13 febbraio 2015
Blog de Il Fatto
Commento al post “Catania, non c’è posto nei tre ospedali cittadini: neonata muore in ambulanza”
Il nuovo presidente della Repubblica, Mattarella, esprime “incredulità”. Incredulità per cosa? Se è, come viene presentato e come è possibile, un caso di “malasanità”, un democristiano siciliano dovrebbe essere l’ultimo a non sapere come sia male organizzata la sanità, siciliana e non, e degli effetti che ne conseguono. Se non lo è, e la bambina era in ogni caso destinata a morire, il presidente non dovrebbe vestire i panni del gran sacerdote e carpire un prestigio illegittimo ribadendo nel pubblico la falsa credenza, necessaria a grandi affari del business medico non meno lerci di quelli locali che causano la malasanità, che i luoghi della medicina sono comunque salvifici. Nel primo caso anziché stupire potrebbe esercitare una suasion perché si legiferi in modo che i parti avvengano nelle condizioni più razionali rispetto agli interessi di madre e bambino, invece che agli interessi di investitori, personale e politici. Nel secondo, potrebbe leggere i libri del bioeticista D. Callahan, molto apprezzato (a parole, non certo seguito nei fatti) dai cattolici, sui limiti della medicina e la finitezza della medicina; e comportarsi di conseguenza, dando buoni insegnamenti al popolo, anziché alimentare credenze parareligiose sulla medicina che vanno a vantaggio di chi specula sulla malattia ma finiscono col ledere il diritto alla tutela della salute. Se poi facesse entrambe le cose, saremmo noi a doverci stupire.
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@ masceglilotu. A parte che ancora non si sa cosa è davvero successo, è fuorviante anche farlo passare per un caso eccezionale o particolarmente orribile. Sapesse cosa succede di continuo negli ospedali, e cosa si vede in sala settoria (anche nei posti più titolati). Gli errori medici stanno al terzo posto come causa di morte in alcune statistiche. Io non credo che il presidente Mattarella sia uno sprovveduto, e non abbia il polso della realtà.
@ masceglilotu. Io ho visto macellare qualche bambina in ospedali prestigiosi, e come tutto sia stato insabbiato, dietro al clamore mediatico. Sterili e pericolosi sono l’esaltazione della notizia a scapito del fatto, e la celebrazione del “monismo tecnologico” a danno dei valori morali tradizionali. Da un giurista, già giudice costituzionale, che ha gravi responsabilità istituzionali, avrei preferito non sentirlo. Avrei preferito anche una sua minore sintonia con quelli come te, che accorrono lesti in soccorso alla più alta carica dello Stato, e accusano di durezza di cuore chi non versa la lacrimuccia autoassolutoria davanti al caso mediatico.
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18 marzo 2015
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Gianbartolomei “Stamina, Davide Vannoni patteggia condanna a un anno e dieci mesi”
Parlare di “trionfo della scienza” perché finalmente si sono fermati soggetti “in divisa da ladro”, e gli è pure stato dato un paterno scappellotto, è come dare una cattedra di fisica per chiara fama a chi risponde “ma va la’ ” a quelli che credono che si possano piegare i cucchiai col pensiero. La corrotta ricerca biomedica ha bisogno di essere definita a contrario, non per i propri comportamenti e meriti, ma facendola apparire come baluardo all’oscurantismo; questo connubio teatrale, dopo tanto torpore, di “giustizia e scienza” appare piuttosto essere la manifestazione di una sotterranea intesa tra magistratura e grande business biomedico. Del resto lo Stato occupato dai corrotti si giova dall’essere definito non per la sua aderenza alla Costituzione, ma come l’opposto del terrorismo e della mafia; che quindi quando occorre aiuta sottobanco. Analogamente, prima di fare la faccia severa lo Stato ha permesso per molti anni a una volgare truffa di spacciare le sue assurdità ai malati e ai familiari. E – cosa perfino peggiore, ma che viene taciuta – di impiantare così nel pubblico aspettative false ma sentite sulla cura delle malattie; di rendere “regnant social expectations” (Callahan) le promesse irrazionali della scienza ufficiale sulle staminali; a vantaggio di quegli affari illeciti, troppo grandi e sofisticati per essere semplicemente definiti ciarlataneria, che i nostri magistrati, candidi come colombe, identificano con la “scienza”.
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@ Andrea. Quelle che chiami “logiche di mercato”, che secondo te dobbiamo accettare chinando il capo, consentono alle aziende di vendere a prezzi gonfiati ed esorbitanti farmaci così benefici che a volte i medici li rifiutano per sé stessi anche se affetti da malattie mortali. Le “logiche di mercato”, mentre propongono prodotti nuovi che chiamano “innovativi” possono bloccare l’innovazione autentica, che non necessariamente coincide col loro interesse. E’ un sistema “fuori controllo sociale”, percorso da scandali che appaiono essere la punta dell’iceberg (Mintzberg H. Patent nonsense: evidence tells of an industry out of social control. CMAJ. Ago 2006). Il tuo modello “o San Francesco o Paperon de Paperoni” è dicotomico quando le possibilità intermedie sono infinite: tra la “beneficenza” e il 42% del margine di profitto ottenuto dalla Pfizer l’anno scorso, con un fatturato di circa 52 mld di dollari, c’è un vastissimo spazio per il controllo democratico su interessi privati, in modo da assicurare onestà e decenza.
@ Andrea. Sei tu che dici “liberismo o barbarie”. Sui costi di sviluppo dei farmaci che giustificherebbero l’attuale assetto, l’articolo che cito sopra riporta le conclusioni di un’analisi di Business Week: “Prices are higher than needed to cover R&D costs and risks”; “the price set for drugs has little to do with its development cost. The producers charge what the market will bear”. Né può essere dato per scontato che una medicina sempre più costosa sia vantaggiosa per i pazienti; puntare come si sta facendo sulla “innovazione” (peraltro spesso marginale o falsa) comporta danni che derivano dal togliere fondi ad altre forme di assistenza (Nuland, Callahan, The Quagmire). Non viene detto che l’industria farmaceutica spende più in marketing che in ricerca (Gucciardi. 90% of Big Pharma Spent More on Marketing than Research in 2013 Alone. Global Research, feb 11, 2015). “Marketing” che spesso consiste nella corruzione sistematica di medici, politici e funzionari pubblici. Sono stati condotti studi per rispondere alla domanda “si tratta di poche pecore nere e il resto si salva”? La conclusione è stata che “the whole basket is rotten” (Gotzsche PC Deadly medicines and organised crime. How big pharma has corrupted healthcare. Radcliffe, 2013). Esiste oggi una questione criminologica della biomedicina ufficiale che non è onesto trascurare sul piano scientifico, politico e giudiziario.
@ Andrea. Veramente scrivi di peggio: “il liberismo o il nulla”. Tu ricalchi le posizioni dell’industria farmaceutica anche in questo: nello “ontologizzare” le sue condotte illecite.“There in no alternative” è una frase della Thatcher; “Business ontology” è stata chiamata (Fisher). Già Max Weber diceva: “L’odierno ordinamento capitalistico è un enorme cosmo, in cui il singolo viene immesso nascendo, e che è a lui dato, per lo meno in quanto singolo, come un ambiente praticamente non mutabile, nel quale è costretto a vivere”. Chi presenta sistemi di sfruttamento enormi, truffaldini e sanguinosi propri di questo periodo storico come la volta celeste sopra di noi, allo stesso tempo ci promette l’emancipazione dalla condizione mortale tramite la medicina. Io al contrario penso che si possa e si debba contrastare i mali causati dall’uomo per avidità e desiderio di potere, come questa forma di crimine organizzato, prima di tentare di imporre sulla Natura l’artificialità senza limiti che ci piacerebbe. Anche per questo ammiro la figura di Falcone, che davanti a un altro totem presentato come una deità invincibile, la mafia, diceva che è un fatto umano e che avrà una fine.
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“Corvo: ???
Sicuro di star bene?”
@ Corvo. Sì. Sicuro di essere una persona onesta?
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29 maggio 2015
Blog de Il Fatto
Commento al post di E. D’Ospina “#Vorreiprendereiltreno, bimbo affetto da malattia rara fermato sulle scale del binario: “Troppo lento” “
Le orphan drugs hanno trovato tanti papà; che moralmente sono di incerti natali. Uno studio del 2012 della Thomson Reuters mostra che la cura delle malattie rare può genere profitti non inferiori a quelli da malattie comuni, per un valore di mercato dell’ordine delle centinaia di miliardi di dollari. Le malattie rare sono una nuova miniera per il business farmaceutico. E’ un settore in crescita esplosiva.
Conferma ciò il marketing d’appoggio sui media. L’uso di malati per propagandare operazioni commerciali con la presentazione di storie ad effetto dovrebbe essere contrastato; soprattutto se, come in questo caso, si utilizzano minori. Il business delle malattie rare sfrutterà queste storie toccanti per ottenere denaro pubblico a prescindere dalla reale validità dei nuovi prodotti, e per massimizzare alcuni dei numerosi vantaggi delle malattie rare: i ridotti costi, tempi e requisiti per l’approvazione alla messa in commercio. Le lacrime versate sugli spot si tradurranno in lacrime nella vita reale, dovute alla diversione delle risorse per le cure, di malattie rare e comuni, da ciò che è più utile verso ciò che è più remunerativo.
Poliziotti e magistrati dovrebbero interessarsi, per dovere istituzionale, a queste manipolazioni dell’opinione pubblica; ma tengono molto all’amicizia dei grandi interessi finanziari e industriali sulla medicina, e nonché contrastarle preferiscono partecipare alle varie campagne di propaganda, interpretando sé stessi.
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@ Tano Loktar Scala.Se una cosa ti rimane incomprensibile nonostante sia stata sottoposta alla tua analisi logica, le possibilità secondo te sono due: o chi la dice è un genio o è “uno dei soliti che girano su internet e non necessitano di spiegazioni”. Applichi il rasoio di Occam, dici. Uno come te, che ha portato a compimento con successo la lettura di un intero articolo de Il Fatto Quotidiano (per di più di Elisa D’Ospina) è un ferratissimo intellettuale che non ha bisogno di informarsi ulteriormente. Non può che ricorrere alla logica deduttiva. A dire il vero non dovresti scartare a priori la possibilità molto parsimoniosa che il problema risieda in te… sta attento a non tagliarti.
Due articoli recenti per chi invece di volesse approfondire il tema della natura speculativa dell’interesse per le malattie rare:
Are orphan drugs too successful? Ttopstart, 16 gen 2015.
e quello dell’uso delle narrazioni ad effetto per vendere prodotti medici:
Patient anecdotes in NY-Presbyterian hospital ads mask mediocre quality ratings. Health News Review, 27 mag 2015.
@ Noodles. Le malattie rare sono un problema di bambini inspiegabilmente maltrattati da poliziotti brutali degni di un romanzo di Dickens o di Hugo; poliziotti carogna che addirittura impediscono a un bambino disabile – per una malattia mitocondriale – di prendere il treno per andare a curarsi. Chi pensa invece che la prima cosa da sapere per il cittadino comune sulle malattie rare è che su di esse si appuntano enormi interessi speculativi; e che tali interessi ricorrono sistematicamente ai ricatti morali su casi umani per spillare soldi, a danno dei pazienti, è un “complottaro”. Almeno secondo noodles, uno dei tanti concorrenti al premio “piccoli Renzi crescono”.
PS. se vuoi proprio parlare di complotti e Polfer, si potrebbe ricordare di quando il capo della Polfer era Umberto D’Amato, legato alla CIA, e scoppiavano le bombe sui treni. Ma sono fantasie complottare “meglio della fantascienza” …
@ Jericho Kilmister. Non mi rivolgo a te, né a quelli come te che credono alla genuinità di questa notizia giornalistica o dicono di crederci. Ma a quelli che possono comprendere come vengono danneggiati da queste manfrine e dagli zelanti guardiani del sacro verbo mediatico come te.
@ Gian TT. Leggendo es. l’articolo che ho citato “Are orphan drugs too successful?” si può rilevare come il presupposto che presenti “per queste malattie al momento nessuno investe” è grossolana disinformazione, essendo oggi vero l’opposto. Il fare propaganda per le operazioni dell’industria medica falsa il processo di introduzione di nuovi farmaci, che vengono sviluppati e poi approvati avendo come base “a priori” un consenso pubblico costruito coi metodi delle agenzie di PR. Es. il sollecitare il pathos sui bambini malati favorirà l’ulteriore abbassamento delle soglie delle prove di efficacia, e la pratica del “premium price”, l’uso di prezzi esorbitanti come prova dell’efficacia; a danno dei malati. Non so come si possa pronunciare come fai tu la parola “ricerca” mentre si sostiene che “a fin di bene” è lecito manipolare il pubblico. Se si trattasse solo di soldi, si potrebbe equiparare ciò all’aggiotaggio, che è già un reato. Ma qui si incide inoltre pesantemente sulla tutela della salute, impiegando le risorse (denaro dei cittadini) in ciò che conviene all’industria e alla finanza; negando cure utili e introducendone altre che chi vi guadagna non solo non ha convenienza siano efficaci, ma non ha neppure convenienza che siano almeno prive di effetti collaterali. La dimensione criminale di tali manovre, che godono della complicità e della connivenza dei poteri dello Stato, non andrebbe sottovalutata.
@ Stefano.Che fine umorista che sei. Mi fai la parodia anche di questo, tratto da una pagina del documento di analisi “No al Nuovo ordine mondiale” del collettivo anarchico “Bakunin vive”:
“Big Pharma è diventato un global business nell’era dei farmaci blockbuster, quelli che tutti noi conosciamo e utilizziamo. Malgrado il marketing … la creazione di valore per gli azionisti è stata recentemente scarsa o addirittura nulla. La linea potrebbe essere, come consigliano alcune società di consulenza aziendale, di imitare le piccole aziende del farmaco di eccellenza: mirare alla massima customer satisfaction, semplice in regimi di prezzi amministrati o garantiti dai sistemi di rimborso farmacologico pubblico, e puntare ai settori che il blockbuster ha sempre trascurato: le malattie rare e metaboliche …
Ma giocare facile è una tentazione irresistibile: se la ricerca e sviluppo è costosa e non permette questa nuova ingenua religione del «creare valore per gli azionisti», c’è sempre la via d’uscita del marketing aggressivo e più o meno occulto… Tuttavia, sul piano di quelle che potremmo definire le PSYOP (Psychological operations) di Big Pharma, occorre farsi alcune domande essenziali…”
Ah no scusa, è da una pagina di Giancarlo Elia Valori. (Geopolitica della salute. Marsilio, 2014). Ma fa lo stesso. Facciamoci altre due risate.
@ noodles. C’è il costume di screditare certe segnalazioni di illeciti commessi a favore dei poteri forti dipingendole come “assurde” o frutto di “complottismo”; questa tattica è particolarmente facile in medicina, dove dati i complicati rapporti tra dimensione tecnica e dimensione umana è facile scambiare – agli occhi del pubblico- tra Bene e Male. La partecipazione della polizia di Stato a manipolazioni a danno della salute e dell’erario non è poi una “notiziola”. (Né queste lealtà deviate sono una novità, o sono inconcepibili, v. i citati trascorsi degli uffici al Viminale della Polfer). La reale natura commerciale, e i risvolti negativi sulla tutela della salute, dell’interesse mediatico per le malattie rare e metaboliche, che vengono taciute al pubblico dandogli invece questi spot, non sono poi una notiziola. Del resto, perché ti scaldi tanto per un commento semi-invisibile a una “notiziola”? Quanto al premio, non accetto regalie dalle multinazionali; che poverine hanno già da mantenere la folla di affamati di ogni genere e grado della quale anche tu fai parte.
@ noodles. Questo episodio non è un attentato dinamitardo: non è grave in sé, ma andrebbe indagato e approfondito in quanto sintomatico di rapporti corrotti tra Stato, business farmaceutico e informazione. D’altra parte, tra il prestarsi a uno spot per delle grandi truffe sulla salute e il fare passare un tipo con una valigetta, sapendo che in entrambi i casi se ne avranno vantaggi e non si verrà puniti, non c’è poi una così grande differenza; anche sul piano degli effetti negativi sulla cittadinanza.
Bacini anche a te Noodle; ma mi pare tu esprima la paura che se si lascia che si tiri una maglia poi continuando a tirare si può fare un gomitolo di tutto il maglione. Chi è infedele nel poco lo è anche nel molto; chi è un bugiardo è anche un ladro. Questi detti sono spesso veritieri; e le volpi del business medico hanno grandi code di paglia da proteggere dal fuoco. Così ci sono degli addetti che hanno la funzione di “defensores virginitatis”, e scattano a rinserrare la falla non appena vengono messe in dubbio le finalità di certi accorati lamenti dell’apparato di sfruttamento della malattia su casi di malati che soffrono; e vengono allo stesso tempo posti interrogativi sulla reale professione di certe figure della ricerca medica; che non portano proprio il cilicio (comunque il cilicio lo porta la Binetti, anche lei entusiasta sostenitrice dell’operazione malattie rare).
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11 luglio 2015
Blog de Il Fatto
Commento al post di D. De Felice “Sanità: History Health è ‘una bella rivoluzione’. Lombardia Informatica lo conferma”
Sarebbe lungo spiegare al pubblico come nel liberismo i database medici, con tutti i giurin giurello che non vi si guarderà dentro, portino ad una pseudo-oggettività che maschera l’arbitrio, e quindi ad una crescita delle cure volte al profitto anziché all’interesse del paziente, e lo espongano a danni iatrogeni e patrimoniali. C’è un indizio:
“Ma uno dei punti su cui concentrarsi, per il futuro della medicina UE, è la «raccolta personalizzata» dei dati clinici del paziente con cui va stabilito un dialogo continuo, che porterà a una forma iniziale di singularized medicine e a una migliore corrispondenza, rebus sic stantibus, delle attuali terapie alle necessità dei malati. Occorrerà finanziare questa «grande trasformazione»: è il problema primario per i governi oggi, e non solo per il sistema pubblico, ma anche per i privati, che devono investire capitali ingenti in nuovi sistemi sanitari dei quali non si conosce l’obsolescenza e il tasso di usura e di ammortamento.”
L’autore è G. E. Valori, in ”Geopolitica della salute” (Marsilio, 2014), un libro che suona come una specie di “Piano di rinascita” dell’industria medica. Il cittadino accorto, non affetto dall’isterismo di massa sulle annunciate prossime meraviglie della medicina, può considerare da non tecnico che convenga essere diffidenti sulle reali finalità, e quindi vantaggiosità per la sua famiglia, di costose trasformazioni gradite alla UE; a Valori; e ai non ascetici burocrati della sanità formigoniana.
@ Flipper. Pagheremo noi, con le tasse. Il bilancio finanziario dell’operazione, che genererà ulteriori consumi medici e ridurrà i costi di sviluppo, sarà positivo; i profitti di chi vende prodotti medici aumenteranno. La “socializzazione delle perdite e privatizzazione dei profitti” di Federico Caffè.
@ Flipper. Sì, siamo oltre i termini vessatori identificati da Caffè, ben addentro il territorio dell’indecenza paradossale. Un esperto, Erin Fox, a proposito delle tecniche speculative di aumenti ingiustificati dei prezzi di alcuni farmaci per fattori 6x e 3x ha parlato di “highway robbery”. Un’espressione anglosassone che unisce l’immagine dei banditi di strada dei tempi passati a quella di chi oggi approfitta senza scrupoli dello stato di necessità dell’acquirente; es. vende, in USA, una bottiglia d’acqua a 20 dollari perché è l’unica rivendita sulla strada nel range di 100 miglia. E’ interessante che a riportare il commento sia stato il Wall Street Journal (26 aprile 2015). Che non racconta l’intera storia: come, anche secondo fonti ortodosse, molti di questi prodotti costosissimi non siano utili per il paziente, e siano a volte dannosi, a prescindere dal prezzo *. Oggi per il cittadino le spese mediche, indirette o dirette, stanno diventando come un indebitarsi per pagare il cappio col quale si verrà strangolati.
