo un articolo che è stato scritto e pubblicato per mostrare quanto è grottesca – e sciagurata , nelle circostanze attuali – la concezione della scienza che lei condivide: “Parachute use to prevent death and major trauma when jumping from aircraft: randomized controlled trial”. Yeh RW + 10. BMJ, 2018;363:k5094.
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28 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Conte: “Riaprire subito le scuole? Esplosione di contagi in due settimane. Stiamo lavorando per il rientro a settembre””
“Hong Kong and Singapore, advanced city-states that experienced the outbreak early, both attempted to respond quickly and efficiently. Hong Kong closed schools; Singapore did not, and there was hardly any difference in the rate of transmission. The second-order effect of shutting schools is that hardest hit will be those least able to afford to miss work to care for homebound children. And what of our health professionals with children? Add to that firefighters, police officers, utility workers, delivery drivers and other essential personnel, and the magnitude of the problem is clear.” MT Osterholm. Center for Infectious Disease Research and Policy at the University of Minnesota.
“School closures, for example, may reduce transmission rates. But they may also backfire if .. school closure leads children to spend more time with susceptible elderly family members, if children at home disrupt their parents ability to work, and more. School closures may also diminish the chances of developing herd immunity in an age group that is spared serious disease.” PA Ioannidis, Stanford.
Chiusura dannosa per altri esperti, Vernazza, Gotzsche, Lohse, Katz. In nazioni ad alta cultura medica e civile la scuole sono aperte o stanno per riaprire. Conte dovrebbe produrre la documentazione sulla quale poggiano il suo fosco vaticinio e il suo diktat strozzaItalia. E gli italiani gliela dovrebbero chiedere.
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29 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Brusaferro: “Scuola? Può diventare luogo contagio sia per aggregazione che per i mezzi. In Italia conta anche la struttura familiare””
Diversi esperti di alto livello considerano inutile o controproducente tenere chiuse a lungo le scuole in questa epidemia, che risparmia i bambini. Le loro indicazioni appaiono essere state seguite nei paesi più progrediti, dove non si registrano le esplosioni di Covid da scuole aperte predette da Conte; non risulta che lì gli scolari vivano isolati dalla popolazione adulta. Appare che la particolare “struttura familiare” che i padroni di Brusaferro e c. hanno in mente, e che puntano a ottenere nell’imporre questi assoggettamenti con la leva della paura della peste, sia del genere di quella del Pazzariello ne L’Oro di Napoli, dove un guappo estraneo si è insediato in casa e spadroneggia su adulti e bambini. Essendo entrato con le buone, in nome della solidarietà.
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28 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di S. Marietti “Boss scarcerati: se si dubita della buona fede dei giudici, li si denunci”
Provocando sconcerto, e richiesta di legalità, la scarcerazione di alcuni boss serve anche a distrarre dalle attuali omissioni e paradossalmente a mantenere credibilità e ascendente. I magistrati, col loro silenzio e con complicità precedenti, hanno responsabilità nell’attuale golpe mascherato da emergenza sanitaria. Responsabilità che attengono a un argomento tabù, che viene tenuto nascosto dietro all’interminabile narrazione della lotta alla mafia: i rapporti tra magistratura e poteri forti. Poteri forti che possono avvalersi sia della mafia che di quelli con le gigantografie di Falcone e Borsellino.
“Vada dal magistrato” è una voce del “Dizionario del perfetto mafioso” (N. Dalla Chiesa). Implica un riconoscimento di legittimità. Richiama al fatto che, mafiosi o esponenti delle istituzioni, si sta operando all’interno di un sistema costituito. Ciò di cui i magistrati dovrebbero rendere conto è il loro tradimento “endogeno”: attuato restando fedeli invece che ai princìpi al sistema di potere reale del quale sono parte, che assecondano nelle sue peggiori degenerazioni.
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30 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Travaglio su La7: “Il numero dei morti oggi è il doppio di quelli di inizio lockdown. Come si può chiedere di riaprire tutto?” “
Il numero dei morti per Covid oggi è il doppio di quello all’inizio del lockdown, siamo matti a riaprire, dice Travaglio. Statistica per statistica, il numero dei morti totali per milione di abitanti dei matti svedesi oggi è la metà di quello italiano. Bisogna inoltre vedere come vengono contati i morti. In questa strana epidemia che colpisce prevalentemente chi è già a bassa aspettativa di vita è facile gonfiare le cifre dei morti per Covid. Ma c’è un altro aspetto, strutturale: un equivoco che è lo stesso delle frodi a catena di S. Antonio, degli schemi Ponzi, a piramide. Queste truffe postulano una crescita esponenziale illimitata per indurre a partecipare. Si tace che la crescita esponenziale non può durare, e che quindi la bolla scoppierà. Anche nello schema Covid si postula una crescita esponenziale dell’epidemia; per indurre a subire una ghettizzazione catastrofica, e per prolungarla. Si tace che le epidemie crescono sì esponenzialmente, ma poi decrescono, per le stesse ragioni che fanno crollare le catene di S. Antonio: mancanza di nuovi soggetti. Diminuzione dei suscettibili da aumento degli immunizzati. A fortiori se la malattia è nella maggior parte dei casi lieve. Segregando troppo strettamente la popolazione si propizia il fallimento economico non solo per la chiusura sé, ma anche perché si rallenta la decrescita naturale dell’epidemia, e si può quindi continuare a usarla per strozzare e imporre diktat orwelliani. Producendo cifre come queste di Travaglio.
@ kwisatzbg. Bisogna considerare sia le sovradiagnosi, sia i decessi causati indirettamente, da omessa assistenza dato il caos creato con l’allarme. Le statistiche ad effetto e scorrette, quelle delle frequenze assolute diffuse dai media, non aiutano. Andrebbero comunicati, soprattutto ai fini delle decisioni sull’epidemia, e volendo informare invece di spaventare, indici come i tassi di mortalità rispetto alla popolazione, l’eccesso di mortalità, l’eccesso di anni-vita persi. Globali e per età, regione geografica, periodo. I decessi “da mancata prevenzione”, sono un altro inganno di quelli che “anche i sassi” danno per scontati, più che una realtà (Why cancer screening has never been shown to “save lives”—and what we can do about it. BMJ, 2016. 352. H6080).
@ kwisatzbg. Lo hai letto l’articolo che ti ho indicato? Quello che dico non lo affermo solo io: S. Bewley: Things should never be the same again in the screening world. BMJ, 14 aprile 2020. Credo che il focolaio col quale si è trascinata l’Italia sottacqua abbia avuto luogo in Lombardia Orientale per ragioni socioeconomiche e culturali; che vi sia una relazione tra l’eccesso di mortalità e la massimizzazione della medicina commerciale con le sue storture e con i suoi legami con i poteri internazionali interessati; e anche con l’atteggiamento psicologico locale, da bergamino arrivato che crede di avere capito tutto che emana dal tuo tono.
Nel 2013 a Bergamo Scienza invitarono Gigerenzer, un’autorità mondiale sui ragionamenti fallaci e sulla loro presa psicologica. Ha descritto quelli che fanno credere alla gente che gli screening allontaneranno la morte. Leggiti la sua relazione “Better doctors, better patients, better decisions”. Di recente ha descritto quelli che sostengono questa epidemia di panico. Leggi: G. Gigerenzer Why What Does Not Kill Us Makes Us Panic. Leggi, giudica, torna a premere per riavere al più presto gli screening se credi, ma non perdere tempo con me, che conosco bene quei territori, la loro medicina volta al soldo, coi suoi compromessi indicibili dietro alla facciata, e la sua capacità di creare danno in nome della salute.
@ kwisatzbg. Gigerenzer è di casa come autore sulle maggiori riviste mediche, dove spiega ai medici i loro errori cognitivi. I primi articoli che ho trovato – li ho cercati per te – dal mio archivio. Five year survival rates can mislead. Medical trainers and journals need to help get the message across. British Medical Journal 2013. 346:f548. Do Physicians Understand Cancer Screening Statistics? A National Survey of Primary Care Physicians in the United States. Ann Inter Med 6 marzo 2015. La medicina ufficiale di alto livello ha l’accortezza di riconoscere le carenze della professione e di mostrare di voler rimediare.
Gigerenzer mostra anche le responsabilità dei pazienti. Tornando a fare della medicina una forma di magia, quale è per secoli stata, adorando una “scienza” che non si capisce e pensando di essere progrediti quando si sta allo stesso livello di chi usa i fiori di Bach, non si ha bisogno di apprendere nulla: come per la religione, la medicina diviene il consolidamento istituzionale delle vostre proiezioni psicologiche. Grazie anche a quelli come te, il processo iniziato non a caso in Lombardia orientale si svilupperà verso un’ulteriore espansione della medicina come formidabile strumento di frode, prezioso per un’economia liberista basata sull’ingannare e arraffare.
@ Dark Angel. Bastava non confondere tra infettati e morituri. Come hanno fatto gli scienziati ad applicare modelli di tipo SIR, che prevedono che l’epidemia cali per riduzione del numero dei suscettibili da acquisita immunità, e che si prolunghi nel tempo se i suscettibili non calano in questo modo, e a stravolgere tali modelli, facendo credere all’opposto che l’epidemia calerà per il mantenimento della quota dei suscettibili. Bisogna in effetti chiedersi quale genere di lavoro sia, e a favore di cosa, quello di chi diffonde queste false rappresentazioni dell’epidemia.
@ Dark Angel. Al momento non ci sono evidenze che questa malattia infettiva sia di quelle che fanno eccezione alla regola generale del conferire quell’immunità naturale che porta le epidemie a spegnersi. E i dati epidemiologici, con le curve che discendono, non indicano la presenza di quest’altra perniciosa particolarità. E’ un’epidemia che ha già tante stranezze: il forte gradiente per età, il forte gradiente per distribuzione geografica, il forte gradiente di gravità clinica. Sembra un concentrato di anomalie biologiche che ne fanno un perfetto grimaldello sagomato in modo da svaligiare economie.
@ Lefthand e Dark Angel. Bene, si siete ritirati dove vi si confà, nello strillare “Gombloddo”, “rettiliani” etc. Anche se qui lo critico, ho considerazione per Travaglio. Mi colpì una sua espressione: “ricchi che rubano”. Senza saltare ai rettiliani, non bisogna credere che a rubare siano solo i borseggiatori sui bus o i mafiosi che chiedono il pizzo al salumiere.
@ DarkAngel. Anch’io credo che il virus sia naturale (mentre ho dubbi su come si siano creati in Lombardia picchi “a geyser”, estremamente elevati e ristretti) . A non essere naturali sono altre cose. E’ naturale (legge di Farr) che le epidemie decadano; in tempi comparabili a quelli della loro crescita. Non è naturale la rappresentazione di questa epidemia come potenzialmente infinita; come entità totalmente ignota alla quale appiccicare i più tremendi attributi. Per poi giustificare misure distruttive che stanno avendo effetti devastanti sulle economie; l’italiana per prima. E effetti pesanti sulla salute che si dice di volere mettere al primo posto*. Un camuffare un cagnaccio da tigre del Bengala, o da mostro invincibile dei fumetti. Altri aspetti, come la torma di alacri giullari di corte che fanno sberleffi a chi critica e mostra errori macroscopici, e poi fanno la faccia seria e predicano come “uniche cose sensate” le spropositate falsità ufficiali, portano alla considerazione che sia tutt’altro che prudente escludere componenti di intenzionalità umana nel presente, gravemente distorto quadro ufficiale.
*Davis I. LOKIN-20: The Lockdown Regime Causes Increasing Health Concerns.29 aprile 2020.
@ Dark Angel. Gli stessi che si prendono la responsabilità di usare e diffondere modelli artefatti e monchi. Modelli a “the sky-is-falling”, o a catena di S. Antonio, che a) ignorano quello che si sa scientificamente, che è ragionevole attendersi circa la fine di un’epidemia nell’AD 2020 (purché naturale, senza alcuna manipolazione). Non 100 anni fa, quando ancora le malattie infettive continuavano a mietere vittime nel mondo Occidentale. (V. la distinzione – utile anche per la letalità altamente selettiva – tra le malattie infettive come “causa” e come “agente” di morte, Lewontin). Oggi 30 aprile Google dà 2 390 000 risultati per [“Il Fatto Quotidiano” + “coronavirus”]. Non dà alcuna associazione tra “il Fatto Quotidiano” e “legge di Farr”. Mentre si danno per sicuri ipotetici e irrealistici worst case scenario, b) si omette – omissione e combinazione difficilmente spiegabili come solo colpose – di mettere a bilancio nel modello e nelle “predizioni”, esplicitamente, a pieno titolo, i danni alla popolazione da misure distruttive. Questo, il non rinchiudersi a doppia mandata in a e b, è ciò che come minimo dovrebbe fare chi abbia le capacità e la lealtà che conferiscono legittimità al comandare; e che portano i sottoposti ad obbedire agli ordini senza discutere.
@ Dark Angel. Tarro non lo conosco. Di Montagnier conservo un’intervista dove sostiene che si potrà preparare un vaccino contro la morte; per non parlare dell’HIV: è amico vostro. Non ho nulla che vedere (anzi …) con Salvini, Trump, Renzi, Confindustria, chi vi pare. Si può essere contro Tano Badalamenti, come lo erano sia Bernardo Provenzano che Peppino Impastato; ma non per questo si è dalla stessa parte. Io vado in base al merito, non alle persone. La legge di Farr deriva da un’osservazione empirica, fatta nell’800 quando anche ancora non si sapeva della risposta immunitaria. Ed è comunque valida. E occultata. Quale luminare tra quelli che – letteralmente – dettano legge le ha insegnato a mentire due bugie per riga ? E a buttare numeri alla Vanna Marchi che vuole spaventare un cliente restio a pagare ancora? L’unica cosa che si avvicina al vero di quanto scrive è l’ammissione, che presenta come una colpa di chi lo denuncia, che tra i danni alla salute della popolazione da lockdown (v. articolo di Davis citato) si deve aggiungere l’effetto diga: l’avere sostenuto che, data una diga che potrebbe cedere, il bloccare l’efflusso controllato e tenerla chiusa e traboccante è il modo giusto, “prudente”, “scientifico”, “coraggioso” “intransigente” etc. per fare stare all’asciutto gli abitanti a valle. Col lockdown si prolunga il danno diretto, e si può alimentare l’epidemia per prolungarlo; che appare essere il vero scopo di questa prostituzione in coppia di “scienza” e “diritto”.
@ Dark Angel. Non ero distratto: non è mi sfuggito il messaggio ingannevole. Appiattire il picco è una cosa, prolungare l’epidemia e così il lockdown facendo credere, come si continua a fare, che un palliativo temporaneo e dai gravi effetti avversi sia la cura, e somministrarlo a dosi da cavallo, è un’altra. Come tra l’applicare un laccio emostatico a un arto ferito per il trasporto in ospedale e il lasciarlo fisso, bene stretto, dicendo che è quella la cura, e che più sta meglio è. Le ricordo la legge di Farr: oggi siamo a maggio, e salvo un altro dei sinistri giochi di prestigio di questa epidemia non si torna a marzo. Poi si può dire che è tutto merito dell’avere incaprettato il Paese se l’epidemia, come si sa avvenire dal 1840, si è ritirata.
@ Dark Angel. “il piú grande miracolo che si sia visto da quando Santa Rosalia fece cessare la peste a Palermo” (Il Gattopardo). Ma tonache e grembiulini oggi sono affratellati dalla devozione sincera e ardente al dio Quattrino; e si scambiano i trucchi. Così che oggi ci sono anche i miracoli “laici”.
@ Lefthand. Excusatio non petita. Dire che Windows 10 è tutto un bug continuo che abusa della posizione dominante, che se tanto di dà tanto, se anche l’invocato vaccino da Coronavirus sarà marca Microsoft ciò sarà un motivo in più, oltre a quelli già noti e censurati, per diffidarne, è pure da complottista afasico, immagino. Come il pensare che quelli come te il giullare di corte lo facciano gratis.
@ Lefthand. La “congettura” che non stringendo il tourniquet – il laccio emostatico col quale si è arrestata un’emorragia a un arto – troppo né troppo a lungo si evita di far perdere l’arto o la vita al paziente, e si riesce a salvarlo, appare corroborata da tanti paesi, e purtroppo in negativo dall’Italia.
@ Valter Fiore. Mi pare si voglia dimenticare che si tratta di minimizzare i danni. Fare uscire un soldato al giorno contro il nemico mentre si resta assediati senza rifornimenti di cibo e acqua, applicando il suo argomento che così si stanno limitando le perdite giornaliere, rafforzato dal sostenere che i soldati nemici non perdonano quando nella maggioranza dei casi il soldato nemico esce sconfitto dallo scontro con uno dei nostri, è una strategia a perdere.
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2 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Bill Gates chiama Conte: “Ha riconosciuto l’impegno dell’Italia. Accordo su cooperazione mondiale per trovare il vaccino”
L’articolo “Who controls the British government response to Covid-19 ?” UK Column, 22 aprile 2020, porta a chiedere, dati i parallelismi, chi controlla la risposta dello Stato italiano (qualsiasi fazione politica la gestisca).
Riassunto. L’efficacia del lockdown è molto dubbia, mentre sta esso stesso provocando malattie e morti. Il modello matematico che lo ha giustificato prevedendo 500 000 morti è stato criticato da esperti come viziato e strumentale. Precedenti previsioni dell’autore, Ferguson, Imperial college, si sono dimostrate gonfiate nei decessi fino a milioni di volte, causando danni economici e suicidi. Nonostante ciò Ferguson è divenuto l’esperto ufficiale, scartando altri più titolati, avendo dietro il Gavi, l’alleanza per i vaccini; formata tra gli altri da OMS, Unicef, Banca Mondiale, Gates Foundation. Ricavi previsti per i vaccini 2020: 59.2 miliardi di dollari. Tra i progetti del trust, quello di microchippare la popolazione tramite la vaccinazione (ID2020). Trattando come semidei le cordate scientifiche legate a Big Pharma, che prosperano agitando la minaccia dell’apocalisse se non si ubbidisce, il governo inglese sta alimentando il diffondersi della sfiducia, l’erosione del dibattito democratico, l’isolamento e l’eutanasia degli anziani, un emergente stato di polizia, canali di delazione tra cittadini, la perdita di dignità e di sostentamento, maggiore dipendenza dallo Stato per la sopravvivenza, suicidio e carcerazione volontaria.
Risposte pubblicate e poi cancellate il giorno successivo, insieme alla mia replica censurata a C.C. nel post “Fase 2, Ricciardi (Oms): “Se i contagi salgono tra due settimane richiudiamo tutto. Non è ancora finita, bisogna restare ancora a casa”
spacexplorer: Ha fatto alcuni errori da evitare per non farsi bollare come neostregone dai neoaristotelici di turno: la Gavi vaccine alliance è il primo finanziatore dell’OMS non parte di, ovvero il maggior pagatore di questo ente “pubblico-privato” è un’insieme di case farmaceutiche ed il dichiarato scopo dello stesso è garantire che il 100% dei prodotti di farmindustria venga acquistato dal pubblico (garanzia di assenza di invenduto). ID2020 non è un microchip ma l’aberrante idea di fornire “certificati vaccinali digitali” alle persone, a gestione PRIVATA, e usare questi per accesso al lavoro ed ai servizi, in pratica un provato controlla chi può far cosa col beneplacito degli stati pseudosovrani, burattini in effetti della corporatocrazia moderna. La parte “microchip” non è tale ma semplicemente l’idea di iniettare un po’ di metallo facilmente rilevabile col vaccino in modo da permettere di sapere se chi si dichiara vaccinato lo è realmente. L’han sperimentato in Bangladesh causando un mare di malformazioni e decessi e per questo l’India gli ha dato il benservito, ora riprovano su scala maggiore…
La scelta che omette è quella del popolo di unirsi di nuovo e ORDINARE ai propri rappresentati di cambiar registro o esser spazzati via. Il potere lo abbiamo se siamo in tanti. Si tratta di rendersene conto ed usarlo e la storia non rende molto ottimisti in tal senso… Purtroppo il popolo è praticamente sempre bove e ignorante, anche grazie all’istruzione ad hoc per renderlo tale…
menici60d15:Ho riassunto in meno di 1500 lettere l’articolo. Che dice, come mostra anche una sua figura, che la WHO fa parte del Gavi, insieme a Unicef, Bill e Melinda Gates Foundation, The World Bank, donor country governments, research agencies, private sector partners, vaccine manifacturers, civil society organizations, implementing country governments. Non ho scritto che ID2020 sia un microchip. E’ un progetto che include esplicitamente l’idea di taggare le persone come oggi si fa coi microchip negli animali. “ID2020 is promoting the concept that there is a need for universal biometric verificationS” because “to prove who you are is a fundamental and universal human right,” as asserted on the ID2020 website”. L’articolo riferisce di “quantum dots (QD) which can deliver vaccines and at the same time, invisibly encode vaccination history in the skin. The QDs can be detected by specially adapted smartphones.”.
Mi interessa il suo definire “neoaristotelico” l’attuale scientismo. Nel 2013 ho scritto di “aristotelismo scientista”, nell’articolo “I cancri che non sono cancro”, nel mio sito. Dedicandogli un paragrafo così intitolato. E’ giunto anche lei, come immagino altri, autonomamente a questa conclusione? Può altrimenti indicarmi la fonte? Grazie.
spacexplorer: Ehm, temo non ci capiamo in Italiano…
La Gavi vaccine alliance è un insieme di case farmaceutiche che FINANZIA l’OMS. Per capirci una squadra di calcio, in Italiano, secondo lei, “è chi la paga”? Le ho semplicemente fatto notare questo errore.
“universal biometric verifications” != microchip. Vuol dire esattamente la sua letterale traduzione: “vogliamo poter identificare ogni individuo da parametri biometrici” questi possono essere *qualunque cosa* incluso le impronte digitali, il dna, l’espressione del viso o altro. Nel dettaglio si parla di introdurre minuscole quantità di metalli in una sorta di tatuaggio che permetterebbero una “lettura” stile RFID per identificare il soggetto.
TUTTO ciò è degno d’esser bollato come (tentato) crimine contro l’umanità cui vi è il diritto di rivolta, anche armata e a scopo di sterminio di chi ci prova, secondo l’art. 5 della carta internazionale dei diritti dell’uomo, diritto alla ribellione. Ma se lei lo presenta in salsa complottista lei sarà al volo accorpato a quelli che credono ai rettiliani screditando quanto giustamente afferma.
È più chiaro così?
menici60d15: No, non è chiaro, e non credo si tratti di un problema linguistico. Nel tentativo di evitare polemiche appiccicose mi sono limitato a riportare un articolo, che è disponibile su internet, invitando così ad andare a leggerlo; cosa che inoltre permetterebbe a chi ne avesse l’urgenza di verificare se davvero io abbia commesso quegli “errori” che lei inspiegabilmente non si stanca di attribuirmi. Articolo che essendo ben documentato non è tacciabile di complottismo, se non da chi sia in malafede. Non è chiaro cosa mi sta dicendo lei, dilungandosi, e a quale scopo. Grazie comunque per i consigli insistiti su come e cosa dovrei scrivere e non dovrei scrivere. Se le avanza tempo, parliamo un po’ di lei: mi dica per favore come le ho chiesto l’origine del suo concetto di “neoaristotelismo”.
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4 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Fase 2, Ricciardi (Oms): “Se i contagi salgono tra due settimane richiudiamo tutto. Non è ancora finita, bisogna restare ancora a casa” “
C’è qualcuno che parli dei danni alla salute da prolungamento delle segregazioni [1,2], andando al di là del modello puerile “tutti chiusi che c’è una tigre in giro” ? C’è qualche frammento di giurista, qualche spicchio di magistrato, qualche scampolo di intellettuale che chieda perché il signor Ricciardi possa tenere in mano il comando delle valvole di affondamento dell’economia italiana in nome di quello che è stato chiamato, a proposito delle manipolazioni delle proiezioni che giustificano l’oltranzismo sui lockdown, “Armageddon virus” [3] ?
1 The lockdown is killing people, too. O’Neill B. 16 aprile 2020.
2 Delaying herd immunity is costing lives. 29 aprile 2020 . Kulldorff M. professor of medicine at Harvard School.
3 “Michael Thrusfield, a professor of veterinary epidemiology at Edinburgh University, last night said that their model contained errors and they ‘generated an Armageddon virus which did not accord with reality’”. (In: Ministers are accused of treating Doomsday scientist like demigod. 3 marzo 2020).
C.C.: Come sarebbe stato senza il lockdown non lo sapremo mai, forse una ecatombe, c’è da immaginarsi l’insurrezione contro il governo criminale, assassino, stragista di massa, e in una situazione di epidemia diffusa, chi ci sarebbe entrato in un ristorante o in un bar, in un negozio a fare shopping a cuor leggero, ricordo che il moltiplicatore del contagio lombardo è stata la partita dell’atalanta e quel w.end di movida dei primi di marzo, quando nessuno ha voluto fermare nè partita, nè attività, e ricordo che le direttive bonarie di restare a casa non furono osservate, con i parchi strapieni, e un indice di contagio elevatissimo, per cui fu necessario decretare il lockdown per far capire come stavano le cose. Comunque, personalmente, avrei tenuto tutto aperto, proprio per vedere se l’Italia è la Svezia, così, tanto per vedere
censurato: @ C.C:
Vale la formula icastica di Montanelli: Italiani pecore anarchiche. Anarchici, perché non comprendono l’interesse civico comune. Pecore, per la loro obbedienza a qualsiasi autorità. Come quei militanti comunisti che Guareschi ha descritto disposti sull’argine del Po, coi calzoni abbassati, pallidi, con in una mano un rasoio e nell’altra i testicoli. Arriva di corsa una staffetta: “Contrordine compagni! Dovete scAglionarvi sulla riva, non scOglionarvi!”. Le direttive di Tegnell* adottate dalla Svezia andavano seguite per il loro fondamento scientifico e razionale; e come il miglior modo per evitare di tagliarseli in obbedienza a minacce pompate psicologicamente e materialmente. Ma occorreva non solo un pizzico di coscienza civica, ma anche un po’ di fierezza. Gli italiani pagheranno cara la loro pecoronaggine davanti a figure di autorità. La loro sottomissione ai C.C.: Codardi e Corrotti. A proposito, posso testimoniare che nei mesi e nelle settimane precedenti l’epidemia i CC col budriere si sono dati particolarmente da fare a favore degli interessi che Ricciardi rappresenta, e che ora sta gestendo con questi atteggiamenti da padrone del Paese.
*10 MORE Experts Criticising the Coronavirus Panic. Off Guardian, 28 marzo 2020.
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5 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Pietrobelli “Mazzoncini verso guida della multiutility lombarda A2A. M5s: ‘Rinviato a giudizio, è incompatibile’. Per il sindaco di Brescia nomina è regolare”
Fino a che durerà, trovando un pubblico che accetta il dogma della mafia come entità ontologica perenne e ineliminabile, lo show sempreverde della mafia di turno, dietro ad esso continueranno a operare liberamente e a prosperare alla luce del sole altre varietà di sodalizi predatori. La clericale Brescia è un buon posto dove osservare quella che chiamo la metamafia: il crimine istituzionalizzato che nasconde la sua vera natura dietro alla facciata nobile della lotta al diavolo, alla mafia; con il connesso piduismo, l’uso mafioso dei poteri dello Stato. Personaggi bresciani hanno avuto e hanno un’influenza – cruenta – nello sviluppo di questo concetto. Alcuni provenienti dalla magistratura zanardelliana*.
*da Giuseppe Zanardelli, bresciano, PdC, esimio giurista. Massone e praticante di metodi di governo come la persecuzione tramite il potere dello Stato: “Se un magistrato … un impiegato pubblico … osa appoggiare il candidato dell’opposizione, cala su di lui la scure del prefetto” (Chiarini). Tra i fondatori della loggia P2 storica, a lui nel 2010 i magistrati di Brescia, babbo Mazzoncini in testa, hanno intitolato il palazzo di giustizia, con statua all’ingresso; mentre erano intenti a proseguire, con i procedimenti interminabili e le assoluzioni, l’opera pluridecennale di riduzione asintotica delle responsabilità giudiziarie per la strage piduista del 1974.
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6 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, nella Svezia anti-lockdown più di 2900 vittime: tasso di mortalità record dei Paesi nordici”
La Svezia ha fatto in modo che l’epidemia nel prendersi vite si strozzasse: rendendo immune la popolazione. Si è assicurata la fine dell’epidemia in tempi ridotti, la prevenzione di altre ondate e la riduzione dei danni da contromisure. Lì non trattano il tempo come una variabile secondaria, ma sono consapevoli della sua azione di nefasto moltiplicatore del danno epidemia, da contromisure. Da noi centellinando i contatti si alimenta l’epidemia q.b., come una fiamma che si vuole tenere accesa – e regolabile – il più a lungo possibile; col risultato di prolungare le contromisure distruttive. In Svezia hanno un abbassamento reale di R: Rt= Ro*(S/N), S=suscettibili e N=popolazione. Un Rt effettivo e sostanzialmente irreversibile, ceteris paribus. A differenza del nostro abbassamento di R, da segregazione, fittizio e che può tornare ad aumentare: Rt=Ro*((Sc-Sb)/N) con Sc= suscettibili circolanti e Sb= suscettibili bloccati. Si prevede che la Svezia non avrà un tasso di mortalità finale peggiore della media europea. Al 6 maggio risulta avere 291 morti/milione abitanti (Italia 491, Francia 391, Spagna 553, UK 443, Olanda 304, Polonia 389); e ha un tasso record di immunizzati; molto più alto degli altri paesi scandinavi, lodato da epidemiologi danesi e norvegesi. Resterà così l’economia più forte in Europa secondo Soininvaara, politico finlandese. E quindi con i tassi più bassi di morbilità e mortalità da depressione economica, oltre ad avere mantenuto condizioni di vita civili.
@ fender 957. I dati che riporto sono quelli correnti. Usati da tutti. Es. ho evitato di riportare l’osservazione dell’epidemiologo di Stato svedese Tignell secondo il quale in Italia si occulta parte della mortalità; per nascondere gli effetti disastrosi delle condotte e delle scelte. E’ pressoché certo che i dati disponibili siano imprecisi ed eterogenei; ma è calunnioso definirli “non reali e non scientifici” non potendo “rispondere” alle conclusioni che appoggiano. Le appoggiano insieme alla realtà, quella di una Svezia che se la sta cavando e di un’Italia che si sta infognando tramite questa epidemia.
Non ho fatto calcoli: Ho solo analizzato brevemente le due strategie di Svezia e Italia, mostrando come siano agli estremi opposti, e come l’approccio svedese contenga i danni, mentre quello italiano appare soddisfare il criterio di massimizzare i danni indiretti da contromisure.
Saresti contento – anzi sei contento, perché è realtà – di un governo che fa morire gli anziani, molto più che in Svezia, e lo ha fatto davvero buttandoli in lazzaretti (v. casi RSA) al contrario della Svezia; e che così facendo fa proseguire l’epidemia, invece di spegnerla, e giustifica misure draconiane che ne moltiplicano i danni ?
@ fender 957. Il sostenere che la Svezia sta all’Italia come i Parioli a una favela è scientifico; che il blocco prolungato dell’economia moltiplichi i danni di un’epidemia è una congettura speculativa “non avallata da nessuna autorità sanitaria” ed è pura polemica antigovernativa. In effetti le autorità sanitarie decidono anche delle condizioni socioeconomiche del Paese; mentre non ci sono studi randomizzati controllati sugli effetti di un calo del PIL del 10%. Fender, tu hai il nickname di una rinomata ditta di chitarre e bassi. Apprezzo questi tuoi assoli, ma apprezzerei anche che ora andassi a farli da un’altra parte.
@ Sobchak. Se è come lei dice, come mai in Svezia, con minime misure di contenimento, non c’è segno degli effetti apocalittici predetti dal modello fatto proprio da Conte e Speranza? O da quello di Ferguson e Johnson? La strategia svedese ha il senso della legge di Farr: è così che di fatto terminano le epidemie. Tanto più se hanno un basso infection fatality rate, e colpiscono con forte prevalenza gruppi a rischio identificabili e che si possono proteggere. Ha senso per tanti epidemiologi e docenti universitari. Es. Kulldorff, di Harvard: “COVID-19 Counter Measures Should be Age Specific”. Ripetete a knee-jerk questa espressione, “non ha senso”. Che oltre ad essere arrogante è un bluff, perché se c’è qualcosa che è insensato è il fare credere che il basso Rt che si ottiene fittiziamente con le segregazioni massive sia lo stesso Rt che nei modelli standard porta all’esaurimento delle epidemie. Come ho mostrato, è piuttosto un indice di mantenimento dell’epidemia. Oltre allo attack rate, andrebbe considerato anche lo attack time, il periodo di tempo dell’epidemia e dei conseguenti danni da contromisure. Che se prolungate assumono dinamiche a cascata: di tipo esponenziale, ciò che si dice di stare evitando. E che la Svezia sta evitando, senza avere le stragi che il modello Conte-Speranza predice come certe se non si provoca il meltdown economico.
@ GianLo. Vorrei seguire il suo consiglio di non rispondere. Da un lato è vano e penoso. D’altra parte, penso di dovere contrastare la loro attività di disinformazione e diffamazione, e di usarla per fare chiarezza; e può essere utile lasciare documentazione degli sciami di troll che avvolgono gli scienziati e gli statisti di operazioni come questa del Coronavirus. Non credo che la loro pervicacia e cattiva fede dipendano solo dal guardare Fazio, la D’Urso, la Bortone e le altre “hand-wavers”.
@ Sobchak. E’ lei che tenta di applicare i modelli Armageddon di Conte e Speranza e di Ferguson e Johnson* alla Svezia per fare figurare la rotta italiana come superiore alla resistenza svedese. Io cerco di prendere il meglio dove lo trovo; anche dalla lingua inglese. E di scartare il peggio, incluso quello british *. Mi pare lei questo filtro lo abbia montato alla rovescia. Invece di fare i patrioti schizzinosi davanti a un’espressione inglese cercate di non vendere il Paese agli interessi anglosassoni (Dezzani F. Discesa agli inferi. 22 marzo 2020).
* Ministers are accused of treating Doomsday scientist like demigod: Number 10 has failed to properly challenge the word of coronavirus professor Neil Ferguson whose study sent Britain into lockdown, critics say. Mailonline 3 mag 2020.
@ Sobchak. No, la mia tesi è sempre che la Svezia imboccata la via dell’immunità di gregge sta ottenendo risultati ben lontani dal mostrare che sbaglia; mentre l’Italia la rifugge attivamente; usando però gli indici che misurano l’ottenuta immunità di gregge per simulare contro i fatti successi. Quella italiana è una strategia attribuibile non solo a corbelleria, ma a qualcosa di peggio: andrebbe esaminata, coi suoi effetti che stanno portando a risultati complessivi tra i peggiori al mondo, anche sotto il profilo della limpidezza e delle finalità. In effetti la parola “applicare” per il suo tentativo di difendere la debacle italiana facendo sembrare che sia la Svezia a sbagliare è troppo ricercata, e la lingua italiana offrirebbe alternative più espressive.
@ Sobchak. Tutti possono leggere che ho scritto che la Svezia ha fatto in modo da favorire l’immunità di gregge, ottenendo vantaggi, invece di evitarla presentandola come la peste e moltiplicando il danno, come è stato fatto criminalmente in Italia. Pur di fare propaganda per inganni sciagurati e imbrattare chi li denuncia attribuisce cose false. Non sono io che devo fare pace con sé stesso. E’ lei che dovrebbe farsi crescere una coscienza. Ci sono già tentativi di coniugare questa frode a quella delle staminali; forse c’è speranza per la sua menomazione morale.
@ Sobchak. Non ho scritto che la Svezia ha già spento l’epidemia con l’immunità di gregge. Ho scritto che ha impostato la risposta in modo da ottenere questo risultato, e che sta lo sta ottenendo. Infatti ho aggiunto le previsioni sul tasso di mortalità finale in futuro: “Si prevede che la Svezia non avrà un tasso di mortalità finale peggiore della media europea”. Il modello Tegnell prevede un 26% degli abitanti di Stoccolma infettati per l’ 1 maggio, e un livello sufficiente di immunità di massa per metà maggio. Se fosse vero che “i vantaggi in termini di immunità di gregge ad oggi sono nulli” come scrive, dovremmo rallegrarci: significherebbe che gregge o non gregge anche senza le misure da lager non si hanno le stragi minacciate. E ho scritto che i nostri responsabili hanno fatto imboccare all’Italia la via opposta, evitando l’immunità di gregge e facendo in modo da prolungare quanto più l’epidemia, e favorire recrudescenze, e quindi il prolungamento della paralisi. Né ho scritto che l’Italia è finita in rovina; ho mostrato che ha preso questa rotta. Le probabilità di un esito disastroso per l’Italia aumentano considerando come un indice di dolosità le fesserie verbali e numeriche e la sfrontatezza con le quali i troll di appoggio cercano di mascherare le mutande dell’imperatore. Invece che di imperatore bisognerebbe parlare di vestali, visto che accudite l’epidemia per tenerla attiva il più a lungo possibile come quelle vergini badavano a non fare mai spegnere il fuoco sacro.
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7 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mafia, anniversario stragi: manifestazione online e in televisione. Fondazione Falcone: “Dedicato al coraggio di tutti i cittadini””
Uno degli scienziati più influenti al mondo, Ioannidis, ha paragonato l’accettare il lockdown (quello USA, meno stretto del nostro) al gettarsi in un baratro sulla parola. Con tutto il rispetto per la sorella di Falcone, gli italiani stanno mostrando non coraggio, ma remissività imbelle a un’operazione che va a loro danno. Credo che tra i vari moventi delle stragi del 1993 ci fosse quello di instaurare un sistema mafia-antimafia; funzionale al nuovo corso liberista che parallelamente veniva impiantato. Con l’antimafia perenne che serve da sacro paravento, da alibi di ferro e da legittimazione di livello quasi-costituzionale al malaffare di Stato e a quello protetto dallo Stato. E anche all’ignavia e allo scarso senso civico dei cittadini, ai quali basta battere le mani e portare il loro compitino di espressioni di circostanza alle cataste di trita retorica dei tanti riti antimafia per essere a posto. La liberazione a gioco dell’oca dei boss e l’indecente teatrino mediatico di Bonafede e Di Matteo mentre il Paese è sottoposto a shock che come nel 1993 porteranno a nuovi infelici assetti sono spiegabili con questo ruolo scenico della lotta alla mafia. Invece che con applausi reciproci che sono applausi a sé stessi, i combattenti valorosi andrebbero commemorati chiedendo perché ancora la mafia non è stata sconfitta, e a che punto sono rispetto all’anno precedente nell’eliminazione della mafia quelli che si presentano come i successori dei caduti.
@MariachiaraRossi. Mi fa piacere che anche lei critichi l’accostamento antimafia – Coronavirus. Ma permetta anche agli altri di criticarlo.
@MariachiaraRossi. Non sono io che sta appiccicando la commemorazione delle stragi a questo nuovo golpe (e che le sta appiccicando dalla parte sbagliata). Io lo segnalo a chi ne sia inconsapevole.
1992. Ero in USA, nell’ultimo dei 4 anni vissuti lì (ho un appunto basato su quell’esperienza: i contatti professionali in USA, dove si viene attentamente valutati dal loro punto di vista, non sempre portano fortuna in Italia; vi ho segnato i casi di Falcone, Boris Giuliano e altri uccisi). Di Falcone e Borsellino seppi casualmente; dal gestore siciliano di una pizzeria di Brookline, Boston. Aveva al collo una piccola sagoma della Sicilia d’oro, con un diamante in corrispondenza di Palermo. Dopo i complimenti per la pizza, parlando dell’Italia e del Sud dissi che sono bei posti dove vivere, purtroppo guastati dalla mafia. Restò in silenzio. Lo ripetei e mi rispose: “Dipende; se ti conoscono è una cosa; se non ti conoscono può essere diverso. Un mese fa hanno ammazzato un altro magistrato”. Mi informai e seppi delle stragi. Oggi pure lei tutta compresa di zelo antimafioso usa l’argomento del “non ti conosco”: non ha mai letto mie partecipazioni alle ricorrenze. Sulle mafie e l’antimafia, non come esperto ma come testimone, ho messo per iscritto su internet diverse pagine; che credo non possano sperare nel suo imprimatur. Ne ho scritto anche in occasione delle commemorazioni. Che sono giorni del calendario tristi per chi sa in prima persona l’uso che viene fatto del manto di sacralità che generano.
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11 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Ruccia “Coronavirus, Delrio: “Nuovo Mes convincente. Capisco prudenza degli amici M5s, ma non si può chiamare ‘baco’ qualcosa che è farfalla””
Delrio era ministro dei trasporti quando il suo dicastero, prefetto consenziente, rilasciava una patente di guida rinnovata ‘defaced’: con la faccia della fototessera trasformata in una silhouette nerastra dai lineamenti irriconoscibili (2016). Un’alterazione sgradevolmente simile a un simbolismo massonico/mafioso, per un medico già bersaglio di continui trattamenti degradanti, e sgradito all’industria e alla finanza mediche. Le stesse industrie e finanza biomediche che ora si espanderanno in Italia a spese degli altri settori; grazie a Delrio e c., che, portata l’Italia a primeggiare nel mondo per Stringency Index, stanno ponendo le basi per la Farmocrazia*.
L’emiliano con legami nel crotonese profondo afferma entusiasta la preminenza della realtà sul nome usato per designarla. Fa venire in mente Giulietta di Shakespeare: “Cosa c’è in un nome? Ciò che chiamo rosa, anche con un altro nome conserva sempre il suo dolce profumo”. E, dati sia l’inconfondibile odore del Mes, sia l’uso che verrà fatto dei corpi degli italiani in una economia che punterà sulla medicina per generare ricchezza, fa venire in mente anche Shylock del Mercante di Venezia, che ottiene il diritto di cavare una libbra di carne dal prestatario come garanzia di un prestito apparentemente vantaggioso.
*K Sunder Rajan. Pharmocracy. Value, politics, and knowledge in global biomedicine. Duke University Press, 2017.
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12 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Silvia Romano, Gherardo Colombo a Punto Esclamativo (Loft): “Siamo un popolo di presuntuosi che pensa di poter giudicare tutto””
E’ presunzione scagliarsi contro una ragazzina che, assecondando il suo byronismo, è stata mandata a giocare in ore leonis. Ma è vanagloria tacciare gli altri di ignoranza mentre si osanna servili chi ha pagato a tagliagole un riscatto, forse in denaro e certo in propaganda, per una liberazione avvenuta lo stesso giorno dell’anniversario del ritrovamento di Moro, che in obbedienza ai mandanti fu tenuto fermo sotto i colpi dei sicari.
Siamo presuntuosi. Ma “omertà” viene da “umiltà”. Non è modestia l’accettare le versioni e la retorica ufficiali su fatti pubblici gravi che in realtà ci riguardano. Come Renzo che si fa imbambolare da Don Abbondio che per non fare il suo dovere lo accusa di presunzione in materia di legge canonica: “Dunque, se non sapete le cose, abbiate pazienza, e rimettetevi a chi le sa.”. Se gli italiani si informassero e giudicassero di più su Moro nel 1978, sulla riconversione alla seconda Repubblica nel 1992-93, oggi non subirebbero docili la sorte che li attende con questa terza operazione, il lockdown orwelliano nel 2020.
Si acclama l’aumento dei posti in terapia intensiva e dei ventilatori; si nasconde come possa tradursi in un danno alla salute *. Un esempio del genere di presunzioni “asintomatiche” diffuse dal potere; quelle che i magistrati tendono a rendere leggi di fatto.
* The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and Ventilators: Intuitive but Errant. Ann Intern Med 7 maggio 2020.
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14 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mes, dalla Spagna alla Grecia i governi del Sud Europa si tirano indietro: nessuno vuol essere il primo a chiedere il prestito”
Un concetto prezioso di questi tempi – anche per i giuristi, a proposito delle sospensioni dei diritti di base – è quello di “uso duale”: un potere, una tecnologia possono avere un uso benefico e uno ostile. Es. il tracing nelle epidemie può divenire strumento di controllo della popolazione e delle minoranze*. L’esempio classico è l’energia nucleare; la medicina non è da meno quanto a uso duale. E’ sia un servizio che emancipa, in certo grado, l’umanità dallo stato di natura, materialmente e moralmente; sia uno strumento straordinariamente efficace per fare soldi con l’inganno.
Si dice che il nodo scorsoio del MES sarà evitato spendendolo in sanità. Bisogna considerare che lo sconvolgimento attuale sta portando a nuovi assetti economici; e che ci sono segni che questi includeranno un ancor maggior spazio all’industria e finanza mediche, già corrotte, a scapito di altri settori economici. E a scapito della salute, perché nella medicina commerciale profitto e interesse del paziente divergono e prendono a volte direzioni opposte. Invece di dare per scontato che i soldi spesi in sanità siano ben spesi, occorre chiedersi, laicamente, se si tratti di soldi spesi in medicina a vantaggio del pubblico o a vantaggio dell’industria e finanza mediche. La cultura clericale italica, abituata a riconoscere valore a priori in base all’abito, saio o camice, senza controllare il merito, espone a mettere la testa in un doppio cappio.
*Kucharski A. The rules of contagion. 2020.
@ Giovannino-Brambilla. La tua indignata distinzione tra Mes fregatura e medicina santa mi ricorda quel bambino del film ‘Stand by me’ che spiegava che Paperino è inventato mentre Superman esiste davvero.
@ Grandavide. Credere che le uniche truffe in medicina siano l’omeopatia e affini è come credere che tolta Vanna Marchi i messaggi della tv siano tutti veritieri e onesti. Quelli che stanno a sentire i magliari che lo fanno credere poi andranno a fare da carne da cannone al business sul Covid, coi suoi trucchi e danni iatrogeni*.
*Key questions about remdesivir still unanswered. Lown Institute, 14 mag 2020.
The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and Ventilators: Intuitive but Errant. Ann Intern Med 7 mag 2020.
@ Giovannino-Brambilla. Io ho osservato che oltre a contenere un amo, le esche possono essere avvelenate. Tu parli di fregatura, ma ti arrabbi su quanto è buona e succulenta secondo te l’esca. Sì, non ti ho capito Giovannino …
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17 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Race for the cure, il messaggio di Conte: “La corsa per la cura ai tumori al seno non può fermarsi. Fondamentale investire nella ricerca””
Le contromisure sul Covid, coi loro danni immani che fanno dell’Italia il Paese più sconvolto, sono per il nostro bene. O no? Il tacchino induttivista di B. Russell crede che il padrone gli voglia bene perché ogni giorno lo rimpinza. Fino a che il 24 dicembre non gli tira il collo per la cena di Natale. Il patrocinio alla potente Komen di Conte e Speranza durante la serrata (ma vale anche per altri politici) col codazzo di gente che ottiene così sia pubblicità, sia la benevolenza della “farmocrazia” (1), permette di valutare se siamo dei beneficiati oppure veniamo venduti come pollame per l’industria medica. La Komen “oversells” la mammografia (2). Susan Bewley, professore di salute della donna al King’s College, ha scritto che la sospensione degli screening per la crisi Covid è una buona notizia; un’occasione per rivelare al pubblico che i loro sbandierati benefici sono piccoli o nulli, o negativi; che sono supportati alimentando falsi miti, e facendo decidere le persone sulla base di informazioni tecniche ingannevoli (3).
I capponi italici, instancabili nel beccarsi tra loro, dovrebbero riesaminare le reali intenzioni dei padroni della fattoria.
1K Sunder Rajan. Pharmocracy. Value, politics, and knowledge in global biomedicine. Duke University Press, 2017.
2 *Woloshin S et al. How a charity oversells mammography. BMJ, 2012 345: e5132.
3 Susan Bewley: Things should never be the same again in the screening world. BMJ, 14 aprile 2020.
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17 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di C. Troilo “Eutanasia, la battaglia non si ferma: Mattarella ha trasmesso una lettera al ministro D’Incà”
Invece di credere alle lusinghe su quanto saremmo disciplinati e coraggiosi, sul nostro condurre “battaglie” come questa per l’eutanasia, dovremmo riconoscere che siamo guidati nei nostri pensieri dalla paura inconsulta. Meglio, tramite la paura inconsulta. Mediante la quale veniamo spinti ad affidare la nostra sorte ad autorità alle cui decisioni ci abbandoniamo come da bambini ai nostri genitori quando eravamo spaventati. Ci stiamo suicidando economicamente, e anche fisicamente, obbedendo alle regole orwelliane che dovrebbero salvarci la vita dalla peste; rinunciando inoltre a quella dignità di vita che crediamo di rivendicare essendo indotti a chiedere – contemporaneamente – di essere abbattuti per paura di soffrire.
La paura è in certa misura naturale e sana. Ci porta a proporzionate misure di prevenzione contro le infezioni. Ci porta a rifiutare l’accanimento terapeutico a fine vita o in condizioni di vita meramente zoologica. Ma la paura blu, il terrore, ci spinge ad atti controintuitivi che ci danneggiano. Acclamiamo il raddoppio dei posti di terapia intensiva vantato da Speranza per il Covid, che causerà quell’accanimento che temiamo*; e che crediamo ci verrà evitato con l’eutanasia, che invece aumenta ancora la discrezionalità di vita e di morte, a seconda dell’interesse del business medico*, su di noi.
* The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and Ventilators: Intuitive but Errant. Ann Int Med, 7 maggio 2020. E sua bibliografia.
@ rolfo56. Neppure io ti capisco quando scrivi che il dolore può essere trasformato, sempre, anche quando intollerabile, in occasione di crescita spirituale. E non si tratta di idioma. Mi ricordi il prete che in Ricomicio da tre dice che anche perdere una mano non va visto come un castigo ma come un dono; Troisi gli risponde che i preti esagerano sempre. Quello che voglio dire è che bisognerebbe affidarsi meno alle opposte retoriche, la clericale e la “laica”, entrambe altisonanti e superomistiche. E guardare di più a fattori reali come gli interessi economici e di potere, la paura, l’uso della paura da parte dei grandi interessi, e il merito tecnico delle scelte sull’inserire e lo staccare la spina.
@ rolfo56. Anche questo basare valutazioni etiche e legislative generali su vividi casi singoli riportati dai media, che porta alla distorsione detta ‘identifiable victim effect’ (molto sfruttata, anche nell’emergenza Covid), andrebbe superato. Dei “numeri” tanto citati, cioè delle statistiche, dei dati di popolazione aggregati, si sottovalutata, soprattutto in campo biomedico, e anche bioetico, sia la capacità di ingannare, sia la capacità di correggere false impressioni e inganni a favore della pietà, compassione e solidarietà usandoli correttamente.
@ rolfo56. A me sembra di avere colto dove vuoi andare a parare; anche perché l’argomento del dolore come “occasione di crescita”, per quanto astruso è in libera circolazione, dato lo spazio di cui il clero dispone sui media. E’ anche usato dal marketing biomedico: es. la sezione Salute del Corriere della Sera ha una rubrica fissa che si intitola “La malattia come opportunità”. Un argomento ripreso anche dalla Società Italiana di Pediatria, che a mio parere nel farlo ha debordato dai suoi compiti a spese dei suoi doveri. L’estetizzazione dello stato di malattia è uno dei figli malati dell’attuale matrimonio d’interesse tra business medico e Chiesa. Una nota saggista, con diagnosi di cancro della mammella, ha scritto contro queste tecniche di vendita avvilenti e disoneste: Ehrenreich B. Smile or die. How positive thinking fooled America & the world. Granta, 2010. Da noi c’è la versione pretesca; che ha affinità con l’esaltazione tramite mortificazione del corpo del misticismo medievale, e con la lugubre retorica fascista. Gli intendimenti di questa glorificazione interessata del dolore degli altri, l’aberrante spacciato per elevato, penso di averli compresi.
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20 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Bonafede, Davigo su La7: “Io al suo posto come ministro Giustizia? Mai. Da più di 30 anni ripeto che i magistrati non devono fare politica””
Bisogna ascoltare Davigo quando spiega che i magistrati non devono fare i politici. Ma occorre anche distinguere tra divenire un politico e fare politica. La posizione di magistrato è ottima per fare politica. E Davigo ne è un esempio. Nell’intervista ha anche difeso la legittimità delle misure restrittive per l’intera popolazione e di strozzamento dell’economia assimilandola a quella dei fogli di via dei questori per soggetti pericolosi. La lucidità analitica con la quale castiga la corruzione spicciola appare capovolgersi, davanti al tema degli abusi dei poteri forti, in un frettoloso “professionismo delle carte a posto” assolutorio. O in una specie di Nuremberg defense autoassolutoria. Dando per scontato che le misure eccezionali e dagli effetti disastrosi – dettate dall’OMS, che ha una storia di corruzione – siano tutte materialmente giustificate; rifiutando di considerare, lui così solerte nell’additare, meritoriamente, le astuzie dei farabutti quando si tratta di mazzette, se non ci siano abusi col pretesto del “supremo” interesse della salute. Della salute “quoad coronam”, in obbedienza all’OMS; salute tanto ristretta e storpiata quanto è dilatata e irrealistica la definizione di salute dell’OMS come “totale benessere fisico, mentale e sociale”. Contraddizione apparente: con entrambi gli estremi ad essere favoriti sono gli stessi grandi interessi – pagatori dell’OMS – che vogliono la medicalizzazione della società e dell’economia; e ora lo Stato terapeutico.
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22 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, la Svezia senza lockdown ora ha il più alto tasso di mortalità al mondo”
I media diffondono “vanity metrics”, statistiche ad effetto sull’epidemia; prima tra le tante il numero assoluto dei morti. Ai tassi relativi, più corretti, si ricorre quando permettono, manipolandoli, di incoraggiare la gente a credere che la via che è stata fatta loro imboccare, verso il burrone economico, è quella giusta. I dati di questa statistica a ciliegia, da Our World in Data, mostrano che il 14 maggio in Svezia si sono registrati 147 morti da Covid; in Italia 195. Mortalità giornaliera per milione di abitanti 14,7 in Svezia. 3.6 in Italia: 4.5 volte più bassa da noi. 18 maggio: Svezia 5 morti, 0,5 per milione, Italia 145. Stavolta è la Svezia ad avere una mortalità per milione 5 volte più bassa. In realtà, questi dati oscillano, e non bisognerebbe ritagliare i fotogrammi che fanno comodo. Ma “nella società dello spettacolo il vero è un momento del falso”. La Svezia con misure soft ha finora una mortalità cumulativa del 30% più bassa, e prospettive di salute economica e fisica molto più serene, dell’Italia incatenata.
Giesecke, del Karolinska institute, Stoccolma, spiega che la mortalità cumulativa tra nazioni alla fine sarà simile; che lo hard lockdown è futile come misura per fermare l’epidemia. E anzi favorisce recrudescenze*. Ovvero il prolungamento dello strozzamento economico e sociale; ciò in cui i politici di ogni colore ai quali gli italiani fanno reggere il timone veramente primeggiano.
*The invisible pandemic. Lancet, 5 mag 2020.
@ Marco Bottiglioni. Il mio non è un paragone, è un esempio con i vostri stessi dati per mostrare l’ingannevolezza del vostro paragone. Mi chiedo sempre se il ritagliare e distorcere sistematici siano dovuti a cattiva fede o a limiti cognitivi che assumono forme perverse. Es. da cosa nasce questo suo “ridere parecchio” davanti alle osservazioni su una rivista medica leader e certo non “dissidente”, per difendere un’efficacia del lockdown, nel fermare l’epidemia, non teorica ma inventata.
@ paigam@mindless. Invece di fare domande petulanti, lo hai letto l’articolo sul Lancet che segnalo sopra? Si o no? Ne ho altri di altri specialisti internazionali che dicono lo stesso. E ai quali si sono adeguati diverse nazioni, che al netto della propaganda stanno andando molto meglio di noi. Non secondo me, o secondo te, ma secondo professionisti accreditati, il numero finale di vittime potrà essere non inferiore ma superiore con l’hard lockdown invece che senza, dati i suoi effetti indiretti. La povertà e il blocco della normale vita sociale e dei servizi sono consistenti fattori di morbilità e mortalità. Ti sempre assurdo, paradossale? La medicina col suo vizio di applicare misure estreme in assenza di conoscenze sufficienti per molti secoli ha aggiunto i suoi danni a quelli delle malattie*. E lo ha fatto anche grazie a un pubblico credulone e ansioso di obbedirle. Invece di fare paragoni con epidemie del passato, a sproposito dato il diverso contesto, bisognerebbe ricordarsi di questi precedenti.
* Wootton D. Bad medicine. Doctors doing harm since Hippocrates. Oxford University Press, 2006.
@ paigam@mindless. In Svezia senza hard lockdown c’è stata una mortalità più bassa che da noi con l’hard lockdown. Probabilmente il divario aumenterà dati gli effetti nocivi dell’hard lockdown, e il prolungamento delle misure restrittive che comporta. Vedo che non ti piace leggere i dati e studiare, mentre non hai difficoltà a intervenire insistendo molto sul personale. Qualunque cosa tu sia, lo sei a livelli record: chiami bufala la realtà, ciò che avviene di fatto in altre nazioni, e verità un controfattuale, ciò che sarebbe ipoteticamente avvenuto secondo voi se non si fosse strozzato il Paese.
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21 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Giovanni Falcone, Lodato su La7: “Nel 1989 mi fece il nome di Bruno Contrada”. L’avvocato: “Chieda scusa, mio assistito è oggi incensurato”
Contrada “mente raffinatissima”? Era un tirapiedi, i servizi essendo quadri delle forze atlantiche. Si usano come al solito esecutori come pecora per proteggere i mandanti. Inoltre si pratica ciò che chiamo “pipeling giudiziario”: lo svelare infamie di 30 anni prima per coprire quelle che si stanno commettendo al presente. Quello stesso passato del quale si “fa memoria” per occultare il presente continua ad operare sottotraccia, non essendo mai andato via. L’attuale presidente della commissione antimafia, Morra, mostra pubblicamente simpatia per i cavalieri del Santo Sepolcro, ai quali era affiliato Contrada (come Gelli, Marcinkus e importanti mafiosi). Trovandomi nel cosentino, e scrivendo delle manipolazioni istituzionali sull’epidemia con le quali si sta strozzando l’Italia, non mi vengono risparmiate occasioni per ricordarlo. “Strange bedfellows” direbbero citando Shakespeare i cronisti politici anglosassoni. Da noi potremmo citare Pirandello: “La maschera e il volto”. Le varie fratellanze massonico-clericali, coi loro insospettabili e benemeriti, che allora si diedero da fare per quel golpe che servì a trasformare la corrotta I Repubblica nella ancora più corrotta II Repubblica, si stanno dando da fare, liberamente come allora, per l’attuale operazione Covid, che risulterà in una ulteriore svendita del Paese.
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21 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Pipitone “Giovanni Falcone, il ricordo al Csm. Di Matteo: “Prima di essere ucciso fu delegittimato e isolato anche dalla magistratura e dal Consiglio”. Ardita: “Basta ipocrisie, fu tradito e calunniato pure dai colleghi””
Oggi sotto certi aspetti è peggio; perché le parti sono meno chiare. Ai tempi di Falcone c’era un blocco istituzionale che difendeva in maniera semi-trasparente la mafia; per servire, traendone vantaggi, il padrone atlantico, che usava la mafia come parte del sistema di controllo del Paese. Oggi lo si serve anche vestendo i panni dell’antimafia; che è divenuta anch’essa, come alibi, distrazione e attività legittimante, strumento dei poteri non ufficiali. I legami di De Raho con Palamara, la simpatia di Morra per i cavalieri dei Santo Sepolcro (Contrada, Gelli, Marcinkus), dicono di una continuità aggiornata gattopardescamente ai tempi. Il sottobosco massonico-clericale che allora lavorò obbediente, a fianco della manovalanza mafiosa, per sostituire la cattiva I Repubblica con la pessima II Repubblica, oggi lavora obbediente , spesso col crest dell’antimafia appeso alle spalle, per un ulteriore degrado dell’Italia; servendosi del Covid. Mafia “virulentata”, ripeto da anni; oggi si sta virulentando non il virus, ma l’epidemia; con misure irrazionali e incostituzionali spacciate per “scienza” che la prolungano e ne moltiplicano i danni socioeconomici. Oggi come allora, la magistratura non fiata e accetta e sostiene la versione ufficiale. Battendosi il petto sulle vergogne del passato mentre ne commette di simili.
@ Mariachiara Rossi. Se non ci sono morti per strada c’è necessariamente meno mafia? Se i cadaveri -di innocenti- restano in sala settoria, uccisi da affari sporchi, es. da una medicina legalmente fraudolenta (io ne ho visti tanti) che si sostiene su pratiche mafioidi, va meglio? Eppure nell’essenza della mafia storicamente vi è l’operare il più possibile in silenzio, per vie oblique, senza dare nell’occhio. Mio nonno, calabrese, diceva che “Il peggior delinquente è quello che si fa i fatti suoi”. Cioè i peggiori farabutti sono quelli che riescono a delinquere senza venire riconosciuti, senza esibire la loro violenza criminale. E magari passando per brave persone, o benefattori. La fase stragista, cinematografica, che l’antimafia mondana identifica con la mafia, è stata un servizio a poteri oggi più forti di allora.
La frase di Shakespeare che Borsellino ripeteva, “Il coraggioso muore una volta sola…” ha una sua triste attualità. Che impasto state facendo, parlate sempre di eroismo, di gesta omeriche, e poi riducete l’esistenza alla sopravvivenza; come ha osservato Agamben in occasione di questa epidemia, alla “nuda vita”; a quello che Lasch ha chiamato il “survivalism”, il “minimal self”. Sia in materia di mafia, sia sul Covid; due fenomeni più collegati di quanto non faccia comodo alla retorica ufficiale.
@ Mariachiara Rossi. Morti ammazzati ne ho visti. A Boston, nella rotation dal medical examiner. Il programma della giornata lo leggevo al mattino uscendo di casa sul quotidiano lasciato sulle scale: Tizio taglia la gola a Caio da orecchio a orecchio. Sempronio spara nella pancia a quell’altro. Poi li trovano in sala settoria. Ma oggi ne spedisce all’obitorio, conciandoli male, più la penna – anche quella con la quale si prescrivono cure – che la spada, mi stia a sentire.
I valorosi uccisi dalla mafia non devono essere resi “inutili” facendone immaginette per logore giaculatorie. E facendone motivo per un applaudirsi da soli – istituzioni e cittadini – che ha dell’osceno. Davanti a certe figure io non mi sento “fiero”: mi sento piccolo. E quindi non mi adagio nella poltiglia retorica offerta a piene mani dalle istituzioni in queste ricorrenze. Come le ho già detto, un modo degno per ricordarli sarebbe quello di fare un bilancio e mostrare quanto ci si è avvicinati o meno a quello che deve essere l’obiettivo chiaro, l’eliminazione della mafia; che oltre a essere un male in sé permette ad altre grandi associazioni a delinquere di operare impunemente.
@ Mariachiara Rossi. Un corpo esanime crivellato di colpi è la rappresentazione più efficace del Male. Invece i corpi esanimi crivellati da terapie per il Covid, terapie irrazionali e sostenute da paura e censura*, mentre le case farmaceutiche si fregano le mani, non compaiono sulla scena. La mafia, e l’antimafia nella sua forma attuale, servono anche a fare credere alla persone brave come lei che in un ospedale non ci si possa imbattere, salvo casi eccezionali, in un omicidio. Invece è frequente. Non si tratta di omicidi volontari. Ma non sono neppure colposi. Lo chiamo “dolo sistemico”. Il sistema, orientato al profitto, imposta la medicina in forme che ammettono che il paziente, prevedibilmente, ne riceva danno o possa morirne. Mentre il singolo medico non percepisce bene cosa gli dà da vivere – né si sforza molto; come è stato descritto, sono all’opera meccanismi psicologici di negazione. Il tutto è legalizzato; ora perfino reso obbligatorio, con le linee guida. E con sistemi mafiosi di controllo del dissenso. Ciliegina sulla torta, c’è una tendenza, dettata dal marketing, a sacralizzare questo settore economico. Es. paragonando i suoi operatori ai caduti nella lotta alla mafia, mentre lo si sta espandendo.
*Prasad V. Has the Pandemic ‘Infected’ Our Approach to Medicine? 21 maggio 2020.
@ … . La democrazia appare come il sistema che può funzionare meglio degli altri, purché i cittadini siano correttamente informati. Accade invece ciò che avviene in medicina, dove con la scusa dell’autonomia, del superamento del paternalismo, si induce il paziente a condividere le decisioni cliniche; non è difficile presentare le cose in modo che il paziente “scelga” quello che conviene non a lui, ma all’offerta medica. Si addossa così a lui parte della responsabilità per le cure che riceve; psicologicamente e legalmente. E’ stato osservato che ciò sta accadendo anche nella crisi Covid*.
Gli italiani non hanno votato liberamente: “La prima libertà è la libertà dalla bugia”. Se fossero stati correttamente informati non avrebbero votato contro il loro interesse, e ci troveremmo meglio, invece che nelle mani di questo catalogo di soggetti. La suggestio falsi e la suppressio veri, io lo vedo nel campo della medicina, sono tra le prime attività del piduismo, ovvero la mafia coi poteri dello Stato. E più lo praticano, più tuonano contro mafia e forze oscure.
* The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and Ventilators: Intuitive but Errant. Ann Int Med 7 maggio 2020.
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27 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, l’allarme del Copasir: “Durante la pandemia fake news virali contro l’Italia””
Sì, ma come credere a questo asserito patriottismo dei nostri servizi. E’ dai tempi dell’armistizio di Cassibile che lavorano non per l’Italia ma per forze esterne che la dominano. Se non si fossero occupati di impedire che gli italiani avessero al Quirinale persone come Moro, in Parlamento come Pio La Torre – all’ISS come Domenico Marotta – nella grande impresa come Enrico Mattei, nei palazzi giudiziari e al CSM come Borsellino e Bruno Caccia, a Viale Romania come Dalla Chiesa, al Viminale come Boris Giuliano, nelle redazioni come Ilaria Alpi, la crisi Covid oggi non verrebbe trasformata da una classe dirigente così selezionata in una operazione contro l’Italia, che metterà il Paese in ginocchio, appesantendo il giogo dei vecchi padroni e magari aggiungendo le catene di nuovi padroni.
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27 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di P. Silvis “Assistenti civici, basta poco perché a qualcuno scappi la mano”
“La smania poliziesca che spinge alcune persone … trova vero sfogo solo nei periodi di guerra, di occupazione ecc. Tuttavia, anche in tempi normali presso i falliti, gli invidiosi e i mediocri in genere tale smania non rimane affatto latente, e costituisce un fenomeno psicologico particolare che merita di essere approfondito. Raramente la venalità è assente, ma sarebbe sbagliato considerarla il motore esclusivo; in questo genere di atteggiamento, infatti, la ricerca di un tornaconto personale cresce il più delle volte insieme ad altri moventi non meno intensi: senso d’inferiorità o di frustrazione (su cui anche solo una parvenza di successo degli altri può agire come un’intollerabile provocazione), desiderio di darsi importanza, una certa forma di esibizionismo, un rispetto innato nei confronti del Potere, dell’Ordine stabilito, delle Autorità, in pratica un certo istinto da sbirro, e un odio profondo verso tutto quello che appare non conforme, differente, eterodosso, eretico”. (Leys).
Giravo con fogli con questo scritto in tasca nei mesi prima del Covid; in una città dove sindaco e prefetto, “anti-movida”, hanno pratica nell’impiego di stalkers.
Con la scusa della movida – che è già una falsa libertà da schiavi: Don Milani, ‘Anche le oche sanno sgambettare’ – si stanno generalizzando sistemi da Stasi prima riservati dalla mafia di Stato a chi guasti grandi affari, es. sulla sanità. Anche qui vale don Milani: ‘L’obbedienza non è più una virtù’.
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28 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Mattarella: “Brescia risponde con coraggio. Oggi come 46 anni fa, dopo la strage di piazza della Loggia dei neofascisti””
La risposta di Brescia alla strage del 1974 ha portato al mantenimento della memoria – a spese però dell’attenzione sull’eversione dall’alto nel presente; alla raccolta di una notevole quantità di utile documentazione; a n.1 persone messe – a Milano, Brescia assolvendo – a trascorrere il resto della vita in carcere, 43 anni dopo avere partecipato al delitto; e, innervata da questi meriti, a una crosta di retorica autoelogiativa, sotto la quale la “malavita anche istituzionale” – quella che i giudici riconoscono solo da lontano, col binocolo, quando sono distanti diversi decenni dai fatti – ha continuato a proliferare, al servizio come allora di grandi interessi sovranazionali. Sui quali vige la medesima omertà di cui godono i mandanti primi della strage “neofascista”.
In particolare ai nostri giorni la malavita istituzionale a Brescia è al servizio dei grandi interessi illeciti della medicina, coi quali ha un rapporto privilegiato. Circostanza non irrilevante per il picco eccezionale subito dai bresciani in una pandemia che ha risvolti di potere di livello planetario; picco che conoscendo l’ambiente non mi ha sorpreso; e circostanza che verrà debitamente ignorata dai magistrati, in armonia con gli arpeggi oratori di Sergio Mattarella, secondo il quale l’ordine giudiziario avrebbe fatto un lavoro degno di riconoscenza per la bomba di 46 anni fa, avendo – dice – raggiunto la verità e completato il percorso di giustizia.
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28 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, in Svezia oltre 4200 morti. L’ex epidemiologa di Stato contesta il governo: “Lockdown avrebbe salvato molte vite””
Annika Linde ha detto che secondo lei “sarebbe valsa la pena di tentare la strategia di Danimarca, Norvegia, Islanda e Finlandia”. Paesi i cui governanti si sono guardati dal mettere a ferro e fuoco l’economia e dall’impastoiare con divieti e obblighi caporaleschi la società come si è fatto da noi. Non ha detto che si sarebbe dovuto adottare l’hard lockdown all’italiana. Né ha ripetuto l’equivoco diffuso per il quale il lockdown “cura” l’epidemia: ha sostenuto che sarebbe stato utile il vantaggio sanitario che dà a breve termine facendo prendere tempo. Tempo che viene comprato indebitandosi: al costo dei danni sanitari ed economici del lockdown sul medio e lungo periodo. Il ministro Ann Linde ha difeso le scelte del governo commentando che questa è una maratona, non i 100 metri. Anche se avesse merito l’opinione di Annika sul suo paese non cambierebbe il nostro torto: l’Italia perseguendo la via della “immunità di pecora”, cioè del cercare la salvezza facendosi pecora davanti al nemico, ha ottenuto sia il crollo dell’economia sia una mortalità elevata. Sia prospettive fosche. I discorsi della propaganda nostrana su Svezia e consorelle scandinave sembrano quelli di una studentessa che essendo sia l’ultima della classe sia la più brutta, si aggrappa alle dispute tra quelle che sono sia belle che brave.
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30 maggio 2020
Blg de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus – Norvegia e Danimarca riaprono, ma non alla Svezia: nel Paese senza lockdown il record dei morti in Scandinavia”
Hanno aperto, con limitazioni, tra loro e alla Germania; non all’Italia col suo hard lockdown. La primo ministro norvegese Solberg ha dichiarato di avere decretato un lockdown troppo rigido spinta dalla paura*. La direttrice dell’equivalente norvegese dell’ISS, Stoltenberg (sorella del segretario generale della NATO) afferma che l’epidemia si sarebbe potuta controllare senza il lockdown**. Un comitato norvegese di esperti riporta che a fronte di un suo danno economico immane il lockdown è servito a poco o nulla; che ha tenuto la popolazione quasi totalmente priva di immunità; che in caso di seconda ondata sarà meglio non ricorrere a un lockdown ma solo a misure di contenimento e freno; che la chiusura delle scuole è controproducente e danneggia i bambini*.
La primo ministro danese Frederiksen è stata accusata di avere ingannato il pubblico facendogli credere che il lockdown fosse stato consigliato dagli esperti dell’equivalente dell’ISS danese, che invece non aveva proposto le misure strette***.
* Coronavirus: Norway wonders if it should have been more like Sweden. The Telegraph, 30 maggio 2020.
** Norway ‘could have controlled infection without lockdown’: health chief. The Local, 22 maggio 2020.
*** Danish PM ‘falsely claimed health agencies backed lockdown’. The Local, 22 maggio 2020.
@ Bertoldass. Ho capito, le analisi e i pareri di esperti quando dicono che è necessario tagliarseli sono “scienza” e quando mostrano che era meglio tenerseli sono carta straccia. Le situazioni sono complesse; ma di sicuro non si dovrebbero sistematicamente enfatizzare le pagliuzze di chi sta facendo meglio di noi per giustificare il pilone che è stato applicato all’Italia in nome della “scienza”. Andrebbe piuttosto notato che nei paesi che stanno facendo meglio di noi, o molto meglio di noi, sul piano sanitario e su quello economico, i governanti mettono in discussione le loro stesse scelte come eccessive, invece di atteggiarsi a difensori del sacro verbo e a continuare a promettere sfracelli.
@ Valter Fiore. La mortalità registrata in Italia è 5.5 volte quella della Danimarca, 12.5 volte quella della Norvegia, 1.2 volte quella della Svezia. Nazioni la cui economia non è stata sabotata quanto da noi con l’hard lockdown. Ah, ma l’Italia non è paragonabile … I discorsi da ultimo della classe. Siamo nel gruppo di coda, sia sul piano sanitario che su quello economico, e ci si consola con l’aglietto spiando i problemi e le divergenze tra quelli del gruppo di testa e accampando scuse per evitare la comparazione che ci riguarda, e che mostra il disastro nostrano. Mentre gli scandinavi prendono esempio da scelte delle quali secondo la propaganda costituirebbero il controesempio; e ignorano scelte autolesioniste come le nostre.
@ unbrazotronador. E’ il discorso dello scolaro che ha preso 3 e per mascherare quanto è ciuccio prende le parti nella disputa tra due scolari, che vanno bene e che si scambiano complimenti, su chi sia il più bravo tra loro due.
@ unbrazotronador. Il perseguimento dell’immunità di gregge non è in contrasto con la protezione dei più deboli, ma è la via razionale per ottenerla, praticando entrambe contemporaneamente*. Evitare l’immunità di gregge, dipingendola come “nazistoide”, è gravemente disonesto; è banalità del male. Ciò, e i discorsi da tifoso della squadra perdente sulla Svezia per cercare di dire che chi fa meglio di noi sta facendo peggio, non sono da considerarsi manifestazioni dell’essere italiani. Condizione della quale sono moderatamente fiero. Ma certo non per lo squallore che esprimiamo con una classe dirigente – senza grandi esclusioni – di “maschere comiche vagamente imbrattate di sangue” (Pasolini).
* Neufeld e Khataee. Targeted adaptive isolation strategy for Covid-19 pandemic.
@ Enrico. L’immunità di gregge è un po’ come il controfuoco negli incendi. Non dopo, ma dall’inizio diversi esperti hanno detto che se c’è come in questo caso un’ampia quota della popolazione che si infetta ma non sviluppa la malattia (con un margine di sicurezza dato da una letalità molto bassa, e circoscritta a gruppi a rischio), e riduce così lo Rt, è meglio sfruttare – in maniera controllata, non “nazista” – questa possibilità, proteggendo i fragili e permettendo a chi è al sicuro di circolare, facendo terra bruciata al virus, invece di creare artificialmente una massa incombente di non immunizzati che può schiacciare anziani e fragili, mentre si spera in un vaccino che nell’ipotesi più rosea arriverà dopo anni; e che si sa potere non arrivare mai, o essere scarsamente efficace, o tardivo, o anche favorente la malattia per il fenomeno già verificato coi coronavirus dello antibody-dependent enhancement.
La sceneggiata alla Mario Merola di Johnson, che prima dice no al lockdown e poi folgorato si affida ciecamente alla clique di Ferguson, considerato da colleghi un inaffidabile con precedenti inquietanti a favore di lockdown dannosi*, fa parte della sovrastuttura propagandistica dell’epidemia: camion militari a Bergamo, fosse comuni a New York, Ferguson dall’amante, etc. Della quale lei dà un saggio col suo lavoro di troll.
*Ministers are accused of treating Doomsday scientist like demigod. Mail online, 4 apr 2020.
@ Valter Fiore. Mi riferivo all’ADE che si è visto sperimentalmente con vaccini per il coronavirus felino*. Per il resto, che l’infezione (non la risposta al vaccino) da questo virus respiratorio sia radicalmente diversa da quella degli altri sotto questo profilo appare improbabile. “It might give people antibodies that will offer at least partial protection, says Klaus Stöhr, who headed the World Health Organization’s SARS research and epidemiology division. Stöhr says that immunity will not be perfect — people who are reinfected will still develop minor symptoms, the way they do now from the common cold, and there will be rare examples of severe disease. … Like the four generally mild human coronaviruses, SARS-CoV-2 would then circulate constantly and cause mainly mild upper respiratory tract infections, says Stöhr. For that reason, he adds, vaccines won’t be necessary”**.
Voi profeti dello gnosticismo farmacologico non solo considerate che domani il sole potrebbe non sorgere, ma sulla base di questa possibilità logica stabilite l’obbligo di abbandonare i beni terreni data l’imminente fine del mondo.
* Early death after feline infectious peritonitis challenge due to recombinant vaccinia virus immunization. J Virol 1990; 64: 1407–09.
** Profile of a killer virus. Nature 7 May 2020.
@ unbrazotronador. L’etica deve dominare la tecnica ma non deve mescolarsi ad essa. La tecnica deve essere subordinata all’etica ma autonoma entro i limiti e i fini imposti dall’etica. Invece, argomenti pseudoetici sono usati per manipolare la tecnica; e argomenti pseudotecnici per sovvertire l’etica. Stabiliti i principi umani che lei ripete, il tradurli il più possibile in pratica è una questione tecnica. Che, come spiego sopra, accampando pretesti pseudoetici ai quali lei, mi scusi, abbocca, può essere stravolta nel suo contrario. E’ il veleno del clericalismo, l’uso sociopatico – anche da parte di forze “laiche” – di argomenti etici. Io ho la nausea di questo “moral grandstanding”, lo sfoggio di eroismi, nobili principi, slanci altruistici, che si traducono in effetti abietti. Abbiamo bisogno di più decenza, di lealtà costante verso gli altri, e di meno gare a chi mostra di essere più santo.
@ unbrazotronador. L’attinenza qui è di non fare della Svezia un feticcio negativo – manipolando per di più dati e contesto. Ma di guardare spassionatamente al panorama di esperienze degli altri paesi. E di non cancellare, dipingendole come folli, immorali, degne di insulto, alcune proposte di soluzioni tecniche, prospettate da non pochi esperti e tenute in considerazione dalla maggior parte degli altri Stati, per imporne altre che a prima vista suonano assennate e prudenti e invece ad un esame tecnico mostrano illogicità e sventatezza gravi; tanto da ricordare quei giochi di carte dove si gioca a perdere. Io per evitare polemiche a commento di questo post ho riportato brani di stampa estera. Dove esperti e capi di Stato di paesi che sono andati molto meglio di noi criticano il dogma del lockdown, applicato da loro in forma più morbida che da noi. Sono finito presto a ricevere atteggiamenti derisori, accuse di iscrizione al partito nazista, diagnosi di deficit mentali e caratteriali, ingiurie, etc. Le segnalo un articolo, che a un uomo esperto del mondo come lei non suonerà come distruttivo dei propri miti, su come di fatto la censura di voci critiche sulle distorsioni della medicina si ritorca in un danno a quella salute della popolazione che tutti dicono o credono di difendere: Shooting the Messenger: The Case of ADHD. J Contemp Psychother, 2014. 44:43-52.
@ Valter Fiore. E’ la sua caratterizzazione di immunità di gregge come crimine, nazismo, darwinismo, etc. a dover essere definita come una frode criminale, da corte d’assise. Che, ponendo su anziani e fragili la spada di Damocle del ridotto tasso di immunizzazione della popolazione, può portare a ciò che dice di voler evitare; al malthusianesimo del quale forze all’opera come Bill Gates hanno già dato prova. E anche come una illusione di tipo etnopsichiatrico, indotta dalla propaganda, dove la salute la può dare solo la medicina. Enzo Pennetta ha giustamente paragonato l’ideologia su questa epidemia a una religione azteca, dove una divinità terribile concede la sopravvivenza in cambio della sottomissione e del sacrificio.
@ Valter Fiore. La Norvegia e la Danimarca l’hard lockdown all’italiana non lo hanno fatto. Si stanno pentendo del loro lockdown, anche se più leggero; essendo andate molto meglio di noi. Hanno preso 7 e si ripromettono di evitare per il futuro il genere di errori dei quali da noi avendo preso 3 ci si vanta dicendo che si è fatto come loro.
@ Valter Fiore. L’espressione “hard lockdown” è stata giudicata sufficientemente seria da essere pubblicata sul Lancet (in un articolo sulla sua inefficacia)*. Dato il suo elevato stringency index, è appropriata per l’Italia. Stavolta il “e x allora …” è con x=la Cina. Memore dell’insegnamento di Samuel Johnson, il lessicografo, che lo sconsigliava, io evito di coniare nomi. Quello della Cina, dove si è puntato non alla mitigazione ma alla soppressione dell’epidemia, con misure sì estreme ma nella sola regione di Wuhan, con l’ltalia che ha un tasso di mortalità nazionale 183 volte più alto di quello della Cina, e con la Cina che ha prospettive di variazione di PIL positiva, potrebbe essere chiamato “hard lockdown focale”. O “hard lockdown alla cinese”, se preferisce. O “lockdown alla non siamo mica scemi a fermare per davvero il Paese”.
*The invisible pandemic. 5 maggio 2020.
@ bertoldss. Ho capito, le analisi e i pareri di esperti quando dicono che è necessario tagliarseli sono “scienza” e quando mostrano che era meglio tenerseli sono carta straccia. Le situazioni sono complesse; ma di sicuro non si dovrebbero sistematicamente enfatizzare le pagliuzze di chi sta facendo meglio di noi per giustificare il pilone che è stato applicato all’Italia in nome della “scienza”. Andrebbe piuttosto notato che nei paesi che stanno facendo meglio di noi, o molto meglio di noi, sul piano sanitario e su quello economico, i governanti mettono in discussione le loro stesse scelte come eccessive, invece di atteggiarsi a difensori del sacro verbo e a continuare a promettere sfracelli.
@ bertoldss. E’ il discorso dello scolaro che ha preso 3 e per mascherare quanto è ciuccio prende le parti nella disputa tra due scolari, che vanno bene e che si scambiano complimenti, su chi sia il più bravo tra loro due.
@ Enrico. Meno male che ha capito lei, che è un capitone. Via, un capitello.
@ Enrico. Perbacco, se siamo diventati un esempio negativo lo dobbiamo all’avvocato Conte e ai suoi ministri; una compagine così in gamba da necessitare di una scattante claque di lustrascarpe come lei.
@ Enrico. Può Citare Russel o Frege, resta sempre uno sciuscià che fa pernacchie a pagamento. Giolitti aveva i mazzieri, Conte i troll (e anche qualche mazziere).
@ Enrico. Enrico. Dei 100 più recenti suoi commenti qui su Il Fatto online, 99 sono critiche a commenti altrui, cariche di insulti. Lei non commenta gli articoli del giornale, interviene sui commenti degli altri; a lazzi e pernacchie. Spesso a favore del governo Conte. (L’unico commento diretto a un articolo è un rigo in approvazione ad una confessione di un artista di essere un drogato; ricorda un po’ i personaggi di Antonio Albanese). E’ un buon segno essere chiamato arrogante, stupido, tifoso, vacuo etc. da un troll. Filogovernativo. Il tradimento del Paese più che una questione politica è una questione criminale. Gestita da teste delle quali lei è un modellino in scala mignon.
@ Enrico. Grazie, ma, anche se con gli anni ho imparato un poco a non cadere nelle provocazioni e a difendermi, non sono niente di speciale nelle scazzottate verbali, un’attività che anche quando riesce toglie comunque dignità, pace e lucidità, e distrae dalla soluzione che si va cercando; e che quindi spero di evitare. Lei vede la discussione come un match di pugilato. O meglio una rissa di strada, vista la sua abitudine al gioco sleale, come quello di accusare l’interlocutore di ciò di cui si macchia; sistematicamente, in quella sorta di ecolalia preventiva comune tra i picchiatori verbali. Lo scontro dovrebbe essere, semmai, tra argomenti. Se lei commenta le tesi altrui con attacchi personali “maneschi” e scarsa sostanza, poi non dovrebbe lamentarsi se non viene preso sul serio e le viene risposto per le rime. Lei dice che non ha tempo di “smontare pezzo a pezzo” il mio “castello di carte”. Si vede che soffiare non basta. Posto che non glielo ha ordinato il dottore, posto che il trollaggio non è un surrogato accettabile e può incontrare reazioni, se proprio non vuole desistere una soluzione potrebbe essere l‘immaginare di farlo: di annientare la rocca sbilenca, spargere il sale sulle rovine, e ricevere un premio, es. avere in sposa la figlia del re, o un titolo nobiliare e un feudo, o una borsa di monete d’oro.
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3 giugno 2020
Blog de il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Mattarella premia i sacrifici dell’Italia in prima linea. I medici, l’addetta delle pulizie, la cassiera, il rider, l’autista del 118 e i volontari: la lista dei 57 nominati cavalieri al merito”
Queste celebrazioni mi trasmettono le stesse sensazioni che provai vedendo i festeggiamenti per la vittoria della Juventus dopo la strage dell’Heysel. In altre nazioni non distribuiscono a manciate croci di cavaliere, ma hanno avuto meno morti e non devono temere per la sopravvivenza economica. Sarebbe meglio avere meno battimano agli eroi e, soprattutto ai vertici, avere più persone che facciano semplicemente il loro dovere.
@ ronflo. Te ne parlerei, ma è meglio che tu non ti distragga e continui ad applaudire. Comunque c’è il mio sito, che mostra cosa faccio e perché ritengo che la facile e insistita celebrazione dello straordinario serva a coprire il non rispetto dei doveri base di lealtà, diligenza e onore nell’apparato statale.
@daco749. Ha ragione. Vari specialisti hanno commentato sulle manipolazioni che si possono commettere omettendo il dato autoptico in questa epidemia. Es. John Lee, professore di patologia: The distinction between dying ‘with’ Covid-19 and dying ‘due to’ Covid-19 is not just splitting hairs. Consider some examples: an 87-year-old woman with dementia in a nursing home; a 79-year-old man with metastatic bladder cancer; a 29-year-old man with leukaemia treated with chemotherapy; a 46-year-old woman with motor neurone disease for 2 years. All develop chest infections and die. All test positive for Covid-19. Yet all were vulnerable to death by chest infection from any infective cause (including the [common] flu).
Oltre a fornire dati epidemiologici non viziati autopsie adatte avrebbero permesso di acquisire conoscenze preziose per la cura della malattia da covid bona fide; e di identificare errori nel trattamento; inclusi effetti iatrogeni, così attribuiti invece al virus. Non eseguire autopsie è una forma di rinuncia e distruzione di informazioni fondamentali; che nella mia esperienza è segno di cattiva fede. E’ uno di quei lati oscuri dove è latitante insieme alle sbandierate “scienza” e “abnegazione” anche quel dovere standard che viene disprezzato con la scusa delle virtù superiori. Il culto assiduo dell’eroismo e della santità a cui ci hanno abituato copre vuoti di decenza e affidabilità; echeggia le processioni sacre in paesini infestati dalla mafia.
@ v. viana. Di sicuro esiste il minimo sotto il quale non scendere mai. Ed è questo il livello più importante, trascurato a favore del podio. “Uno Stato è fatto dai suoi governanti e dai suoi cittadini. Ognuno nella sua misura”. Io direi “una repubblica è fatta …”. I cittadini hanno doveri verso la propria comunità. Assolti quelli, se vogliono possono meritoriamente fare anche più che il proprio dovere. Questo in una repubblica. Dove si riconosce e si loda l’impegno straordinario che sia in aggiunta a quello ordinario. Non in sostituzione. Dove la decenza precede la santità. Invece la diseducazione antirepubblicana, propagata da tutti i pulpiti, insegna ai cittadini a battere le mani all’eroismo per trascurare il dovere. Quello dei governanti e quello loro. Coprendo così, sia con casi di eroismo autentico che con storie ritagliate in sacrestia, carenze e tradimenti. Parlavo prima delle mancate autopsie. E’ una situazione di distruzione di informazione simile (forse molto simile …), al lavaggio della piazza ordinato dalla Questura subito dopo la bomba in Piazza Loggia a Brescia nel 1974. Il responsabile venne promosso. Anche lì la retorica e l’autocelebrazione si sono sprecati, a danno del dovere. In entrambi i casi, Mattarella si è mostrato pronto a officiare. Con questo culto barocco dei santi finisce che chi viene meno al proprio dovere o addirittura impedisce ad alcuni di fare il proprio dovere, si mette a fare il maestro di morale.
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Spezzano della Sila, 22 giugno 2020
Ing. Benedetto Levi, CEO
ILIAD
CP 14106
20146 Milano
I magistrati interessati all’accertamento
delle responsabilità
per l’omicidio di Lidia Macchi
e per la susseguente impunità
c/o Dr.ssa Ivana Caputo
Uffici giudiziari
Via Carlo Freguglia 1
20122 Milano
Racc. online
La partnership tra istituzioni dello Stato e privati nella criminalità ordoliberista: il mascariamento della patente di guida dell’avv. Vittorini e del prefetto di Brescia si incontra a Cosenza con la “procedura Lozano” di Iliad.
“L’ordoliberismo” è, nella pratica, il liberismo tramite il potere dello Stato. In termini semplici, la prostituzione delle istituzioni dello Stato ai grandi attori economici. E’ un assetto politico che si sta affermando e imponendo nell’attuale crisi covid. Ha tra i suoi aspetti la censura di voci libere tramite i poteri dello Stato. Che operano su mandato, e anche in partnership col privato del quale divengono il braccio secolare. Un esempio è dato da quanto accaduto allo scrivente, da anni oggetto di gravi discriminazioni, boicottaggi e molestie sia da parte di amministrazioni pubbliche che di aziende private per la sua attività di denuncia delle frodi mediche istituzionalizzate (v. il mio sito menici60d15) – inclusa questa sul coronavirus (v. Coronavirus, nel mio sito) – il 16 giugno 2020, presso la simbox Iliad del centro commerciale Metropolis, Cosenza, nel tentare di acquistare, tramite l’addetto Iliad, una seconda sim Iliad oltre alla sim Iliad che avevo già acquistato lì nel 2018, con la stessa procedura.
Nel 2016 rinnovai la patente di guida presso l’ACI di Brescia. Pur avendo portato due normali fototessera, accettate, la nuova patente mi venne rilasciata con la mia faccia ridotta a una silhouette nerastra dai tratti irriconoscibili. La vicenda, con l’immagine della patente così alterata, è riportata brevemente nel mio sito, menici60d15, in: “La medicina sotto la presidenza Mattarella; paragrafo “19 maggio 2018 Gli orologi a carillon del capitalismo mafioso” (è riportata in merito ad altri atti di mobbing; incluso quello fiscale, che è ininterrotto da allora e che anche oggi come allora affianca, a Brescia dove risiedo e a Cosenza, quello sulla patente). Fu inutile protestare per iscritto chiedendo il rilascio della patente in forma corretta al prefetto, Valerio Valenti, e al presidente dell’ACI Brescia, Piergiorgio Vittorini (all. 1). Restai con la patente con la foto mascariata, che finora è stata comunque sempre accettata come documento d’identità.
Nel 2020 a Cosenza, dopo avere effettuato, guidato dall’addetto Iliad, l’acquisto di una seconda sim iliad in aggiunta a quella che già possiedo, dopo avere pagato, ed essere tornato al paese nel quale temporaneamente abito, Spezzano della Sila, Iliad mi invia una email dove mi dice che non ho superato il processo di validazione e devo ripeterlo. Una telefonata al loro numero verde non cambia la situazione; nonostante abbia fatto presente di essere già cliente Iliad, e di essere già stato identificato con lo stesso documento. Mi è stato risposto che comunque il volto sul documento non è riconoscibile. Tornato a Cosenza, ed essendomi tagliato la barba (fatta crescere dall’inizio del lockdown), per eliminare una possibile interferenza, l’addetto mi ha mostrato di provare ad aggiornare il filmato di riconoscimento e la fotografia del documento per tre volte, tutte respinte, come confermatomi con una serie di email identiche (all. 2). L’addetto ha voluto aggiungere anche l’acquisizione di copia della mia tessera sanitaria, ma non è servito. Iliad non ha dato le motivazioni della mancata identificazione, ma ha continuato a ripetere meccanicamente il messaggio “no reply” di mancato superamento.
Segno di scarsa buona volontà, anche rispetto all’interesse e al dovere di perfezionare il negozio, l’addetto ha sostenuto di non potere fare altro, e di non esserci altro da fare, che ripetere i tentativi al boot, e di non essere possibile per lui contattare Iliad per esporre il caso e risolverlo; sia lui, sia l’operatrice telefonica (cod. 7651111) mi hanno ripetuto che il fatto che io sia già cliente Iliad, identificato con la stessa procedura, e tramite lo stesso documento un anno prima, non sarebbe rilevante.
L’addetto ha spiegato che tutto dipende dall’insindacabile giudizio del singolo operatore addetto in quel momento in remoto al riconoscimento. Ha anche lui attribuito il mancato riconoscimento alla faccia annerita nella patente. Ha paragonato il mancato riconoscimento della mia patente a quello del mancato riconoscimento della carta d’identità, logora, lacera e malamente rappezzata con lo scotch, di un signore male in arnese lì presente. La mia patente, una card in plastica, non presenta altri danni che quello che lo Stato e l’Aci vi hanno inserito, e hanno mantenuto, annerendomi la faccia fino a renderla irriconoscibile. Il rifiuto a me ricorda piuttosto il comportamento dell’uccisore di Calipari, Mario Lozano: che disse di avere sparato in base a protocolli di superiori, che servirono da copertura, per dare una patina di legalità a un atto premeditato (scusa accettata dalla magistratura italiana). Anche Iliad si riserva il diritto di applicare leggi proprie, tramite un esecutore “casuale”, senza sentire ragioni, in sostituzione della legalità sostanziale e del buon senso; e anche Iliad lo fa a danno di chi è già nel mirino come genere di persona da epurare.
Nella mia esperienza fatti del genere accadono e sono frequenti perché a Cosenza come a Brescia i magistrati distribuiscono “licenze di delinquere” a chi opera a favore di grandi interessi illeciti. Con le prefetture, come qualcuno degli esecutori a mezza bocca mi disse, che si occupano di dirigere questa forma subdola di persecuzione. Il risultato è che per me anche gli atti più banali, il rinnovo della patente, l’acquisto di un accesso a internet, divengono occasione di boicottaggio, discredito e molestia. Avendo denunciato la medicalizzazione, la vita mi viene “giudiziarizzata”: dovrei intentare infinite cause, ognuna corrispondente ai normali atti quotidiani che vengono trasformati in occasioni di boicottaggio, stalking e mobbing. Sarebbe assurdo, e iniquo; e anche inutile, data la connivenza della magistratura. La mia risposta è ciò che chiamo “surrogati civili di giustizia”: lasciare testimonianza utile degli atti illegali e miserabili che ricevo; e dei danni che provocano alla comunità oltre che a me. La presente verrà allegata a futuri commenti su eventuali future discriminazioni basate sulla patente mascariata emessa a Brescia. Per ora lascio testimonianza di quanto avviene. In particolare:
a) Questa tecnica ottiene una catena infinita di boicottaggi, danneggiamenti vari, stalking e mobbing aumentando grandemente la frequenza e l’intensità, e rendendoli così continui e pesanti, degli impacci, le beghe, le coincidenze che accadono nella vita normale. E’ una forma odierna di epurazione di soggetti scomodi; resa possibile dalle tecnologie attuali. Non potrebbe essere attuata se non da corpi dello Stato, coi loro tristi trascorsi in questo campo, né senza la connivenza e talora la complicità della magistratura.
b) Durante la crisi covid gli abusi a fini censori e la ricerca di incidenti verso chi denuncia le manipolazioni mediche sono stati aumentati. La crisi ha reso evidente la facilità con la quale, in nome della sicurezza e tramite la tecnologia, un cittadino possa vedersi tolti i propri diritti a favore di interessi di grande scala. Di come lo Stato di diritto e la democrazia possano essere agevolmente sostituiti da uno Stato ordoliberista, al servizio di grandi aziende. In genere questi abusi avvengono in risposta, more mafioso, a mie critiche su quel genere di malaffare di alto bordo, sia nazionale che calabrese, che deve restare intoccabile e anzi apparire pubblicamente virtuoso. Allego ad esempio gli ultimi 4 miei commenti (di cui uno censurato) su Il Fatto pochi giorni prima del blocco della linea internet aggiuntiva da parte di Iliad. Subisco già boicottaggi e mobbing sul mezzo telematico col quale esprimendo le mie opinioni documento frodi e reati sulla salute: anche sulla connessione internet sulla linea fissa a Brescia da parte di TIM, patron di Telethon, associazione della quale ho denunciato le manipolazioni (v. “Un certificato di decenza per le attività antimafia”. Nel mio sito). Iliad è in causa con TIM per concorrenza sleale. Ma, come bande in lotta tra loro, il comportamento di entrambe le grandi aziende è quello di chi ritenga che rientri nel suo business trarre ingiusti vantaggi dal manomettere a determinati soggetti il servizio essenziale del quale si è concessionari. Iliad mi riconosce come cliente, e riscuote da me un canone mensile, ma nega di conoscermi se accettando la sua offerta al pubblico chiedo di acquistare giga aggiuntivi oltre ai 30/mese della prima sim. TIM ha portato la fibra nella palazzina dove abito, così che un cavo di fibra passa nel muro del mio ingresso, a pochi centimetri dal mio naso, per andare a servire l’inquilino della porta accanto, ma mi nega l’allacciamento alla fibra a casa, e mi fa pagare il doppio della fibra una linea ADSL lentissima. C’è una nota di tracotanza e di beffa in entrambi gli abusi. Iliad sta acquisendo meriti presso quelle istituzioni “deviate” nelle cui attività illecite TIM è risultata gravemente coinvolta in un passato recente.
c) Quanto riporto mentre non ha alcuna rilevanza diretta circa le responsabilità di Stefano Binda per l’omicidio di Lidia Macchi depone contro l’attendibilità e i fini del singolare intervento nel processo dell’avv. Vittorini.
1) L’avv. Vittorini mostra di essere capace di produrre e mantenere gravi manipolazioni di documenti ufficiali.
2) L’avv. Vittorini, che si fa avanti per difendere, con argomenti non falsificabili, dall’accusa di omicidio un ciellino, è complice dell’assassinio morale di un medico che denuncia i danni alla salute dell’impostazione esasperatamente commerciale e delle associate manipolazioni tecniche della medicina a guida ciellina in Lombardia. Manipolazioni iatrogene che si sono riflesse nei record mondiali negativi, come quello della letalità, della Lombardia durante la crisi covid. Espressione di un affarismo massonico-clericale che necessita della soppressione di voci di denuncia (e la cui estensione al Sud – e in Calabria – che denuncio da anni, verrà accelerata tramite la crisi covid).
3) L’avv. Vittorini mostra, come Iliad, la tendenza ordoliberista a porre interessi privati in una posizione gerarchicamente superiore alle leggi e ai poteri dello Stato. E la tendenza alla pretesa di impunità e di libera continuità per atti illeciti e ignobili.
Mi auguro che Iliad non ripeta quanto fatto a suo tempo dalla prefettura di Brescia e dall’ACI del avv. Vittorini, di svicolare non rispondendo o rispondendo per telefono invece che per iscritto. Chiedo a Iliad di recedere senza ulteriori ritardi dal suo comportamento, attivando la sim che ho acquistato da lei e dandomene comunicazione, limitando così danni che mi ha già provocato. L’addetto Iliad mi ha anche detto che queste misure così rigide e prive di meccanismi di controllo sarebbero per “antiterrorismo”. Per acquistare una sim in un negozio delle altre reti viene eseguita una semplice fotocopia in bianco e nero del documento di identità. Iliad mi ha fatto 5 filmati e altrettante foto a colori del documento di identità; e dice che non basta. Non è coerente con l’asserita ratio dell’antiterrorismo il tenermi come cliente pagante, già utente di un’altra sim, ma negarmi un incremento del numero di giga. Appare un classico caso di discriminazione mirata con la scusa della sicurezza; a favore della eversione dall’alto. Se il documento rilasciato dal Ministero dei trasporti è valido, come implicitamente confermato dal prefetto V. Valenti e dall’avv. Vittorini, Iliad sta commettendo un grave abuso, anteponendo alla legge dello Stato suoi criteri arbitrari. Se la validità del documento è dubbia, Iliad, ignorando la già avvenuta identificazione e registrazione come cliente, sta di fatto lavorando in partnership con sentine istituzionali a favore di delinquenza di alto livello.
Prefetto di Cosenza: Cinzia Guercio. Sindaco: Mario Occhiuto. Procuratore della Repubblica: Mario Spagnuolo. Questore: Giovanna Petrocca. Comandante provinciale CC: Piero Sutera. Ministro degli interni: Luciana Lamorgese.
Distinti saluti
Francesco Pansera
Dr. F. Pansera
menici60d15@gmail.com
Allegati:
1) Copia racc. a/r sulla patente “defaced” a presidente ACI e prefetto a Brescia.
2) Testo delle 4 email inviatemi da Iliad in risposta ai tentativi al boot.
3) Copia dei miei post antecedenti al fatto.
Allegato 1:
Brescia, 23 settembre 2016
Sig. Valerio Valenti
Prefetto
Piazza Paolo VI, 29
25121 Brescia
Sig. Piergiorgio Vittorini
Presidente ACI Brescia
Via E. Ferrari 4/6
25134 Brescia
Racc. r/r
Oggetto: rilascio patente auto rinnovata con foto resa irriconoscibile.
Il 19 set 2016 ho fatto svolgere le pratiche di rinnovo della patente presso la sede ACI di Brescia (al costo di €90). Il 21 set, due giorni dopo, ho ricevuto per posta la nuova patente. Nella quale però la mia immagine è irriconoscibile: la foto che avevo consegnato, scattata con una reflex da chi quotidianamente fa foto tessera per documenti, è normale; ma nella nuova patente la foto è stata scurita al punto di ridurla a poco più che una silhouette nerastra, con il volto cancellato. Allego copia fotografica della patente e delle foto originali che avevo consegnato, eseguita dalla ditta Vigasio.
Oltre a impedire il riconoscimento, l’effetto è indecoroso. Sono un poco sfortunato con la foto della patente: mesi fa sono stato fermato da un pattuglia dei CC, e nel leggere la vecchia patente cartacea un carabiniere ha tenuto il pollice guantato sulla foto, premendo fino a piegarla.
Chiedo di conoscere per iscritto se il documento rilasciato in forma alterata è comunque pienamente valido, a tutti gli effetti, oppure se va sostituito. In questo secondo caso chiedo che non mi venga negato oltre un atto d’ufficio, e che la patente mi venga rilasciata senza ritardi in forma corretta.
Francesco Pansera
F. Pansera
Via Tosetti 30
25124 Brescia
all.
Allegato 2:
ciao Sig. Pansera Francesco,
Abbiamo verificato la tua identificazione e dobbiamo purtroppo
informarti che non ha superato il processo di validazione. Ti
ricordiamo che, per essere correttamente identificato, è necessario
tu fornisca a iliad:
– copia fronte/retro di un documento d’identità in corso di validità
– registrazione video in cui pronunci la frase “io sono Francesco Pansera e scelgo iliad”
Non preoccuparti però, puoi identificarti in pochi istanti!
Collegati subito alla tua area personale su
https://www.iliad.it/account/, dove potrai caricare la copia
fronte/retro del tuo documento d’identità e registrare nuovamente il
video.
In alternativa puoi identificarti tramite una SIMbox presso i nostri
Store e Corner in tutta Italia.
Per qualsiasi informazione, puoi sempre rivolgerti al nostro servizio
Utenti al numero 177.
team iliad
Allegato 3:
8 giugno 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Calabria, non c’è un tribunale attrezzato per il maxi-processo Rinascita-Scott. Gratteri: “Il ministero è stato avvertito un anno e 3 mesi fa”
Si è insediato il presidente del tribunale di Catanzaro, Rodolfo Palermo. Oggi 8 giugno 2020 un tg calabrese lo mostra mentre dal suo nuovo posto al banco del tribunale, in piedi, con la toga, fa il gesto di baciare la mano al vescovo; vescovo che occupa in questa posa il banco davanti al quale, si legge nella scritta beffarda, tutti i cittadini sarebbero uguali. Il nuovo presidente non giudica improprio dare questo segnale di inizio; che del resto viene mandato in onda non temendo che gli spettatori, inclusi quelli che si spellano le mani per Gratteri, lo notino come anomalo o scorretto. O grottesco. Anzi, forse viene mostrato per educare alla sudditanza. Per me il gesto, la sua diffusione e la sua accettazione sono segno di un humus culturale stagnante e feudale; propizio alla crescita della malapianta mafiosa.
Certi scandali più o meno autentici servono a coprire falde di malaffare più profonde. Scandali-ammuina, che forniscono alla criminalità clericale e massonica, nel cosentino, nel catanzarese e in tutta Italia, una copertura dietro alla quale operare liberamente, coi modi arroganti propri del delinquente paludato che può contare su magistrati ossequiosi, e sulla manovalanza di benemerite istituzioni. La crisi covid è un’occasione d’oro anche per l’altra mafia, quella che si nasconde dietro alle infinite puntate dello spettacolo delle belve mafiose contro i gladiatori antimafia.
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8 giugno 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mes, Zingaretti al M5s: “È cambiato tutto e rappresenta una straordinaria leva per la sanità italiana. Usciamo dalle diatribe ideologiche”
Il Mes è un doppio asservimento: non solo finanziario, ma anche sanitario – ciò che viene usato come sua giustificazione – costituendo il potenziamento di una medicina commerciale che facendo leva sulla paura per un evento straordinario vende cure inutili e dannose. Come è successo es. con l’incidente nucleare di Fukushima e con l’11 settembre in USA* (in entrambi gli esempi, si è andati a danneggiare la salute di bambini e giovani).
C’era lo slogan “un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Che popolo è uno che si fa mettere non uno ma due cappi al collo tramite una nullità come Nicola Zingaretti?
*Removing the thyroid from images, not patients. JAMA, 20 aprile 2020.
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CENSURATO DA IL FATTO
10 giugno 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di M. Castigliani “Medicina territoriale, “vaccini antinfluenzali e tamponi: la Lombardia faccia presto o alle prime febbri d’autunno si riblocca l’Italia””
Il vaccino antiinfluenzale non è tra quelli efficaci e vantaggiosi*, mentre viene promosso con metodi illeciti*, togliendo risorse pubbliche a interventi sanitari utili. L’argomento “o il vaccino anti-influenzale o il delirio” per fare adottare misure irrazionali alla celebrata sanità pubblica a favore del business e a danno dei cittadini – potenzialmente un gravissimo danno secondo alcuni – addirittura un vaccino in risposta a una diversa malattia infettiva, è affine a quel pensare regressivo e involuto che chiamo “metamafioso”; comune in Lombardia. Dove cioè ci si affida alla protezione di padrini istituzionali pensando di sottrarsi a un male supremo, esterno, in realtà agitato dai padrini stessi.
Es. nel 2011 a Brescia a una conferenza di N. Dalla Chiesa sulla mafia un economista dell’università di Brescia ha sostenuto che siccome le mafie prosperano sulla spesa pubblica, un modo per contrastare la ndrangheta in Lombardia è privatizzare la sanità. Un altro aspetto qui rilevante della metamafia è che con l’alibi della lotta alla mafia polizie a magistratura lasciano indisturbato il malaffare biomedico di alto bordo; come i ricatti di questo genere dell’incipiente speculazione dell’industria e finanza mediche sulla paura del covid; e anzi lo aiutano attivamente, anche nella sua forma più avida, quella lombarda; a volte in combutta con i locali Ordini dei medici.
*Gotzsche P. Vaccines. Truth, lies and controversies. 2020.
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10 giugno 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, venerdì i PM di Bergamo sentiranno come teste il premier Conte a Roma. Poi i ministri Speranza e Lamorgese”
Oggi il Fatto riporta che nella avanzatissima Svezia si archivia dopo 34 anni l’indagine sull’uccisione di Olof Palme, attribuendola a un cane sciolto deceduto da 20 anni; nessun cenno alla matrice piduista. Conosciamo i depistaggi nostrani, da Piazza Fontana a via D’Amelio. Le indagini sull’operazione covid non accerteranno, se non a un livello superficiale, cosa sia successo. Le convocazioni clamorose, Conte, Speranza, Lamorgese da parte della Procura di Bergamo, i possibili risarcimenti ai parenti, nasconderanno più di ciò che non svelino. A partire dalle intenzionalità dei livelli più alti. Le responsabilità esclusivamente colpose sono l’equivalente della pista anarchica e Scarantino. E in Svezia Engstrom.
Il vaccino antiinfluenzale non è tra quelli efficaci e vantaggiosi*, mentre viene promosso con metodi illeciti*, togliendo risorse pubbliche a interventi sanitari utili. Da Bergamo oggi proviene anche la dichiarazione del presidente dell’Ordine dei medici sulla asserita necessità del vaccino per una diversa malattia virale, l’influenza, con l’argomento “altrimenti il delirio”. Motivazione che tiene in vita lo stato di paura e eccezionalità a favore di una misura di “sanità pseudopubblica” fortemente voluta dalle forze che controllano l’OMS. I ricatti psicologici – o materiali – dell’industria e finanza mediche sul covid verranno lasciati indisturbati – e protetti da disturbatori – dalla magistratura.
*Gotzsche P. Vaccines. Truth, lies and controversies. 2020.
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22 giugno 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di U. Bardi “Coronavirus, il virologo Silvestri va contro i modelli matematici. E non ha tutti i torti”
Nella medicina commerciale si usa la matematica per intimidire. Davanti ai sistemi di equazioni differenziali anche i più agguerriti si ammansiscono; come l’Attila di Abatantuono davanti al maestro di scuola. Si possono così fare passare per “scienza” frodi e inganni. Sembra che dopo l’ignoranza che accetta il latinorum venga ora stimolata quella che disprezza il sapere. Se onesta la modellizzazione matematica è utilissima; e dice magari il contrario dei matematici di palazzo. Capannelle: “Dimmi un po’ ragassuolo, tu conosci un certo Mario che abita qua intorno?” “Qui de Mario ce ne so’ cento” “Mo si va bene, ma questo l’è uno che ruba” “Sempre cento so’” (I soliti ignoti). Nella borgata il sottoinsieme dei Mario che rubano coincide con l’intero insieme dei Mario. Nell’ambiente equivoco dell’operazione Covid il sottoinsieme dei modelli matematici di comodo, quelli usati dai politici e diffusi al pubblico, sembra coincidere con l’intero insieme dei modelli matematici. Mentre non è così. Un esempio è dato dalle dichiarazioni di Sunetra Gupta, professore di epidemiologia teorica a Oxford, che basandosi sul classico modello SIR dà un quadro radicalmente diverso da quello apocalittico dell’ufficialità; arrivando a sostenere che il lockdown è dannoso anche perché può causare una vulnerabilità alle infezioni simile a quella che portò alla tanto citata – a sproposito – spagnola del 1918.
Sunetra Gupta: Covid-19 is on the way out. Unherd, 21 mag 2020.
@ Renato S. Per rispondere con un esempio altrettanto scheletrico, se uno – inteso non come individuo ma come popolazione – invece di scendere dal terzo piano un gradino alla volta lo fa saltando dalla finestra si fa male. ”Il trucco” è che si considera il proprio ombrello individuale e si ignora come funziona e come, a modo suo, ci protegge l’ombrello della popolazione.
@ Marco_Bo_. La malattia che dice lei non la conosco; però occupandomi da diversi anni di frodi mediche strutturali – e quindi anche del tema correlato dei boccaloni che guardata la tv si impancano ad apostoli del verbo – conosco le epidemie di una certa malattia dovuta al poco noto salto di specie inverso: quello che fa passare dall’uomo come essere razionale ai fagiani che le bevono tutte e strepitano pure. E il verso del fagiano, che si sente anche a un km di distanza, copre voci come quelle della professoressa Gupta, che si fa così in modo non arrivino al pubblico.
@ UgoBardi 2. Non è uno scherzare, e non calpesta solo il buon gusto. E’ derisione sistematica, a sostegno di manipolazioni che configurano ben altre responsabilità. Il dileggio di voci critiche, per quanto qualificate come quella che riporto, è parte integrante dell’apparato. Come le più grossolane manipolazioni statistiche accoppiate a sofisticati modelli a “motore stocastico”. Es. si diffonde al pubblico la vanity metric del numero assoluto di morti, e non i tassi di mortalità, trasgredendo le prime pagine del più elementare manuale di statistica descrittiva. E questi morti si contano dando per scontato un nesso di causalità diretto tra dato di laboratorio positivo e decesso, e addirittura tra impressione clinica e decesso, per una epidemia che mostra un eccezionale – e anomalo – gradiente di selettività, riguardando principalmente anziani e fragili (età average dei deceduti 80 anni per il coronavirus, 28 anni per la spagnola); mentre si evitano e addirittura si proibiscono riscontri postmortem. Dimenticando, gli statistici, che se si immettono dati spazzatura nel più valido e rigoroso dei modelli si otterranno risultati spazzatura (How to tell liars from staticians. Hooke, 1983); e tornando, i virologi e gli altri specialisti medici, a un livello di “scientificità” anteriore a quello di Virchow e di Koch. In un simile suk pseudoscientifico, non sorprende il solerte intervento di chi prende a pernacchie obiezioni che lo Stato insieme a forze private vuole siano tenute nascoste.
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24 giugno 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di F.A. Grana ” ‘La più bella’, il libro di Alessio Lasta sui valori della Costituzione, sul coraggio e non solo”
Ci vuole una certa faccia a lodare la Costituzione mentre la si sospende con un colpo di mano, sfruttando la mazzata, lo shock and awe, di una epidemia presentata al pubblico come avente caratteristiche biologiche tremende che non hanno neppure le pestilenze vere. La Costituzione è ridotta a un paravento di carta dietro al quale si può meglio calpestarne i dettati. I più abili e ipocriti tra gli scassinatori di diritti e ladri di giustizia ne fanno addirittura uno strumento della loro cassetta di grimaldelli.
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25 giugno 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “La strage e il miracolo, in edicola il libro di Padellaro sul fallito attentato all’Olimpico: “Quando Spatuzza disse: finiamola qua””
Diversi CC, dalla truppa ai vertici, sono stati uccisi in circostanze equivoche nell’Italia repubblicana. I jolly di mafia e terrorismo permettono di nemmeno nominare la ragionevole e doverosa ipotesi che si sia trattato di avvertimenti, per mantenere la soggezione dell’arma ai poteri che dominano l’Italia. La “fallita” strage all’Olimpico ha luogo al passaggio, tra bombe che invece esplodono e tradimenti istituzionali, alla 2° Repubblica. E’ singolare che venga rievocata oggi, al tempo di una ulteriore riforma in pejus del Paese tramite un altro golpe mascherato. La violenza eversiva ha una funzione educativa; e anche di alibi. “Nel gennaio del 1994 era previsto un massacro contro i carabinieri: «I carabinieri! Fedeli nei secoli, ma nel breve periodo meno…» usava dire Andreotti” (S. Limiti. La strategia dell’inganno).
Ieri Conte ha detto che le pastoie proseguiranno “fino a quando il virus c’è”. Un’affermazione sostanzialmente golpista, che scambia la presenza perenne e l’infezione biologica, situazione comune e inevitabile, per la patogenicità* . In pratica ha detto: “fino a quando ci pare”. Gli scienziati ammassati nella reggia lo sanno, ma stanno zitti sul colossale falso. I CC e i loro cugini con la toga proteggono dalla verità le versioni giocattolo con le quali si sta seminando morte e distruzione.
*Methot PO, Alizon S. What is a pathogen? Toward a process view of host-parasite interactions. Virulence, 2014. 5: 775.
@ skiin. Ma certo. Un avvocato piazzato dall’alto a governare il Paese e che ore rotundo lo vende, insieme a modestissimi figuranti. CC da decenni messi in riga, a collaborare, col sistema che Churchill diceva va usato con gli italiani, il bastone e la carota. “Giustizia obliqua, o ignorante o vendereccia” (Ippolito Nievo). “Scienziati e intellettuali che si prostituiscono al potere e ne avallano tutte le abiezioni” (Vilfredo Pareto; che diceva che il mondo ne è pieno). E dove siamo? Qui si esagera. Però anche tu, non dovresti leggere queste cose, che ti fa male…
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Spezzano della Sila, 29 giugno 2020
Ai magistrati della Procura di Salerno
C.so Garibaldi 181
84122 Salerno
e p.c.
Ing. Benedetto Levi, Ceo
Iliad Viale F. Restelli 1/A
20124 Milano
racc r/r online
“Nell’era nazista c’era un funzionario delle ferrovie responsabile della programmazione dei convogli per l’Est. Tutto quello che “faceva” era organizzare le partenze dei treni per Varsavia, Lodz, e naturalmente Treblinka, Sobibor, Auschwitz II, etc. La destinazione, egli riteneva, non lo riguardava. Il paragone non è esagerato.”. Tradotto da: E. Loewy. Ethics and Evidence-based medicine: is there a conflict? 2007.
Il ruolo della criminalità istituzionale calabrese nella crisi covid: le vaccinazioni iatrogene obbligatorie di Jole Santelli
Riporto quanto ho già segnalato sul blog de Il Fatto, a futura memoria, perché non si possa dire che i magistrati non ne avessero notizia:
“24 giugno 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “L’altro virus, Gabrielli: “Le mafie potrebbero cannibalizzare i settori in crisi per il Covid. ‘Ndrangheta punta a farmaci e vaccini”
Solo ndrangheta? E la partnership tra istituzioni dello Stato e Big pharma? La presidente Santelli ha ritenuto di poter decretare, in una regione con gravi carenze sanitarie, la vaccinazione antiinfluenzale obbligatoria degli over 65, da settembre. Evidenze e nozioni acquisite suggeriscono che tra le cause della pandemia vi sia tale vaccinazione, che può favorire la malattia da coronavirus*; come risulta anche in studi che non rilevano il fenomeno biologico sottostante, l’interferenza virale, per altri virus, mentre lo confermano per il coronavirus**. Gli stessi che predicano cautela e prudenza per giustificare il loro soverchiare il cittadino in nome della salute poi ignorano questo pericolo – noto agli specialisti consulenti dei politici – obbligando masse di persone ad inoculazioni dalle conseguenze potenzialmente mortali; capaci di provocare le seconde ondate che si dice di voler scongiurare. Il Viminale è impegnato a tappare la bocca a chi denunci le tante misure iatrogene; come questa, un caso autentico di banalità del male; che esporre alle procure calabresi non è molto diverso dal denunciare crimini mafiosi nella Sicilia e nell’Italia di Bernardo Mattarella.
* COVID-19 severity in Europe and the USA: Could the seasonal influenza vaccination play a role?. EBMPHET consortium. 7 June 2020.
** Wolff GG. Influenza vaccination and respiratory virus interference among Department of Defense personnel during the 2017–2018 influenza Season. Vaccine, 2020. 38: 350-354.”
Un servizio al business – una vendita della popolazione – della nota rete composta di politica, massoneria, magistratura e forze di polizia in Calabria; alla quale i magistrati migliori forniscono il paravento dell’eterna lotta alla mafia. Una funzione, questa della lotta alla mafia di cosca che copre la mafia di Stato e la sua partnership con interessi criminali privati di grande scala, esemplificata dalle affermazione del capo della polizia Gabrielli che commento. Tale rete calabrese opera insieme alle meno note reti omologhe del Nord; come mostra anche il carattere congiunto dei più recenti boicottaggi e mobbing che ricevo*. Né va trascurata la componente clericale, pienamente addentro alle frodi mediche istituzionalizzate**; con presidenti di tribunali calabresi che baciano la mano al vescovo nell’insediarsi vestiti con la toga dello stato*. Apparati che nella crisi covid si stanno occupando delle manipolazioni materiali, cioè delle morti iatrogene, e delle manipolazioni informative , cioè dell’epidemiologia e delle notizie ingannevoli al pubblico sull’epidemia e sulle misure contro di essa. I più svolgendo ognuno una piccola parte – che spesso coincide comunque con un illecito – come il funzionario delle ferrovie naziste dell’epigrafe. Alle morti largamente iatrogene della crisi covid a Brescia corrispondono nella Calabria poco coinvolta abusi di potere iatrogeni che i morti li provocheranno in nome della “prevenzione” delle morti viste a Brescia; appiccicando agli abusi teorie “scientifiche”, in realtà strampalate; che a chi conosca la realtà dei fatti sull’inutilità di tale vaccinazione e sui modi per venderla (v. es. Gotzsche PC. Vaccines: truth, lies and controversies. 2020. Cap. sulla vaccinazione antiinfluenzale; Doshi P. Influenza vaccines. Time for a rethink. JAMA, 2013. 173: 1014) ricordano i trucchi goffi e mal riusciti di un prestigiatore mediocre. Abusi che andrebbero fermati per le loro tragiche conseguenze sulla popolazione. Coi quali si è disposti a provocare stragi, insieme alla rovina economica del Paese, nella brama di acquisire meriti presso grandi interessi.
Prefetto di Cosenza: Cinzia Guercio. Sindaco: Mario Occhiuto. Procuratore della Repubblica: Mario Spagnuolo. Questore: Giovanna Petrocca. Comandante provinciale CC: Piero Sutera. Vescovo di Cosenza: Francesco Nolè. Ministro degli interni: Luciana Lamorgese.
Distinti saluti
Francesco Pansera
menici60d15@gmail.com
* La partnership tra istituzioni dello Stato e privati nella criminalità ordoliberista: il mascariamento della patente di guida dell’avv. Vittorini e del prefetto di Brescia si incontra a Cosenza con la “procedura Lozano” di Iliad. In: Coronavirus, 22 giugno 2020. Nel mio sito menici60d15.
** 1 Quando è Pietro che si associa a Simon Mago. 2 La post- camorra. Dai tagliagole alla chirurgia ingiustificata della tiroide. Nel mio sito menici60d15.
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3 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di F. Carraro “Mes, condivido le preoccupazioni sullo stato della sanità pubblica ma per me resta un no”
Secondo politici di scarsa fedeltà questo Mes è un regalo. Altri riconoscono che sia un po’ come indebitarsi con degli strozzini, ma per pagarsi assistenza medica necessaria. Non si dice che può essere come indebitarsi con gli strozzini per dare soldi a maghi in combutta con gli strozzini. Gli effetti benefici della spesa sanitaria sulla salute non sono necessariamente una funzione crescente della spesa: dipendono anche dal genere di medicina che si acquista. L’arricchire l’offerta privata, che controlla la dottrina – così che la medicina “pubblica” è largamente pseudopubblica – non è detto migliori la salute della popolazione*. Una spesa dettata dagli stakeholders può facilmente avere interesse a non curare efficacemente: pur di ottenere un profitto, e per proteggerlo. O a danneggiare la salute, pur di aumentarlo; o per aumentarlo. E’ stato documentato come un eccesso dei tanto invocati ventilatori (che appaiono avere giocato un ruolo, iatrogeno, nell’innescare la crisi covid, nella Lombardia culla della medicina hi-tech) sia nocivo, portando ad applicarli anche su coloro che non ne hanno bisogno e a coloro per i quali sono ormai inutili**.
*American health care paradox—high spending on health care and poor health. QJM, 2017, 61.
Are high drug prices buying us the most effective treatments? Lown Institute 8 mag 2020.
** The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and ventilators: Intuitive but Errant. Ann Intern Med, 7 mag 2020.
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5 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Speranza: “Valutiamo il Tso per chi rifiuta la quarantena”. Zingaretti: “Spavaldi e irresponsabili mettono tutti a rischio”“
Nonostante sia ministro della sanità, Speranza applica il modello intuitivo ma falso, e caricaturale, che scambia la presenza del virus per la patogenicità*. Lo si potrebbe chiamare modello a pidocchio: da secoli, e nell’opinione comune, si crede che la malattia sia come un oggetto, un corpo estraneo, e che si identifichi con la presenza nel corpo di tale oggetto; di “animalicchi”, “bugs”, per le malattie infettive*, qui il virus. Mentre la malattia va intesa come un processo, che insorge quando oltre all’agente causale necessario vi sono circostanze adatte. La presenza non è la patogenicità*. Si può essere positivi a microorganismi potenzialmente capaci di provocare gravi malattie, come E. coli e N. meningitis, senza avere o provocare malattia. Scambiare qui il necessario per il sufficiente è essere positivi al test per incompetenza o cattiva fede gravi. Le spore della muffa sono ubiquitarie nell’aria, ma solo in certe circostanze fanno ammuffire il cibo. Il TSO e il carcere per una positività a un test di presenza (che per di più può essere un falso positivo) possono essere come arrestare il gestore un ristorante avendo rilevato la normale presenza nell’aria della cucina di spore di muffa. Introducono inoltre un altro principio del fascismo sanitario, che la malattia sia diagnosticata in asintomatici come mera positività a un test, anche inadeguato, e che quindi si curino non le malattie ma i risultati di test di laboratorio.
*What is a pathogen? Virulence, 2014. 5: 775.
@ Claudio S. Un gioco delle tre carte tra positivi sani, malati e malati gravi. Quando si è “positivi sintomatici gravi” si sta male; es. manca l’aria, condizione che produce una angosciosa sensazione di morte imminente; non si rifiuta il ricovero. E queste masse di malati gravi, tantomeno stoici e recalcitranti, non ci sono. La galera per voi “ci sta tutta” per infezioni via positivi asintomatici che avvengono ogni anno a milioni e sono ciò che ci evita epidemie come la spagnola, ha osservato Gupta, Oxford U, nel criticare il lockdown. Usate il diritto penale, la responsabilità individuale, per negare e avversare meccanismi naturali collettivi, imperfetti ma solidi, che mettono termine alle epidemie e le prevengono. Voi non rispondete a problemi reali, ma escogitate casi improbabili e falsi modelli che giustifichino soverchierie e misure iatrogene. Il non distinguere in maniera chiara tra positività non patogena e malattia (e positività a test di dubbia accuratezza) genera mostri, medici e giuridici. Consente di prolungare con la forza l’emergenza e le sue pastoie; e di nascondere il braccio tirato il sasso. Anche il solo fare tintinnare le manette e mostrare la camicia di forza per intimidire i cittadini affinché rinuncino a diritti di base, mettano a rischio la salute e accettino la rovina economica è un abuso inaccettabile. Una minaccia credibile di violenza per obbligare a subire altre violenze: tipica dei tagliagole cui quel pulcino nella stoppa di Speranza fa da portavoce.
@ Cornisello. Mi ricordate il doublespeak di Orwell: per voi un’argomentazione corretta è un sofisma; mentre l’equivoco vergognoso e farsesco che denuncia, col quale il governo minaccia di galera i cittadini perché rinuncino a libertà essenziali è un ragionamento lineare. Come un tempo la religione della quale ha preso il posto (Illich) la medicina consente l’inversionismo, il fare figurare il male come bene e il bene come male. Attirando un certo genere di persone. E so per esperienza che gli uomini di legge con la toga o la divisa di cui può disporre Speranza sono specializzati proprio nel rendere il tondo equivalente al quadrato; e nel mutare il bianco in nero, il vero in falso e i sani in malati.
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7 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Corlazzoli “Riapertura scuole, a settembre test sierologici per docenti e bidelli. Per gli studenti previste analisi a campione. La conferma del ministero”
“The available evidence on the accuracy of serological tests for covid-19 is characterised by risks of bias and heterogeneity, and as such, estimates of sensitivity and specificity are unreliable and have limited generalizability. Evidence is particularly weak for point-of-care serological tests. Caution is warranted if using serological tests for covid-19 for clinical decision making or epidemiological surveillance. Current evidence does not support the continued use of existing point-of-care tests”. Diagnostic accuracy of serological tests for covid-19: systematic review and meta-analysis. BMJ 23 Giugno 2020.
A parte il razionale, si ordinano screening di massa senza avere test affidabili. (Usando esercito e polizia). E’ evidente che il fine non è la salute ma il consumo medico; a beneficio di chi vende i prodotti e di chi vende i cittadini, e a danno di chi fa da supporto agli aghi. Qualche professore potrà trarne spunto per una lezione sul concetto di “disincarnazione” coniato da Ivan Illich a proposito dei danni materiali, sociali e culturali dell’eccesso di medicina imposto dal liberismo: l’immaginario, l’astratto, che diventa reale; come nella religione, e all’opposto che nella scienza e nella democrazia vere. O potrà mostrare, col teorema di Bayes, come testando 1.9 x10^6 soggetti un deficit anche modesto di specificità possa creare facilmente un numero cospicuo di falsi positivi; che sarà benzina per l’emergenza e le sue distruzioni.
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Il gap potenza-conoscenza
10 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di R. La Cara “Atrofia muscolare spinale, lo screening neonatale in Lazio e Toscana: “Cambiamo la storia della patologia””
Perché non affidare la giustizia direttamente a degli energici sceriffi, lesti con la pistola e pronti con la corda, facendo a meno dei magistrati? Perché si incorrerebbe in errori e distorsioni inaccettabili. Perché ai neopatentati sono imposti limiti di potenza dei mezzi e di velocità? L’uomo crea spesso situazioni di divario tra potenza, elevata, e conoscenza, insufficiente. La scienza e la medicina ne sono forti produttori. Tanto che si paragonano entrambe (Collins e Pinch) al Golem, il servitore bruto della mitologia ebraica.
Qui resta il divario tra l’insufficiente conoscenza sugli effettivi meriti dello screening per SMA, che ha portato organi di controllo a scartarlo*, e la potenza di uno strumento di massa che può dilapidare risorse per creare falsi successi per farmaci come lo “Onasemnogene abeparvovec” (Zolgensma) che sul lato della potenza ha un costo di oltre 1 milione di dollari a trattamento, e su quello della conoscenza una storia di manipolazione degli studi.
Il gap potenza-conoscenza andrebbe considerato quando si parla di “prevenzione”, “prudenza” “cautela”. Es. le misure draconiane e a oltranza sul covid, che trascurano gli effetti sul resto della salute e sull’economia, sono prudenti come il fuggire da un pericolo non ben conosciuto su una Ferrari senza freni; con per unico input la paura e per unico output il piede sull’acceleratore.
*UK national Screening committee Screening for SMA. 31 Ott 2018.
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13 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Corlazzoli “Beni confiscati alla mafia, per mille studenti campi estivi di educazione alla legalità nelle terre dei boss. Firmato il protocollo a Locri”
Scuole chiuse a oltranza a differenza del resto d’Europa, volontà di prolungare lo stato di guerra fino al nuovo anno, e campi estivi antimafia. C’è una coerenza, dovuta a una comune matrice, tra questi campi antimafia e la volontà politica di prolungare quanto più possibile l’emergenza covid e i danni delle contromisure, e di renderne definitivi alcuni aspetti negativi.
Quello che dovrebbe entrare nella pedagogia degli adulti e dei giovani, e invece ne è ermeticamente tenuto fuori, è la “cultura” della necessità di farla finita con la mafia, eliminandola. Questa è invece la cultura fintamente democratica della cronicizzazione della mafia; della mafia come entità ontologica, ineliminabile; e quindi dell’antimafia perenne, che, come le istituzioni preposte danno agio di osservare in Calabria e in Lombardia a chi contrasti interessi illeciti di alto bordo, è un paravento legittimante per l’appoggio dello Stato a delitti dei poteri forti. Poteri forti che probabilmente nel golpe precedente, quello dei primi anni ’90, con le stragi di combattenti antimafia autentici hanno anche impostato un sistema mafia-antimafia stabile, che, funzionale al liberismo e ai suoi crimini, è uno dei fattori del declino dell’Italia; tra comodi battimano antimafia, passeggiate e inchini antimafia, esaltanti happenings antimafia, pastasciuttate antimafia, musica teatro e cinema antimafia, e ora colonie estive antimafia.
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14 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Francia celebra il 14 luglio omaggiando medici, infermieri e operatori sanitari. E il governo aumenta il loro stipendio”
L’accostamento della medicina con la guerra, molto usato dalla propaganda commerciale medica, è fonte di inganno (es.*). Il Nobel Lederberg ha esortato a suo tempo ad abbandonare quella metafora della guerra tra microorganismi e uomo che oggi sta venendo usata da medici, politici e media per equivocare tra presenza del virus e patogenicità**.
Senza dubbio ci saranno alcuni medici altruisti, o perfino eroici, che emergono nelle calamità, siano esse vere, costruite o gonfiate. E’ però difficile credere che vi siano intere armate di medici pronti alla morte come la vecchia guardia di Napoleone. In questa operazione covid, che porterà a un ulteriore degrado della medicina come settore dell’economia guidato dal mercato a scapito dei valori di facciata***, e quindi a scapito della salute e del denaro del pubblico, i francesi oltre ad applaudire i camici bianchi come nuovi soldati farebbero bene a rileggersi ne I Miserabili di Victor Hugo l’equivoco che portò Pontmercy a credere che il perfido Thenardier, che a Waterloo depredava i cadaveri dei caduti, fosse un animo nobile al quale dovere eterna riconoscenza.
*Avoiding the breast cancer ‘warrior’ trap. The Cut. 12 ago 2014.
**What is a pathogen? Virulence, 2014. 5: 775.
***Monetized medicine: from the physical to the fiscal. Accounting, Organizations and Society,2005. 30: 249.
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16 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di D. Turrini “Maria Rita Gismondo: “Il Covid ha rivelato il maschilismo della nostra società. I virologi? Va bene l’informazione, ma non con agenti e cachet””
Da anni raccolgo interventi di donne che chiedono riforme della medicina, in due liste: quelle contro le frodi mediche istituzionalizzate, e quelle pro frodi. La Gismondo sembra dire cose contro le frodi: il richiamo alla legge di Farr, per la quale le epidemie si esauriscono spontaneamente. Ma propone che la copertura sanitaria sia condizionata all’obbligo di sottoporsi a “prevenzione”, cioè a screening che arricchiscono il business mentre non danno i benefici che in malafede promettono, generano malati e rendono conveniente non curare il cancro. Una imposizione macho e ultra paternalista, oltre che fraudolenta e incostituzionale, mentre si condanna il “maschilismo”. Quest’altra stella medica sorta col covid va nella categoria delle dottoresse pro-frode; nella sottosezione di quelle che sfruttano la solidarietà femminile per spingere le donne verso la tramoggia degli screening. Un esempio genuino di dottoressa contro le frodi e davvero a favore delle donne è dato da Susan Bewley, professore di salute della donna al King’s College, che ha scritto che la sospensione degli screening per la crisi covid è una buona notizia; un’occasione per rivelare al pubblico che i loro sbandierati benefici sono piccoli o nulli, o negativi; che sono supportati alimentando falsi miti, e facendo decidere le persone sulla base di informazioni tecniche ingannevoli (Things should never be the same again in the screening world. BMJ, 14 aprile 2020).
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19 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. C. Caselli “Borsellino, l’isolamento di chi fa il suo dovere è una vergogna che non deve mai più ripetersi”
“La morte che sembra esercitare l’effetto più sicuro è quella che viene dalla bocca del cannone. Si tratta di uno spettacolo terrificante… “ Lord Roberts, sulla esemplarità delle esecuzioni per tenere sottomessa l’India.
Scagliare in pezzi un Valoroso e la scorta è servito anche a instaurare STANDARD NEGATIVI, repulsivi, che scacciano e sostituiscono (essendone le converse) i principi costituzionali, attrattivi. Come si sta facendo con l’epidemia. Secondo lo standard positivo – cui conformarsi – della tutela della salute l’epidemia va combattuta evitando gli effetti iatrogeni e distruttivi delle contromisure. Mentre se ad esso si sostituisce lo standard negativo del terrore covid – dal quale fuggire – si può fare di tutto in suo nome, incluso lo sfasciare il Paese e danneggiare la salute. Se lo standard è la legalità prevista dalla Costituzione la mafia la si estirpa, e la corruzione e l’evasione istituzionalizzate vengono impedite come incostituzionali. Se a questo standard positivo si sostituisce l’orrore della mafia allora si può es. togliere ai cittadini il diritto al possesso del proprio denaro (contanti), e mettergli così il guinzaglio degli usurai delle banche, facendo credere che sia il modo efficace ed unico per fermare mafie, corruzione ed evasione. Protraendo mafia ed epidemia – e con gli ambigui carrozzoni preposti ad esse – si rendono stabili standard negativi che tradiscono la Costituzione simulandola con manomissioni inapparenti ma radicali dei suoi dettati.