* Light D. et al. Few benefits from new drugs and many serious, costly risks. Chemical Industry Digest, Feb 2014.
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2 settembre 2015
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Appiani “Donazioni di sangue, se non l’avete mai fatto pensateci”
A un primo sguardo “non c’è nulla di più nobile” (Appiano) della donazione gratuita e volontaria di sangue. Non solo permette di curare pazienti; rafforza quei legami comunitari che prevengono i conflitti sociali, secondo il classico lavoro di Titmuss. Ma bisogna distinguere, purtroppo, tra gesto cooperativo e gesto altruistico. Nel commentare Titmuss, D. Reisman (Trade in health. Edward Elgar, 2014) osserva che i donatori diventano “stakeholders”. Soci di un’impresa comune. Un legame che impone obblighi a tutte le parti: “Gli stakeholders non eseguono chirurgia non necessaria” commenta Reisman. Né trasfusioni non necessarie. Gli effetti positivi pratici e morali della donazione presuppongono un sistema basato sugli stessi valori che spingono al dono, quindi alla reciprocità. Donazioni gratuite che alimentano un sistema medico mercificato, che ha bisogno, oltre che del sangue realmente necessario, che a volte letteralmente salva vite, di altro sangue per speculare sulla malattia, con trattamenti che non sono nell’interesse del paziente e a volte lo danneggiano, non sono più una cooperazione; dove ognuno, chi dona il sangue, chi lo raccoglie e chi lo utilizza, rinuncia a massimizzare il proprio vantaggio personale ma fa la sua parte, dando vita a un organismo sociale. Restano altruistiche; ma all’interno di un sistema individualista, che contagia anche le donazioni, rendendole merce, che viene pagata al donatore e ai volontari in gratificazione e reputazione.
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17 ottobre 2015
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccini, “ministero valuta sanzioni per medici che li sconsigliano”. Poi la retromarcia: “Percorsi di concertazione”. Parzialmente censurato da Il Fatto
C’è un grande divario tra l’analisi scientifica delle vaccinazioni, es. la reale natura della teoria della memoria immunologica sulla quale si basano [1]; o i dati su una menomata capacità delle madri vaccinate di trasmettere anticorpi protettivi ai figli, che sono così resi più vulnerabili [2]; o su come la vaccinazione antinfluenzale possa ridurre la risposta immunitaria a susseguenti esposizioni [3,4]; e le grevi intimidazioni del ministro dell’industria medica Beatrice Lorenzin, che agita il manganello e subito lo nasconde dietro la schiena.
1 Zinkermagel RM et al. Protective ‘immunity’ by pre-existent neutralizing antibody titers and preactivated T cells but not by so-called ‘immunological memory’. Immnol Rev 2006. 211: 310.
2 Papania M et al. Increased susceptibility to measles in infants in the United States. Pediatrics 1999. 104: e59.
3 Skowronski, D. M., et al. 2010. Association between the 2008-09 seasonal influenza vaccine and pandemic H1N1 illness during spring-summer 2009: four observational studies from Canada. PLoS Med. 7:e1000258.
4 Choi et al. Reduced Antibody Responses to the Pandemic (H1N1) 2009 Vaccine after Recent Seasonal Influenza Vaccination. Clinical and Vaccine Immunology, 2011. 18: 1519.
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@ Gianluigi Loi. La sua risposta conferma le intenzioni illecite del governo, sostenendo che si possa sanzionare pesantemente un giudizio medico in scienza e coscienza, e ponendo come condizione per la non sanzionabilità la qualità scientifica (giudicata da chi ?) dell’evidenza a supporto delle critiche. (Aggiungo alla mia collezione di contraddizioni della medicina questa, per la quale la ricerca “buona” si valuta dalla copertina, cioè dagli indici bibliometrici; mentre quella scomoda si valuta nel merito, e per vedere se la sua presentazione a sostegno di una tesi non debba essere motivo di sanzione). La teoria che il medico debba basarsi esclusivamente sulla “evidenza” cioè sulle pubblicazioni, è riconosciuta come fallace e interessata. Ci sono ampie evidenze che l’evidenza è pilotata, esaltandoi risultati desiderati e sopprimendo quelli imbarazzanti, dall’industria. Editoriali sulle maggiori riviste discutono dei problemi di publication bias e non riproducibilità di tanta ricerca, e si pongono il quesito di come arginare questa degenerazione della scienza. Infine, posso testimoniare che proprio chi porta evidenze scientifiche può essere oggetto di rappresaglie inqualificabili, con atti e argomenti da fare arrossire qualunque funzionario onesto, tramite l’Ordine dei medici, i Carabinieri, e con la connivenza di quelli che dicono di essere colleghi di Falcone e Borsellino. Il principio seguito di fatto da chi occupa le istituzioni è il “superior stabat lupus”.
@ Gianluigi Loi. Furia francese e ritirata spagnola. Non vi si può accusare di essere degli integralisti fanatici; solo degli implacabili opportunisti.
@ Gianluigi Loi. Io non ho difficoltà a parlare anche con chi non ha buoni argomenti, e non capisce molto. Parlo perfino con quelli che oltre a ciò intervengono su temi riguardati soprusi e reati inzuppandoci il pane per raccattare un po’ di minestra.
@ Gianluigi Loi. Lei invece ha la logica e le doti morali adatte al governo a favore del quale semina sciocchezze e insulti. Un buon esemplare di Renzi-boy, o Lorenzin-boy.
@ Uva63. Può indicarmi le prove che il vaccino sia stato causa sufficiente, così lei lo rappresenta, della scomparsa del vaiolo? E gli argomenti per i quali un simile successo renderebbe lecito proibire la comunicazione al pubblico della valutazione critica degli altri vaccini, e il commettere atti persecutori illegali, a fini di censura, sul tema della salute, da parte del governo?
@ Uva63. Va bene, ma se le avanza tempo dal lavoro a maglia, le segnalo il pensiero di uno dei maggiori guru della spiritualità vegana, che ha scritto nella rivista “Guarire con gli aromi” che “la continua riduzione in incidenza e mortalità non sono stati direttamente collegati, nel tempo, all’immunizzazione”. Ah no, è stato un direttore generale dell’OMS (H Mahler. A demystification of medical technology. Lancet 1 november 1975). Come non detto, mi scuso, non volevo distoglierla, continui con i ferri.
@ Uva63. Dico “ferro” e le scatta l’antitetanica. Il tetano si sviluppa da quelle ferite infettate col batterio che permettono condizioni anaerobie. Che qualsiasi ferita da ferro arrugginito possa causare il tetano appartiene al folclore diffuso per vendere di più. Torni al suo lavoro sul sofà. Non c’è bisogno che mi informi che la sedentarietà aumenta il rischio cardiovascolare e che lei fa esercizio fisico e tiene sotto controllo il colesterolo con le statine.
@ Uva63. Le segnalo che si vogliono immettere sul mercato farmaci “nootropi” che potenzierebbero le facoltà intellettive anche nei sani. Non funzioneranno, ma approfitti. Male che vada, contatti i produttori, sono sicuramente in cerca di piazzisti.
@ Mattia Tedesco. Non basta agli epidemiologi, perché la causa della riduzione, avvenuta in concomitanza di un generale miglioramento delle condizioni di vita, e una generale riduzione della malattie infettive, può essere un’altra. O più cause possono avere concorso. Sul piano biologico, le malattie infettive non dipendono solo dall’agente infettivo, ma anche dall’ambiente e dallo stato dell’ospite. Sul piano logico, non è che all’introduzione di A segue B allora A è necessariamente causa di B. Non c’è bisogno di grandi competenze e capacità per capire come si possa giocare sulla successione temporale: “Mi fecero abile / e la guerra finì” (Buscaglione F, L’uomo dal whisky facile. Cetra, 1957).
@ Mattia Tedesco. Quanto ti ho detto non è oggetto di discussione in ambito scientifico. E’ la tua che è la versione “pulp” della scienza, errata per quanto diffusa. Se si volesse davvero fare chiarezza, dimostrare onestà di intenti, e dare ai cittadini il modo di giudicare, il ministero addetto, le associazioni di pediatri, e altri gruppi che vogliono imporre i vaccini minacciando sanzioni, o annunciando lutti e epidemie causate dalla disobbedienza ai loro voleri, dovrebbero pubblicare le loro tesi in forma scritta, non senza corredare ognuna delle singole affermazioni con le quali compongono i loro modelli, i loro allarmi e i loro ordini, dei dati e degli studi sulle quali le basano; anziché sguinzagliare chi come te diffonde idee sgangherate e crea una disinformazione che non è neutra rispetto al diritto alla tutela della salute.
@ Mattia Tedesco. Non basta “essere puliti” per evitare le malattie, e l’igiene pubblica non si riduce certo all’uso del sapone; anche se aiuta. In un blog di medici inglese mesi fa si è discusso dell’ossessione per l’igiene personale. Si esagera anche in questo. In USA amministratori delegati di ospedali vorrebbero sanzionare i medici che a loro dire non si lavano abbastanza spesso le mani. Appare che siano in corso varie campagne intimidatorie, come questa della Lorenzin che prende a pretesto i vaccini, per fare dei medici esecutori sempre più docili (ma ricompensati) dei voleri del business.
Tornando a te, ci sono varie misure preventive. In uno Stato sano, una delle misure sarebbe l’identificazione e il controllo delle motivazioni e di eventuali mandanti degli agitatori come te, che non si capisce se “ci sono o ci fanno” nel lavorare assiduamente per la disinformazione e la iatrogenesi.
@ Mattia Tedesco. Il mago Otelma è un dilettante rispetto all’associazione che servi come galoppino.
Eliminato da Il Fatto. @ Mattia Tedesco. Davvero lo fai gratis? De gustibus. Tra i “ciarlatani” che ho citato c’è un premio Nobel per l’immunologia. Devo convenire che tu, smanioso fan della Lorenzin, non hai niente a che fare con lui, nè con gli altri ricercatori che cito.
@ Mattia Tedesco. Citate così spesso Otelma perché avete necessità di vincere facile: Otelma, grottesco personaggio televisivo, si presta a fare sembrare seri e onesti per contrasto quelli che lo trattano con derisione e disprezzo. A proposito di ruoli, è degno di nota che sia la Lorenzin in questa operazione di intimidazione; sia i tuoi “medici di fama internazionale a favore dei vaccini” – e anche i massoni – godano nel blog del sostegno di un commentatore del tuo genere; che ricorda quella persona che nelle bande delle truffe di strada ha il compito di screditare e fare allontanare chi metta sull’avviso i polli, berciando calunnie e insulti. In USA nel gergo dei truffatori di strada viene detto il “Freddy”.
@ Mattia Tedesco. “Da bravo paranoico” vedo che voi di area massonica avete la diagnosi psichiatrica facile. Come Ferracuti, piduista, su Aldo Moro.
@ Mattia Tedesco. E infatti non ti ho detto che sei massone. Spero tu non mi voglia rispondere “di area massonica lo dici a tua sorella”. Cossiga, che si affidava ai piduisti come Ferracuti, ha sempre negato di esserlo; anche ai magistrati che inspiegabilmente, forse anche loro “bravi paranoici”, ritenevano appropriato chiederglielo. Conosco un tale che come te dice di non essere massone ma loda la massoneria, è appassionato di esoterismo, e per un periodo non perdeva occasione di parlarmene; conservo copia di un modulo di iscrizione al Grande Oriente d’Italia che non so perché mi diede da esaminare. Non credo che sia segno di paranoia chiamare “di area massonica” certe figure e ambienti che praticano questo dico e non dico; che non è segno di limpidezza. Anche il tuo commento su di me nel post sui vaccini di De Grazia, dove auspichi “la selezione naturale” per eliminare interventi come i miei, ha un certo sapore massonico: i massoni fanno sinistre allusioni alla morte di chi è loro d’ostacolo.
@ Mattia Tedesco. Il punto è quindi se si conosce o meno l’organizzazione. Una volta, in una pizzeria di Brookline, quartiere bene di Boston, mi fu risposto in maniera simile. Dal proprietario, un italo-americano, che portava al collo una piastrina d’oro a forma di Sicilia con un diamante in corrispondenza di Palermo. “Purtroppo in Sicilia c’è la mafia” gli dissi, nel chiacchierare dopo i complimenti per la pizza. “E la mafia è una rovina” aggiunsi. Silenzio. Ripetei il commento. Allora rispose: “Dipende. Se la conosci, è una cosa. Se non ti conoscono possono esserci problemi”.
@ Mattia Tedesco. Diciamo che sei o non sei di area massonica come lo era o non lo era Cossiga, che come te negava. Non credo che i massoni siano satanisti o celebrino riti cruenti. Nel film di Monicelli, il liquido misterioso che Sordi deve bere come prova per l’ammissione nella loggia “è Petrus” gli sussurra l’amico. Non ho preclusioni verso la massoneria in quanto tale. Possono vantare personaggi celebri, compresi alcuni che sono tra i miei preferiti (ma anche legami con la mafia). I massoni non si capisce quale funzione positiva svolgano per la società quando non sono intenti a curare i propri interessi personali; mentre i “fratelli” fanno capolino in manovre e intrighi di ogni livello. Credo che operino una selezione avversa della classe dirigente, emarginando molti dei migliori; e istituendo un sistema gerarchico ombra contrario alla democrazia. Il darwinismo sociale, che traspone l’animalità all’uomo, è un altro tema che ho sentito da altri estimatori della massoneria. Ma questa selezione non è darwiniana, come dici tu preconizzando la mia morte anticipata, ma è fatta dall’uomo, ed è antisociale; dal comune posto di lavoro fino alla P2, che obbedendo a livelli sovranazionali ha concorso all’eliminazione fisica di italiani di valore che erano preziosi per la nazione.
@ Mattia Tedesco. Il concetto di “massomafia” con gli elementi che hanno portato alla sua definizione [*] mostra come sia riduttiva la tua versione di poche pecore nere che vengono cacciate (?) da una massoneria sana.
*Guarino M. Poteri segreti e criminalità. L’intreccio inconfessabile tra ‘ndrangheta, massoneria e apparati dello Stato. Dedalo, 2004.
@ Mattia Tedesco. A me sembra invece che ad essere esagerata sia la distanza tra la P2 e il resto della massoneria. Vedo che è fondato quanto ha detto il Procuratore Agostino Cordova, che conosce l’argomento: “Il piduismo ha permeato di sé buona parte della massoneria italiana, come se tante piccole P2 fossero germinate ovunque, nelle principali città”.
@ Mattia Tedesco. Il troll è spesso una varietà digitale del “Freddy”. Il troll-Freddy spesso è a protezione di partnership perverse tra governo e interessi privati. Citi la frase di Goya sul sonno della ragione, per chiamare me mostruoso figlio dell’Ignoranza e te stesso Difensore della Ragione. E che difensore. Sulla vaccinazione come causa della scomparsa del vaiolo esibisci il post hoc ergo propter hoc come se fosse un merito. Sostieni non solo che chi afferma non ha l’onere della prova, ma che è un “fuffaro” chi non dimostra il contrario. Non presenti nessuna pubblicazione scientifica, e accusi chi lo fa di non portare evidenze. Cerchi di trascinare la discussione nella piazzata.
La sensibilità di Goya lo portò poi a dipingere orrori conseguenza del sonno della ragione, quelli dell’invasione napoleonica, che derivavano dalla rapida degenerazione degli ideali illuministici. Appare che anche la Ragione finisca, come altri nobili ideali, col generare mostri – e mostriciattoli – specie oggi, quando “con l’economia di mercato l’oscuro orizzonte del mito viene rischiarato dal sole della ragione calcolatrice, sotto i cui gelidi raggi germoglia il seme della nuova barbarie (soprattutto del fascismo)” (Horkheimer e Adorno, Dialettica dell’illuminismo).
@ Mattia Tedesco. La ragione in ambito scientifico dice che non si può fermarsi alla filosofia razionalista, come quella di Spinoza, ma occorre verificare le ipotesi con l’esperimento o con validi dati empirici: “Nullius in verba” (Orazio, motto della Royal Society); soprattutto prima dell’applicazione clinica. Occorrono studi validi anche per gli interventi di sanità pubblica, come ha sottolineato un direttore dell’OMS (commentando inoltre che la riduzione storica in incidenza e mortalità non è stata direttamente dovuta alle immunizzazioni) (Mahler H. Demystification of Medical Technology. Lancet, 1 nov 1975). Prima hai affermato che la prova è che dopo il vaccino il vaiolo è scomparso. Non è una “prova” accettabile. Mi dai gli estremi delle pubblicazioni coi dati che dimostrano, dici ora, che “è certo” che la scomparsa del vaiolo sia dovuta al vaccino? E i dati che ti permettono l’inferenza che siccome avrebbero funzionato per alcune malattie, allora i vaccini sono da considerare “a fortiori ratione” (?) indiscutibilmente vantaggiosi? Ma non credo che sia la verità scientifica ciò che vai cercando. Nel post di De Grazia, per avere io citato dati e interviste di esperti di indiscussa credibilità su come la scarsa efficacia del vaccino influenzale sia coperta dalle fonti ufficiali con dati falsi gonfiati hai commentato “non ci arriva, speriamo nella selezione naturale”; venendo giustamente descritto come violento, presuntuoso e inquietante da un terzo blogger.
@ Mattia Tedesco. Ti ho chiesto i dati a riprova, non un libro celebrativo. Ricapitolando, le interpretazioni ufficiali sono oro colato, anche in assenza di dati risolutivi. Quelle che, analizzando i dati, negano il trionfalismo sul vaccino per il vaiolo, e riportano una storia tutt’altro che brillante e onorevole (esempio: Dissolving Illusions. Disease, Vaccines, and the Forgotten History. Humphries S, Bystrianyk R), sono inesistenti o fuffa per complottisti malati di mente. Per gli elementi sulla dannosità dei vaccini v. ad esempio gli articoli che ho citato nel primo intervento. Sempre che la loro lettura non ti porti ad aggravare la tua prognosi infausta sulla mia sopravvivenza: avendo segnalato uno studio del più accreditato centro di meta-analisi che dimostra che le percentuali di guarigione per il vaccino antinfluenzale delle comunicazioni ufficiali sono maggiorate di 20 volte rispetto ai modestissimi dati reali, tu sei intervenuto con la tua teoria, che definisci scientifica e darwinista, per la quale essendo inguaribilmente inferiore non merito di vivere o procreare, ma è da augurare che io sia eliminato dalla selezione naturale; critticato da un altro blogger, confermi che la mia probabilità di morire è maggiore della tua; ammetti che pure tu un giorno morirai, “ma senza incidenti particolari”.
@ Mattia Tedesco. Registro le mistificazioni – e ora le misure coercitive e censorie – a favore dei vaccini, ma non sono da annoverare tra gli “antivaccino”. Critico anche loro, che spesso non sono scientifici: es. in passato qui su Il Fatto, la decisione della magistratura di dare credito alla voce che i vaccini provocherebbero l’autismo.
L’unicità del successo di un programma di 50 anni fa, l’eradicazione del vaiolo, è spiegabile con le associate misure di quarantena (Leicester method), particolarmente efficaci date le caratteristiche biologiche della malattia. Non giustificherebbe comunque l’elevazione a sacra panacea di prodotti che mostrano problemi di efficacia e sicurezza. Dimmi pure che morirò anzitempo, essendo indegno di vivere e di avere una progenie, come hai già fatto per avere io riportato un’analisi Cochrane che oggi smentisce le falsità propagandistiche della “scienza” ufficiale sull’efficacia del vaccino antinfluenzale.