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23 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Svezia, la lettera di 25 scienziati: “La strategia del governo contro Covid ha portato alla morte. Non fate come noi””
Come può essere un errore catastrofico da prendere come esempio negativo una situazione comunque migliore – minore mortalità, minor danno economico, migliori prospettive per l’andamento dell’epidemia – di quella di UK, Spagna, Italia, i paesi a lockdown stretto? Mentre viene dato spazio a questo urlo dei 25 scienziati svedesi si censura, sia sulle riviste scientifiche che su Youtube, Ioannidis, uno dei ricercatori più citati al mondo, che sta esprimendo critiche sulla reale entità dell’epidemia e sul lockdown. E che spiega come le esagerazioni dell’ufficialità sul virus abbiano aumentato la sua capacità di uccidere tramite diffusione nosocomiale; un meccanismo rilevante per il disastro Lombardia. Appare essere all’opera un publication bias nell’informazione al pubblico, che premia con la visibilità gli scienziati che siano disposti ad avallare la versione imposta dal potere mentre oscura chi non lo fa e mette in luce errori e danni iatrogeni da allarme. Per chi voglia sentire anche la campana di voci competenti e tutt’altro che estremiste:
Swedish Epidemiology Boss Says Questioned COVID-19 Strategy Seems to Be Working. Reuters Health Information, 22 luglio 2020.
Jha S. John Ioannidis Explains His COVID Views. Medscape, 15 luglio 2020.
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20 luglio 2020
Medscape
Commento all’articolo di Jha S “John Ioannidis Explains His COVID Views”
It would be useful to rearrange the distinction between “cause of death” and “agent of death” (Lewontin, Biology as ideology, 1991) so as to better define the epidemiology of this strange infection – and may be of future ones. N. meningitis infection is the cause of the death in a previously healthy child dying from N. meningitis septicemia. Ditto for H1N1 in a youngster dying from Spanish flu in 1918. But covid-19 would rather be the agent of death in a 90-year old with metastatic cancer, or in a 30-year old with refractory leukemia. Professor Ioannidis looks like the right person to develop both a general theory of an “agents of death epidemiology” and its varied applications.
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29 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Bellelli “Coronavirus, dopo sette mesi una cosa è certa: il panico non è mai un buon consigliere”
Il pubblico viene diseducato. La “scienza” viene deformata per avallare narrazioni intuitive, di sicura presa, ma false, invece che essere usata per correggerle e illuminare la realtà. Il modello di epidemia trasmesso dai media è fumettistico. La si fa figurare come una invasione di entità extraterrestri che “circolano”. Un’epidemia, un epidemia vera, è piuttosto come una reazione chimica in un contenitore, il cui andamento – e quindi il cui esaurimento – dipende da fattori permissivi e dalle concentrazioni dei suscettibili, infetti e guariti e allo stesso tempo determina tali concentrazioni. I modelli matematici delle epidemie sono stati sviluppati dalla legge chimica dell’azione di massa. Bellelli, biochimico, sta mostrando – a un pubblico nel quale molti difendono l’inganno ben congegnato del quale sono vittime – una corretta impostazione. Potrebbe divulgare i principi della cinetica chimica e spiegare come le epidemie seguano forme di questo genere.
Quanto al panico e alla propaganda che lo sostiene, dovrebbero essere incorporati nei modelli epidemiologici dell’epidemia i danni fisici che causano, come è stato fatto in studi di ecologia animale (Yong Ed. Scared to death: How intimidation changes ecosystems. New Scientist, 4 giugno 2013). E dovrebbe essere riconosciuto come con gli allarmi eccessivi ci si assumono responsabilità non diverse da quelle del provocare o aggravare un’epidemia.
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30 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, “quattro italiani su dieci sono refrattari a regole anti-Covid ma spaventare può generare l’effetto opposto”
La medicina consente imposizioni che un recente articolo su una delle maggiori riviste mediche ha paragonato alle tecniche di depersonalizzazione della CIA*. Tale potere viene ora esteso all’intera società trasformandola in un gigantesco sanatorio. Uno studio classico sui pazienti in ospedale** mostra come le persone che vengono apprezzate dai sanitari come “buon paziente” per il loro obbedire alle “regole” mediche accettino in realtà una condizione di impotenza che ne danneggia la psiche e la salute fisica. E come vengano etichettati negativamente, come “cattivi”, e anche mentalmente disturbati, quelli che sono reattivi rispetto a limitazioni arbitrarie della libertà. I “cattivi” pagano comunque un costo in salute per il loro difendersi.
Non ci sarebbero queste quote di “refrattarietà” – 49% per i laureati – se “le regole” non tradissero per chi non sia nato servo un carattere arbitrario e strumentale. Col metodo pretesco di aumentare i buoni, quelli che accettano guinzaglio e museruola, blandendoli come “responsabili”, maturi”, coraggiosi”, “esemplari” etc. si potrà ridurre la quota dei cattivi a un livello sufficiente a permettere l’applicazione delle sante maniere forti.
*How Hospital Stays Resemble Enhanced Interrogation. Ann Intern Med, 21 luglio 2020.
**Taylor SE. Hospital patient behavior: reactance, helplessness, or control. Journal of Social Issues. 1979;35:156.
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31 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “Non possiamo rimuovere la crisi coronavirus. Libertà non è fare ammalare gli altri””
“La libertà non è fare ammalare gli altri”. Slogan per slogan, il cappio al collo non è tutela della salute.
@ Fede P. Le minchiate sono libere; per tutti: dall’ultimo cittadino al primo. Come lo scambiare chi mostri evidenza di laboratorio di avvenuto contatto con questo virus per malato, in modo da fare credere che l’epidemia sia ancora in corso; o il considerare un’epidemia un fenomeno reversibile, così che i morti pregressi sono portati a giustificazione del prolungamento dello stato di eccezione (come si chiamano i consiglieri scientifici di Mattarella?). E’ quando cogli nel segno che gli amici di Mattarella organizzano puntuali rappresaglie.
@ Pappacci. Censurato. Il cappio c’è, e ce l’hai anche tu anche se non te ne accorgi. Guarda sotto quel cravattino costituito da due pon pon che portate voi che praticate il pensiero di gruppo …
@ Pappacci. Tu mi ricordi un brano di Platone sull’eccesso di libertà appeso al muro in una caserma dei CC (Brescia). Qui l’unica eversione è la vostra, l’eversione dall’alto.
@ Pappacci. Per curiosità, come rientra nel tuo quadretto da questurino l’ordinanza di Iole Santelli, che sulla base di quanto propagandato da Mattarella ha reso obbligatorio da settembre sottoporsi a una vaccinazione antiinfluenzale che studi scientifici indicano potere favorire la malattia da Covid.
@ Emanuele Pagliara. Sarà per la mia terza media risicata, ma preferirei non sentire un presidente della Repubblica prestarsi a diffondere frasette ad effetto su temi costituzionali.
@ Emanuele Pagliara. Non solo ho “una terza media risicata”, ma sono un hater: considero quelli che praticano pensiero di gruppo depravati ai quali non si deve rispondere. Soprattutto se come lei invece di porre un quesito ti insultano. Comunque, su Spiked, una rivista online inglese, sono appena usciti due pezzi “The lockdown has been cruel and negligent” di un patologo, e “The lockdown has caused a humanitarian tragedy” di un avvocato. Potreste leggerli, anche per cercare di salvarvi tornando ad avere una vita intellettuale sana.
@ Carlo Alberto Salustri. Lei usa come nickname il nome anagrafico di Trilussa. Trilussa era brillante e intellettualmente indipendente; era uno capace di argomentare in versi; acutamente e con grazia; contro luoghi comuni e miserie umane. Lei quello che sa scrivere è una sconclusionata accozzaglia di insulti in appoggio a chi comanda. Ciò su cui può valere la pena riflettere è come il conformismo venga ottenuto gratificando bisognosi come lei, facendoli sentire ben provvisti di quello di cui sono desolatamente carenti.
@ Carlo Alberto Salustri. L’unica cosa salvabile del ciarpame col quale svela le sue insicurezze e il suo bisogno di compensare è che “il cappio al collo non è tutela della salute”, in risposta allo slogan di Mattarella potrebbe essere uno slogan leghista. E’ vero. Ma Salvini è un’opposizione bluff, acchiappa-scontenti, come i 5s (nel 2006 Grillo usò un mio scritto per uno dei suoi post “antisistema”). Coerente con un Mattarella che non è nato con un cuore di leone. Es. è indegno della carica che ricopre basare le previsioni di pericoli futuri con le quali giustificare la liquidazione di diritti costituzionali e la compromissione del futuro del Paese sui “contagi e decessi di marzo”: un’epidemia – una epidemia-epidemia – non è un mostro “on the loose” perennemente affamato di persone, come viene falsamente dipinta, ma una interazione che si autoesaurisce. Qui abbiamo scienziati che avallano menzogne, e istituzioni che coonestano tali scienziati. In questo ambito così triste e avvilente, che premia “servo encomio e codardo oltraggio”, quelli come lei trovano il loro spazio. Sputando insulti; e sentenze, secondo loro meritevoli di gravi riflessioni, come il valutare una tesi in base al partito che la ripeterebbe. Con la stessa logica, potrei dire che lei è un terrorista, perché lei porta i calzini (credo) e i terroristi portano in genere i calzini. Ripeto, quello su cui lei dà da riflettere è l’uso sistematico dei calci degli asini – in branchi – per sostenere operazioni di eversione dall’alto.
@ Carlo Alberto Salustri. Lei fa il corazziere sul web senza essere adatto. O forse sì…
@ Carlo Alberto Salustri. Lo Stato fece produrre diagnosi psichiatriche su Moro mentre lo lasciava nelle mani dei sicari (in una intervista al Corriere della Sera nei primi anni ’90 Cossiga affermò che la magistratura aveva retto il gioco di Moro uscito di senno). La patologizzazione – e la minaccia di patologizzazione – sono tra gli attrezzi di chi fa di questi lavori. Assistere a certi delitti dello Stato può provocare nausea e sconforto; opporvisi può portare a dovere reggere il peso di boicottaggi e abusi tanto vili quanto gli atti che sono volti a favorire; ma non è preferibile la condizione esistenziale delle maschere vuote che nel 1978 ressero la farsa omicida delle BR imprendibili e oggi quella della epidemia infinita.
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2 agosto 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Strage di Bologna, Mattarella: “Esigenza di piena verità e giustizia”. Conte: “Al fianco dei magistrati e dei familiari delle vittime”
Paolo Monti2: Parole senza significato e frasi di circostanza vengono pronunciate generosamente da Mattarella e dal Presidente del consiglio. Nei fatti poi succede che, due giorni fa, viene vietata la pubblicazione dei documenti medico scientifici che hanno determinati lo stato di emergenza e la limitazione della libertà di milioni di cittadini, la disonestà intellettuale è cosi radicata in alcune politici e in certi ambienti che non è più “disonesta” ma “normalità”, alla fine c’ è sempre l’ alibi che loro agiscono per il bene della nazione!
@ Paolo Monti2.
In Inghilterra un report del governo mostra che in UK il lockdown potrà causare alla nazione 200 000 morti (1). Stima che il lockdown avrebbe salvato 500 000 vite. Per alcuni esperti ascoltati dai consulenti del governo le morti da lockdown potrebbero superare quelle da covid, per gli effetti sull’economia; tanto più quanto più durino i lockdown (1,2).
E’ stato occultato agli italiani che il lockdown provoca rilevanti aumenti di mortalità, direttamente e da recessione. E, ancora più grave, che, avendo le misure effetti pesanti anche sulla salute, le scelte dovrebbero considerare un bilancio tra benefici ipotetici e danni prevedibili. Si presenta invece un quadro dove le misure sono solo benefiche, sono “prudenza”, e quindi è possibile imporle a piacimento d’imperio.
Posso testimoniare che strutture di tipo piduista si occupano di neutralizzare chi dissente da queste politiche, dissentendo da anni dalle frodi mediche istituzionalizzate. E che i boicottaggi e abusi a spiccato carattere massonico sono particolarmente impestanti quando si critica Mattarella Sergio. Senza che questa neo P2 debba temere nulla, tutt’altro, dalla integerrima magistratura che indaga instancabile sui crimini della P2 del secolo scorso.
1Lockdown may cost 200,000 lives, government report shows. Telegraph, 19 luglio 2020.
2Why lockdown could cost more lives than it saves. Telegraph, 6 luglio 2020.
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4 agosto 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di F. A. Grana “Vuoto a rendere’, un diario della fede nel tempo sospeso dalla pandemia”
Paura, fascismo, insicurezza, impoverimento. E risorge “la fede”, cioè la soggezione agli sfruttatori della naturale tendenza al religioso.
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7 agosto 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, cosa può accadere in autunno (e con la scuola)? I 3 scenari in mano al governo. Speranza: “I giovani veicolo del contagio””
COVID-19 Transmission and Children: The Child Is Not to Blame. Pediatrics, 2020. L’editoriale, di metà luglio, commenta sui lavori scientifici che mostrano che i bambini raramente trasmettono il covid agli adulti, mentre più spesso lo ricevono; sviluppando nella gran parte dei casi una sintomatologia lieve.
L’affermazione del ministro Speranza che i giovani sarebbero “il primo veicolo del contagio” è probabilmente una inferenza dal falso modello “a vampiro”, che considera che l’infezione da virus sia come una vampirizzazione: chi è stato infettato azzannerà gli altri. Si basa a sua volta sul falso assunto che l’evidenza tramite test di avvenuto contatto col virus abbia valore necessariamente infausto, equivalendo a una diagnosi di malattia. Diffondendosi inevitabilmente il contatto col virus, anche tra i giovani, si può fare credere che si diffonda l’epidemia mortale.
Invece di vedere nel prossimo un potenziale vampiro dovremmo riconoscere in lui, e in noi, un animale di branco, es un asino: in natura le epidemie infettando uccidono una quota – qui di vulnerabili – e insieme “vaccinano” il branco. La versione vampiro, semplice e intuitiva, è infantile rispetto alla versione ciuco, elaborata e anch’essa sgradevole e inquietante. Ma è più umano, più adulto – e soprattutto più conveniente per salute e benessere – riconoscere la cruda realtà dei nostri limiti zoologici e fare il possibile, che rifugiarsi nelle narrazioni fantastiche di chi promette il Paese dei balocchi.
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12 agosto 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di R. De Vogli “Russia, sul vaccino anti-Covid la diffidenza è giustificata. Più che scienza qui si tratta di potere”
L’efficacia del vaccino che la Russia ha miracolosamente estratto dal cilindro appare poco verosimile sul piano tecnico. E’ anche giustificata la diffidenza sul vaccino occidentale, dato che è dubbio che sarebbe utile, è dubbio che lo si possa ottenere in forma realmente efficace, ed è dubbio che non abbia pesanti effetti negativi di vario genere, biologici, economici, politici.
L’annuncio russo ricorda lo sketch dove Troisi cerca di salire sull’Arca sostenendo di essere un esemplare di “minollo”. Noè-Lello Arena dopo un’iniziale reazione desiste dal contestare l’esistenza del minollo, fa verificare e gli fa rispondere che c’è già una coppia di minolli a bordo. Può darsi che la Russia voglia evitare, trovandosi già attaccata, di esporsi all’isolamento e all’accusa di infettare il mondo contestando la montatura Covid. E che abbia scelto la strategia judo di controllarla assecondandola; evitando col vaccino proprio di sottoporre la sua popolazione alle iniezioni di chi le sta facendo una guerra sorda, e traendo da ciò vantaggi di immagine e perfino finanziari.
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17 agosto 2020
Blog de il Fatto
Commento al post ” “Pietre della memoria”, il monumento di Casalpusterlengo per i morti di Covid”“
Forse il modo migliore di fare memoria è di rendere inoltre disponibili su un sito, con i nomi e altri riferimenti indentificativi non necessari cancellati, le cartelle cliniche dei morti riportati nel monumento di Casalpusterlengo . E in altri eventuali monumenti simili. In modo che la memoria sia completa, non essendo limitata alla memoria dei sentimenti, che sono la prima cosa, ma che da soli possono fare sì che la sacralità della quale con questi gesti si ammanta il contrasto all’epidemia favorisca altri errori, tecnici e morali, provocando altri lutti e sofferenze.
Commento al post “Sharon Stone: “Mia sorella ha il Covid: indossate la mascherina, uno di voi senza le ha fatto questo””
Censurato
Un invito a vivere indossando un bavaglio che ostacola la ventilazione polmonare da parte di una che è diventata famosa per avere mostrato di non indossare le mutande.
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15 agosto 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di E. Rettore “Coronavirus, i numeri dicono che il lockdown ha funzionato”
I numeri non parlano. Sarebbe ora di riconoscere che sono stati ridotti a pupazzi dei ventriloqui del potere. “The numbers have no way of speaking for themselves. We speak for them, we imbue them with meaning.” (N. Silver, eminente statistico).
L’attribuire voce e rigore ai numeri consente la loro interpretazione sciatta: “dicono che ha funzionato”. Non ci sono evidenze solide che lo hard lockdown abbia funzionato avendo avuto effetti netti che giustifichino i suoi danni. Ci sono evidenze che abbia avuto effetti. Che si possono presentare come benefici senza esserlo davvero: anche il salasso sembrava funzionare, in quanto il dissanguamento placava il paziente. Es. l’indebitamento immunologico da ridotta immunità di gruppo per una epidemia che pare fatta apposta per sfruttarlo, uccidendo prevalentemente i fragili; e che tra le sue stranezze “politiche” ha un andamento prolungato, una apparente eccezione alla legge di Farr (esaurimento spontaneo).
L’esibizione dei numeri che vengono fatti “parlare” è spesso associata al chiudere nelle segrete altri numeri: qui quelli sui danni e sulla loro comparazione coi benefici. E’ singolare che non si considerino i danni sull’economia e quindi sulla salute quando si è “watchdog della politica economica italiana”. Modelli di economisti inglesi prevedono che i danni alla salute da lockdown possano superare i benefici asseriti dalla versione ufficiale (Why lockdown could cost more lives than it saves. Telegraph, 6 luglio 2020).
@ fuzzylogic. L’esibizione di effetti, del “funzionare” su endpoint surrogati, es. del progression free survival al posto della sopravvivenza, è un trucco molto usato in medicina, in particolare in oncologia per fare figurare l’efficacia di un intervento. Riguarda la credibilità etica, prima ancora che scientifica es. *. Se si usano end point surrogati (insieme alla fumosità dell’espressione “ha funzionato”) per proclamare il successo del lockdown si ha un problema di doppia credibilità. Non è segno di buona fede e di volontà di evitare il torbido chiedere di usare gli indici non validi per dimostrare che non provino ciò che non possono provare. Creando un indice falso di credibilità a sostegno di indici surrogati con gravi problemi di credibilità.
* Cancer drugs, survival, and ethics. BMJ, 9 nov 2016.
@ zi+ti. Il Covid è la malattia dei gradienti estremi. Gradiente estremo di gravità, da asintomatico a mortale. Gradiente estremo per età: imperversa tra gli anziani e non tra i bambini, a differenza delle altre epidemie da patogeni respiratori. Gradiente estremo per distribuzione, un flagello in Lombardia orientale, nessuna epidemia al Sud. C’è un quarto gradiente forte: il passaggio brusco da argomenti che dovrebbero esere aulici, qui i modelli matematici, ai rimbrotti di infimo livello, della comare, come i suoi e quelli dei suoi amici (Fuzzy logic, Paolo Russo e rinforzi) che accorrono in difesa. Con tanti scienziati ed eroi al lavoro, si potrebbe indagare se il vostro gradiente non spieghi anche gli altri.
@ fuzzylogic. Il termine gradiente nel suo significato generale indica l’entità della variazione di una grandezza rispetto ad un’altra. E’ comunemente usato in epidemiologia. Es. “…health and illness follow a social gradient: the lower the socio-economic position, the worse the health” (Saracci). Anche riguardo al Covid: “There is an age gradient of fatality with COVID-19” (Ioannidis). In effetti, nonostante ambisca a modellizzare in termini quantitativi l’epidemia e il lockdown, e a trarne conclusioni generali, l’articolo non merita di essere chiamato modello matematico. Né analisi statistica, visto che di indici statistici non ce ne sono. Voi dite che non c’è un gradiente, un forte dislivello tra voi e gli argomenti “scientifici “ per i quali trolleggiate. E avete ragione, ma solo nel senso che questo sbalzo dai “numeri” alle pernacchie è in realtà una continuità che può dire molto sulla reale natura di questa emergenza sanitaria.
@ fuzzylogic. E’ strano. L’hic Rhodus e l’esoterismo non solo non c’entrano nulla, ma sono concetti adatti a criticare ciò che difendi (a colpi di calunnie e cacchini); li ho usati anch’io a questo scopo. Così come il marketing per vendere un prodotto è a volte di qualità più elevata del prodotto stesso, vuoi vedere che il trollaggio per il covid è più sofisticato della “scienza” della quale va a sostegno.
@ Andrea Fanti. Mi sembra più il vostro un caso di masochismo ideologico, visto come vi concedete al potere.
@ doglo. Fare passare un abbassamento della curva dell’epidemia per un abbattimento dell’epidemia, e tacendo dell’allungamento nel tempo della curva così provocato, e quindi del prolungamento dei danni da lockdown da altre contromisure, è simile all’uso fraudolento degli end point surrogati. “L’essenziale” è tutelare la salute, nel suo complesso, non “schiacciare” (abbassare) la curva. L’essenziale di una nuova terapia oncologica è che migliori la sopravvivenza e la qualità di vita, non che dia luogo a dati degli esami migliori mentre il risultato finale è immutato o peggiore.
Se preferisce, è una mancata ottimizzazione, con negligenza, imperizia e imprudenza così grossolane che è difficile considerarle errori in buona fede: una misura coattiva di soffocamento della vita civile che si dichiara volta ad abbassare una sola variabile senza tenere in pari conto gli incrementi di altre variabili non meno dannose che così causa. Oppure si può dire, applicando il principio di parsimonia, che l’ottimizzazione non ha riguardato in realtà la tutela della salute, ma gli effetti sociali, economici e politici che si stanno verificando e che si svilupperanno in futuro.
@ doglo. Io sosterrei di guardare a tutti gli agenti: la circostanza che siano stati privilegiati fino al parossismo quelli che causano una data svolta di ingegneria sociale, e soppressi quelli – anche medici – che l’avrebbero impedita, costituisce già un’evidenza, sulla quale esercitare il proprio giudizio. L’immunità di gregge prima che una strategia è un’entità naturale: è tramite essa che immancabilmente le epidemie si estinguono. Lei considera una epidemia perenne che non si dà in natura, anche se è la versione ufficiale. Il trascurare, o negare efficacia, dell’immunità di gregge quando si invoca un vaccino, una forma imperfetta di immunità di gregge, è grottesco. L’impedirla, in un caso che offre su un vassoio la possibilità di ottenerla facilmente, proteggendo le ristrette fasce vulnerabili, è illogico e sinistro.
L’etica non può essere ignorata; né usata come argomento a fini perversi. Se si decide, come a volte si è obbligati, a trattare un male non a livello individuale ma di popolazione, si applica l’etica della popolazione. Che non è il pereat mundo pur di evitare un pianto, ma minimizzare i pianti. L’etica delle scialuppe di salvataggio insufficienti, che è di riempirle in maniera ottimale, non di caricare tutti. E di non calarle in maniera affrettata, fracassandole, come avvenne col Titanic, con la Costa Concordia, e ora con lo scavalcare le corrette procedure scientifiche sui farmaci in nome dell’emergenza.
@ doglo. Ripeto, è lei che sta attribuendo all’epidemia, seguendo l’ufficialità, caratteristiche – future per di più – da B-movie di fantascienza.
@ doglo. L’influenza e il raffreddore annuali non portano all’incaprettamento del Paese per prevenire un annunciato sterminio. Le consiglio di informarsi sul tema dell’ecologia delle malattie infettive, incluse quelle virali, e sui fattori che conseguentemente bilanciano la patogenicità. Sì, una epidemia tremenda e annuale, da un agente che avrebbe le caratteristiche del rhinovirus unite a quelle del batterio yersinia pestis mi sembra fantascienza d’accatto per i gonzi a beneficio dei furbi. Come dimostra anche il curriculum criminale degli odierni salvatori dell’umanità: i ripetuti tentativi negli anni precedenti di fare passare modeste ondate influenzali per epidemie apocalittiche. Tentativi che sono stati smontati come manipolazioni in cattiva fede. E che quest’anno, verosimilmente per il loro portato politico ed economico, hanno ricevuto un tale appoggio – una tale “potenza di fuoco” per usare un’espressione del facondo avvocato Conte – da andare a buon fine.
@ doglo. Le precauzioni vengono abbandonate adottando misure estreme con giustificazioni posticce, senza tenere conto dei danni che si creano. Sono le 19 del 16 agosto 2020. Il bollettino riporta 4 morti per Covid. Col suo “stupido e offensivo” si arriva a 24 insulti che ricevo per una mia singola critica a questo articolo de Il Fatto. Conosco alcuni degli ospedali del Nord coinvolti, e non mi stupisce il loro record mondiale di case fatality rate. Conosco anche medici che suo tempo fecero le autopsie delle vittime della strage di Brescia del 1974, e non mi stupisce che lì obbedendo agli ordini abbiano omesso le autopsie per i morti che oggi secondo quelli come lei giustificherebbero versioni pseudoscientifiche assurde e lo zittire come stupide e profanatrici le critiche tecniche. Così come nel 1974 la piazza fu fatta immediatamente lavare cancellando le tracce. Il livello, con armi diverse, è quello eversivo-istituzionale di allora, e delle successive impunità e protezioni. Altro che “stupido e offensivo”.
@ fuzzylogic. C’è chi, avendo nome e cognome, ha fatto a tempo a fare le autopsie del 1974 e a contribuire di fare di Brescia un luogo adatto – dato il forte orientamento per la medicina commerciale e iatrogena, i legami con i poteri internazionali che decidono delle campagne vaccinali, e la collaborazione di una magistratura locale che ha intitolato gli uffici giudiziari al fondatore della P2 storica Zanardelli mentre continuava a mandare assolti i manovali della strage piduista del 1974 – al fare esplodere nel 2020 uno dei focolai giustificativi dell’affare Covid. Non per volontarietà consapevole dei medici, ma per quei meccanismi di acquiescenza e negazione, già responsabili di silenziosi disastri medici in “tempo di pace”, che sono stati definiti “organized denial”. Che sono l’equivalente moderno della banalità del male, e dovrebbero comunque essere oggetto di indagine da parte di una magistratura seria (che invece ha preso a consulente Crisanti, che viene dall’Imperial College, cioè da quella che altri epidemiologi hanno indicato come la fonte prima di manipolazione). Così come una magistratura seria dovrebbe indagare questo accanimento su tutti i piani verso di me. Le mie risposte a vostri insulti (con te qui siamo al 26° in questo post) sono niente rispetto alle responsabilità gravi di figure che invece vengono usate come scudi sacri; costituendo un’offesa nei loro confronti indicare qualcuno dei buchi della versione ufficiale colabrodo che serve loro da alibi.
@ doglo. Gli ospedali del Nord hanno da anni record negativi di iatrogenicità da medicina commerciale, es. quella riconosciuta (ma taciuta al pubblico) da sovradiagnosi da screening. Non sappiamo esattamente cosa sia accaduto, e si fa in modo che non si sappia distruggendo informazione, ma non ci vuole molto a innescare profezie che si autoavverano e che generano morti iatrogene fatte passare per morti da epidemia. Es. concentrando soggetti fragili in quei luoghi ricettacolo di potenti patogeni infettivi che sono gli ospedali, intubandoli e ventilandoli “d’ufficio” quando ciò può provocare polmoniti mortali.
Lei ha idee del tutto errate sugli indici epidemiologici, essendo imbevuto di propaganda. Una mortalità (morti rispetto alla popolazione generale) mondiale del 2% vorrebbe dire qualcosa come 156 milioni di morti. Lo infection fatality rate, morti tra gli infetti (che viene per di più confuso con il case fatality rate, morti tra chi si ammala) è stimato dai più sotto l’1%. Allo 0.1%, come per l’influenza stagionale, da alcuni. E come per l’influenza è dato principalmente da vulnerabili, a ridotta aspettativa di vita. “Small changes in the fatality rate make a dramatic difference in the number of deaths. 3.4 % is an entirely different universe from 0.5%”. (Ioannidis). Le spiegazioni ufficiali per gli stratosferici fatality rate della Lombardia sono acrobatiche giustificazioni post hoc. Spiegazioni elementari restano coperte. Non è offensivo ma doveroso indicarle e indagarle.
@ doglo. In Lombardia orientale si è verificata una impennata di decessi attributi al Covid. Tali decessi sono stati almeno in parte dovuti a fattori iatrogeni, come ho detto. Es. il sovratrattamento con ventilatori, e l’esposizione alle infezioni ospedaliere e ad altre noxae, come l’invio di malati nelle RSA, delle fasce che più avrebbero dovuto essere protette. Una strage, che ha servito a fagiolo l’allarme che ha giustificato l’incaprettamento del Paese. E’ sufficientemente non allusivo?
Aggiungo che se si vuole parlare di queste cose bisogna usare termini chiari e onesti, e non fare come Humpty-Dumpty. Lei confonde mortalità e sopravvivenza come fanno tanti biscazzieri delle tre carte della medicina. Può non esserci nessuna correlazione tra le due (Are Increasing 5-Year Survival Rates Evidence of Success Against Cancer? JAMA, 14 giu 2000). Possono aumentare entrambe assieme (Improved Survival and Higher Mortality. Chest, 2002.122: 329). Un aumento della sopravvivenza può essere una cattiva notizia, come indice di sovradiagnosi. Una riduzione della sopravvivenza, come quella causata dalla sospensione della routine per l’epidemia, può essere una buona notizia perché eliminando pratiche iatrogene – culturalmente endemiche nelle stesse zone dei picchi lombardi – si riduce la morbilità (Covid-19 Pandemic—An Opportunity to Reduce and Eliminate Low-Value Practices in Oncology? JAMA, 2 luglio 2020).
@ doglo. Lei fa i discorsi astratti acrobatici cui alludevo prima. L’idea che la diagnosi precoce, per di più su una malattia la cui presentazione clinica può variare da quella di un raffreddore alla ARDS e alla DIC, sarebbe utile immaginando interventi farmacologici che sono ancora nel libro dei sogni. Sa quanti danni iatrogeni ha fatto – e quante montagne di soldi ha fatto illecitamente guadagnare – questo wishful thinking ?
Dopo avere operato una distinzione gratuita e infondata, tra diagnosi precoce di cancro e di una malattia infettiva (è in corso lo sviluppo dello stesso schema fraudolento per la demenza senile, una condizione degenerativa) lei ne fa un’altra per giustificare i medici: che la malattia da Covid grave essendo sconosciuta ha costretto ad andare per tentativi. La sua presentazione è quella di una polmonite, con complicazioni. Un quadro riconducibile a quadri gravi che vengono trattati di routine, a livello delle manifestazioni cliniche, nella pratica. E’ piuttosto accaduto che la parolina “coronavirus” abbia dato il via libera a stampede di interventi che si potrebbero dire forsennati. E che comunque le conoscenze acquisite, siamo nel 2020, imponevano di non applicare. Strafare non è “prudenza” come invece fa credere l’attuale minculpop. Può essere il suo opposto.
@ doglo. Lei associa a costruzioni astratte una apparente ottusità nel cogliere concetti. Sia quello dei medesimi schemi di gioco delle tre carte che si possono fare in branche diverse con lo sconcio di equivocare tra sopravvivenza e mortalità; sia quello della aspecificità delle manifestazioni cliniche di un nuovo agente patogeno. Cominci a leggere lei: prenda un testo di microbiologia medica e vedrà che c’è un gran numero di agenti che possono dare polmonite. Poi uno di patologia: scoprirà che i quadri istologici possibili sono in numero notevolmente inferiore. Poi di medicina interna e di terapia intensiva: patogenesi diverse confluiscono in un numero ancor più ridotto di presentazioni cliniche e terapie.
Potrà quindi passare al concetto successivo: quello di sovratrattamento. Es. sovratrattamento con ventilatori*. Tanti medici non hanno palle, né di vetro come dice lei nel costruirgli esimenti né di altro genere, e lungi dall’essere eroi seguono a gregge ordini non scritti: inclusi quelli di applicare trattamenti ingiustificati ed esiziali. Infatti oggi non ci sono farmaci risolutivi ma si assicura che si hanno migliori trattamenti; come in altre branche (il cancro…) ciò che si vanta è in realtà che non si ammazzano più tanti pazienti con terapie nocive che in realtà sono parte di ciò che consideriamo essere la malattia.
* The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and Ventilators: Intuitive but Errant. Ann Intern Med 7 maggio 2020.
@ doglo. “Secondo me” una polmonite virale si tratta in base al livello di gravità e tenendo conto dello stato del paziente. Non porta automaticamente a intubazione e ventilazione solo perché c’è un test positivo per covid. O perché c’è il “fumus” del covid. Va notato che anche nella routine pre-covid si usa intubare e attaccare a un ventilatore persone che non ne hanno bisogno, causando morti iatrogene, come illustrano l’art. citato e le sue referenze; per ragioni di profitto. Col covid c’è stato un parossismo di pratiche già corrotte.
La precision oncology lucra cifre astronomiche a danno dei pazienti con manipolazioni della ricerca e complicità istituzionali. V. es. un libro di un ricercatore mainstream, Prasad: Malignant: how bad policy and bad evidence harm people with cancer. Hopkins Univ Press, 2020. Lei si gingilla con favolette anche sul cancro.
Riguardo al “complottismo”, è diventato un ritornello difensivo come lo “a mia insaputa”. Ci sono teorie di complotti pari a quelle sugli untori nel ‘600; ci sono anche quelli che mostrano che Manzoni oggi forse aggiungerebbe il gridare al complottismo all’elenco dei modi di don Abbondio di dare ragione al più forte, di negare il peso di grandi interessi e dei machiavellismi del potere nell’iniquità. La via corretta è guardare a merito e evidenza. Ma ciò è più difficile in medicina, che è divenuta una super-religione, e ha a difenderla le forze congiunte del denaro e della fede; con la relativa fauna umana.
@ playzero. Un augurio [Buon Covid] in linea con l’attuale necropolitica.
@ playzero. Io ero rimasto a Buona sera, Buon Natale, etc. Già Buon lavoro per me è appropriato solo in circostanze limitate. Pensi che in altri paesi il “buon appetito” è considerato poco educato. Mi adatto al nuovo corso, come ci viene detto si debba fare: ricambio gli auguri e se permette, visto che non le sarà sfuggito che le altre affezioni non sono scomparse, aggiungo Buona diarrea, ovvero l’augurio di venire risparmiato, essendosi attenuto alle doverose misure precauzionali, dai banali ma fastidiosi episodi dissenterici, molti ordini di grandezza più frequenti dei casi di Covid mortali.
@ playzero. Lo dicevo che si tratta di necropolitica (A Mbembe; Necropolitics, 2003. Public culture 15: 11-40). Un commentatore inglese sostiene che col Covid la gente sia nella morsa di un “death wish”. Si allungano ombre macabre. Anche i clown mostrano appieno il volto sinistro che in tempi normali tengono nascosto.
@ Andrea Fanti. Caro Fanti, come ha notato il patologo inglese John Lee nella sua fondata critica agli aspetti tecnici, i soggetti che come voi difendono la versione ufficiale lo fanno sulla base di un sentimento viscerale. Al quale solo secondariamente attaccano argomenti pseudo razionali.
Voi siete un esempio lampante di ciò, essendo visibilmente inadatti a discutere il merito, sia quanto a preparazione sia costituzionalmente. Siete solo ansiosi di ricevere la medaglietta che viene data a quelli come voi per questo unirsi al coro. E di emettere diagnosi di “paranopie complottiste in delirio narcisista” per lenire la ferita della consapevolezza di essere delle mezzes. incapaci di fare un O col bicchiere.
@ Andrea Fanti. 25° scarica di insulti sulla mia critica al modello di Enrico Rettore. Deve essere una soddisfazione per questo studioso ricevere tanto appoggio, e così qualificato. Questo sciame di troll conferma che non si tratta solo di infezione da virus, ma anche di infestazione da organismi pluricellulari. Quelli che siccome “è una roba planetaria” allora non può essere che così, e chi dice diversamente va impestato. Le periodiche follie di massa della storia dell’umanità sono capeggiate da pochi sociopatici; che si avvalgono di schiere innumerevoli di mediocri smaniosi. Una figura della quale lei sta offrendo una plastica rappresentazione. La cialtroneria del male.
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20 agosto 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Papa: “Sarebbe triste se il vaccino non fosse universale, dando priorità ai più ricchi”
Dio è sapienza infinita ma il messaggio del papa sull’Annunciazione di un vaccino venturo di dubbia utilità, efficacia e sicurezza è unidimensionale. Il benessere economico porta salute. Ciò è diverso dall’avere di che pagare all’industria e alla finanza gli esami, le fiale e le compresse che sempre più impongono, superando il limite oltre il quale tolgono salute. Un prete anomalo, Illich, ha scritto che ai paesi poveri sono spesso risparmiati gli aspetti più sinistri della negazione di salute da civilizzazione medica.
Nel 1622 il medico Durazzini si sorprende che durante un’epidemia a Firenze muoiono più i ricchi, che possono pagarsi le sue cure – che consistono nel salasso – che i poveri abbandonati a sé stessi. Nell’800 Semmelweiss osserva che la mortalità delle partorienti povere, assistite dalle ostetriche, era un terzo di quella delle abbienti assistite dai medici. Negli anni ’30 Glover riporta per la tonsillectomia [inutile] una mortalità non trascurabile, che riguardava maggiormente i figli dei benestanti, che potevano permettersi l’operazione.
Ai nostri tempi è stato osservato che “negli Stati Uniti è quasi impossibile morire con dignità, a meno di non essere poveri in canna” (Iona Heath, 2007). Il rischio di danno da sovradiagnosi è più alto per i ricchi (Income and Cancer Overdiagnosis — When Too Much Care Is Harmful. NEJM; 2017. 376,23).
Mentre si tolgono i soldi per vivere in salute, si predica che la vita sarebbe data dai soldi spesi in medicine.
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1 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di L. Casolari “Le mascherine per alcuni sono un’imposizione, per altri un male minore. Ma il problema è l’onnipotenza”
Per lo psiconalista Casolari la pulsione a respirare liberamente deriva da un “vissuto onnipotente verso la natura”. Un caso estremo di parafrasi psichiatrica, cioè di lettura artificiosa di comportamenti umani in termini psichiatrici. Ne dà un esempio comico il film “Il mostro” di Benigni. Il professore di Anatomia patologica a lezione raccontò che, giovane assistente, veniva mandato a fare le autopsie dei deceduti di un manicomio. Ne fece una a un internato morto di inedia in quanto affetto, secondo gli psichiatri, da una amnesia così grave che si dimenticava di mangiare. “Avrà pure avuto l’amnesia grave – raccontava con tono beffardo il patologo – ma io gli ho trovato l’esofago completamente ostruito da un carcinoma grosso quanto un mandarino”.
L’ostruzione parziale delle vie aeree con rebreathing può provocare danni compromettendo gli scambi di ossigeno e di CO2 tra sangue e atmosfera. Una pezza umida fissa a coprire bocca e naso è un fomite per la crescita di microorganismi, che verranno inalati insieme ad aria viziata. Se si volesse aumentare l’incidenza nella popolazione di disturbi cardiovascolari e respiratori, questo è un sistema. Gli analisti della mente potrebbero considerare a quali assetti psichici corrisponde la monodimensionalità abnorme, l’ignorare i macroscopici rischi (Mikovits, Heckenlively. The case against masks) nel limitare un diritto come quello a respirare; e il “vissuto” che porta a intervenire con questa hubris sulla nostra natura biologica.
@ Luciano Casolari. Esempio: Face masks make breathing more difficult.4 Moreover, a fraction of carbon dioxide previously exhaled is inhaled at each respiratory cycle. Those phenomena increase breathing frequency and deepness, and they may worsen the burden of covid-19 if infected people wearing masks spread more contaminated air. This may also worsen the clinical condition of infected people if the enhanced breathing pushes the viral load down into their lungs.
The innate immunity’s efficacy is highly dependent on the viral load.5 If masks determine a humid habitat where SARS-CoV-2 can remain active because of the water vapour continuously provided by breathing and captured by the mask fabric, they determine an increase in viral load (by re-inhaling exhaled viruses) and therefore they can cause a defeat of the innate immunity and an increase in infections.
It is necessary to quantify the complex interactions that may well be operating between positive and negative effects of wearing surgical masks at population level. It is not time to act without evidence. Covid-19: Important potential side effects of wearing face masks that we should bear in mind. BMJ, 21 mag 2020.
Le sue credenze che gli studi che avrebbero escluso; che i germi di cui si è portatori non possono causare malattia; che sulla mascherina non proliferino germi estranei, sono veline grossolanamente false.
@ Teschio. L’articolo di tre professori su una delle maggiori riviste mediche sono balle in inglese da cestinare: garantisce Teschio coi dei suoi conti incontrovertibili che tiene in un taccuino. Il fatto che la riduzione della funzione respiratoria danneggerà tra i primi quelli con BPCO, 3,5 milioni in Italia secondo ISTAT, dimostrerebbe che agli altri la menomazione della ventilazione, che li avvicina funzionalmente alla condizione degli affetti da BPCO, non causerà alcun danno. L’avere omesso nei 1500 caratteri questo aspetto, che rafforza l’evidenza dei pericoli delle mascherine, sarebbe segno di cattiva fede.
Sulla credibilità dei critici, in effetti critiche fondate sono presentate da soggetti incompetenti o di dubbia provenienza. Mentre la censura di voci di critica qualificate ha riguardato anche un’autorità come Ioannidis, uno degli scienziati più citati al mondo. Mi pare che usare l’attore o il polemista di turno sia un ductus subtilis, che permette di non parlare del merito, ma di valutare notizie e misure in base a reputazione e credibilità – che sono in mano al potere – come sta facendo qui Teschio col suo lancio di ortaggi.
@ Teschio. Quello che si deve dimostrare, in termini quantitativi e con prove valide, come scrivono gli autori del BMJ che cito, e gli altri qualificati che il pamphlet NYT best seller riporta, essendo i suoi autori screditati quanto vuole ma comunque un gradino superiori a voi che sbraitate ma non mostrate evidenze valide, è il beneficio netto della mascherina sulla faccia rispetto ai danni, per voi inesistenti.
@ Teschio. Sono d’accordo: il profitto che si serve e che si ottiene è un indice di credibilità; e lei sta nello stesso ballpark di quelli dei quali si dice superiore.
Io sto parlando dei prevedibili danni respiratori, cardiovascolari e infettivi causati dall’avere per mesi e per molte ore al giorno, nella vita di relazione e lavorando (non dormendo…), milioni di persone con le vie respiratore parzialmente ostruite da un fomite umido e riscaldato ideale ricettacolo di germi. Lei di sogni d’oro nel lettuccio della propria cameretta e di calcoli matematici al posto di evidenze sperimentali. Se ci si dovesse “arrendere davanti alla matematica” come intima, l’ultimo ragioniere sarebbe libero di falsificare i bilanci aziendali a piacimento. “The numbers have no way of speaking for themselves. We speak for them, we imbue them with meaning.” (N. Silver, eminente statistico). Va di moda l’uso retorico e intimidatorio della matematica come surrogato di evidenze empiriche. Se vuole posso indicarle casi di autentiche stragi da interventi medici che a tavolino a conti fatti sembravano brillanti, che mostrano perché l’impostazione della quale si vanta pure, di ottenere evidenze scientifiche di validazione con 4 conti per obblighi che incidono sulla salute di decine di milioni di persone, è da secoli ritenuta abnorme. Se come dice le passa la voglia di rispondermi gliene sarò grato, ma si faccia venire quella di capire che la sua visione di scienza è una caricatura ideologica e antiscientifica.
@ Teschio. Se si è in linea con grandi interessi speculativi il non essere pagati, o meglio il non ricevere banconote o bonifici, forse è un aggravante. Io lo dico sempre che in certe attività lo stipendio e la carriera possono essere una forma di mazzetta. “Effetti nocivi prevedibili” in base a quanto è già noto. Si chiama plausibilità a priori (teorema di Bayes). L’onere della prova è di chi afferma, qui di chi dice che l’obbligo della mascherina è benefico e non comporta rischi. E la prova, soprattutto in medicina (ma anche in fisica, per quel che ne so) deve essere sperimentale, non teorica. I suoi calcoli non sono una dimostrazione adeguata ab initio. Lei ha tanta voglia di mostrarmeli. Faccia una cosa. Calcoli gli effetti della ridotta ventilazione in una persona che abbia la stessa frequenza respiratoria e lo stesso metabolismo di chi dorme in una stanza, ciò che lei – cervelloticamente – considera uno standard valido, ma che sia sveglio e stia eseguendo un lavoro di medio carico. E mi dica cosa ne viene fuori. Può darsi che lei abbia scoperto una delle tante inefficienze dell’evoluzione, che non ha dato ai mammiferi terrestri opercoli, e filtri concentra-zozzeria, davanti a naso e bocca. Per il Nobel però, dovrà aggiungere risultati sperimentali.
@ Teschio. La sua scienza ancora non l’ho vista. Solo tromboneria sguaiata su cose di cui non sa nulla. La letteratura su Bayes in medicina è sconfinata. Può cominciare da D Ashby. Bayesian statistics in medicine: A 25 year review. O da quanto ha detto sui prior uno che la matematica applicata la sapeva e la capiva davvero, De Finetti, per cambiare l’aria viziata degli sfoghi che il covid offre ai frustrati: rifiutare di stimare le probabilità iniziali è una scelta non meno soggettiva ma solo meno razionale; un voler essere obiettivi che è un non voler costruire sulla sabbia, e quindi, tolta la sabbia, costruire sul vuoto.
Lei è sprecato qui: con questa sua trovata che la sicurezza di un farmaco o di un dispositivo non spetta a chi li propone e controlla ma a chi sollevi dubbi, perché è impossibile provare un negativo, afferma quello che vorrebbero, ma non dicono non essendo scemi, i peggiori squali di Borsa. FDA, EMA e Aifa, già compromesse, possono chiudere. Nel caso che questa sua concezione sia dovuta a un temporaneo stato di intossicazione da agenti psicotropi, le segnalo una volta rimessosi es. il breve D. Healy The Decapitation of Care A Short History of the Rise and Fall of Healthcare, sui metodi corretti e la loro mancata applicazione per verificare la sicurezza dei farmaci. Ma bando alle ciance. Mi illustri come le ho già chiesto il suo teorema, che vivere le giornate lavorative con bocca e naso zaffati è matematicamente equivalente al dormire in una stanza.
@ Skai. Lei inventa che gli autori consiglino le mascherine. Gli autori criticano chi, in nome del principio di precauzione, le consiglia senza evidenza. Notano che il principio deve invece indurre a non trascurare gli effetti dannosi. Evidenziano alcuni dei rischi e raccomandano di non andare a braccio. Di non dare per assunto che le mascherine siano solo un bene e di misurare vantaggi e danni. Col loro articolo ho risposto a Casolari che il “falso propagandistico” che imputa a me è il suo: i danni non sono stati esclusi da studi come racconta a sé stesso e ai lettori, ma ignorati, nonostante conoscenze acquisite li facciano prevedere. Né ha valore scientifico che cassiere, baristi et al. non riferirebbero problemi (la dispnea al lavoro da mascherina non è affatto inaudita).
Davanti a un copia e incolla dell’avviso qualificato che le mascherine possono causare [tra l’altro] un aumento dei danni da covid, lei dice che sto mettendo mie parole in bocca agli autori; mentre aggiunge a penna il contrario di ciò che hanno scritto. Casolari vede un senso di onnipotenza nei restii a farsi ostruire naso e bocca, difendendo imposizioni che sono tribali nel loro ignorare i pericoli; chiama certo l’apodittico omissivo e falso propagandistico la critica. Lo squilibrio nella visione dei fattori pro e contro, le negazioni e proiezioni sono tali che bisognerebbe riprendere gli scritti di A. Comfort sulla psichiatria del potere. Dove non c’è un confine netto tra cattiva fede e autoillusione.
@ Skai. Come può un articolo del 9 aprile “contestare in maniera circostanziale” un articolo pubblicato 40 giorni dopo, il 21 maggio ? Né l’articolo che lei cita, Javid et al. , previene le critiche sollevate da quello che cito io, di Lazzarino et al. : lungi dall’essere circostanziato ignora del tutto i temi sollevati dall’articolo di Lazzarino. E se li criticasse resterebbe da vedere chi ha ragione.
Che “absence of evidence is not evidence of absence” dovrebbero semmai ripeterlo a sé stessi i sostenitori della sicurezza delle mascherine di massa e semipermanenti obbligatorie senza evidenza positiva.
Stiamo commentando un post sulla dimensione psicologica del covid. Come ho detto appare che vi siano effetti mentali anche sui “mascherai”, che si sentono liberi di scrivere che articoli su riviste mediche dicono bianco quando dicono nero, inventano confutazioni circostanziate inesistenti, fanno paragoni bambineschi che si autosmentiscono, citazioni fuori luogo e controproducenti, e rilanciano a pappagallo le critiche che ricevono all’interlocutore come Sordi e Totò nei loro film. Sembra che il covid permetta loro di impersonare nella realtà l’inquisitore lucido e incalzante che hanno sognato di essere. Una specie di licenza di vivere fantasie alla Walter Mitty in cambio del fare la claque e i troll.
@ Skai. Sostenere che i lavori che cito si basano su premesse errate è gratuito e falso. La contagiosità di un virus non ha relazione con la capacità della mascherina di bloccarne la trasmissione; o meglio con l’incapacità, come ha osservato il patologo Lee (‘Our government should not be copying totalitarian states’. Spiked, 7 ago 2020). Con gli effetti avversi della mascherina la contagiosità può avere una correlazione positiva: i meccanismi di aumento invece che di riduzione del contagio da mascherina esposti nell’articolo – sul quale lei continua a scarabocchiare – saranno potenziati da una contagiosità elevata. Attribuire una “super contagiosità” e allo stesso tempo una inaudita cronicità a un’epidemia più che un rasoio ricorda la catenella che lega al pantalone il portafoglio che il borsaiolo ha appena estratto dalla tasca posteriore del viaggiatore davanti a lui. Come può un’infezione epidemica essere molto contagiosa e incessante? Una specie di moto perpetuo … Altro che logica: qui c’è una libertà di impapocchiare una sull’altra giustificazioni ad hoc che ricorda quella che uno psiconalista, Matte Blanco, ha chiamato, considerando la schizofrenia, la bilogica. Lei si compiace di una professione intellettuale e del conseguente “leisure” segno di successo descritto da Veblen; ma mostra qui continuando ad occuparsi di quanto scrivo con questi argomenti non onorevoli che non una logica affilata ma altri e non nobili sono gli attrezzi della sua redditizia attività.
@ Skai. Lei cerca il rasoio di Occam e non lo trova. Invece di chiamarlo guardi dentro allo stivale di gomma: il suo paragone della mascherina semipermanente coi 3 giorni di cerottino sulla bua del bambino è un paragone a stivale di gomma. Che però conduce a un considerazioni utili, che avvicinano in termini generali alla realtà biologica rispetto alla microbiologia a stivale di gomma della vulgata mediatica.
Una sbucciatura riguarda epidermide, derma e al più il sottocute; è a un livello superficiale. La mascherina sembra ai tanti come lei pure riguardare l’esterno, stando sulla faccia; ma in realtà incide sugli scambi gassosi nei capillari polmonari; e sul conseguente metabolismo cellulare, fino ai mitocondri; e sulla flora microbiologica delle vie aeree, fino agli alveoli: riguarda i livelli più profondi.
Inoltre, il lasciare aperte le ferite, tramite drenaggi, è una routine, che correttamente eseguita non aumenta ma riduce la probabilità di infezioni. E’ un mettere le capacità difensive e riparative dell’organismo nella condizione migliore per agire invece di interferire.
@ Skai. Perbacco, i rasoi logici è meglio non li maneggi, ma sul lavoro di zappa lei sa il fatto suo.
@ Quiet Man. Quello che conta sempre, e non può essere sospeso in questo momento in nome di un suo singolo aspetto, è la tutela globale della salute. Mostrare che la mascherina riduce i germi emessi con uno starnuto e dedurne che quindi va indossata, senza considerare gli effetti avversi, non è tutela della salute. Portando all’estremo il sofisma, con un sacchetto di plastica in testa stretto al collo l’emissione di germi va a zero.
@ Quiet Man. A sbattere la testa contro il muro è la testa che si rompe, diceva Gramsci. Che venne messo nelle quattro mura di una cella dai fascisti per le sue analisi. Sì, non è buona politica caricare il muro come un ariete. “Come è buono lei !” risponde Fantozzi alle vessazioni del capoufficio; e ne aggiunge spontaneamente altre. Anche il sottomettersi al potere, accettare a scatola chiusa quanto racconta, ringraziarlo mentre ti soffoca, essere più tirannici del tiranno, spacciare la codardia per strategia, non è una strategia efficace. Il guaio degli italiani è che sono dei Fantozzi col potere e dei Cesare Borgia coi loro pari.
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7 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “In Campania apertura delle scuole rinviata al 24 settembre. Sui test sierologici De Luca oltre la linea del governo: “Obbligatori per i prof” “
De Luca sta sperimentando nuovi modi di fare politica: aggiunge al vecchio clientelismo e affarismo partitocratici il nuovo servilismo verso le multinazionali farmaceutiche. Ottenendo consenso sia con le elargizioni e i favori clientelari, sia facendosi trasportare gratis dal sofisticato marketing farmaceutico che semina paure e promette salute. Un terzo punto di forza è che i suoi oppositori non sono così diversi da come li descrive nei suoi siparietti. Con lui per i campani si prospetta una sanità che mantiene l’inefficienza meridionale e vi aggiunge il comparaggio istituzionalizzato e di alto bordo di quella delle regioni che passano per progredite.
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10 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “A Brescia la procura generale ha chiesto rinforzi per indagare sui morti da coronavirus. Il pg: “Grandissime difficoltà con organico ridotto””
Per il livello dei poteri, la complessità tecnica, lo spesso strato di disinformazione, la distruzione degli elementi di prova, l’accertare verità e responsabilità sulla fiammata reale che in Lombardia orientale ha innescato l’esplosione mediatica e politica dell’operazione covid farebbe esitare la migliore magistratura. Ma non questa, che sa stare al mondo. Ha chiamato come consulente Crisanti, che viene dall’Imperial College, che sta a quanto accaduto come i consulenti scelti nel 1978 da Cossiga stavano al rapimento Moro (Ministers are accused of treating Doomsday scientist like demigod: Number 10 has failed to properly challenge the word of coronavirus professor Neil Ferguson whose study sent Britain into lockdown, critics say. Daily Mail online 5 apr 2020).
Nel depistaggio di Ustica, citato dal presidente delle vittime Fusco, ci furono omicidi. Un medico onesto, che stava evidenziando il falso della ricostruzione ufficiale, venne malmenato. L’attuale magistratura è orientata a stare dalla parte dei mandanti; e a fare in modo che voci scomode siano moralmente assassinate. Chiappani lo ricordo a una conferenza che tenne all’Ordine dei medici di Brescia; non credo che per questa strage andrà diversamente da Ustica e le altre. Strumentalizzazione dei familiari compresa. Anzi sarà peggio, essendo l’inizio di una farmocrazia (Rajan KS Pharmocracy. Duke U Press, 2017) che porta alla dissoluzione di legalità e democrazia e a iatrogenesi in nome della salute e della scienza.
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17 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di F. Casula “Udienze durante lockdown e tesi negazioniste sul Covid-19 nei post di Facebook: il Csm revoca l’incarico a giudice di pace tarantino”
Non ho troppa ammirazione per questo giudice onorario, che credo non sappia di essere funzionale al potere sul caso ILVA; e che ha dato al CSM il destro per un ductus subtilis nell’operazione covid. Ma davvero le sue posizioni mettono a grave rischio la salute? Se è così, per fortuna a controbilanciare, a ripristinare “l’equilibrio” cui mira il CSM c’è stata poco prima del suo licenziamento l’assunzione nell’ufficio di presidenza dell’AIFA della moglie di Palamara. Non è rassicurante ? Soprattutto per chi sappia quanto i valori e i provvedimenti dell’AIFA siano in sintonia, siano imparentati, con quelli dell’ANMCP (ass. nazionale magistrati compari di Palamara).
La crisi Covid ha accentuato la tendenza da parte di gruppi di potere non medici a definire malattia e salute. La magistratura ha tra i suoi poteri di fatto quello di contribuire, in grado sostanziale, alla costruzione sociale della realtà, definendo e regolando il male e il bene. Ha già un curriculum di pagine di medicina scritte, a capocchia, con le sue sentenze; e di decisioni alla giudice di Pinocchio rispetto a grandi interessi illeciti della medicina. Ora esibisce epurazioni interne che favoriscono lo strapotere del tutto squilibrato di AIFA e c. La magistratura che si è data Palamara va contata insieme all’AIFA che imbarca la moglie tra i quadri intermedi che incidono sulla nostra salute rendendo operativi gli ordini di chi stabilisce quali sarebbero le vere malattie e quali i rimedi e le priorità.
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CENSURATO
23 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, l’elogio del Financial Times: “La dura lezione dell’Italia che tiene a bada la seconda ondata””
Lo conferma, se ce ne fosse bisogno, l’autorevole Financial Times. Un enorme pericolo ci sovrasta, il covid. Ma le pesanti misure di grande portata imposte rigidamente dai saggi governanti che ci siamo dati riescono a fermarlo. Lo fermano pelo pelo: sono appena sufficienti, basta allentarle un poco, e si ripiomba nella catastrofe, come sta avvenendo in paesi con meno nerbo del nostro. Si potrebbe impostare un indice quantitativo W:
W= pr/(|p-r|)
con p-r diverso da 0,
dato dal danno del pericolo p moltiplicato per il danno del rimedio r, diviso per il valore assoluto della differenza tra p e r. L’indice ha un valore elevatissimo, astronomico.
W come Wanna Marchi, perché i valori smisurati dell’indice sono propri anche degli schemi narrativi che usano gli imbonitori per spillare soldi o indurre determinati comportamenti. Il Wanna index potrebbe essere utile anche in generale, per valutare l’esistenza di truffe; e i danni causati dall’operazione covid alle persone comuni, e i vantaggi per gli interessi rappresentati da fonti come il Financial Times che incoraggiano i disciplinati italiani a proseguire su questa strada.
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25 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, l’Oms elogia l’Italia con un video omaggio: “Colpita per prima, ha reagito con forza e ribaltato la traiettoria””
Qualcosa non torna. L’OMS la settimana scorsa ha lodato anche la Svezia (Coronavirus, OMS … c’è da imparare dalla Svezia. Il Fatto, 17 set 2020) che ha tenuto una politica opposta a quella dell’Italia. Mentre scrivo Worldometer Coronavirus Update mostra 246 casi critici in Italia e 15 in Svezia. La Svezia ha praticamente mandato a quel paese l’OMS e i suoi dettami (“’The world went crazy’ with lockdowns, says Sweden’s coronavirus expert as he blasts WHO for ‘misinterpreting data’ to brand his country as one of 11 nations seeing a ‘resurgence’. Daily Mail Online, 19 set 2020). Tegnell ha anche detto che i leader di altri paesi hanno ceduto a pressioni che “fly in the face of science”. Le lodi e condanne dell’OMS obbediscono a tattiche di propaganda, che non hanno nulla a che vedere con la razionalità onesta né tanto meno con la scienza, se non con la scienza di gabbare il prossimo. Lodando la Svezia da dove le è stato detto che non capisce niente e che è responsabile di una follia mondiale l’OMS ricorda Groucho Marx, che disse che non avrebbe mai fatto parte di un club che avesse accettato come socio uno come lui. Lodando noi primi nell’obbedirle ricorda quei truffatori che lusingano le loro vittime ingenue e presuntuose mentre le inducono a infognarsi sempre di più.
@ E. Scopazzo. L’idea che le autorità ci tradiscano, che operino a nostro danno, è sgradevole e difficile da accettare, per i più; me compreso. C’è chi si rifugia nella negazione, e attacca chi mette a rischio certezze che sono a volte simili a quelle che il bambino ha che mamma e papà gli vogliano bene. L’approccio migliore, che ti consiglio – il solo approccio corretto in questioni tecnico-scientifiche – è quello di guardare al merito; invece che alla persona. Fai come Conte, che, ha detto, vuole fare virare le tasse dalle persone alle cose (lui però intende dire, col suo eloquio di avvocato, che aumenterà ancora le imposte che le persone dovranno pagare sui loro immobili). Il merito – le conoscenze e i dati sulle epidemie, il loro andamento, i fattori che ne limitano i danni e quelli che i danni li moltiplicano – può dirci se i timori e le accuse sono infondati, o dubbi, o se dobbiamo mettere in forse o abbandonare, se se ne ha la forza, le nostre certezze tranquillizzanti; alle quali alcuni sono attaccati come i bambini agli orsacchiotti che rendono loro tollerabile l’allontanamento dalla presenza di una mamma protettiva.
@ fabio.bo. Quindi se una nazione ha vaste aree disabitate che ne abbassano la densità teorica media, ha un PIL pro capite del 50% più alto di quello degli italiani, evade il fisco la metà di quello che facciamo noi, e avrebbe un senso civico da sogno rispetto al nostro, lì l’epidemia che tutto travolge si manifesterà in maniera così radicalmente diversa, e maneggiabile, da non essere neppure paragonabile a ciò che avviene da noi che viviamo accalcati sulle rive del Gange. Bisogna avvisare l’OMS che il suo consiglio di imparare dagli svedesi è sbagliato.
Il Fatto ha censurato un mio commento – sulle lodi del Financial Times per la gestione italiana del Covid – dove osservavo che la versione ufficiale attribuisce al covid grande elasticità, prevedendo che piccoli cedimenti nella gestione portino a differenze catastrofiche nella sua virulenza. Forse lo ha censurato perché ho osservato che anche le narrazioni con le quali gli imbonitori convincono i polli hanno questa caratteristica. In medicina incrementi repentini e drammatici di incidenza sono mostrati dalle statistiche sugli screening, dove in pratica si producono grandi quantità di false diagnosi di cancro. Anche questa possibilità, che la singolare volatilità che viene attribuita al flagello virale sia in realtà dovuta a manipolazioni, andrebbe considerata oltre alla teoria della incommensurabile superiorità vichinga.
@ Sethi. Se lei fa come dice e guarda ai vicini scandinavi scoprirà che in Norvegia il capo del Norvegian Institute of Public Health – che è la sorella del segretario generale della NATO – ha riconosciuto che sarebbe stato meglio fare come la Svezia: “‘we could possibly have achieved the same effects and avoided some of the unfortunate impacts by not locking down, but by instead keeping open but with infection-control measures’ – a tacit approval of the Sweden strategy. In fact, the rate of Covid infection in Norway is currently higher than in Sweden.”* Come ho già detto rispondendo a fabio.bo, l’OMS e i suoi supporter attribuiscono apoditticamente al virus caratteristiche straordinariamente diverse e flessibili, improbabili sul piano biologico; ma comprensibili se si considera che l’allarme pericolo di sterminio e le conseguenti misure siano una parafrasi virologica, un grammelot pseudoscientifico impiantati su una anomala base reale, che servono da copertura a operazioni che sono politiche – e non meno spietate delle epidemie del tutto naturali. Da qui spiegazioni post hoc e doppie verità sulle inevitabili contraddizioni. Tegnell ha considerato questa come una epidemia normale, che si comporta come prevede la scienza vera, invece che seguire il copione di un film catastrofista.
* Sweden has exposed the cruel folly of lockdown. Spiked, 21 set 2020.
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26 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Amendola “Mascherine e guanti: per l’abbandono previste sanzioni minime. Peccato siano rifiuti pericolosi”
I magistrati ferrovieri
“Nell’era nazista c’era un funzionario delle ferrovie responsabile della programmazione dei convogli per l’Est. Tutto quello che “faceva” era organizzare le partenze dei treni per Varsavia, Lodz, e naturalmente Treblinka, Sobibor, Auschwitz II, etc. La destinazione, egli riteneva, non lo riguardava. Il paragone non è esagerato.”. Tradotto da: E. Loewy. Ethics and Evidence-based medicine: is there a conflict? 2007.
Amendola chiede, non a torto, pene più severe per l’abbandono di guanti e mascherine. Ma non si chiede troppo se gli obblighi da Covid non ledano libertà e salute, e dove conducano.
Giorni fa la PM Moregola, Brescia (sede giudiziaria con tristi precedenti di danni iatrogeni a bambini a favore del business biomedico) ha chiesto il processo per un bambino morto per una complicazione da otite. Non ha torto; ma il suo intervento, correndo sui binari di una curva ROC che massimizza il volume d’affari a danno dei pazienti, portando a un abbassamento delle soglie aumenterà profitti e danni iatrogeni, inclusi cancri al cervello da TAC non necessarie.
I magistrati soddisfano un’etica deontologica e non una utilitaristica? No. Non solo suggestio falsi, ma suppressio veri: chi denuncia i reati del business viene colpito. La storia dell’otite commerciale comprende la persecuzione di ricercatori onesti contrari. Tanto che un editor del JAMA parlò di lysenkismo. I magistrati danno corpo al lynsenkismo pro grandi affari illeciti della biomedicina.
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27 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mes, Visco: “Dal punto di vista economico solo vantaggi. Unico problema può essere lo stigma legato a cattivo uso o cattiva comunicazione””
Ci sono cose da non accettare neanche regalate. Es. dosi di droga, che causeranno dipendenza. Capire come la droga omaggio sia in realtà un terribile amo è facile. Altre volte invece l’esca è così appetitosa che riconoscerne la vera natura cozza contro convinzioni profonde. In questi giorni si offrono esami “gratis” per la prevenzione del cancro della mammella. Lo scorso 23 giugno sul JAMA ricercatori australiani, Burton e Stevenson, hanno raccomandato di sospendere l’offerta di questi programmi, salutati come benemeriti, mostrando che il rapporto tra danni da sovradiagnosi e morti per cancro evitate è di 15 a 1.
Il MES “tutti in medicine” è un regalo da rifiutare perché porterà a una medicina for profit che riempie di soldi chi la vende e chi vi scommette in Borsa, ma produce malattia e impoverisce il pubblico. Fare della tecnologia medica un motore di crescita è sì ottimo sul piano economico, perché i rimedi contro le malattie, veri o falsi, si vendono come il pane e a peso d’oro. Ma è una scelta amorale e disperata sul piano etico, perché spinge alla frode e alla iatrogenesi, e premia entrambe facendole divenire moltiplicatori di profitto. Per avere una medicina onesta, limitata ma solida, occorre rinunciare a farne una cornucopia che genera denaro a non finire; e limitarsi a un servizio, dove la spesa è solo quella utile e benefica, ed è messa in pareggio con la remunerazione, in maniera equa ed oculata. La medicina regalo dei banchieri è una polpetta avvelenata.
@ matteo s. Le è sfuggito che anche sulla medicina le posizioni UE sono viziate a favore del business e a danno delle persone? Strano: lei appartiene al gruppo degli intelligenti e istruiti, come certificato dal vostro solerte sostegno alle decisioni prese dall’alto. Oppure, se non risulta a lei, deve essere certamente falso. Meno male che ci siete voi a controbilanciare gli stolti che non credono che le strane manovre che vengono dall’alto, come questo indebitamento dei cittadini non necessario, non possono essere che per il nostro bene. Sul concetto di medicina sequestrata dal business le segnalerei “The decapitation of care. A short history of the rise and fall of healthcare”, D. Healy; è un testo breve, 50 pagine. Ma voi non avete bisogno di ricorrere ad attività da incerti e principianti come quella di leggere libri.
@ matteo s. Quando ti propongono un affare, magari un aiuto generoso, es. un prestito a basso interesse in cambio del dettare l’indirizzo su come verrai curato, è da ignoranti, dice lei, pensare male. Bisogna accettare, e giudicare dopo se l’offerta era buona. Sa, giudicare dopo può essere troppo tardi, come ho visto tante volte esposto sui tavoli della sala settoria. In generale nella vita, ma soprattutto in medicina, i nuovi cittadini modello che lei rappresenta dovrebbero ingoiare il boccone amaro di mettere da parte la loro squisita signorilità e cercare di giudicare prima, come il più rozzo villano, la bontà di ciò che viene loro offerto. Altrimenti si rischia, con Rimbaud, di “perdere la propria vita per delicatezza”. Capisco che per anime gentili come voi sia dura abbassarsi al livello di quelle norme tribali che impongono prudenza e cautela nel concludere un negozio, nell’affidare il proprio destino a terzi; per non parlare di ciò che pretendeva quel burino di Demostene, che disse che la diffidenza è un mezzo di difesa della democrazia che accomuna tutte le persone sensate.
@ pyp60. Le sembra male. Il suo “ovvio” che il MES, la UE essendo divenuta socialista, finanzi la medicina pubblica difendendola dai privati è il nocciolo dell’inganno. La medicina, come mostrano Healy e tanti altri, è dettata dai privati. Anche quella che ora si spaccia per medicina “pubblica” è una medicina nella quale si vendono i prodotti e servizi voluti dai privati, a favore dei loro interessi; e a raccogliere i profitti si ha l’Ag. delle Entrate e la GdF. Una medicina privata nella quale lo Stato fornisce un terminale, e una facciata ideologica, pubblici, e i servizi di esazione. Si vuole una medicina pseudopubblica, ordoliberista; come mostra il fatto che non si tagliano i servizi inutili e dannosi, lucrosi per il business, a favore di quelli lasciati scoperti; ma li si potenzia. Il privato che assume la forza dello Stato. Per rispondere anche al suo commento che il sistema sanitario oggi non è in mano a samaritani e carmelitani scalzi – a parte le riserve sui carmelitani scalzi, che ho conosciuto, come esempio di virtù – la sostituzione dei corrotti del prima di Tangentopoli con quelli del dopo non è stata un progresso.
@ pyp60. E’ dalla antichità che si osserva che gli ex voto di chi è stato salvato – o crede di esserlo stato – andrebbero comparati con l’opinione di chi non può parlare essendo rimasto vittima. A quelli come lei, che prendendo sé stessi come metro di misura su questioni che incidono sulla collettività concludono che i danni della medicina per lucro non sono così gravi, Gotzche, il noto ricercatore che scrive sulla natura criminale, anzi come lui dice mafiosa, della medicina ufficiale, risponde che fanno come chi neghi gli incidenti automobilistici mortali non avendovi mai assistito. C’è anche, ed è documentata, una autentica censura sull’esteso lato tenebroso della medicina. I progressi di civiltà ottenuti, con tutti i limiti, dal modello keynesiano di medicina pubblica sono in procinto di venire spazzati via. Cosa non difficile da considerare se oltre alla propria esperienza si guarda es. alla facilità con la quale si è instaurato un sinistro stato di eccezione con l’operazione covid. Ed è furfantesco dipingere il nuovo corso come un revival di ciò che si va a distruggere. Un esempio, ciò che stavo leggendo mentre discorro con lei: “Are you infectious if you have a positive PCR test result for COVID-19?”. Un articolo di un centro di ricerca dell’Università di Oxford che spiega come sia una truffa ciò che ossessivamente ripetono autorità e media, il fare risultare un ritorno dei “contagi” da coronavirus in base a dati test di laboratorio.
@ pyp60. I miglioramenti della salute della popolazione sono dovuti principalmente non alla medicina clinica ma alle migliori condizioni di vita da crescita economica e sociale- lo ammettono anche fonti “allineate” (How Much Does Healthcare Influence Longevity? Medscape, 13 maggio 2019). La stessa ricerca del profitto che sta portando a una riduzione dell’aspettativa di vita; riduzione alla quale sta contribuendo il genere di medicina che lei difende (US Life Expectancy Down, Deaths Among Young Largely to Blame. Medscape, 26 nov 2019). E che si accentuerà con le premure in corso sulla salute della popolazione, come ha osservato anche Nino Galloni, che cita progetti di ampio sfoltimento della popolazione. Ciò che è superficiale è la sua visione “onfalocentrica” che scambia il proprio ombelico per il giusto mezzo. Ricambio i cordiali saluti.
@ pyp60. Non ci eravamo salutati? Da ospedali e farmacie sto alla larga il più possibile; è risaputo, e studi lo confermano, che spesso i medici da malati evitano di farsi fare ciò che loro fanno ai pazienti. Il suo classico invito estremista a non farsi curare mostra quanto siano viscerali questi temi. E anche che Gotzsche poi non esagera sulla natura mafiosa, qui estorsiva, della medicina: che non può dire “o questo o niente” ma deve agire nel miglior interesse del paziente. Invece di bofonchiamenti poco sobri, una soluzione è che sia lo Stato, e non Big Pharma, a decidere cosa occorre ai pazienti: Wieseler B. New drugs: where did we go wrong and what can we do better? BMJ, 2019. Ma con soggetti come Lorenzin o Speranza sarebbe come è stato l’affidare a Cossiga la liberazione di Moro.
Comunque, visto che le mie tasse vanno in frodi agognate da quelli come lei e lasciano scoperta assistenza medica efficace e utile, proseguendo nella sua “coerenza” se mi ammalassi dovrei chiederle danni e rimborsi. E se malauguratamente si ammalasse lei, e se toccando ferro le cose non andassero bene, e se mai sia avesse danni dalla medicina, come è molto meno improbabile di quanto lei si illude, la dovrò aggiungere a una lista che ho raccolto negli anni di casi di persone vittime, fisicamente, della medicina fraudolenta che sostenevano da vivi. Di nuovo.
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1 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di T. Mackison “Licenziato per assenze Covid: arrivano gli ispettori. Ma nessuna tutela di legge per le patologie post virus: benservito dopo 180 giorni a casa”
Pochi giorni fa la casa farmaceutica Gilead ha versato al governo USA una multa di $97 milioni per avere pagato a pazienti i loro co-payment Medicare (la medicina “pubblica” USA) del suo farmaco Letairis; sotto forma di aiuto umanitario. La legge USA proibisce alle case farmaceutiche dall’offrire qualsiasi cosa di valore ai pazienti di Medicare per indurre l’acquisto di farmaci. La pratica nella quale è l’offerta medica che paga la domanda per vendere di più è diffusa negli USA.
Nella versione nostrana della nuova “civiltà”, cioè gli incentivi perché si assuma il ruolo di pazienti, a pagare i costi della partecipazione delle persone comuni al nuovo comparaggio è il contribuente, la truffa essendo avvolta nella solita santimonia. La malattia da covid è “straordinaria”? Sì. Non biologicamente, ma come maschera medica di una operazione politica ed economica che aumenterà sottomissione, sfruttamento e povertà. Anche gli incentivi ad altre malattie favoriscono una “civiltà” dove fonti di reddito derivino per molti non più dal lavoro, ma dal prestarsi al fare il malato per il business biomedico. Che orienterà gli incentivi secondo la sua convenienza, a scapito delle cure davvero utili; e dei corretti aiuti di Stato a chi ne ha bisogno, erogati in base all’equità e senza volere in cambio un occhio o una libbra di carne per la medicina degli usurai.
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4 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Mattarella: “Non posso tacere la preoccupazione per l’aumento del ritmo dei contagi e per le vittime””
Wanna, che vuole i soldi, ha mostrato che il sale non si scioglie. E’ un atteso fenomeno fisico; ma non va sottovalutato con quanta efficacia può essere fatto passare per un segno di incipiente sventura a persone già rese paurose dall’essere incappate in fluttuazioni turbolente del rumore di fondo dei guai, sfortune e dolori che accompagnano la vita.
Il sale non si scioglie … segno di imminente caduta nel precipizio … e se anche il cittadino n.1, il successore di Segni (Piano Solo), Cossiga (Aldo Moro) e Napolitano (il preferito di Kissinger) ostende diligente alla piazza il bicchiere d’acqua col fondo bianco non può esserci dubbio per le persone sensate e coraggiose che sia per il nostro bene che i nostri capi continuano a tenere rinchiusa a Capo Marrargiu la Costituzione e ad applicare strettamente la Sharia anti-covid … (3 settembre 2020; casi gravi/critici riportati da Worldometer: Italia 297, Svezia 20).
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5 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Piero Angela: “Serve l’esercito in strada. C’è il rischio concreto che i ragazzi diventino untori di Covid”
Altre circostanze sotto le quali il governo vuole mandare l’esercito in strada a controllare l’intera popolazione;
ISTAT, the government statistics agency, estimates that 51.5 per cent of firms (which account for nearly 40 per cent of Italy’s total employment) lack the requisite liquidity to see out the year.
Italy’s fate rests in the hands, then, of Europe’s non-representative institutions rather than Italy’s own representative institutions.
da: Cutting Italian democracy down to size. Spiked, 30 set 2020.
Le spiegazioni scientifiche di Piero Angela vanno bene per i ragazzi. Quelli delle medie inferiori e quelli anagraficamente più grandi.
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6 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di S. Virgilio “Prima la mafia italiana! Un paio di domande alla leghista Maraventano”
“M5S, Grillo: “Prima d’incontrare la finanza, la mafia aveva una sua morale” “ (Il Fatto 26 ott 2014).
“La mafia difendeva il territorio e aveva sensibilità e coraggio”. Angela Maraventano, senatrice, a sostegno di Matteo Salvini.
“Parmaliana, ha denunciato al segretario nazionale Fassino di essere stato oggetto di minacce verbali durante un direttivo provinciale [DS]. «E poi parlano di confronto – ironizza – purtroppo mi sono accorto che la discontinuità, il rinnovamento, la lotta alla mafia, sono solo slogan a titolo promozionale e propagandistico»” (D. Cusumano. Centonove 12 mag 2006).
“si capiva subito che Vicenzino era uomo di onore, uno di quegli imbecilli violenti capaci di ogni strage.” Tomasi di Lampedusa
“La mafia è una montagna di m.” Giuseppe Impastato.
Lampedusa, uno dei tre mali della Sicilia secondo il famigerato cardinale di Palermo Ruffini; Impastato, ucciso e fatto passare per suicida; il professor Parmaliana, indotto al suicidio da magistrati, ebbero la capacità morale e intellettuale di riconoscere il male radicale e colossale per quello che è, senza le mezze misure proprie delle mezzecartucce; e furono avversati per questo.
Maraventano però è un caso facile, che ci regala l’assoluzione: nel caso di altre entità che non hanno lo stigma di Satana le loro dimensioni giganti ci intimidiscono, così che abbiamo difficoltà a riconoscere che sono frode e violenza monumentali e monolitiche. Es. la Sharia anti-covid.
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7 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Leccese “Mafia in Puglia, il grido d’allarme del sindacato di Polizia non deve rimanere inascoltato”
Spunta una nuova mafia cui dare priorità politica assoluta secondo i sindacati che curano gli interessi dei poliziotti. E’ sempre più di moda considerare solo uno tra i vari pericoli di una situazione: quello che fa comodo. Es. le misure anti Covid distruttive del tessuto sociale ed economico vengono spacciate per “precauzione”; mentre, osserva il professore di patologia J. Lee, sono auto-contraddittorie e anti-scientifiche*. Contraddittorie perché ignorano le precauzioni per evitare che interventi non valutati causino più danno della minaccia; antiscientifiche perché con la “prudenza” si nega che l’approccio scientifico sia l’unica via di conoscenza.
Nel caso delle mafie, al continuo fragore sul pericolo che costituiscono in sé si associa un silenzio da camera anecoica sul pericolo che costituiscono fornendo un alibi e un diversivo a magistratura e polizie per lasciare indisturbate, e aiutare, altre “montagne di m.”: quelle dei grandi interessi illeciti. Es. quelli della biomedicina.
La soluzione è semplice: distruggere le mafie nascenti. Uno Stato non corrotto ha un duplice interesse a farlo. Se invece comincia la tiritera della invincibilità sovrannaturale dei mafiosi, del mix fiction-azione giudiziaria, è segno che, come è da attendersi da sindacati, ci si sta marciando, facendo occupare tutto il palcoscenico a una sola classe di grande criminalità. Per fini che chiamo “metamafiosi”, conoscendoli di prima mano.
*The making of Britain’s catastrophe. Spiked, 25 set 2020.
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9 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post ” “Indossare la mascherina è un gesto di grande responsabilità”: lo spot di Palazzo Chigi”
Nella canzone “Salviamo ‘sto Paese” Giorgio Gaber mette in bocca a un viscido politico l’esortazione “Non lasciamoci trarre in inganno … dalla realtà”. Senza le persone mascherinate la gente ricadrebbe nel credere alla realtà, cioè che l’epidemia non è quell’apocalisse che viene incessantemente proiettata dalle potenti stazioni di pompaggio mediatiche; e vorrebbe un ritorno alla vita normale.
Con la Sharia che impone l’uso subtotale, abnorme rispetto a ciò per cui è stata introdotta, della mascherina – sulla cui capacità di causare danni alla salute, inclusa la malattia che dovrebbe evitare, specialisti hanno messo in guardia – si ottiene in primo luogo l’inveramento della finzione che sia in corso nel 2020 un’epidemia naturale paragonabile alle pestilenze bibliche dei tempi antichi. Finzione che consente di smontare il Paese e riassemblarlo in forma impoverita e con la catena al collo. E’ vero che trascorrere la vita sociale con la mascherina comporta una responsabilità: la responsabilità di essere partecipi come cittadini, facendo le comparse in questa tragica farsa, dell’affossamento del proprio futuro e di quello delle generazioni che seguiranno – salute compresa- in nome della “salute”. Esibendo pettoruti la medaglietta di “responsabile” che in realtà premia pavidità e pensiero di gregge.
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11 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Lamorgese: “Esercenti bar e ristoranti siano responsabili, ieri a Milano ho visto tavoli troppo vicini. Migranti? Non portano loro il virus””
La Lamorgese inganna dicendo il vero: non bisogna cadere nel trabocchetto, rispondendole con la facile contestazione che invita, che gli immigrati sarebbero gli untori. La violenza e l’uso sociopatico di principi etici per l’immissione forzosa di masse giovani uomini stranieri in cerca di vantaggi e la violenza e l’uso sociopatico di principi etici per la Sharia da ingigantimento dell’epidemia covid sono manovre sostanzialmente separate. Anche se convergenti a danno degli italiani.
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Vedi: 5 ottobre 2020 e 9 Ottobre 2020 Raffinatezza intellettuale e profondità culturale della Brescia di Emilio Del Bono e della TIM di Salvatore Rossi. In: I rituali zozzonici della banda Mattarella
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14 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Bersani su La7: “Ai negazionisti bisogna solo dire che sono deficienti. Opposizioni? Faziose, per loro Speranza è uno della Stasi”
Worldometer Coronavirus, 14 ott 2020. Comparazione tra Svezia, niente mascherine, dove il governo ha badato a minimizzare gli effetti negativi e liberticidi delle contromisure, e Italia, mascherine anche in casa propria e carta straccia della Costituzione in nome della salute. L’Italia ha circa 6 volte la popolazione della Svezia. Nuovi morti: Italia 43, Svezia 6. Casi gravi: Italia 539, Svezia 25. Totale casi per milione di popolazione [notare questo dato, per comprendere il trucco gaglioffo del fare figurare la positività a test di laboratorio – di incerta validità – come malattia, negando inoltre l’effetto vaccino, e impedendo gli altri benefici della difesa naturale a livello di popolazione; difesa sfruttata in Svezia e soffocata in Italia dal governo Conte]: Italia oltre seimila (6168), Svezia oltre diecimila (10016). Morti totali per milione di popolazione: Italia 600, Svezia 584. Caduta del PIL prevista: Italia circa 10%, Svezia circa 3%. Sono “deficienti” e “fuori come un balcone”, come argomenta finemente questo caratterista che da decenni recita la parte del politico onesto e responsabile, coloro che non credono a questa massa di politicanti che prospera vendendo il Paese? O sono fessi e fuori come un fiordo quelli che si lasciano fare tutto, e portare a gravi danni economici e di salute, dai Bersani, dal suo allievo Speranza e da tutta la politica?
@ Pigou: Lei ripete – nel sostenere Bersani che chiama deficienti chi non le beve – la solita scusetta non troppo acuta che equivoca tra densità teorica media e densità reale: “The most stupid of these excuses is that Sweden has a low population density (59 people per square mile). Forgive me for insulting your intelligence but it seems some people need to hear this: Swedish people are not evenly spread out across the country. Scotland also has a low population density (65 people per square mile) because most of the country is wilderness. This has not stopped Glasgow becoming a Covid-19 hotspot.
The country with the highest per capita death rate from Covid is Peru, which has a population density only slightly higher than Sweden at 65 people per square mile. Brazil and Chile have also had more deaths per capita than Sweden, despite having low population densities of 65 and 60 people per square mile respectively. Like Sweden, these countries have vast areas in which nobody lives. There is no reason to think that this should help combat the coronavirus. It is not as if everyone in Sweden lives in little villages, either: 88 per cent of Swedes live in urban areas. This compares with 84 per cent in the UK, 78 per cent in Peru and 81 per cent in Spain. Sweden is one of the most urbanised countries in Europe.” (C. Snowdon).
@ m_bun. Norway ‘could have controlled infection without lockdown’: health chief Camilla Stoltenberg, Director General of the Norwegian Institute of Public Health, believes less far-going measures would have been sufficient. The Local, 20 maggio 2020. L’incapacità di concepire altri fattori che il lockdown spiega questo battere da parte della claque di governo sull’intelligenza che caratterizzerebbe chi ripete la versione ufficiale e sulla stupidità che sarebbe propria di chi la contesta con dati. Spiega anche la popolarità di Bersani, la rappresentazione teatrale del politico serio e intelligente quando le sue posizioni stanno alla serietà e acutezza come Zingaretti il segretario DS sta al commissario Montalbano.
@ Gf. A new forecast from Danske Bank expects Sweden to experience a much shallower recession than the major European economies and the US. It projects a fall in Swedish GDP of 3.3 per cent this year, compared to 4.3 per cent for the US, 5.8 per cent for the UK and a massive 8.3 per cent for the Eurozone. It also predicts higher growth in the Swedish economy next year compared to other Scandinavian countries. (Spiked, Another vindication of Sweden, 7 ott 2020). Saranno state le misure “fasciste” che lei ora appiccica agli svedesi pur di mascherare la Caporetto italiana e i suoi Cadorna.
@ Gf. Le proiezioni di una banca centrale sono “bei sogni dorati”; le vostre proiezioni, prive di evidenza scientifica e smentite dall’evidenza dei fatti data dalla Svezia, su una futura strage da covid se il popolo non si sottomette a misure che cancellano diritti fondamentali e hanno effetti disastrosi, sarebbero scienza. Che squallore poi questi continui insulti personali, questo automatico cercare la cagnara da parte dei claqueur di Conte e c.; questa cintura di teppaglia a protezione di governanti che recitano la parte di padri della patria mentre praticano nuove profondità di bassezza.
@ Gf. In Svezia le persone conducono una vita pressoché normale, qui sono tenute impastoiate con pretesti ad hoc. La Svezia è stata orientata dai governanti verso la normalità, l’Italia verso il declino e lo sfruttamento. Non perda tempo con me, vada da Gualtieri, l’ISTAT, FMI, le facoltà di economia, i politici, gli esperti i tg, etc, a spiegargli che non si può prevedere il PIL annuale di una nazione a ottobre. Si può solo prevedere l’apocalisse se non ci si imbavaglia; predizione valida e certa qui in Italia, accampati come siamo sulle rive del Gange, ma non nelle lande desolate e sferzate dai venti artici di Stoccolma e Malmo. O prevedere, come se fosse una cosa che si costruisce, lo sviluppo di un vaccino, secondo l’estremizzazione della concezione a palla di cristallo dei progressi scientifici introdotta da Vannevar Bush; professata dai Dulcamara di alto bordo. A proposito, che la sua animosità sia dovuta alla mascherina? Se ahimè vuole rispondermi, provi a togliersela prima di scrivere. Naturalmente per eseguire la pericolosa e illegale operazione di distacco dalla mascherina dalla faccia se si trova in un luogo pubblico dovrà fare un libero assembramento con sé stesso chiuso a chiave in una toilette. Una mezzora di respiro a pieni polmoni lì dovrebbe bastare a riequilibrare eventuali scostamenti delle pressioni parziali plasmatiche.
@ Teschio. Nella ricerca scientifica, e anche nel buon ragionamento, di chiama “controllo”: se si vuole valutare l’effetto di una variabile si compara con un altro gruppo che più si differenzia non avendo quella variabile. Ah già, lei è il fisico teorico che mi ha già impestato con un suo modello segreto che dimostrerebbe che la mascherina non può avere effetti nocivi prendendo in considerazione una persona che dorme. Inoltre per lei la Svezia è la peggiore; mentre l’OMS, e l’autorità sanitaria della limitrofa Norvegia, dicono che bisogna prenderla ad esempio; che sia un fenomeno quantistico, la cui comprensione è preclusa a noi che viviamo nel mondo semplice? Lei mi fa capire le radici di questa vostra insistenza sull’essere intelligenti se di crede a Conte, Speranza, CTS e fiancheggiatori, e stupidi altrimenti. Le segnalo un articolo da fisico teorico sulle variazioni della ventilazione: “Fractal fluctuations in human respiration” J Appl Physiol 2004. 97; 2056. E’ propedeutico al concetto avanzato di “fiatone in seguito a uno sforzo”. Sperando che la tenga occupato il più a lungo possibile prima della sua prossima esibizione di fedeltà al regime.
@ Unknown. Secondo il World Health Rankings, dati WHO, nel 2018 in Svezia il 3,57% dei decessi sono stati da influenza e polmonite. In Italia il 2.62%. Il contagio per influenza non ha forme sostanzialmente diverse da quelle da Covid. Questo smentisce l’argomento risibile della Svezia che può fare a meno delle contromisure indispensabili in Italia grazie a una sua fantomatica insormontabile diversità. Grazie per avermi fatto pensare a questa evidenza, sotto la pressione del vostro accanito sbomballamento.
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15 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “Virus dell’individualismo pericoloso quanto il Covid. La libertà? Si realizza solo insieme a quella degli altri, sennò non esiste”
Mattarella ha in comune con il facondo avvocato che ha piazzato come premier con poteri dittatoriali l’uso del doublespeak, il trapianto concettuale che si impossessa di buoni principi per rivestire di un volto presentabile il loro contrario. Un’epidemia va combattuta a livello di popolazione prima che di individuo. Ma da noi si soffocano le difese collettive; quelle che in Svezia sono fatte agire in maniera controllata tutelando così anche le libertà individuali e la salute generale, fisica ed economica, del Paese. Risultano oggi 539 casi gravi in Italia rispetto ai 30 della Svezia. Il calo atteso del suo PIL 2020 è del 3% contro il nostro 10%. I loro costituzionalisti non devono scegliere tra il vergognarsi tacendo o lo svergognarsi approvando.
Da noi si dà del covid un’idea puerile che le pulsioni individualistiche le stimola, per imporre fino alla stramberia misure repressive e responsabilità individuali, che i danni li moltiplicano; e tolgono libertà individuali e collettive. Come se i virus fossero non un’entità biochimica pervasiva che reagendo con l’ospite dà effetti molto diversi a seconda delle caratteristiche dell’ospite, ma minuscoli bacherozzi mortiferi che ciascuno ha la responsabilità di sterminare con scacciamosche e flit e tenere lontani con zanzariere e clausura.
@ E. Scopazzo. Forse non sono io quello che “non vuole capire”. La imposizioni non mi appaiono “strane e incomprensibili” ma irrazionali, dannose e strumentali a fini di potere e sfruttamento. Capisco che mostrarlo spinga quelli come lei a stringere a sé l’album con la versione ad usum puerorum e rispondere “sei cattivo”.
@ fkbust. Con “affirmative bias”, espressione poco usata, penso lei si riferisca a ciò che è comunemente detto confirmation bias. Che si ha quando si cerca e si presenta evidenza a sostegno della propria tesi in maniera selettiva. Ma non quando si usa il controllo più adatto; quello che più differisce per la explanatory variable. Che in questo caso è la Svezia. Se si considera bias ciò che è efficacia, allora in tribunale qualsiasi evidenza potrebbe essere tanto più contestata come bias quanto più sia cogente.
L’osservazione di considerare le proporzioni è giusta. Le ho omesse in forma esplicita per ragioni di spazio e perché sono facilmente ottenibili considerando che la Svezia ha un sesto della popolazione dell’Italia (quindi la Svezia libera ha circa un terzo di casi gravi per milione di abitanti dell’Italia incaprettata). E anche per evidenziare l’informazione data da numeri assoluti piccoli: 30 casi – per lo più soggetti già fragili – per una nazione come la Svezia, entro un trend favorevole, sono più routine che cosa da spingere a suonare le campane a martello come si sta facendo da noi.
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14 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Bersani su La7: “Ai negazionisti bisogna solo dire che sono deficienti. Opposizioni? Faziose, per loro Speranza è uno della Stasi””
Worldometer Coronavirus, 14 ott 2020. Comparazione tra Svezia, niente mascherine, dove il governo ha badato a minimizzare gli effetti negativi e liberticidi delle contromisure, e Italia, mascherine anche in casa propria e carta straccia della Costituzione in nome della salute. L’Italia ha circa 6 volte la popolazione della Svezia. Nuovi morti: Italia 43, Svezia 6. Casi gravi: Italia 539, Svezia 25. Totale casi per milione di popolazione [notare questo dato, per comprendere il trucco gaglioffo del fare figurare la positività a test di laboratorio – di incerta validità – come malattia, negando inoltre l’effetto vaccino, e impedendo gli altri benefici della difesa naturale a livello di popolazione; difesa sfruttata in Svezia e soffocata in Italia dal governo Conte]: Italia oltre seimila (6168), Svezia oltre diecimila (10016). Morti totali per milione di popolazione: Italia 600, Svezia 584. Caduta del PIL prevista: Italia circa 10%, Svezia circa 3%. Sono “deficienti” e “fuori come un balcone”, come argomenta finemente questo caratterista che da decenni recita la parte del politico onesto e responsabile, coloro che non credono a questa massa di politicanti che prospera vendendo il Paese? O sono fessi e fuori come un fiordo quelli che si lasciano fare tutto, e portare a gravi danni economici e di salute, dai Bersani, dal suo allievo Speranza e da tutta la politica?
@ Pigou. Lei ripete – nel sostenere Bersani che chiama deficienti chi non le beve – la solita scusetta non troppo acuta che equivoca tra densità teorica media e densità reale: “The most stupid of these excuses is that Sweden has a low population density (59 people per square mile). Forgive me for insulting your intelligence but it seems some people need to hear this: Swedish people are not evenly spread out across the country. Scotland also has a low population density (65 people per square mile) because most of the country is wilderness. This has not stopped Glasgow becoming a Covid-19 hotspot.
The country with the highest per capita death rate from Covid is Peru, which has a population density only slightly higher than Sweden at 65 people per square mile. Brazil and Chile have also had more deaths per capita than Sweden, despite having low population densities of 65 and 60 people per square mile respectively. Like Sweden, these countries have vast areas in which nobody lives. There is no reason to think that this should help combat the coronavirus. It is not as if everyone in Sweden lives in little villages, either: 88 per cent of Swedes live in urban areas. This compares with 84 per cent in the UK, 78 per cent in Peru and 81 per cent in Spain. Sweden is one of the most urbanised countries in Europe.” (C. Snowdon).
@ m_burn. Norway ‘could have controlled infection without lockdown’: health chief Camilla Stoltenberg, Director General of the Norwegian Institute of Public Health, believes less far-going measures would have been sufficient. The Local, 20 maggio 2020. L’incapacità di concepire altri fattori che il lockdown spiega questo battere da parte della claque di governo sull’intelligenza che caratterizzerebbe chi ripete la versione ufficiale e sulla stupidità che sarebbe propria di chi la contesta con dati. Spiega anche la popolarità di Bersani, la rappresentazione teatrale del politico serio e intelligente quando le sue posizioni stanno alla serietà e acutezza come Zingaretti il segretario DS sta al commissario Montalbano.
@ Gf. A new forecast from Danske Bank expects Sweden to experience a much shallower recession than the major European economies and the US. It projects a fall in Swedish GDP of 3.3 per cent this year, compared to 4.3 per cent for the US, 5.8 per cent for the UK and a massive 8.3 per cent for the Eurozone. It also predicts higher growth in the Swedish economy next year compared to other Scandinavian countries. (Spiked, Another vindication of Sweden, 7 ott 2020). Saranno state le misure “fasciste” che lei ora appiccica agli svedesi pur di mascherare la Caporetto italiana e i suoi Cadorna.
@ Gf. Le proiezioni di una banca centrale sono “bei sogni dorati”; le vostre proiezioni, prive di evidenza scientifica e smentite dall’evidenza dei fatti data dalla Svezia, su una futura strage da covid se il popolo non si sottomette a misure che cancellano diritti fondamentali e hanno effetti disastrosi, sarebbero scienza. Che squallore poi questi continui insulti personali, questo automatico cercare la cagnara da parte dei claqueur di Conte e c.; questa cintura di teppaglia a protezione di governanti che recitano la parte di padri della patria mentre praticano nuove profondità di bassezza.
@ Gf. In Svezia le persone conducono una vita pressoché normale, qui sono tenute impastoiate con pretesti ad hoc. La Svezia è stata orientata dai governanti verso la normalità, l’Italia verso il declino e lo sfruttamento. Non perda tempo con me, vada da Gualtieri, l’ISTAT, FMI, le facoltà di economia, i politici, gli esperti i tg, etc, a spiegargli che non si può prevedere il PIL annuale di una nazione a ottobre. Si può solo prevedere l’apocalisse se non ci si imbavaglia; predizione valida e certa qui in Italia, accampati come siamo sulle rive del Gange, ma non nelle lande desolate e sferzate dai venti artici di Stoccolma e Malmo. O prevedere, come se fosse una cosa che si costruisce, lo sviluppo di un vaccino, secondo l’estremizzazione della concezione a palla di cristallo dei progressi scientifici introdotta da Vannevar Bush; professata dai Dulcamara di alto bordo. A proposito, che la sua animosità sia dovuta alla mascherina? Se ahimè vuole rispondermi, provi a togliersela prima di scrivere. Naturalmente per eseguire la pericolosa e illegale operazione di distacco dalla mascherina dalla faccia se si trova in un luogo pubblico dovrà fare un libero assembramento con sé stesso chiuso a chiave in una toilette. Una mezzora di respiro a pieni polmoni lì dovrebbe bastare a riequilibrare eventuali scostamenti delle pressioni parziali plasmatiche.
@ Teschio. Nella ricerca scientifica, e anche nel buon ragionamento, di chiama “controllo”: se si vuole valutare l’effetto di una variabile si compara con un altro gruppo che più si differenzia non avendo quella variabile. Ah già, lei è il fisico teorico che mi ha già impestato con un suo modello segreto che dimostrerebbe che la mascherina non può avere effetti nocivi prendendo in considerazione una persona che dorme. Inoltre per lei la Svezia è la peggiore; mentre l’OMS, e l’autorità sanitaria della limitrofa Norvegia, dicono che bisogna prenderla ad esempio; che sia un fenomeno quantistico, la cui comprensione è preclusa a noi che viviamo nel mondo semplice? Lei mi fa capire le radici di questa vostra insistenza sull’essere intelligenti se di crede a Conte, Speranza, CTS e fiancheggiatori, e stupidi altrimenti. Le segnalo un articolo da fisico teorico sulle variazioni della ventilazione: “Fractal fluctuations in human respiration” J Appl Physiol 2004. 97; 2056. E’ propedeutico al concetto avanzato di “fiatone in seguito a uno sforzo”. Sperando che la tenga occupato il più a lungo possibile prima della sua prossima esibizione di fedeltà al regime.
@ Unknown. Secondo il World Health Rankings, dati WHO, nel 2018 in Svezia il 3,57% dei decessi sono stati da influenza e polmonite. In Italia il 2.62%. Il contagio per influenza non ha forme sostanzialmente diverse da quelle da Covid. Questo smentisce l’argomento risibile della Svezia che può fare a meno bisogno delle contromisure indispensabili in Italia grazie a una sua fantomatica insormontabile diversità. Grazie per avermi fatto pensare a questa evidenza, sotto la pressione del vostro accanito sbomballamento.
@ Unknown. Quello che penso io è che la politica del governo Conte che lei così difende contrasta coi principi noti della tutela della salute pubblica, e provoca terribili danni; come pensa es. Kulldorff, professore di medicina ad Harvard (Lockdown is a terrible experiment. Spiked, 9 ott 2020). Infatti Conte, Speranza e Mattarella hanno bisogno dei vostri insulti di supporto.
Per “sbomballamento” intendo bombardamento (questo suo è il 22esimo per avere argomentato contro il tartufesco “deficienti!” di Bersani) di insulti e argomenti da 4 soldi. In particolare, la monodimensionalità: l’andamento dell’epidemia sarebbe determinato solo dalle misure di governo e da comportamenti del popolo. Il capo dell’ISS della Norvegia, Stoltenberg, un paese al quale vi aggrappate, ha dichiarato che si sarebbero ottenuti risultati migliori seguendo di più il modello svedese. Modello che voi praticanti della più anti-igienica osculatio al potere (in risposta ai suoi insulti) fate passare per abnorme, quando è l’applicazione di conoscenze scientifiche acquisite.
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15 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di V. Arcovio “Coronavirus, la “sentenza” di 80 scienziati sull’immunità di gregge. Ecco cosa hanno scritto in una lettera”
15 ottobre 2020. Italia legata e imbavagliata 83 decessi per covid, Svezia libera 6. La Danske Bank prevede per la Svezia un calo del PIL del 3% per il 2020 contro il circa 10% nostro. E una crescita maggiore l’anno prossimo rispetto agli altri paesi scandinavi; da dove si dice che si sarebbe andati meglio facendo come la Svezia. E’ capzioso spiegare il migliore risultato della Svezia scambiando la densità teorica media per la densità reale: la Svezia è uno dei paesi europei più urbanizzati, 88% contro l’84% di UK.
La realtà della Svezia dovrebbe portare al “contra factum non valet argumentum”. Ma nella scientocrazia “l’evidenza scientifica”, nata come surrogato della realtà, ha detronizzato la realtà. E se non c’è “l’evidenza” basta la parola a prevalere sulla realtà. E se esperti competenti avvisano in massa che le attuali misure sono come curare col salasso, l’alto tribunale del Lancet li condanna. Non mi sorprende; il suo direttore, Horton, è noto per gridare alla pandemia dagli ’90: The global threat, NY Review of Books, ago 1995. Ho chiesto copia online dell’articolo alla biblioteca comunale di Brescia (sindaco Emilio Del Bono) 10 giorni fa, ma senza successo. Per entrare ci vogliono mascherina, gel sulle mani, dichiarazione firmata a valore legale di non avere segni e sintomi. Per poi ricevere un prelievo da quelle piastre di Petri (o piastre di Conte) che sono le mascherine; dalla bibliotecaria, che passa le dita sulla sua nel consegnare il libro richiesto.
@ nimitz. “A new forecast from Danske Bank expects Sweden to experience a much shallower recession than the major European economies and the US. It projects a fall in Swedish GDP of 3.3 per cent this year, compared to 4.3 per cent for the US, 5.8 per cent for the UK and a massive 8.3 per cent for the Eurozone. It also predicts higher growth in the Swedish economy next year compared to other Scandinavian countries.”(Another vindication of Sweden. Spiked 7 ott 2020).
“we could possibly have achieved the same effects and avoided some of the unfortunate impacts by not locking down, but by instead keeping open but with infection control measures,” Camilla Stoltenberg, NIPH’s Director General (and the sister of Nato head Jens Stoltenberg) said in a TV interview earlier this month.“ (Coronavirus: Norway wonders if it should have been more like Sweden. The Telegraph, 30 mag 2020).
“ “The scientific backing was not good enough,” Stoltenberg said of the decision to close down schools and kindergartens, a policy her agency had not recommend even at the time it was instituted in March.”(Norway ‘could have controlled infection without lockdown’: health chief. The Local, 22 mago 2020).
“Denmark’s Prime Minister Mette Frederiksen has been accused of misleading the public by implying that the country’s health agency backed her decision to impose a strict lockdown on the country, when in fact it had not.” (Danish PM ‘falsely claimed health agencies backed lockdown’. The Local, 22 mag 2020.)
@ nimitz. Senti, dato come la vedi sugli effetti della situazione economica in Svezia e in Italia date le opposte politiche sul covid, fai una cosa. Aspetta qualche mese che noi diveniamo ancora più ricchi e loro ancora più poveri e fai come quel personaggio di Verdone che partì per la Polonia prima della caduta del Muro (era tutto vestito di nero; un infermiere infatti lo apostrofa “a’ Zoro”): carica la macchina di calze da donna e biro e vai alla conquista delle svedesi, che ridotte in necessità cadranno ai piedi di uno Zorro, una volpe, come te. (Ti avviso però che pare che quelle creature angeliche siano capaci di rispondere ad avances non gradite con formidabili rutti; e mi dorrebbe che un fine econometrista come te, di quelli che tanto bene stanno facendo all’Italia, dovesse ricevere simili insolenze).
@ nimitz. E’ come se stessero distribuendo il più recente e costoso modello di Iphone a 30 euro. Questa è essenzialmente un’operazione economica e politica. L’aspetto medico è una copertura. Un’operazione che rovina i più ma premia altri. Es. regala, come un Iphone a 30 euro, patenti di elevate capacità intellettuali, di maestro di logica, di censore degli stupidi, dei disonesti e dei manipolatori, a gente che vistosamente con la pagina del libro non ha un gran rapporto e vive nel rancore della discrepanza tra pretese e capacità. Basta fare la claque per lo sfascio dell’Italia e per chi lo sta pilotando e si ottiene ristoro per le piaghe della frustrazione; atteggiandosi a ciò che non si può essere e sfogandosi su ciò che deve essere censurato. Trollando chi nega che sia buio a mezzogiorno. Del resto, sotto il fascismo le squadracce attirarono i più vigliacchi e astiosi.
Non ultimo, il copione apocalittico esibito 25 anni fa da Horton, quello che, a proposito di censura del Lancet, dalla direzione del Lancet censurò e insultò Lang, uno dei maggiori matematici al mondo, mostra qual è la musica che suona il Tribunale della Vera Scienza, il trombonale mi fai dire, come questo degli 80; musica che voi della truppa collaborazionista ripetete, come la figura interpretata da Tognazzi ne Il Federale, in cambio dei galloni e delle greche che bramate e che non potreste altrimenti ottenere.
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Vedi: Mandanti, esecutori e catalizzatori
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20 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di P. Petruzzelli “Coronavirus, le parole creano. E di questi tempi possono fare la differenza”
L’operazione covid fa largo uso di omissioni di termini. Ignora “recovered” la “R” in SIR, “susceptible – infected – recovered” il modello di base delle epidemie. Ovvero che nelle epidemie parte della popolazione si immunizza contro la malattia e così impedisce il contagio. Ma dire che le epidemie non sono perenni, che le spengono armi difensive a livello di popolazione, contrasta con la narrazione del massacro di una popolazione inerme.
Per contrastare questa fallacia il noto esperto inglese di sanità pubblica Raj Bhopal propone la parola “zugzwang”: la situazione negli scacchi dove qualsiasi mossa è svantaggiosa, e occorre scegliere la meno dannosa. Che non è la castrazione economica con le misure di polizia, ma la protezione dei fragili e la circolazione controllata dei resistenti. Ha anche proposto di chiamare “Immunità di popolazione” l’immunità di gregge, demonizzata nella sua forma naturale e implorata nella forma commerciale da vaccini di dubbia utilità, fattibilità e sicurezza.
E’ stato anche proposto di distinguere tra “infezione fredda” cioè la positività a test in assenza di malattia visibile e “infezione calda”, la positività associata a sintomi e contagiosità. Ma ostacolerebbe l’allarme sull’epidemia che ci sommergerà se non ubbidiamo. Allarme attualmente basato sul chiamare tutti “contagiati”, senza distinguere tra la piccola quota di malati gravi e le masse di persone sane positive a un test notoriamente volto a creare falsa malattia.
@ Zerstorer. Raccolgo da anni in una lista discepoli che hanno tradito i maestri e ne hanno capovolto il valore. Ora che mi ci fai pensare, aggiungerò i neosituazionisti di Luther Blissett, tutt’altra cosa da Debord. Di certo non sei Bourbaki. Per risponderti rispettando il tema del post nel quale ratto sei venuto a inseguirmi, un’altra parola mancante che sarebbe utile nella crisi covid è una comune parola inglese, “huckster”: rinvendugliolo, propagandista aggressivo, individuo venale, (USA) pubblicitario. (Dizionario Ragazzini, 1995/96).
@ Zerstorer. Buon proseguimento anche a te, sulla tua di strada, che non invidio. Huckster: One who uses aggressive, showy, and sometimes devious methods to promote or sell a product.
@ Zerstorer. Non ho nessun blog. Ho solo un sito dove raccolgo i commenti e scambi su altri blog e qualche articolo. Qualche volta ho avuto la possibilità di pubblicare su altri siti. Non propagando nulla. Cerco di intervenire se possibile e se mi sembra di fare cosa utile, ma da sempre abbandono gli scritti che produco al loro destino. Piuttosto, sembra che tu scriva avendo degli elettrodi attaccati, e non debba dire la verità sotto pena di ricevere una scossa elettrica.
@ Zerstorer. Sei messo, dopo 50 anni di elettronica e 40 di informatica, a tafanare chi denuncia reati istituzionali gravissimi che sono a danno di tutti. Mostri come si finisce – come sta avvenendo accettando la frode covid e divenendone complice – quando si riduce la propria prospettiva a ciò che Agamben chiama “la nuda vita”. Concetto di nuda vita che Agamben ha ripetuto commentando sul lockdown. Mostri anche come si stia avverando il concetto analogo di “io minimo” di Lasch. Per dirlo nel tuo idioma, concetto venduto da Lasch per cercare adepti.
@ Zerstorer. E’ come ricevere un manrovescio immaginare il neotenico Speranza, Galli, la classica figura del primario con smanie napoleoniche, Crisanti l’esperto di zanzare proveniente dallo stesso centro dell’esperto di bufale Ferguson, che cestinano come “rumore inessenziale ai fini della discussione” le posizioni che ripeto di Ioannidis, Stanford, di Kulldorff, Harvard, di Gupta, Oxford. Per non parlare della galleria di “larger-than-life” di palazzo Chigi, del CTS e degli organi esecutivi delle varie amministrazioni. Mi mortifichi con questo pesante schiacciamento, cioè con la schiacciante superiorità di coloro che passano i cestini a quelli come te. Non infierire oltre.
@ Zerstorer. Come è possibile organizzare una truffa medica globale. Come è possibile ingannare su massima scala un’umanità che da sempre si fa ingannare da clero e prìncipi, stavolta con una pratica antropologica da sempre volta a lenire tramite l’inganno consolatorio il “naufragio del sé” da malattia; che attualmente ha sia conoscenze scientifiche autentiche sia paludamenti scientifici, una chilometrica storia di frodi, e muove un’ingente e crescente porzione dell’economia. Sono abbastanza adatto a rispondere nella sostanza al tuo argomento da troll “solo i rettiliani”. Da anni raccolgo materiale sulla storia della frodi mediche strutturale. 3 titoli, sulle centinaia disponibili, per una infarinatura. Per i precedenti storici (che stanno tornando): Wootton, Bad Medicine, Oxford U Press. Breve inquadramento generale dell’odierno: Healy D. The decapitation of care. A short history of the rise and fall of healthcare. Un esempio di truffa globale impunita e non riconosciuta, con milioni di vittime, raccontata dall’autore della scoperta sulla cui applicazione diagnostica fraudolenta la truffa è basata (in analogia con l’uso fraudolento in queste ore dei tamponi PCR per inventare la seconda tempesta; in un utilizzo che il Nobel scopritore del metodo, Mullis, denunciò come fatto apposta per inventare malattie, e quindi sciagurato): Ablin, The great prostate Hoax. Sazieranno la vostra fame, la fame di sapere? Se del caso ne indicherò altri.
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26 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Il presidente Sergio Mattarella: “Ricerca antidoto alle false notizie. Il vero nemico di tutti e ciascuno è il virus””
La nuova religione dell’uomo-mollusco che tramite i ricercatori-sacerdoti deve implorare salvezza alla divinità costituita dalle aziende biomediche quotate in Borsa; onnipotenti nel vincere più che altro le malattie che inventano, molto meno quelle vere. Es. molto brave nel salvare dai cancri falsamente diagnosticati con gli screening (al netto dei danni delle cure), molto meno dai cancri aggressivi autentici. Sugli screening che Mattarella invoca, mandando la figlia a fare da madrina (mentre amici suoi meno graziosi si occupano, come ai tempi del babbo, di chi mostra i dati su inefficacia, dannosità e menzogne), c’è anche chi – propalatore di false notizie a credere a questo capo del CSM – propone di sfruttare la crisi covid per superare la propaganda, che qui trasmette dal Quirinale. Bowley, professore di women’s health, spiega perché la sospensione dello screening alla mammella è una “unexpected good news”, e perché è meglio per milioni di donne non ricevere gli inviti per lo screening: Pause in breast cancer screening is opportunity to re-evaluate programme, says critic. BMJ, 1 ott 2020. Dice che le risorse sono usate in maniera perversa, per produrre sovradiagnosi invece di riservarle alle donne coi cancri veri. La medicina procustea, sfociata nell’operazione covid: le cure sono mozzate o esasperate secondo gli interessi e i comodi di chi ne trae profitto e potere. Si bruciano risorse in pratiche futili e dannose e si lascia scoperta l’assistenza ai malati veri.
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27 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di B. Scienza “Coronavirus, andiamoci piano col parlare di crescita esponenziale dei contagi”
La crescita esponenziale illimitata, quella che può superare il numero di atomi dell’universo in qualche decina di cicli, è la parafrasi pseudoscientifica della peste che tutto consente al potere. Il concetto matematico di crescita esponenziale è più rilevante per il contrasto alla sharia covid. Le epidemie possono crescere esponenzialmente; poi però interviene naturalmente una decrescita a componente esponenziale che le fa finire. In questa epidemia la decrescita esponenziale opera dall’inizio (funzione di Gompertz) spiega Levitt, Nobel per la chimica (Youtube: Exponential function is terrifying: Curve fitting for understanding; Covid19 never grows exponentially). Levitt spiega che le attuali misure sono un enorme errore.
La crescita esponenziale base 2, il raddoppio a ogni ciclo, dà potenza senza controllo alla PCR, test che usurpa la posizione di gold standard (COVID19 PCR Tests are Scientifically Meaningless. Engelbrecht, Demeter). Un test che crea masse di falsi positivi, osservò lo scopritore del metodo, il Nobel Mullis; che aggiunse che così i suoi colleghi scienziati fanno danni terribili e enormi all’umanità dicendo di aiutarla. Il tampone PCR e la funzione esponenziale terroristica sono due casi dei danni dei salti tanto acclamati tra scienza e clinica. Altri matematici che confutano le bufale ufficiali sono Mamone Capria, U di Perugia (Coronavirus, disinformazione e democrazia) e Gupta, Oxford (The impact of host resistance on cumulative mortality …).
@ ascallonisi. Nell’articolo di Levitt “Predicting the Trajectory of Any COVID19 Epidemic From the Best Straight Line” e in quello citato di Gupta di equazioni ce ne sono anche troppe per il ricercatore biomedico medio. E voi? Le equazioni dell’amico di Crisanti, Ferguson, “astronomically wrong” secondo Ioannidis (Ioannidis, 304176 citazioni). Sarebbe ancora più utile, per applicare la matematica a fenomeni documentati e non alle parole, che ci faceste leggere i referti autoptici e gli esami postmortem, il mio campo; ma avete fatto in modo che i morti non parlino. E anche gli studi di validazione che autorizzerebbero a parlare di infezione attiva per i tamponi PCR. Culture virali comprese; tra tante citazioni cervellotiche del passato, tra tanta matematica in libera uscita, silenzio sui postulati di Koch; che usano un termine matematico, “postulati”, e rappresentano un genere di rigore scientifico dato dalla trasposizione in campo tecnico del buon senso, adatto, esimio “latinorum”, sia a una persona non istruita ma onesta come Renzo Tramaglino, sia ai matematici degni, abituati a non affermare senza premesse e prove valide.
@ ascallonisi. A non essere finita è la peste tarocca, sostenuta dal peggio di una intellettualità che a partire dall’effetto knock-on dei morti ammazzati della Lombardia orientale alimenta la frode con una sequela di espedienti, questi sì dozzinali (dozzinali e omicidi). I criteri volti a separare errori e chiacchiere dai fenomeni reali, siano i p. di Koch o i vincoli nei già fragili trial clinici, sono un intralcio da eliminare per chi vende come smeraldi fondi di bottiglia.
Il Nobel per la chimica, la professoressa di Oxford, il più citato degli epidemiologi, sono incerti principianti rispetto a lei. La frode tecnica che sostiene l’operazione covid permette alle mezzepialle che non accettano i propri limiti di atteggiarsi a padreterni. Aveva ragione Medawar, e prima di lui Salvemini, a dire che certi sono troppo istruiti rispetto alle loro facoltà intellettuali. E morali. Lei esibisce carenze in utroque, biologia e matematica applicata. Forse è un professore di musica, facente parte di un’orchestra stabile, che esprime il suo sdegno per il blocco dei concerti con lancinanti assolo del suo strumento, l’ottone dal tono più basso. Ma così si danneggia, perché questa frode ha bisogno di una cintura protettiva di troll; nella quale si arruolano quelli che ambiscono a greche e allori e non hanno altro modo di guadagnarli che tradendo il ruolo sociale della loro professione e vendendo per patetici vantaggi personali la conoscenza della quale dovrebbero essere custodi.
@ ascallonisi. Quando lei e colleghi scrivete la vostra io a volte critico nel merito, ma mai intervengo con berci vuoti e sprezzanti come ha fatto lei con me (e con altri). Non autorizza una attività di trollaggio il sostenere posizioni che seguono, docili e fedeli come un pantografo, la necessità del potere di pezze d’appoggio a gravi operazioni politico-economiche. Sì, lei dà un buon esempio di come si ottiene il suo “consenso scientifico”. E mostra come la scienza-istituzione, la sua “comunità scientifica”, che pretende il rispetto che si deve alla scienza-processo (quando onesta), sia un’entità sociologica; non molto diversa da altri gruppi di interesse, con le loro manipolazioni della verità; o anche da una riunione di condòmini; o anche dai narcisi di scarso talento che stipati nella casa de Il Grande Fratello si beccano e sgomitano per accaparrarsi visibilità, soldi e future scritture.
Le chiacchiere non stanno a zero, visto che è con queste vostre chiacchiere che state pilotando verso come andrà nei prossimi mesi.
@ ascallonisi. Sì, come saggio di questo nuovo fenomeno, il trollaggio in appoggio alla trasformazione di medicina e scienza in instrumenta regni, la sua vibrata esibizione per me può bastare; sempre che lei non abbia l’esigenza di fare gli straordinari.
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29 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Caselli “Il Covid ha trasformato il Paese in una pentola che bolle. Ma la violenza va condannata sempre”
Il già Procuratore Caselli si limita a considerare la violenza fisica di piazza. Che, dice, va condannata. C’è un ulteriore motivo per condannarla, non praticarla, prenderne le distanze, negarle giustificazione e efficacia: distrae dalla violenza istituzionale di questa operazione covid e le dà legittimazione. Violenza istituzionale che i colleghi in servizio di Caselli appaiono propensi ad aiutare. Anche mascherandola; penso allo knock-on ottenuto con i morti ammazzati in Lombardia orientale, l’equivalente di usare idranti caricati con la benzina per spegnere un focolaio d’incendio. Come la mafia delle cosche è un alibi per il piduismo dei piani alti, e gli utili disgraziati del terrorismo per l’eversione dall’alto, ora fanno comodo un po’ degli spacca-vetrine che Caselli addita mentre i tre poteri dello Stato portano la nave Italia sugli scogli.
@ Roberto Marchesi. In Lombardia orientale hanno seguito e seguono come un sol uomo la chiamata della mamma per lo knock-on covid – i morti ammazzati che sono stati la schicchera iniziale per lo spettacolare effetto domino susseguente – sindaci DS, governatori leghisti, camici, grembiuli, tonache, divise, penne a noleggio etc. ; e magistrati che sanno che il coraggioso muore una volta sola ma il codardo viene promosso molte volte prima di andare in pensione col massimo. Dita diversamente inanellate della stessa mano; e in più i mignoli come te che ripetono sguaiati il nauseante tolemaicismo politico, il descrivere eventi sovranazionali a danno dell’Italia in termini di baruffe tra satrapi locali, e incasellarvi critiche e denunce; perfino nel caso dell’operazione mondiale covid. Spiace vedere Caselli, che ebbe dei meriti, porgere la battuta. Una conferma che la mafia e il terrorismo peggiori non sono quelli riconosciuti come tali.
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29 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, anche la Svezia nel pieno della seconda ondata: oltre 3200 contagi. È record”
Il grafico “Sweden monthly deaths per million: 1851-2020” (su internet) mostra l’opposto di ciò che diffonde qui il Fatto: il covid non solo non ha dato record di mortalità storica ma non ha neppure rappresentato un particolare picco. Oggi 29 ott 2020 l’Italia con la mascherina e le chiusure, 6 volte la popolazione della Svezia libera, registra 24 volte i decessi da covid della Svezia (217 a 9) e 29 volte i casi gravi della Svezia (1651 a 56). “Eppure” la Svezia continua ad avere più casi totali per milione di abitanti dell’Italia; che ciò appaia come una contraddizione è dovuto alla disinformazione di Stato. Da noi l’attuale casedemic finge che non esista stagionalità delle ILI, influenza like illness, e spaccia per epidemia la positività a test che sono tarati sulla falsa positività. La falsa rappresentazione ha portato e porta sia ad ignorare e impedire gli effetti vantaggiosi della diffusione subclinica e pausisintomatica del virus, che dà immunità di popolazione aumentando quella già presente dall’inizio; sia, tramite gli allarmi e il soffocamento della vita normale, all’autoavverarsi di un peggioramento reale dello stato di salute della popolazione. Al di là delle scuse e bugie la differenza rilevante è che la Svezia, dipinta come deviante, ha in realtà considerato l’epidemia in termini convenzionali e ha applicato conoscenze scientifiche solide. Invece di gridare alla peste per imporre arbitrariamente e illegalmente pratiche draconiane inefficaci e distruttive.
@ ascallonisi. Ah, la comparazione sputtnante con la Svezia si può rattoppare anche dicendo che il lockdown in Svezia di fatto c’è. Tu e gli altri Giuseppi boys avvisate il British Medical Journal, che ha appena pubblicato l’articolo dal titolo “Covid-19 in Sweden and UK: medical leadership shold energise wider debate”, che si sbaglia. E ditelo agli altri scienziati che hanno pubblicato studi – seri – comparando alle altre questa nazione che sta facendo da controllo. Riguardo al tuo “come on punk ,make my day”, ti atteggi a Clint con la magnum spianata ma sarebbe meglio che tu riconosca che la pastasciutta ti ha provocato e su di essa calerà la tua vendetta.
@ ascallonisi. Il Giuseppi boy sei tu che porti in un post sul modello svedese un articolo del Lancet dove la parola “Sweden” non è presente nel testo. E che poi scrivi: “BOOM (primo proiettile della Magnum, centro)”. Per sparare spari, ma con l’indice teso e il pollice alzato. Come Sordi ammerecano nell’agguato al metronotte. “E’ scarica, è permessa da a legge, le uso in casi di bisogno, qualche lumacone … papà !!” (il padre: “A infame”).
Però non c’è da ridere: per ieri 30 ottobre 2020 risultano decessi Italia 199, Svezia 9. Casi gravi Italia 1746, Svezia 59. Col nostro governo che ha già la corda in mano per gli italiani, mentre gli svedesi che non devono temere il futuro. Purtroppo anche i magistrati che lasciano operare sbrigliata la macchina disinformativa e la macchina decisionale per le quali fai il Nando Meniconi sono da “Un giorno in pretura”, il film. “La maschera comica vagamente imbrattata di sangue”, frequente nei potenti italiani, scrisse Pasolini.
@cicciobelloccio. Riguardo al suo invito “il clima non lo vogliamo considerare ? Le pare che in un paese dove abbiamo 35 gradi per 5 mesi sia uguale a un paese.. “ a me non pare niente, perché sono discorsi da corvo e civetta al capezzale di Pinocchio; o, nelle sue parole, da “tuttologi-cazzari”. Si va invece a controllare la letteratura sulla stagionalità delle ILI. Come il testo classico “The transmission of epidemic influenza”, RE Hope-Simpson; basandosi sul quale è stato mostrato che non solo la Svezia ha fatto bene, ma che da noi il governo con le restrizioni ha sabotato la possibilità di rafforzare l’immunità di popolazione, particolarmente propizia per l’Italia data dalla lunga stagione calda; e ha favorito una componente reale della tanto cercata seconda ondata. Grazie per avere mostrato un altro aspetto. Apprezzo anche la sua ammissione del danno, immane, che i “tuttologi-cazzari” stanno facendo.
@ Luca Grignani. Sulla falsa positività dei tamponi: PCR positives: what do they mean? Centre for Evidence based medicine, U of Oxford, 17 set 2020. La richiesta di vedere cosa depone contro il test dovrebbe essere accompagnata dalla presentazione degli studi che ne mostrino la validazione. Certo, c’è variabilità tra paesi; le cui cause vengono studiate. Es. uno studio elenca 16 possibili cause della maggiore mortalità in Svezia rispetto agli altri paesi scandinavi (la principale essendo non il mancato lockdown ma l’effetto dry tinder). Il caso Svezia è studiato internazionalmente raffrontandolo oltre che all’Italia a USA e paesi europei. Minimizzarlo apoditticamente – ora che i nodi vengono al pettine – dicendo che non si tratterebbe di un fenomeno specifico; che non sarebbe che una variazione cartografica tra le tante, dopo avere additato la Svezia come folle; e spiegarlo con un blasé “si vede che è un risultato sanitario migliore”; in appoggio ad una falsificazione a scambio bianco/nero delle statistiche, come quella che qui purtroppo sbandiera Il Fatto, facendo credere che sia la Svezia ad avere fallito, non è certo la “posizione obiettiva” che lei dice di rappresentare.
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31 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Caselli “Evvai con l’isolamento dei vecchi! Da candidato alla segregazione, non mi sento tanto bene…”
Il dottor Caselli non ne sa di epidemie; ma il suo olfatto, dopo una vita passata a scrutare la peggiore fauna umana, non lo inganna. 2 premesse. a) la protezione selettiva dei fragili, inclusi gli anziani – non il loro isolamento – è una misura valida e razionale, che sarebbe andata nell’interesse dei cittadini di tutte le età e condizioni (v. la dichiarazione di Barrington). b) la prassi della medicina commerciale di sfruttare qualsiasi base teorica per i suoi fini, proclamando un concetto e il suo contrario, è esasperata nell’operazione covid.
Dopo avere ignorato la corretta protezione selettiva – ottenendo in Lombardia orientale lo knock-on delle pile di cadaveri col suo contrario, ammassando e sovratrattando fragili in quei luoghi pericolosi che sono gli ospedali, e rinchiudendo infetti nelle RSA, che notoriamente sono esposte a focolai di ILI ad alta mortalità – ora ci si ricorda della selettività; ma in forme che sono sinistre anche sul piano tecnico, oltre che su quello che il PM che ne ha viste tante percepisce.
Va aggiunto che essere partigiani in medicina è giocare col fuoco: potrei elencare diversi casi di persone che sono finite vittima delle stesse manipolazioni per le quali più o meno consapevolmente spingevano (e a volte delinquevano).
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3 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di E. Cocca “Per qualcuno il diritto al lavoro viene prima di quello alla salute. Non può essere così”
La prima libertà è la libertà dalla bugia. Il primo diritto oggi è il diritto a non essere ingannati. In medicina, il diritto a che la gravità di una condizione morbosa non sia esagerata per trarne ingiusti vantaggi. Prima di stucchevoli dispute su quale alto principio venga prima vanno accertate le premesse – che a detta di eminenti specialisti sono manipolate – sull’effettività gravità dell’epidemia. Ma i bioeticisti hanno i carboni bagnati, perché la bioetica ha spesso una funzione di lubrificante delle frodi biomediche istituzionalizzate, e i suoi praticanti usano di routine il trucco, che condividono coi costituzionalisti, di trattare casi astratti, in toni solenni e roboanti, dando per scontata una realtà fattuale che a essere onesti deve prima essere accertata; soprattutto quando puzza di pretesto, venendo denunciata come manipolata anche da voci autorevoli, e quando traspare un suo carattere strumentale, e finalizzato ad atti della massima gravità. I politici che vogliono prendere il posto di Conte e c., di fiduciari dei poteri forti, su questo non insistono.
La censura su come stanno davvero le cose pone fine dopo 300 anni all’Illuminismo, ha commentato giorni fa Kulldorff, biostatistico professore di medicina ad Harvard. Si può immaginare lo sgomento degli intellettuali nostrani a sentire della fine dell’Età dei Lumi mentre masticano il panino loro distribuito, nella pausa pranzo prima di ricominciare a suonare la musica richiesta dal potere.
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5 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di V. Arcovio “Covid, “la seconda ondata non finirà prima di marzo o aprile 2021”. Ecco il modello matematico che calcola il numero dei contagi”
Queste sono predizioni di copertura, diffuse dai media. Vengono tenuti nascosti i modelli che mostrano il contrario, come quelli che avvisano che la soglia di immunità di popolazione, raggiunta la quale il picco epidemico va a spegnersi, è molto più bassa di quanto dice l’ufficialità, intorno al 10-20%* (molto più bassa tra l’altro di quella richiesta per il futuro vaccino, del quale vengono gratuitamente predette efficacia e sicurezza). L’epidemia durerà quanto vogliono farla durare e avrà la forma che vogliono darle.
4 novembre 2020, giorno del nuovo strozzamento dell’Italia coi DPcM. Deceduti: Italia a economia e vita sociale legate 352, Svezia misure minime 13. Pazienti gravi: Italia a economia e vita sociale legate 2292, Svezia misure minime 73.
*Aguas et al. Herd immunity thresholds for SARS-CoV-2 estimated from unfolding epidemics.
Commento al post “Come funziona l’indice di contagio Rt? La spiegazione alla portata di tutti del matematico del Politecnico di Torino. Il video”
L’alta letteratura è come una giovane sia bellissima che virtuosa. Tante costruzioni ideologiche sono come donne affascinanti e molto navigate. La buona matematica, per i più aspra e dura ma che ripaga svelando l’altrimenti invisibile, è come una ragazza sgraziata ma d’oro. Il mentire e ingannare con la matematica dà lo spettacolo di una racchia che batte. L’Rt teorico è cosa diversa da quello reale, difficile da misurare e incerto (Unraveling Ro:Considerations for Public Health Applications. Ridenhour et al, 2014. Ministers are pinning everything on the ‘R’ rate but Dr J. Lee says it’s less reliable than a weather forecast. Daily mail 16 mag 2020). Il matematico del Politecnico di Torino non illustra neppure lo Rt teorico, che è parte del modello SIR e derivati. Come tale dipende dal rapporto tra beta e gamma, tra il tasso di trasmissione tra suscettibili e infetti e il tasso di recovery. Nelle epidemia vere non è una variabile indipendente dall’evoluzione di ciò che causa, ma è ridotto fino a sotto l’1 dall’epidemia stessa. Qui si spaccia per Rt naturale una crescita esponenziale costante e illimitata a base 2 su soggetti privi di difese immunitarie, capace di riempire in breve tempo l’universo di tamponi positivi. Levitt, le cui capacità di modellizzazione matematica gli sono valse il Nobel, mostra, analizzando dati reali, che questa epidemia non cresce mai esponenzialmente avendo al contrario dall’inizio una componente esponenziale di decrescita.
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5 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Marche, il provveditore che esalta la guerra in una lettera agli studenti. Anpi: “Retorica bellicista che non stimola conoscenza critica” “
“Dalle pagine di Gabriele d’Annunzio, così cariche di sapori, afrori, colori e suoni, esala spesso l’odore della morte, che per il poeta è un profumo, quasi il risvolto o la sublimazione della sua sessualità. Il folklore mussoliniano ne dedusse un armamentario funebre, fiorito di teschi, fiamme e camicie nere con contorno di riti altrettanto mortuari come il famoso appello: «Camerata Tal dei Tali!», al quale il coro degli accompagnatori rispondeva: «Presente», e che diede luogo, nel ventennio nero, al romanesco improperio malaugurante: «Te possano chiamà presente».” (Piero Chiara).
Mentre la gente si lascia ubriacare di paura, e l’Italia viene tradita e strozzata, il logoro siparietto del battibecco sul folklore mussoliniano tra i sedicenti patrioti e quelli che la guerra all’invasore la fanno alla playstation – entrambi bene imboscati – aiuta a nascondere l’avverarsi della previsione “Se i fascisti dovessero mai tornare tra noi, non avranno più la camicia nera o bruna,ma il camice bianco” (Citato in Jean-Claude Michea, Il nostro comune nemico,2017).
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5 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, sentito Ranieri Guerra (Oms) dai pm sui piani pandemici. Il verbale è stato secretato”
Ranieri Guerra fa da anni da portaordini tra Big pharma e quello che dovrebbe essere lo Stato. Che Crisanti, provenendo dall’Imperial College, da dove è uscito il modello “astronomically wrong” (Ioannidis) che ha giustificato le misure liberticide, iatrogene e distruttive dell’economia e della vita sociale, sia stato nominato dalla Procura di Bergamo consulente per il picco, anomalo anche per l’epidemia, di morti della Lombardia orientale, ricorda strettamente Pieczenik, emissario di Kissinger, e i vari italiani della P2, propaggine della NATO, messi a fare i consulenti di Cossiga per Moro. Ricorda anche la Cinisi dei tempi di Impastato, coi carabinieri letteralmente a braccetto con quelli che l’avrebbero ucciso (J. Dickie, Cosa nostra. Storia della mafia siciliana, 2004). La commissione di inchiesta parlamentare su Impastato del 2000, 22 anni dopo, concluse che si trattava di sistemi di convivenza tradizionali. Tradizione questa dell’andare sotto braccio che permane e si aggiorna ai tempi; essendo ben viva, soprattutto l’andare a braccetto coi grandi interessi illeciti del settore biomedico, posso testimoniare, tra le varie polizie e gli uffici giudiziari della Lombardia orientale, area appropriata allo knock-on sotto diversi aspetti. Le gigantografie con Falcone e Borsellino sulla facciata di certe procure coprono l’immagine di una diversa coppia, a braccetto, uno col budriere e l’altro con la coppola, più rappresentativa di ciò che si fa all’interno.
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6 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di L. Musolino “Coronavirus, la procura indaga sul mancato tracciamento dei pazienti positivi dall’Asp di Reggio Calabria”
Sfracellone: A mio modo di vedere dovrebbe inoltre indagare il Governo per abuso di potere. Non voglio usare l’espressione sequestro di persona, ma qualche PM più preparato di me, potrebbe anche formalizzare questa ipotesi di reato.
@ Sfracellone: Fa piacere sentire qualche voce che non partecipa al groupthinking. Il 26 ottobre scorso Il Fatto cartaceo ha riportato che in Germania i tribunali stanno annullando le misure anticovid. Non c’è notizia di interventi analoghi in Italia. Come ho osservato per le linee guida cliniche e norme come la legge Gelli, il potere medico riesce a rendere obbligatorio, a pena di condanna giudiziaria, interventi materiali sul corpo che sono antigiuridici; e a volte sono mostruosi. L’antimafia, come quella del caposaldo giudiziario reggino, fa parte del sistema che commette gli abusi di potere che lei chiede siano indagati. Occupandosi vistosamente di non fare tracimare le fogne che stanno dove ci si aspetta di trovarle, in basso, fa credere che siano le sole, e distoglie così lo sguardo del pubblico dalle fogne che stanno in alto. Queste le aiuta, anche legittimandone gli inganni e le violenze, e partecipandovi. Anche premendo su una forma anacronistica di malaffare, quello della sanità calabrese, perché si converta al grande malaffare moderno, e a forme stringenti di biopolitica, di controllo delle persone attraverso il controllo dei corpi col pretesto di tutelare la salute. Del resto, Reggio Calabria è la città dalla quale si vede la Fata Morgana, il complesso miraggio che fa apparire elaborati castelli in aria …
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7 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di L. Mackison “Calabria, il commissario alla Sanità Cotticelli in tv: “Devo fare io il piano operativo Covid? Non lo sapevo”. Conte lo sostituisce “con effetto immediato” “
In Calabria, e in altre regioni, persone in condizioni di salute serie invece di essere ricoverate vengono lasciate a casa con qualche pillola, per fare spazio alla Cosa, la gelatina verde che tutto occupa e ingloba, il covid. Cotticelli se ne va facendo la figura del carabiniere delle barzellette, ma forse così evita responsabilità morali ben più infamanti.