Prendendo spunto dal tuo chiamarmi paranoico, penso che si possa interpretare quest’altra nuova campagna di vendita per i vaccini, dai più accentuati toni terroristici e autoritari, e con annessa caccia alla streghe, in termini etnopsichiatrici: un classico del marketing, l’induzione di un “delirio di onnipotenza dell’immaginario narcisistico della società attuale” (Gnasso S Iabichino P. Existential marketing, Hoepli, 2014) . Un effetto del marketing che spiega il fenomeno storico della comparsa di sedicenti difensori della Scienza del tuo stampo.
@ Mattia Tedesco. Se la vaccinazione fu “determinante” per l’eradicazione, come mai mezzo secolo dopo, nonostante successivi enormi sviluppi dei vaccini e delle relative campagne vaccinali, si è rimasti a un solo caso registrato di eradicazione tramite vaccinazione, quello dove si è potuto associare la vaccinazione ad altre misure, low-tech, che le caratteristiche biologiche della specifica malattia rendono praticabili e particolarmente efficaci. (Non sto chiedendo la tua risposta). Riflettendoci, la storia del vaccino per il vaiolo, con i suoi precedenti insuccessi ed effetti iatrogeni e con l’unicità del successo del programma di eradicazione globale del vaiolo degli anni ’60, può essere interpretata come evidenza della “fede privilegiata” e dell’eccessivo credito assegnati in generale agli interventi medici a scapito dell’importanza di più semplici misure di sanità pubblica non mediche.
Per il resto, continui una concione che mostra segni evidenti di distacco dalla realtà fattuale. Tra l’altro mi dici “guarda cosa mostra un’altra analisi” e mi mostri un raro (e benemerito) caso di articolo dove gli autori concludono che “these result [i loro] are therefore inconclusive” e affermano la necessità di non trarre conclusioni da surrogate endpoints. Che sono un’altra disgrazia della medicina commerciale e della subordinazione dei politici ai suoi interessi (Mulcahy, N. Approved But Not Proven: What’s Up With FDA, Cancer Drugs? Medscape, oct 22, 2015). Penso che abbiamo parlato abbastanza.
@ Mattia Tedesco. Il caso del vaiolo, l’unica malattia infettiva eradicata e dichiarata eradicata, rimane unico, anche per la relativa facilità con la quale l’eradicazione è stata raggiunta, in un’era che non aveva i mezzi di oggi.
A me pare che tu applichi, con consumata disinvoltura, la tecnica, molto usata nel marketing medico, dello “storytelling”, che è l’eufemismo corrente per le bugie del contastorie che introducono quelle dell’imbonitore. Es. la peste non è stata, come sostieni, eradicata; tantomeno dai vaccini. Il focolaio più recente, mesi fa, con 40 morti, è stato in Madagascar; che, riporta l’OMS, è una delle aree dove la peste è endemica. L’OMS riporta anche che i vaccini contro la peste, in passato molto usati, non sono risultati efficaci, e ne consiglia un uso limitato a casi particolari. La peste si contiene con misure di igiene pubblica e personale.
@ Mattia Tedesco. 13 falsità in meno di 6 righe. Se ti si mostra la sfacciata falsità di una tua singola affermazione, rispondi rilanciando con una secchiata di nuove bugie. Nella tecnica di vendita alla quale collabori occorre che i contastorie inducano nel pubblico la “trance narrativa”, cioè lo immergano totalmente nel falso, prima che gli imbonitori comincino il loro numero sul prodotto.
Replica a Mattia Tedesco non pubblicata per chiusura dei commenti da parte de Il Fatto. Grazie per riconoscermi il demerito che quanto scrivo, costruito sui lavori e le idee altrui, comprende una componente originale. “ll buon senso c’era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune”: anche per questo ammiro Manzoni, che, prima non di internet, dei link e di Pubmed, ma prima delle scoperte di Pasteur capì con la ragione l’assurda follia collettiva della caccia agli untori e ne illustrò gli effetti mostruosi. Lo stesso tipo umano che nel ‘600 eccitava la folla additando gli untori, oggi, incurante di internet e Pubmed, per guadagnarsi i favori di ricchi e potenti racconta la fiaba di marketing che sarebbe stato il vaccino a liberarci dalla peste.
E’ il tuo mentire per la gola, il negare in flagranza, il presagire la morte a chi contesta le invenzioni che proclami con tono che non ammette repliche, l’insultare, la tua arrogaza, a costituire una forma di evidenza, la principale, non scientifica ma morale, del valore del tuo racconto sugli straordinari trascorsi dei vaccini, propedeutico alle vendite dei prodotti attuali*. Né il tuo name-dropping di entità potenti interessate, come il governo USA *, è evidenza di nulla riguardo a ciò che racconti, se non del tuo affaccendarsi a favore di grandi interessi e fartene scudo.
ccc
*Brownlee S Lenzer J. Does vaccine matter? The Atlantic, november 2009.
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10 ottobre 2015
Blog de il Fatto
Commento al post di S. Di Grazia “Vaccini, perché i genitori hanno paura?”
Di Grazia invita a “scoprire quante bugie vi hanno detto fino ad oggi”. Ma le balle non le raccontano soltanto i ciarlatani che vogliono vendere cure alternative. Pochi giorni fa A. Cassels, ricercatore sulla politica dei farmaci della University of Victoria, Canada, ha proposto: “E’ la stagione dell’influenza, immunizziamoci contro l’infezione annuale delle esagerazioni sulla riduzione del rischio”. I vaccini antinfluenzali hanno “un effetto molto modesto nel ridurre i sintomi di influenza” (Demicheli V. et al. Vaccines to prevent influenza in healthy adults. Cochrane Collaboration, 13 marzo 2014). Il vaccino – ad un’analisi ottimistica, che si basa su dati in buona parte controllati dall’industria – ridurrebbe i casi dello 1-3%. I media invece riportano al pubblico percentuali molto più elevate, imbeccati da fonti scientifiche autorevoli, come il CDC di Atlanta, che ha affermato che la riduzione è del 60%, una percentuale “inspiegabile, di pura propaganda o sparata per incompetenza” secondo Tom Jefferson, della Cochrane Collaboration.
@ Zia Bettina. Mi perdoni, ma il tema del mio intervento, simile a quello dell’articolo, è sulle motivazioni che spingono le persone, e quindi anche i genitori, alla diffidenza sui vaccini. E’ vero che queste possono essere irrazionali, o influenzate da informazioni errate; ma possono anche essere dovute alla sensazione che la pressione per i vaccini non sia così disinteressata e veritiera; e questa sensazione non è infondata.
@ Zia Bettina. La scorrettezza dell’informazione ufficiale sui vaccini non è solo “una sensazione”; è una sensazione che trova riscontri nella realtà, come mostrano gli studi e i commenti di esperti accreditati. E’ vero che non si può fare di ogni erba un fascio (e sui vaccini per l’infanzia ci sono riserve specifiche, che dovrebbero spingere gli entusiasti alla cautela, non inferiori); ma è anche vero che non si devono mettere compartimenti dove c’è un’unitarietà. Il vaccino antinfluenzale è diverso da quelli per l’infanzia sul piano biologico; ma non sul piano del marketing. La campagna per i vaccini per i bambini è partita con la “Flu season”. Pochi giorni prima delle minacce della Lorenzin di sanzioni per i medici che sconsigliano la vaccinazione ai genitori, il virologo Pregliasco ha auspicato le stesse sanzioni parlando della vaccinazione antinfluenzale. (Caridi B. Influenza e vaccini, parla l’esperto: “Bene sanzioni per chi li sconsiglia”. Meteoweb, 30 settembre 2015).
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1 gennaio 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post di C. Daina “Calabria, chiuso centro di medicina solidale: manca autorizzazione ma sono state curate 30mila persone gratis”
Nessuno che metta in dubbio la buona novella natalizia di una struttura sanitaria che in Italia lavori gratis in maniera continuativa per motivazioni filantropiche? Chi assicura la copertura economica? Il concetto di investimento è forse alieno all’attuale medicina? Allora il caino (come direbbe anche Cetto La Qualunque) lo faccio io. Le cure gratis di massa sono come il moto perpetuo: non esistono. Questo centro dell’Associazione degli epatologi calabresi si focalizza su malattie epatiche corporate-backed, come l’epatite C, che appaiono ritagliate apposta per fare profitti (a spese dei contribuenti, e a scapito di prestazioni sanitarie più razionali). L’epatite C sta facendo utili stratosferici, di tipo speculativo. Il centro va probabilmente visto come una testa di ponte da parte del grande business per espandere il mercato alla sanità calabrese, ancora centrata sul modello democristiano. E’ stato fatto chiudere forse per una collisione, che può avere diverse varianti, non esclusive tra loro, tra questa nuova forma di corruzione pro multinazionali e quella vecchia di tipo clientelare. Il vecchio feudalesimo si fa sentire perché vuole gestire in proprio, con le sue strutture, il nuovo business dei farmaci costosissimi; o vuole addivenire a un accordo spartitorio; o l’accordo c’è già, e vuole creare un caso e quindi propaganda e consenso, e poi sull’onda dell’indignazione istituzionalizzare il centro; o semplicemente vuole sollecitare la propria fetta di lasagna.
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10 gennaio 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post di P. Gentilini “Presidente Mattarella, vogliamo un’ Italia ‘sostenibile e responsabile’ “
L’ecologismo o è “a monte”, integrato nel modello socioeconomico, che deve condizionare nel senso di una ecologia umana autentica, o è subordinato ad esso. Nel liberismo che tutto divora l’ecologismo “sostenibile” è un ecologismo roboante ma addomesticato, che parla a comando, giustificando sia autoritarismi; sia gli affari dell’economia dell’inquinamento, questa “finestra rotta” di Bastiat: es. con le bonifiche, e come spauracchio per spingere le masse verso l’industria medica, mai sazia di pazienti, lanciando allarmi parziali e esagerati, con un’evidenza “scientifica” di appoggio alla grancassa mediatica insufficiente e fortemente viziata. Non rassicurano le parole di Mattarella nel suo primo discorso di fine anno sulla necessità, data la “concretezza e centralità del problema” di superare divergenze per “collaborare” sull’ambiente, quando l’argomento appare oggetto di gravi omissioni e distorsioni a favore di interessi particolari che contrastano con i diritti del cittadino dettati dalla Costituzione. Si parla di “genocidio” della Terra dei Fuochi. Ma “a giudicare per induzione, e senza la necessaria cognizione dei fatti, si fa alle volte gran torto anche ai birbanti” (Manzoni). E si fa un favore ad altri birbanti, perché la diffusione di queste narrazioni semplicistiche su draghi sterminatori è in grado di innescare effetti nocebo, che tramite il meccanismo circolare paura-medicalizzazione-sovradiagnosi-paura stanno facendo sì che la profezia si autoavveri.
@ Nokia. Per “ecologismo umano a monte” intendo il fissare a priori al modello socioeconomico dei limiti che consentano una convivenza il più possibile armoniosa tra Uomo e Natura; il decidere quanto abbiamo bisogno di togliere alla Natura per condurre in maniera serena e degna quel tratto di esistenza che ci viene concesso, senza danneggiarla a nostro stesso danno e senza spremerla oltre in un’illusoria ricerca del superamento della nostra condizione umana. Non è all’insegna della “purezza” come il nazismo – o i vagheggimenti tipo New Age – ma della misura. Se ha parentele politiche, queste sono con l’antiutilitarismo e il repubblicanesimo. “Si chiama nazionalsocialismo” nei bollori dei propagandisti del liberismo: l’ideologia che da un lato si sente in guerra con la natura, dall’altro specula sulle scarsità e le paure che crea con l’imbrattarla e il distruggerla. E’ il liberismo che con lo “healthism” tende a un’ecologismo stralunato e opportunista, con connotazioni fasciste: v. P. Skrabanek. The death of human medicine and the rise of coercive healthism.
@ Nokia. E’ arrivato il Grande Fratello (di Orwell, non di Berlusconi): questo suo convogliare posizioni politiche e autori sgraditi sotto etichette così negative è il newspeak di “1984”. Mi può indicare qualche autore valido, uno dei buoni maestri che guidano voi della sorveglianza antinazista? O anche l’idea di confrontare posizioni diverse è da SS?
@ Nokia. Dunque lei è un discepolo del Presidente degli USA. L’idea di dare del nazista a chi dissente promana dal pensiero di Obama? Stalin chiedeva “quante divisioni ha il papa”. Ora abbiamo una presunta guida spirituale che come commander in chief del più potente esercito del mondo di divisioni ne ha a disposizione a non finire; e non le lascia inoperose. Un nuovo “imperatore filosofo”? O una “filosofia delle cannoniere”?
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29 gennaio 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post “Calabria, Mattarella: “Sconfiggere la ‘ndrangheta è dovere del governo. Creare lavoro priorità per la tenuta del Paese”
Si diceva che, quando Fanfani venne in visita in Calabria, si spostassero coi camion le stesse vacche di stalla in stalla, per mostrargli aziende agricole pronte ed efficienti. E non è da credere che Fanfani fosse ignaro di come stavano le cose. Anche la lotta alla ndrangheta è un “villaggio Potemkin”. Se sei nel mirino dei poteri dello Stato neppure le olive del tuo piccolo appezzamento nel lametino ti fanno raccogliere. Niente scuotitrice, niente potatori, anche se avevi già concordato la prestazione. Se si volesse davvero combattere la ndrangheta, invece dell’incessante esibizione di fondali teatrali bisognerebbe fare una “root-cause analysis”; che porterebbe alle istituzioni dello Stato che si fanno belle con la lotta alla mafia mentre, pagate da noi, servono grandi interessi non migliori della mafia; né estranei ad essa.
Se avesse parlato della pesante influenza negativa delle massonerie in Calabria; di come abbiano corrotto le istituzioni, avrebbe fatto qualcosa di sostanziale sia contro la ndrangheta che contro le ingiustizie in campo lavorativo, smascherando e delegittimando un potere occulto che sdoppia lo Stato. Ma è improbabile che Sergio “la neve è bianca” Mattarella esca dal seminato; soprattutto su questo argomento …
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4 marzo 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post “Meningite, in Toscana campagna di vaccinazione. Ministero della Salute: “Prudenza, ma non è un’epidemia””
Sandro Nardini: Per chi volesse capire il probabile motivo dell’aumento (?) dei casi in Toscana.
http://www.unifi.it/not-2043-r…
@ Sandro Nardini. Sarebbe doveroso verificare e approfondire.
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1 giugno 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Marfella “Sanità Campania, come i ‘medici ammalati’ la riformerebbero”
La medicina, antica pratica antropologica, irrazionale – che ha acquisito in tempi recenti una parte reale e utile, razionale – prevede l’autoinganno del guaritore. Un chirurgo, I. Harris, ha illustrato come i medici partecipino alle illusioni (che a volte sono frodi) che vendono ai pazienti, rafforzandole col loro crederci (1). Melazzini, a capo dell’AIFA, serve fedelmente gli interessi dell’industria farmaceutica; la sua malattia serve più che altro a conferirgli credibilità e intoccabilità. Nella buona medicina il malato, il sofferente, regna ma non governa. Mentre chi decide amministra ma non regna. Oggi invece si fa “governare” il paziente, o meglio glielo si fa credere, strumentalizzandolo per forzare approvazioni non dovute di farmaci, allentamento dei controlli, allestimento di strutture inutili e dannose; mentre lo si spodesta, e si mette sul trono il profitto. Le scelte di politica sanitaria dovrebbero essere tenute separate dal parere tecnico dei collegi medici, che non dovrebbero avere ruoli politici né esercitare pressioni (2). Molti medici, malati e non, possono dare suggerimenti preziosi; ma la figura romantica del medico-malato che governa la sanità consente di aggirare una corretta distribuzione e separazione dei poteri.
1 Surgery the ultimate placebo. A surgeon cuts through the evidence. NewSouth Publishing, 2016.
2 Ewart RM. Primum Non Nocere and the Quality of Evidence:Rethinking the Ethics of Screening. JABFP, 2000. 13: 188.
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21 luglio 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post di L. Gaita “Vaccini, “in Italia obblighi e costi a macchia di leopardo. Serve piano unico nazionale o il sistema non è credibile” “
Il Nordic Cochrane Group ha fatto reclamo all’Agenzia europea del farmaco per il modo di gestire – o di insabbiare – le segnalazioni di medici di effetti avversi da vaccino HPV. La dr.sa Brinth ha scritto di medici che le confidano di non riportare gli effetti avversi impauriti dalla campagna contro gli “antivaccinisti”*. Da noi mentre l’Ordine promette sanzioni ai medici che non vaccinano, la regione Toscana regala ai medici 400-600 euro del contribuente per ogni persona che vaccinano contro il meningococco (un’epidemia che si è sviluppata con l’introduzione di un nuovo test diagnostico). Già i medici non sono in media granitici nel rinunciare a vantaggi personali per rispettare il dovere etico e contrattuale di servire l’interesse alla salute del paziente. Ora per di più si sta allestendo un sistema di premi e punizioni che ricorda i sistemi di bassa lega usati da alcune ditte per aumentare il rendimento dei loro piazzisti. Lorenzin, Chersevani, Ricciardi, Bonaccini etc. dovrebbero dichiarare i report scientifici e i pareri scritti di esperti sui quali basano il loro voler obbligare popolazioni di sani ad assumere medicinali, in deroga alla Costituzione. Se non lo fanno glieli dovrebbe chiedere la magistratura, visto che tali imposizioni, e minacce volte a costringere, se non adeguatamente fondate possono configurare vari reati.
*Chusteka Z. Complaint Filed Over EMA’s Handling of HPV Vaccine Safety Issues. Medscape, 5 lug 2016.
19 agosto 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post “Meeting Cl, Mattarella all’inaugurazione: “Spostamenti migratori non si risolvono con un cartello che vieta l’ingresso”
Andrebbe piuttosto rivalutato il valore delle giuste separazioni. Es. un Presidente della Repubblica non dovrebbe esortare a spalancare le frontiere a masse senza arte né parte in cerca di fortuna; e dovrebbe astenersi dal varcare la soglia del gran convegno di un forte gruppo di interesse come CL. La sua partecipazione è anche un insulto – modesto – ai cittadini che sono vittime dell’affarismo spregiudicato di questa specie di massoneria clericale; ed è un endorsement che rafforza le mura e allarga il fossato di un castello di signorotti, dei quali favorirà aggressività e convinzione di impunità. Ho l’impressione che Sergio Mattarella sia più affine al padre che al fratello Piersanti nel definire liberi pascoli e muraglie invalicabili.
@ Mauro. C’è da sperare che gli italiani comprendano in interiore homine che sarebbe nel loro personale e urgente interesse avere governanti validi e che li rappresentino. Il confronto tra il catalogo attuale – nessuno escluso – e i tempi che ci attendono dovrebbe fargli venire brividi di paura, se non di sdegno; e spingerli a drizzare la schiena, piuttosto che impetrare il Soffio divino.
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24 ottobre 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccini, Mattarella: “Le affermazioni di chi li critica sono sconsiderate e prive di fondamento””
Gli antitumorali “innovativi” sono spesso molto costosi, poco efficaci, tossici e provvisti di scarsa validazione scientifica; vengono approvati con procedura “semplificata”, e si evita di monitorarli una volta ottenute rendite miliardarie con la loro immissione sul mercato *. Prassi che medici portano a esempio delle “gravi involuzioni” (Mattarella) in corso nella biomedicina; “gravi involuzioni” che singolarmente il Capo dello Stato denuncia se riducono il giro d’affari e al tempo stesso, nello stesso discorso, supporta se lo aumentano. La priorità data all’acquisto statale di questi prodotti, apprezzata da Mattarella come scelta “sociale”, porterà a una riduzione dell’accessibilità alle cure, e della qualità di vita e dignità dei malati, da farmaci poco utili, tossici e da spreco di ingenti risorse; non ad un aumento come lui dice. Oggi sulla versione cartacea de Il Fatto si riporta che Mattarella ha lasciato trapelare che voterà Sì al referendum costituzionale. I due endorsement, per l’involuzione costituzionale e per le speculazioni farmaceutiche sul cancro, sono tra loro coerenti.