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8 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di E. Trevisan ” “La prima bomba”, la strage di Piazza Fontana diventa un fumetto noir. La disegnatrice: “Così tra fiction e realtà lo spettatore si immedesima” “
Un esempio di “alambrismo”. Ai musulmani è vietato raffigurare Allah; nei paesi islamici si è quindi perfezionata la decorazione geometrica, gli arabeschi, raggiungendo l’eccellenza. I geometri moderni hanno osservato che nell’Alhambra abili artisti hanno impiegato tutti e 17 i gruppi di simmetria che sono possibili in due dimensioni. Piazza Fontana e gli altri misteri d’Italia devono rimanere impuniti e avvolti in una caligine artificiale; la magistratura ha attivamente provveduto a ciò: vedi G. Salvini, La maledizione di Piazza Fontana, Chiarelettere 2019. La proibizione di dire pane al pane sui misteri d’Italia, e l’obbligo di lasciare sostanzialmente impuniti i crimini coi quali si controlla il Paese, hanno portato a una florida produzione vicaria, che si produce in virtuosismi che a volte raggiungono un notevole effetto estetico; a supplire alla perenne insufficienza morale e civile.
Si può immaginare a quale profluvio alambrista darà luogo l’operazione covid. Mentre non si dirà che è stata facilitata dall’avere selezionato una classe politica e dirigente di telecomandati. E che la magistratura e il Viminale vi hanno collaborato provvedendo tramite assassinio morale all’eliminazione preventiva di soggetti che avrebbero contrastato le manipolazioni tecniche e i danni al Paese di questa nuova operazione false flag, che attribuisce caratteristiche da samurai invincibile a un virus respiratorio invece che a un gruppetto di spostati.
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10 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post ” “Mio figlio non mette la mascherina in classe”. A Belluno papà si rifiuta di rispettare l’obbligo, la preside chiama la polizia” “
@ Davide Chiossone. “Adesso riesco benissimo a capire come arrivammo a subirci il ventennio senza nemmeno accorgersene… “. Gli italiani, diffidenti e scaltri coi propri pari, si fanno fare di tutto dal potere che fa la faccia feroce. Ansaldo, grande giornalista, come tanti poco coraggioso, però non ingenuo, consigliò di mostrare a Mussolini che voleva entrare in guerra la differenza di spessore tra l’elenco telefonico di New York e quello di Roma. Ma la gente a Piazza Venezia osannò una guerra di aggressione fatta con gli scarponi di cartone e i carri armati di latta, che prima di essere iniqua era un fare i ganassa contro nazioni imperialiste essendo gracili.
I giuristi potrebbero considerare anche il merito delle imposizioni. La più recente media mobile su 7 giorni, del 9 novembre 2020, segna 5 decessi al giorno per la Svezia con adulti e bambini senza mascherina e 385 decessi al giorno per l’Italia con adulti e bambini con la mascherina. Scelte – basate su un modello delle epidemie autentico, non su una sua fumettistica caricatura che scambia bene e male – che in Svezia hanno portato in pochi mesi a una situazione sociale ed economica quasi normali, inclusa la tutela del bene attuale e futuro dei propri figli, in Italia e altrove sono state rese, tramite il potere dello Stato e la propaganda martellante, atti di ribellione irresponsabili, illeciti e odiosi: mentre – soprattutto in Italia – col prolungamento dell’emergenza si va verso una situazione pesantissima.
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13 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post ” “Il disastro del Covid? È anche frutto di errori, inadempienze e ritardi”. Agnoletto consegna ai pm il suo libro-inchiesta sulla pandemia”
Il libro di Agnoletto (che il 13 nov 20 Amazon spedisce in 1-2 mesi) puntando su errori organizzativi e generiche scelte politiche troverà attenzione presso i magistrati lombardi, ai quali, coi loro precedenti di impunità di stragi eversive passate* – e di favoreggiamento dell’eversione silenziosa attuale, posso testimoniare – va oggi il compito dell’occultamento della preponderante componente iatrogena volontaria nelle cause degli anomali picchi mondiali di decessi che in Lombardia orientale hanno costituito lo knock-on dell’operazione. I sovratrattamenti, e gli spostamenti e confinamenti di pazienti, coerenti con una finalità di nuocere, in millimetrico allineamento con la dolosità che innerva l’intera operazione covid; che è un golpe a shock antropologico, al quale occorrono morti di copertura, e che in nome della salute fa accettare tutto, come la pratica delle morti in isolamento – e senza testimoni – “tirannica e disumana e fondamentalmente degradante per il paziente e la famiglia”**. Dove si dice di essere scientifici e non si fanno verifiche autoptiche ma si attribuisce al covid anche la morte che è di mano dell’uomo. Dove i fondamenti democratici del diritto, sui quali dovrebbe poggiare la legittimità dei magistrati, vengono travolti e distrutti in nome della salute**.
*Salvini G. La maledizione di Piazza Fontana. 2019.
**Thompson S, Ip EC. Covid-19 emergency measures and the impending authoritarian pandemic. Journal of Law and the Biosciences, 2020. Oxford U Press.
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11 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Negazionismo, la biologa Gallavotti spiega il processo mentale su La7: “Non è dissimile da certe forme di demenza””
Ormai manca solo il sergente Hartman di Full Metal Jacket a zittire il dissenso. Recluta: “ma al 10 nov 2020 la media mobile dei decessi su 7 giorni in Svezia, che sarebbe in mano a soggetti affetti da lesioni cerebrali che li renderebbero incapaci di percepire correttamente la realtà, risulta di 6 decessi al giorno, con vita quasi normale e senza prospettive di catastrofi economiche; mentre in Italia, dove regnerebbero intelligenza e moralità, la stessa statistica per lo stesso giorno riporta in media 386 decessi giornalieri, con paese semibloccato e futuro fosco”. Hartman, urlando: “Chi ha parlato? Chi è quel lurido […] che ha firmato la sua condanna a morte?”.
@ solenoide. Il tuo link riporta un articolo giornalistico a livello Garavallotti: a effetto, ma apodittico e circolare. Guarda questo articolo, che è un esempio di scienza vera, e spiega l’effetto “dry tinder” (esca per il fuoco secca), quello che è considerato il principale motivo della mortalità più alta in Svezia rispetto agli altri paesi scandinavi (da dove autorità dicono che sarebbe stato meglio fare come la Svezia): Exceptionally many vulnerable – “dry tinder” – in Sweden prior to COVID-19. Herby J, 6 ott 2020. O quest’altro, che di spiegazioni ne dà 16: “16 POSSIBLE FACTORS FOR SWEDEN’S HIGH COVID DEATH RATE AMONG THE NORDICS” Klein DB et al. 26 ago 2020. I due articoli mostrano anche come si analizza un tema scientifico. Il pubblico non solo viene disinformato, ma sta venendo diseducato, incoraggiandolo a reputarsi intelligente se crede a qualsiasi raccontino ”just so”. Come questo, osceno e in fondo disperato, di ipotetiche basi neuropatologiche del dissenso.
@ Teschio. Lo ha detto Stoltenberg, capo dell’ISS norvegese “Norway ‘could have controlled infection without lockdown’: health chief Camilla Stoltenberg, Director General of the Norwegian Institute of Public Health, believes less far-going measures would have been sufficient. The Local, 20 maggio 2020. Lei è un fisico teorico, mi ha detto; mi sta insegnando cose sorprendenti sui fisici teorici. Per favore, giri il suo quesito, come è possibile che la Norvegia approvi il sistema della Svezia che ha avuto una maggiore mortalità, e gli articoli che riporto sulle cause della differenze di mortalità nei paesi scandinavi, ai suoi colleghi, e mi faccia sapere se anche loro vedono una contraddizione. O posso chiederglielo io: l’indirizzo è Via Panisperna?
@ Teschio. Immagini che il lockdown sia una terapia inefficace e dannosa. Come il salasso. Le nazioni A e B, stesse dimensioni senza perdita di generalità, sono colpite dalla epidemia x. La nazione A viene colpita, per ragioni esogene come il dry tinder effect, in maniera più pesante della nazione B. A non cura i suoi malati col salasso, ha 1000 casi e 100 morti; con un case fatality rate del 10%. B cura col salasso, ha 500 casi e a causa del salasso 80 morti; case fatality rate del 16%. B ha avuto 30 morti in meno, ma se avesse fatto come A avrebbe avuto il case fatality rate di A, 10%, con 50 morti in meno.
In più il lockdown hard impedisce l’immunizzazione di gruppo, che si può immaginare come la spinta idrostatica che aumenta tanto più quanto più un corpo è immerso in un fluido. Così che se ci si trova in acqua in mare aperto non bisogna seguire l’istinto e puntare a tenersi il più possibile fuori dall’acqua sbracciando, perché così anzi si rischia di affogare, ma conviene accettare di essere sommersi quasi fino alla bocca per stare a galla e nuotare.
Con 10 morti in Svezia contro i 623 dell’Italia, (11 novembre) per parlare di “fallimento clamoroso “ essendo un fisico teorico occorre considerare che giochino altri fattori.
@ Teschio. Ciò che è edificante, che fa sentire bene, è confrontarsi coi migliori, è faticare sulle difficoltà dei concetti autentici. Rispondere al trash sistematico dei troll di supporto, per mostrare di quale materiale è fatta questa enorme frode, questo enorme crimine, è triste e avvilente. E’ come ricomporre il cadavere di verità e giustizia, sfigurate da una banda di balordi senza testa e pomposi lacchè.
@ solenoide. Al contrario di lei la penso come Demostene, per il quale la diffidenza “è il mezzo di difesa della democrazia che accomuna tutte le persone sensate”. Lei, che raccoglie ritagli di giornale ma nega la necessità di informarsi adeguatamente, potrebbe considerare la parole di Thomas Jefferson, citate da medici USA critici dell’ufficialità covid: un uomo che legge solo i giornali è più ignorante di uno che non legge niente. Per chi non pratichi la sua singolare concezione della democrazia basata sull’acquiescenza al potere, e ritenga invece che sia dovere e interesse primario del cittadino fare lo sforzo di informarsi (che è l’opposto che seguire solo i media) e di difendere la democrazia, segnalo ”COVID-19 emergency measures and the impending authoritarian pandemic” Journal of Law and the Biosciences, S. Thompson e E.C. Ip.
@ solenoide. Infatti prima che alla democrazia mi rifaccio al repubblicanesimo, posizione politica anatema per un paese e uno Stato plasmati nei princìpi clericali, e in quelli mafiosi che ne sono una variante. Il suo anonimo dice che onesto è chi riconosce la verità e disonesto chi dice le bugie. Quanta saggezza. Non interrompa oltre la sua atarassia. Torni a leggere “ll Dolomiti” senza farsi fuorviare da articoli scientifici e dati statistici per sapere dell’epidemia; e all’ossequio verso ciò che il governo sta facendo del covid e tramite il covid.
@ solenoide. Lei non legge solo Il Dolomite, lei fa anche uso della generosa acquavite di quelle parti… Il “sovranismo” di Trump, Salvini e i cattolici col rosario sono la finta opposizione stabilita dallo stesso potere che pone gli strozzineschi emissari di altri poteri finanziari, gli Zingaretti, i Biden e i Bergoglio, come progressisti. L’importante è che non vi sia decenza, che non vi siano forme di rappresentazione democratica autentica. E che quelli come lei possano, anche al netto degli effetti delle libagioni alpine, incasellare le persone e le idee in uno dei due sudici pigeonholes.
@ solenoide. Da fiancheggiatore del KKK e dei fondi pensione – ai quali sto simpatico, denunciando le truffe mediche sulle quali speculano – a “depositario assoluto e unico della verità” è già un passo avanti. Ma guardi che è lei che a forza di pensare e parlare con gli occhi fissi sul suo ombelico quando le si fa alzare la testa vede tutto sfuocato e distorto. E la grappa non aiuta.
@ Euro Pensante. La spiegazione semplice e data-driven del dry tinder – non contestata da epidemiologi professionisti – che riguarda i soggetti vulnerabili per lei non regge perché sarebbe dovuta morire l’intera popolazione svedese. Cioè l’obiezione teorica che lei fa è che per essere vera dovrebbe essere assurda. Sulla “scala di efficacia” data dalla mortalità, oggi 11 novembre 2020 decessi covid 10 (dieci) in Svezia, 623 in Italia.
@ Euro Pensante. Questo è l’abstract. “Using monthly all-cause death tolls for Denmark, Sweden and Finland from January 1946 (and Norway from January 2000) to June 2020, I estimate the stock of vulnerable elderly with a high mortality risk – “dry tinder” – in each country primo each month from January 1960 to April 2020. My calculations show that the stock of “dry tinder” in Sweden was very large compared to other Nordic countries going into the COVID-19-pandemic early April and large even in a historical perspective. The results are robust to different specifications of the expected mortality and the “dry tinder”-stock. My results show that a large share of the excess mortality in Sweden in April 2020 may be partially explained by a vulnerable, elderly population due to very mild flu seasons in 18/19 and 19/20 as well as very few deaths during the 2019 summer compared to earlier years and compared to other Nordic countries.”
Non potendo obiettare altro, la si butta in caciara nella maniera più bassa. “Dove sta scritto” che nell’Italia incaprettata e in emergenza “si debbano” registrare tassi di mortalità oltre 10 volte superiori a quelli della Svezia libera e tranquilla?
@ Euro Pensante. No, non c’è “un gap” descritto nel lavoro in oggetto. L’ha aggiunto lei a penna. E’ invece descritta una delle innumerevoli fluttuazioni di mortalità che avvengono di continuo, e che in questa contingenza ha tenuto la mortalità in Svezia superiore a quella degli altri paesi scandinavi ma comunque inferiore a quella dell’Italia serrata. Chiedere di dare conto perché se una coorte di anziani è stata risparmiata per un anno dall’influenza non c’è stato un abbuono, una sorta di diritto sindacale acquisito, e sostenere che sia una colpa di qualcuno, invece che una conseguenza naturale, che vi sia un rimbalzo con un incremento dei decessi nella coorte, invecchiata di un anno, in occasione di una epidemia, è buttare via i libri di biologia delle popolazioni e predicare la medicina come religione fanatica che fa promesse di vita eterna. Lei accusa come responsabili della condizione umana chi ha fatto meglio di noi; a difesa di una operazione che sta causando hidden deaths con misure nocive, che imporrebbe, questa sì, l’accertamento delle responsabilità morali e penali. Lei accusa quelli che oggi 12 novembre in Svezia hanno 10 decessi covid, salvaguardando civiltà, umanità tessuto socioeconomico e salute; li attacca per difendere quelli che in Italia, massacrando gli stessi valori e interessi hanno 636 decessi, con un tasso dieci volte maggiore. Col supporto propagandistico che include deliri come questi della Gallavotti e questo suo.
@ machprinciple. La Svezia ha avuto più morti della Norvegia per cause diverse dal lockdown (v. risposta a solenoide). Il capo dell’ISS norvegese, Stoltenberg, ha detto che si sarebbe dovuto seguire il metodo svedese. La Svezia oggi i morti giornalieri li conta con le dita delle mani, in Italia oggi il conto è di 623, ma noi saremmo virtuosi come la Norvegia. Se proprio vuole fare la gag del siciliano, dovrebbe parodiare sé stesso facendo come quello de “I mostri” che, morente dopo la raffica di mitra, a chi gli chiede chi è stato risponde con le ultime parole “Ma picchì, mi spararu?”.
@ machprinciple. Tu dici che la Svezia ha 40 morti al giorno, quando le statistiche mostrano che ne ha 6 al giorno, e che noi saremmo liberi come in Svezia e che sarà questo grave errore che ci porterà a 1000 morti al giorno. Ti lamenti di “geni spettacolari”, “fenomeni”, che danno una dimostrazione di cos’è la stupidità. Sei un esempio dei cervelli sani dei quali parla la Gallavotti nel suo osceno soliloquio sulle lesioni cerebrali come causa del dissenso, che sta alla scienza come il ballo su un altare di una prostituta al seguito dei lanzichenecchi sta alla religione.
@ machprinciple. I miei dati sono da Worldometer. La tua John Hopkins riporta 142 morti in Svezia nell’ultima settimana, che fa 20 al giorno. Per il 13 novembre 2020 Worldometer riporta 10 decessi. Parli di delirio, ma voi oscillate tra l’inventarvi che la Svezia è pesantemente colpita perché non ha fatto come l’Italia e l’inventarvi che l’Italia ha raggiunto 600 morti/giorno (con un tasso per popolazione 10 volte maggiore di quello della Svezia secondo Worldometer, e 5 volte maggiore secondo i dati che trionfalmente sventoli) perché avrebbe fatto come la Svezia. L’Italia ha adottato la via opposta della Svezia. Dici che non lo sai chi siamo. Se un giorno ci sarà una inchiesta su questo crimine contro l’umanità bisognerà rileggere questi post e individuare quelli come me e quelli come voi, e indagare le rispettive motivazioni.
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12 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, in Svezia la pandemia avanza: “Situazione grave, ricoveri +60%”. Ecdc: “Accelerazione più alta d’Europa””
Media mobile decessi covid su 7 giorni all’11 novembre 2020: Svezia 10 (dieci), Italia 417. Decessi covid al 12 novembre 2020: Svezia 10 (dieci) Italia 636. Casi covid critici al 12 novembre 2020: Svezia 129, Italia 3081.
@ spampy78. Densità della Valle D’Aosta, zona rossa?
@ spampy78. E’ vero, avete fatto notare quali argomenti praticate, siete rei confessi, non ci sarebbe bisogno di continuare, se non per la vostra attività di trollaggio: The most stupid of these excuses is that Sweden has a low population density (59 people per square mile). Forgive me for insulting your intelligence but it seems some people need to hear this: Swedish people are not evenly spread out across the country. (C. Snowden, Sweden has destroyed the case for lockdown, 1 ott 2020).
@ spampy78. Non sia insolente. Io non “insisto”, è lei che mi viene appresso. Comunque, ora che ha capito il suo errore da scuole medie, di confondere la densità teorica media con la densità reale, un altro oplà, da liceo: gli svedesi non hanno la seconda ondata perché a differenza sua capiscono e affermano che l’infezione biologica non è la malattia, e che è lo scontro in forme controllate a livello di popolazione tra il sistema immunitario e l’infezioneche, come è sempre avvenuto, fa uscire la popolazione dall’epidemia e la protegge. Non il voltarle le spalle e nascondersi. Infatti la Svezia registrando circa lo stesso tasso di casi totali per popolazione dell’Italia è andata alla normalità invece che verso la catastrofe. Veda se riesce a pensarci, prima di tornare alla carica con la sua supponenza. Anche se ha questa necessità di tampinarmi, se si applica e fa il bravo gliene svelo qualche altra sull’infamia che lei zelantemente difende.
@ Bock2. No, stavo sottolineando quando riportato nell’articolo, la tragica situazione della Svezia, per spingere a organizzare un corpo di soccorso. Con una missione umanitaria che stazionasse in Lapponia, composta di figure come Brusaferro, Arcuri, Galli, Crisanti, Burioni, un po’ dei nostri politici, e di voi instancabili apostoli della lotta al covid fatta come si deve, la situazione migliorerebbe.
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15 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Sofia “Vaticano, senza dimora, migranti e disoccupati in fila per i tamponi gratis: “Così manteniamo la nostra dignità e ci sentiamo al sicuro””
L’icona di ciò che avverrà. I fumi del bisogno penetrando dalla strada dentro le case spingeranno molti all’equivalente del fare la fila davanti ai palazzi di usurai spietati che, travestiti da benefattori, danno un piatto di minestra in cambio del fare da carne da cannone per le frodi biomediche con le quali si arricchiscono.
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Commento al post ” “Hold up”, il film negazionista che piace alle attrici francesi (anche a Sophie Marceau). Cesara Buonamici le archivia così” “
“Il film sposa la tesi secondo cui la pandemia mondiale sia stata organizzata a tavolino da governo e media. […] la risposta della giornalista Mediaset è perfetta”. Il Fatto 15 nov 2020.
“Anche la giornalista del Tg5 Cesara Buonamici, amica di Vittorio Emanuele e di Bonazza, si dà da fare per aiutare la banda delle slot machines. Segnala al ministro Matteoli un imprenditore in odor di malavita, il messinese Rocco Migliardi, e in cambio chiede una percentuale su ogni licenza (che poi negherà di aver ricevuto). Verrà sospesa dall’Ordine dei giornalisti per sei mesi.” (Barbacetto, Gomez, Travaglio. Mani sporche, 2007).
La vicenda giudiziaria è raccontata in dettaglio in “La scomparsa dei fatti”, sez. “La giornalista-mediatrice”. Travaglio, 2006. “Evidenziano il carattere a dir poco inquietante della condotta tenuta dalla nota giornalista, disposta a mercanteggiare con personaggi come […] denunciato per mafia e arrestato per rapina ed estorsione, che vive praticamente di schede di giochi d’azzardo illegali” (Woodcock).
“In realtà, poca gente, come me, ha capito la ineluttabilità di quanto è successo in Italia, e si è convinto […] che in Italia è accaduta una rivoluzione, che le vecchie idee dell’Ottocento sono liquidate, e che ormai, prima di scrivere un rigo o fare un passo, bisogna tener conto di questo”. Anni ’30, Giovanni Ansaldo, giornalista di alto livello, passato dall’antifascismo militante a essere una delle maggiori voci di propaganda del regime.
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16 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di M. Danieli “Coronavirus, in Svezia stretta contro i contagi: vietati raduni pubblici con più di 8 persone. Premier: “Andrà peggio””
Oggi 16 nov 2020, ore 18:54, su Worldometer, l’Italia è al primo posto nella classifica dei 74 paesi dei quali viene riportato il dato per numero di decessi giornalieri: 504. Precediamo largamente paesi più grandi come Russia, India, USA, Germania. Non sono disponibili i dati su altri paesi che applicano anch’essi pesanti misure repressive, Francia, Spagna e UK. Per la Svezia il sito riporta una media mobile su 7 giorni di 8 decessi al giorno. Il fatto che i politici svedesi, additati come devianti, facciano il gesto di aprire l’ombrello non autorizza a desumerne che stiano dando ragione ai politici italiani che obbligano le persone a vivere nei sottomarini e negli scafandri.
@ fabrizio varriale. Ma i ditini ce li hai solo per trollare? Prendi la tabella che cito, prendi la calcolatrice e vedrai che le statistiche che riporto corrispondono a un record Italiano, con 4 volte i decessi per milione di abitanti rispetto alla Russia, 22 volte rispetto agli USA, 21 volte rispetto alla Germania, 42 volte rispetto all’India, 10.5 volte rispetto alla Svezia.
@ Matteo Leoni. Ho rapportato i dati del 16 novembre 2020 che ho citato, sui decessi per nazione, alla popolazione, come mi ha chiesto un blogger pigro: (morti giornaliere x 10^6) /(numero abitanti). Quindi ho rapportato l’indice così ottenuto per l’Italia con quello delle nazioni citate: (morti giornaliere per milione di abitanti in Italia)/(morti giornaliere per milione di abitanti nella nazione x). La colonna che lei riporta “Deaths/1M pop” riguarda invece le morti totali, cumulative, dall’inizio dell’epidemia. “I conti non tornano” perché “i numeri” così spesso invocati a sproposito, mostrano una storia diversa da quella delle veline.
@ Matteo Leoni. Sì, come ho specificato, indicandone l’ora, ho usato le statistiche disponibili al momento del commento. Oggi 17 novembre le statistiche per lo stesso giorno, il 16 novembre, mostrano comunque lo stesso primato dell’Italia, con 4 volte i morti giornalieri per milione di abitanti della Russia, il triplo-quadruplo degli USA, 3 volte e mezzo quelli della Germania, 21 volte quelli dell’India. Per la Svezia, argomento dell’articolo, il rapporto è da correggere da 10.5 volte, come avevo scritto, a 17 volte. La sostanza resta immutata. Oggi nelle statistiche del 17 novembre l’Italia conserva il primato negativo, e lo consolida.
@ Matteo Leoni. Ho mostrato, indicandoli come tali, i dati disponibili al momento, che mostravano l’Italia sotto di 22 volte rispetto agli USA, mentre i dati definitivi dicono che è sotto “solo” di 3,74 volte. Lo stesso aggiornamento conferma la generale Caporetto italiana rispetto alle altre nazioni, e mostra per la Svezia che è ancora più grave. Numericamente è equivalente all’avere comunicato i risultati parziali di uno dei distretti di una votazione una sconfitta del 95%, mentre i risultati finali sono una sconfitta del 78%. Mentre il resto della debacle resta e in alcuni casi è anche peggiore. Lei è anche quello del sussiegoso “io qualche domandina me la farei” sulla maggiore mortalità in Svezia rispetto agli altri paesi scandinavi, che ignora “Exceptionally many vulnerable – “dry tinder” – in Sweden prior to COVID-19. Herby J, 6 ott 2020; e “16 POSSIBLE FACTORS FOR SWEDEN’S HIGH COVID DEATH RATE AMONG THE NORDICS” Klein DB et al. 26 ago 2020. Lei l’oggettività che nomina non sa cosa sia: applica il principio di malevolenza del paglietta che si attacca a qualsiasi cosa per difendere un cliente indifendibile e da ergastolo.
@ Matteo Leoni. Lei ricorda un alunno delle elementari che faceva “beee!” in classe, e poi disse indignato di essere stato accusato senza fondamento dalla maestra di avere fatto il verso della pecora, perché lui invece aveva fatto il verso della capretta. Accadde tanto tempo fa. Oggi il belatore seriale avrebbe un futuro da adulto come troll per i crimini di Stato. Comunque, sono usciti i dati per oggi 18 nov e l’Italia continua a mantenere il podio con 753 decessi. Eventuali successivi aggiustamenti non la toglieranno dalla rosa dei peggiori al mondo. La lascio dunque al suo lavoro di rumorista.
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17 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, l’economista svizzero: “I negazionisti siano accolti per ultimi nelle terapie intensive””
La paura sta facendo accettare distruzione e degrado. Che i propri genitori muoiano soli (e senza testimoni); che i propri figli siano traumatizzati e crescano deboli, paurosi, ignoranti, isolati e telecomandati via smart. La recessione, che porta con sé altre piaghe. Ora, nel consueto impasto paranoico di cialtroneria e disumanità mentre ci si atteggia a salvatori, l’intimidazione censoria dell’apartheid medico. Ma: 1) se si è potuto cucire il marchio di negazionista su chi esprime dubbi e critiche, allora va dato un nome anche alla controparte che gli viene sobillata contro. “Ariani”? “Giusti”?. “TINA”, perché professano che non esisterebbero letture alternative e soluzioni alternative?. “Accomodanti”? per la loro elasticità nell’accettare. 2) può anche essere un vantaggio: viene nascosto che c’è un rischio di sovratrattamenti, che invece di salvare uccidono*. 3) in generale, la concezione che la persona è inerme davanti alla malattia, e che le sue difese sono costituite sempre e solo dalla medicina commerciale, la “therapy culture”, la cultura della vulnerabilità, è alla base di frodi criminali che tolgono borsa e vita. Che il moloch economico ingoi prima quelli che gli si prostrano. 4) per traumi stradali, ictus, cancro, polmonite non covid, workup diagnostici, ecc. i negazionisti dovranno avere la precedenza sugli accomodanti aizzati a intasare il SSN.
*The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and Ventilators: Intuitive but Errant. Ann Int Med 7 mag 2020.
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18 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Mattarella: “Rifuggire da tentazione di lasciare ad altri responsabilità delle decisioni difficili. Partita così si vince solo insieme”
Worldometer, statistiche covid 17 nov 2020 h 18:00. L’Italia è anche oggi al primo posto nella classifica di 71 paesi per numero di nuove morti: 731. Correggendo per la popolazione, oggi i morti giornalieri in Italia risultano essere 2.1 volte quelli dell’Iran, che è secondo in classifica, 4 volte quelli delIa Russia, 24 volte quelli degli USA, 4,6 volte quelli della Germania, 70 volte quelli dell’India, 12 volte quelli della Svezia.
Credo che con questi brillanti risultati Mattarella invochi il principio di Badoglio: “Un ordine ben scritto deve impegnare chi lo riceve e non chi lo scrive”; caposaldo di quell’altra Costituzione che non è scritta ma pesa più di quella mostrata al popolino.
@ Yorkshire22. Derubricare a “semplice cretineria” falsi ideologici sulle cause di morte che stanno avendo conseguenze devastanti sul Paese ? Come il definire “casi” i positivi ai tamponi PCR, creando così un’ondata epidemica basata sui falsi positivi. Del resto, commentando sul presidente del CSM pensavo anche alla magistratura, ai tanti con la foto di Falcone e Borsellino appesa dietro alla scrivania e Palamara nel cuore.
Commento al post “Covid, Mattarella: “Nessuno si lasci ingannare dall’idea che a lui non succederà. Abbiamo pianto la morte di tante persone, di tutte le età””
Worldometer, statistiche covid 17 nov 2020 h 18:00. L’Italia è anche oggi al primo posto nella classifica di 71 paesi per numero di nuove morti: 731. Correggendo per la popolazione, oggi i morti giornalieri in Italia risultano essere 2.1 volte quelli dell’Iran, che è secondo in classifica, 4 volte quelli delIa Russia, 24 volte quelli degli USA, 4,6 volte quelli della Germania, 70 volte quelli dell’India, 12 volte quelli della Svezia.
Con la classe dirigente che Mattarella rappresenta in effetti il rischio di un certificato di morte che attribuisce il decesso al covid è almeno in questi giorni più alto per gli italiani rispetto a miliardi di altri abitanti del pianeta.
Commento al post “Mattarella: “Il virus tende a dividerci, basta polemiche scomposte per interessi di parte. Serve leale collaborazione tra le istituzioni”
Worldometer, statistiche covid 17 nov 2020 h 18:00. L’Italia è anche oggi al primo posto nella classifica di 71 paesi per numero di nuove morti: 731. Correggendo per la popolazione, oggi i morti giornalieri nell’Italia di Mattarella, delle istituzioni che rappresenta e del governo che ha prodotto – e anche della “opposizione” che ci ritroviamo – risultano essere 2.1 volte quelli dell’Iran, che è secondo in classifica, 4 volte quelli delIa Russia, 24 volte quelli degli USA, 4,6 volte quelli della Germania, 70 volte quelli dell’India, 12 volte quelli della Svezia.
@ pipimlorso. I dati aggiornati, oggi 18 novembre, riportano per il 17 novembre che l’Italia ha dato “solo” 2,4 volte di morti per milione di abitanti rispetto agli USA. Non pare che il risultato comunque notevole sia merito di Biden, come dice, perché l’Italia continua a primeggiare nel male anche rispetto a tante altre nazioni; è più probabile sia dovuto alla docilità dei nostri governanti davanti a Biden o qualunque altro potente.
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18 novembre 2020
Blog de il Fatto
Commento al post “Calabria, Gratteri su La7: “Gino Strada? Ha fatto grandi cose. Ma come commissario serve un manager contro ruberie, non un bravo medico””
Per capire cosa accade in Calabria occorre leggere almeno due libri, che parlano entrambi della medicina come mafia, ma da angoli molto diversi. “Calabria Malata. Sanità, l’altra ndrangheta” di M. Scura, ingegnere, già commissario straordinario, figlio di un calabrese di Vaccarizzo, che svela la sanità mafiosa dei parassiti intrallazzoni e protervi; quella delle fatture pagate due volte, e in ritardo per caricarle apposta di lauti interessi. Mentre “Deadly medicines and organized crime”, del medico e statistico danese Gotzsche (oltre 126000 citazioni su riviste scientifiche) stende un parallelo, dettagliato sul piano tecnico, tra la ricerca biomedica internazionale e la mafia italoamericana.
Si sta articolando la transizione e il compromesso tra l’anacronistica mafia medica rurale e la mafia medica imperiale delle multinazionali e della finanza, divenuta col covid instrumentum regni del mondo. Un poco come con la caduta del Muro vi fu Tangentopoli, e si scoperchiarono le ruberie di DC e PSI per fare posto alla corruzione liberista. Come gli eroi di Mani Pulite, in contatto col console USA, o con un passato non chiaro nei servizi nel caso di Di Pietro, le figure come Strada e Gratteri creano appoggio popolare a una operazione gattopardesca. O Scura, che, racconta, disegnò la frizione dell’Arna (l’Alfa-Nissan), e si è battuto con coraggio contro la mafia che conosce, ma spinge, in buona fede, per quella non meno avida e sanguinaria descritta da Gotzsche.
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20 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “
Calabria, Morra: “Noto a tutti che Santelli era gravemente malata, cittadini responsabili delle proprie scelte”. Il centrodestra: “Si dimetta””
Avevo denunciato la Santelli per l’obbligo di vaccinazione antinfluenzale quando lavori scientifici evidenziano un suo ruolo favorente del covid. In precedenza avevo scritto a magistrati e amministratori calabresi su come mentre sale la linea della palma scende quella del mammografo, essendo in corso una transizione dalla sanità delle ruberie a quella delle grandi frodi delle multinazionali. Il riscontro è stato un accentuarsi delle rappresaglie massoniche, in Calabria e a Brescia. La Santelli è morta all’improvviso, di emorragia interna, si è detto. Non appariva in fase terminale. Parce sepulto, è morta mentre in Calabria si va verso l’aumento surrettizio delle diagnosi di cancro della mammella, anche sulle fasce più giovani; con antitumorali dai prezzi usurai che possono provocare morte cardiaca improvvisa. In Lombardia orientale, dove si sentono arrivati e superiori, per una medicina ad alto tasso di iatrogenicità, hanno contribuito con la vita al record mondiale di morti che ha innescato l’operazione covid. Picco con una componente oscura, ma del quale viene nascosta la componente iatrogena. “Il diavolo ci gira tutti attorno al mignolo” (Il Gattopardo); votanti ed eletti, di qualsiasi colore. Inclusi i DS, i primi traditori; o quel bluff dei 5S, conniventi sulla sanità delle ruberie in Calabria (M. Scura, Calabria malata) e ora pro frodi di Big Pharma. Con Morra l’antimafioso in fraterni rapporti coi Cavalieri del S. Sepolcro, quelli di Gelli, Marcinkus, Contrada, etc.
Vedi: 20 novembre 2020. In: I rituali zozzonici della banda Mattarella
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30 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di M. Procopio “Natale, Villani (Cts): “Servono educazione sanitaria e sorveglianza civica. I cittadini intervengano di fronte a situazioni di rischio” “
E’ l’ora dei caporali: The pandemic has empowered the petty. Too many have taken too easily to telling others what they can and can’t do. Spiked, 20 nov 2020.
Non stupisce che – travalicando i limiti di chi dovrebbe essere un consulente “tecnico-scientifico” – a istigare le persone a “intervenire” a proprio giudizio sulle vite degli altri sia il pediatra Villani, che viene dal Bambin Gesù: i preti praticano da secoli la tecnica del mettere i più piccini, gretti e maligni in posizioni di controllo e vessazione.
Media mobile su 7 giorni dei decessi covid giornalieri al 29 novembre 2020 (Worldometer):
Svezia non orwellizzata: 12.
Italia nelle mani del CTS: 726.
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29 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post ““Capirei se ci chiedessero di mettere una pigna nel cu** ma è solo una mascherina”: la campagna del Comune di Martano scatena la polemica””
Tegnell, l’epidemiologo di Stato svedese, ha affermato che deve ancora vedere uno studio scientifico valido che giustifichi l’imposizione delle mascherine. E che “guardando ai paesi che hanno regole strette sulle mascherine [cioè anche a noi] è difficile vedere come abbiano attenuto buoni risultati”. Worldometer riporta al 28 nov 2020 una media su 7 giorni di 17 decessi giornalieri covid per la Svezia senza mascherine e senza crollo delle condizioni di vita; mentre risultano 728 decessi/giorno per l’Italia, dove i sindaci fanno affiggere manifesti che esortano a “non passare per stupido”. E invocano, sempre tramite i manifesti della civilissima Martano, “la mascherina che silenzia le chiacchiere e le stupidaggini”.
Il manifesto e i dati mostrano che in effetti tanti fino a quando non gli ficcano una pigna negano di subire abusi e danni ingiusti. Mentre magari insultano e zittiscono chi non accetta di farsi fare di tutto. Nella fiaba di Andersen “La principessa sul pisello” una sedicente principessa viene riconosciuta come autentica perché un pisello sotto venti materassi la fa dormire male e le provoca un enorme livido. Quelli che la pensano come i responsabili del manifesto del Comune di Martano devono avere una soglia di tolleranza ai corpi estranei molto più elevata. Altro che principesse …
@ ABrazorf. Per la tiritera patetica dell’incommensurabilità tra Svezia e Italia basata sugli altri paesi scandinavi e sulla densità teorica vedi*. Lei aggiunge che da noi l’epidemia farebbe strage e in Svezia non c’è a causa della nostra buona tavola e del fatto che gli svedesi non si toccherebbero tra loro. Questa è la prima epidemia della storia la cui virulenza passerebbe da raffreddore a polmonite fulminante in funzione della convivialità. Crozza e i suoi autori, bravissimi, se vogliono lavorare non devono stonare. Altrimenti potrebbero scrivere un monologo su come l’ultimo svedese ubriaco si è visto al tempo delle spedizioni vichinghe, come gli svedesi per comunicare, essendo distanziati di un chilometro l’uno dall’altro sulla banchisa, usano orsi polari viaggiatori, come per loro una festa è consumare ciascuno un pacchetto di crackers con ogni partecipante separato da paratoie d’acciaio elettrificate, etc.
*C. Snowden, Sweden has destroyed the case for lockdown, 1 ott 2020. Exceptionally many vulnerable – “dry tinder” – in Sweden prior to COVID-19. Herby J, 6 ott 2020.
@ABrazorf. E patetico fare gli stambecchi sugli specchi per servire disegni perversi. La Svezia attuale ha fatto progressi rispetto alla Svezia del 1350, quella che “mi darebbe torto”: quella del 2020 mi dà ragione. Quasi quasi sono più sobri gli argomenti da caserma di Martano. Quello che funziona è il confinamento e la quarantena, nelle epidemie vere. Invece di andare indietro di 7 secoli avrebbe potuto fare un esempio più serio, l’eradicazione del vaiolo negli anni ’60. Ma lì bisogna dare tutto il merito al vaccino. (E quel successo solitario di 60 anni fa, permesso dalle caratteristiche della malattia, per la quale furono sufficienti le misure disponibili allora, mostra come comparare epidemie da agenti diversi è erroneo, quando non disonesto). L’attuale lockdown è iatrogeno, sia direttamente sia per gli effetti indiretti. Del resto, è stato accompagnato da misure come il riversare malati nelle RSA della Lombardia orientale (dove si devono essere dimenticati del Visconti del 1348 che lei cita come esempio di efficacia del lockdown), che è stato come, visto che le piacciono i precedenti storici remoti, fare come i mongoli che lanciavano i cadaveri dei morti di peste tra i genovesi entro le mura di Caffa assediata, dando così il via secondo alcuni alla peste europea del ‘300.
@ fabio.bo. Avete già fatto una imbarazzante ammissione di elasticità. E’ ancora più azzardato da parte vostra sollevare l’accostamento popò e testa. La differenza più rilevante tra Italia e Svezia è che loro hanno Tignell, mentre noi abbiamo tanti amministratori e governanti come il sindaco di Martano e i suoi cartelloni; utile a capire a quali fonti della vita reale attinga Checco Zalone per i suoi personaggi. Invece di scuse ridicole per negare la cessazione dell’epidemia ottenuta in Svezia pilotando le difese naturali, e il giocare a perdere dei governanti italiani, dovreste considerare che in Italia è andata peggio, a partire dai decessi, nelle zone dove – Lombardia orientale – vige una medicina, che passa per la migliore, aggressiva, ad alto tasso di iatrogenicità e particolarmente legata all’enorme business biomedico che sta beneficiando di questa epidemia così straordinariamente proteiforme.
@ playzero. Sei sicuro? Ci metteresti la mano sul fuoco? Ti ci giocheresti il c…? No, perché, come evidenziano signorilmente a Martano, accettando la narrazione ufficiale sul covid è proprio quello che vi state giocando. E purtroppo, come voi dite essere per gli effetti collettivi della mascherina, vi giocate pure quello degli altri.
@ playzero. I chirurghi la indossano doverosamente per alcune ore mentre da fermi hanno sotto la faccia campi operatori – l’interno del corpo, che con alcune eccezioni è sterile – vulnerabilissimi a infezioni che possono essere mortali. Altro è tenerle in permanenza nella vita di relazione. Lei passa posate e tovaglia in autoclave prima di mangiare?
@ Ezio Tomassetti. Sono sicuro che l’utilità delle mascherine non è stata provata prima di introdurle; che l’onere della prova, che va a chi afferma, qui a chi impone limitazioni alla libertà personale e sul corpo, sul volto, non è soddisfatto; che la storia dell’umanità è stata accompagnata dal trascurare il pericolo di infezioni, ma anche da illusioni irrazionali sul valore simbolico della pulizia ( v. Douglas M. Purity and danger); che ci sono buone ragioni per prevedere che le mascherine come indumento possano fare danni, incluso, segnalano specialisti, il favorire la malattia covid; che il caso Svezia mostra che non adottando questa misura inedita non si finisce come nella peste del ‘300, ma si esce fuori prima da una epidemia politica, la cui gravità è gonfiata; e che fanno parte di misure inutili e controproducenti per chi le subisce, che sottraggono umanità, benessere e salute a favore di poteri forti. Come confermato dagli argomenti da postribolo, che lei ripete, con i quali le si vuole fare passare per normalità.
@ Ezio Tomassetti. “Ci sono più cose in cielo e in terra”, Oronzo, “di quante ne immagini la tua filosofia”. La natura ci ha provvisto di un organo diffuso, che si chiama sistema immunitario, del peso di poco meno di un chilo, molto più efficiente delle pezze imbevute di bava e muco con le quali tapparsi bocca e naso nel frenare e spegnere epidemie come questa e impedire che ritornino. Per dirla nel registro che avete scelto, e che in effetti vi si confà, la somma dei sistemi immunitari della massa delle persone non anziane e in buona salute – una linea di difesa estremamente complessa, il cui peso grezzo in kg è di alcune decine di migliaia di tonnellate, per dare un’idea concreta – sta alle mascherine come il cavaliere nero sta al cavaliere bianco. Ostacolarla, ciò che state facendo, in un servilismo cieco e autodistruttivo che arriva, spendendo soldi pubblici, a mettere questi squallidi manifesti per strada, è controproducente. E’ invece la strada da seguire se si vuole usare una epidemia ILI come spranga per sfasciare.
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2 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccini Covid, Comitato nazionale di Bioetica: “Non escludere obbligatorietà per emergenza, ma indispensabile informazione chiara” “
@ Teschio. La scienza vera, la scienza-procedura, non prevede “consenso”, ma prove. Per “consenso” procede la scienza-istituzione, che non è diversa dalle tante altre consorterie che si disputano un osso. Cresciuta negli anni ’70 per giustificare i lati impresentabili della medicina commerciale, la bioetica sta divenendo strumento di frodi e delitti. Non è affatto “ovvio” che i bioeticisti possano fare come giudici che sentenzino essendo subordinati all’imputato, cui affidano la ricostruzione del fatto. Che possano emettere giudizi astratti su questioni concrete che sono sul tavolo; a volte, come qui, questioni scottanti. Al contrario, uno dei princìpi degli interventi pubblici di una bioetica sana dovrebbe essere di astenersi dal gioco facile e complice del parlare avendo sostituito la realtà con ipotesi di scuola e le brochure di Big Pharma. Ovvero il principio di non pronunciarsi prima di essere certi della solidità delle premesse; dei fatti.
Legga meglio lei la Costituzione: non vi è scritto che si possano emanare leggi o altre disposizioni che ledono la salute e i diritti della cittadinanza. Costituzionalisti e bioeticisti sono usi sbracare nella petizione di principio, dando per scontate le premesse fattuali che vanno dimostrate caso per caso. Adottando i postulati ipocriti della onestà e verità della biomedicina, e trasformando così l’ingrato compito di opporsi al Male in una stanca prestazione mercenaria che lo rafforza.
@ Teschio. La “comunità scientifica” e il “consenso” come fonte di scienza non sono parte del metodo scientifico, ma della sua degenerazione. Che uccide pazienti su larga scala: Ending medical reversal, Prasad, Cifu, 2015. L’ho conosciuto da vicino l’ambiente della ricerca. Inclusi quelli come lei, che intervengono petulanti con discorsi penosi e poi fanno gli scocciati quando glielo si mostra, pretendendo, come è proprio di un clero, di essere considerati superiori per appartenenza.
Non mi stupisco quindi di giudizi come quelli di Tomatis sul “discreto numero di ignoranti, profittatori e profanatori della ricerca” (Ribatti: Lorenzo Tomatis. La ricerca medica tra cura e profitto): “seminano zizzania, scavano trabocchetti, distorcono la verità”. O di Jim Watson: ““Nonostante quello che dicono i giornali, e le loro mamme, molti ricercatori sono stupidi”. O di Galilei, che “la comunità scientifica” della quale lei si fregia di far parte la chiamava “La lega del Pippione”. Tipicamente, i ricercatori-massa mentre asserviscono la ricerca all’individualismo egoista del liberismo sono fautori di forme di collettivismo corporativo, essendo incapaci di reggersi intellettualmente da soli sulle proprie gambe (cosa peraltro malvista dal padrone). Occorre piuttosto riconoscere uno sviluppo, uno pseudopodo, della sua “comunità scientifica”: la figura nuova del troll scientifico. Qui in appoggio al prof. d’Avack e compagnia e alle aberrazioni politiche e alle speculazioni di Borsa sui vaccini.
Stia tranquillo che il Viminale, Viale Romania, gli innumerevoli cloni di Palamara e tanti come lei si occupano validamente di neutralizzare il pericolo che lei dice essere costituito da quelli come me. Lasciando via libera al governo degli esperti da lei preconizzato. La penso come Pareto: “Si può peccare per ignoranza ma si può peccare per interesse. La competenza tecnica può fare evitare il primo male, ma non può nulla contro il secondo. Il mondo è pieno di scienziati e di intellettuali che si prostituiscono al potere e ne avallano tutte le abiezioni. Forse che costoro non sono corrotti perché sono competenti ?”. L’osservazione di Pareto – una boccata di aria fresca in questa situazione puzzolente – sarebbe un’accusa infondata nei suoi confronti, che non soffre della discrasia comunissima e troppo spesso taciuta tra competenza e onestà; la mente e la moralità essendo perfettamente allineati nel suo caso; e nell’esercito di quelli che lei efficacemente rappresenta, che vengono avvantaggiati dal governo dei tecnici corrotti. Complimenti ai suoi pari d’Avack, Palazzani, Di Segni, Garavaglia etc. che beneficiano dell’appoggio degli scienziati come lei.
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4 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Dossier Oms e inchiesta Report, Sileri: “Piano pandemico vecchio? È vero. Va spiegato ciò che è accaduto con trasparenza” “
Il “Piano pandemico non aggiornato” (elaborato una quindicina di anni fa nel quadro delle operazioni di annunci fake di pandemie che hanno preceduto questa) è lo Scarantino che trae d’impaccio sia i responsabili della strage reale in Lombardia orientale, lo knock-on che a valanga ha giustificato le altre manipolazioni e gli altri sfaceli, sia chi dovrebbe fare giustizia. Ha inoltre il pregio, dal punto di vista di chi lo diffonde e di chi finge di crederci, di non disturbare il filone criminale e anzi di favorirlo, spingendo a impostare “piani” per le future pandemie che già si annunciano, e servendo così i mandanti, oltre a porre gli esecutori “off the hook” rispetto alle reali responsabilità; come è del resto tradizione per le stragi dette “di Stato”.
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Commento al post “Coronavirus, accertamenti su Atalanta-Valencia: i pm di Bergamo valutano altri possibili focolai oltre a quello di Alzano”
“A chi la tocca, la tocca” ripete a Renzo Tonio, fino all’anno prima vispo e vigoroso, reso ebete e smunto dalla peste. Le epidemie storiche procedevano come macchine da guerra, falciando senza distinzioni. Oggi invece c’è, per la prima volta, una grande epidemia le cui manifestazioni cliniche sono dettate primariamente non dall’agente patogeno, il virus, ma dall’ospite: la malattia, e i suoi effetti, che coprono l’intero spettro, da inapparenti a mortali, dipendono dalle condizioni di salute dell’infettato; meglio, del diagnosticato; e dalle condizioni di assistenza in cui si trova e dalle terapie che riceve.
Ciò è in assonanza con la medicina che ha preceduto e accompagnato il covid; medicina che è causa di grosse variazioni regionali nell’incidenza di malattie. Magistrati che vogliano e possano scoprire e non coprire la verità dovrebbero guardare, prima che alle partite di pallone – i riti di massa che assorbono e spengono la ragione – alla morale del Dartmouth Atlas, un benemerito progetto di ricerca che da oltre 20 anni mostra come le scelte e le prassi diagnostiche e terapeutiche – di un genere di medicina, commerciale, che è radicato in Lombardia orientale – siano tra le cause di picchi di incidenza locali. Ovvero non tralasciare, tra i complessi e in parte oscuri fattori, il contributo della componente iatrogena; e il suo allineamento con un canovaccio che trova coerenza nel politico, non avendone nel biologico.
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7 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di R. De Vogli “Lancet smentisce la tesi della ‘scuola sicura’. Per prevenire i contagi la strada è una sola”
Non c’è evidenza che siano i bambini a “uccidere migliaia di nonni, ammalati e persone deboli”. Non c’è evidenza che se fosse vero sia l’andare a scuola a rendere i bambini soggetti da film horror; mentre l’andare in giro li riporterebbe al loro stato naturale. C’è l’evidenza fattuale, non quella non-causale spacciata per causale da De Vogli, del caso Svezia, dove non si sono chiuse le scuole né applicate misure a strozzo, che ha così evitato la seconda ondata e gli sfaceli economici da lockdown mentre noi siamo ai vertici mondiali per decessi attribuiti al Covid. Worldomoter riporta al 6 dicembre una media giornaliera su 7 giorni di decessi covid di 564 per l’Italia e di 10 per la Svezia. In Svezia l’epidemia non c’è: non c’è eccesso di mortalità (Euromomo). Gli scienziati iperattivi nel concionare sul covid sono privi di interesse, al netto dei soliti patetici discorsi da bar, su come la Svezia abbia ottenuto l’uscita dall’epidemia e, non meno importante, la stabilità, seguendo concetti collaudati; mentre in Italia l’epidemia infurierebbe e basterebbe una minima deviazione dalle regole orwelliane, inventate per l’occasione, per causare la catastrofe.
Il bombardamento mediatico, i toni apocalittici, l’uso come Roma locuta di pubblicazioni che non provano nulla, rilevando mere associazioni o facendo girare la manovella di modelli teorici, portano al “forte sospetto” che gli allarmi sulla scuola siano costruiti ad arte, nell’ambito di una operazione fraudocratica.
@ as. 9 luglio 1943 – La ditta Spagnoli di Perugia, produttrice di lana di coniglio Angora, ha fatto pubblicare sui giornali una reclame nella quale è detto che “la lana di coniglio è la lana degli italiani”. Superfluo rilevare il sarcasmo che tale infelice dizione ha sollevato. Provvedere d’urgenza perché tale infelicissima reclame non sia più assolutamente pubblicata. (Le veline del Duce. Come il fascismo controllava la stampa. R. Cassero, 2004).
@ lucciolo71. Quanto è lungo un metro? E’ definito prendendo come valore fisso della velocità della luce nel vuoto il numero 299792548, quando espressa in m/s, dove il secondo è definito come il periodo uguale a 9192631770 cicli della radiazione che corrisponde alla transizione tra due particolari livelli di energia dell’atomo di Cesio-133. E’ affascinante che la lunghezza sia definita in termini di tempo. Ma basta con queste banalità. Si faccia un altro paio di cicchetti e racconti, riportando così il livello scientifico a quello alto di De Vogli, come l’ultima volta che due svedesi si sono sfiorati risalga al tempo delle spedizioni vichinghe.
@ lucciolo71. Certo che l’università di Padova è cambiata, non in meglio, dai tempi quando gli ingegni che attirava erano quelli di Galilei e Tommaso Campanella. Ora invece attira teste della sua misura.
@ lucciolo71. Gli insider sanno che lo spirito delle lucciole aleggia sulla medicina e sulla ricerca biomedica. A volte incarnandosi. Es. HARLOT plc: an amalgamation of the world’s two oldest professions. BMJ, 2003. 327. 1442. ‘Ethical bordellos:’ Op-eds don’t always disclose Big Pharma conflicts of interest. Health News Review. 9 ott 2017. O la scena del dr. Tersilli medico della mutua – film tratto dal libro scritto da un medico – su chi dei due tra il medico e la prostituta abbia adescato l’altro, e chi dei due debba pagare l’altro per la prestazione. Occupandomi di frodi mediche sono abituato ai comportamenti e alle reazioni da lucciole. Sul covid poi, figuriamoci. Vedo che ci si avvale anche di qualche lucciolo, ma la sostanza resta la stessa.
@ Lettore attento. Veramente la scienza, e l’epidemiologia, quelle vere e oneste, servono proprio a comparare situazioni diverse. Chi fa il ricercatore e non l’imbonitore non “lascia perdere” che una nazione europea additata come suicida sia al 22° posto nella classifica mondiale dei morti per milione di abitanti, mentre l’ltalia “esemplare” e “rigorosa” sta per superare la Spagna e piazzarsi quindi al terzo posto al mondo, il secondo in Europa. Un ricercatore che “lascia perdere”, e si limita a spiegazioni speculative di comodo, è come un pompiere che interviene solo se non piove. Al netto delle solite scuse da bar, come quella della densità: “The most stupid of these excuses is that Sweden has a low population density (59 people per square mile). Forgive me for insulting your intelligence but it seems some people need to hear this: … “ (C. Snowden, Sweden has destroyed the case for lockdown, 1 ott 2020)
@ Lettore attento. La comparazione della Svezia coi paesi scandinavi non toglie il confronto con l’Italia e la necessità di spiegarlo. In termini scientifici, non a braccio. Comunque, lei che si autodefinisce lettore attento, legga attentamente questi: Exceptionally many vulnerable – “dry tinder” – in Sweden prior to COVID-19. Herby J, 6 ott 2020. 16 POSSIBLE FACTORS FOR SWEDEN’S HIGH COVID DEATH RATE AMONG THE NORDICS” Klein DB et al. 26 ago 2020. Anche per farsi un’idea di cosa sia la ricerca decente, che lei appare non avere mai visto.
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9 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Recovery plan, il sindacato dei medici: “Grave che per la sanità ci siano solo 9 miliardi, è lasciata alla deriva. Prendere i prestiti Mes””
I finanziamenti adeguati sono condizione necessaria ma non sufficiente di una buona medicina. E’ una fallacia puerile credere che l’immettere più soldi si traduca ipso facto in una medicina migliore. Oggi può facilmente accadere l’opposto, come mostra del resto il caso della medicina USA. V. es. Avoiding the Unintended Consequences of Growth in Medical Care. How Might More Be Worse? Fischer ES, Welch HG, 1999. JAMA, 3 feb 1999.
I soldi del MES, il piatto di lenticchie per il quale si vende l’Italia, non sono per una medicina “pubblica”, come si fa credere, ma per la medicina ordoliberista: ultra-privata e a terminale pubblico. Una medicina hi-tech, a basso tenore etico e scientifico, basata su una faraonica macchina propagandistica e ora anche sulla coercizione. Il “pubblico” di tale medicina è il potere dello Stato, incluso quello del fisco, per imporre i prodotti e per riscuotere i soldi. Dovrebbe indurre qualche dubbio anche nei non addetti il modo col quale stanno estraendo dal cilindro improbabili e sinistri vaccini per il covid e li stanno facendo distribuire dallo Stato. Il MES è per una medicina dell’industria e della finanza della quale beneficeranno oltre agli speculatori gli operatori sanitari, che infatti la chiedono; con motivazioni “altruistiche”. Non ne beneficerà il cittadino comune, che nella nuova economia dovrà offrire al mercato il proprio corpo come materia prima, per gli affari di una insaziabile medicina for-profit, che crea malattia se conveniente.
@ fdetomi. Certo non è facile controbattere a siffatta inveterata.
Posso solo chiederti di documentare almeno metà delle affermazioni che hai fatto, lasciando perdere l’America? Altrimenti chiunque sappia metter in sequenza con un minimo di filo logico, reale o apparente, una quantità di parole, può imbastire discorsi di qualunque tipo, pro o contro il MES.
Non so con chi te la prendi quando parli di “fallacia puerile”. Chi è che ha pensato che basti immettere soldi nella sanità per avere automaticamente una sanità migliore?
Ma certamente, l’hai detto tu stesso, senza soldi manca ogni presupposto per migliorarla. E dunque? Per non correre il rischio di investire soldi nella sanità senza avere poi un miglioramento della stessa, ci teniamo quella che abbiamo?
L’ho scritto qui sotto: Mentre in Germania muore 1 tedesco di covid, in Italia ne muoiono 4. Tutto regolare?
@ fdetomi. La mia prosa non è un granché. Né le do molta importanza. Probabilmente la forbitezza che lei mi attribuisce deriva dal fatto che per ogni riga che scrivo ho letto centinaia di pagine e vi ho meditato. E soprattutto che mi baso sulla sostanza: rem tene, verba sequentur. Qui la sostanza mi fa rimpiangere i tempi di quando come anatomopatologo svuotavo del loro contenuto i segmenti di colon provenienti dalle sale operatorie. Lei aggrava la cosa additando la forma; alla quale gli imbroglioni tutti i tipi, non ultimi i venduti che si dicono di sinistra, tengono molto. Capisco che li indispettisca chi non si fa impressionare dalla loro vuota parlantina. Guardi piuttosto al tipico ore rotundo da avvocato del PdC G. Conte, che dice di volere andare in una direzione mentre va, e fa andare il Paese, in quella opposta.
@ fdetomi. Vi sto informando sui dettagli non del mio ma del vostro lavoro, come quello che state svolgendo trollandomi senza tregua a supporto dell’operazione covid e del conseguente saccheggio dell’Italia.
@ nessunissimo. A parte il fatto che io, mio malgrado, sono finito in quella categoria che paga per lavorare (categoria definita da un magistrato, la cui gigantografia i suoi ipocriti colleghi appendono agli ingressi dei palazzi di giustizia). A parte il fatto che Gino Strada è in Calabria per facilitare la transizione e l’accomodamento tra mafia medica locale, obsoleta, e quella ben più grande e temibile delle multinazionali e delle banche. Sono il primo ad essere contrario al lavoro per la gloria. Il lavoro va retribuito. Né struttamento né retorica della missione, entrambi nemici del buon andamento. Tutti gli operatori sanitari vanno adeguatamente compensati. Altra cosa è ciò che avviene, la distribuzione di incentivi perversi – anche sotto forma di stipendio – che fa degli operatori agenti di grandi frodi strutturali. Lascia “guardie e ladri” ai bambini. Anche perché la polizia, contrariamente a quello che ha detto Gabrielli ieri, la corruzione quando è di alto livello la aiuta. Leggi es. 2019 Update on Medical Overuse. JAMA, 9 set 2019, sugli incentivi perversi al personale e su cosa si nasconda sul piano tecnico, a danno dei pazienti, nella scatola chiusa della medicina; dietro al simulacro che è divenuto la motivazione sacra per bussare a quattrini e ottenerli.
@ nessunissimo. L’emergenza pandemia giustifica l’esentare da controlli una sanità già corrotta, tu dici, e scucire soldi pubblici, e autorizzare prestazioni sulla parola di chi li vende e di chi ci guadagna. Il Fatto ha appena ripreso l’allarme del direttore sanitario dell’area di Stoccolma: lì la situazione sarebbe critica, bisogna limitare gli assembramenti. Ma secondo il più recente indice Euromomo (49° settimana) la mortalità in Svezia non solo non è in eccesso, ma è più bassa dell’atteso. Secondo Worldometer, lì al 9 dic 2020 hanno avuto una mortalità giornaliera media per covid su 7 giorni di 17 casi; noi di 671. Abbiamo superato la Spagna, e talloniamo il Perù per il secondo posto nella classifica mondiale dei morti covid per milione di abitante. La Svezia è al 23° posto. La discrepanza allarme-dati disponibili non suona sospetta, anomala, tra le tante anomalie di una epidemia “politica”, che sta portando per gli italiani a perdita dei diritti e a impoverimento? Ottimo il tuo paragone con l’esercito. Bisogna credere a chi ci dice che dobbiamo calare le brache, o esaminare freddamente la situazione, sventare gli stratagemmi, e resistere? Un articolo della Reuters addita gli italiani come quelli più impauriti. Qui si sta ripetendo l’insipienza di Caporetto, e il tradimento dei generali borbonici nel 1860 e di Supermarina nella II guerra mondiale. E si danno medaglie a traditori, codardi, servi sciocchi e profittatori.
@ nessunissimo. A me sembra che ci stiano prendendo per i fondelli, per saccheggiare il Paese, e davanti a questo l’unica grinta che viene sfoderata è quella dei Ciccio Formaggio ansiosi di collaborare.
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14 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Piano pandemico, Oms: “Non fu l’Italia a chiederne la rimozione”. La lettera di Di Maio: “Togliete l’immunità ai vostri funzionari”
In questa farsa pomiglianese-bergamasca l’OMS si fa pregare – ribadendo inoltre la propria superiorità gerarchica, e il diritto di chi la finanzia di avere propri agenti protetti da immunità – per concedere il depistaggio del piano epidemico non aggiornato. I magistrati premono per farsi porgere la battuta da coloro che in un mondo parallelo, quello dove legalità e giustizia sono cose serie, dovrebbero essere tra i primi indagati. Come hanno già fatto del resto prendendo come loro consulente Crisanti, proveniente dall’Imperial College di Neil Ferguson, semidio per i politici, losco pasticcione per suoi colleghi*, che ha dettato una importante parte del copione.
*Ministers are accused of treating Doomsday scientist like demigod: Number 10 has failed to properly challenge the word of coronavirus professor Neil Ferguson whose study sent Britain into lockdown, critics say. Mail online, 5 aprile 2020.
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15 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Il presidente dell’Istat: “Supereremo i 700mila decessi nel 2020. Ultima volta fu nel 1944, nel pieno della seconda guerra mondiale”
-Nel 1944 la popolazione era di circa 45 milioni, ¾ di oggi. I decessi furono circa 680000. Circa quindicimila morti per milione: per avere lo stesso tasso di mortalità nel 2020 dovrebbero esserci oltre novecentomila morti. Nel 1944 l’età mediana al decesso fu di 54,3 uomini e 62,1 donne. Dal 2013 in Italia l’età mediana al decesso è superiore agli 80 anni per gli uomini e agli 85 anni per le donne. All’opposto della guerra, che l’abbassa, il covid ha una età mediana alla morte superiore a quella per tutte le altre cause, così l’età mediana per il 2020 non dovrebbe variare molto.
-Blangiardo prevede per il 2020 un incremento di decessi dell’8% rispetto al 2019. Un paragone che invece che ingannare illumina sarebbe stato quello con l’incremento di mortalità di dimensioni simili verificatosi nel 2015, passato inosservato.
-L’eccesso di mortalità non è solo da covid-19. Vanno disaggregati e considerati: a) l’eccesso dovuto a mancata assistenza a malati di altre patologie causa misure covid; b) le morti dovute indirettamente alle misure covid, da abbandono, povertà, depressione etc; c) le morti iatrogene da terapie covid, es. da sovratrattamento con ventilazione; d) le morti iatrogene da politiche sanitarie es. il criminale inserimento di soggetti infetti nelle RSA.
Ciò che l’Italia del 2020 ha realmente in comune con l’Italia del dopo l’8 settembre è la qualità dei suoi capi e dirigenti.
@ Tommaso Gucciari. Come hanno osservato affermati ricercatori, è biologicamente poco plausibile che una “pandemia” mostri una tale variabilità da risparmiare alcune regioni e provocare il picco della Lombardia orientale. Picco che ha costituito lo knock-on della crisi covid per l’Italia e per il resto del mondo. Andrebbe indagato come lì vi sia stata la mano dell’uomo. E’ una zona politicamente e culturalmente adatta, sia per il genere di medicina che vi si pratica, sia per i legami internazionali coi poteri forti della medicina mondiale; sia per il genere di magistratura della quale ha l’accortezza di dotarsi.
@ Tommaso Gucciari. La pandemia si sarebbe comportata come una folgore divina, che colpisce in un punto del globo, con una intensità spaventosa. E il lockdown altrettanto fulmineo ne avrebbe stroncato sul nascere l’espansione furiosa. Ma i dati mostrano che i lockdown non sono correlati negativamente con la mortalità riferita. Es. nazioni che non li hanno introdotti come la Svezia o che li hanno interrotti come la repubblica Ceca non hanno visto l’insorgere di quel fuoco infernale che avrebbe sferzato la Lombardia orientale e non hanno fatto peggio delle nazioni che hanno subito misure draconiane. Con il dovuto rispetto per Galli, Crisanti, Burioni, Locatelli, Brusaferro etc credo sia sbagliato trascurare le argomentazioni con le quali Levitt, un ricercatore meno noto la cui praticaccia con le modellizzazioni gli ha fatto rimediare un Nobel per la chimica, definisce “un errore gigante” il lockdown. Nella ricostruzione che lei abbraccia un lockdown-Rambo inchioda un’ira d’Iddio a Bergamo e Brescia; ma è come se non ci fosse per il resto dell’epidemia (o è peggio che inutile: dannoso). Fare morire non è difficile, diceva un famoso medico legale. E, dopo, esagerare una malattia e alimentare una iatrogenesi a cascata è come soffiarsi il naso per l’attuale medicina commerciale. C’è una abbondanza di manipolazioni documentate che spiegano facilmente l’intera versione ufficiale, viceversa del tutto improbabile considerando solo fenomeni naturali e un sincero sforzo umano per contrastarli.
@ Tommaso Gucciari. Le statistiche di incidenza gonfiate della medicina commerciale, es. i balzi repentini, stepwise, di cancri con l’introduzione degli screening, riempirebbero un convoglio di camion militari. Di disastri e stragi documentate, in interessata obbedienza a direttive dall’alto, finora dovute solo a interessi economici e non anche politici, la medicina ne ha già prodotti diversi orribili casi. Basti pensare alla opioid crisis in corso un USA; rilevante per questa ILI “killer”, mostrando anche come in medicina si possano fornire gli obitori partendo dal banale, dal mal di schiena (The opioid crisis is partly fueled by insurers’ and employers’ approach to back pain. Stat, 25 marzo 2019).
Quali modelli ? Quelli ufficiali apocalittici di Ferguson, sodale del consulente della Procura Crisanti, che aveva predetto 200 milioni di morti per l’aviaria e 65000 per la suina, contro poche centinai di decessi avvenuti realmente. Non quelli lucidi, sobri e saggi di Gupta, professore ad Oxford, o di Ioannidis, l’epidemiologo più citato al mondo, zittiti e snobbati come ragazzi di bottega. Di “fulmini” ne è stato scagliato anche qualche altro, v. New York. Accentuando il carattere a macchia di leopardo – o meglio “chirurgico” – di questa “pandemia”, un’altra anomalia – che dovrebbe fare drizzare le orecchie – rispetto alle grandi piaghe storiche alle quali la si vuole assimilare.
@ Tommaso Gucciari. Lei, mi scusi, mi sta chiedendo di riportare all’aspetto originale ciò che lei trasforma in una caricatura scarabocchiandovi sopra. Non ne ho il tempo, che sarebbe comunque tempo perso. I magistrati che si ponessero in buona fede domande come le sue dovrebbero studiare il concetto di “organized denial”, di notevole utilità per inquadrare il crimine dei colletti bianchi, il crimine di Stato, e per la criminologia della medicina ufficiale.