*Kim C, Prasad V. Cancer Drugs Approved on the Basis of a Surrogate End Point and Subsequent Overall Survival: An Analysis of 5 Years of US Food and Drug Administration Approvals. JAMA Internal Medicine, 19 ott 2015. Mailankody S, Prasad V. Five Years of Cancer Drug Approvals: Innovation, Efficacy, and Costs. JAMA Oncology, 2015. 1: 4. 539.
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23 novembre 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post di D. Patitucci “Meningite in Toscana, eccessi di casi di meningococco C. Rezza (Iss): “Ceppo particolarmente virulento””
C’è una letteratura sulle cause commerciali di variazioni geografiche di incidenza. L’ISS la ignora, insieme alla circostanza che l’incremento di diagnosi di meningite in Toscana è associato all’introduzione di un test diagnostico sviluppato al Meyer di Firenze. Il nuovo test usa un metodo, la PCR, che è noto causare falsi positivi. Ha già provocato incrementi spuri di incidenza di malattie infettive da sovradiagnosi (malaria, m. di Lyme, colite da c. difficile). Prima che di epidemia, il rischio per la salute pubblica appare essere quello che, secondo un collaudato “business model”, che ha già causato tragici effetti, la definizione di malattia venga alterata, identificandola abusivamente con la positività di test di laboratorio a basso valore predittivo positivo, che provocano sovradiagnosi; mentre allo stesso tempo si stimolano paure eccessive. Ciò permette di vendere cure inutili o dannose, a scapito dell’assistenza utile. Mattarella dal Quirinale esclude che possano esservi critiche fondate e responsabili ai vaccini; il presidente dell’ISS Ricciardi può invitare pubblicamente i magistrati a fare da braccio secolare a questa sua “scienza”, rivolgendosi alla stessa Procura che 50 anni fa fu, a danno della nazione, il sicario morale di un presidente dell’ISS come Marotta. Le frodi istituzionali sulla salute, come i test diagnostici che creano le “epidemie” che dicono di contrastare, sono intoccabili anche quando non sono coperte che da un velo sottile.
@ Marco (quello senza avatar). L’incremento dei morti, e i conseguenti allarmi mediatici su un’epidemia, sono qui legati a circostanze poco limpide e molto sospette sulle quali istituzioni all’altezza dei loro poteri e doveri indagherebbero, in un Paese onesto. Andrebbe considerato come un ulteriore indizio che le versioni ufficiali siano appoggiate sul web da squadrette di soggetti pronti a tirare fuori il “complottismo” e a dileggiare chi non scambia, come fanno non molto lucidamente loro, la diagnosi di morte per la diagnosi della causa di morte; rammaricandosi che i manicomi siano stati chiusi. (Secondo un’interpretazione di quelle che danno un lavoro ai troll, furono chiusi, assecondando, ma solo nella pars destruens, il sincero radicale di sinistra Basaglia in Italia, e negli stessi anni dal liberista Reagan in USA, per creare un più ampio mercato agli psicofarmaci, che sono spesso inutili e dannosi).
@ Marco (quello senza avatar). Sì, non c’è nessuna epidemia, e probabilmente nessuna reale rilevante variazione nell’epidemiologia della meningite. Invece, date al pubblico l’impressione, manipolando ad arte esami e notizie, che la pestilenza sia dietro l’angolo; per supportare prediche e obblighi a sempre nuove vaccinazioni. Peccato che “al vostro paese” non ci siano un giudice, una guardia e una gattabuia. Un recente lavoro * mostra che in Europa il carico di malattia da 6 infezioni associate alle cure mediche è maggiore di quello delle altre 32 malattie trasmissibili. Le malattie infettive oggi sono diventate largamente un problema iatrogeno. Ma gli zelanti Savonarola della peste incombente su questo stanno muti.
*Cassini A et al. Burden of Six Healthcare-Associated Infections on European Population Health: Estimating Incidence-Based Disability-Adjusted Life Years through a Population Prevalence-Based Modelling Study. PLOS medicine, 18 ott 2016.
@ Marco (quello senza avatar). Una versione semplificata del lavoro è sul New Scientist: “The first ever study of hospital-acquired infections in European hospitals has found that the combined health impact of these infections is twice that of the combined burden of 32 infections caught outside hospitals, including flu, HIV and tuberculosis.” (18 ott 2016). La licenza di mistificare a piacimento chi te l’ha data? Se distorci ciò che è scritto nero su bianco, accusando gli altri di non capire, si può immaginare cosa fai sulla epidemia-non-epidemia di meningite. Certo è un bello spettacolo per un cittadino vedere la presidenza della Repubblica, l’ISS, Il Meyer di Firenze, la crema della medicina, affiancati da venditori come te.
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21 dicembre 2016
Blog de Il Fatto
Commento al post “Roma, anche l’Anac contro Marra: “Conflitto d’interessi sul fratello. E la Raggi doveva esonerarlo dalle decisioni””
C’è un problema di “epistemic reliance”, “fiducia epistemica”. Noi sentiamo Grillo, sentiamo i 5S, denunciare il malaffare; ci si allarga il cuore e crediamo che i 5S siano tutt’altra cosa dal sistema che condannano con voce tonante. Il grosso, grossissimo guaio è che c’è un problema nascosto di fiducia epistemica mal riposta anche sull’ANAC, che ha un progetto sinergico con AIFA per il “fast track”, l’approvazione abbreviata dei nuovi farmaci. Una forma di corruzione istituzionalizzata non meno dannosa per i cittadini della corruzione con mazzette dei palazzinari romani. Un watchdog dei diritti dei cittadini competente, incisivo e non ambiguo (come purtroppo non sono i 5S), il National Center for Health Research, ha parlato di “McDrugs”, e di come “fast drugs can be more dangerous than fast food”. Ma il renziano Cantone – magistrato – invece di avvisare dei danni e dei pericoli del fast track, riportati anche da studiosi della corruzione*, collabora al programma obamiano di deregolamentazione dei farmaci, ponendo così l’anticorruzione al servizio della corruzione legalizzata.
*Light DW et al. Institutional corruption and the pharmaceutical industry. Journal of Law, Medicine and Ethics. Fall 2013.
23 dicembre 2016. Fonte: quotidianosanità.it. “Da Ministero e Anac arriva Fast Track per sperimentazioni più veloci e sicure”. Scaricato il 19 dic 2016. A quattro giorni di distanza, la notizia non risulta essere riportata da altre fonti internet. Può darsi che l’articolo riporti erroneamente “ANAC” invece di “AIFA” nel comunicare nel titolo e nel testo che “è nato il fast track, un progetto sinergico di ANAC e Ministero della salute”. L’eventuale errore non è a oggi corretto. Anac collabora alla realizzazione dei progetti di AIFA e Min. Salute, come riferisce anche l’articolo. Non risulta abbia sollevato obiezioni sul fast track, esponendone la natura corrutiva, o i rischi di corruzione. L’articolo prende spunto dalla IX Conferenza Nazionale sui Dispositivi medici. La conferenza ha tenuto a battesimo il fast track italiano. Il sito della conferenza non riporta la presenza di Anac. Riporta la compresenza e la convergenza di controllati e controllori, incluso il comandante dei NAS.
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10 gennaio 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post di R. La Cara “Terapia genica, Luigi Naldini: “Così l’esistenza di molti bambini è cambiata in meglio”
Il “gerrymandering” che enfatizza le malattie rare – citate da Sergio Mattarella nel suo discorso di fine anno – permette dietro all’immagine sacra del bambino malato manovre speculative dello stesso livello di quelle dei salvataggi bancari a spese dei cittadini (e della stessa radice; non sorprende che sia sostenuto dalle banche); ma più gravi, dato il loro impatto negativo sulla salute. Permette infatti approvazioni con controlli ridotti, e di vendere quindi farmaci dall’efficacia terapeutica nulla o dubbia (ma non privi di effetti avversi) applicando il “premium pricing”. Coartando il concetto di malattia rara tende ad estendersi alle malattie comuni, con sotterfugi come il “salami slicing”, aggirando così i controlli e i limiti anche per la massa dei pazienti. Elementi fondamentali dello schema sono la definizione di malattia e di nuovi sottogruppi tramite biomarker e la “diagnosi precoce”, che inevitabilmente porteranno a sovradiagnosi (che permettono di presentare “risultati” terapeutici). La politica e l’informazione invece di fermarsi ai buoni sentimenti da talk show dovrebbero considerare che il combinato di attenzione sproporzionata, propaganda, manipolazione della nosologia e deregolamentazione non porti a un “cambiamento dell’esistenza di molti bambini” – e anche di molti adulti – in peggio, con un bilancio complessivo negativo per la collettività.
Herder M. What is the purpose of the Orphan Drug Act? PLoS Med, 2017. 14; e1002191. E citazioni.
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13 gennaio 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Ministro Lorenzin dopo la firma dei nuovi Lea: “Vaccini gratis e senza ticket” “
Gratis? “Molte persone non lo vedono ma alla fine tutti i costi sono pagati dalle persone comuni. Quando vedi i pazienti nel tuo studio sai che non pagheranno la particolare prestazione che stai per erogare. Ma puoi essere certo che alla fine in qualche modo pagheranno il costo. Abbiamo portato il laundering [riciclaggio] dei costi della sanità ad un’arte elevata, che fa sembrare le banche off-shore dei dilettanti. Ma puoi essere certo che dopo che il riciclaggio è completato, i costi saranno ancora là, e li pagheranno le persone comuni” (*,ridotto).
Questi non sono regali; se non alle case farmaceutiche di denaro pubblico. Saranno pagati da noi con le imposte e tasse; e con le spese private che si sarà a costretti a sostenere per l’assistenza medica realmente necessaria e lasciata scoperta.
*Eddy DM Medicine, money and mathematics. Am Coll Surg Bull, 1992. 77: 36.
@ Snoopix. Non è la “sanità universale”. E’ la sanità delle multinazionali attraverso il potere dello Stato. Che ottimizza non la salute, ma il profitto, succhiando denaro ai cittadini mediante informazioni ingannevoli, sovradiagnosi e cure futili, e a volte dannose, ma comode e lucrose per il business, e trascurando interventi necessari, non sviluppando trattamenti e lasciando il cittadino senza guida e senza aiuto in situazioni critiche.
@ Bruccio. Questo è il modello americano. Es. “With faster drug approvals taxpayers could be left to foot the bill” STATplus, 13 gen 17 (USA). Sei tu che sembri avere difficoltà a distinguere tra servizio sanitario utile pagato con le tasse e uso del prelievo fiscale con la copertura della sanità pubblica per trasferire denaro dei cittadini al business.
@ Bruccio. Quindi non si può criticare o denunciare come corrotto nessun appalto per lavori pubblici se non si è ingegneri specializzati in quel genere di opera? Sono un medico e mi occupo di frodi mediche strutturali. In genere, come qui, cito degli autori a supporto di quanto dico. Puoi indicarmi tu quale immunologo, vaccinologo, dipendente dell’industria farmaceutica sulla base di quali studi e di quali competenze sosterrebbe che una spesa pubblica importante non possa essere che benefica, indiscutibile e priva di conflitti di interesse se supportata dal parere di “scienziati”? Puoi indicarmi es. l’evidenza scientifica pubblicata che giustificherebbe l’allocazione preferenziale di denaro pubblico per la vaccinazione di adolescenti maschi contro l’HPV ? Che giustifichi il porre tale vaccinazione sotto il titolo di “assistenza essenziale”? Io credo che, più che essere io a rispondere nel “tribunale della scienza” nel quale fai il pubblico ministero, in un Paese sano ciò andrebbe spiegato alla magistratura nell’ambito di un’indagine. Condivido l’opinione di diversi scienziati che in medicina la scienza sia stata insozzata facendone uno strumento di frode, e che mettendola al servizio dei soldi facili sia stata fatta divenire un fattore di malattia.
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27 gennaio 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Giorno della Memoria, Auschwitz raccontata dai 18enni: “Quei muri sono come quelli che si vogliono alzare oggi””
E’ vero, come notò anche Benedetto Croce, che c’è una continuità tra le falsità del fascismo e quelle della Repubblica, a parole opposta al fascismo. A un magistrato che nel dopoguerra presiedeva la corte del processo ai fascisti della banda Koch un imputato ricordò che durante il Ventennio il giudice usava portare la camicia nera sotto la toga. I caporali che servono gli ebrei oggi che gli ebrei sono potenti e da oppressi sono divenuti oppressori, che ci vendono ai poteri forti, che spacciano gli attacchi etnocidi al proprio popolo per atti di civiltà, sono i discendenti morali dei caporali che tradirono i nostri concittadini ebrei quando questi erano in una condizione di debolezza.
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4 aprile 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Marfella “Autismo, tumori e disabilità: quanto influisce l’inquinamento sulla nostra salute?
Ricordo il dr. Marfella, che dice di essere schierato dalla parte dei cittadini, a fianco al Procuratore generale di Brescia a una conferenza dove si lanciavano allarmi sui danni alla salute da inquinamento nel bresciano, accomunandolo alla Terra dei Fuochi. Platea di studenti, cioè di minori, scelta a mio parere imprudente, per non dire censurabile*. Marfella accosta l’inquinamento anche alla ”epidemia” di autismo; schierandosi a fianco all’ufficialità, incluso Mattarella, in un’operazione di creazione di malattia per via culturale. La bufala dell’epidemia di autismo da vaccini serve da standard negativo per fare sembrare scientifiche le manipolazioni sull’autismo dell’ufficialità; come Stamina al confronto fa sembrare credibili le promesse fantasiose dell’ufficialità sulla rigenerazione del tessuto nervoso. La chemio, fallimentare, viene valutata paragonandola alla follia del metodo Hamer. Su questo sito M. Mirabella, che ha gravi responsabilità per forme di deleteria pubblicità direct-to-consumer mascherate da divulgazione, sembra un difensore dell’onestà scientifica, essendo mostrato a sbeffeggiare una “raeliana”. Il dibattito è coartato a magia bassa contro magia alta. Per un esempio di terza campana, v. autismo in “Primo non curare chi è normale. Contro l’invenzione delle malattie”, Boringhieri. L’autore dopo avere diretto la nosografia psichiatrica ufficiale ne è divenuto un critico.
*La post-camorra. Dai tagliagole alla chirurgia ingiustificata della tiroide.
ccc
v. anche:
La questua delle multinazionali
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19 aprile 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Report e vaccino Hpv, Mentana: “Anche i campioni sbagliano. Tanti avvelenatori di pozzi non aspettavano altro” “
In Giappone il governo si è espresso contro il vaccino HPV, e ha sospeso l’appoggio, adducendo riserve sulla sicurezza, facendo quasi azzerare i tassi di vaccinazione delle bambine. La misericordia impone di mandare ai superstiziosi ignoranti di Tokio Mentana e la Lorenzin a insegnare loro il rispetto per la scienza e come si tutela la salute dei cittadini.
La decisione di Tokio non prova in sé che il vaccino sia dannoso; ma mostra che le cautele sono ragionevoli, o doverose per chi ha responsabilità di politica sanitaria. Prima che della sua sicurezza, si dovrebbe dire “nullius in verba” sulla sua efficacia: Mentana, ma anche i giornalisti di Report, dovrebbero indicare i lavori scientifici che provano adeguatamente – adeguatamente – l’efficacia del vaccino nel prevenire il tumore del collo dell’utero. Gli esperti e i rappresentanti delle istituzioni che tuonano contro chi ha osato dubitare della parola degli Scienziati nella foga si sono scordati di presentarli. A voler fare il giornalista, bisognerebbe controllare se il livello di evidenza consenta effettivamente di gridare all’oscurantismo; o se, dati i grandi interessi, e conoscendo i nostri polli politici, non si tratti di un bluff, di una manfrina da imbonitori. Ma immagino che già questa richiesta sia segno di mancanza di fede, di ateismo o di eresia, e giustifichi l’iscrizione d’ufficio nell’elenco degli appartenenti alla setta degli “anti-vax”.
@wittrue. Il caso giapponese mostra che lì, nella patria della tecnologia, e dove certo non si è pregiudizialmente contrari al business farmaceutico, si sa distinguere tra politica sanitaria, che richiede un bilancio rischi benefici con garanzie sulla sicurezza, e ideologia scientista, per la quale i ricercatori (e chi li manovra) dettano la politica sanitaria; così che sempre più si stanno immettendo farmaci poco testati quanto a efficacia e sicurezza, usando la popolazione come cavie. Il lavoro che lei cita, una review di ricercatori dell’ISS e della casa farmaceutica che vende il vaccino anticancro, non mostra più di quel che affermano gli autori: “le vaccinazioni 4HPV hanno il potenziale di ridurre le verruche genitali”. Non mostra affatto una capacità del vaccino di prevenire il cancro del collo dell’utero; infatti evita di dirlo. Le verruche genitali (comuni) sono una cosa, il cancro mortale della cervice (raro) un’altra (per quanto si cerchi di confonderle assieme). Il non causa pro causa, la pretesa di trasformare i risultati di un lavoro in surrogate endpoint in sede di interpretazione, il conflitto d’interesse, per il quale il controllando conduce le verifiche insieme al controllore, costituiscono piuttosto un esempio delle storture sulle quali si basa la pretesa di imporre a masse di ragazze sane inoculazioni i cui risultati finali non sono noti; allocando fondi pubblici destinati alla sanità a prodotti che prima di essere “scienza” sono commercio e finanza.
@wittrue. Veramente la mia risposta è nel merito; e mostra che il merito non lo sta presentando chi dovrebbe, cioè chi afferma e vuole ordinare di sottoporsi al trattamento medico; cioè quelli della sua parte. Prendo atto che per lei il lavoro compilativo, su tipologie di studi che un testo di epidemiologia definisce “of lesser design”, scritto da dipendenti della ditta produttrice con gli amici dell’ISS, che conclude che il vaccino sembra prevenire le creste di gallo, è la prova che previene il cancro. E che lei questo lo chiama sapere. Mi scusi, ma dovendo “scegliere” mi danno più fiducia i giapponesi; e i diversi rispettabili ricercatori che hanno espresso critiche. Oltre alle evidenze scientifiche, anche la qualità e la buona fede delle argomentazioni addotte dovrebbero entrare nella valutazione politica (e in alcuni casi giudiziaria) di questo e altri diktat medici.
@ Conenna. E’ vero. La sanità non è solo questione di denaro, ma anche di valori, da tenere al riparo dagli interessi. E di razionalità, da proteggere dalle nostre paure e fantasie. Illich scrisse che a volte i più poveri sono risparmiati dagli effetti più sinistri della medicina iatrogena. Quando ero resident in USA, dove lussuosi ospedali sorgono a fianco a quartieri degradati con tassi di mortalità neonatale elevata, controllando la storia clinica dei pazienti vedevo che a volte il loro aver potuto acquistare costose assicurazioni li aveva esposti al danno iatrogeno più di quanto non li avesse protetti dalla malattia.
@vferrari. L’affermazione che cito di Illich è stata ritenuta degna di essere pubblicata sul Lancet, che ospitò l’articolo che la contiene. Il tema etico dell’allocazione delle risorse a seconda dell’aspettativa di vita per gli affetti da insufficienza renale cronica è stato discusso nelle sedi più titolate, che non lo hanno trovato da esaltati. I danni al singolo individuo dell’illusione individualistica che sia vantaggioso pensare solo in termini di cura del singolo sono pure stati considerati da bioeticisti, e dovranno esserlo sempre più, dato il corso liberista e il relativo marketing.
Certo, per voi che siete una fucina di alta scienza, infaticabili nel tenere sempre gonfi i mantici coi quali forgiate grossi doni all’umanità, Illich non è che “il più grande rompi…”, da scartare con disprezzo. In voi l’auspicata fusione tra le due culture si compie: siete tanto scienziati quanto intellettuali.
@vferrari. La salute collettiva non è ottimizzata considerandola la sommatoria delle cure ai singoli. Es. se, pensando in termini individuali, si assegnano reni per i trapianti ad anziani, con una ridotta aspettativa di vita, a scapito dei giovani, parte dei QALY che sarebbe possibile aggiungere alla popolazione andranno persi; così che in media il singolo individuo ci perderà. Problema etico, che è stato affrontato anche sul piano scientifico dai centri di matching; e che ne sta generando altri *.
La scienza, quella vera, è una tra le grandi imprese umane; mi spiace che mentre se ne erge a difensore non la conosca, a giudicare da come ne parla. Quelli come lei ne fanno un feticcio da adorare per ottenerne superiorità; un simulacro che in campo medico viene manovrato da astuti sacerdoti che gli fanno dire ciò che vogliono. Chi sostiene che la scienza non è corruttibile, elevandola così da attività umana a entità metafisica, non sa in cosa consista; o finge. Si crede razionale, ma è in realtà un praticante, interessato o ancor peggio sincero, di un culto che uno scienziato, Feynman, ha chiamato “cargo cult science”. Lo scientista è così ad uno stadio più arretrato e pericoloso rispetto al nondum matura sulla scienza di Croce. Dall’idealismo in effetti ha poco da imparare, quanto ad arte del sofisma, camaleontismo e spocchia. (Croce però aveva l’erudizione).
*Kaufman SR. Fairness and the Tyranny of Potential in Kidney Transplantation. Current Anthropology, 2013. 54. 856.
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30 maggio 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Processo Stamina, quattro condanne a due anni per il filone bresciano”
Nel 1947 a Partinico fu assaltata una sezione del PCI. Due militanti furono uccisi, uno rispose al fuoco ferendo G. Ofria, mafioso locale, braccio destro di un massone latifondista. La polizia fece passare Ofria, sicario, per una delle vittime. Tra gli uccisi vi era il padre di Giuseppe Casarrubea, che, divenuto storico, ha commentato: “La cosa incredibile non è, tuttavia, solo l’equivoca attività d’indagine degli inquirenti, quanto il fatto che i giudici sia a Viterbo, sia a Roma, non svolsero nessun approfondimento autonomo, e si appiattirono acriticamente sui rapporti di polizia. Anzi fecero di peggio. Non solo rimossero il problema dei mandanti ma concessero le attenuanti ai correi della strage”*.
Nel processo per quel remoto fatto di sangue nella Sicilia di Bernardo Mattarella ci sono state manipolazioni, influenze esterne, circostanze storiche e conseguenze per il Paese che si possono comparare con l’odierno fare figurare Reg. Lombardia, Min. della Salute e AIFA tra le vittime; con l’assoluzione dalle accuse appropriate, truffa e associazione a delinquere; e con l’appiattimento sui voleri della “money-driven medicine” nell’elevare acqua sporca a “farmaco imperfetto”, una falsità madornale che serve lo schema fraudolento del quale Stamina è solo una componente**; schema che chiarisce movente principale e mandanti dell’imbroglio, che sono stati rimossi.
*Casarrubea G. “Fra’ diavolo” e il governo nero.
**Stamina come esca per le frodi della medicina ufficiale.
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9 giugno 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mafia, la Cassazione assolve Mori e Obinu per la mancata cattura di Provenzano: respinto ricorso della procura”
I mafiosi sono criminalità “on steroids”, direbbero in USA. Il doping è dato dalla protezione dello Stato. Quando lo Stato virulenta il crimine, quando i pusher sono i CC, si creano cortocircuiti esiziali. Per una ferrea convenzione, la mafia è l’unico caso dove a mezza bocca si ammette che lo Stato favorisce la grande criminalità. Ma è un parafulmine. Giorni fa Mattarella ha firmato il decreto sulla caterva di vaccinazioni coatte. Sarà contenta la Glaxo. “GlaxoSmithKline (GSK) is one of the most criminal drug companies in the world (3). It has committed numerous offences that fulfil the criteria for organized crime under US law”. (PC Gotzsche. Deadly psichiatry and organized denial. People’s press, 2015. Un’esposizione competente e dettagliata delle mostruose falsificazioni della ricerca commesse dalla Glaxo, e delle associate complicità istituzionali, per fare assumere in nome della “scienza”, anche a minori, psicofarmaci inefficaci e dai gravi effetti collaterali, inclusi suicidio e omicidio).
Posso testimoniare che quello della criminalità medica è un altro settore dove i discendenti morali di Salvo D’Acquisto, con la copertura dei colleghi di Falcone e Borsellino, non sono la cura ma sono causa, insufficiente ma necessaria, non meno dei giustamente vituperati politici. Fino a far divenire lo Stato braccio del crimine.
@ Stefaso B. Pure a Ilardo lo hanno vaccinato… E comunque basta con questo cercare sempre di patologizzare il prossimo per vendere rimedi hi-tech, costosissimi e tarocchi. Per esempio contro la fame esistenziale, che porta a sentirsi giustificati nel commettere qualsiasi bassezza come se fosse per la sopravvivenza, inutile cercare vaccini. Si dovrebbe cominciare sperimentando misure semplici, come il fare consumare, fino all’ultima briciola, pasti sontuosi, abbondanti e nutrienti almeno tre volte al giorno, per convincere gli affetti che non stanno morendo di fame. Sancita la scientificità, per chi rifiuti di sottoporsi alla profilassi alimentare, o rifiuti di praticarla integralmente, dagli antipasti alla scarpetta finale, si potrebbe ricorrere, per il suo bene e per il superiore interesse della comunità, a sanzioni del tipo di quelle che faranno vendere vaccini alla limpidissima Glaxo firmate da Mattarella. Posa la siringa, è l’ora della pappa.
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12 giugno 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccini, Piero Angela: “Fidatevi dei medici e della scienza. La velocità della luce non si decide ad alzata di mano”“
Angela ci istruisce su come la teoria della relatività abbia tra le sue sbalorditive conseguenze anche quella di rendere appropriato e lecito il togliere la patria potestà a chi non sottopone i figli alla vaccinazione contro la varicella. A proposto di scelte di politica sanitaria, fisica e rigore scientifico, la Lorenzin insieme ai vaccini ha inserito nella assistenza essenziale (LEA ) anche la protonterapia, nonostante gli studi clinici impongano di scartarla (1-4). La protonterapia è stata definita “uno degli esempi più sfrontati” della “unione tra la medicina e Wall Street” (5), superando le altre terapie solo per il “wildly extravagant cost” (3), in grado di prosciugare i fondi per l’assistenza utile. E’ stato anche osservato che rende necessario un flusso di sovradiagnosi di cancro (6).
E’ vero che c’è nel pubblico una mai sopita tendenza ad affidarsi alla magia; ma il decano dei divulgatori spinge, insieme ad altri, perché sia soddisfatta da una concezione magica della scienza, che riponga fiducia a priori negli “scienziati”. Per rifarsi la bocca si può leggere “Cargo cult science”, di uno scienziato vero, Feynman, sull’uso magico e fraudolento che può essere fatto tanto delle pseudoscienze che della scienza.
@ Bruccio. Tu sei il “reviewer” di riviste scientifiche che mi ha spiegato che la pernacchia è la risposta adatta alle critiche sulla politica vaccinale. Ti ho già detto cosa penso dei tuoi modi vastasi e dei tuoi atteggiamenti da gallo ncopp’ a munnezza, che rendono impossibile il dialogo. Quanto riporto non è un mistero. Chi fosse interessato può ricevere fonti bibliografiche sugli interessi economici che spingono perché sia favorita la protonterapia, e sui danni che ne derivano ai pazienti, chiedendole per email: ***.
A proposito di fonti, e di fiducia. In un post sui vaccini de Il Fatto del 21 luglio 2016, che ebbe oltre 3800 commenti, fu censurato il mio commento dove dicevo che erano stati riportati all’estero casi di intimidazione di medici sulle segnalazioni di reazioni avverse al vaccino HPV, e che da noi i medici che non vaccinano sono sanzionati, mentre quelli che vaccinano ricevono un extra di denaro pubblico. Sostenevo anche che se lo Stato obbliga non singoli malati, ma intere popolazioni di sani ad assumere medicinali, dovrebbe indicare i report scientifici e rendere pubblici i pareri scritti di esperti sui quali basa la deroga al diritto a non essere sottoposti a trattamenti obbligatori. Bisognerebbe chiedere tali fonti a chi manda Piero Angela a dire “fidatevi” e i troll a spernacchiare. E chiedere anche le motivazioni, con le fonti, per la protonterapia nei LEA.
@ Bruccio. Come tante altre situazioni impresentabili in medicina, sono in effetti “note e risapute”, come dici, agli addetti, che sono omertosi o rimuovono; e vengono nascoste al pubblico, anche tramite i troll, che la discussione comunitaria la disturbano e la guastano. Trascrivo tutti i miei commenti nel mio sito, menici60d15. Trascriverò anche questi, nelle raccolte “I tamburi della paura” e “La medicina sotto la presidenza Mattarella”; e aggiungerò una nota bibliografica.
@ Bruccio. Suvvia, un po’ di pazienza. Qualche assaggino:
“This is a high-stakes game. Without prostate cancers to treat, proton beam centers will fail.” (Ablin, scopritore del PSA, sui motivi che spingono a sovradignosticare i cancri della prostata). (6)
Global Proton Therapy Market potential is more than US$ 50 Billion in 2016. (Nasdaq). (7)
“some overseas clinics providing proton beam therapy heavily market their services to parents who are understandably desperate to get treatment for their children” (NHS Choices). (8)
“nothing so big and so useless has ever been discovered in medicine. It’s hard to believe we should be paying handsomely for technology whose benefit is unproven.” (A. Chandra, direttore, Health Policy Research dell’ Harvard’s Kennedy School of Government, 2017). (9)
(Bibliografia aggiunta)
1 Mulcahy. Finally, RCT Results for Proton Therapy in Cancer. Medscape, June 21, 2016.
2 U. S. News & World Report story on proton beam radiation left out the evidence. Health News Review, Jun 23, 2016..
3 Raeburn P. Wise buy? Proton Beam Therapy. It helps only a few, and at a wildly extravagant cost. Medpage, May 19, 2017.
4 Rosenthal E. An American sickness. How healthcare became big business and how you can take it back. Penguin Press, 2017.
5 Big Pharma: Pushing the Edge of the Envelope. Wall’s Street’s drive for profits is hiking drug prices, says Carolin Poplin, MD, JD. Medpage, May 23, 2016.
6 Ablin, RJ. The great prostate hoax. How big medicine hijacked the PSA test and caused a public health disaster. Palgrace MacMillan, 2014.
7 Global $50 Billiojn Proton Therapy Market & Forecast 2010-2021 – Patients Treated at Proton Therapy Centers, Reimbursement Policies. Nasdaq GlobeNewswire, May 29, 2017.
8 Smith J. Ashya King: This story isn’t quite what it seems. The Indepedent, Sept 6, 2014.
9 Blau M. A taxpayer gamble on medical tourism: Louisiana subsidizes proton therapy to boost its economy. Stat, Jun 2, 2017.
Vedi anche:
EDott. Stop al centro protonico, costa troppo. 20 ott 2011.
Nelson R. Proton Therapy ‘Sells Hope’: No Clear Benefit for Patients. Medscape, Jun 20, 2013.
Nelson R. Insurers Nix Payment for Prostate Cancer Proton Therapy. Medscape Aug 30, 2013.
Overuse 101. Sito del Lown Institute di Boston.
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25 giugno 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post di S. Agosti “Strage di piazza della Loggia, lettera agli innocenti”
Dopo mezzo secolo suonate l’adunata per andare a cercare i mandanti della strage. Vivo a Brescia, che quando sono in gioco interessi USA sembra una dependance della vicina base NATO-USA. Vengono in mente quei baroni scozzesi di “Braveheart” che chiamavano a raccolta contro gli occupanti inglesi e sottobanco si erano venduti ad essi. A2A, la partecipata del Comune, che ogni volta che su Il Fatto commento gli interventi di Mattarella manda puntualmente le macchine spazzatrici a sfilarmi accanto sollevando lerciume mentre cammino, chiede la nomina a senatore a vita di Manlio Milani. Anche Mattarella, da decenni uomo di fiducia “su cui puntare” come presidente secondo un ambasciatore USA in Italia (La Stampa, 20 giu 2017), necessita di alibi per la sua fedeltà atlantica. Così, col machiavellismo e le capacità recitative che nella nostra classe dirigente occupano il posto di doti più pregiate, verranno prolungate la sacralità e la pompa che rivestono scelte di campo non molto eroiche.
29 giugno 2017
Et in pulverem reverteris. I bresciani e i mandanti della strage del 1974
Commenti nei quali cito Mattarella sul blog de Il Fatto e gli associati fenomeni di nettezza urbana, gennaio-giugno 2017.
10 gennaio 2017.Commento al post di R. La Cara “Terapia genica, Luigi Naldini: “Così l’esistenza di molti bambini è cambiata in meglio” (In:La medicina sotto la presidenza Mattarella). 12 gennaio 2017, 9:34. Vengo impolverato da una macchina spazzatrice che, svoltato l’angolo dove è l’entrata del centro di ricerche sulle staminali “Eugenia Menni” e scuola infermieri Università Cattolica annessi all’ospedale Poliambulanza delle Suore Ancelle, mi passa accanto sulla pista ciclabile mentre cammino sul marciapiede. Vedi : Stamina come esca per le frodi della medicina ufficiale sugli aspetti tenuti coperti del ruolo primario di Brescia nella frode Stamina, con i legami con gli USA e le relative complicità e impunità.
9 maggio 2017. Commento al post “Migranti, Mattarella: “Solidarietà frenata da intolleranza e discriminazioni prima che da preoccupazioni per la sicurezza””. (In: Immigrati. La pietà coi numeri e altre forme minori di pietà). 10 maggio 17, 8:39. Come il 12 gennaio, con passaggio spazzatrice da Sud a Nord invece che da Nord a Sud. Impolverato da spazzatrice che mi passa accanto sulla pista ciclabile quando svoltato l’angolo cammino sul marciapiede davanti al centro di ricerche sulle staminali “Eugenia Menni” e scuola infermieri Università Cattolica, annessi all’ospedale Poliambulanza delle Suore Ancelle.
30 maggio 2017. Commento al post “Processo Stamina, quattro condanne a due anni per il filone bresciano” (In: La medicina sotto la presidenza Mattarella) 31 maggio 17. Spazzatrice all’entrata del parchetto di via Carso di fronte al centro vaccinazioni della ASL. Luogo dove vado a leggere, tra innumerevoli e costanti molestie. La spazzatrice mi passa vicino mentre entro nel parco, 8:31, ed è ancora lì al lavoro quando esco dal parco, 40 minuti dopo, ore 9:08.
9 giugno 2017. Commento al post “Mafia, la Cassazione assolve Mori e Obinu per la mancata cattura di Provenzano: respinto ricorso della procura”. In: I professionisti della metamafia. Incontro ravvicinato poche ore dopo, 9:55, con camioncino portarifiuti targato FB596CB sulle strisce dell’incrocio, su viale Duca degli Abruzzi altezza via Carso, che chiamo “checkpoint Calipari” (l’ho così soprannominato, ai tempi di quando lasciarono uccidere Calipari, perché sede di costanti prodezze di auto di polizia e mezzi pubblici; e perché allora era segnato dalla bandiera italiana esposta a bordo strada sul recinto dei tavolini di un bar).
13 giugno 2017. Commento al post “Vaccini, Piero Angela: “Fidatevi dei medici e della scienza. La velocità della luce non si decide ad alzata di mano”“. In: I tamburi della paura. 14 giugno 2017. 8.09 spazzatrice sotto casa. 9:26 spazzatrice accanto, entrata ospedale Poliambulanza delle Suore Ancelle.
25 giugno 2017. Commento al post di S. Agosti “Strage di piazza della Loggia, lettera agli innocenti”. In: Brescia non solo bombe. Sulla sentenza del 2017 di condanna per la strage del 1974. Dove riferisco dei passaggi delle spazzatrici. 28 giugno, 9:11, autobotte per spurgo pozzi neri al lavoro davanti al già citato centro di ricerca sulle cellule staminali “Eugenia Menni”. Preceduto il 26 da porcherie generiche A2A. La stessa autobotte due ore dopo, 11:20, romba sotto casa aspirando materiale dalla fogna pubblica attraverso l’apertura di una griglia sulla strada. Per la prima volta in 19 anni che io ricordi.
Dall’inizio del 2017 al 28 giugno, nell’ambito di un’intensa attività a mio danno di stalking, provocazione e minaccia di diversa provenienza, non ho incontrato spazzatrici altro che in questi episodi, che ho filmato.
Componenti della Fondazione ASM, che propone la nomina a senatore a vita di Manlio Milani: Roberto Cammarata, presidente. Marina Rossi, vicepresidente. Federico Bani, Sergio Faini, Silvia Quilleri, Luigi Riccardi, Valentina Stefani, consiglieri. Delegato A2A Giovanni Valotti.
Dirigenza A2A, che gestisce la nettezza urbana a Brescia: Presidente Giovanni Valotti. Vicepresidente Alessandra Perazzelli. Amministratore delegato Luca Valerio Camerano. Membri CdA: Giovanni Comboni, Enrico Corali, Luigi De Paoli, Alessandro Fracassi, Maria Chiara Franceschetti, Gaudiana Giusti, Dina Ravera, Norberto Rosini.
Sindaco del Comune di Brescia, azionista di riferimento di A2A: Emilio Del Bono.
Prefetti di Brescia nel periodo: Valerio Valenti, Annunziato Vardè.
Procuratore della Repubblica: Tommaso Buonanno.
Segretari provinciali CGIL, CISL e UIL, parti civili al processo sulla strage e rappresentanti dei lavoratori della nettezza urbana: Damiano Galletti, Francesco Diomaiuta, Mario Ballo.
Presidente Fondazione Poliambulanza: Enrico Broli. (Consulente del Tribunale di Brescia. Consigliere fondazione “Civiltà Bresciana”).
Direttrice centro di ricerca sulle staminali “Madre Eugenia Menni”: Ornella Parolini.
Rettore Università Cattolica (membro paritario della Fondazione Poliambulanza): Franco Anelli.
Superiora generale Suore Ancelle della Carità (membro paritario della Fondazione Poliambulanza): Gabriella Tettamanzi.
Vescovo di Brescia (membro paritario della Fondazione Poliambulanza): Luciano Monari.
La “scorta presidenziale” è solo una forma nuova delle tecniche di stalking iniziate a Brescia nel 1999, e consolidate negli anni, volte a neutralizzare la mia denuncia di frodi mediche istituzionalizzate con un continuum di atti che, in un dolo alternativo, zittiscono rendendo la vita quotidiana impossibile, intimidendo, oltraggiando, facendo arrivare puntuali ritorsioni, e/o provocano reazioni che permetteranno di screditare come devianza le denunce. Una tecnica non distante nei fini dall’epurazione per via indiretta di figure scomode ai poteri forti e dalla creazione del terrorismo politico negli anni di piombo, che utilizza una miriade di atti che presi singolarmente appaiono privi di significato o minimi. Potendo così più facilmente avvalersi delle complicità dei locali, ognuno dei quali contribuisce per una quota ridotta – ridotta materialmente, non moralmente – a ciò che ammonta a un omicidio politico. Riporto i filmati di alcuni episodi degli anni precedenti con spazzatrici. Le idropulitrici a mano, i soffiatori per foglie (anche senza foglie), gli spazzini con ramazza, i camion della spazzatura maleodoranti, sono altre sezioni del capitolo ASM-A2A.