E’ appena uscito un altro post de Il Fatto sul viceministro Sileri, che da 5 Stelle qual è rilancia l’esca del mancato piano pandemico, un depistaggio ridicolo, e quindi appropriato alla serietà delle posizioni istituzionali. Lì può trovare una spiegazione chiara, semplice e soddisfacente: non si sarebbe stati abbastanza diligenti nel seguire le direttive dei poteri che invece per me sono responsabili insieme all’obbedienza più o meno consapevole degli esecutori; responsabili della parte reale della strage, di quella falsamente rappresentata, e dello sfascio che ne è derivato. Una versione coronata dal plauso di quelli che abboccano, e a maggior gloria degli interessi che lei difende imbrattando col pennarello quanto presento.
@ Tommaso Gucciari. Considerando le decine di migliaia di morti che cita, rispondo obtorto collo alle sue insistenze moleste. Ma solo per dirle che è manifestazione di “entitlement” il suo trovare caricaturale che chi ha commentato le manipolazioni pubbliche del presidente dell’Istat smetta dopo un po’ di rispondere a lei, con ciò che scrive. L’entitlement è uno dei dark personality traits, che tendono a presentarsi associati fra loro: insieme a sociopatia, narcisismo, machiavellismo etc. Di questi tempi costituiscono un’altra epidemia, che ha un picco tra coloro ai quali vengono dati voce e potere ma è presente a tutti i livelli. Chi partecipa attivamente all’operazione, dai capi a troll, mostra spesso comportamenti e atteggiamenti che lasciano predire bassi punteggi nel gruppo H (Honesty-Humility) del test HEXACO. Ora che mi ci fa pensare, l’entitlement è la cifra degli immancabili troll di supporto alle figure pubbliche che come questo presidente dell’ISTAT interpretano la loro carica come titolo per manipolare.
@ Tommaso Gucciari. La “mano”, cioè una ricostruzione razionale, non è così misteriosa a chi è addentro – es. di sicuro non è per incompetenza che Blangiardo fa di questi paragoni falsi e strampalati. Più che altro sembra che la mano la si voglia mozzare; come è stato fatto anche a ricercatori titolati (v. libro sotto). Lascerò sasso e mano in vista aggiungendo al mio sito menici60d15 un post di raccolta degli interventi passati e futuri sul tema. Titolo: “Lo knock-on dell’operazione covid in Lombardia orientale”. Non mi pare il suo caso, ma per chi volesse davvero conoscere le basi generali sulle quali poggia quanto scrivo – sull’oceano che separa la maligna lie-for-children della versione ufficiale da una ricostruzione tecnica onesta – vedi es. “Corona, false alarm? Facts and figures” di K. Reiss e S. Bhadki, due affermati ricercatori, che esaminano la questione della prima ondata dal punto di vista della Germania.
@ cave canem. Il guaio sono quelli che non essendo nati con un cuor di leone, mentre magari fanno un lavoro che richiede forza d’animo, per compensare praticano quel coraggio di ripiego, quel coraggio abortivo, che consiste nel militare per il più forte e i suoi crimini. Ricordo un titolo del Giornale di Brescia, “la Leonessa”, rilevante per l’accaduto: ”Leoni nel servire”.
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17 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, l’accusa del re di Svezia: “Nel nostro Paese molti morti, abbiamo fallito. Il popolo ha sofferto””
16 dicembre 2020, Worldometer. Svezia 7 decessi covid, Italia 680. Svezia in 23° posizione nella graduatoria mondiale dei decessi covid per popolazione, stabile. Italia terza, prossima a guadagnare la seconda posizione superando il Perù. Gli svedesi non devono temere una catastrofe economica; agli italiani glielo dice pure San Gennaro che il futuro non si prospetta buono. I governanti svedesi si battono il petto, gli italiani danno lezione al mondo. O meglio, gli svedesi chiagnono e fottono, gli italiani fanno ‘o gallo ‘ncopp a munnezza.
@ Il figlio del grigio. Non dimentico, e sono il primo a indicare la responsabilità degli italiani. Che sembrano quelle ragazze che continuano a incappare nello stesso genere di amore sbagliato, del quale poi ogni volta si lamentano, per ricascarci, senza avere imparato. Dopo avere accettato gli inganni passati che citi, si fanno ingannare da quelli nuovi che pure enumeri, credendoci: il “mancato rinnovo del protocollo pandemie” è un volgare depistaggio. Formigoni e c. hanno fatto da apripista alle grandi frodi mediche istituzionalizzate; e ora che le frodi hanno attecchito, cominciano ad essere non più necessari e vengono attaccati; dopo che tutti, magistratura in primis, ha fatto fare a qui brutti ceffi quello che volevano. La sanità “pubblica” non esiste: la pratica medica è dettata dal business, e darle un terminale pubblico aggiunge il potere dello Stato ai grandi interessi criminali ultra-privati.
Il figlio del grigio. Forse non te ne sei ancora accorto, ma ormai sono passati quasi 30 anni da quando il paese ha iniziato la china verso il baratro,ed è targata berlusalvameloni più pd, volevo solo segnalarti che questo governo, il primo da 30 anni a questa parte che sta dalla parte del popolo, ce la sta mettendo tutta per tirare su la cloche, dell’aereo in picchiata che hanno ereditato, dai precedenti danni fatti dai potenti e i loro servi di politici corrotti, vedi alla voce cerchio magico e giglio magico
@ Il figlio de grigio. CENSURATO
Sapessi quanto ti sbagli, sognando questa opposizione a B. il piduista e contorno, ai suoi amici massocomunisti, e al giglio fracico da parte del governo di Conte e Di Maio, che secondo te sarebbero di tutt’altra parrocchia e “dalla parte del popolo”; quando a loro è stata affidata l’operazione covid, dove manca solo che al popolo pinzino le targhette all’orecchio come si fa col bestiame. Per non parlare, conoscendo la tua devozione, del papa affiliato al Rotary di Buenos Aires.
@ mauruziousa. Giusto. Un po’ di orgoglio nazionale. Nel frattempo su Worldometer l’Italia ha sorpassato il Perù nei decessi totali per milione di abitanti: ora siamo secondi al mondo. E le diagnosi tarocche del Belgio, al primo posto, non sono irraggiungibili dalle nostre diagnosi tarocche, con veri patrioti e campioni del genio italico come voi.
@ mauriziousa. Onore a voi, cavalieri dell’Ordine di Efialte.
@ Riccardo Costantini. Hai ragione, ora lo dico: l’Italia è seconda al mondo per tasso di mortalità covid, ma è il “secondo paese più vecchio al mondo”. Il primo paese più vecchio al mondo, il Giappone, è 140°, con un tasso di mortalità 50 volte più piccolo di quello del secondo paese più vecchio. Il Giappone è anche un paese densamente popolato, per anticipare il discorso sugli svedesi che vivrebbero sparsi nei boschi tra alci e renne.
@ machprinciple. Rimetti a posto il Giappone, che non è un atollo remoto in mezzo al Pacifico ma uno hub mondiale di 126 milioni di abitanti a 800 km dalla Cina. Anche l’Inghilterra è un’isola, non meno “isolata” del Giappone. Dove del resto hanno smesso da tanto di decapitare i forestieri che vi approdino, come avveniva in antico. Il Giappone, pur essendo stato uno dei primi paesi a rilevare l’epidemia partita dalla vicina Cina, ha lasciato i suoi cittadini liberi ed è andato molto bene. Inventane un’altra.
@ Refranko. Tu metti il dito nella piaga. Le carenze di “cultura, intelligenza e onestà” di una buona fetta della popolazione, che comprende quelli come te, sono, come fattori permissivi e favorenti, tra le cause non dichiarate di questo golpe in Italia spacciato per emergenza sanitaria particolarmente grave.
@ storer.francesco. Sono soddisfazioni per voi, che, come nel suo piccolo Mastro Titta alla centesima capoccia, con questi record ottenete il premio pontificio.
@ storer.francesco. Guarda che sei tu e tuoi compari che state volontariamente infilando la testa non in uno ma in due capestri. Quello medico e quello economico. Ti consiglio di pensarci prima di azionare la leva che fa aprire la botola…
@ storer.francesco. Approfondire prima di parlare, invece di dare per certa la versione mediatica e amplificarla con toni salottieri.
@ storer.francesco. E’ una risposta di sostanza al posto della metà della beata che vale il tuo cianciare molesto.
@ PierrO. Quelli sono i dati dallo Hopkins Center, lo stesso che nel 2019 ha organizzato una esercitazione/simulazione su una epidemia covid; insieme alla Bill & Melinda Gates Foundation. La Svezia facendo di testa sua la sta sfangando, l’Italia obbedendo a Bill e Melinda sta andando in malora.
@ Lo stilita colombino. Continua a rollare …
@ Mario Gr. Invece di fare il maestro, li guardi lei i numeri degli altri paesi scandinavi, ma non secondo le sue regole di Bibì e Bibò: Exceptionally many vulnerable – “dry tinder” – in Sweden prior to COVID-19. Herby J, 6 ott 2020. O quest’altro, che di spiegazioni ne dà 16: “16 POSSIBLE FACTORS FOR SWEDEN’S HIGH COVID DEATH RATE AMONG THE NORDICS” Klein DB et al. 26 ago 2020. E si chieda perché il capo della sanità norvegese ha detto – come del resto perfino l’OMS – che si sarebbe dovuto fare come la Svezia. Poi prenda coraggio, si aiuti con un cognacchino, lasci di fare l’analista della situazione scandinava e guardi “anche” i “numeri” della Caporetto Italiana. Di guardare a Bill e Melinda non glielo chiedo, perché andrebbe in panico.
@ PierrO. I lavori che lei cerca di ridicolizzare riportandone, storpiate, solo ipotesi accessorie, riguardano principalmente l’effetto epidemiologico del dry tinder. Che è una applicazione del primo dei concetti base che vengono tenuti nascosti e negati in questa mega-truffa: non esistono epidemie perenni, nelle epidemie operando potenti meccanismi naturali che le autoriducono. Perché un centro di ricerche in Danimarca dovrebbe trovare “scuse belle e buone” alla Svezia per giustificare quello che lei considera il fallimento della Svezia rispetto alla Danimarca? E di quali scuse avrebbe bisogno una Svezia che non ha eccesso di mortalità da giugno rispetto a un’Italia che si fa bloccare e rinchiudere per le feste natalizie e per l’anno nuovo che sta arrivando, il 2021, nel quale subirà le conseguenze disastrose del record mondiale per danno sociale, economico e sanitario da operazione covid?
@ PierrO. Il confronto per una “pandemia” va fatto tra tutti i Paesi, incluso quello tra Italia e la Svezia. Ma in maniera seria. Es. considerando che la Svezia più che inventarsi una propria via ha applicato conoscenze scientifiche acquisite e non le narrazioni persuasive ma arbitrarie divenute dogmi intoccabili altrove. La scienza vera, oggi spodestata dalla ciarlataneria che si finge scienza, serve proprio a comparazioni del genere. Invece, come hanno osservato anche ricercatori tedeschi considerando il caso Germania, non solo non si fanno analisi serie sul caso Svezia, ma si inventa di sana pianta ingannando il pubblico con articoli sulla Svezia sciagurata. Occorre discernere; mentre sulle responsabilità politiche in Italia, quelle dei politici e quelle del popolo che ha consentito una classe politica pessima, c’è un problema di volume per quanto sono vaste e incancrenite.
@ PierrO. La Germania non è affatto virtuosa. Ha fatto in scala minore come l’Italia, senza arrivare a danneggiarsi come l’Italia. Il distanziamento sociale frena una epidemia, e la prolunga prolungandone danni associati: va bilanciato; posto, e provato, che l’epidemia lo giustifichi. Il lockdown è dannoso, sia sul piano teorico, come hanno mostrato eminenti specialisti, sia come confermano i confronti tra nazioni, che a lei non piacciono, a meno che non siano quelli falsi e capovolti che i media diffondono su Italia e Svezia. Come le ho detto, e come mi scusi dovrebbe sapere se parla di queste cose, il confronto non deve essere “equanime”. L’epidemiologia si basa su questo, standardidazzione, controllo delle variabili, stratificazione, etc. Quello che non bisogna fare è ciò che fate voi, di appigliarvi arbitrariamente a variabili da bar “gli svedesi sono civili, noi selvaggi” e giustificare con una battuta e una scrollata di spalle contraddizioni gravissime che richiederebbero massima serietà.
@ PierrO. Ciò che dici può rientrare nell’analisi, che non viene fatta e che è cosa del tutto diversa, davanti ai dati disponibili – Worldometer, 18 dic 2020: Svezia libera 20 decessi covid, Italia impastoiata 674 – dall’attaccarsi alle frescacce mediatiche e inventarsi che la Svezia ha fallito e quindi noi facciamo benissimo a fare fallire – per davvero – il Paese.
@ Pino. In effetti “sfangando” è riduttivo: la Svezia se la sta cavando bene. Non c’è da ridere, data la sorte dell’Italia. E’ più che altro patetico chi mentre il suo Paese affonda si tappa gli occhi sui dati e sulla base di una propaganda orwelliana si affanna alla tastiera a compiangere una Svezia che non ha eccesso di mortalità da sette mesi. Ricorda Eduardo De Filippo che in “Tutti a casa” spiega al figlio tenente allo sbando dopo l’8 settembre che i tedeschi hanno l’arma segreta e le sorti della guerra si capovolgeranno.
@ Pino. Non è al re di Svezia che sto dando del deficiente …
@ Pino. Certo, e a credere a queste veline sei tu. A contestare l’uscita con la quale il re di Svezia strizza l’occhio ai poteri mondiali che hanno voluto tutto questo sono i suoi stessi sudditi. A dargli ragione sono gli italiani come te, che praticano l’argomento dei barboni: fanno come quelli che sui cartoni comparano i vari miliardari e ne criticano alcuni severamente per non avere applicato la conoscenza del mondo che invece loro, i barboni, padroneggiano. Se poi qualcuno gli fa notare che quel miliardario che criticano a ben vedere non è così fesso, non smettono più di insultare chi osa mettere in dubbio la loro astuzia sopraffina. Worldometer, 18 dic 2020. Svezia 20 decessi covid, Italia 674.
@ Pino. Non voglio “prenderti per il k”, “Pino”, e neppure ti calcolerei, ma preferisco documentare come i dati falsi diffusi al popolo in questa operazione eversiva vengano protetti con una massiccia e tenace azione di trolling, la cui fonte dovrebbe essere accertata.
@ Pino. Con te si sono superati i 30 commenti di attacco a un mio singolo commento. Quando le notizie diffuse sulla base di statistiche corrette sono veritiere – es. non trasformano nella terra che riceve una punizione divina per avere rifiutato gli schiavettoni una Svezia che lo Z-score di Euromomo mostra non essere in eccesso di mortalità da giugno – non hanno bisogno di essere fiancheggiate da stanzoni di troll di appoggio. Di appoggio ad un’azione di disinformazione massiccia, volta a dare al popolo “sovrano” percezioni false; che ripeto andrebbe indagata date le gravissime conseguenze.
@ PierrO. Sì, con chi vede una epidemia in atto nello Z-score della Svezia, da mesi piatto e tranquillo e spesso inferiore all’atteso è inutile parlare. E’ inutile parlare con chi inventa statistiche a effetto, basate su diagnosi post mortem grossolanamente tarate per fare figurare decessi covid, inclusi quelli iatrogeni da crisi covid; comunicate in forme ridicole come i decessi cumulativi della prima ondata, interpretate alla rovescia come qui. Tanto più se attribuisce a cinismo antiumanitario la contestazione delle statistiche.
Si è appena insediato il nuovo presidente della Consulta, Coraggio. Appena si è seduto ha detto che il vaccino può essere reso obbligatorio da una legge. Si agita lo Scarantino della non osservanza del piano pandemico per depistare sulla strage in Lombardia orientale. Una Corte costituzionale degna, e un piano “antipandemico” non dettato dall’OMS e dai suoi sponsor, coi loro precedenti di allarmi tarocchi di epidemie pro business, dovrebbero imporre che in caso di allarme epidemia si raccolgano e compilino statistiche pubbliche, chiare, veritiere e corrette. Specificando procedure e indici nei dettagli. Per fare in modo che lo Stato intervenga senza eccessi ingiustificati, lesivi dei diritti e dannosi per la salute e l’economia; e consentire al popolo di verificarne l’operato. Invece si tiranneggia sulla base di statistiche da venditori di pentole, con gli sciami di troll di supporto.
@ Giemi. Lei che vomita non è debole solo di stomaco. “Conte l’unico davvero decente”. Conte e la sua banda stanno proseguendo e aggravando a livelli di sciagura il lavoro dei predecessori, portando alle stelle il trasferimento di denaro dai cittadini a Big Pharma e altri poteri forti con pretesti pseudomedici. Quando si è ripreso dal disturbo neurovegetativo, consideri che prima dei soldi bisogna stabilire come spenderli, onestamente e non in truffe mediche, i soldi per la sanità.
@ Bock2. Non so se sia vero che gli svedesi sono arrabbiati. Se così fosse, per lo meno comparano la loro situazione con quella di chi è andato ancora meglio. Non fanno comparazioni (errate) tra paesi terzi, come i barboni che si consolano guardando alle differenze tra miliardari.
@ Enrico. Ti suggerisco di lasciare perdere. Se per te il confronto tra la Svezia e i paesi europei che hanno applicato i lockdown, già eseguito da validi ricercatori di altre nazioni, “non ha senso” è perché per te consiste nel cercare scusanti a una situazione impresentabile.
@ Enrico. Quanto hai scritto appartiene alla categoria delle pompose insulsaggini. Di chi pontifica “che non ha senso” dire che il re è nudo se prima non si misurano le mutande (Worldometer, 18 dic 2020. Svezia 20 decessi covid, Italia 674). Anzi, che è proprio impossibile dire se è nudo; non c’è modo di saperlo. Ho delle notizie per te: esistono da molti anni tecniche, a partire dalla regressione multivariata, per studiare nel dettaglio situazioni già fortemente anomale come queste, cioè per fare quello che tu proibisci: “il confronto tra paesi diversi per densità e condizione di popolazione”. Quanto hai scritto va riletto solo come documento della ciarlataneria scientista, dei bluff da imbonitore, coi quali si sta frodando il popolo.
@ Enrico. Tu sei il mio contrario: a leggerti sembra di sentire uno di quei componenti del CTS o altri esperti che sono spesso in tv. Parlando di comparazioni per te “senza senso”. Lo z-score Euromomo, che Euromomo compila “to enable comparisons mortality pattern between different populations” mostra per la 50° settimana (7-13 dicembre) +5.13 per l’Italia, sulla branca discendente di un picco che è arrivato a +15,87 quattro settimane prima, e -0.64 (meno decessi del normalmente atteso) per la Svezia, che non ha eccesso sostanziale di mortalità da giugno. Dati che spiegano perché gli esperti e i governanti italiani abbiano l’appoggio di nugoli di troll per coprire e disinformare (il tuo è il 36° commento di disturbo a un mio commento di poche righe al presente articolo de Il Fatto sulla Svezia).
@ Enrico. Il metodo di questa scienza, corrotta quanto la politica alla quale si accompagna, è quello di una acrobatica pornostar che predichi agli altri l’astinenza: mettendo la ricerca al posto delle scelte sanitare in una emergenza e viceversa. Dove occorre l’evidenza scientifica, ex authoritate (in realtà recitando il copione) manipola il quadro e ordina misure distruttive. Vedi “A fiasco in the making? We are making decisions without reliable data” di Ioannidis (uno scienziato vero, non uno dei tanti caratteristi). Mentre evidenze empiriche cogenti, come quella che in Svezia senza lockdown l’epidemia non c’è più da giugno e nell’Italia rinchiusa infurierebbe, sono censurate, e chi mostra i dati che smentiscono i falsi della propaganda che le coprono viene zittito in nome del “metodo scientifico” e degli “anni di ricerca” che occorrerebbero ad ottenere ”prove”. Del metodo scientifico, e anche di ciò che invece deve essere applicato qui, il “rigore pratico” – Tegnell ne dà un esempio – ve ne stropicciate, negando l’evidenza, sopprimendola e spacciando per scienza modelli e provvedimenti arbitrari. Con l’instaurarsi della scientocrazia si ricade nella buia medicina dei secoli passati, e nei suoi orrori. In queste circostanze, se lei come mi promette continua a presentarsi, senza evidenza e contro l’evidenza, a fare il dottor Purgoni che più il paziente con le sue cure peggiora più sproloquia contro chi lo fa notare, non si aspetti risposte ossequiose.
@ Enrico. Lei non ha remore a buttarla sul personale, insultando. Poco male. Mentre è eccessivamente modesto nel mostrare la sua scienza. Ciò che conta. Al suo posto emette assurdità queste sì offensive per l’intelletto e il senso morale. Di ricercatori ce ne sono di tanti tipi. Questa storia che il titolo di ricercatore conferirebbe una superiorità di base – sfruttata anche negli sketch pubblicitari – con me che li conosco non attacca. Per Jim Watson “contrariamente a quello che scrivono i giornali e le loro mamme, molti scienziati sono stupidi”. E più sono stolidi più sono presuntuosi. Comprendo perché lei invece di fare le sue ricerche, o di presentare qui osservazioni sue, si attacca come un artropode a me e fa il troll pseudoscientifico. Il troll pseudoscientifico, questa nuova attività, tra tanti lavori che stanno venendo aboliti, offerta dall’operazione covid a chi non trovi assorbenti le ricerche che gli sono affidate. Ma è una occupazione, quella del troll di supporto a frodi, non esattamente gloriosa. E dietro a certe prosopopee sembra di percepire la vena di disperazione del commesso viaggiatore che deve vendere a costo di qualsiasi menzogna per campare.
@ Enrico. “L’umiltà, rara nei dotti, è ancor più rara negli ignoranti.” (Anatole France). A ricordarmi incessantemente i limiti e a volte l’inadeguatezza per me c’è la difficoltà dei problemi tecnici ed etici reali. Non è certo il suo caso, dati il suo profilo, e il suo triste lavoro di disturbatore, dove le carenze e i vizi vengono messi a reddito, e più uno ne ha più è all’altezza.
@ Enrico. Quando vuole ricevere conferma della mia opinione su di lei e su ciò di cui lei è espressione, basta chiedere. Ma non sono io ad essere un “grande maestro”, è lei… Come dire. Una vignetta di Altan. Il padre legge il giornale in poltrona, il figlioletto gioca per terra. Il bambino: “papà, non sono degno di te”. Il padre: “allora sei proprio l’ultima m…
@ Mario Gr. Lei se le è già scordate queste vanterie? E basta leggere qui, l’atteggiamento di superiorità e compatimento verso un modello che sbugiarda quello italiano. Già, tra qualche mese, quando i nodi arriveranno al pettine, faranno tutti come nel 1945, quando decine di milioni di fascisti divennero antifascisti.
@ Pino.Non è incapacità. Politici venduti si avvalgono di esperti corrotti per ingannare; contando sui tanti che sono pronti a battere sulla tastiera per mostrare la loro devozione a chi sta portando alla rovina il Paese, mentre “i conti della sora” Pina gli fanno venire il mal di testa.
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25 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di F. A. Grana “L’appello di Papa Francesco a Stati e imprese: “Vaccini per tutti e al primo posto i più bisognosi. Tutti dobbiamo chiamarci fratelli”
Ci sono argomenti così convincenti da zittire. Invece sono perfidi sofismi, che toccando le corde giuste servono le potenze sotterranee. Uno è la “rule of rescue”, l’imperativo del soccorso, che impone di dare la priorità nelle cure a chi si trovi nella situazione più grave. E che fa apparire empio l’obiettare. L’appello all’aiuto a chi è in pericolo fa trascurare che la sua rilevanza è limitata a situazioni dove il picco di gravità è reale e le cure sono efficaci. “It is obvious that there is a problem of just distribution only if that which is to be distributed is a good” scrive Jonsen, il bioeticista che ha definito la rule of rescue. E’ usato come entimeme, per fare passare per assodato il presupposto di utilità quando manca; un grimaldello emotivo, “sventato e irresponsabile”*, che può danneggiare invece di aiutare, soppiantando il soccorso razionale a favore dell’allocazione delle risorse secondo gli interessi del business; es. per l’accanimento terapeutico su terminali, o campagne per il finanziamento pubblico di farmaci costosissimi*. E’ all’opera anche nelle richieste di aumento delle terapie intensive e dei ventilatori per il covid**. Un marketing stunt, che qui viene lanciato dal balcone di San Pietro.
*Media influence on Herceptin subsidization in Australia: application of the rule of rescue? J R Soc Med 2008.
**The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and Ventilators: Intuitive but Errant. Ann Intern med 2020.
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27 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di F. Carraro “Vaccino Covid, l’imposizione non è improbabile: la ragione riguarda gli indennizzi”
I danni li pagherebbe il contribuente. Sia quelli veri, sia quelli posticci; sia quelli non riconosciuti, es. da malattie autoimmuni causate dalla sperimentazione sulla popolazione di questi novelli vaccini a RNA, che farebbero “addestrare” il nostro sistema immunitario a distinguere tra self e not-self dalle nostre stesse cellule, forzandole a produrre e presentare bersagli not-self, col rischio di confonderlo e fargli sparare agli “istruttori”. Il contribuente già paga i giudici della Consulta, che, selezionati opportunamente, vengono ubriacati di soldi per eseguire il lavoro procusteo di rivestire di una copertura costituzionale qualsiasi vergogna. Una Corte degna dovrebbe stabilire il principio che l’appello alla salute, per quanto gridato, da solo non è sufficiente a ridurre o togliere diritti fondamentali: occorre anche che vi siano informazioni solide, quanto a validità scientifica, onestà, proporzionalità. L’esatto opposto di ciò che accade, dove si decide di siringare, e si invita a licenziare chi non lo accetti (Guariniello), sulla base di una gigantesca psyop. Occorrerebbe una legge, con un capitolato esplicito e dettagliato, sugli indici epidemiologici, clinici, scientifici per la descrizione chiara, veritiera e non ingannevole delle asserite pestilenze e delle contromisure. Descrizione che lo Stato autonomamente dovrebbe produrre e rendere pubblica. Invece abbiamo uno “Stato di diritto” che si fa imboccare dal marketing e gli fornisce unghioni.
@ raffo84. Personalmente, abituato a leggere la letteratura scientifica, mi so orientare, e un’idea sulla pestilenza, e sulla vaccinazione come inedita unica via di uscita, me la sono fatta. So anche quanto valgono i proclami di scientificità e le recite di esenzione dai controlli in biomedicina. Es. l’altro giorno uno studio sul trattamento chirurgico vs non-chirurgico di fratture di omero; un tema relativamente semplice, che il profano penserebbe assodato; ma non c’è consenso tra gli ortopedici. Hanno confrontato stimati ortopedici e macachi di zoo e non hanno trovato grandi differenze*.
La scienza vera è poco adatta a prevenire e svelare frodi e manipolazioni. La scienza corrotta poi pretende di possedere gli attributi che la scienza vera respinge: la verità ad auctoritatem, l’identificare la scientificità con le pubblicazioni, il considerare la sedicente “comunità scientifica” come parte del metodo scientifico. Lo Stato nel togliere diritti fondamentali dovrebbe produrre, nero su bianco, adeguata documentazione giustificativa, volendo restare nella Costituzione. Con il credo scientista che lei ripete la favoletta della scienza fonte disinteressata e suprema del diritto viene posta al di sopra di quella della legge che regola la vita civile e garantisce da abusi e ingiustizie.
*Nonsensus in the treatment of proximal humerus fractures: uncontrolled,blinded, comparative behavioural analysis between Homo chirurgicus accidentus and Macaca sylvanus. BMJ, 20 dic 2020.
CENSURATO DOPO LA MIA RISPOSTA, INSIEME CON ESSA. Mago Zurlì: Dice bene: abituato a leggere. Ma da leggere a capire la differenza è grande quasi quanto il vuoto della sua scatola cranica.
CENSURATO. @ Mago Zurlì. Lei illustra un aspetto trascurato e importante della crisi di democrazia che accompagna, o meglio anima, l’operazione covid. Un aspetto che dovrebbe essere considerato da giuristi e politologi onesti. Ciò che chiamo “lazzaronismo”, in analogia ai lazzaroni, la plebaglia manovrata da Ruffo di Calabria e i Borboni per la repressione della rivoluzione del 1799. Cioè la saldatura tra i poteri dominanti, che hanno voluto questo sovvertimento, e la massa di straccioni esistenziali, che fa il lavoro sporco. La vostra alta frequenza, una predominanza secondo alcuni, è tra i fattori causali reali della particolare virulenza in Italia di questa epidemia costruita; come fattore permissivo e come fattore favorente.
CENSURATO DOPO LA MIA RISPOSTA, INSIEME CON ESSA. Mago Zurlì. Lei è un grande. Dà lezioni agli immunologi, agli avvocati, ai Giudici Costituzionali, al legislatore, all’AIFA. Sono orgoglioso che l’Italia abbia dato i natali ad un genio poliedrico come lei. Se ritrova il cervello ce lo faccia sapere.
CENSURATO. @ Mago Zurlì: L’osservanza della Costituzione può proteggere anche indirettamente la salute fisica ed economica. E’ accaduto in Svezia; dove c’è chi ora chiede modifiche costituzionali. Oggi 27 dicembre 2020 nella graduatoria mondiale per nazioni della mortalità cumulativa da covid (Worldometer) l’ltalia è al quarto posto; incastonata nel gruppo dei paesi balcanici. E’ 24° la Svezia libera, che, la Costituzione avendo fatto da argine, è senza eccesso significativo di mortalità da giugno e non deve temere il futuro. Da noi dato il crollo economico provocato dalle misure imposte arbitrariamente e irrazionalmente sul piano tecnico biomedico, oltre che in spregio alla Costituzione, le prospettive, per le persone comuni, non per i privilegiati dei quali lei è lacchè, sono cupe. Forse non sono io ad essere un novello Virchow; appare dai risultati che sia piuttosto la classe dirigente, dopo decenni di selezione, a pullulare di soggetti che si sentono dei padreterni e invece – parlo anche per esperienza personale – impressionano per la prontezza knee-jerk (lei che cita il cervello) nel servire ciò che dovrebbero contrastare. Come conferma la sua difesa alla Cetto La Qualunque delle istituzioni. Compulsare, primo giorno di vaccinazioni, la Costituzione non per i danni continuati in nome del covid, ma per la prospettiva di ottenere dallo Stato bonifici da effetti avversi e per l’obbligo che ne conseguirebbe di farsi inoculare gli intrugli del megabusiness farmaceutico, è un insultarsi da soli.
CENSURATO DOPO LA MIA RISPOSTA, INSIEME CON ESSA. Martello. Procusteo; letterario, relativo al supplizio che, secondo la leggenda, Procuste infliggeva ai viandanti Anni che non si ammirava, attoniti, codesto siffatto quanto arcano forbito lemma !!!
CENSURATO. @ Martello. Capisco che la colpisca: chi è nel giro delle chiacchiere e degli imbrogli dà molta importanza allo scilinguagnolo. “Procusteo” l’ho ripescato dal vocabolario nonostante suoni ricercato perché è un modo sintetico di esprimere un concetto utile. Digiti “procrustean” su Google: oltre 6.6 milioni di risultati. Ma voi della cultura anglosassone prendete ciò che è da scartare e buttate via il buono.
@ alberto.irrera. Se i dati sono “incontrovertibili” come lei garantisce, tagliamo al testa al bue, e si zittiscano gli ignoranti complottisti, che non vedono il genio e la filantropia di Burioni e Ricciardi; e credono che il potere sia davvero capace di comportarsi come descritto da quel povero paranoico di Machiavelli. Nel toccare i diritti fondamentali lo Stato descriva per esteso, dall’inizio e per intero, nel dettaglio, senza rimandi bibliografici, senza gli “è ovvio”, “non vi è chi non veda” “la Scienza dice” la realtà materiale che lo autorizzerebbe a cestinare la Costituzione. Nella storia della scienza, non lo devo insegnare a lei così pervaso di spirito galileiano, tante volte è stato dato per scontato e indubbio ciò che non esisteva. Es. l’etere. E oggi abbiamo la prima epidemia della storia che non è direttamente osservabile dalla gente (a parte lo knock-on iniziale, Lombardia orientale, che puzza di opportuna strage causata da scelte politiche e mediche assurde e scellerate) ma è rilevata solo tramite indici “scientifici“ indiretti – per me criminalmente manipolati; e tramite il bombardamento mediatico e gli ordini da campo di prigionia. Curioso come il bizantino sistema giuridico italiano su questo tiri via, come un giudice che deliberasse dando per oro colato la versione del potente imputato.
@ alberto.irrera.Non è direttamente osservabile perché da quando le si attribuiva ai “dardi di Apollo” (Iliade, circa XII secolo AC) al colera ottocentesco le epidemie sono state un dato di fatto incontestabile, un fenomeno naturale che si impone, un cataclisma, come un terremoto o un’inondazione. Mentre oggi che ci sia un’epidemia catastrofica non ce ne accorgeremmo, se non ce lo ripetessero dall’alba a notte inoltrata i media. E le fonti ufficiali. Che però pretendono, sulla base di quattro chiacchiere bolse, come quelle che lei snocciola, che l’epidemia sia considerata un dato di fatto come ai tempi del turpe monatto che toglie dalle braccia della madre Cecilia. La scienza, quella vera rinchiusa in cantina, pone precise condizioni nell’avvalersi di indici indiretti, di definizioni operative, per descrivere la realtà. In questa tipica parodia scientista invece si usano indici sofisticati ma li si “valida” con raccontini, e trucchi di infima lega come quello dei test PCR tarati sui falsi positivi, uniti al considerare malattia grave e contagio che avanza l’infezione asintomatica e paucisintomatica, benefica per la popolazione. Si straccia la Costituzione sulla base del senso comune, quello che, scrive Manzoni, faceva paura al buon senso e lo portava a rinchiudersi. Che dire, accomodatevi. Non siamo cambiati molto dai tempi dei deliri di massa della peste del Manzoni. E dai tempi della inadeguatezza morale e intellettuale dei magistrati di allora, che Manzoni minuziosamente anatomizza.
@ alberto.irrera. Quindi l’epidemia c’è, ed è livello spagnola quando serve a giustificare manovre eversive; e non c’è grazie agli angeli in camice bianco quando bisogna spiegarne l’assenza di evidenza diretta. La sua Vanna Marchi e il mago do Nascimento esiterebbero prima di arrivare a tanto. Sulle strade della città virtuale, sui blog, oggi si incontrano gli stalker inversi come lei: quelli che vanno dietro alle persone, e non si staccano, per urlargli che non vogliono essere disturbate. La sua esibizione conferma che una legge che tolga diritti fondamentali senza presentare nella maniera più completa ed esplicita adeguate prove giustificative è una legge da magliari del diritto. Ora veda di andare a farsi vaccinare.
@ alberto.irrera. Non c’è bisogno di fare l’es. dell’Australia che non esiste perché non l’ho vista (derivato dall’aneddoto del cigno nero?). E’ più calzante quello degli incidenti stradali: non è che decessi e lesioni da questi incidenti non esistono perché molti non ne hanno mai visto uno. L’affermazione è però falsificabile: si può portare lo scettico sui luoghi degli incidenti. Alcuni cadaveri da incidenti d’auto sono tra i più impressionanti fra quelli che ho visto in sala settoria. Qui invece sceneggiate di camion ma niente autopsie e salme bruciate.
La scienza ha definito entità reali non osservabili direttamente ma maneggiabili per via operativa. Questa pratica, e il prestigio dei successi che ne sono derivati, non sono sfuggiti ai truffatori. Soprattutto in medicina. Così che oggi si trattano non malattie ma risultati di laboratorio. E si inventano o gonfiano malattie con indici di laboratorio. O epidemiologici. Che suonano scienza e sono patacche. Per questo chiedo che lo Stato produca le evidenze in base alle quali toglie diritti fondamentali. Per contrastare la spoliazione di diritti di base in nome di catene di frodi, tecnicamente da 4 soldi; politicamente schiaccianti.
In Lombardia orientale l’epidemia si è manifestata apparentemente come una vera epidemia. Ma una manifestazione puntiforme, abnorme, creata non dal virus, che infatti non l’ha ripetuta, ma per via politica e iatrogena; uno knock-on da copione. Come gli affogati nel Mediterraneo, omicidi a scopo persuasivo.
@ alberto.irrera. Le autopsie non sono state eseguite adeguatamente: solo un pugno di casi che consente il tokenismo che esibisci; perché, invece di organizzarle sistematicamente come era indispensabile, seguendo i previsti, semplici, protocolli di sicurezza*, ordini dal ministero hanno all’opposto consentito e incoraggiato la criminale distruzione di informazione preziosa (e di prove).
Dal sito che citi. Circolare: “Per l’intero periodo della fase emergenziale non si dovrebbe procedere all’esecuzione di autopsie o riscontri diagnostici…”. Commento del debunker: “nella lingua italiana “non si dovrebbe”” non significa “è vietato” o “è proibito” “. Davanti a questi bizantinismi i ladri, le prostitute, i piccoli truffatori mi sembrano al confronto limpide figure di gentiluomini e gentildonne. Quelli che proprio non capisco, che mi sembrano davvero di un’altra razza, sono coloro che sudano per anni sui libri, in questo caso di diritto (ma vale anche per gli argomenti “scientifici”) per poi produrre o approvare direttive, qui disposizioni-raccomandazioni al condizionale, che dirigono gli eventi verso il caos e lo sbando; la cura essendo quella di sottrarsi a qualsiasi responsabilità, col metodo Badoglio: “Un ordine ben scritto deve impegnare chi lo riceve e non chi lo scrive”.
*Autopsy in suspected Covid-19 cases. J Clin Pathol, 2020. 73:239.
@ alberto.irrera. La tua repulsione perché apparterremmo alla stessa specie biologica non è come dici reciproca. Humani a mi nihil alienum puto. Certo, se la smettessi di tampinarmi e non mi facessi sentire il tuo alito di avvinazzato sarebbe meglio.
Una delle cose che accomuna la figura del prete e quella del medico è che entrambi li fanno i fedeli e i pazienti, essendo in larga parte proiezioni di desideri. Mi comunichi che ti affiderai a medici di tua fiducia, non a me (che pure non ti chiedo di ascoltarmi; né penserai che se ti rispondo è a te che mi rivolgo). E’ bene che sia così. La conoscenza di cosa attende quelli come te spegne in me l’impulso di rivalsa che cerchi di suscitare coi tuoi insulti sguaiati fino ad essere comici. Anzi pensando a come possono venire conciati quelli come te ti abbraccerei; se non fosse per il tuo fiato.
Tu ha la capacità di evidenziare, sia pure imbrattandoli con le tue deiezioni, punti importanti. Come quello degli effetti dei criteri in vigore per la selezione della classe dirigente. Il Fatto cartaceo, 30 dic 2020: “Carlassare: La Carta tutela la vita, il vaccino può essere obbligatorio per legge”. La costituzionalista è stata proposta come Presidente della Repubblica. La sua uscita è di quelle che fanno curriculum davanti ai poteri che decidono questa carica, e le altre. Ed è dello stesso livello della persecuzione di Ippolito da parte di Saragat; e per Cossiga e Napolitano dei legami con le ambasciate USA e UK durante l’eliminazione di Moro.
@ alberto.irrera. Come ti viene in mente che tu sia scemo. Però, ancora qui? Poi non dire che se non ottieni il vaccino è colpa mia che ti ho trattenuto. Ascolta i tuoi ribosomi, che fremono d’impazienza per tradurre lo mRNA Pfizer. Corri a prendere il bigliettino, astieniti dal cicchetto per il tempo della fila, e sarai libero e felice. Potrai partecipare anche al Carnevale di Rio, per il quale francamente sembri più portato che per questi barbosi argomenti.
CENSURATO. @ alberto.irrera.Tu sei il prototipo dell’italiano pessimo. Del resto, abbiamo alti giudici che legittimano obbligatorietà di vaccini con tautologie da bambini, “è per la salute, quindi sì”, invece che sulla base di dati solidi. Prendendo per fondamento, loro che si occupano dei fondamenti delle leggi, definizioni di malattie, epidemie, e relativi vaccini, pseudo-operative: in realtà grottescamente stipulative. Giudici per i quali la forma, l’uso di una legge, conferirebbe il potere dell’imperatore secondo la famosa poesia di Cecco Angiolieri.
Sei pessimo, peggio che scemo, perché alla soggezione pecoresca verso il potere aggiungi l’aggressività becera verso chi si oppone a ciò che servi a tuo danno. Lo hai mostrato con questo tuo show a difesa delle favole ufficiali sul covid, e ora ripeti diligente un altro capitolo del catechismo: la vittoria della civiltà, Biden, Zingaretti (!) etc. contro le tenebre, Trump, Salvini e c. Ubriaco di chiacchere, inutile farti osservare che si sono semplicemente invertiti i ruoli. Prima la falsa opposizione la faceva la spocchiosa sinistra; ora la politica viene fatta gestire a personale che si presenta come progressista e la falsa opposizione la fanno figure e gruppi riconducibili alla destra buzzurra. Mentre sono proibite sia valide istanze socialiste sia valide istanze conservatrici. Accidenti al meglio, dicono a Siena.
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29 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccino Covid, Miozzo (Cts): “Sia obbligatorio in ospedali e Rsa”. Sileri: “Contromisure solo se non raggiungiamo due terzi popolazione””
Il terrorismo è anche epurazione e minaccia. Senza gli omicidi dei giuslavoristi D’Antona e Biagi, nei quali appaiono come al solito i servizi* non avremmo a dettare legge il giuslavorista Ichino, che inventa l’obbligo, indiretto, tramite il ricatto e la violenza del licenziamento, per una persona di riconoscere diritti di possesso sul proprio corpo al business farmaceutico. In nome di una eroica resistenza a una pestilenza che a differenza di quelle dei secoli e millenni precedenti necessita del colossale sforzo bellico dei media, delle grottesche manipolazioni di esperti compiacenti e dei diktat da campo di prigionia del personale politico per venire percepita, essendo altrimenti invisibile.
Anche le epurazioni e minacce ai medici in nome della deontologia avranno conseguenze funeste. Sia quelle prospettate urlando, per intimidire, che quelle eseguite more mafioso in silenzio e per via obliqua, con l’aiuto di benemerite istituzioni, impresentabili assassinii morali di Stato (su commissione estera, al solito). La deontologia che viene qui applicata è quella di Glenglarry Glen Ross (titolo italiano “Americani”): una Cadillac Eldorado all’agente immobiliare che vende più robaccia, licenziamento per chi non vende. Produrrà una razza pura di medici-piazzisti. Dove quando richiesti la distanza tra quello che fanno credere al paziente e la verità è come quella di Glengarry Glen Ross.
*F. Dezzani. Omicidio Marco Biagi: il terrorismo di Stato è fra di noi. 4 marzo 2015.
@ Leone1. E’ una sciocchezza che chi è competente non può essere un corrotto. Si può essere competenti e corrotti; e non è raro. “Il mondo è pieno di scienziati e intellettuali che si prostituiscono al potere e ne avallano tutte le abiezioni”, ha scritto Pareto. A proposito di “problematiche di natura psichiatrica”, non andrebbe trascurata la presenza tra chi occupa posti di comando, con una frequenza superiore a quella della media generale mostrano alcuni studi, di soggetti portatori di tratti sociopatici. Tratti che si è visto si presentano in associazione, come espressione di una base comune. Es. la cosiddetta “dark triad”: sociopatia, narcisismo, machiavellismo. Al seguito di questi “generali” ci sono le truppe ascare di quelli che sono sia incompetenti sia corrotti.
@ Leone1. Io dovrei produrre documenti per indurti a non vaccinarti? C’è un doppio equivoco. 1) Corri a vaccinarti; data la gravità della situazione, lasciamo che il Moloch medico non resti troppo affamato. 2) Io parlo di chi non vuole essere vaccinato, caso nel quale è a chi afferma, cioè a chi vuole imporre agli altri l’inserimento di codici genetici alieni nelle cellule del loro corpo, che spetta l’onere della prova.
Leone1: Codici genetici alieni? ma ti senti bene?
CENSURATO: @ Leone1: Anche tu sei un alieno. Alieno dalla conoscenza del vocabolario. Posala ogni tanto quella playstation.
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30 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Istat: “Tra febbraio e novembre 84mila morti in più rispetto alla media”. Seconda ondata più letale della prima in Piemonte e Valle d’Aosta”
Andrea Bellelli: Finalmente l’ISTAT pubblica il dato più importante sull’andamento dell’epidemia, quello che consente una stima realistica dell’entità del fenomeno.
Finalmente. Ma occorrerebbero indici ulteriori per catturare adeguatamente il fenomeno, non trascurando che il fattore microbiologico virale non è l’unica variabile esplicativa.
Svezia, pestilenza covid + misure minime: da giugno senza eccesso di mortalità. 23° al mondo per mortalità covid, non rischi di sfacelo economico.
Italia, pestilenza covid + manipolazione che ha sconvolto vita normale e assistenza sanitaria: eccessi di mortalità recidivanti e in crescendo. Ai vertici delle statistiche mondiali per mortalità covid e crollo economico.
Quanti dei morti, ripuliti dal timbro “covid” dei brogli diagnostici, sono da manipolazione? In Germania un funzionario del ministero dell’interno è stato censurato per avere prodotto, con 10 medici di rango, uno studio che mostra che le misure anticovid non avrebbero dato benefici ma un’ecatombe; fino a 125000 morti *.
Con l’interpretazione naive dell’eccesso di mortalità come segno che la manipolazione non è stata sufficiente, i politici le proseguiranno e aggraveranno. Aiutati dai terrapallisti, insaziabili nel chiedere serrate, segregazioni, sfasci, bavagli, obbligo di processare RNA estraneo nei nostri ribosomi e morte civile per chi rifiuta, etc. .
*In: Coronavirus. False alarm? Facts and figures. Reiss, Bhakdi. Citaz. 146.
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5 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Trinchella “Vaccino Covid, Garattini: “Serve informazione completa e umile. E con i giovani ci aiutino i modelli di tv e sport. Patentino? Per ora no””
Andrebbe riconosciuto che la diffusione al pubblico di informazione medica e la propaganda di trattamenti medici costituisce atto medico, e che debba comportare le relative responsabilità. Sarò un fanatico come dice Garattini, ma sconsiglierei di stare a sentire testimonial interessati come attori (1, 5) e sportivi (2) su questioni di salute. All’opposto, bisogna cercare informazione solida, non mediatica, non essendo affidabile neppure quella degli scienziati “embedded”. Es. su come la misura del reproduction number, sbandierata per giustificare le serrate e le clausure sia poco affidabile (3) e come con esso si sia creato “a monster” (4) per fini politici (in conformità alle leggi di Campbell e di Goodhart sulla manipolazione degli indicatori a rilevanza politica). Mescolare scienza e intrattenimento genera mostri. L’uso fallace dello R apparve nel 2011 nel film catastrofista “Contagion”, con G. Paltrow (5).
1 Gwyneth Paltrow lancia “L’odore della mia vagina”: la sua candela scatena le polemiche ma è sold-out in poche ore. Il Fatto 12 gen 2020. Fauci held Zoom call with Gwyneth Paltrow […] on Covid-19. Just the News 2020.
2 Zika: storia di un’epidemia artificiale. Critica scientifica, 15 feb 2016.
3 Why Ro is problematic for predicting Covid-19 spread. The scientist magazine 2020.
4 The limits of R. Nature 2020.
5 The Misunderstood Number That Predicts Epidemics. Vice.com 2014.
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6 gennaio 2021
Blog de il Fatto
Commento al post “Maria Fida Moro aderisce alla raccolta firme di Fratelli d’Italia contro Conte. “Cancellati i diritti inviolabili dell’uomo, gente terrorizzata””
Parole antifasciste che portano acqua a un partito postfascista; contro una “sinistra” che serve il fascismo liberista. Un inviluppo che è simbolo dell’avvenuto scambio di ruoli tra destra e sinistra: ora politiche di destra nera vengono fatte condurre alla falsa sinistra, e la falsa opposizione per tenere buono lo scontento la fa la destra populista. Maria Fida Moro appare avere una vulnerabilità alle influenze esterne, e quindi ad essere strumentalizzata.
L’appello della figlia di Moro sembra provenire da un’altra epoca, di quando gli ideali del dopoguerra non erano ancora del tutto spenti. Il suo valore è nel cambiamento in interiore homine che può produrre: il recupero della percezione corretta della realtà, alterata dalla paura indotta dalle mistificazioni della propaganda, nella quota di italiani che non hanno l’animo di quei cagnolini che, ringhiosi con gli estranei, al fischio del padrone gli portano in bocca il guinzaglio col quale verranno legati. La maledizione che Aldo Moro rivolse ai colleghi di partito, ”il mio sangue ricadrà su di voi”, si sta compiendo per larga parte del popolo, per il vizio della povera gente di credere e obbedire al più forte, e combattere per lui attaccando chi gli resiste, nell’illusione di fare così il proprio interesse.
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8 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, la rivoluzione della Svezia: il governo dà il via libera a chiusure e multe. E i numeri della pandemia preoccupano”
Worldometer riporta per oggi, 8 gennaio 2020, 31 (trentuno) nuovi decessi covid per la Svezia, e 620 per l’Italia. Media giornaliera su 7 giorni al 7 gennaio: Svezia 13 (tredici), Italia 448. Decessi totali Svezia 9433 (esattamente come riporta qui Il Fatto, quindi i dati sono aggiornati), Italia 77911. Ciò contrasta con quanto scrive qui la giornalista Danieli: “Registrati 171 nuovi decessi in 24 ore”. La Reuters riporta: “The country registered 171 new deaths, taking the total to 9,433. The deaths registered have typically occurred over several days and sometimes weeks”. Su Worldometer la mortalità covid giornaliera più alta in Svezia è stata di 115, l’8 e il 15 aprile 2020. I 171 casi che compaiono sui media ma non nelle statistiche appaiono riferirsi “tipicamente”, cioè in accordo con l’andamento attualmente tranquillo della loro curva, a periodi di “diversi giorni e a volte settimane”. Non come viene fatto credere ai decessi nell’arco temporale di 24 ore. Probabilmente aggiustamenti per dati arretrati cumulati nelle ferie: la Reuters prosegue riferendo che nel periodo natalizio le morti vengono riportate in ritardo. Come vantare una busta paga di 4000 euro quando include 7 mesi di arretrati dello stipendio di 500 euro. Dati, mosse politiche e informazioni mediatiche sono livelli disaccoppiati in questa pestilenza.
@ Sasso Pietro. Sweden statistics (l’omologo dell’Istat): Excess mortality in Sweden is followed by mortality deficit (15 ott 2020). L’istituto monitora, pubblicando dei report, anche la disoccupazione dato il covid. Da noi i nostri scienziati hanno deciso che la gravità della pestilenza rende accettabile trascurare il dettaglio che alla popolazione per sopravvivere occorre avere dei redditi sufficienti, oltre che non venire a contatto con questo virus che non perdona – secondo la vulgata. Così che agli indici epidemiologici non vengono affiancati quelli economici. Indici epidemiologici manipolati, es. facendo “ a monster”* del reproduction number; che fa parte del modello SIR al quale però amputano, sostituendola col falso concetto opposto, la componente fondamentale, che l’aumento degli infetti (che identificano fraudolentemente coi malati; per di più tramite test tarati sulla falsa positività) autolimita l’epidemia. Una manomissione che in Svezia non hanno eseguito; e i fatti stanno dando loro ragione. Le fonti svedesi (che riporto via Worldometer) appaiono più serie delle nostre. Da noi poi abbiamo disinformazione come quest’altro trucchetto da magliari per falsificare il confronto tra l’Italia col più dissennato lockdown e la Svezia senza lockdown.
* The limits of R. Nature 2020.
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12 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Bellelli “Immunità e varianti, due domande cruciali sul Covid-19”
“Diseases which kill most of the people they infect and also spread efficiently are very rare, and are usually confined to disaster movies.”
Una domanda che vorrei fare a biostatistici onesti è sulla creazione di indici epidemiologici adeguati alla situazione. Con l’uso politico dello Re si è creato “un mostro” ha commentato uno specialista su Nature. Dati i limiti di R. Data la scarsa accuratezza dei tamponi, i tanti falsi positivi e i falsi negativi. Dati i benefici (negati e occultati) dell’acquisizione della preziosa immunità di gregge naturale al costo risibile dei sintomi lievi della reazione fisiologica dell’organismo in soggetti sani. Dato il basso infection fatality rate, e l’alta selettività per i fragili. Dati gli sfaceli sociali, economici e giuridici del lockdown. Per questo e altro, si dovrebbero cercare indici validi. Per esempio, considerare non lo Re “reale” (reale per modo di dire) sugli infetti, ma, astraendo, un reproduction number teorico sui malati: quanti malati “crea” un malato, non biologicamente, ma di fatto dato il complesso di circostanze reali. La malattia clinica andrebbe definita con precisione, come insieme di sintomi e dati come la saturazione di O2. Regolare le misure su questo “Rm” permetterebbe di controllare questa epidemia, presentata in termini cinematografici, evitando eccessi e minimizzando i danni da lockdown. Ma a giudicare delle statistiche manipolate e grottesche che vengono diffuse, appare che manchi la volontà di fare bene.
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14 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, la Francia anticipa il coprifuoco alle 18. Merkel pensa a un lockdown rafforzato dal 20 gennaio. In Svezia 351 morti: mai così tanti”
Pubblicato al secondo tentativo
Worldometer, 14 gen 2021. Morti totali Svezia: 10185, come riporta qui il Fatto; i dati sono quindi parimenti aggiornati. Nuove morti: Svezia 31, non 351. Italia 522.
Reuters, 14 gen 2021. Titolo: Sweden reports record daily number of COVID-19 deaths, but infection rate may have peaked.
Nel testo: The country of 10 million inhabitants registered 351 more deaths since Wednesday, statistics from the Public Health Agency showed, and reported 6,580 new coronavirus cases, with the daily number trending lower since late December.
The latest number of deaths are likely to have occurred over several days and weeks, with many from the Christmas period being registered with a significant delay.
Ovvero in un giorno sono stati aggiunti alle statistiche, aggiornandole, 351 decessi che si sono verificati non in un giorno, ma nel corso di diverse settimane precedenti. 351 morti/giorno sarebbe più del triplo del picco massimo toccato dalla Svezia nell’aprile 2020. Un’altra delle quotidiane falsità.
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18 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Miozzo: “Curva sotto controllo, abbiamo risultati migliori di altri paesi europei. Confido che il ritardo Pfizer si risolverà in una settimana”
Miozzo, coordinatore del CTS, 18 gen 2021: l’Italia sta lavorando bene, i sacrifici dei cittadini stanno dando risultati, abbiamo risultati migliori di altri paesi europei.
Worldometer Coronavirus, 18 gen 2021, h 17:30. Italia prima in Europa per numero di nuovi morti. Terza al mondo dopo Russia e Messico; che però hanno circa la metà di nuovi morti rispetto a noi quando si rapporta il numero dei decessi alla popolazione. L’Italia continua a primeggiare nell’associazione tra danni alla nazione da misure anticovid e risultati negativi, entrambi elevati.
[Nota: il dato aggiornato di Worldometer mostra per lo stesso giorno un numero di morti per milione di abitante di UK e Germania superiore a quello dell’Italia, pur restando la loro mortalità cumulativa per milione di abitanti inferiore a quella dell’Italia; di oltre la metà nel caso della Germania. L’Italia ha registrato 6.2 morti covid per milione contro una media europea di 4.9.]
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11 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di F.A. Grana “L’appello di Papa Francesco per il vaccino: “È etico, io lo farò. In gioco la salute, ma anche la vita tua e degli altri. Inspiegabile il negazionismo suicida””
Censurato in blocco insieme agli scambi con altri lettori
vedi: Incentivi e ricatti ai cittadini per medicalizzarli
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19 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di S. Borsellino “Rosario Cattafi, dopo quattro anni di attesa per un’udienza il reato di mafia rischia la prescrizione”
Solidarietà e gratitudine a Salvatore Borsellino e agli altri estensori per il dossier su mafia e antimafia a Barcellona Pozzo di Gotto. Costituisce anche un antidoto alla retorica dell’antimafia, svelando una realtà sconcia.
“Diseases which kill most of the people they infect and also spread efficiently are very rare, and are usually confined to disaster movies.”(C. Yates, Senior Lecturer in Mathematical Biology, University of Bath). Si può adattare il concetto alla mafia: anche il crimine organizzato che sia allo stesso tempo potente e longevo è un’entità cinematografica. A meno che qualche potere sovrastante non ci metta la coda, tramite i ruffiani che lo servono. Sia virulentando il Male, favorendolo, per servirsene come strumento; sia esagerandone la rappresentazione, per atteggiarsi a integerrimo paladino. Allora si possono avere pestilenze infinite; e mafie infinite.
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20 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Galli citato al Senato da Conte spiega su La7: “Abbiamo più morti della Germania ma la letalità è identica, cioè il 2%””
La Germania è 45° al mondo per decessi cumulativi rispetto alla popolazione. L’Italia, unica tra i grandi paesi, è nel gruppo di testa della graduatoria mondiale. Worldometer Coronavirus, 20 gennaio 2021, morti cumulativi per milione di abitanti: Italia 1376/1M, Germania 587/1M.
Non dovrebbe stupire, o essere presentato come merito, che la stessa malattia abbia la stessa proporzione di casi ad esito infausto in Italia rispetto a un’altra nazione europea. L’aspetto importante è che la letalità in Germania è stata gonfiata ad arte, rispetto a un realistico 0.1-0.4% (non diverso da quello delle ricorrenti ILI, influenza-like illness), come mostrano nel dettaglio ricercatori tedeschi (Reiss K, Bhadki S. Corona false alarm. Facts and figures). L’Italia fa come la Germania nel gonfiare il dato.
Entrambi i paesi ora fanno artatamente figurare una letalità del 2%, ponendo così il covid prossimo alla classe di letalità alla quale appartengono il colera in Africa, e la Spagnola di 100 anni fa (ma dove a morire erano prevalentemente i giovani), per giustificare le misure recessive. La Germania lo fa con meno della metà dei morti attribuiti al covid, il 42%, dell’Italia. E con misure meno da paese sotto occupazione che in Italia. In Germania stessa recita badando a infliggersi meno danni.
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20 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Brescia, sviluppato nuovo sistema di sanificazione per bus e treni: “Una nube in grado di inibire il coronavirus” “
Nella metro di Brescia gli altoparlanti invitano alla “disciplina”. Testuale. La disciplina include il controllo del biglietto sul mezzo in corsa, come sui treni, col controllore che se lo fa consegnare, lo esamina e lo restituisce. Controllo che, richiestomi davanti alla porta al momento della fermata di destinazione, mi ha obbligato a scendere alla fermata successiva. E che comporta anche quella violazione del distanziamento e quei contatti non necessari che si dice essere questione di vita o di morte. Forse l’inventiva bresciana potrebbe dare al mondo anche un sistema più efficiente e igienico, e meno arbitrario e molesto, di controllo dei biglietti. Es. con tornelli. La mia impressione è che, imbevuta di cultura pretesca, sia piuttosto orientata a sfruttare ogni pretesto per escogitare, insieme a quelli per fare soldi, sistemi di sorveglianza disciplinare. Nella tragica farsa covid, che sta dando potere alla piccineria*, questa e altre misure anticovid del Comune di Brescia sono spesso a “vergini dai candidi manti”, dal celebre innominabile poemetto goliardico.
* The pandemic has empowered the petty. Spiked, 20 nov 2020.
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22 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Gomez corregge Calenda sul tasso di letalità e mortalità: “Se vuole insegnare il mestiere anche a Galli…””
Anche il tasso di letalità è stato reso ambiguo; cosa non difficile nel caso del covid, con uno spettro di gravità clinica della massima ampiezza, da asintomatico a letale, e con una distribuzione di frequenza della gravità clinica fortemente skewed, asimmetrica. La letalità è qui un indice adatto ai giochi delle tre carte delle versioni ufficiali, e alle guerre tra bande per chi deve gestire l’operazione.
Non c’è indice scientifico che non possa essere manipolato, materialmente o nell’interpretazione. Soprattutto quando assume valore politico: legge di Campbell e legge di Goodhart. Ma a voler togliere la scienza dal postribolo, e fare un primo passo verso la chiarezza, l’onestà, la tutela della salute, il rispetto della Costituzione, si dovrebbe accantonare quest’indice guastato, e usare al suo posto due indici distinti, mostrando entrambi e scegliendo quello adatto a seconda di ciò di cui si sta trattando. 1 ) lo “infection fatality rate”, la proporzione di quelli che muoiono di covid tra coloro che sono stati infettati dal Sars-CoV-2 (al netto dei tanti falsi positivi). 2) il “case fatality rate”, la proporzione di quelli che muoiono di covid tra coloro che si sono ammalati di covid. Però così si intralcerebbe la confusione madornale tra infezione biologica e malattia infettiva, e quella pure madornale tra l’infezione come causa principale di morte vs. fenomeno terminale o concomitante. E sarebbe più difficile inventarsi di stare resistendo sul Piave mentre si tradisce.
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25 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di D. Fiori “I morti Covid in Italia e i paragoni con altri Paesi: dalla letalità all’eccesso di mortalità, quali dati guardare e cosa sappiamo finora”
La letalità come “rapporto tra numero di morti e diagnosticati positivi” del tele-infettivologo Galli (i tele-epidemiologi stando zitti), ovvero lo infection fatality rate, è qui un indice equivoco e facilmente manipolabile, data la facilità dell’attribuire decessi al virus e di creare falsi positivi, e anche falsi negativi, coi test di laboratorio. Andrebbe considerato, a maggior ragione per una malattia a spettro di gravità amplissimo e fortemente asimmetrico, il case fatality rate, il rapporto tra numero di morti e quello di coloro che sviluppano la malattia accertata e conclamata. Però così si intralcerebbe la confusione madornale tra infezione biologica e malattia infettiva, e quella pure madornale tra l’infezione come causa principale di morte vs. fenomeno terminale o concomitante. Inoltre il case fatality rate, correttamente misurato, permetterebbe di ridurre gli sfaceli sociali ed economici, dovere che purtroppo non sembra affatto essere una priorità.
L’eccesso di mortalità appare come un buon indice; invece si presta, cambiando la baseline, a fargli dire bianco o nero a piacimento, tanto che viene sconsigliato: Final Report on Swedish Mortality 2020, Anno Covidius; The Many Ways “Excess Deaths” (“Överdödlighet”) can fool you. Un altro aspetto di questa tele-epidemiologia di comodo è l’omertà sulle continue fluttuazioni di mortalità e sui “tempo effects”, coi quali si possono fare figurare artatamente pericoli, danni e meriti.
@ Aureliano Sirio Aurobindo Pucciarelli. Nel sentire comune la medicina, antica pratica antropologica, è cura, è fare qualcosa. Molto più spesso di quanto il pubblico non creda, è fare qualcosa anche se inutile o dannoso. Invece la medicina razionale è in primo luogo ottenere e fornire informazioni corrette e utili sulle malattie. Dalle quali si può derivare cosa fare. E non meno importante, ripeto non meno importante, cosa non fare; anche frenando la tendenza innata alla medicina come pratica antropologica. Ciò è ancora più vero a livello collettivo, di public health, come ora. Lo Stato ha un preciso dovere di dare un quadro veritiero e fedele. Per regolarsi di conseguenza. Queste “statistiche” manipolate senza vergogna sono un crimine di dimensioni sconfinate. Dietro alla facciata “scientifica” di cartapesta, stiamo tornando ai fantasmi macabri della medicina dei secoli passati. Un crimine voluto da poteri molto grandi e messo in atto da esecutori – e conniventi – molto piccoli.
@ Aureliano Sirio Aurobindo Pucciarelli. La vita è piena di truffatori che gridano all’emergenza per imbrogliare. L’emergenza che giustifica “scorciatoie” è un classico delle truffe piccole e grandi. Le truffe biomediche di alto livello hanno alle spalle poderosi studi di sviluppo di tecniche sofisticate e complesse per ingannare. I libri accademici che le descrivono sono letture pesanti quanto un manuale di biochimica o di economia: occorre un notevole lavoro per produrre le puerili favolette che, presentate al pubblico – e ai medici – come scienza e verità, fanno immediatamente presa e arrivavano dritte ai piani profondi della psiche.
Presunta o vera, un’emergenza non dà la licenza di correre di qua e di là come pecore pazze, invece di applicare procedure, derivanti da conoscenze note, che spesso, contrariamente a quello che sostiene l’imbroglione, non sono più lente di quelle fraudolente, e invece abbreviano il periodo di crisi. Es. è più semplice, e non più lento ma più veloce, contare coloro che sviluppino una polmonite che sia validamente attribuibile al covid che quelli che risultino positivi a screening di massa con un test definito inadatto a diagnosticare la malattia infettiva e adatto a farla figurare falsamente, dallo stesso scienziato che ottenne il Nobel per averne ideato la tecnica di base. Le diagnosi di causa di morte veritiere richiedono più tempo di quelle automatiche da covid; ma non molto.
@ ciapistess. Di recente la CIA si è pronunciata nel senso di una presenza degli alieni. Il F. Q. non solo ha riportato la notizia (Cia svela i dossier segreti sugli Ufo: tutti gli avvistamenti che confermerebbero la “visita periodica” degli extraterrestri. 15 gennaio 2021) ma ha ripreso a pubblicare gli articoli di Bibolotti, che sembrava sparito: “Ufo, il silenzio della scienza sui dossier desecretati è inquietante” 21 gen 21.
I test inaccurati sono dovuti agli alieni? Io ho una tesi ancora più estrema: il grande business biomedico, capisco che suoni assurdo, non ci vuole bene ma fa i suoi interessi; e, volto al profitto, gli conviene lasciare agire e amplificare imperfezioni insite nei test. Le imperfezioni e la loro coltivazione sono ben descritte nella letteratura scientifica. Il mio radicalismo si spinge a evitare come irritanti le teorie sugli alieni; e neppure gli autorevoli articoli de Il Fatto mi smuovono da questo mio pregiudizio. Penso invece che superati gli sboccati commenti immediati su chi vi crede – e quelli pure scurrili su chi le usa per fare caciara – sia interessante capire come la scienza dei fumetti faccia presa su persone adulte, perché articoli pro-ufologia compaiono su un quotidiano di punta condotto da persone professionalmente capaci come questo accanto alla versione canonica sul covid, e d’altra parte quale sia il rapporto tra il vantarsi di non credere agli UFO e il credere a Galli.
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26 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di F.A. Grana “‘Giornali fotocopia, senza consumare le suole’. La critica del Papa ai media non va già archiviata”
“Francesco dimostra di essere maestro in quanto testimone. E i giornalisti?” E che devono fare. Si adeguano, se non vogliono finire nelle scarpe di Silvio Magnozzi. Es. i miei commenti all’articolo del F.Q “L’appello di Papa Francesco per il vaccino: “È etico, io lo farò. In gioco la salute, ma anche la vita tua e degli altri. Inspiegabile il negazionismo suicida”” li hanno censurati in blocco, nonostante abbia sollevato tra l’altro il tema, che sarebbe compito dei giornalisti rendere noto, degli incentivi e ricatti al pubblico per fare assumere il ruolo di paziente (Incentivi e ricatti ai cittadini per medicalizzarli. Sito menici60d15). Senza la censura l’informazione sarebbe meno fotocopia. Il papa, come è tipico di chi ha attitudine al dominio, rinfaccia ai giornalisti un conformismo del quale lui è tra i beneficiari. Il papa fa da testimonial a prodotti biotech sfornati al volo perché le persone corrano a farseli iniettare, invece di applicare la virtù della prudenza. Un esempio di ciò che è uniformemente assente dai media principali: “They have tried to make coronavirus vaccines for decades with no success. A vaccine was developed against another coronavirus 30 years ago, but when tested in cats, they fared worse than cats that were not vaccinated” (P Gotzsche, 131500 citazioni). Essendo papa è un testimonial coi gendarmi: obiezioni sui campi tecnici ai quali fornisce una patinatura etica vengono represse come al tempo della Roma del Belli.
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28 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Corazzoli “In Val d’Aosta tampone obbligatorio per gli insegnanti in caso di un focolaio in classe”
Una imposizione priva di razionale onesto, che alimenta e aggrava l’epidemia pompata e i danni che ne derivano per le persone comuni, alla salute e al resto della vita. Allora è vero che le amministrazioni valdostane sono permeabili al crimine organizzato; e questo che sta trasformando la popolazione in un paziente in cura permanente – in cura per comodi pericoli alla salute corporate-backed, a scapito dei malati veri – è quello giusto cui aggregarsi, non essendo perseguito ma condotto in concorso con lo Stato.