Spazzolatura in corsa, tornando a casa, della fiancata dell’auto da spazzatrice contromano nel tratto a senso unico della strada dove abito, via Tosetti. 10 maggio 2011, 17:07.
Una delle cacce delle spazzatrici durante la passeggiata abituale a San Polo. Presso sede Anfass, 7 marzo 2012, 15:38.
Spazzatrice sotto casa che sporca invece di pulire. La Yaris grigia sulla quale butta polvere è la mia. Via Tosetti, 29 maggio 2012, 16:49.
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10 ottobre 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “La toga non è un abito di scena. Il magistrato non sia guidato da opinioni personali” “
B. Pascal (1623-652): “I nostri magistrati hanno ben compreso questo mistero. Le loro toghe rosse, i loro ermellini, di cui si ammantano come gatti impellicciati, i palazzi dove giudicano, i fiordalisi, tutto questo apparato augusto era molto necessario; e se i medici non avessero palandrane e pantofole, e se i dottori non avessero berrette a quattro punte e vesti quattro volte più ampie del dovuto, mai avrebbero ingannato la gente, che è incapace di resistere a uno sfoggio così autentico. Se possedessero la vera giustizia e se i medici avessero la vera arte di guarire, non saprebbero che farne delle berrette a quattro punte; la maestà delle loro scienze sarebbe di per se stessa assai rispettabile. Ma non avendo che scienze immaginarie, necessita che ricorrano a tali vani strumenti che colpiscono l’immaginazione con la quale hanno a che fare; e con questa, di fatto, si attirano il rispetto.”
Si dovrebbe ricordare ai giovani magistrati anche il dovere di resistere ai poteri forti; la differenza tra la toga dello Stato e la veste gallonata di chi serve multinazionali e banche. Ma per nominare l’indipendenza dei magistrati rispetto al trono, e la necessità di non recitare la parte del giudice scritta da chi opprime, anziché predicare l’indipendenza dalla sola piazza e la “messa tra parentesi” dell’uomo dentro l’abito curiale, ci sarebbe voluto uno dei politici e magistrati del ramo estinto, quelli che furono scartati, a volte con le pallottole.
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Sinergie tra industria medica e industria dei rifiuti: le suppressio veri e suggestio falsi dei magistrati e la proiezione del sudiciume
Sono tornato a commentare su Mattarella, e sulla corruzione istituzionale dei magistrati, (1) e puntuale il giorno seguente, 11 ottobre, è tornata, dopo che non la vedevo dal commento precedente, la spazzatrice A2A lungo l’ospedale Poliambulanza. Stavolta è apparsa in lontananza, venendomi incontro molto lentamente. Dopo 2 minuti e mezzo mi ha incrociato presso l’entrata Pronto Soccorso.
Stavolta non ha sollevato la polvere cospargendomi, come ha fatto le volte precedenti. Pochi giorni prima, il 7 ottobre, 2 giorni dopo che avevo scritto dei rapporti tra massoni e spazzini (2), un camion e un ape della raccolta spazzatura di A2A si sono esibiti in un carosello. Uscito di casa, in 12 minuti di passeggiata sono passati e ripassati sei volte; puntandomi, fermandosi appaiati bloccando la strada, facendo inversioni multiple, sfiorandomi. Ma dovevano essere stati lavati, essendo come nuovi, diversi dai comuni camion della spazzatura. Il giorno prima, il 6, sullo stesso percorso un passaggio inquietante, leggibile come un messaggio di morte.
Il quarto dei sei passaggi dei mezzi di A2A in poche centinaia di metri dopo che avevo commentato su internet dei rapporti tra massoni, spazzini e concorsi universitari (2):
Il quinto passaggio:
La fetenzia è invece aumentata nelle situazioni non facilmente tracciabili. Zaffate maleodoranti dai camion rifiuti A2A sporchi lanciati oltre i limiti di velocità. 40 giorni sui 40 di permanenza in Calabria con feci di cane sulle soglie di entrambe le porte di casa, la principale e quella su una via interna, unico tra i vicini e con gli spazzini del comune che al solito hanno cura di lasciarla dov’è. All’aggiunta alle feci di copie di un ritaglio sulla sponsorizzazione del prefetto di Cosenza e di altre autorità locali di manovre, spacciate per filantropia e includenti lo sfruttamento dei carcerati, a favore della frode dello screening col PSA, è seguita, dopo episodi di minacce, una riduzione, ma non sparizione, delle deiezioni canine. Nei supermarket fanno le pulizie del pavimento mentre compro frutta e verdura. Con secchi di acqua lurida abbandonati in corrispondenza del banco dal quale ho preso la merce le volte precedenti. La moglie del maresciallo della base NATO continua a spazzarmi sulla testa e sbattere zerbini dal pianerottolo superiore mentre salgo le scale.
I magistrati si guadagnano lo stipendio permettendo che l’alternativa per me sia tra l’essere dichiarato paranoico o accettare passivamente tecniche di degrado simili a quelle che Gramsci ricevette dai suoi compagni di partito in carcere.
Il giorno prima della spazzatrice quirinalizia i media hanno riportato che il procuratore aggiunto di Brescia Sandro Raimondi ha testimoniato davanti alla commissione parlamentare sulle attività illeciti connesse al traffico di rifiuti che “Brescia è la nuova Terra dei Fuochi” (3). In effetti anche a Brescia opera la raffineria giudiziaria che separa, distillandole, le due componenti: il contrasto all’inquinamento e l’allarme per la salute. L’inquinamento illecito dovrebbe essere prevenuto, stroncandolo sul nascere, e represso energicamente, come fattore di degrado e come reato di pericolo. L’allarme non dovrebbe essere eccessivo, al di là dei fatti e con l’invenzione di meccanismi di cancerogenesi lampo e indipendenti da livello e natura dell’esposizione; né con scenari apocalittici. Rispettando il dovere di informare correttamente si eviterebbe l’effetto di spinta del pubblico verso il corrotto sistema di creazione e cattura di pazienti per l’industria; e l’alimentazione del circolo vizioso paura-sovradiagnosi-incremento di incidenza (4).
Una volta separate, le due componenti vengono trattate in maniera opposta. Opposta tra loro e opposta a ciò che dovrebbe essere. Il contrasto reale all’inquinamento è fiacco; nessuna prevenzione, tanto bau bau ma sostanziale impunità. Mentre l’allarme sugli effetti cancerogeni sulla popolazione viene gonfiato a dismisura, in modo da favorire il business delle bonifiche e quello dell’industria medica. Magistrati a giornalisti fanno da battitori, spingendo la selvaggina nelle fauci dell’industria medica (4) e stendendo un tappeto rosso al business delle bonifiche. L’omissione di variabile nel modello, la variabile degli effetti perversi degli allarmi esagerati e falsi, non è colposa: il contrasto efficiente e implacabile è quello verso chi svela lo schema. A2A, riporta la stampa, sarebbe indagata. Ma guardie e ladri si trovano d’accordo nel colpire e screditare chi mette a rischio il falso modello, generatore di profitti, che insieme rappresentano.
Pochi giorni prima uno studio ha mostrato che l’EMA approva antitumorali, costosissimi, privi di prove valide di efficacia (5). Una truffa dalle dimensioni finanziarie ed etiche astronomiche. Per la candidatura di Milano a nuova sede dell’EMA, un sistema regolatore definito “broken” (6), parola che significa sia guasto, sia fallito, sia domato, addomesticato, in pratica un sistema di controllo sulla medicina corrotto, la Lombardia può offrire, a protezione delle frodi farmaceutiche, una solida rete di criminalità istituzionale. Una rete dedicata e di comprovata esperienza.
La comparazione con la “Terra dei Fuochi” è pienamente giustificata. Per ragioni diverse da quelle ufficiali. Dovrebbe anzi essere sviluppata. Non stupirebbe se i dati mostrassero che la quantità assoluta di inquinamento da discariche fosse superiore che al Sud, in un’area industrializzata e di pochi scrupoli come il bresciano. Al Sud e al Nord l’allarme continuato sulle terre che bruciano sta producendo falsi pazienti per false cure; sta producendo carne da cannone per le frodi omicide avallate dall’EMA che si consumano all’interno della Poliambulanza e in tanti altri ospedali. E i cancri falsi rendono più di quelli veri, perché il paziente sopravvive, e quindi gli si possono applicare più cure, vantandosi al contempo di averlo salvato. I borsaioli, e i mafiosi della puncitina esibiti per coprire questi affari, sono poveri dilettanti al confronto. Il sistema mafia-antimafia opera in Lombardia e in Campania, e c’è coordinazione tra i due. Il livello di lerciume bresciano non è inferiore a quello del casertano o della Calabria. E’ solo più paludato e protetto.
1. Blog de il Fatto. Commento al post “Mattarella: “La toga non è un abito di scena. Il magistrato non sia guidato da opinioni personali” ” . In: La medicina sotto la presidenza Mattarella 10 ottobre 2017.
2. Blog de Il Fatto. Commento al post di E. Rosso “Concorsi truccati, ‘si premiano i burocrati e non gli intellettuali’. Firmato Piero Villaggio”. In: Brescia non solo bombe 3 ottobre 2017.
3. Petenzi W et al. Il procuratore Raimondi choc: “Brescia la nuova Terra dei Fuochi”. Corriere della Sera 10 ott 2017.
4. ILVA. Dal cancro nascosto al cancro inventato. La post-camorra. Dai tagliagole alla chirurgia ingiustificata della tiroide
5. Nelson R. Most New Cancer Drugs Don’t Improve Survival or QoL. Medscape, 5 ott 2017. Davis C et al. Availability of evidence of benefits on overall survival and quality of life of cancer drugs approved by European Medicines Agency: retrospective cohort study of drug approvals 2009-13. BMJ, 2017. 5 Ott 2017.
6. Prasad V. Do cancer drugs improve survival or quality of life? BMJ, 5 ott 2017.
7. La questua delle multinazionali
Supermercato Simply (sponsor di Telethon (7)) Via S. Zeno, Brescia. Banco delle susine, 4 ottobre 2017, ore 15:57.
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23 ottobre 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccinazioni, Mattarella: “Non possiamo accettare che credenze anti-scientifiche ostacolino azioni preventive””
Non possiamo permettere che credenze antiscientifiche soffochino la buona medicina. Si sottovaluta quanto le frodi della medicina ufficiale si basino su credenze irrazionali; non meno della ciarlataneria tradizionale alle quali vengono paragonate per farle sembrare oneste. Es. di come le “azioni preventive” per il cancro portino a false diagnosi e a miglioramenti falsi, tanto da essere più dannose che utili, sfruttando bias insidiosi che sfuggono agli stessi addetti* (anche perché rendono soldi agli addetti).
O di come molti antitumorali approvati dall’EMA non abbiano evidenza di efficacia, a parte il costo esorbitante**. La credenza che la scienza sofisticata che li genera non possa essere che onesta è protetta in Italia da una rete di criminalità istituzionale che ha diverse affinità con quella della Sicilia di Bernardo Mattarella. E che è quanto di meglio i governanti possono offrire per la candidatura a nuova sede dell’EMA.
Idolatrando la scienza, mentre dopo decenni di trionfalismi la sopravvivenza per il cancro del polmone non è aumentata abbiamo permesso lo sviluppo di un’oncologia che genera profitti usurai curando falsi cancri con falsi farmaci. Tra le credenze irrazionali perniciose va contata quella che accetta grandi truffe se sono avallate da alte cariche.
*Is Earlier Diagnosis Really Better? The Misleading Effects of Lead Time and Length Biases. AJR, 1990. 155: 625. ** Most New Cancer Drugs Don’t Improve Survival or QoL. Medscape, 5 ott 2017.
@ bobovitz. Si parlava della difesa dei cittadini da credenze antiscientifiche in medicina secondo il capo dello Stato, Mattarella; e, dal terzo paragrafo, di cancro: “Parlando poi della ricerca contro il cancro Mattarella ha ricordato…”. Sei tu che stai confondendo tra il “claim” ritagliato ad hoc per la campagna pubblicitaria del singolo prodotto, ciò che usano i piazzisti, e i princìpi, che hanno valenza generale e sono ciò di cui dovrebbero parlare i presidenti della Repubblica.
@ Più che antiscientifica, direi fraudolenta. Quale “scienziato” te lo ha detto che sostanze pericolose si possono immettere – sistematicamente – in commercio come farmaci sulla base di “risultati sperati”? Purtroppo questo delirio diviene regola data la prostituzione di chi occupa le istituzioni. I farmaci antitumorali che Milano agogna di timbrare come validi, con un costo medio annuo a paziente superiore ai 100000 euro, che non allungano la vita e a volte ne peggiorano la qualità, hanno dato i risultati sperati: il risultato di intascare facilmente e impunemente montagne di denaro vendendo speranza a chi è disperato. La scientificità dell’oncologia si trova nel marketing, nelle tecniche di management e finanziarie, nella metodologia per gabbare il prossimo. Non nella biologia molecolare, epidemiologia, etc. Un esempio tra i tanti: la recente ammissione della non affidabilità degli attuali test di significatività statistica. Un articolo tra tanti, ieri, 23 ottobre 2017: “So Much Care It Hurts: Unneeded Treatment Only Adds to Patients’ Ills”, Medscape. Su come la condizione di malato di cancro viene aggravata da sovratrattamenti. La crisi etica della ricerca e della pratica biomedica è negata solo da sprovveduti e disonesti. Per apprezzare quanto essa sia profonda bisogna conoscere dall’interno l’aspetto tecnico. Ma anche gli arroganti avvocati e claqueur della “scientificità” – leggi “sacralità” – dell’oncologia danno l’idea di una brutta combriccola.
Pensiero lento e pensiero veloce alla Poliambulanza
Nuovo commento alle esternazioni di Mattarella (1). Il giorno dopo, il 24 ottobre 2017, mentre sto passando dalla Poliambulanza esce un’auto. Il guidatore invece di guardare davanti e sulla strada guarda a lato e in alto, come “ a rimirar stormi di uccelli neri”. Così mi viene addosso, e inchioda a pochi centimetri da me. Un classico. Questa estate, il 28 luglio, subito dopo avere messo l’articolo sul prefetto di Cosenza Tomao accanto ai depositi fisso di feci davanti alle porte di casa (v.sopra) mi è piombata addosso, poco dopo essere uscito di casa, una Golf (targa OG002TJ), che ha inchiodato all’ultimo. Dentro c’erano due pompieri in divisa. Giustificazione per avere sterzato improvvisamente puntandomi: volevano evitare l’autobus di linea, che a passo d’uomo stava ripartendo, in salita, dalla fermata.
Ho detto al guidatore della Poliambulanza che deve guardare avanti. Mi ha risposto che sono io che “devo stare attento”. La ripetizione incessante di questi episodi ha una certa valenza intimidatoria, derisoria e di provocazione; ma la sua efficacia principale è quella di stalking, del costringere appunto a non potere passeggiare liberamente, pensando, ma a dovere stare sempre allerta. Spiega il Nobel Kahneman: “It is normally easy and actually quite pleasant to walk and think at the same time, but at the extremes these activities appear to compete for the limited resources of System 2.” […] “The often-used phrase “pay attention” is apt: you dispose of a limited budget of attention that you can allocate to activities, and if you try to go beyond your budget, you will fail. […] You could not compute the product of 17 × 24 while making a left turn into dense traffic, and you certainly should not try. (Da: “Thinking, fast and slow”, 2011).
Per Kahneman vi sono due sistemi di pensiero, che tendono ad escludersi mutualmente. Il Sistema 1 è veloce, istintivo ed emotivo. Il Sistema 2 è lento e logico. Molti giudizi errati, molte fallacie cognitive provengono dal sistema 1. La Poliambulanza produce lucrose credenze del sistema 1 e sopprime la critica del sistema 2. All’interno, nell’angolo dove per me c’è la polvere sollevata dalle spazzatrici del Comune, il centro di ricerca “Suor Eugenia Menni” pesta l’acqua nel mortaio della rigenerazione degli organi con “staminali”. Un concetto che suona semplice e accattivante al pubblico (sistema 1) ma è improbabile sul piano biologico (2) (sistema 2). Una favola ammaliante per vendere acqua di Lourdes; potenziata dalla truffa Stamina, un altro servizio sporco di Brescia ai poteri forti (2). L’ospedale è tenuto dalle “Suore Ancelle” ed è legato all’università Cattolica. Dopo avere avversato la scienza quando era mezzo di emancipazione umana, ora che la scienza è divenuta strumento di irrazionalità, inganno e sfruttamento, il clero è diventato scientista. Potendo portare in dote il suo plurisecolare know-how manipolatorio. Inclusa l’arte di scambiare di credibilità disonesti e onesti. Nella sua opera di propaganda del falso e di soppressione della critica la Poliambulanza può contare sullo Stato rappresentato da Mattarella. La sua ricercatrice sulle staminali, Ornella Parolini, quest’anno è stata premiata dalla Camera dei deputati. Il critico che sta fuori, già ridotto a una figura marginale e negativa, deve invece impiegare le sue capacità mentali al non farsi investire dalle auto; grazie alla logistica e alla impunità fornita dalla dinastia di galantuomini e gentildonne che a Brescia si “guadagnano” lo stipendio che ricevono per tutelare la legalità permettendo che sia tolto a una persona un diritto tanto basilare quanto quello di potere camminare liberamente.
Prefetto: Annunziato Vardè.
Sindaco: Emilio del Bono.
Procuratore della Repubblica: Tommaso Buonanno.
1 Blog de Il Fatto. Commento al post “Vaccinazioni, Mattarella: “Non possiamo accettare che credenze anti-scientifiche ostacolino azioni preventive””. In: La medicina sotto la presidenza Mattarella 10 ottobre 2017.
2 Stamina come esca per le frodi della medicina ufficiale
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21 novembre 2017
Blog de il Fatto
Commento al post “Ema, il direttore Guido Rasi: “Milano molto preparata ma Amsterdam era preferita dai dipendenti” “
Converrebbe, per la propria salute, avere presente che l’assegnazione della nuova sede riguarda interessi, ambienti, equilibri, dispute e personaggi di varia nazionalità piuttosto lontani dal caso di Lise Meitner che superò Enrico Fermi correggendone l’interpretazione degli esperimenti. “As an example, the EMA’s director, Guido Rasi, has brought in a number of people from the drug company Sigma Tau that include Stefano Marino, his head of legal affairs. Rasi has worked with this company for many years and apparently owns several patents together with the company (15).” Commento sulla segretezza e altri atti contro il pubblico interesse e sui conflitti di interesse nell’EMA. Da: Complaint to the European Medicines Agency (EMA) over maladministration at the EMA. Cochrane Nordic, 26 maggio 2016. (La Sigma Tau è stata fondata e diretta da Cavazza, presidente di Farmindustria, che disse di avere pagato De Lorenzo, Donat Cattin, Poggiolini per avere l’approvazione di farmaci).
@ MatFis. Era una litote, un eufemismo e un’ironia. Il prendere letteralmente le figure retoriche non è buon segno. Ho voluto evitare di fare il paragone pesante della competizione tra “Cobra” Cavataio e “i viddani”; ma non si possono evitare i pedanti e simili. Ora invece di parlare delle reali finalità dell’EMA, degli effetti negativi sui malati* e dell’incontro tra le note pratiche illecite italiane e le note pratiche illecite internazionali sull’approvazione dei farmaci lei si può dilungare sulle guerre di mafia.
*Davis C et al. Availability of evidence of benefits on overall survival and quality of life of cancer drugs approved by European Medicines Agency: retrospective cohort study of drug approvals 2009-13. BMJ, 2017. 359:j4530. Conclusions: This systematic evaluation of oncology approvals by the EMA in 2009-13 shows that most drugs entered the market without evidence of benefit on survival or quality of life. At a minimum of 3.3 years after market entry, there was still no conclusive evidence that these drugs either extended or improved life for most cancer indications. When there were survival gains over existing treatment options or placebo, they were often marginal.
Censurato. @ MatFis. Ha ragione. Non posso che arrendermi. Cedo davanti alla minaccia credibile di ricevere un’altra scarica di anagoge brematurata. Mormoro sommessamente che la prova per sfinimento viene usata anche nel malaffare farmaceutico.
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28 novembre 2017
Blog de il Fatto
Commento al post “Grande Fratello Vip, il ministro Lorenzin: “Malgioglio testimonial per campagna sul melanoma””
Il melanoma vero, tumore molto aggressivo, non è “dovuto ai nei”. Malgioglio parla del melanoma commerciale, un falso tumore ottenuto disinformando, e sfruttando con campagne di marketing le paure degli ipocondriaci che possono essere sensibili a figure come la sua. La conseguenza della disinformazione e propaganda su nei e melanoma è stata una epidemia di diagnosi di melanoma, senza miglioramenti nella mortalità. Si muore come prima, per il melanoma vero, e si sono moltiplicati i malati, trasformando in malati di cancro persone sane, per fare soldi. Uno studio sulle infermiere americane ha mostrato che con la storia che il melanoma “si combatte con la prevenzione” (Lorenzin) il rapporto diagnosi di melanoma-in-situ/diagnosi di melanoma invasivo è aumentato di 12 volte in 30 anni, e oggi si è invertito. E’ invertito anche il profilo epidemiologico per età. Se con la “prevenzione” si intercettassero lesioni pre-maligne, ci si dovrebbe aspettare che questi cancri “presi in tempo” vengano diagnosticati in persone più giovani di quelle alle quali viene diagnosticato il melanoma invasivo. Invece dallo studio si è visto che le diagnosi di lesione in situ erano su soggetti più anziani di quelli con il melanoma invasivo. E’ invertito anche il ruolo del ministro della “salute”, che invece di tutelare la salute fa ingannare e inganna i cittadini a danno della salute.
@ enzolabarbera 1938@libero.it. Il discorso sulla “prevenzione” dei tumori tramite screening e monitoraggio, che riguarda frequenze di casi in una popolazione, è diverso da quello sui casi singoli. Né tanto meno si possono discutere casi singoli su un blog. Ma quello che riferisci non è affatto in contraddizione con quanto scrivo, né col sistema commerciale del quale la “prevenzione” del melanoma è uno degli aspetti.
@ otra vez. Lo dicono in molti che c’è un’epidemia di sovradiagnosi di melanoma. Es., dopo averlo mostrato in uno studio, Welsh, che riporta anche il parere di un dermatologo onesto all’obiezione che l’escissione “prudenziale”- in realtà, estrema – abbia conseguenze lievi: “He pointed out that sometimes the surgery is more major, particularly on the face, and involves skin grafts and flaps. And he reminded me that the subsequent surveillance, looking for a second melanoma in patients who have already had one, makes some patients extremely anxious.”. Inoltre studi mostrano che la diagnosi dello spettro diagnostico tra displasia moderata e invasività precoce non è né riproducibile né accurata. Dalle fisime alla Malgioglio si può finire a ricevere senza motivo terapie pesanti; e costose. Si riporta che sovratrattamenti da comparaggio sono “rife” (comuni, diffusi). La libertà di sottrazione di denaro pubblico istituita con diagnosi di comodo non toglie soli “100 euro”. Ignorare e tacere i danni della sovradiagnosi è una pratica non onesta. “Complottista”, nel gergo della mala “alta”, è la qualifica per chi denunci gli affari dei “ricchi che rubano” (Travaglio). Sostenere che chi argomenta critiche alla dottrina ufficiale mette a rischio la salute dei pazienti – un argomento non scientifico ma religioso per il Nobel Mullis – è tentare di ricattare minacciando di calunniare. Tra i doveri della medicina c’è quello del contrastare la costante tendenza a interventi non validi.
@ otra vez. Creano una frana e la chiamano roccia. E vi costruiscono sopra: si stanno sviluppando test genetici per “predire” le metastasi da melanoma, e quindi “prevenirle” trattando le già dubbie “lesioni” precoci con la pesante immunoterapia (Gerami). In altri paesi si rendono noti inefficacia e danni degli screening. In Italia il pubblico non ne deve essere informato, ma deve essere bombardato, anche tramite lo Stato, da messaggi falsi. Possono parlare di cancro i Malgioglio, che raggiungono il genere di persone vulnerabili ai messaggi dei personaggi da rotocalco; e le corporazioni professionali, che decidono in flagrante conflitto di interesse cosa il pubblico deve sapere. Al contrario penso che la medicina debba non essere propagandata, come avviene, tramite ditte di PR; che il pubblico non vada ingannato “per il suo bene” fingendo di “educarlo”; né facendogli credere che – caveat emptor – può decidere da sé. La medicina dovrebbe essere un rimedio, o un sostegno, sicuro, per chi è davvero malato, non una macchina per creare falsi malati e renderli malati veri. Una “comunità scientifica” che ricorre a mezzi miserabili e criminali per reprimere il dissenso interno si qualifica come associazione dedita a schemi truffaldini che aumentano il carico di malattia. Il ministero dovrebbe controllare l’andamento corretto della medicina, invece di farsi dettare il disciplinare del vino dal bettoliere; e invece di occuparsi del marketing di frodi mediche istituzionalizzate.
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8 dicembre 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post “Lorenzin se la fa e se la ride, irresistibile col giornalista: “Secondo voi la Nutella è di destra o di sinistra? E il bombolone?”
Il giornalista sembra uno che chieda a un partecipante ad un’ammucchiata quanto conta il sentimento nel sesso. Invece di agitare il moribondo cliché “destra/sinistra” che serve a fare scambiare per delle divise militari le livree gallonate indossate dai politici, avrebbe potuto chiedere del progetto sull’Alzheimer supportato dal ministero occupato dalla Lorenzin: le risorse per gli anziani affetti da demenza senile, per gli anziani che usciti di casa non trovano la strada del ritorno, che non riconoscono i familiari e perdono le feci, tolte all’assistenza e alle famiglie e regalate al business biomedico con un progetto di “prevenzione” basato su fantascientifici biomarker e farmaci che non solo non esistono, ma il cui ottenimento è implausibile, le “speranze” smentite da decenni di ricerca vana, anche perché male impostata, come sta riconoscendo perfino la ricerca ufficiale. L’hanno chiamato, notare quello che in tecnica pubblicitaria è detto “naming”, progetto “Interceptor”. Uno schema Ponzi, una frode di Stato sulla salute, a favore di privati. Altro che “riformismo” e “è di centrodestra o di centrosinistra?”.
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7 aprile 2018
Blog de Il Fatto
Commento al post “Brescia, bimba di 4 anni muore di otite: “Era stata respinta da due ospedali” “
Il messaggio è tonante: dietro alla comune otite c’è un mostro che può uccidere il bambino; l’otite media quindi esige work-up diagnostico e terapia aggressivi. Non viene detto che i mostri sono due, e disposti a tenaglia. Oltre a Scilla, le rare complicazioni di una patologia quasi sempre benigna, c’è Cariddi, gli effetti iatrogeni degli esami e delle terapie. Gli antibiotici hanno scarsa efficacia sulle otiti, e possono fare aumentare le ricorrenze. Il dubbio qui seminato di un ascesso cerebellare trascurato porta alla TAC, che soprattutto nei bambini può causare cancro del cervello e leucemia*, con una probabilità come minimo paragonabile a quella delle complicazioni gravi nelle otiti. La buona medicina pilota il bambino nello specchio di mare, non così stretto, tra i due mostri. Quella cattiva fa rotta a casaccio. La medicina commerciale grida a Scilla per spingere il bambino verso Cariddi, sulla cui presenza tace. Questa vaga e anomala scare story viene da Brescia, città dove i magistrati vanno troppo d’accordo coi medici, e coinvolge la Poliambulanza, ospedale di suore fortemente orientato alla medicina commerciale; tra gli amplificatori, un parroco e la ministra Lorenzin. C’è di che raccomandare ai genitori doppia cautela, data la disseminazione di messaggi parziali, distorti, ingannevoli e pericolosi.
*The use of computed tomography in pediatrics and the associated radiation exposure and estimated cancer risk. JAMA Pediatr 10 giu 2013.
9 aprile 2018, ore 15:02. Un’inquilina sente il bisogno di spazzare le scale condominiali sovrastanti l’atrio proprio mentre entro con la spesa. Succede sempre; anche dopo che a mie lettere di protesta all’amministratore le pulizie sono state affidate a una ditta esterna. Una catena di molestie incessante e asfissiante. Entrato in casa, su RAI 1 una presentatrice, un avvocato e un attore commentano il caso della bambina a Brescia, stigmatizzando il non dare gli antibiotici e non fare la TAC ai bambini con l’otite. Citano a sostegno Ricciardi, direttore dell’ISS. Sostengono che i genitori dovrebbero a loro giudizio chedere la TAC all’ospedale, e che se la chiedono i medici commettono un abuso passibile di procedimento giudiziario negandola. Sono queste informazioni perniciose al pubblico, questo sobillare, il vero delitto, di gran lunga il principale e il più grave, se non l’unico.
L’inquilina lavora come inserviente nella vicina Poliambulanza (v. sopra). E’ una figura repellente; ma, col suo modo di acquisire meriti buttando sporcizia dall’alto addosso a un medico quando rientra con la spesa nell’edificio dove abita, è una gran signora paragonata ai magistrati, medici, preti, prefetti, sindaci e assessori, ufficiali dei CC, funzionari di polizia, etc. che i meriti li acquisiscono accoppiando a operazioni come questa della criminale diseducazione del pubblico, e dell’intimidazione dei medici sull’otite, la relativa repressione nei miei confronti. Mi chiedo se la ricompensa l’avranno subito, o dopo che verrà registrato l’incremento che stanno così producendo del consumo di antibiotici per otite, e quindi l’incremento di casi di otite, di complicanze, e di lucrosi cancri del cervello e del midollo osseo in bambini. Oppure metà subito e metà a risultato ottenuto.
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16 aprile 2018
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella ricorda Ruffilli ucciso dalle Br: “Suoi insegnamenti? Pluralismo, riforme e capacità di adeguarsi ai mutamenti””
Giorgio Galli, consulente della commissione stragi, ha scritto che l’assassinio di Ruffilli presumibilmente fu un messaggio a De Mita e Gava: “E non si tratta di ammonirli a non intraprendere chissà quale improbabile cambiamento nel sistema politico, che non hanno nessuna intenzione di avviare: si tratta di fargli capire che non debbono modificare in nulla i rapporti tra quel sistema politico e i protagonisti della trattativa per Cirillo; camorra e servizi segreti debbono conservare le prerogative acquisite, in quella e in altre occasioni.” (Piombo Rosso, 2004).
Di persone che, vivendo in saloni dorati, o sedendo su comodi scranni, indossando la divisa, la toga, fasce tricolori etc. , si accalcano per adeguarsi ai voleri dei poteri forti ce ne sono già anche troppe; nel mondo attuale il compito di chi occupa le istituzioni dovrebbe piuttosto essere quello di custodire i punti fermi, gli standard, venendo meno i quali, osservò Ortega Y Gasset, si scivola nella barbarie.
19 aprile 2018
Il 17 aprile 2018, un’ora dopo la pubblicazione del commento su Mattarella e Ruffilli, spazzatrice, non in funzione, all’entrata del negozio dove compro alimenti; insieme a una Panda della ASL. Di fronte all’Esselunga della Volta. Nel 2007 scrissi a Gratteri che le Gazzelle e Pantere delle quali in tv lamentava la carenza in Calabria poteva ottenerle da Brescia, dove venivano usate per fare la comparsa ogni volta che andavo a fare la spesa nell’Esselunga. (Anni dopo, Caprotti mise un ex vicecomandante dell’arma dei CC, Gualdi, nel cda); il risultato fu la moltiplicazione dei mezzi di varie polizie quando andavo a fare la spesa e l’aggiunta di plateali spintonamenti di commesse e magazzinieri entrato in Esselunga.
Entrato nel negozio di alimentari, commessa in funzione, con una scopa: mi spazza davanti ai piedi, poi posa la ramazza, mi serve il pane che chiedo e pesa i pomodori. All’uscita “Falcon” (1) cioè Audi e CC davanti alla chiesa della parrocchia “SS. Pietro e Paolo” quando ci passo davanti.
Il giorno dopo, 18 aprile, 9:30 circa, spazzatrice in azione, stavolta non sulla pista ciclabile, davanti al pronto soccorso della Poliambulanza. Il conducente ghigna e ride. E’ associata a un’auto dei CC, che poi fatta un’inversione a U ritorna, ed entra nel pronto soccorso, incrociandosi con un’ambulanza che mi si pianta davanti. Che una spazzatrice debba ostacolare il traffico intorno a un ospedale, incluso l’ingresso del pronto soccorso, in piena mattinata, mostra il tipico uso clericale del “sacro”, dell’intoccabile, come scudo a scopi abietti, qui per usarlo come luogo di gogna. 100 metri più giù, al capolinea, invece della solita pernacchia del bus sfreccia auto della ditta “Wash Dog”.
E’ il primo commento su Mattarella dopo che, alle elezioni politiche del 4 marzo, ho inviato la scheda elettorale anziché alla presidenza della repubblica come faccio dal 2000, alla Corte costituzionale, dato questo costume di fare seguire passaggi di spazzatrici ai miei commenti su Mattarella (2). Due ore dopo avere spedito il plico tramite le Poste, la stessa Poste Italiane, che omette di farmi avere le ric. di ritorno se scrivo a qualche Procura, e ha avuto parte non secondaria nelle trame ai miei danni di CC e Ordine dei medici, fa suonare al campanello: “Pansera ti lascio un pacchettino”. E’ un libro, che non ho mai chiesto e non conoscevo: “Managing radical change” di JH Want. All’interno, nel titolo della sezione dedicata alla medicina, il motto massonico e dei servizi “Creating order out of chaos”. Nel pomeriggio ricevo un “Elia Valori”; così chiamo, dal nome del supermassone già presidente di Autostrade, le frequenti molestie tramite i caselli dell’autostrada. Al casello in uscita di Seriate la sbarra non si alza: non avrei versato 20 centesimi su 3.20 euro. Dico al citofono che li ho versati. L’addetto mi dice di spingere con la mano nella vaschetta. La macchina mi concede che ho versato 3.10, ed emette un ticket per omesso pagamento di 10 centesimi, che diverrà una multa della Stradale, è scritto, se non lo pago. Al ritorno, casello Brescia centro, esce in sincronia con me una pattuglia della Stradale, che mi scorta, fermandosi quando la palazzina dove abito è in vista. A capo della Stradale Minniti ha messo uno degli eroi del G8 (3).
Il 7 marzo mi chiama al citofono un corriere – altro mezzo di molestie – e quando scendo davanti al cancello passa in sincronia perfetta una spazzatrice; in azione nonostante piova da giorni. Passerà sotto casa delle sperduta stradina di periferia diverse volte nei prossimi giorni, arrivando da una strada sterrata, piena di pozzanghere, non segnata sullo stradario. Le spazzatrici “extra Mattarella” che da anni non c’erano, tornano e diventano ossessive. Il 4 aprile incontro “al bacio” con spazzatrice al lavoro sotto la pioggia davanti alla Poliambulanza, statua di don Pilzoni. Minuti dopo, grosso camion spazzatrice fermo davanti al bancomat BNL (banca che è un’altra componente della rete piduista che si occupa della mia epurazione) parte quando arrivo, e mi ripassa davanti minuti dopo, avendo fatto un inversione a U, quando esco dalla banca, dopo che il Bancomat, per la terza volta consecutiva, non mi ha versato i soldi, avendo smesso di funzionare proprio quando, fatta la fila, è arrivato il mio turno.
Un’altra minaccia pecuniaria c’era stata il 19 marzo. Nella cassetta delle lettere una notifica, da ritirare al Comune – Piazza Loggia – di una cartella dell’Ag. delle entrate per 4300 euro. Poco prima di entrare in casa e trovarla, sfilata di una pattuglia della GdF. GdF ne vedo di rado; la precedente era stata il 7 febbraio. Un’altra la incrocerò il 12 aprile, lungo la Pusterla, di ritorno dal CAF CISL dove la mia compagna aveva fatto compilare il 730. Oltre alla GdF, il 19 marzo molestie ostentate e grevi della polizia municipale, e degli altri attori usuali. La cartella riguarda l’Unico 2014, per il quale l’Agenzia nell’ottobre 2017 mi aveva scritto che la dichiarazione era stata controllata ed era regolare; dopo avermi tenuto in sospeso per 18 mesi con una contestazione infondata, e avermi costretto a versarle centinaia di euro extra non dovuti, e non recuperati dal commercialista. E dopo che alla fine avevo scritto della “pedagogia mafiosa” dell’Agenzia al commercialista. Il commercialista mi dice che la cartella che riapre le contestazioni sulla stessa dichiarazione è dovuta ad un altro errore interno dell’Agenzia. Dice che risolverà in pochi giorni, ma a oggi, dopo un mese, non l’ha fatto; analogamente a quanto è avvenuto con la contestazione abusiva precedente.
L’Ag. delle entrate e la Gdf stanno facendo un servizio completo (4). Così protetta, la laboriosità di questa città può esprimersi al meglio (5). Dando i risultati prefissati (6), benedetti dai preti come frutto della Provvidenza e del duro lavoro che li vede in prima linea.
Il British Medical Journal riporta di procedure disciplinari ingiuste nei confronti di medici del sistema sanitario UK (7). Il NHS sta venendo trasformato dai politici nel braccio operativo del business medico e delle sue frodi; necessita quindi di quella che l’articolo del BMJ chiama “culture of fear in healthcare” . Ciò nella nazione considerata la culla della democrazia moderna. Figuriamoci cosa può succedere in un posto di ruffiani e mafiosicchi come questo.
19 marzo 2018, un minuto prima di trovare nella cassetta delle lettere l’avviso della cartella dell’Ag. delle entrate a funzione pedagogica.
“La mafia nel bresciano” Servizio di Teletutto, 16 aprile 2018.
1 Commento al video messaggio “Tremolada: “Nella Pasqua scaturisce la speranza. Il vescovo Pierantonio augura una buona Pasqua ai bresciani”. Youtube 1 aprile 2018. In: Brescia non solo bombe
2 ‘Sacchi di sterco e calze di seta. Restituzione del documento elettorale alla Corte costituzionale invece che a Sergio Mattarella per le elezioni politiche del marzo 2018’. Lettera racc. a componenti Corte costituzionale. 2 marzo 2018.
3 Blog de Il Fatto. Commento al post di M. Portanuova ““La mafia dopo le stragi”? E’ ritornata borghese. In un libro gli scenari del dopo Riina” “ 31 marzo 2018. In: I professionisti della metamafia
4 Le frodi mediche istituzionalizzate come tasse occulte
5 Blog de Il Fatto. Commento al post “Brescia, bimba di 4 anni muore di otite: “Era stata respinta da due ospedali” “7 aprile 2018. In: La medicina sotto la presidenza Mattarella, v. sopra.
6 Cuppini L. In quali casi l’otite può avere conseguenze fatali? Corsera, 6 aprile 2018. Trebeschi M. Bimba morta, al pronto soccorso è psicosi per i piccoli con l’otite. Corsera, 10 aprile 2018.