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30 gennaio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Lamezia Terme, inaugurato l’anno giudiziario nella nuova maxi-aula bunker. Il pg: “Un miracolo organizzativo, grazie al ministero”
La concezione che i risultati della ricerca biomedica siano ottenibili ponendovi sufficienti risorse e organizzazione, come per una forma di ingegneria, è legata al nome di Vannevar Bush. Che la difese davanti alla commissione USA sui farmaci di Kefauver; a proposito di mafia, lo stesso Kefauver della commissione che identificò Cosa nostra. Kefauver non ebbe successo nel fermare né la mafia né la degenerazione affaristica della medicina. E’ in base alla distorta ideologia tecnocratica di V. Bush (che omette la parte che sarebbe valida, quella di controlli di sicurezza di tipo ingegneristico, “aviation model”, in biomedicina) che oggi abbiamo, trovandolo naturale e attribuendolo all’eccezionale sforzo, un magico proliferare di vaccini per il covid; nonostante “They have tried to make coronavirus vaccines for decades with no success. A vaccine was developed against another coronavirus 30 years ago, but when tested in cats, they fared worse than cats that were not vaccinated” (P. Gotzsche).
Analogamente, appare improprio identificare l’efficienza giudiziaria in difesa della legalità con la costruzione di un’aula da 950 posti in 6 mesi. Per me la vanteria è occasione di un mesto sorriso, sapendo come a Lamezia si esibisca la lotta alle fogne che stanno in basso per meglio favorire quelle che stanno in alto, e in particolare quelle del grande business biomedico.
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4 febbraio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, “valutare sanzioni contro i medici no vax”: la decisione dell’Ordine di Bologna”
La medicina può nuocere. Soprattutto quando sia legata a interessi economici e politici. Vi sono due tipi principali di barriera contro i danni da medicina: soglie adeguate di evidenza scientifica e il giudizio onesto, basato su conoscenza e esperienza, dei medici. La prudenza, invocata quando si tratta di imporre lacci e bavagli alla popolazione, è tra i doveri del medico: ci sono stati diversi casi di farmaci immessi in fretta che hanno creato disastri. Come ha notato lo associate editor del British Medical Journal, l’evidenza scientifica è insufficiente*. P Gotzsche, 135000 citazioni, sostenitore dei vaccini purché ben testati: “They have tried to make coronavirus vaccines for decades with no success. A vaccine was developed against another coronavirus 30 years ago, but when tested in cats, they fared worse than cats that were not vaccinated“. Si stanno calpestano principi scientifici, buon senso, etica, legge. “Il pericolo è che se [il medico] cessa di riflettere per conto suo, diventa un vero robot capace soltanto di un lavoro automatico, che lo pone allo stesso livello del commesso di farmacia, dispensatore di specifici per ogni male, dal foruncolo alla sifilide” (Osler). Il medico post covid che recita la parte dell’uomo di scienza empatico ma è un venditore ricattato sarà un ottimo affare per la bottega, un pessimo affare per i clienti.
* Peter Doshi: Pfizer and Moderna’s “95% effective” vaccines—we need more details and the raw data.
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14 febbraio 2021
Commento al post di A. Tundo “Speranza blocca lo sci fino al 5 marzo: “Rischio varianti”. E l’unità nazionale va subito in crisi: Lega, Italia Viva e Regioni contro il ministro”
Lo sci è un’attività voluttuaria, come altre attività bloccate e indicate come irresponsabili e perverse; lo sci di massa, espressione della società dei consumi, è discutibile sul piano culturale. Però le vacanze invernali sono anche un settore di fatto dell’economia legale. Qui sta avvenendo come per quei tutori che derubano e sfruttano i minori loro affidati dietro a una maschera arcigna, come a mostrare che sono duri per il bene dei bambini. Lo Stato matrigna, che crea impoverimento e dice che è per il nostro bene, dovrebbe produrre i dati quantitativi giustificativi di tutte queste continue sospensioni delle libertà e dei diritti di base. Dovrebbe documentare i danni potenziali alla salute che dice di prevenire, mostrando le previsioni quantitative e i modelli sui quali si basano. E il danno economico reale in euro agli operatori e quindi al Paese che deriva dal suo intervento. E anche il costo in euro dei ristori e dei mancati introiti fiscali, sia per le casse dello Stato sia per le tasche del singolo cittadino comune.
@ Valter Fiore. I disegnini sulla pandemia li producete di continuo come Sindona costruiva le barchette di carta. Qui c’è una emergenza che, definita sui pronunciamenti a porte chiuse del CTS, e su racconti terrificanti e disegnini allegati, oltre a permettere di strozzare il Paese esenterebbe dal mostrare adeguatamente i motivi e gli effetti dello strozzamento. Invece di saturare i media con la disinformazione e i troll, che i responsabili rendano noti i modelli epidemiologici predittivi coi quali impongono le varie serrate; e la contabilità sui conseguenti danni. Non ci deve essere economia in nero; ma neppure leggi o disposizioni in nero, tanto più quando, in nome di un asserito bene superiore, sospendono diritti naturali e costituzionali e spengono i motori che tengono in volo l’economia.
@ Luca Pignataro. L’aspetto etico deve venire sempre per primo e sovrastare il resto (mentre non va mescolato con quello tecnico, come lubrificante di frodi, prassi comune). Diversi casi mostrano come l’argomento del medicalizzare per risparmiare sia pretestuoso, e porti a un aumento indebito dei costi. Soprattutto con l’appello alla “prevenzione”. Una descrizione che si applica ai nostri giorni: The extension of ‘health care’ to the healthy is a relatively simple matter. The healthy must be persuaded that feeling healthy is not the same as being healthy, otherwise they could go through their whole life without noticing how bad they were. Once healthy, but scared, health consumers start queuing outside, demanding their right to be let in (since health, as they were told and now believe, is their inalienable right), health producers can claim, with some justification, that they are doing their best to meet the demand, though the shortage of the demanded commodity (health, in this case) will, regrettably, lead to some increase in price. Paradoxically, the spiralling costs of the medical care are in part justified by the claim that its main raison d’etre is to save money by preventing diseases from happening and that is why the industry is trying to deliver health to everyone, whether they need it or not. (The death of humane medicine and the rise of coercive healthism. P. Skrabanek).
@ Luca Pignataro. Considerando temi etici l’empatia dovrebbe essere erga omnes, non solo verso l’interlocutore; e dovrebbe quindi spingere al sacrificio di usare strumenti epistolari, coi loro limiti, per non tralasciare un aspetto pregiudiziale, senza il quale gli altri non valgono. La distinzione singolo/comunità è fondamentale anche sul piano tecnico per le epidemie: un conto è curare la malattia e gli interessi del singolo; tutto un altro conto è trattare epidemie e interessi di una popolazione.
Le misure preventive possono fare risparmiare quando sono giustificate ed efficaci. Un posta positiva non significa che il bilancio finale sarà vantaggioso. Di fatto quello che avviene è che, come per le promesse che accompagnano le privatizzazioni, le promesse di risparmi sono usate di routine come pretesto per giustificare misure non necessarie che fanno lievitare i profitti e quindi costi, e che a volte sono dannose. V. Monetized medicine: from the physical to the fiscal. Accounting, Organizations and Society (2005). Use and misuse of the term “cost effective” in medicine. NEJM, 1986.
@ My. Su un piatto vanno messi i danni alle persone da pandemia in assenza di misure; i danni veri, non quelli inventati. E sull’altro i danni da misure. La pesata va mostrata in pubblico, non eseguita in segreto.E la bilancia e i pesi non devono essere quelli degli usurai: “La bilancia falsa è in abominio al signore, ma del peso esatto egli si compiace”. (Proverbi, la Bibbia). Intanto Bergoglio giorni fa ha messo Terminator Ricciardi nella Pontificia accademia per la vita…
@ My. Ci sono anche quelli che restano impressionati dall’isteria covid e dimenticano le persone che hanno bisogno di assistenza medica per malattie tradizionali e vengono trascurate. Che non vedono altre necessità e doveri, ma ripetono meccanicamente gli slogan appresi dalla tv, ipnotizzati dalle sirene spiegate dell’allarme covid, che fischiano e rimbombano nelle loro teste senza pausa, come minuscole ambulanze costrette nella loro scatola cranica.
@ TRex55. Non è molto interessante: da “Contagion” in poi, di film su pandemie catastrofiche ne sono già stati scritti tanti. Sarebbe piuttosto interessante, abbandonate le fantasie passivo-aggressive e tornando alla realtà, chiedere ai responsabili e a quelli come lei i danni da mancata assistenza medica per l’isteria che ha ridotto tutte le malattie al covid.
@ Mauriziousa. Si è domandato perché si usano criteri surrogati, deboli e pericolosi, “lo fanno anche gli altri” e non si presentano i propri argomenti e i dati su cui poggerebbero?
@ Mauriziousa. “Il virus muta ogni giorno e dobbiamo noi adeguarci a lui”. Questa non è virologia. Né tantomeno sanità pubblica. E’ “uno due tre stella” obbligatorio al posto della vita adulta. Si vede che tu sei darwinianamente più adatto a giocarci.
@ Mauriziousa. Come cantava un collega di lavoro del pontificio Ricciardi: meglio che te facevi zappatore.
@ Mauriziousa. I troll di Conte erano meno maleducati e aggressivi. Potrebbe essere un fattore genetico: i troll, bassa forma di vita, potrebbero avere infinite varianti, mutando con alta frequenza; come è la norma per i virus a RNA, fenomeno che gli imbroglioni per i quali lavori stanno spacciando come una nuova drammatica svolta del filmone covid. Oppure la causa potrebbe essere culturale. I troll tendono come tutti i servi a imitare i modi dei loro padroni; e nella mia esperienza i lacchè e molestatori provenienti da banche e clero sono particolarmente arroganti.
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16 febbraio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Pregliasco: “Oggi il pericolo maggiore sono asili ed elementari. Ma teniamo aperte le scuole””
Quali elementi permettono di affermare che “oggi il pericolo maggiore sono asili e elementari”? Affermazioni del genere dovrebbero essere adeguatamente documentate, non lanciate in maniera oracolare. Anche perché asili ed elementari mentre sono stati sostanzialmente risparmiati dalla pestilenza sono un target di marketing ottimale per il business del covid: numeroso, con basse resistenze, che possono essere scavalcate con l’appello emotivo a salvare i bambini. Il doppio messaggio di Pregliasco,“teniamo aperte le scuole” e “ le scuole sono il primo pericolo” perde l’apparente contraddittorietà come la combinazione migliore per giustificare interventi su questo target. Andrebbe considerato che i bambini sono una preda preferita dei carnivori del marketing, e una leva ad alto vantaggio per predare gli adulti. E che la loro salute e il loro futuro dipendono anche dal non divenire occasione di lucro col pretesto di proteggerli.
@ machprinciple. Questo è un livello di analisi e di deduzione perdonabile per i commenti della giornata calcistica nella Domenica sportiva.
@ Cinico 75. Qui non è neppure questione di metodo scientifico; è che nel lanciare un allarme e imporre misure si ha il dovere di mostrare le evidenze giustificative.
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16 dicembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Variante inglese, il fisico Parisi: “Nel giro di poche settimane un migliaio di morti al giorno se non aumentiamo le restrizioni” “
Gli statistici, ha osservato L. Tomatis, “stringono al laccio di una formula e strozzano dati sperimentali che andrebbero considerati in un contesto biologico del quale hanno scarsa conoscenza”. Parisi, fisico, senza dubbio ha le capacità matematiche necessarie a fare un modello matematico. Ma per fare un modello, cioè per schematizzare in maniera valida e utile la realtà in una forma matematica, le abilità matematiche non bastano: occorre anche una conoscenza approfondita del fenomeno – in questo caso biologico e umano – che si va a rappresentare. Sotto questo aspetto Parisi non sembra sappia bene di cosa sta parlando. O cosa sta calcolando. Viene mandato avanti al posto di specialisti adeguati probabilmente per aggiungere l’effetto scenografico e il potere intimidatorio della matematica avanzata dei fisici nella sceneggiata della “scienza” che deve coprire diktat preordinati. Comunque tra quelli che Parisi chiama i “NoExp” – sottintendendo che sono degli ignoranti che non conoscono eppure la funzione esponenziale – c’è M. Levitt, che coi modelli matematici ci sa fare almeno quanto il nostro linceo, avendo con essi ottenuto il Nobel per la chimica: v. Exponential function is terrifying; Curve fitting for understanding; Covid19 never grows exponentially. Beffardamente, un altro elemento degli effetti speciali, i falsi positivi dei test PCR, deriva proprio dall’impiego aberrante della crescita esponenziale; che, è bene ricordare, è quella delle truffe a catena di S. Antonio.
@ Rhinos. “Predire”, da insider, come naturali effetti dovuti a manipolazioni politiche è segno di tutt’altro che capacità scientifiche: Do Not Buy The Manufactured Second-Wave Panic. 10 nov 2020. W. Briggs, statistico.
Un tale fa stimare un violino e un dipinto ereditati. “Qui abbiamo un Rembrandt e uno Stradivari” gli dice il perito. “Allora sono ricco”. “No, non valgono niente. Il violino l’ha fatto Rembrandt e il quadro l’ha fatto Stradivari”. Da giovane una volta andai a trovare alla facoltà di fisica della Sapienza un mio amico che stava preparando la tesi di laurea. Armeggiava con un laser. Mi spiegò che stavano testando l’ipotesi di un fisico matematico straniero. Gli chiesi perché la matematica non la facevano loro stessi. “Dovresti vivere due volte” mi rispose. E per i miei standard lui era una cannonata in matematica. La gente scambia i ricercatori, con le loro competenze profonde ma ristrette, per sapienti che tutto sanno; ciò spiega perché si è messo “Stradivari” a fare il pittore di corte. E perché il presidente dei Lincei, un fisico teorico che dovrebbe conoscere la scienza e i vincoli che comporta, si è improvvisato epidemiologo, su una materia che non conosce e sulla quale non ha la preparazione di base, le malattie respiratorie virali e i fattori che determinano il loro andamento ciclico, fornendo la sua credibilità a quanto strillano in coro i politici più prostituiti, le conduttrici di talk show più grevi e i sempliciotti più zelanti.
@ Rhinos. Azzeccare una previsione non conferma necessariamente la validità di un modello. Per fare un esempio pertinente, i falsi modelli da aliasing nelle time series. Qui il problema n.1 è la qualità dei dati. Lei lo sa cosa è una diagnosi di causa di morte? Sa quanto possono essere arbitrarie e politicamente influenzate? Io sì, avendone fatte. E qui le diagnosi di morte considerate da Parisi sono alla Wanna Marchi. Abbassatevi dal mondo dei quanti a considerare cosa spiega un professore di anatomia patologica: “How to understand – and report – figures for ‘Covid deaths’,” Spectator, March 29, 2020. Un modello non può essere migliore dei dati che processa: junk in junk out. Se il modello considera la grandezza x che in realtà è y spacciato per x, avvalora il falso.
Certo che fisici e matematici possono dare contributi. Che vengono ignorati, anche se preziosi, quando vanno contro il copione ufficiale: Neufeld, Khataee. Targeted adaptive isolation strategy for Covid-19 pandemic.
Qui le chiacchiere non “stanno a zero”: le producete a mulino, esibendo il distintivo di grandi scienziati. Volete rendervi utili? Sviluppate, insieme a chi conosce i fenomeni da modellizzare, indici validi per le scelte politiche. Es., invece di questi grezzi bollettini giornalieri da guerra di trincea, incidenza e andamento di morti da covid senza altre cause pregresse; la mortalità come media pesata delle concause e fattori di rischio; gli anni vita persi; la mortalità da misure anti-covid.
@ Rhinos. E’ Parisi che deve mostrare che quelli contati come morti per covid lo fossero e lo siano davvero; mentre per chi sa quanto la messy realtà del tavolo autoptico (e delle cartelle cliniche, che a volte sono peggio del tavolo) sia diversa dai lindi numeretti dei tabulati, come Lee, e come me, ci sono cogenti ragioni per ritenere che i “numeri” siano stati grossolanamente gonfiati giocando sulle comorbidità. E sulla iatrogenesi da allarme, soprattutto in alcuni casi, lo knock-on della Lombardia orientale con fatality rates da fare drizzare i capelli. Per l’allarme attuale va considerata anche l’effettiva virulenza delle varianti. Leggendo Genetic Variants of SARS-CoV-2—What Do They Mean? JAMA 9 feb 2021 non si trovano i toni apocalittici che Parisi ripete senza conoscere la materia.
Il modello di Parisi è, come diceva il vostro W. Pauli, “not even wrong”. Sul covid abbiamo già la “giurisprudenza di Norimberga”, che analogamente alla Nuremberg defense obbedisce agli ordini, nel senso che dà per certi i fatti sui quali dovrebbe deliberare applicando le leggi. Bisogna sperare che scienziati di vaglia, e rappresentanti di una storica accademia scientifica, non scendano al livello della scienza di Norimberga, dicendo che loro processano i dati – con modelli non destinati agli scaffali delle biblioteche, ma ai cittadini e ai governanti, essendo finalizzati a gravi scelte politiche – e che la loro provenienza non gli interessa, essendo certi della loro bontà a scatola chiusa.
@ E. Scopazzo. E io che pensavo che per valutare le previsioni matematiche occorresse immergersi nei sistemi di equazioni differenziali. Da un lato ci dicono che gli epidemiologi non bastano, e ci vuole nientemeno che un importante esperto in fisica quantistica; dall’altro c’è la posizione che lei rappresenta per la quale è sufficiente la terza elementare. Un esempio della distribuzione bimodale della propaganda sulla pandemia, tra sommi saperi incomprensibili e indiscutibili e sicumera ignorante. Mentre è bandita la via mediana dei dati e del ragionamento solidi e coi piedi per terra.
@ EscapedBrain. Non ci siamo. Anche la funzione logistica è riconosciuta essere insufficiente. Levitt usa la funzione di Gompertz. La base minima è il modello SIR. Comunque qualsiasi modello che non incorpori o taccia del fattore di autolimitazione mostrato da tutte le epidemie, e noto dall’800 come legge di Farr,è da considerarsi ciarlatanesco.
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24 febbraio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Capua su La7: “Numero morti è da brivido, è come se ci fosse un incidente aereo ogni giorno. Vaccino? Senza restrizioni non basta” “
Capua: “è come se ci fosse un incidente aereo ogni giorno”. Pertanto, dice, occorre la vaccinazione di massa. E permanente. E mantenendo ben stretto il laccio al collo delle misure.
L’indice Euromomo oggi non mostra affatto un tale quadro disperato in Italia. L’eccesso di mortalità è nei limiti da settimane. Lo z-score è di soli 0.08 per l’ultima settimana disponibile, 8-14 febbraio, e da allora la curva della media mobile su 7 giorni dei decessi covid (Worldometer) non mostra particolari rialzi.
La Capua stessa ammette che ciò che dipinge come sciagure aeree giornaliere è a carico di persone già ammalate. Per avvicinare al vero il paragone cinematografico di Boeing e Airbus che si schiantano ogni giorno si possono immaginare incidenti aerei finti, inscenati ogni giorno usando come manichini cadaveri veri, di persone morte per età avanzata e per il decorso di altre malattie; il virus essendo per lo più tra i diversi fattori di morte un fattore terminale non necessario dato il carico di malattia e la fragilità pregressi.
Per non dire dei morti che è possibile ottenere dalle morgue, per le statistiche alla Wanna Marchi e per la scena giornaliera dei corpi straziati tra i rottami, sconvolgendo con le misure di strozzamento l’ordinato andamento della vita sociale e dei servizi sanitari. Dato che, contrariamente a quanto si ripete ossessivamente, quella al virus non è purtroppo l’unica vulnerabilità. Né è la principale.
@ L.B. La Capua sta dicendo che casca un aereo al giorno. I dati contraddicono l’affermazione. Allora, rispondi tu, se gli aerei stanno in aria è grazie alla mano santa delle misure di strozzamento; un poco come in “Una poltrona per due” il senzatetto, Eddie Murphy, attribuisce a un miracolo l’uso ritrovato delle gambe quando i due poliziotti lo sollevano. Un’affermazione controfattuale può anche essere vera, ma ciò va dimostrato, non proclamato. Qui ci sono elementi per sospettare il contrario: es. che la normale quota di decessi da influenza sia usata per rimpolpare la quota decessi covid. Una sostituzione di etichetta. Nell’osservarlo lo statistico Briggs nota che la CDC ha smesso di mostrare i dati separati per le morti da influenza e da covid: l’opposto di ciò che bisognerebbe fare volendo essere chiari e sinceri. Anche da noi le affermazioni pubbliche dei soggetti messi a fare da portavoce al pubblico dovrebbero essere accompagnate da evidenze chiare, veritiere e leali.
Censurato. @ VTmaster. La sostanza è quella, “scrivere covid sulla cartella clinica dei deceduti”. Lo si fa con trucchi burocratici appena un po’ più elaborati – ma non meno spudorati – che espone per l’UK il patologo accademico J. Lee: “How to understand – and report – figures for ‘Covid deaths’. Del resto in USA risultano attribuiti al covid anche decessi per ferite da arma da fuoco. Le manipolazioni sono caratterizzate dalla triade diagnostica: 1) allarmi mediatici pseudoscientifici, magniloquenti, e infondati. 2) dati nascosti con statistiche disponibili omissive e ingannevoli. 3) troll di supporto. La Capua mostra il punto 1; il punto 2 risulta in negativo, e spicca, per l’assenza vergognosa di dati e indicatori seri per affermazioni, fatte proprie dallo Stato, che condizionano gravemente il Paese; e tu VTmaster rappresenti bene il punto 3: attacca, maestro.
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27 febbraio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Scuola, Sebastiani (Cnr): “L’aumento dei ricoveri in terapia intensiva è maggiore nelle Regioni dove si è tornati prima in classe””
Negli USA, data l’elevata frequenza di omicidi, e il perenne stato di guerra, hanno patologi forensi con grande esperienza di autopsie per decessi da ferite da arma da fuoco. L’autopsia di J.F. Kennedy fu però affidata ad anatomopatologi clinici, illustri ma con un’esperienza limitata in patologia forense; che non fecero un buon lavoro. Una “stranezza” simile ha luogo qui, nello spacciare come causali semplici correlazioni osservazionali, in maniera azzardata, e smentite da situazioni come quelle della Svezia: non si ricorre come sarebbe naturale e doveroso a epidemiologi, ma si mandano avanti dei matematici, che non hanno le conoscenze di base sul fenomeno biologico e sociale sul quale si pronunciano, ma hanno il potere scenico dato dalle loro competenze, esoteriche per i più.
@ lucciolo71. Es. posto che i ricoveri dipendono dalla quantità di tamponi positivi, e tale quantità dal numero dei tamponi effettuati, può significare che la correlazione è dovuta alle variazioni nel numero dei tamponi, scelta politica. Anche i ricoveri, decisione umana, hanno una componente soggettiva e politica. Sono un surrogate marker della gravità della malattia. I marker surrogati sono ben noti tra gli addetti come uno strumento di manipolazione degli studi clinici. Non so quanto siano al corrente di ciò al centro “Mauro Picone”. Ma dovrebbero sapere cosa si ottiene dal modellizzare prendendo per indici oggettivi indici politici (leggi di Campbell e Goodhart). Sarebbe necessario vedere l’andamento nel tempo del rapporto dato dal numero di tamponi per deceduto covid: se è vera la versione ufficiale dovrebbe essere suppergiù costante, mentre non lo è, almeno in USA, ha osservato lo statistico Briggs.
Il livello dell’informazione al pubblico tipicamente è bimodale, rappresentato da due estremi: o i modelli da “rocket science” dei supercomputer del CNR; o il tuo “2+2” da barzelletta dei carabinieri (“Carabinieri in auto: “Appuntato guarda se la freccia funziona”. “ora sì, ora no, ora sì, ora no …”). Il solido buon senso è bandito.
@ lucciolo71. I tamponi condizionano i ricoveri dei sintomatici: un tampone positivo per il terribile morbo aumenta la probabilità di essere ricoverati a parità di condizioni cliniche. Le statistiche con i decessi sono più attendibili. E il loro risultato non è affatto lo stesso: sono in diminuzione e da settimane non presentano eccessi di mortalità (Euromomo).
@ lucciolo71. “Much of the response to Covid-19 seems explained by the fact that we are watching this virus in a way that no virus has been watched before. The scenes from the Italian hospitals have been shocking, and make for grim television. But television is not science.”
Le faccio osservare che si parla di situazione grave misurando come fa lei la gravità del contagio con un indice soft, la decisione dei clinici di ricoverare, rattoppato con valutazioni qualitative e apodittiche (eh, ma ben poche sono le strutture che ricoverano i sintomatici se non gravi …) quando l’indice hard, i decessi,- i decessi per quella che viene presentata come una piaga biblica – indicano il contrario. A quanto lei dice ci sarebbe una carica di pazienti gravi, che però si impunterebbe e si bloccherebbe rispetto alla mortalità come il cavallo della statua di VE II di fronte al duomo di Milano. La descrizione di questa epidemia ha un carattere di chimera, essendo composta di un collage di parti diverse di belve diverse.
@ lucciolo71. Non credo che le ambulanze scorrazzino vuote. Le sale settorie, e i fascicoli allegati a ciascuna riga dei tabulati dei decessi, con la documentazione e gli studi che permettono di classificare il decesso come dovuto al Sars-Cov-2, quelli sono vuoti. I faciloni cui bastano i numeretti coi quali gioca anche il matematico del CNR sono una variante della stessa famiglia di quelli che “inseguono le ambulanze”. Per un allarme di una ulteriore ondata, annunciata, sulla base di test che producono una marea di falsi positivi, e masse di “contagiati” che stanno bene. Biologicamente implausibile, e che sarebbe dovuta a “varianti” Une e Bine, “A e non-A” allo stesso tempo: così nuove che farebbero riesplodere l’epidemia dopo un anno di esposizione al flagello e allo stesso tempo così immutate che risponderebbero alla sollecitazione immunitaria dei vaccini pre-varianti. In accompagnamento alla campagna vaccinale, “motivando” le persone a farsi inoculare prodotti non ben testati e potenzialmente nocivi sia con la paura sia con le restrizioni a oltranza. Col precedente dello knock- on in Lombardia orientale, la strage che ancora si deve spiegare come possa essere stata causata solo dal virus, molto meno virulento nei capitoli successivi. Mentre è spiegabile considerando fattori esogeni come la iatrogenesi. In un quadro di manipolazione istituzionale, tecnica, mediatica e ideologica imponente volto alla costruzione materiale e narrativa di una catastrofe.
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28 febbraio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Sebastiani (Cnr): “Contagi in una fase di aumento esponenziale, più che a ottobre. Situazione identica per le terapie intensive””
Un modello di crescita esponenziale è scoretto e ingannevole. Con raddoppio in 5 giorni con 20000 positivi implica che all’1 maggio sarebbero contagiate 80 milioni di persone; per Ferragosto 17000 miliardi. I ricoveri in ICU sono un endpoint intermedio e discrezionale; non si vede perché si trascura l’andamento dell’ endpoint primario, i decessi, che dovrebbe essere in crescita esponenziale a credere agli allarmi, mentre è in calo. Neanche paragonare morti essenzialmente da mortality displacement, da anticipo della morte di soggetti anziani e fragili, alle morti indipendenti dall’età e dal pregresso stato di salute dei terremoti, è serio (Sebastiani si occupa di terremoti); quello che è in comune con i trascorsi del terremoto dell’Aquila sono le predizioni ipse dixit a danno della vita delle persone.
Occorre chiedersi perché il contribuente paga schiere di epidemiologi se poi questi conti sono affidati a chi non ha le competenze adatte. Appare all’opera un fenomeno di “esperto spostato”. Dove per fare risultare tesi preordinate si usano esperti di alto livello (alto tecnicamente, non necessariamente moralmente) ma della disciplina sbagliata, pur se affine. Es. gli anatomopatologi clinici invece di quelli forensi nell’autopsia di JFK. Anche le statistiche covid che la Johns Hopkins, una della maggiori facoltà di medicina, comunica al mondo, “oddly” è stato osservato, sono dirette da un professore associato del Department of Civil and Systems Engineering.
@ pinux999. “Implicito” ? I modelli a crescita esponenziale, che come lei – senza rendersi conto di cosa sta scrivendo – confessa prevedono che l’ondata correrà fino a che non ne resterà uno sano, fino a che tutti suscettibili diverranno malati in breve tempo “con il conseguente collasso del paese” esistono solo nei film catastrofisti che hanno fatto da apripista. Il collasso lo sta creando la “soluzione”.
Tale risultato da maledizione biblica è impossibile in primis per la natura biologica dell’epidemia, che è altamente selettiva nell’incidere con forme sintomatiche e gravi solo su fasce vulnerabili. Inoltre tutti i modelli e le comunicazioni al pubblico serie, o con un minimo di serietà e di rispetto per sé stessi, prevedono – esplicitamente – fattori di autolimitazione, una costante dei modelli di epidemie (e che opera dall’inizio, come ha osservato il Nobel Levitt). Voi state descrivendo con la matita un’entità, ad alta contagiosità e letalità e prolungata nel tempo, che non si è mai vista in natura. E che i modelli veri mostrano essere improbabile. Non trovo oneste le vostre deduzioni irrealistiche e grottesche, una parafrasi e un alibi per volontà politiche, come dimostrato da quelle pure apocalittiche e sballate dell’Imperial college.
@ pinux999. Sono argomenti avanzati e complessi, che non andrebbero affrontati con le versioni giocattolo che ci vengono propinate. Le epidemie non si comportano come viene comunicato dai media. Es. i virus, soprattutto a RNA, mutano, e mutando possono innescare epidemie; ma qui l’epidemia dovrebbe essere antigenicamente sia nuova, per spiegare questa asserita diffusione esplosiva da fase iniziale, sia immutata per giustificare l’uso dei vaccini per la versione “1.0”. Una contraddizione. Qual è allora lo stato immunitario della popolazione, dopo un anno di epidemia, rispetto alle “varianti” (le ondate di ILI si spengono in 4-5 mesi)?
Uno dei precedenti storici di “varianti” babau: “The CDC, which had lost credibility with the anthrax bungle, rallied publicly with SARS and quarantined entire sections of the planet in response to a virus that demonstrated seven thousand cases worldwide. The CDC and the WHO used fear to provoke compliance, talking about worst-case scenarios and VIRAL MUTATIONS, and alarming the whole Western Hemisphere with a few cases that flew around a Toronto hotel. But no one died of SARS in the United States in 2003, and people eventually grew tired of hearing about it.” (False alarm. The truth about the epidemic of fear. M Siegel, Wiley, 2005).
Prima di cimentarsi con la matematica dell’epidemia bisogna conoscerne la biologia. E anche fattori politici imperativi. Le segnalo per iniziare “Corona, false alarm” di Reiss e Bhakdi, due ricercatori tedeschi.
@ Kenny Craig. La Northeastern. Quanti ricordi. Abitavo lì vicino, essendoci a poca distanza la Longwood Medical Area di Harvard, e andavo in quella piccola università a leggere l’Espresso e Panorama nell’emeroteca. Vespignani è un altro fisico. Non sa con quanta arbitrarietà vengono fatte le diagnosi e prese le decisioni cliniche. Anche se rispetto a tanti clinici non ha difficoltà a comprendere che con una prevalenza di covid dell’1% e col 4 % di tasso di falsi positivi l’80.4% dei tamponi positivi degli screening generalizzati saranno falsi positivi. Però fa, come gli altri fisici messi a fare da portavoce, come se non lo sapesse.
@ Kenny Craig. Le parole di un ingegnere, politicamente conservatore, che ha inventato modelli matematici che si studiano nei libri di testo, Vilfredo Pareto: “Si può peccare per ignoranza, ma si può anche peccare per interesse. La competenza tecnica può evitare il primo male, ma non può nulla contro il secondo. Il mondo è pieno di scienziati e intellettuali che si prostituiscono al potere e ne avallano tutte le abiezioni. Forse che costoro non sono corrotti perché sono competenti ?”
La prima modellizzazione sballata e guasta è quella che “conflates” competenza tecnica e disinteresse. Anche Sindona era bravo in matematica finanziaria. Oggi il primo passo per una modellizzazione onesta è quello di riconoscere le capacità tecniche e le doti morali come due variabili separate e distinte.
@ Kenny Craig. Addirittura il paradosso di Epimenide. Parlando di quei filosofemi in numeri che sono i modelli matematici predittivi, non era più semplice e lineare dirmi chiaramente “sei un disonesto”?
Qui il paradosso rilevante è il paradosso del barbiere. Non quello di Bertrand Russell. Quello di Rick Deyo, che ha raccontato che giovane medico disse al suo capo che quell’intervento invasivo sul paziente era inutile e rischioso. “The fellow said philosophically, “You go to a barber, you get a haircut.” But that couldn’t disguise the fact that we were offering risk and cost without expecting any real benefit” (Hope or hype. The obsession with medical advances and the high cost of false promises, 2005).
Tu sollevi la questione di una disonestà di Vespignani in risposta all’avere io criticato, citando Pareto, l’ideologismo per il quale la competenza assorbirebbe l’onestà. Un ideologismo – caposaldo dell’attuale esautorazione della politica e della democrazia da parte di interessi privati della massima scala – che non è che sia segno di nobiltà morale. Né lo è questo tuo Merlo bianco. Il fenomeno del Merlo bianco è la difesa puntuale e accanita da parte di troll a sostegno di tesi che dovrebbero essere scientifiche. (Dal Merlo bianco che viene prontamente sbranato dal Gatto per avere messo sull’avviso Pinocchio sulle reali finalità dei consigli “disinteressati” del Gatto e la Volpe).
@ Kenny Craig. Quindi la Forleo e altri magistrati che oggi qui su Il Fatto dicono, senza metterne in dubbio le capacità professionali, che diversi loro colleghi sono come “mercanti nel tempio” opererebbero una “contraddizione performativa”. Errore in cui cadrebbe anche quell’altro dalle idee confuse, Pareto, secondo te. Dire che, in base all’esperienza del mondo prima che per la logica, essere esperti non significa necessariamente essere onesti e disinteressati (né significa essere competenti, se il problema in esame ha aspetti fondamentali che esulano dell’area di expertise del “sacerdote”) per te sarebbe un assurdo garbuglio.
Chi ha un po’ girato per i libri riconosce nella semplice, aurea affermazione di Pareto il timbro della solidità intellettuale e morale, che non si lascia irretire dalle chiacchiere e abbagliare dagli specchietti ma resta salda coi piedi per terra, nella realtà umana e materiale. Questi tuoi imbarazzanti contorcimenti sofistici piuttosto, sei sicuro che servano la causa?
@ Kenny Craig. Computer models aren’t science (R. Kurland). La troll-supported-science non è scienza. I troll-supported computer models… Insisti sull’onestà di Vespignani. Non credo tu gli renda un buon servigio mostrando qual è la tua nei tuoi interventi e commenti di trollaggio in suo favore.
@ Kenny Craig. Non mi pare ci siano gli estremi. Piuttosto, di verificare i danni alla popolazione e i conseguenti reati che derivano dalle manipolazioni che espongo, così studiate che non si possono attribuire a fattori colposi, non se ne parla. Non sono intimidito, se è questo il tuo scopo, e non tacerò. Non ho dimenticato di quando vidi alla Northeastern su l’Espresso la foto di Libero Grassi a terra con sul cuoio capelluto il foro con l’alone circolare brunastro del colpo sparato da breve distanza.
Un procedimento formale sarebbe una novità, perché in genere nei miei confronti si ricorre al tribunale mafioso, di quella particolare mafia che chiamo “gomorrismo ordoliberista”, che, ben radicata nello Stato, è libera e impunita come Genny Savastano e c. ma opera per i grandi interessi come quelli in oggetto. E che punisce chi è di ostacolo ai suoi crimini con rappresaglie e reati di stampo mafioso che godono di impunità. Anche i troll, in questa operazione, la più recente delle pieghe pazze e distruttive che periodicamente prende la storia, hanno le loro responsabilità, e dovrebbero essere chiariti mandanti e moventi del loro sistematico impestare e minacciare contro qualunque obiezione tecnica che contrasti questa catena di inganni. Ma vige il gomorrismo di Big Pharma…
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3 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Ruccia “Covid, Sebastiani (Cnr): “Grosso errore riaprire le scuole. È stato dimostrato che Rt cala del 35% passando da didattica in presenza a dad””
Come può una pandemia prendere a crescere in maniera esplosiva e ultra efficiente, tanto che “arriviamo a numeri stratosferici in poche settimane”, dopo 12 mesi di circolazione del virus tra la popolazione ? I casi pregressi e i modelli epidemiologici standard stabiliscono che una epidemia si autolimiti nel tempo accrescendo la quota di soggetti che ne ostacolano la diffusione essendo stati resi immuni dal contatto col virus.
Dovrebbe come minimo trattarsi di una nuova epidemia, contro la quale non si sia accumulata la risposta immune della popolazione. Infatti si accampano varianti, che eludendo l’immunità verso la forma precedente farebbero retrocedere allo stato di vulnerabilità iniziale. Ma allora anche i vaccini, che sono per la forma precedente, soffriranno della stessa inefficacia dell’immunità acquisita naturalmente (entità, questa delle difese naturali, divenuta eretica rispetto al recente dogma che saremmo inermi davanti alla malattia, e la salute ce la danno solo pillole e siringhe).
Il nuovo allarme con le annesse restrizioni è usato proprio per costringere ad accettare la vaccinazione. I contorcimenti e i rattoppi per fare passare l’implausibile contraddizione spiegano l’impiego di un matematico per dichiarare un tale inaudito fenomeno biologico. Un matematico particolare perché, sostenendo come vera la teoria “A e non-A” non rispetta neppure la logica elementare, che è alla base del suo settore di competenza.
@ Pangolino. Lo hanno detto anche altri, es. per la variante “nigeriana” made in Brescia. Ma appaiono come toppe: per tenere nascosta la contraddizione, inglobandone le componenti ma tenendole separate. Non si dice che per le ragioni che ho esposto sulla immunità acquisita non si possono avere entrambe le cose, varianti a) così diverse da diffondersi in maniera allarmante, come per una popolazione non esposta in precedenza, in pratica una nuova e diversa epidemia, ma altrettanto terribile così da imporre, dopo un anno di esposizione al virus precedente, un altro lockdown nazionale o simili se non si vuole esserne sopraffatti: e b) così uguali da non rendere obsoleti rispetto all’allarme i vaccini pre-varianti. Per i quali, beffardamente, si preme proprio con questa storia delle varianti e delle “soluzioni” cruente cui obbligherebbero.
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5 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Istat-Iss: “Con il Covid in 10 mesi 108mila morti in più rispetto alla media. In Italia 746mila decessi, mai così tanti dal Dopoguerra””
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7 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Sciopero dei trasporti in Lombardia: dalle 21 di stasera fino alle 21 di domani si fermano Trenord e i mezzi Atm”
Un acuto commentatore, Paolo Borgognone, ha osservato che l’attuale “great reset” via covid è reso possibile dall’avere la massa delle persone accettato negli anni precedenti l’egemonia culturale liberista, introiettando i suoi valori egoistici. (Forse è anche per questo che passa inosservata la stranezza di vaccini “liberisti”: che sarebbero tanto miracolosamente pronti in un lampo e fantasticamente efficaci a livello individuale, quello della malattia, quanto latitanti o mosci a livello collettivo, quello della trasmissione dell’infezione, che giustifica le misure liberticide e antisociali).
Gli autisti e gli altri addetti del trasporto pubblico hanno adottato il modello liberista del servire i propri interessi immediati senza scrupoli e senza coscienza: partecipando ad operazioni di molestia, stalking e gaslighting a danno di soggetti scomodi. Recitano la parte dei “lavoratori in lotta” e dicono di andare contro “il controllo classista” quando battono cassa. Bisognerebbe assegnare a una tra due categorie le istanze di gruppi di interesse: o a quella di chi mantiene valori passati, come la decenza del socialismo alla Orwell, o a quella chi ha adottato il modello Mediaset, inclusi gli istrionismi di rito. E respingere furbizie come l’acquisire meriti i più meschini al servizio di grandi interessi illeciti e atteggiarsi a eredi morali dei tranvieri che scioperarono a Milano nel 1944 contro fascisti e nazisti.
9 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccino Covid, il fisico Parisi: “Per fine giugno dovrebbe essere possibile iniettare prima dose a 40-45 milioni di italiani””
Il libro “The tyranny of metrics” (JZ Muller, Princeton University Press) spiega come la cultura manageriale – quella dei banchieri – tenda a paludare i suoi interessi e le sue imposizioni con panni matematici, con pseudomisure ad hoc, con “performance indicators” anche se non validi e dannosi. Il modello, necessariamente soggettivo dietro alla retorica infantile dei “numeri” che non mentirebbero, prende il posto della realtà. Così che la conoscenza della astrazione matematica, di formule ed equazioni, diviene preminente rispetto alla conoscenza della realtà: qui insufficienza respiratoria, validità dei test diagnostici, comorbidità, etc. Un ideologismo tipico del liberismo: o meglio dell’autoritarismo, essendo simile, nelle manipolazioni e negli effetti deleteri, a quello adottato nella Russia stalinista*. La tirannia delle metriche di comodo spiega perché si esibisca al volgo un fisico delle particelle per sostenere le misure eroiche contro un asserito terzo tsunami consecutivo di polmoniti e c. , circa le quali l’esperto di bosoni è incompetente; quando l’indice Euromomo mostra che in Italia lo scostamento dalla mortalità attesa è addirittura negativo; si muore meno del “normale” (probabilmente da pregresso anticipo di decessi dei fragili; fenomeno comune).
* What’s Measured Is What Matters: Targets and Gaming in the English Public Health Care System. Public Administration, 2006.
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11 marzo 2021
Il PM Gaetano Bono
Blog de Il Fatto
Commento al post “Astrazeneca, il pm che indaga sulla morte del marinaio: “Mi sono vaccinato dopo aver disposto i primi accertamenti””
Vaccines: Truth, lies and controversy, P. Gotzsche, 2020:
“No one in a leading official position wants to see the harms. In 2013, the WHO introduced new criteria for the assessment of causality of individual adverse events following vaccination.77 They make it almost impossible to detect signals of serious harm – including deaths – after vaccinations.78 I have never seen so many critical comments on PubMed as those related to the abstract about the new WHO criteria. Both papers make for chilling reading.77,78.”
E’ “chilling”, agghiacciante, anche che un magistrato reciti una professione di fede a favore di ciò che indaga, come primo atto della ricerca della verità su possibili effetti avversi letali di farmaci,non ben testati, somministrati in massa a sani, per i quali è particolarmente marcata la prassi generale, da molti addetti denunciata, di configurare le norme in modo da occultare sistematicamente tali danni. E che faccia propaganda ai prodotti farmaceutici che indaga, sui quali non ha competenza tecnica, oltre che di ruolo. Mentre diversi Stati sospendono milioni di somministrazioni.
Dopo gli imputati potenti che esprimono “fiducia nella magistratura” ora abbiamo magistrati che a loro volta esternano fiducia a priori nei potenti sulle cui responsabilità sono appena stati chiamati ad indagare. L’aberrazione della regulatory capture è aggravata dalla presenza nella magistratura quanto meno di deep capture e doppiopesismo rispetto al blocco di potere biomedico.
12 marzo 2021
Commento al post di G. Trinchella “Astrazeneca, il pm di Siracusa: “Vaccinato due ore dopo la denuncia, un dovere. La pandemia ci ha fatto perdere sensibilità verso la morte”
Il magistrato di Siracusa che nell’accingersi a indagare sulle cause del decesso improvviso e inatteso di vaccinati, in un quadro di generale allarme delle autorità sanitarie europee, fa da testimonial alla vaccinazione per il covid ricorda la classica campagna pubblicitaria Coca-cola vs Pepsi-cola, dove in uno spot l’autotrasportatore che trasporta un autotreno di Coca-cola beve però la Pepsi. Per chi volesse sentire anche l’altra campana, segnalo la lettera spedita da medici universitari e scienziati all’EMA: Urgent Open Letter from Doctors and Scientists to the European Medicines Agency regarding COVID-19 Vaccine Safety Concerns, Doctors for Covid Ethics, 10 marzo 2021. Il contenuto è molto diverso da quello dello spot del magistrato: “approvazione prematura e avventata”, “sperimentazione su umani contraria al Codice di Norimberga”. Mentre il magistrato incita a vaccinarsi, gli specialisti chiedono una sospensione dell’uso del vaccino se alle questioni tecniche che sollevano non viene data adeguata e soddisfacente risposta con evidenze sperimentali. Nella lettera si descrive anche il possibile meccanismo etiopatogentico di eventi vascolari, trombotici ed emorragici, causati dalla vaccinazione. La lettera dovrebbe essere allegata agli atti dell’indagine giudiziaria; o di una ipotetica indagine giudiziaria senza soccorso preliminare al vincitore.
Gloomy: Quella lettera fa chiaro riferimento ai vaccini “su base genica”. Cioè Pfizer e Moderna. E NON a AZ! Quindi già sarebbe un motivo semmai per fare il contrario di cosa richiedono tutti ora!
Secondo fatto, quella lettera pone il quesito se i vaccini a base genica non possano produrre, tramite una sequenza di fatti descritta nella lettera, una DIC, cioè una Coagulazione Intravasale Disseminata. Le autpsie sono in grado di valutare facilmente se c’è stata una patologia del genere. Un infarto o un’emorragia cerebrale NON sono DIC! Quindi se le autopsie riveleranno (come è molto probabile) altre cause di morte… quella lettera resteà lettera morta!
Le domande poste nella lettera sono, ovviamente, impossibili da soddisfare. NON si può portare la “prova” che un determinato evento sia “escluso” dagli esperimenti fatti. Si può solo provare che in quegli esperimenti non si è assistito a eventi del genere! E questo è ormai assodato e controllato dagli enti certificatori!
La lettera può allegarsela dove crede. Non riguarda il vaccino AZ.
@ Gloomy: Il vaccino AstraZeneca rientra in quelli gene-based*. La lettera mostra come i vaccini per il covid – di qualsiasi tipo – non siano stati adeguatamente testati, e come quindi sia come minimo fuori luogo l’arringa difensiva a inizio indagini del magistrato, che fa il paio con il suo grottesco non-sense, di negare la necessità di precauzioni su una misura che si dice essere fatta a titolo precauzionale, e col tono risoluto col quale scrive falsità, sciocchezze e volgarità, non essendo evidentemente disponibili migliori argomenti. Di referti autoptici addomesticati a favore di grandi interessi illeciti della medicina non ho visti diversi, e questo mettere le mani avanti non è rassicurante. Non mi stupirebbe se effettivamente i singoli casi non siano attribuibili al vaccino. Ma resta il fatto di una magistratura che col suo atteggiamento fideistico indebolisce una farmacovigilanza già notoriamente corrotta, su farmaci che vengono sperimentati in massa sulla popolazione, incuranti di casi precedenti di danni di massa da vaccino (narcolessia da Pandermix).
*Advances in gene-based vaccine platforms to address the COVID-19 pandemic. Advanced Drug Delivery Reviews, 2021.
Gloomy: Ah ecco. ecco… i referti autoptici sono già “addomesticati”, ma le mani vanti le metto io! Eccerto! Nel dorato mondo delle CAPRE novax tutto è possibile!
Vedi di scendere dal pero, ciccio. Le “sciocchezze e volgarità” le sentirai nella tua famiglia, visto il livello!
Il vaccino AZ è stato testato su 10 milioni di persone solo in UK e in nemmeno UN caso ha dato gli effetti di cui blatera la lettera dei cialtroni che citi!
Un giornale serio non dovrebbe nemmeno fare passare questi messaggi demenziali in una situazione di questa gravita! Solo la panzana di questi giorni produrrà una marea di rifiuti nelle capre più sempliciotte. Cosa che a me NON importa certo per la salute delle stesse (anzi…) ma solo per il grave ritardo che potrebbe produrre!
Basta che il 30% di persone si convinca della fesseria che questo sarebbe un “farmaco non testato”, nonostante TUTTE le organizzazioni dicano il contrario, e raggiugneremmo l’immunità di gregge MESI dopo!
Tu non hai alcun titolo per pontificare le tue fesserie. Evita di citare argomenti di cui evidentemente conosci solo quello che ti interessa carpire da youtube per potere giustificare le tue fesserie!
@ Gloomy: Non dai un bello spettacolo supportando il PM sostenendo che quanto riporto da parte di professionisti riconosciuti, che coincide con la sospensione del farmaco da parte di numerosi paesi europei, come la Norvegia, va censurato in quanto dannoso per la salute.
“The ‘you are killing my patients’ argument. This is the ultimate trump card, used not only by screening advocates but by doctors of all kinds whenever anything in healthcare is being criticised. The Catholic Church couldn’t have invented a better argument aimed at stopping all rational discussion. Anyone who dares criticise current dogma in healthcare is responsible for the death of many patients and won’t go to Heaven” (Richard Smith, storico direttore del BMJ).
L’argomento è stato usato proprio per la censura delle segnalazioni di effetti avversi, che “potrebbero indurre i pazienti a non farsi curare”, causando, lui sì, danni gravi e decessi: Pharmacovigilance, in: Clinical judgments, not algorithms, are key to patient safety. BMJ, 2 ott 2019.
Questo magistrato è giovane. Nella storia della magistratura c’è anche la scena dei 300 uditori giudiziari che inquadrati militarmente dopo il saluto al Duce intonano in coro “Giovinezza”. Era il Novembre 1939. Il tuo sostegno alla “me ne frego” al PM che si è voluto aggiungere al coro del quale fai parte mostra che non siamo tanto lontani da quel connubio tra magistrati e camicie nere, e da quel clima dalle nefaste conseguenze.
Gloomy: Ma io non sostengo affatto il PM! A mio parere un PM che mette in stato di accusa medici e infermieri per avere svolto il loro lavoro SENZA avere ancora in mano alcuna prova certa dalle autopsie (che infatti NON hanno dato alcun risultato!) è SBAGLIATO!Il fatto che poi si sia vaccinato non mi commuove! Il messaggio passato è che il vaccino è potenzialmente pericoloso (ed è una cosa FALSA, facilmente dimostrabile su base statistica, checchè ne blateri chiunque lei ritenga di citare come “autorevole esperto”! In quanto i dati restano sempre più affidabili delle geremiadi di chiunque!) e che in attesa di riscontri più “”seri”” il vaccino lo fanno solo gli eroi giovani come il PM in questione!
Un pericolosissimo messaggio mediatico che infatti ha già prodotto danni notevoli.
Il vaccino NON DOVEVA essere sequestrato! Si poteva certo fare le autopsie SENZA darne il clamore mediatico relativo! Se poi si scopriva un DATO REALE… allora si interveniva!
Questa pagliacciata del vaccino sequestrato a sirene spiegate come se fosse criptonite radioattiva ha determinato un danno molto più grave delle bubbole di voi novax!
@ Gloomy: Non sono novax, sono nofraud. Mi pare che in parti diverse siate nello stesso spettacolo, animando una atmosfera allo stesso tempo supina ed esaltata. PM che si esibiscono in dimostrazioni come quella che ha fatto entrare Max von Pettenkoffer nella storia della medicina, e in sottili distinguo giuridici simili quello del generale romano descritto da Achille Campanile (Vite degli uomini illustri); e troll di complemento all’ufficialità che, forzando ulteriormente i criteri di controllo ufficiali sulla sicurezza dei farmaci già grottescamente tarati sulla omertà, sulla impunità e sulla moltiplicazione iatrogena del business biomedico, gridano come Wanna Marchi del male che cadrà su chi dubiti del nostrum che pubblicizzano. In generale, c’è una costante sintonia, un accoppiamento, tra la disinformazione alta che persuade spendendo la credibilità delle cariche e posizioni ricoperte, e quella bassa che vuole intimidire con gli urlacci, gli sproloqui, le accuse e gli insulti dell’imbonitore di strada.
Gloomy: Sei novax, sei novax… tranquillo! Vi si riconosce al volo! :p
@ Gloomy: Siete voi No Costituzione. NON SOTTOPOSTO DATA LA CENSURA DEL GATTO E LA VOLPE (v. sotto)
Max Leo: può fornire il link?
grazie.
A.Alvaro Caramadre: HA HA HA HA che fonte attendibile! Noto sito complottista per persone diversamente furbe.
@ A. Alvaro Caramadre: Stavo pensando che si dovrebbe parlare delle euristiche del covid, cioè delle tecniche “abbreviate” di decisione e giudizio, inevitabili in assenza di mezzi di conoscenza diretta. Es. credere o non credere sulla base della asserita attendibilità della fonte. Particolarmente importanti sono le euristiche in sede giudiziaria. Il problema sarà stato affrontato dai giuristi, pensavo. Quali euristiche applicheranno alle questioni sul covid, con le sue misure estreme e incostituzionali, e i suoi pesanti giochi iatrogeni sulla salute? La risposta è arrivata da Siracusa, dove il magistrato applica e propaganda una euristica livello riviste femminili. Tu ne dai conferma, bollando come complottismo da sciocchi una lettera all’EMA scritta da accademici e ricercatori affermati, con l’euristica che sarebbe stata pubblicata da un sito “complottista”. Bisogna guardare maggiormente alle euristiche adottate da politici, esperti, e figure di autorità che come questo magistrato possono spendere il prestigio che è stato loro affidato per altri scopi. Dimmi che euristica applichi e ti dirò chi sei.
Gloomy: Ecco, bravo. Hai scritto bene… “pensavo”! Il tuo problema è tutto li! pensi troppo! E ragioni troppo poco.
Evita di cercare di garantirti credibilità con il linguaggio forbito! E’ una tecnica tipica del complottardo istruito che rosica nel vedere sminuzzate le sue fesserie e cerca di acquisire una posizione di pseudo-superiorità immaginandosi l’avversario che corre a sfogliare il dizionario per capire cosa diamine voglia dire “euristica” o “iatrogeno”!!!
Ripeto.. scendi dal pero che già i link che citi ti qualificano anche senza ricorrere all’euristica affettiva e psicocomportamentale!
@ Gloomy: Il linguaggio superiore a quello della quinta elementare in chi non ha credito è segno di complottismo. Un esempio eccellente delle euristiche perverse e fraudolente dell’operazione covid. Che vede sia la mediocrità intellettuale come arma*, sia la piccineria al potere**. Sia la convergenza tra le due voci, i proclami sussiegosi e sballati delle “istituzioni” e i berci dei lazzaroni sguinzagliati. Accade infatti con regolarità che interventi non necessari, midwit, da parte di occupa posizioni di responsabilità a carattere intellettuale abbiano l’appoggio di troll che la buttano in caciara. Come questo PM e te suo amicus curiae.
* Weaponising Midwits in the COVID-19 War on Civil Society. The neo-ciceronian times, 27 2021.
** The pandemic has empowered the petty. Too many have taken too easily to telling others what they can and can’t do. Spiked, 20 nov 2020.
Gloomy: Ma non si adombri caro collega di sintassi evoluta!
Non è mai stata mia intenzione, le posso garantire, quella di insinuare, adombrare o ancor meno affermare che il linguaggio superiore a quello della quinta elementare in chi non ha credito sia “segno di complottismo”!
C’è stato, forse, un equivoco di fondo.
Io affermo che lei, conscio del pericolo di rivelare la sua appartenenza alla folla di “chi non ha credito”, cerca di garantirsi una credibilità, diciamo, “surrogata” tramite un utilizzo sofisticato (non sia modesto! Lei usa una sintassi ben superiore al livello di quinta elementare! Seppure con qualche strafalcione qua e la e un generale eccesso di formalismo che rivela in realtà l’aspirazione a quel livello più che la disinvoltura dell’uso quotidiano) della sintassi. Anche troppo sofisticato per un forum di questo livello, peraltro.
Non era mia intenzione trollare o evocare caciare!
Semplicemente io affermo e sottoscrivo che TUTTO quello che lei scrive è solo un coacervo di fesserie novax!
Spero di avere chiarito il fraintendimento.
CENSURATO. CENSURA DEL GATTO E LA VOLPE (V. Commenti censurati da “Il Fatto”) @ Gloomy: Don Milani era un ingenuo, quando diceva ai suoi ragazzi che una parola appresa in più da scolaro sarà un calcio nel culo in meno dal padrone da grandi. Non considerava che i padroni non lasciano stare chi si sia dotato di parole e concetti che permettono di mostrare i loro imbrogli. Malaparte in uno dei suoi romanzi ha scritto che i russi separavano tra i prigionieri quelli che sapevano leggere scrivere; e gli sparavano. Oggi, in pieno lysenkismo liberista, si ha cura di neutralizzare chi qualche pagina l’ha letta e non è in vendita. Questa sua attenzione alla forma – nella quale non mi pare estranea una vena di dispetto – è tipica dell’imbroglione, che appunto alla forma dà grande importanza, lo scilinguagnolo essendo uno dei suoi strumenti. Io non mi permetto di criticare il modo di esprimersi altrui. Sia perché ha importanza secondaria rispetto al contenuto, sia perché può essere un offendere gratuito (il modo di ragionare, di intendere la scienza e la statistica mentre si lanciano accuse e si danno direttive, quello lo giudico; e sotto questo aspetto credo che lei passata la terza media avrebbe dovuto essere avviato al lavoro manuale). Sul perché poi lei accorra in soccorso, in questo modo greve e squallido, di altere cariche dello Stato, grandi e piccole, sul vaccino covid, credo (anacoluto) che per questo bisognerà trovare PM di genere diverso.
CENSURATO. CENSURA DEL GATTO E LA VOLPE (V. Commenti censurati da “Il Fatto”) @ Gloomy: Anche in passato, quando ho denunciato frodi mediche di alto bordo e fiancheggiamenti e responsabilità della magistratura ho ricevuto, unitamente a rappresaglie mafiose, lo stesso genere di insulti sul mio modo di scrivere. Può darsi che sia un genere di risposta standard, indice di una fonte comune.
@ Tiro. E’ grave che un PM nell’indagare su possibili effetti letali di una nuova tecnologia non ben testata, dai colossali risvolti economici e politici, nell’ambito di una sospensione dei diritti elementari e di quelli costituzionali, diffonda il mantra “bisogna avere fiducia nella scienza”. La scienza vera indica una serie di problemi e pericoli di ciò di cui il magistrato sentenzia bisogna fidarsi. Dall’indifferenza dell’andamento dell’epidemia reale alle misure draconiane, alla dubbia necessità del vaccino in questo caso, all’improbabilità dell’efficacia di vaccini finora cercati senza successo per decenni, al rischio di effetti avversi inattesi di farmaci gene-based mai provati in massa prima, a possibili effetti paradossi di generazione di nuove ondate epidemiche – da trasformare anch’esse in tsunami gonfiandone la rappresentazione.
“Nowhere in recent years has midwittery been more prominent than in the incessant calls to “believe the science” as a prelude to accepting some [… ] program. […] have discovered the magic formula for getting the modern American to go along with any proposal, no matter how ridiculous or impossible – you call it Science™ and it becomes unquestionably true.” (Weaponizing midwit, cit).
Il brocardo magico pronunciato dal PM offre ai magistrati la scappatoia per servire poteri altri in barba alla Costituzione e al diritto. O meglio per farlo apertamente, fino a mettersi a fare i promotori di ciò su cui dovrebbero esercitare il controllo di legalità.
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18 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di V. Iurillo “Nel nuovo Cts anche Donato Greco: nel 2008 nella task force per l’emergenza in Campania, sosteneva l’assenza di nesso tra rifiuti e cancro”
Al di là del caso Campania, Donato Greco si è anche espresso a suo tempo contro l’identificare la prevenzione con la diagnosi precoce. Per me le due manipolazioni sono legate: l’esagerazione nell’attribuire i cancri a discariche e inquinamento è associata all’omertà sul tema delle sovradiagnosi da screening, che qualunque analisi onesta non può fingere di ignorare, date le regolari strette correlazioni tra incrementi paurosi di incidenza e introduzione di screening ”salvavita” senza gli effetti declamati sulla mortalità. L’allarme ottenuto attribuendo gli incrementi di diagnosi di cancro esclusivamente all’inquinamento serve il business delle sovradiagnosi come “pecora” per gli screening a regime e anche come spauracchio, spingendo verso di essi e dando luogo a un meccanismo di profezia che si autoavvera. In soldoni alimentando – e espandendo – il business del taroccamento di massa, legale e istituzionalizzato, delle diagnosi di cancro*. Greco mi è apparso come una persona seria tra tanti suoi colleghi che invece accettano l’offerta mefistofelica del potere di servirlo – nelle sue nefandezze – figurando agli occhi del pubblico come coraggiosi paladini. Anche se non comprendo le ragioni politiche per le quali un esperto che ha resistito alla seduzione del politically correct e ai suoi falsi e censure sul cancro sia stato cooptato da un governo certo non ostile alla amorale medicina dei banchieri.
* La post-camorra. Dai tagliagole alla chirurgia ingiustificata della tiroide.
@ adagioperso. Per imporre la scientocrazia, e la fede ignorante in ciò cui il potere appiccica il marchio “scienza”, il livello viene abbassato a livelli impensati. Nel Medioevo un test di competenza era il “pons asinorum”: la dimostrazione secondo Euclide del teorema dell’uguaglianza degli angoli alla base di un triangolo isoscele. Oggi, quando alla nuova religione occorrono masse di fedeli e di devoti, il test invece che un ostacolo da superare è uno scivolo da parco giochi: basta sapere che non è vero che la Terra è piatta; e accusare di terrapiattismo chi non prende per oro colato gli allarmi ufficiali e i conseguenti rimedi ufficiali. Così “sempre più persone somigliano ad Einstein“, come dice lo spot di una catena di supermercati. Che diffonde anche un corollario della relatività finora sfuggito agli studiosi: se si fa la spesa lì il doppio delle volte si risparmia il doppio, spiega uno degli Einstein. Credo che la massa di quelli che citano il test della forma della Terra per autocertificare la loro elevata cultura scientifica coincida col target dello spot che dice che se vai a fare la spesa da loro sei un genio e ti spuntano la zazzera e i baffi di Einstein.
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21 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “I sanitari italiani candidati al Nobel per la Pace: “Sono stati i primi a dover affrontare una gravissima emergenza sanitaria””
Avevamo un gigantesco lotto di eroi e non lo sapevamo. Giù il cappello davanti ai farmacisti e fisioterapisti. Oggi 21 aprile 2021 su Worldometer l’Italia risulta prima al mondo tra le grandi nazioni per tasso di mortalità covid dall’inizio della epidemia; la Norvegia è più giù, oltre la centesima posizione. La media su 7 giorni di morti giornalieri covid al 19 marzo 2021 riporta 383 per l’Italia; 1 (uno) per la Norvegia. Siamo inoltre seriamente candidati a essere il paese che farà il maggior tonfo, la preda più grassa, il posto dove le persone comuni più soffriranno le conseguenze delle misure imposte in nome della salute. La gestione dittatoriale, incoerente e irrazionale, che fa della scienza una farsa, centrata su asserite necessità mediche, è suicida, e il medagliato apparato sanitario la esegue senza fiatare. Ci prendono per i fondelli premiando di queste vittorie, giocando sulla circostanza culturale che in Italia si dà molto peso al bel gesto, vero o inventato poco importa, come se fosse un sostituto valido del risultato e della decenza, che invece si accetta manchino. Applaudendo ci si autoassolve anche dalla propria dabbenaggine e pavidità, dal farsi condurre docili e grati al macello. Così le celebrazioni di eroi e i discorsi roboanti sono un continuo; mentre manca la decenza, e insieme ad essa il senso del ridicolo e della gravità della situazione.
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25 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccini Covid, task force di Aifa a disposizione delle procure che indagano per dare indicazioni e informazioni”
Giovanni Salvi non a caso ha raggiunto il grado massimo, di Procuratore generale presso la Cassazione. Ha praticato il “cicognismo”* negando l’azione di qualsiasi altra forza oltre agli sciancati delle BR nell’eliminazione di Moro. Affidare l’accertamento della verità sui vaccini Covid ad Aifa e CTS è molto simile a ciò che fece Cossiga nel 1978 – durante quel precedente golpe – avvalendosi di un “comitato tecnico” composto da agenti che favorirono l’assassinio di Moro.
*Cicognismo: uno studio statistico mostrò una forte correlazione positiva in città del Nord Europa tra numero di nidi di cicogna e nascite di bambini. Come se i bambini li portasse la cicogna. Ma la spiegazione causale deve considerare un tertium quid, una lurking variable. Per le cicogne e i bebè la crescita socioeconomica che favorisce sia la nidificazione che le nascite. Per Moro i poteri sovranazionali, che hanno ottenuto una esecuzione esemplare muovendo come burattini terroristi e politici. Il cicognismo nega il tertium quid e ne denigra la ricerca; praticando qualsiasi contorcimento pur di sostenere le semplici e puerili versioni di facciata.
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25 marzo 2021
Blog de il Fatto
Commento al post di L. Musolino “Gratteri e il caso della prefazione: “Non c’entro con il negazionismo, ho ribadito l’allarme su come le mafie approfittano della pandemia””
Come in altri snodi nefasti dell’Italia repubblicana, anche per l’operazione covid l’orientamento generale del28 marzo 2021
la magistratura è quello greve e triste del collaborazionismo. I magistrati hanno la capacità, affinata nei decenni, di non farlo apparire, es. esibendo figure di eccezione – a volte mandate a morire – come campioni rappresentativi della categoria, o praticando raffinati cerchiobottismi e anfibologie nei loro interventi e sentenze. Questa può essere una chiave interpretativa sul perché un magistrato già parte del governo Prodi (l’allineato, ma con la seduta spiritica dove La Pira dall’oltretomba disse “Gradoli”), come sottosegretario al ministero della polizia – ministero che, posso testimoniare, in piena continuità col suo passato deviato il terreno propizio all’attuale “strage di Stato” l’ha preparato fin dai tempi di Giorgianni – denunci l’operazione covid come un crimine di Stato; e Gratteri, anche al netto della scissione narcisista e della sua assenza di problemi di ritrosia, trovandosi su posizioni opposte arrivi a collaborare con il magistrato iconoclasta scrivendo la prefazione della denuncia. Però parlando solo dello spicchio politically correct, la sineddoche mafiosa, la parte criminale presentata al pubblico come il tutto criminale: la mafia di cosca, che distoglie dai sanguinari barattieri che conducono l’operazione covid, coi quali forse si è già accordata.
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27 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di F. Pastore “Altro che dittatura sanitaria: l’obbligo vaccinale è solo buonsenso”
La perorazione dell’obbligo vaccinale da parte dell’economista Pastore e associati ha un notevole merito: il riconoscimento della relazione paterna in medicina. La buona medicina non può che mimare il più possibile il buon padre, che sa qual è il miglior interesse del figlio e lo persegue, senza lasciarsi deviare da impressioni e credenze. Ciò è stato attaccato come paternalismo per trasformare i pazienti in consumatori, che “sceglierebbero” e così per renderli vulnerabili al marketing e scaricare su di loro le responsabilità professionali. Il paternalismo deteriore, che approfitta delle asimmetrie medico-paziente per praticare frodi, non è mai morto, e ora viene ripescato.
Gotzsche nel difendere le vaccinazioni vantaggiose e denunciare quelle svantaggiose distingue tra “genuine paternalism”; “solicited paternalism”, il paziente che chiede al medico di decidere; “unsolicited paternalism” dove come in questo caso lo Stato con la siringa in mano insegue le persone: un “patrignalismo” senza la cura del buon padre.
Per il resto, è sconcio invocare una vaccinazione obbligatoria con motivazioni etiche circolari, astratte, dando per scontato senza conoscerlo il merito, cioè reale necessità, efficacia, danni all’individuo, e non ultimo danni alla popolazione. Merito proclamato ma non provato e tutt’altro che pacifico – entro un’operazione il cui carattere medico posticcio per coprire effetti sociali ed economici agghiaccianti è sempre più evidente.
@ lefthand: Non lo so, io mi limito alla “filosofia” dei diritti umani, inclusa la tutela della salute, basata su informazioni solide e razionali*; sugli sviluppi della trama dei b-movie catastrofisti elevati a tavole della legge non mi pronuncio.
* Asymptomatic spread: who can really spread COVID-19? HART review.
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28 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “L’Associazione dei magistrati: “Senza vaccinazioni e interventi del governo rallentare o sospendere l’attività nei tribunali””
Innumerevoli volte i magistrati assistono, riconoscendole, a piccole sceneggiate come questa che stavolta loro inscenano su scala molto più grande. I magistrati sono circa 10000, gli amministrativi circa 43000. Meno di un millesimo della popolazione. Un quinto delle vaccinazioni eseguite in un giorno al tasso attuale, un decimo con piano vaccinale a regime. Rispettivamente un cinquantesimo e un centesimo spalmandoli su 10 giorni. Per di più buona parte di loro sono già stati vaccinati quando è stata in vigore la corsia preferenziale. Si vuole sollevare ad arte un caso che ammesso esista è risolvibile facilmente e in breve tempo.
Lo scarmazzo contribuisce alla confusione, propaganda i vaccini e soprattutto crea un alibi: mostrando di credere alla versione ufficiale i magistrati si autoassolvono per l’omissione di atti d’ufficio, o l’alto tradimento, dati dal non indagare sulle manipolazioni “woeful”* (miserabili), e sulla loro adozione da parte dei poteri dello Stato, con le quali si giustifica il sabotaggio del Paese, come quella del contagio da asintomatici*.
Draghi, Sileri e Cartabia promettono di introdurre ulteriori norme anticostituzionali; la corporazione che si è scelta come vessillifero Palamara si predispone facendo mostra di essere ingenua – quanto Troisi diceva esserlo Andreotti – sulle miserabili pezze d’appoggio delle violenze di Stato che avrebbe il dovere di contrastare.
*Graig C et al. Covid: The woeful case for asymptomatic transmission.
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30 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di M. Modica “Sicilia, l’inchiesta sui dati Covid falsati e le accuse all’assessore Razza: “Illeciti commessi con l’avallo della politica. Scellerato disegno, ne paga il prezzo la popolazione””
Una situazione ambigua come in un dramma di Pirandello o in una trama mafiosa. Dopo averli serviti zelantemente, come fa notare Musumeci, avrebbero cercato di rubare ai ladri*. Ladri molto potenti. Nel garbuglio, le motivazioni possono andare dal recuperare il maltolto, o limitare lo scempio, alla Giorgio Perlasca, al contribuire alla sopraffina opera dei pupi sul covid recitando – non sarebbe esattamente la prima volta in Sicilia – la parte dei Cattivi e Bugiardi per fare attribuire automaticamente quella dei Buoni e Onesti ad una “controparte” che invece è marcia. Al cercare di salvare capra e cavoli, compiacendo i dominatori e salvaguardando i propri feudi.
* Asymptomatic spread: who can really spread COVID-19? HART review.
The way ‘Covid deaths’ are being counted is a national scandal. The Spectator, 30 mag 2020.
Commento al post di M. Modica “Sicilia, il Covid usato per ‘bilanciare le polemiche’ politiche: “I dati ti servono per fargli fare bella figura o per affossarlo?”
Nella mia esperienza personale i fratelli Alfano, che dovrebbero essere vicini agli indagati, sono livello fratelli Salvo. Ma bisognerebbe guardare anche ai magistrati. Ieri 30 marzo 2021, lo stesso giorno che il gip ha reso noto ciò che chiama la “scelleratezza” degli amministratori siciliani, su Worldometer l’Italia rinchiusa è risultata prima al mondo per numero di decessi covid, in una graduatoria di oltre 200 nazioni (e senza il dato dalla Sicilia, pare). L’indice di mortalità Euromomo non segna eccesso significativo in Italia per la più recente settimana disponibile, 14-20 marzo, né per le 4 settimane precedenti. Il magistrati dovrebbero dire cosa pensano, professionalmente, di questi singolari dati, che costituiscono la baseline rispetto alla quale accusano gli indagati (e i dati di mortalità, mostrò anni fa lo statistico Bailar, sono relativamente più attendibili di quelli di incidenza quando operano fattori distorsivi; come i test, per di più viziati verso il falso positivo, illecitamente trasformati in “casi”). Se non sentono odore di bruciato negli strani dati ufficiali coi quali si giustificano misure che strangolano il Paese, se pensano siano dati scientifici, e che sia da escludere si tratti invece di scellerate manipolazioni imposte dall’alto come esposto da più parti da esperti qualificati. Manipolazioni che il bulverismo giudiziario coonesta, favorisce e protegge.
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2 aprile 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Corlazzoli “Bolzano, dal 7 aprile lezioni in presenza solo per chi esegue il test fai-da-te. Presidi: “Tante criticità, dal personale alla gestione della dad””
Un esperimento pilota di avviamento – ricattatorio – alla vaccinazione anticovid dei minori, nonostante siano risparmiati da questa anomala epidemia, dai tratti molto politici e poco biologici. Le persone e i genitori dovrebbero acquisire nel loro bagaglio di sopravvivenza la nozione che non solo le terapie, ma anche gli esami diagnostici sono pericolosi, comportando rischi, quello dei danni da sovradiagnosi e da medicalizzazione di sani tramite le cascate cliniche che possono innescare. Soprattutto gli esami push, dove non è il malato che chiede una diagnosi per suoi disturbi ma è la medicina che le condizioni di malattia dice di andarle a cercare nella popolazione generale; e così spesso invece le crea. Pertanto abbassa la sicurezza fare test per “stare sul sicuro”. Non vanno eseguiti senza solida necessità, come viene raccomandato in diversi articoli della letteratura medica che ne chiedono la riduzione.
-When one unnecessary procedure leads to many… Lown Institute, 14 giu 2019.
-Testing Cascades—A Call to Move From Descriptive Research
to Deimplementation Science. JAMA, lug 2020.
-Evidence of asymptomatic spread is insufficient to justify mass testing for Covid-19. BMJ, 16 dic 2020.
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2 aprile 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccini, in Sicilia somministrazioni in chiesa il sabato santo: coinvolte oltre 400 parrocchie, dosi per i fedeli tra i 69 e i 79 anni”
La metamorfosi scientista della religione cattolica, dei suoi riti e delle sue imposture.
@ Syrantex. Non è estremo definire scientisti discorsi che sono forse al di sopra della 5° elementare ma certo al di sotto della 1° liceo. Il cattolicesimo è stato sempre non contrapposto, ma in competizione con le superstizioni. La scienza si è opposta alle superstizioni, quando è nata. La sua natura è virtuosa, ma i suoi genitori, la magia e la auri fames, che virtuosi non sono, l’hanno ricondotta con la forza agli affari di famiglia: fare soldi sui fessi. Da qui la metamorfosi, o meglio l’ibridazione tra i due cleri; come se fosse Pietro a chiedere a Simon mago di entrare in società, resosi conto che i numeri di Simone hanno oggi più successo delle consolazioni di Pietro.
@ Syrantex. Non proprio. Medicina e clero storicamente sono sì stati uniti nella guerra ai “cialtroni”, ma per prenderne il posto; fino alla persecuzione violenta e sadica contro streghe e levatrici (B. Ehrenreich, D. English. For her own good, 1978.; da leggere i paragrafi su “The laboratory mistique”, “Medicine and the big money”, “Exorcising the midwives”). Oggi si condanna la ciarlataneria bassa, quella dei santoni denunciati da Striscia la notizia, per avvalorare quella alta, dell’industria medica quotata in borsa che Mediaset propaganda e i prelati benedicono. Così che austeri massoni in camice bianco e pastori d’anime santimoniosi non differiscono es. nel trascurare il tema della qualità di vita delle persone sottoposte a cure oncologiche tanto pesanti quanto scarsamente efficaci* mentre a braccetto intascano i profitti miliardari dell’industria del cancro e si atteggiano a salvatori che è sacrilego non venerare.
*Quality of Life on Cancer Drugs ― Still Largely a Mystery. Medscape, 31 mar 2021.
@ Alex Cece. Grazie per la considerazione. Religione e medicina hanno in comune anche l’essere proiezioni di nostre potenti, insopprimibili necessità psicologiche. Ci beviamo come assetati le promesse di immortalità e benessere infinito. L’unica via mi sembra il controllo interiore di queste proiezioni, per moderarle riportandole al livello utile: il livello consolatorio del conforto della religione, la parte autentica, preziosa, della medicina, che riduce il peso delle malattie (e preserva dall’imboccare strade dannose). Ma è difficile, data la centralità che ha assunto la medicina nell’economia, e ora anche nella politica, in questo liberismo sfrenato. Sotto il bombardamento di marketing è più facile fare passare il filo nella cruna di un ago mentre si è su di un dromedario che galoppa, che sviluppare una consapevolezza che immunizzi dagli allarmi terrificanti e dalle susseguenti notizie di rimedi prodigiosi.
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1 aprile 2021
Blog de il Fatto
Commento al post di G. Amendola “Allontanare il personale sanitario che rifiuta il vaccino? Una disputa per me insensata: è già un obbligo”
vedi
Il bulverismo giuridico e giudiziario su questioni mediche
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8 aprile 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Astrazeneca, Remuzzi a La7: “Complicazione rarissima, riguarda giovani non per forza donne. Effetti collaterali minori di quelli di altri farmaci””
La premessa fallace del direttore del Mario Negri di pesare gli effetti avversi dei farmaci di una vaccinazione di massa confrontandoli con quelli di farmaci fatti assumere per situazioni cliniche a minoranze della popolazione ha due diramazioni immediate pure fallaci, tra loro intrecciate. 1) Etica: il rischio di effetti avversi di farmaci somministrati a tappeto anche a sani e giovani dovrebbe avere una soglia di accettabilità più bassa di quella per farmaci dati a gruppi ristretti di soggetti affetti da malattia o condizioni considerate prodromiche, più spesso anziani. In nome del covid si avvera l’aspirazione a trattare l’intera popolazione come composta di malati. 2) Epidemiologica: il definire “rare” complicanze gravissime di un vaccino perché la loro incidenza, cioè la frequenza relativa, risulta bassa. Trascurando che si sta trasponendo un indice relativo appropriato per i gruppi limitati di malati a un rischio al quale invece si espone la maggioranza della popolazione. Es. l’incidenza di omicidi volontari in Italia nel 2019, considerando una popolazione di 60 milioni, è di 5,3 casi per milione, inferiore all’incidenza ufficiale di effetti avversi gravissimi da vaccino riportata da Remuzzi, 6,5 casi per milione. Ma suonerebbe improprio e forzato definire i 315 casi di omicidio eventi rarissimi.
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12 aprile 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di S. Bauducco ““Test salivari fai da te a tutti gli studenti. Così proviamo ad anticipare il virus”. L’esperimento della scuola di Bollate per restare in presenza”
In Germania una madre non ha accettato di consegnare i figli al Moloch, e ha trovato sia scienziati che hanno mostrato come le misure siano infondate, sproporzionate e dannose, sia magistrati che hanno stabilito che “le misure da loro vietate rappresentano un pericolo attuale per il benessere mentale, fisico o psicologico del bambino a tal punto che un danno significativo può essere previsto con un alto grado di certezza in caso di prosecuzione senza intervento”:
Verdetto sensazionale a Weimar, niente maschere, niente distanza, niente più test per gli alunni. Database Italia. 11 aprile 2021.
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12 aprile 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Amendola “Uno scudo penale per i vaccinatori serve a poco, ma resta un nodo irrisolto”
In USA eseguii col mio direttore, neuropatologo, perito della pubblica accusa, nella sala settoria del medical examiner un’autopsia su una paziente morta in seguito ad intervento neurochirurgico. Il neurochirurgo responsabile era dello stesso centro universitario, e col mio capo lavoravano quotidianamente assieme, erano amici, e partecipavano a stabilire reciprocamente lo stipendio dell’altro. Di giri simili di assegnazioni di perizie autoptiche giudiziarie ne ho visti anche in Italia.
Assicurare formalmente l’impunità ai medici che obbediscono ai diktat sanitari facendosene esecutori, mentre si puniscono e ricattano quelli che non si adeguano, sarebbe un progresso in termini di giustizia rispetto a quanto prospettato da Amendola e Nello Rossi. Vale come brocardo una battuta di un personaggio di Fellini: “Se un ladro ha la faccia da ladro in fondo è onesto”. E’ relativamente meno iniquo, e come caveat emptor è più sicuro per la salute dei cittadini, che si riconosca apertamente l’impunità, non nascondendo la debolezza istituzionale e personale; invece che fingere uno Stato di diritto, con azioni giudiziarie pro forma, che rafforzano reti di potere procurando ai magistrati il pizzo della reverenza da timore e da favore ottenuto. Le perizie affidate agli Ordini possono essere come le indagini su un capo dell’ANM corrotto e corruttore affidate a quelli che lo hanno eletto e ne hanno beneficiato. (Con Palamara e Cantone entrambi amici di mons. Paglia, non si è lontani da ciò).
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10 aprile 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Bellelli “Ormai i cittadini pensano di poter risolvere da soli il conflitto tra protezione e libertà”
Dopo Gratteri che prefa e condanna, Bellelli chiama *** chi vede un disegno politico e loda Agamben.
Agamben: “In questione è il disegno di un paradigma di governo la cui efficacia supera di gran lunga quella di tutte le forme che la storia dell’occidente abbia conosciuto. Se già, nel decadere di ideologie e fedi politiche, le ragioni di sicurezza avevano fatto accettare ai cittadini limitazioni delle libertà, la biosicurezza si è dimostrata capace di presentare l’assoluta cessazione di ogni attività politica e di ogni rapporto sociale come la massima forma di partecipazione civica. Si è così avuto il paradosso di organizzazioni di sinistra, tradizionalmente abituate a rivendicare diritti e denunciare violazioni della costituzione, accettare senza riserve limitazioni delle libertà decise con decreti ministeriali privi di ogni legalità e che nemmeno il fascismo aveva mai sognato di poter imporre” (abbreviato).
Bellelli attribuisce le misure repressive agli italiani, e dà del truffatore al truffato. E’ vero che “È evidente che gli italiani sono disposti a sacrificare praticamente tutto, le condizioni normali di vita, i rapporti sociali, il lavoro, perfino le amicizie, gli affetti e le convinzioni religiose e politiche al pericolo di ammalarsi. La nuda vita – e la paura di perderla – non è qualcosa che unisce gli uomini, ma li acceca e separa.” (Agamben). Fifoni, creduloni, passivi col potere, perdono sia la libertà che la sicurezza cadendo nella truffa della paura.
@ dicristo-carlo@libero.it. E’ un pensatore di alto livello, molto interessante, sia nell’analisi teorica che nelle derivazioni politiche e morali; uno dei pochissimi intellettuali italiani viventi apprezzati internazionalmente. Tenuto relativamente in ombra in Italia, come è l’uso: il clero e le altre forze parassitarie tengono stretto il monopolio della guida morale, e ci propinano come Soloni sui media figure modeste, o modestissime, che fanno da portavoce ai vari gruppi di interesse, in modo da tenere la popolazione nell’ignoranza crassa; o ancora peggio nel midcult, il livello intellettuale banale e sussiegoso spacciato per pensiero elevato. Uno dei senatori a vita mancati, come a suo tempo Bruno De Finetti, e Primo Levi, mentre si abusa del potere di nominarli regalando più di una volta lo scranno per fini di potere e propaganda a soggetti non meritevoli, che non solo non illustrano l’Italia ma a volte servono interessi in contrasto con quelli dei cittadini.
@ dicristo-carlo@libero.it. Lei centra il punto: la paura. Se ne parla poco, è poco elegante ammettere la sua morsa, ma è il fattore centrale e la chiave interpretativa di quanto stiamo vivendo. La paura, che ci fa regredire alla nuda vita (Agamben), alla sopravvivenza biologica esaltando la nostra dimensione animale, istintuale, bruta, e sopprimendo quella umana, che può salvare sé stessi e con sé stessi gli altri: la paura della quale occorre avere paura perché non fa ragionare anche quando sia giustificata. E qui, sul piano tecnico, inutile dirlo a chi ha paura, fa paura non l’asserito tremendo fenomeno biologico, ma chi manipolandolo lo rappresenta e virulenta a dismisura. E lo stampede della massa che segue questa follia collettiva, come ha fatto nel passato. La paura emessa dagli altoparlanti mediatici h24 come in un racconto distopico. La paura come “fonte del diritto” si è chiesto l’Ordine degli avvocati di Roma. La paura come metro della democrazia: politici vili hanno creato un corso dove lo stupido, il servile, il profittatore viene incoraggiato nell’errore e potenziato dalla legge, che invece minaccia chi un po’ ragiona e resiste agli appelli alla paura.
Sì, “Guai a quel popolo che ha bisogno di eroi”: quando gli eroi suppliscano alla decenza. Siamo messi male anche per la cultura clericale che esalta la “santità” e trascura la decenza. La decenza diffusa è più importante degli eroismi individuali, che vanno bene quando sono un di più rispetto ad essa, non un’eccezione tappabuchi.
@ dicristo-carlo@libero.it. Io non sono impavido e coraggioso. Ma sono nella posizione di poter distinguere tra pericoli reali e gonfiati. Le mie preoccupazioni non sono verso il virus, ma verso l’uso umano abnorme che si fa di una ondata epidemica. Un conto è l’incappare in una delle periodiche burrasche, farsene una ragione e agire razionalmente per limitare i danni; un altro è dipingere una di queste burrasche come una tempesta spaventosa con onde di venti metri, mandare la gente nel panico e fargli abbandonare la nave, causando così più danni della burrasca. Le segnalo le statistiche raccolte in “Covid-19 mortality: a global overview” Swiss policy research, updated April 2021. Guardi es. la Svezia, dove hanno seguito il suo consiglio, che però lei e quelli come lei non praticano, di usare più i neuroni e meno i sarcomeri, dove non sono “Rambo” ma neppure ***. e si sono dati politici, e quindi tecnici, all’altezza, che hanno applicato il patrimonio di conoscenze note su queste ondate epidemiche, invece di buttarlo via e terrorizzare la cittadinanza con film apocalittici (Contagion, 2011): i grafici mostrano che la fluttuazione verso l’alto della mortalità è stata simile a quella del 2012 e 2013. E la Svezia avrà il calo percentuale di PIL minore in Europa. O la Russia, v. Report ieri sera, che vende il vaccino agli altri ma non ossessiona i suoi cittadini per farli vaccinare, gli fa condurre la vita normale, e ha poco più di un terzo del nostro tasso di mortalità.
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v.
3 aprile 2021. Molotov e gaslighting. L’eversione cognitiva a boulevard Gratteri
In: I rituali zozzonici della banda Mattarella
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28 aprile 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Pietrobelli “Tamponi rapidi, in Veneto aperta un’inchiesta sulle percentuali di errore indicate dalle case farmaceutiche”
Crisanti, espressione dell’Imperial college, fonte principale di ingigantimento del quadro, ha denunciato un 30% di falsi negativi. La susseguente ipotesi del PM, al netto delle immancabili varianti, è fondata; ma a senso unico, a valvola. Non considera, secondo l’articolo, i falsi positivi del test PCR*; che viene fatto passare per il gold standard. Un po’ come valutare se banconote di Tizio sono contraffatte comparandole con quelle false stampate da Caio. Guardando solo ai falsi negativi si favorisce la corsa alla sovradiagnosi che invece sarebbe fondamentale fermare. C’è una sentenza di una corte di Lisbona che riconosce l’inadeguatezza del test PCR**.
Il teorema di Bayes, noto sia a chi valuta i test diagnostici sia a giuristi che studiano la prova giudiziaria, fa evitare i facili errori. Es. è scorretto considerare solo sensibilità e specificità, quelle che cita la circolare della regione Veneto: bisogna anche tenere conto della prevalenza. Gli errori derivanti dal non rispetto dei vincoli posti dal t. di Bayes hanno vari nomi, uno dei quali è “prosecutor’s fallacy”, “fallacia del PM”. Può venire commessa in campo giudiziario o diagnostico. Col covid si sta riuscendo a praticarla in entrambi i campi contemporaneamente.
*PCR positives: what do they mean? CEBM, Oxford University. 17 set 2021.
**Landmark legal ruling finds that Covid tests are not fit for purpose. So what do the MSM do? They ignore it. 27 nov 2020.
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11 maggio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Trinchella “Covid, Andrea Crisanti e le mutazioni benigne: “I virus non diventano buoni, ma più cattivi. Sono argomenti da non banalizzare”
La teoria dell’evoluzione prevede la sopravvivenza del più adatto. La volgarizzazione della teoria prevede invece la sopravvivenza del più forte, che non è la stessa cosa: a sopravvivere non è necessariamente il tirannosauro o la tigre dai denti a sciabola. L’ipotesi della Regina Rossa non prevede che un agente “cattivo”, cioè virulento, divenga ancora più cattivo, ma che col tempo divenga soccombente, in cicli preda-predatore.
We regard Fig. 2a as representing an ‘arms race’ (accumulated ‘improvements’ in both populations) and Fig. 2b as representing ‘Red Queen’ dynamics (“running as fast as you can to stay in the same place”). Unfortunately, both terms have been used to refer to both processes, even though their nature, time scale and population genetic consequences are quite distinct. (Biological and biomedical implications of the co-evolution of pathogens and their hosts. Nature genetics, 2003)
Crisanti gioca su un equivoco che è simile alla volgarizzazione fumettistica dell’evoluzione come la sopravvivenza del più feroce. La rilevanza dei concetti che sceglie per suonare sempre la stessa nota, quella delle predizioni apocalittiche alla Imperial college dal quale proviene, è dubbia. Le epidemie catastrofiche che si prolungano negli anni, mantenendosi efficienti sia nell’uccidere che nel diffondersi, magari perché i loro agenti mutano in forme sempre più “cattive”, sono previste solo dai disaster movies.
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20 maggio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Draghi: “Riaperture? Non significa abbandonare i comportamenti anti-contagio, raccomando di usare la mascherina””
Le mascherine sono inutili e pericolose, soprattutto se usate in maniera prolungata: possono generare danni anche gravi alla salute con l’uso prolungato nel tempo*. Ma sono l’epidemia, nel senso che ne sono la principale rappresentazione, visibile a occhio nudo. Se non ci fossero le persone per strada e sugli schermi con le mascherine perfino il docile gregge italico potrebbe intravedere la pretestuosità della giustificazione secondo la quale si sono imposte e si continuano a imporre misure che stravolgono la vita personale e sociale – e creano malattia – per proteggerci da una terribile epidemia, che contrariamente alle epidemie ben più gravi del passato è potenzialmente inesauribile, potendo riprendere nelle forme iniziali dopo avere infuriato per un anno e mezzo. Le epidemie si sono sempre comportate come reazioni chimiche, che si autoesauriscono in tempi circoscritti. Infatti le equazioni che le descrivono sono derivate da quelle della chimica. Qui invece avremmo una inedita epidemia a moto perpetuo, o a pila atomica, che può essere arginata solo con sforzi eroici, a nostre spese.
*Open Letter from the UK Medical Freedom Alliance. 18 feb 21. – Is a Mask That Covers the Mouth and Nose Free from Undesirable Side Effects in Everyday Use and Free of Potential Hazards? Int. J. Environ. Res. Public Health 2021.
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5 giugno 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, venerdì 600mila vaccinazioni. Locatelli: “Siamo alla svolta, se restiamo prudenti l’autunno non sarà come quello del 2020”
L’affermazione del capo del CSS e CTS “se restiamo prudenti l’autunno non sarà come quello del 2020” implica: a) che l’epidemia non si esaurisca naturalmente, per l’immunità di gregge naturale, come è sempre avvenuto, né che si esaurisca per l’immunità di gregge surrogata, spacciata per l’unica, da vaccinazioni. b) che vi sia una fonte fissa di epidemia, costituita dal covid, varianti, nuovi virus etc la cui forza di emissione non decade nel tempo, contrariamente a tutte le conoscenze e i modelli di epidemia. c) che l’inaudito prolungarsi della catastrofe dipenderebbe dal nostro attenersi ai precetti, lesivi di diritti di base, salute, benessere, economia, del governo; come quando sciamani, stregoni, preti attribuivano eclissi, terremoti, pestilenze al non obbedire alla divinità cioè ai suoi ministri.
Gli “Hic Rhodus” che si presentano come colleghi di Falcone e Borsellino, e che ci ricordano lo Stato di diritto quando c’è da tenere vivo lo spauracchio mafioso con le scarcerazioni e con il riconoscimento di un diritto all’omertà, guardano dall’altra parte davanti ad allarmi che mettono in libertà il peggio del peggio per i cittadini in nome della sicurezza. Per chi volesse sentire una versione seria e onesta sul futuro del covid, un intervento di S. Gupta, uno dei maggiori esperti di epidemiologia delle malattie infettive, professoressa a Oxford: sito Collateral global. CG Mini-lectures: herd immunity. https://collateralglobal.org/article/mini-lecture-herd-immunity/
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Vedi:
30 maggio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “In Belgio è caccia a Jürgen Conings, il tiratore scelto idolo delle destre no vax che minaccia il virologo più famoso del Paese”
In: Lo knock-on dell’operazione covid in Lombardia orientale
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10 giugno 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Guido Rasi: “Adesso non vaccinerei mia figlia con AstraZeneca. L’immunità di gregge? Probabilmente già da prossimo settembre””
La medicina sui sani, che dovrebbe essere sottoposta a maggiori vincoli etici, ne ha meno*; i freni giuridici, già deboli, sono oggi tenuti inattivi dai forchettoni messi e lasciati in permanenza dai volenterosi operai addetti, con la scusa dello stato di eccezione. Ora si arriva a praticare una autentica sperimentazione sulla popolazione sana, per di più imposta con pesanti “incentivi” cioè ricatti sui diritti fondamentali. Non solo. La sperimentazione sulla massa, o meglio la prova a occhio non essendoci un disegno sperimentale, viene discussa come se nulla fosse. Le parole di Rasi “adesso non vaccinerei mia figlia” “non è più sicuro per gli under 40” e degli altri front men fanno passare presso il pubblico come normale, accettabile, che lo Stato sperimenti sulla popolazione, con i suoi esperti che si regolano a spanne nel dosare un intervento del quale sono note più l’inutilità, che i danni che provoca e che stanno comparendo. Sul versante buffonesco, ricordano il “S’é incaxxato Cozzamara…” di Johnny Stecchino (v. Youtube). Su quello tragico, i prodotti del sonno della ragione.
*Skrabanek P. J med Ethics, 1990. Why is preventive medicine exempted from ethical constraints?
@ zeitgeist_run. La penserei come lei: in parte è per il primo problema dell’Italia, la storica carenza degli italiani di diffidenza e controllo riguardo al potere. Ma qui sono state anche messe in atto, con grandi mezzi, sofisticate tecniche di psicologia comportamentale, che hanno funzionato su un popolo più tosto, gli inglesi: Dodsworth L. State of fear. How the UK government weaponized fear during the covid-19 pandemic.
@ zeitgeist_run. E’ ovviamente un argomento di dimensioni giganti, con tanti aspetti. I più importanti sono quelli economici e politici. Conta molto quello psicologico, il cui studio, insieme a quello degli aspetti etici e giuridici, è basilare per difendersi. Per chi come lei, e come me, ha competenze tecniche forse conviene partire proprio dagli aspetti tecnici, per poi arrivare al resto. Nel suo caso, partire dalle statistiche. Le segnalo l’articolo “Changing the goal posts for the vaccinated – Hart, 10 giu 2021“ che riguarda le manipolazioni anche di quelli che vengono a torto detti “i numeri”.
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24 giugno 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “La pandemia non è stata sconfitta in modo definitivo, l’impegno dovrà proseguire” “
Le epidemie si esauriscono da sole. Date le difese naturali. Le epidemie vere; quelle gonfiate e usate come piede di porco e spranga hanno invece l’inaudito carattere di permanenza proclamato da chi riveste la più alta carica dello Stato, insieme alla asserita “vittoria” raggiungibile tramite la medicina delle private equities, e le gravi restrizioni a danno della civiltà e della nostra salute*. “The government are deniers of natural immunity.“**. Mattarella sta dicendo che le armi improprie giustificate in nome dell’epidemia non verranno posate; che il regime di “psicocrazia”, come è stato chiamato, prosegue. La “lealtà” tra i soggetti che occupano le varie istituzioni, tra quelli comodamente annidati nei vari appartamenti del Palazzo, in effetti si vede. E’ della lealtà verso il popolo che chi comanda non può a ragione vantarsi.
*Agrawal V. et al. THE IMPACT OF THE COVID-19 PANDEMIC AND POLICY RESPONSES ON EXCESS MORTALITY. National Bureau of Economic Research. Giugno 2021.
**The covid testing trap. The current approach goes against all common sense. HART, 24 giu 2021.
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28 giugno 2021
Blog de il Fatto
Commento al post “Covid, Crepet: “Nel Cts non c’è neanche l’ombra di specialisti in psiche. E l’ordine dei medici tace. Chi paga danni subiti dai ragazzi?””
Gli psicologi sono centrali nell’operazione covid, con la manipolazione della paura e il “nudging” (Dodsworth L. A State of fear). Fin troppo (The dubious ethics of covert psychological “nudges”. Hart, 24 giu 2021).
Per Crepet “tanti non si vogliono vaccinare perché in giro c’è un’ignoranza spaventosa”. Ieri qui sul Il Fatto: “Claudio Amendola: chi si rifiuta di vare il vaccino è un ignorante”. A chi non vaccinandosi prendesse sul serio lo psicologo dei salotti tv e il bravo attore che ha sniffato l’aria del momento, e si sentisse mortificato e confuso dalle diagnosi di ignoranza, segnalo l’articolo “Outcome reporting bias in Covid-19 mRNA Vaccine Clinical trials”. Che riporta tra l’altro come sia strano che la tecnica ad mRNA all’improvviso funzioni, dati i precedenti; che in base ai dati di chi la vende la reale riduzione di rischio è intorno all’1%, non intorno al 95%; che questo modo di riportare “la scienza” “mislead and distort the public’s interpretation of COVID-19 mRNA vaccine efficacy and violate the ethical and legal obligations of informed consent.”
“È questo è il vero male dell’Italia: la furbizia degli italiani, ovvero quella millantata furbizia che invece in realtà è solo mascalzonaggine.” (Claudio Amendola: “Il vero male dell’Italia? La ‘mascalzonaggine’, travestita da furbizia” Il Fatto, 26 feb 2015). Diverse professioni stanno istigando la creazione di categorie di “inferiori” per ingraziarsi, furbescamente, le stesse forze che impongono la legge Zan.
@ Claudio Bramini. E’ lei che difende il diffondere informazioni fuorvianti sostenendo che le informazioni corrette sarebbero la stessa cosa. Con una falsa analogia: un conto è dire che il tasso alcolemico elevato causa un aumento del rischio relativo di incidente mortale di oltre il trentaseimila percento (dai suoi odds); e quindi imporre il fioretto di non bere a un numero ridotto di persone in particolari circostanze, prima di guidare. Un altro è inoculare l’intera nazione con sostanze ad effetti non ben noti, e possibilmente gravi e permanenti. Ottenute “miracolosamente” in un lampo dopo decenni di tentativi infruttuosi, sia per i vaccini per coronavirus in generale sia per la tecnologia mRNA.
I tanti esperti che avvisano sul non imbrogliare vendendo il rischio relativo come rischio assoluto sanno di cosa parlano. Sia Pfizer e Moderna e gli esperti che ripetono il dato ingannevole e nascondono così il quadro autentico, sia l’autore del quale riporto le osservazioni e gli editors e i referee che hanno pubblicato il suo lavoro, sanno di cosa parlano; nel manipolare e nel denunciare la manipolazione, rispettivamente. Probabilmente non lo si sa da un certo livello in giù, tra quelli che ripetono a pappagallo. E che sono pronti all’insulto: ignorante, straparla, etc. Il suo contributo è di mostrare la volontà di mentire a oltranza e con arroganza, certi dell’impunità. Che riporta al tema del post, il ruolo inconfessabile della psicologia delle masse nell’operazione covid.
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24 luglio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di Eugenia Romanelli “Chi non si vaccina ha paura ma la questione è valoriale: ecco la nostra posizione ufficiale”
Eugenia Romanelli solleva un punto importante: gli effetti politici della paura. Solo, trascura la weaponization – l’uso come arma – della paura da parte dei governi, con strutture dedicate a ciò, nella crisi covid, come illustra Laura Dodsworth nel libro “A State of fear. How the UK Government weaponized fear during the covid-19 pandemic”.
Ci sono vari modi di reagire alla paura. Uno è la sindrome di Stoccolma, il passare dalla parte della minaccia illudendosi così di neutralizzarla. A giudicare dalla veemenza (chi non accetta il vaccino sarebbe “pavido”, e insieme “desideroso di guerriglia” in quanto “frustrato, sociopatico, paranoide, maniacale” etc.) l’autrice deve avere riempito le mutandine così tanto da dover trovare pace abbandonandosi alle imposizioni e divenendone una sfegatata propagandista.
25 luglio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Green pass, Di Maio: “Sistema sta funzionando, la vaccinazione è l’unico modo per uscire dalla crisi””
“Incidentally, the Zoe App noted that there are currently more symptomatic cases in the vaccinated than the unvaccinated. Therefore, assuming equal infectiousness, a person is more likely to catch SARS-CoV-2 from someone who is vaccinated than not vaccinated, making the entire premise of vaccine passports untenable. Nor is there any need to single out and be scared of the unvaccinated.” (What should we be scared of at the moment? Hart, 22 lug 2021).
Le accuse di Di Maio a coloro che rifiutano gli inoculi di “fare pagare un prezzo all’Italia” sono costruite ad hoc per imporre diktat liberticidi, che prolungano e aggravano i danni già provocati. Sono velenose e miserabili, istigando all’odio e alla discriminazione contro parte della popolazione; scaricando su di essa le colpe di governanti indegni, e ottenendo meriti presso i poteri forti. Inoltre vengono da un soggetto che rappresenta l’allucinante truffa agli elettori dei 5S, che hanno carpito i voti presentandosi come antisistema per poi servire i poteri più tetri e tenere in piedi il circo corrotto degli altri partiti, ai quali si sono alleati; e che quindi ha già mostrato che la fiducia malriposta dei molti, come quella di chi ha votato i 5S e ha dato loro le poltrone cui si sono incatenati, e ora quella nelle versioni del potere sul covid, può generare disastri per tutti.
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v.
25 luglio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Segre: “Il paragone tra vaccini e Shoah è follia, il cattivo gusto si incrocia con l’ignoranza”“
In “Ogni gruppo pensa che la sua m… non puzza”
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22 agosto 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di S. Balducco “Pavia, in terapia intensiva ci sono solo non vaccinati: “Agli scettici diciamo ‘non aspettate’. Dobbiamo tornare a curare le altre patologie””
Non c’è “verità per corrispondenza”. Il technical briefing di Public Health England del 20 ago 2021 mostra, per il dato hard dei decessi entro 28 gg dal test positivo per variante delta, 390 decessi di non vaccinati vs. 679 decessi di vaccinati. Si ignorano i danni gravi da vaccino, che possono riguardare anche sani con aspettativa di vita elevata.
Non c’è “verità per coerenza”. Lo stesso giorno su Il Fatto: “Tiktoker scopre di avere un nodulo “potenzialmente canceroso” grazie agli avvertimenti dei follower che guardavano i suoi video”. Una clip altamente diseducativa che conferma la nocività di TikTok, spingendo i teen-ager verso le facili sovradiagnosi di cancro della tiroide (Global Thyroid Cancer Overdiagnosis in Children and Adolescents. Medscape, 26 gen 2021) e le conseguenti cure inutili e dannose – a carico del contribuente.
Il primario di Pavia sostiene accorato che bisogna vaccinarsi per non ostacolare la cura di altre categorie di malati. Appare invece che si selezionino quelli da trattare etichettandoli come malati secondo non la verità biologica ma l’interesse politico e commerciale. Si impongono trattamenti inutili e dannosi con false informazioni, propaganda ingannevole, pressioni pseudoetiche e norme coercitive. A scapito dell’assistenza utile. Una situazione di medicalizzazione dei sani e di declassamento dei malati autentici. Lo squilibrio c’è ed è enorme, ma è quello creato dal potere, non dai cittadini che non vogliono diventare gregge.
@ Giuseppe Barbieri. Il non sequitur è vostro, coi vaccini “efficaci” somministrati a gran parte della popolazione e “l’epidemia” che infurierebbe dopo un anno e mezzo tanto da giustificare eccezionali obblighi vaccinali. Il quadro, riflesso nelle statistiche, è quello dove i vaccini, come in altre ILI, fanno poco contro l’epidemia; che come tutte le altre ILI scema da sola per esaurimento dei substrati, ma stavolta viene sostenuta: materialmente con misure iatrogene e nella sua rappresentazione con manipolazioni mediatiche. La distribuzione tra pazienti la trascurate voi trascurando che il covid quando è letale lo è principalmente per anziani e i fragili, mentre i danni gravi da vaccino colpiscono anche persone ad elevata aspettativa di vita. Si censura il dato noto che i vaccini antivirali funzionano ancora meno in quelli che ne avrebbero maggior bisogno, gli anziani. Gli “esperti e scienziati” vengono aiutati con troll e di censura. I giornali compiono abusivamente atti medici – a danno della popolazione – nel dare indicazioni su trattamenti censurando chi evidenzia, documentandoli, pericoli; è un atto medico, aberrante, fare spadroneggiare, senza possibilità di replica, i troll che gettano discredito con supercazzole. E’ anche evidenza, come suo complemento, del carattere non onesto e organizzato delle informazioni mediche riportate. Invierò mensilmente all’Ordine dei giornalisti le mie segnalazioni e le risposte ai troll sui danni da vaccino censurate da Il Fatto.
@ Giuseppe Barbieri. L’articolo che cito mostra l’eventualità opposta a quella che lei apoditticamente proclama: mostra come che le varianti possano essere favorite dal vaccino. Eventualità che viene censurata, nonostante possa contribuire a spiegare l’anomalo perdurare, a credere all’ufficialità, dell’epidemia.
@ Sobchak. Oppure è la “prova” che funzionano piuttosto male. E anche che i vaccini stanno favorendo il prolungamento dell’epidemia tramite la selezione di nuove varianti resistenti ai vaccini e l’indebolimento della risposta immune alle varianti tramite il meccanismo immunologico del “peccato originale” (More analysis of recent SAGE report. Hart, 20 ago 2021). Di sicuro lo spot oleografico dove la vaccinazione mette al sicuro sé stessi e la popolazione mentre i non vaccinati muoiono come mosche è falso.
@ Sobchak. Chi usa il termine “prova” in biomedicina non è del mestiere. Chi dice che i numeri “provano” contro l’evidenza probabilmente è del mestiere, ma non del mestiere giusto. I “numeri” supportano la possibilità che l’evidente inefficacia dei vaccini – sviluppati “miracolosamente” in un lampo dopo decenni di insuccessi e dati i numeri di anni (10-12) nei quali si sviluppano vaccini efficaci* – nel risolvere lo stato di emergenza sia dovuta anche a loro effetti paradossi, che prolungano l’ondata epidemica spacciata per eccezionale e ormai fuori, nella sua versione ufficiale, da qualsiasi comportamento noto. Effetti che vanno a ingrossare il numero di fattori noti censurati e sostituiti dall’orgia di spot terroristici come questo. La frase che lei cita mostra la comune aleatorietà delle mutazioni di virus del genere, che viene sia favorita sia esibita surrettiziamente per giustificare l’anomalo prolungamento dell’epidemia. Anche qui, ciò che è noto, che le mutazioni del virus – paragonate a un cambio d’abito dello stesso soggetto da Sunetra Gupta di Oxford – sono parte del processo che porta all’esaurimento spontaneo delle epidemie, viene capovolto nel suo opposto, con le varianti che giustificherebbero l’innaturale carattere attribuito alla pandemia: feroce e inestinguibile salvo rimedi miracolosi quotati in Borsa e sacrifici umani.
* Development of SARS-CoV-2 vaccines: challenges, risks, and the way forward.
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3 settembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Green Pass, Scandinavia divisa: in Danimarca cancellato grazie ai vaccini mentre la Norvegia fa slittare riaperture. Il premier: “Troppi casi” “
In Svezia, dove non hanno imposto misure di ghettizzazione del paese come da noi, i morti registrati come covid per milione di abitanti dall’inizio dell’epidemia risultano circa un terzo in meno che da noi: a oggi 1440 contro i 2143 dell’Italia (Wordometer). I tassi di vaccinazione risultano più bassi di quelli italiani (Our world in data, 3 set 2021). In una misura la Svezia si sta mostrando più severa dell’Italia: ha, insieme al Portogallo, appena vietato l’accesso agli israeliani, una delle popolazioni dove il vaccino deve avere maggiormente esercitato i suoi effetti, essendo tra le più vaccinate. La chiusura riguarda anche i vaccinati. Da noi gli israeliani vaccinati sono ammessi. Mentre la linea italiana ricalca la metafora naif della guerra*, la Svezia appare applicare una concezione più sofisticata, quella dell’equilibrio ecologico* con le sue complessità, che non ignora il valore fondamentale delle difese naturali contro le epidemie; né forse i rischi di effetti paradossi, controproducenti, dei vaccini.
*What is a pathogen? Virulence, 2014. 5: 775.
@ Stef__. Strano che gli abitanti di Stoccolma o Malmo, che secondo il tuo modello, di chiara scuola CTS, vivrebbero separati l’uno dall’altro da una distanza media di oltre 100 metri, debbano essere protetti dall’arrivo di israeliani vaccinati. Tu, o Di Maio che è lo stesso, dovreste contattare l’ambasciata svedese e rassicurali.
“The most stupid of these excuses is that Sweden has a low population density (59 people per square mile). Forgive me for insulting your intelligence but it seems some people need to hear this: Swedish people are not evenly spread out across the country. Scotland also has a low population density (65 people per square mile) because most of the country is wilderness. This has not stopped Glasgow becoming a Covid-19 hotspot.”
@ pcg. CENSURATO. Grazie per mostrare che il commento provoca la reazione dei troll di regime.
@ ilarious. CENSURATO. “Your opinion” is just the lame troll rebuttal.
@ bigbeauty. CENSURATO. Fai silenzio, incosciente. Se ti sente Mattarella ci tocca sobbarcarci anche i profughi svedesi che a milioni stanno fuggendo dal loro sventurato Paese.
@ Pier Francesco Pingitore. CENSURATO. Grazie per mostrare che il commento provoca la reazione dei troll di regime.
@ Matteo Leoni. Sì, per la differenza in mortalità tra la Svezia e gli altri paesi scandinavi c’è una abbondanza di ragioni, non legate alle misure anticovid,: Exceptionally many vulnerable – “dry tinder” – in Sweden prior to COVID-19. Herby J, 6 ott 2020. O quest’altro, che di spiegazioni ne dà 16: “16 POSSIBLE FACTORS FOR SWEDEN’S HIGH COVID DEATH RATE AMONG THE NORDICS” Klein DB et al. 26 ago 2020. Ma per conoscerle e comprenderle bisogna uscire dalla fumettistica versione di Stato. Per di più, conoscendole si acquisirebbe la nozione delle periodiche fluttuazioni annuali e stagionali e di mortalità da ILI, di fattori come l’harvesting effect, etc., che vengono sfruttate per fare figurare pestilenza tremenda e meriti eccezionali dei vaccini; mentre per questa operazione fraudocratica occorre tenere il popolo ammollo in spiegazioni stupide e comode.
@ Matteo Leoni. “Mah, mi convince poco” E’ scorretto parlare così, come fanno i burbanzosi televirologi: “Altre forme di concorrenza sleale sono l’ostentazione di un atteggiamento dubitativo sistematico in nome del rigore critico (“Non mi piace troppo … “; “Devo dire che non sono del tutto convinto … “). (P. Medawar, Consigli a un giovane scienziato). Il fenomeno del mortality displacement è acquisito. C’è questa ed altre spiegazioni possibili; negandole a priori si strappano interi capitoli dei trattati. Del resto la negazione della conoscenza scientifica acquisita è il caposaldo dell’operazione. Al suo posto, narrazioni false, apodittiche e bizzarre, alzate di spalle (e nugoli di troll) come qui davanti all’evidenza che in un paese europeo che considera l’epidemia in termini tradizionali la vita è radicalmente migliore che da noi; dove si inventano misure allucinanti descrivendo una pestilenza che unisce due caratteristiche contraddittorie e da fine del mondo, che non sono mai coesistite, se non nei film: la capacità di causare una falcidie tale da imporre di fare un ghetto dell’Italia e una inesauribilità nel tempo a meno del vaccino. Al contrario è da chiedersi, analizzando i fattori, perché la via vecchia e documentata di Tegnell ha portato a condizioni ben migliori della stralunata via nuova di Speranza e c. Via vecchia che ora include il non mentire sui rischi del contagio da vaccinati e bloccare gli israeliani.
@ Matteo Leoni. Un’evidenza, il caso Svezia, che appare come una falsificazione delle teorie con le quali si giustifica la ghettizzazione del Paese, va esaminata seriamente, non liquidata con argomenti come quelli di una Svezia punteggiata di eremiti sparsi tra i boschi. L’osservazione che gli altri paesi scandinavi hanno una mortalità ancora minore non annulla l’evidenza contraria alla via tragica fatta imboccare all’Italia: es. la responsabile sanitaria della Norvegia ha detto che seguendo l’esempio svedese le cose in Norvegia sarebbero andate ancora meglio. Così si diffonde la vulgata, crassamente falsa, che l’andamento delle epidemie sia governato dalle scelte politiche, e si rifiuta di considerare un elemento certo e centrale, le fluttuazioni nel tempo da fattori come il mortality displacement. Oltre a Medawar, Tomatis ha osservato il doppiopesismo negli standard di valutazione delle evidenze a valenza politica (e prima di lui Giolitti, sulla legge che si interpreta o si applica a seconda della convenienza). Per di più lei respinge un capitolo fondamentale, censurato, non solo una pubblicazione (peraltro decente): quello delle influenze delle ondate precedenti sulle successive. Ciò accoppiato al favorire la libera circolazione di ridicole spiegazioni da bar; e al non indagare sul palese controesempio che smentisce la asserita inderogabilità di accoltellare l’Italia.
@ Matteo Leoni. L’evidenza principale è che mentre ci impongono di stare chiusi in un ghetto, con regole da ghetto, perché ci sarebbero in giro nel mondo l’equivalente di branchi di belve, in Svezia nonostante facciano come se le belve non ci fossero si vive una vita normale. Ad essere capzioso è lo svicolare dal confronto Svezia-Italia ponendone uno della Svezia coi paesi scandinavi, irrilevante, e manomesso censurando le spiegazioni serie. Nel contribuire a ciò lei dà un piccolo esempio di come a tutti i livelli si sostituisca alla medicina scientifica una forma di gnosi, nella quale la verità non emerge dal confronto aperto e onesto sui dati, ma scaturisce dalla bocca di soggetti nominati portatori di conoscenze superiori: “a mio vedere”, “mi convince poco”, etc. Infatti nessuno che si chieda perché i vaccinati israeliani sono banditi dalla Svezia. La medicina gnostica taglia e inventa: questo lo togliamo, quest’altro lo diamo al gatto, i test positivi li chiamiamo contagi, descriviamo una epidemia letale e senza fine che non è mai esistita in natura, i vaccinati sono salvi, i non vaccinati zombie assassini, etc. ; con l’aiuto di apparati repressivi che gnostici lo sono nel senso di massoneria eversiva.
@ Matteo Leoni. In Italia, dove es. per fare l’insegnante di scuola materna sono obbligatori come minimo mascherina, finestre delle aule sempre aperte e un tampone nasale un giorno sì e un giorno no, l’epidemia va molto peggio che in Svezia dove misure pazzoidi del genere non ci sono mai state e si vive una situazione quasi tranquilla. Questo impone di chiedere se la pandemia è davvero così terribile e le misure invece che necessarie sono controproducenti. La Svezia secondo la versione ufficiale dovrebbe avere una epidemia più grave rispetto all’Italia; è questa predizione non avverata che va esaminata. Davanti a una falsificazione, ad una anomalia, è obbligatorio vederci chiaro. Non è “un punto di vista personale”, ma un principio di base della ricerca. Il principio di base, secondo il fin troppo citato Popper. E qui non è solo scienza, ma anche – e soprattutto – politica e diritti essenziali. E ora si dovrebbe chiedersi perché nella liberale Svezia si bloccano però i vaccinati israeliani. E’ truffaldino sostituire il confronto con l’Italia con quello coi paesi limitrofi, aspetto accessorio, variazione per la quale del resto esistono spiegazioni solide, che naturalmente non soddisfano chi come lei vuole scantonare da ciò che è cogente. E che per di più confermano che l’epidemia segue le note leggi biologiche ordinarie, non essendo come si vuole fare credere insieme straordinariamente pazza ed estremamente docile alle decisioni dei politici, queste sì da manicomio.
@ Matteo Leoni. Una nazione senza restrizioni fa molto meglio dell’Italia incaprettata; ma andare a confrontare le due nazioni “non è significativo né sensato”; ed il perché è così evidente che non vale la pena di spiegarlo. Un controllo a carattere sperimentale che offre un modo per di verificare se il laccio applicato collo del Paese serve o è inutile, o dannoso, diventa “un classico stratagemma dialettico”. Non un fiato sul fatto che la Svezia, descritta come sventata e incosciente, abbia bloccato, a differenza nostra, l’accesso ai vaccinati israeliani. Un esempio di scienza alla “In buona sostanza”, l’avvocato di fiducia di Johnny Stecchino che si diffondeva nel descrivere come l’Etna, la siccità e il traffico fossero le tre piaghe della Sicilia.
@ Gundam. Infatti, scambiare come fai tu un tasso per un valore assoluto mostra le proprie capacità intellettive. L’usare valore assoluti quando occorrono dei rate, come nei bollettini giornalieri dei morti, e valori relativi quando sono appropriati gli assoluti* mostra dolo. *Outcome Reporting Bias in COVID-19 mRNA Vaccine Clinical Trials. RB Brown, 2021.
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31 ottobre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di L. Casolari “La paranoia dei no vax, sette punti da affrontare per fermare l’escalation di rabbia e diffidenza”
Un’analisi psicologica diversa: “Jung wrote about the ‘shadow’and the danger of psychological projection. Our shadow is the instinctive and irrational side of ourselves. Essentially, it is more comfortable to remain ignorant of our failings, so we project them onto other people, or mythic figures: ‘baddies’. The devil is the ultimate projection of our shadow. Jung recognised that there is a tendency within collectivist movements to project elements from the shadow onto others. The vast scale of the global fear response to Covid and the shocking social re-engineering it has instigated leads me to intuit that there are deep, collective unconscious forces at work. Although Covid is a real disease and SARS-CoV-2 is a real virus, some of the response felt ‘unreal’ if you were not caught up in the cult-like response. We have not just endured and tolerated but even demanded the curtailment of our freedoms, for a disease which has a median Infection Fatality Rate of 0.05% (17) for under 70-year-olds globally. Our response felt unmoored from the gravity of the threat – why?” (L. Dodsworth, A State of fear).
L’emergenza sollecita ideazioni distorte; considerando solo quelle tra chi si oppone si sollecitano proiezioni dirompenti. L’ovvia tematica dell’affidarsi a figure di autorità, genitoriali, viene ignorata. Un terzo aspetto “psycho” da studiare è cosa porta esperti e addetti a “prostituirsi al potere e avallarne le abiezioni” (V. Pareto), fino a psichiatrizzare il dissenso.
@ Kenny Craig.
1) L’autrice che cito riporta la fonte: The infection fatality rate of Covid-19 inferred from seroprevalence data. Di Ioannidis, uno dei ricercatori biomedici più noti e citati al mondo. L’articolo è stato publicato sul Bulletin of the World Health Organization.
2) “Si può peccare per ignoranza ma si può peccare per interesse. La competenza tecnica può fare evitare il primo male, ma non può nulla contro il secondo. … L’esperienza dice che il mondo è pieno di scienziati e di intellettuali che si prostituiscono al potere e ne avallano tutte le abiezioni. Forse che costoro non sono corrotti perché sono competenti?” Che il concetto del quale V. Pareto evidenzia l’ovvietà, logica e storica, che la competenza non implica l’onestà – come invece vuole far credere la propaganda – non ti sia chiaro è probabilmente legato alla tua attività di troll. Comunque, un esempio. Tu vuoi iniziare il gioco del cocuzzaio sui dati di mortalità. Governanti, tecnici, giuristi dovrebbero fornire e pretendere una versione ufficiale di Stato, documentata, sui dati e la loro interpretazione, per giustificare le deroghe ai diritti (Public justification. In: Public Health Ethics: Mapping the Terrain, 2002). Ma ciò limiterebbe la disinformazione e la manipolazione, il torbido nel quale pescare. Che include psichiatri che patologizzano in massa chi resiste; mentre trascurano la psichiatria del potere, nonostante i recenti studi come quelli sulla ”dark triad”: narcisismo, sociopatia e machiavellismo.
@ Kenny Craig. Non distinguete la letalità per età come dovreste; salvo fuori luogo, come fai tu da troll, per nascondere la tendenza centrale molto bassa per una apocalisse che tutto consente. Tra i giovani 0-19 lo IFR mediano risulta dello 0.0027% (Infection fatality rate of COVID-19 in community-dwelling populations with emphasis on the elderly: An overview, 2021). Oltre 2000 volte più basso di quello degli anziani ai quali criminalmente li si accomuna per inocularli.
Ciò che lanci contro il mio commento non sono RPG, come ti illudi tronfio della tua livrea, ma coriandoli raccattati da terra. Il trollaggio filogovernativo è l’opposto di un governo onesto; che dovrebbe, senza delegare, rilasciare in G.U. le descrizioni dettagliate della realtà materiale che giustificherebbe i diktat liberticidi. Invece mentre ci si atteggia a cultori della scienza si truccano follemente dati e loro interpretazione; e non si vuole una versione ufficiale esplicita, nero su bianco, sulla quale discutere. Mentre si etichetta come paranoico chi non si beve le frodi ci si guarda dal produrre un termine fattuale rispetto al quale giudicare la fondatezza delle varie affermazioni, delle azioni giudiziarie e delle sentenze.
Andrebbe studiata la psicologia di chi si prostituisce nella sua attività professionale. Si potrebbe partire dagli studi sulla psicologia delle prostitute; per raccogliere informazioni sulle pulsioni endogene che oltre alle pressioni esterne portano a vendersi, e a farsi vistosi fuori e svuotati dentro.
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24 novembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di P. Ricci “Green pass, sentire contestazioni da parte degli intellettuali sgomenta”
La curva del rapporto tra percentuali di vaccinati e di non vaccinati segue un andamento iperbolico: da un certo punto cresce ancor più rapidamente dell’esponenziale. Es. con l’80% di vaccinati ci sono 4 vaccinati per ogni non vaccinato. Mattarella ha appena citato, identificandolo come prova dell’attitudine scientifica degli italiani, un rapporto di 9 a 1. Il titolo già elevatissimo non basta, ci dicono, a portare sotto controllo l’epidemia. Urge anzi un giro di vite. Col 95% di vaccinati il titolo sarà a 19 a 1. Col 97%, 32 a 1. Col 98%, 49 a 1. Gli scienziati come Ricci dovrebbero indicare, mostrando come lo derivano, il numero cutoff oltre il quale saremmo in grado di controllare la forza demonica di questo flagello. O la soglia non c’è, e saremmo in pericolo – crescente – fino a che resti un solo renitente? Con una epidemia con questa forza sovrannaturale dopo 20 mesi, mai vista prima, e crassamente difforme dalla descrizione scientifica nota dell’andamento delle epidemie, si è in piena cattiva metafisica; e dovrebbero essere Agamben e altri filosofi (non viene citato l’ottimo Ermanno Bencivenga) a protestare per l’invasione ignorante dei loro campi di competenza.
PS. Complimenti alle Corti d’Appello di Venezia e Trieste per avere scelto come consulente questo rigido cultore della scienza che definisce chi non aderisce alla vaccinazione totale forzosa con una scarica di insulti che parte con la fisiognomica di Lombroso e termina con la Germania nazista.
@ Palmiro Togliatti. Grazie: ci si dice adepti della dea scienza, e, in assenza di dati validi e solidi, si ricorre agli aneddoti da rotocalco. Che parlando di epidemiologia è un poco come predicare l’onestà e praticare il borseggio. Sull’uso vicario degli aneddoti nelle manipolazioni pseudoscientifiche della medicina vedi es. ”What about the wonderful anecdotes? “ In: Prasad VK. Malignant. How Bad Policy and Bad Evidence Harm People with Cancer. Johns Hopkins University Press, 2020.
@ Andrea Bellelli. Lei non dovrebbe confondere con la soglia di immunità di gregge (V= ((1-(1/Ro))/E ), che si basa sulla trasmissione. E che a questo ircocervo di epidemia è stata tolta. Per la prima volta nella storia avremmo un’epidemia grave a fonte stazionaria, che non si estingue naturalmente come tutte le altre (legge di Farr). Che non induce livelli validi delle difese che da sempre frenano e abbattono le epidemie agendo collettivamente sulla trasmissione. Senza vaccino, fortemente imperfetto, che “neppure a farlo apposta” è anch’esso impotente o quasi sulla trasmissione, l’umanità sarebbe condannata ad essere rimpiccolita di diverse volte. Questa assurdità biologica io l’ho ammessa ad argumentum: la soglia di cui parlo è, come ho scritto, quella di politica sanitaria oltre la quale il misterioso morbo dato l’elevato odds vaccinati-non vaccinati non provoca un numero di casi gravi tali da giustificare le misure da ghetto. Si stanno imponendo col ricatto, l’inganno e l’obbligo gli inoculi a oltranza in nome della salute collettiva; mentre si nega che abbiano effetti benefici diretti sulla salute collettiva per proseguire l’emergenza. Portare la soglia politica al 100%, minimizzando così anche la portata degli effetti indiretti quando si tratta di siringare, è aggiungere un ulteriore strato contraddittorio e fantastico. E’ il superior stabat lupus; un rispondere alle obiezioni aggiungendo via via senza vergogna, in una funambolica pila, pezze ad hoc ad una descrizione ad hoc.
@ Pedro 68. Pedro, dici essere vaccinato contro le supercazzole; ho l’impressione che nela pozione magica tu ci sia caduto dentro da bambino, come Obelix. Quella delle cure che non bastano per tutti è un vecchio trucco del marketing. Per fare approvare lo Xigris la Eli Lilly tra i vari trucchi fece spargere la voce che non ce n’era abbastanza e i medici dovevano scegliere a chi darlo. Organizzò una task force di clinici e bioeticisti, finanziata con 1.8 milioni di dollari, perché ponzasse sull’ardua questione del razionamento delle cure all’interno delle unità di terapia intensiva.
Hai ragione, torna la barbarie. Ma oggi è sottile e sofisticata. Fingendosi il suo opposto. Ci sarebbe voluto qualche ventilatore in più, ha affermato il PM di Bergamo sulla strage dell’anno scorso. Si ignora che studi mostrano che l’eccesso di ventilatori va contato tra le cause*. E’ uscito un lavoro sul “long covid” associato alla credenza di avere avuto il covid più che alla serologia**. Tanto che se ne mette in dubbio l’esistenza. Mentre si tace che le invocate TI causano una sindrome come quella che viene etichettata come long covid***.
* Lo knock-on dell’operazione covid in Lombardia Orientale.
** Association of Self-reported COVID-19 Infection and SARS-CoV-2 Serology Test Results With Persistent Physical Symptoms Among French Adults During the COVID-19 Pandemic. JAMA, 8 nov 2021.
*** Post-ICU symptoms, consequences,and follow-up: an integrative review. Nurs Crit Care, 2017.
@ Pigou. “Metafisica” è un eufemismo considerando che qui non si tratta delle solite elucubrazioni e rimasticature, ma di responsabilità gravissime, quelle del definire un ircocervo al quale piegare con l’inganno e la forza gli individui, la società, il diritto, la civiltà. A proposito di Corti d’Appello, una volta a un Giorno in Pretura sentii una PM citare Foucault, su come il colpevole non fosse all’altezza del suo delitto. Credo che molti omini che “jump the bandwagon” non sanno quello che stanno facendo; oltre che quello che stanno dicendo.
@ Pedro 68. Lo “scarto alto” di letalità tra vaccinati e non vaccinati è in contrasto coi dati nel Nord Europa; con le manipolazioni emerse sui dati di approvazione dei prodotti; con la singolare circostanza implicitamente ammessa, che questi inoculi non inducano memoria immunologica; con il carattere soft dei dati, che riflettono giudizi clinici e attribuzioni di cause soggettive, esposte a selection bias, expectation bias, etc. ; con la presenza di pressioni politiche per fare figurare un qualche vantaggio ai vaccini. Ma ammettiamo che sia veritiero. Una differenza relativa tra gli infection fatality rate non descrive una epidemia in corso. Non giustifica misure draconiane. Il mancato ricorso a indici corretti, i dati assoluti, è notoriamente segno di volontà manipolatoria (es. The framing effect of relative and absolute risk. J Gen Intern Med, 1993).
“Occhi e orecchie” sono solo sensori. Le impressioni che trasmettono vanno integrate nel cervello con le conoscenze sulla materie che le percezioni riguardano: e anche con informazioni su come va il mondo e la politica, soprattutto in questo caso.
@ Pedro 68. L’insopportabile Hegel, il nume tutelare dei burocrati e dei sofisti, qui aveva ragione: ripeta le sue parole agli pseudoscienziati che si mettono a fare i filosofastri. Sui 100 filosofi 100 (filosofi …) che privi di frecce nella faretra si umiliano a prendere la palla al balzo per sfogare le loro frustrazioni verso un soggetto eminente e ingraziarsi il dittatore: “Se il discorrere circa un problema difficile fosse come il portar pesi, dove molti cavalli porteranno più sacca di grano che un caval solo, io acconsentirei che i molti discorsi facessero più che un solo; ma il discorrere è come il correre, e non come il portare, ed un caval berbero solo correrà più che cento frisoni”.
@ MGB: “Modelli iperbolici o esponenziali e quindi lineari” . Guardi che sono vaccinato. Vaccinato contro le supercazzole.
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19 ottobre 2022
Blog de il Fatto
Commento al post “Covid, doppio via libera di Ema per i vaccini Pfizer e Moderna per la fascia dai 6 mesi ai 4/5 anni”
In UK si è costituito il CCVAC, Children’s Covid Vaccine Advisory Council. Ne fanno parte pediatri, professori, ricercatori, clinici, infermieri. Una sua recente iniziativa è stata una lettera aperta alla premier Liz Truss sui pericoli del vaccino per il covid ai bambini. Hanno firmato centinaia di professionisti della medicina.
V.:
Letter to Liz Truss from the CCVAC, 26 set 2022. Sito CCVAC.
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27 gennaio 2023
Blog de Il Fatto
Commento al post “Caso Pasqualino Maione, c’è davvero una relazione tra Covid e meningite? Pregliasco: “Esiste effettivamente un legame””
La meningite, l’encefalite, patologia “vicina” e a volte associata alla meningite, e altre manifestazioni neurologiche sono state descritte anche come effetto avverso dei prodotti a mRNA per il covid:
– Aseptic meningitis after vaccination of the BNT162b2 mRNA COVID‑19 vaccine. Neurological Sciences, 2021.
– COVID-19 vaccine-induced encephalitis and status epilepticus. QJM: An International Journal of Medicine, 2022.
– COVID-19 Vaccination and Neurological Manifestations: A Review of Case Reports and Case Series. Brain Sciences, 2022.
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4 febbraio 2023
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, nebbia mentale e disturbi di memoria legati ad alterazioni del metabolismo del cervello e all’accumulo di molecole tossiche”
Anche i vaccini per il covid possono causare danni neurologici*. Inclusa la nebbia mentale**. Nello studio degli effetti avversi dei farmaci si distinguono quelli simili alle manifestazioni della malattia trattata, e quelli completamente diversi. Nello strano mondo del covid l’essere vaccinati e l’ammalarsi non sono mutualmente esclusivi, tutt’altro. C’è inoltre una base biologica comune. Quindi le complicanze e le cronicizzazioni del covid non dovrebbero essere definite ignorando il macroscopico confounder del vaccino.
*COVID-19 Vaccination and Neurological Manifestations: A Review of Case Reports and Case Series. Brain Sciences, 2022.
**In rare cases, coronavirus vaccines may cause Long Covid–like symptoms. Science, 20 gen 2022.
@ Gianni53. Il livello di certezza non è inferiore a quello dell’attribuzione dei danni neurologici al virus come si fa con questa serie di 7 casi che ignora lo stato vaccinale. La frase prima di quella che lei estrapola dall’articolo del febbraio 2022: “healthcare professionals should be alert to their presentation [danni neurologici dopo vaccino] as a high vigilance and rapid response to these events are the need of the hour.” I report di danni neurologici conseguenti alla vaccinazione continuano – es. More Data Back Guillain-Barré Risk with Janssen COVID Shot, Medscape, 3 feb 2023 – e un vaccino covid, l’Astra Zeneca, è stato ritirato per gli ictus da trombosi venosa che ha provocato nei giovani (uno di quegli effetti ad elevata specificità, come il mesotelioma da asbesto o l’angiosarcoma da PVC, che sono pistole fumanti, difficili da occultare attribuendoli, come si usa fare, ad altre cause, qui il virus). E’ stato riportato che il 98% dei casi di long covid da Delta è in vaccinati ed è caratterizzato da un cambio dei sintomi da respiratori a neurologici (inclusa la brain fog); “An assessment of the relationship of these neurological symptoms and vaccination itself should be urgently carried out.” Long covid myths busted. Hart, 2 set 2022. Ignorare gli effetti avversi dei vaccini nel definire le complicanze del covid è antiscientifico e immorale.
@Gianni53. Tanti non sono “sani di mente” moralmente. E sono al commando dove meno uno se li aspetta, la medicina: “Poor science, research misconduct, and publication bias all contribute to the systematic exaggeration of benefit and understatement of harm.16” (Judging the benefits and harms of medicines. 30 giu 2017. Fiona Godlee, Editor in Chief, BMJ). Il covid, che prima che a una epidemia fa pensare a una delle periodiche ondate di pazzia collettiva della storia umana, non fa eccezione, tutt’altro: es. How to measure vaccine harms. Flawed reporting system doesn’t measure scale of the problem. Gruppo Hart, 11 mar 2022.
Per un caso dove si è giudicato che il bilancio fosse a sfavore del vaccino: “La Danimarca non somministrerà il vaccino Johnson & Johnson: “I vantaggi non superano i rischi di effetti avversi”. Il Fatto, 3 mag 2021.
A proposito di mente e della sua igiene; mi sembra che lei, come fa la nostra dirigenza, da un lato identifichi l’evidenza sulla quale dare la direttive di politica sanitaria con la stampa di pubblicazioni, negando qualsiasi valutazione di ciò che è stampato, e dall’altro all’opposto si affidi troppo al suo personale giudizio. Lei ora dice che il long covid passa, ma la pubblicazione oggetto dell’articolo che commentiamo all’opposto vuole fondere il covid con le malattie neurodegenerative croniche; che sono già oggetto di un silenzioso arrembaggio da parte di una insana ricerca di profitto smodato e facile.
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7 aprile 2023
Blog de Il Fatto
Commento al post “Bassetti deve risarcire gli eredi di Montagnier. Lo definì “rincoglionito con demenza senile””
Col covid si è instaurata una medicina centralizzata imposta, con addirittura diagnosi centralizzate*; e insieme con privati, Bassetti e compagnia, messi a disinformare, e a insultare come magliari da fiera.
Montagnier fu socio ingenuo nella frode HIV insieme a Gallo, e al satanico Fauci, ottenendone il Nobel. Ha sostenuto tesi strambe pro-business, come l’ottenimento dell’immortalità tramite antivirali**. Posizioni che vanno contate tra i precedenti delle manipolazioni sul covid. Non sempre refrattario alle sirene del potere ma sensibile alla legge morale, si è poi parzialmente dissociato dalla versione ufficiale sull’HIV che gli è valsa fama mondiale. Le sue critiche sulla versione ufficiale covid che sono cogenti.
Ci sono tanti ricercatori di valore che hanno mosso critiche puntali alle frodi del covid. Se si vogliono citare dei Nobel c’è Levitt, Nobel per la chimica, che ha mostrato il carattere fraudolento dei modelli predittivi sul covid (quelli che la nostra magistratura prende per oro colato). Nature riporta di un Nobel anonimo che definì “completely s**t” il progetto di vaccini a mRNA. Mullis avvisò dell’inappropriatezza e dei rischi catastrofici dell’usare la PCR, che meritatamente gli valse il Nobel, per test di screening. Manomissione che invece è stata imposta, e tarando l’esame sulle false positività.
*Mantaining the human face of medicine. Gruppo Hart, 1 apr 2023.
**Intervista a F. Pierantozzi, Liberal, allegato al n. 48.
V. scambio completo con troll in Entomologia forense. L’infestazione da troll delle notizie di reato
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