7 Dyer C. Hospital doctors face unfair disciplinary procedures, says defence organization. BMJ, 6 aprile 2018.
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22 aprile 2017
Blog de Il Fatto
Commento al post di T. Mackison “Quirinale, con 765 dipendenti doppia la Casa Bianca. Funzionari del Colle prendono più dei consiglieri di Trump”
Chi opera per il bene della nazione andrebbe ben ricompensato. Senza però ubriacarlo di soldi; come invece avviene per il pletorico personale dei sacri palazzi, il cui vero datore di lavoro non è il popolo, che paga stipendi sontuosi per attività che vanno spesso a suo danno. Oggi 21 aprile, “Giornata della salute della donna”, Mattarella ha auspicato più “prevenzione”; cioè l’estensione degli screening, pratiche che nelle nazioni più ricche e progredite si vuole ridurre, dato che non abbassano la mortalità globale e aumentano il carico di malattia, e sottraggono fondi per l’assistenza medica utile; arricchendo privati. Un intervento del Quirinale contro il popolo e i valori costituzionali interno alla ‘trattativa Stato-Big Pharma’, nella quale nessun magistrato ficca il naso, se non per favorirla.
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19 maggio 2018
Gli orologi a carillon del capitalismo mafioso
Primavera 2016. La mia dichiarazione dei redditi non viene presentata in tempo dal commercialista: a poche ore dalla scadenza gli è pervenuta una contestazione dal’Ag. delle entrate sulla dichiarazione sull’Unico da lui compilato nel 2014; una cosa così leggera non ha ritenuto di avvisarmi dell’omessa dichiarazione, darmi copia della contestazione, spiegarmi di che si tratta. Lo contatto; mi dice che risolverà in qualche giorno. Il contenzioso, che mi obbliga a pagamenti oltre il dovuto, che non saranno restituiti, prosegue invece fino all’autunno del 2017, quando l’Ag. mi scrive che hanno verificato e la dichiarazione contestata era regolare.
Nel marzo del 2018 c’è una intensificazione delle attività di stalking e mobbing istituzionali, in particolare da CC, PS e Comune di Brescia; che mi attendevo, per esperienza, come risposta alla mia lettera di accompagnamento alla restituzione alla Corte costituzionale della scheda elettorale per le politiche del 4 marzo 2018 (v. sopra). Il 19 marzo 2018, introdotta nei minuti precedenti da una raffica di molestie e villanie dei vari soggetti che si occupano di questo, e dall’apparizione, invece rara, della GdF (v. sopra), ricevo una notifica che mi impone di pagare altre 4133 euro di imposte, sanzioni e interessi sulla stessa dichiarazione. Niente motivazioni. La richiesta parte dallo stesso ufficio che l’ha dichiarata corretta dopo avere trascinato una contestazione di sapore pretestuoso per un anno e mezzo. Anche al commercialista a quanto sembra cinque stagioni non sono bastate per dirimere e risolvere.
Avviso il giorno stesso il commercialista, che mi risponde che è “un errore di allineamento tra gli uffici di Brescia e Venezia”, e che lui lo risolverà in pochi giorni. Nonostante le sollecitazioni, e il comunicargli il fumus persecutionis, con allegata la segnalazione dei moventi, i 60 giorni di tempo vengono lasciati scorrere, fino a quando il 14 maggio compare di nuovo un’auto della GDF; anzi stavolta due insieme, una prima e una dopo l’attraversamento dell’incrocio deputato a questi incontri (1).
Nel pomeriggio il commercialista mi chiama al telefono e mi dice che si è trattato di un suo errore, e bisogna pagare. E un professionista esperto e serio: basti pensare che è consulente del tribunale di Brescia. E’ la prima volta che gli succede, mi dice; gli rispondo che quelli che dal punto di vista dei numerosi soggetti terzi convolti in situazioni anomale a mio danno sono casi unici – li chiamo col termine filologico “hapax” – sono invece per me che li subisco un evento comune. Si offre di rimborsarmi la quota costituita dalla sanzione. Non sono in grado di seguire, tanto meno sulla base delle informazioni scarne e generiche che ho, il garbuglio creato sulla elementare dichiarazione delle imposte relativa alla mia semplice e incerta condizione economica (stravolta e semidistrutta, tramite le istituzioni, in modo da massimizzare vulnerabilità a molestie e ricatti; il mio reddito annuo è più basso e più precario della media locale). Ma è evidente, dato il doppio messaggio e la apparente negligenza cronica e invincibile da parte dell’Ag. delle Entrate nei mei confronti, che questo salasso a goccia lenta dovrebbe essere il risultato di errori multipli e congiunti del commercialista e dei dipendenti del ministro Padoan. In una composizione così ordinata che ricorda due ruote dentate che si ingranano. Le ruote del movimento di un orologio a carillon, vista la puntuale comparsa delle pattuglie della Gdf.
A proposito delle attenzioni della GdF verso chi attenta alle Entrate, in particolare alle entrate gigantesche e indebite di multinazionali farmaceutiche e alta finanza tramite il prelievo fiscale (2), quando ho incrociato le due auto della GdF stavo andando a pagare un’altra tassa, il bollo dell’auto. In banca, la Banca Intesa di G. Bazoli, il cassiere mi detto che non potevo pagarlo perché i dati “sono incongruenti rispetto all’archivio tributario”. Gentilissimo, ha ruotato il suo monitor per farmelo leggere. Mi ha detto di rivolgermi all’ACI. Ho tentato di evitarlo, pagando col Bancoposta online da casa. Ma anche lì è apparsa la scritta “BAB677. Dati assenti o insufficienti. Rivolgiti ad una delegazione ACI”. Così ho dovuto pagare il bollo all’ACI, dove mi hanno concesso di pagare la tassa e la commissione, rimuovendo il blocco, che mi hanno detto essere dovuto a un disguido nell’aggiornamento del database. Volevo evitare l’ACI di Brescia perché nel 2016 nel rinnovarmi la patente di guida mi ha dato una patente dove la mia faccia è cancellata. Nonostante avessi portato foto chiare, fatte da chi di mestiere scatta foto per carte d’identità accanto all’anagrafe, il volto è stato sostituito da una silhouette nerastra, irriconoscibile. Io la chiamo “patente massonica”, non nel senso di tessera di affiliazione, ma di sfregio di stampo massonico.
Chiesi all’addetto ACI quanto è frequente che l’ACI consegni patenti dopo avere alterato la foto, così da non permettere di riconoscere i tratti somatici del titolare. Mi rispose che per lui era la prima volta. Un altro hapax. Scrissi al Prefetto, Valenti, e al presidente dell’ACI Brescia, Vittorini, chiedendo mi fosse scambiata la patente alterata con una patente normale, conforme alle foto che avevo consegnato all’ACI. Ma mi è stato solo offerto per telefono di eseguire la pratica per duplicato da patente smarrita, che avrebbe comportato la trasmissione della pratica ad uffici romani, e mi avrebbe lasciato senza patente per due mesi; e senza garanzie di altri problemi, che so per esperienza avere carattere subentrante, una volta cominciati. Come confermato da quanto avvenuto oggi, a distanza di tempo, in un mirabile carillon a orologeria. Il dirigente della Motorizzazione civile di Brescia ha svicolato, scrivendomi in risposta di avere verificato che l’ACI stava già “rinnovando” la patente; che era falso. Ho ritenuto sconsigliabile appellarmi al ministro dei trasporti, l’endocrinologo Graziano “Cutro” Del Rio. Così ho ancora la patente massonica, che il cordialissimo l’impiegato di Banca Intesa mi ha chiesto di mostragli, non essendogli bastata la tessera sanitaria come documento di identificazione.
L’avv. Vittorini, rotariano, già socio di Martinazzoli, difensore dei familiari delle vittime della strage del 1974 (di cui parlo nella lettera alla Corte Costituzionale), coinvolto in intrighi “non proprio edificanti” (3), non è un timido. Nel 2017 è intervenuto nel processo sull’omicidio di Lidia Macchi, partecipando alla levata di scudi ciellina a difesa dell’imputato; sostenendo di conoscere l’autore della lettera-confessione, ma di non potere rivelarne il nome. I magistrati non gli hanno creduto. In campo medico, la magistratura, almeno quella che come lui elegge a inno il “Flauto magico” di Mozart, sta dalla sua stessa parte, nell’uso selvaggio del diritto per creare dal nulla realtà di comodo, fasulle e perverse; usando alti principi giuridici ed etici per operazioni speculative turpi (4), e reprimendo le voci di denuncia.
Il messaggio appare essere quello di rappresaglia e intimidazione. Una esibizione guappa del loro potere di fare, disfare e rifare, colpendomi quando e come vogliono. E’ anche una provocazione finalizzata al discredito, perché chi ha architettato questo imbroglio potendo contare sulla protezione di una magistratura pavida e corrotta avrebbe buon gioco nel pescare dalla caciara e dipingere una mia protesta come evidenza di insofferenza alla legge e ribellione ai doveri del cittadino; o come le false percezioni di un disturbato. E’ anche uno di quegli episodi che a intervalli tengono alta, dandole impulso, la condizione di sfiducia e allarme nella quale si vuole io rimanga.
Da anni sostengo che la mafia e la lotta alla mafia siano anche un alibi e una copertura (5). La mafia di cosca appare essere parte integrante di un sistema più ampio, che nasconde col suo ingombro. La sua enfatizzazione permette di occultare il peso determinante delle burocrazie dello Stato in quello che è stato definito “capitalismo mafioso” (6). Oltre a collaborarvi, e a ricevere appoggio esterno, la mafia fornisce un appoggio esterno alle reti di tipo massonico del mondo legale e istituzionale, a partire da quelle clericali, come quelle che si occupano di me, costituendo, grazie alla lotta più gridata che effettiva alla mafia, uno standard negativo, che favorisce la mimetizzazione e accettazione delle reti mafioidi dei notabili e delle istituzioni. Operazioni illecite, a favore di grandi interessi illeciti di dimensioni pecuniarie maggiori di diversi ordini di grandezza a quelle di cui si legge sui giornali, sono condotte, spesso con modalità mafiose, alle spalle della lotta perenne ai mafiosi.
1 “Checkpoint Calipari”, su Viale Duca degli Abruzzi. Lo chiamo così perché luogo di puntuali incontri con auto di forze di polizia, dai tempi dell’abbandono di Nicola Calipari alla punizione USA per non essere stato servo come i suoi colleghi; e perché per anni vi ha sventolato, a filo strada, una bandiera italiana, attaccata al recinto di un bar.
2 Le frodi mediche istituzionalizzate come tasse occulte
3 Martini D. Mille Miglia, assist di Franceschini salva Aci Brescia. Che ha ceduto il marchio a Chopard con contratto segreto. Il Fatto, 27 Gen 2016.
4 Anche il CSM interviene su Alfie
5 I professionisti della metamafia
6 Badiale M. Bontempelli M. Un saggio su fascismo e antifascismo. Reperibile su internet.
Per un seguito sulla patente mascariata vedi
La partnership tra istituzioni dello Stato e privati nella criminalità ordoliberista: il mascariamento della patente di guida dell’avv. Vittorini e del prefetto di Brescia si incontra a Cosenza con la “procedura Lozano” di Iliad. In: Coronavirus 22 giugno 2020
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20 giugno 2018
Blog de Il Fatto
Commento al post “Giornata mondiale rifugiato, Mattarella: ‘Italia contribuisce a dovere accoglienza. Ue unita gestisca l’emergenza’ “
Questo spalancare le porte ai più bramosi è il contrario del soccorrere oppressi, profughi e perseguitati. L’esortare a subire un grave sopruso presentandolo come un dovere richiama la peggiore Sicilia, e la peggiore Italia.
27 giugno 2018. Ieri ho trascitto sul mio sito il commento di cui sopra su Mattarella. Ore 8:45. Spazzatrice A2A sgattaiola a checkpoint Calipari.
Due minuti dopo, poco oltre checkpoint Calipari, furgoncino nettezza urbana A2A mi punta sterzando senza necessità e mi sfiora.
I due simboli sul pulmino trasporto disabili di “Casaindustria” passato pochi secondi dopo il furgoncino, mentre prendevo nota.
Carlo Cottarelli, sodale del presidente di A2A prof. Giovanni Valotti, che è ordinario alla Bocconi. Entrambi già consulenti dello Stato sui nuovi compiti delle amministrazioni pubbliche. Cottarelli è emissario del FMI. Sul ruolo del FMI nel condizionare l’ltalia v. es. Di Cesare I. ‘Sulle recenti richieste all’Italia da parte del FMI’ Appello al popolo, 1 aprile 2018. Sul condizionamento del FMI della medicina come settore economico, e sul suo ruolo propulsore dell’emigrazione dall’Africa, v. es. Stefanini A. ‘Salute e mercato’ Editrice missionaria, 1997. Cottarelli, incaricato da Mattarella di formare il governo, ha tenuto a fare sapere che si è preparato per l’alto compito mettendo “due libri in valigia”. Dati questi sistemi di tutela della medicina fraudolenta neoliberista, tramite l’uso postribolare di amministrazioni pubbliche e partnership col privato più fetide degli automezzi del prof. Valotti, sospetto che in realtà si trattasse di due numeri della rivista ‘Quattroruote’.
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25 luglio 2018
Commento al post
“Abbiamo la lode degli stranieri e talvolta noi di autoflagelliamo, invece. No, il nostro popolo non è superiore agli altri popoli, ma non è neppure inferiore agli altri popoli.“ Pertini, messaggio di fine anno 1981. Mi sembrarono parole virili, conformi all’alta carica, allora; e ancor più oggi, rispetto a questo non perdere occasione per insinuare che sia razzismo non accettare supinamente di subire quelle che – duole ripetere le espressioni di Salvini – sono spesso forme di parassitismo obbligato. Le leggi razziali non furono la formalizzazione di un perverso sentimento popolare di odio. Non siamo terra di pogrom, per fortuna. La colpa, pure grave, degli italiani fu di acconsentire a un’infamia in obbedienza al potere. Lo stesso vizio che oggi, mutati i poteri e capovolti i loro ordini, porta a tutti i livelli, dal galoppino in cerca di sistemazione a chi in questo modo viene posto a occupare le più alte cariche, al victim blaming delle accuse di razzismo.
@ Orso in piedi. (risposta a un commento apparso dopo l’aspersione della torta, v. sotto).
Se è per questo siamo anche il paese dove la chiesa fino al 1830 teneva una cerimonia in Campidoglio con calcio nel sedere agli ebrei. E dove ora che gli ebrei sono potenti si fa a gara, preti per primi e politici appresso, a ostendere loro il deretano. O ad accorrere in loro soccorso, come fai tu. Siamo il paese dove il clero insegna l’ignoranza. Nelle sue diramazioni, come la partigianeria, quella che esibisci con vanto, non concependo che le proprie posizioni possano convergere, con motivazioni diverse, con quelle – non necessariamente sincere – di una parte politica nella quale non ci si riconosce e che non è amica. Siamo il paese dove le persone, tenute a bagno sia nell’arretratezza morale sia nel senso di colpa, vengono flagellate e esortate ad autoflagellarsi, come fanno i preti e come fa il democristiano Mattarella, perché accettino ingiustizie e degrado a espiazione dei peccati. Soprattutto di quelli immaginari, e di quelli del clero e della classe dirigente addossati alla gente comune, v. trattamento storico ebrei; meno per quelli veri, e ancor meno se utili alla classe parassitaria.
Maestri pasticcieri
26 luglio 2018. Ieri, immediatamente dopo il commento su Mattarella, è comparsa, dopo 26 giorni a Spezzano della Sila, la Panda della polizia Comunale, e oggi mi tafana di continuo, ovunque vada. Compro una torta per l’onomastico della mia compagna nella migliore pasticceria di Spezzano, un locale con preziosi intarsi di legno sul pavimento e ai tavolini. La commessa la posa sul banco. Uno dei proprietari passa uno straccio sul banco, arriva alla torta, che è ancora da incartare, solleva lo straccio dei pochi centimetri necessari a sormontarla, la scavalca a raso con il panno bagnato e sporco, riappoggia lo straccio e prosegue la pulizia sul resto del banco. A osservare la scena un noto guappetto attaccabrighe locale, che è arrivato davanti alla pasticceria in perfetto sincronismo con me e mi scippa il parcheggio tagliandomi la strada col suo grosso SUV (uno di quelli coreani, che costano quanto un’utilitaria). E’ venuto a fare colazione, senza pagare. Si muove velocemente da una parte all’altra del locale, incluso il laboratorio. Ordina con voce stentorea la scelta dei pasticcini, dopo avere oltrepassato il banco e essersi messo sulla pedana dell’esercente. Sembra una scena di un film del mafioso che riscuote il pizzo e mostra agli avventori che il locale è sotto la sua protezione. All’uscita bacio di una Panda dei CC forestali.
L’episodio è conforme col principio piduista per il quale se critico Mattarella devo ricevere qualche forma fisica di sporcizia (v. precedenti in La medicina sotto la presidenza Mattarella). Col principio mafioso che se mostro il marcio delle istituzioni, es. dicendo della doppiezza mafia-antimafia (v. commento del 21 luglio in I professionisti della metamafia), devo ricevere una dose supplementare di ciò che denuncio. E col principio della stessa natura degli altri due che se svelo le frodi mediche e le loro complicità istituzionali (Il ‘Decoy effect’ e ‘l’Effetto Rasputin’ nelle frodi mediche) deve arrivare certa la rappresaglia.
E’ possibile che il pasticciere calabrese abbia ricevuto istruzioni, perché questa tipologia dell’esercente che sente il bisogno improrogabile di passare uno straccio umidiccio proprio mentre serve il cliente, coinvolgendolo fisicamente nello sporco, la ricordo bene per averla già ricevuta a Brescia in un diverso genere di negozio. Il binomio CC-pasticceria ha dei precedenti. L’estate dell’anno prima, nell’agosto 2017, nell’altra rinomata pasticceria del posto, a Casole Bruzio. All’entrata bacio di auto pattuglia CC rosso-blu. Dentro cocktail, con il proprietario di una gentilezza esagerata. All’uscita bacio della stessa auto pattuglia dei CC. Meno di un’ora dopo, singola scarica di dissenteria con le caratteristiche degli effetti di un lassativo. Il generale Lusi era appena passato da comandante regionale dei CC per la Calabria a capo dei NAS, che sulla carta combatterebbero le sofisticazioni alimentari.
Ha un precedente personale anche la collaborazione CC-mafiosi in Calabria: quando ricevetti una email da un condannato per ndrangheta, mai visto, che aveva commentato sui miei interventi in un sito di un magistrato, “Uguale per tutti”. L’email, beffarda, mostrava di sapere, non potendo normalmente saperlo, dove mi trovavo e cosa facevo, raccolta degli olivi a Lamezia (v. email di Bartolo Iamonte del 29 ott 2013, in La convergenza di mafia e antimafia. Pizzo mafioso e pizzo di Stato). Lo stesso giorno, le consuete molestie stradali dei CC.
Non credo che gli amanti della cannabis (commento del 21 luglio. In La piaga del sessantottismo) abbiano davvero da temere dall’apparato di repressione giudiziaria; a partire dai CC, che non mi sembrano cambiati dai tempi della loro obbedienza ai superiori USA con l’operazione Bluemoon. Difendono il loro bisinisse della coltivazione della mafia con l’antimafia e della lotta al traffico di droga alla “Bolla di componenda”, ma dietro a questo paravento sono i primi a collaborare con ordini criminali superiori. I tipi umani che facevano i delatori degli ebrei sotto l’occupazione nazista oggi si danno alla protezione delle grandi frodi mediche. Le pratiche di continuo contatto con l’immondo vorrebbero umiliare, ma aumentano il senso di schifo per il materiale umano. Quanto alle varie ritorsioni e intimidazioni, rispetto a ciò che stanno facendo quelli coi vari galloni istituzionali il balordo col SUV low-cost giganteggia come una limpida figura di galantuomo.
Prefetto: Galeone
Comandante provinciale CC: Sutera
Procuratore: Spagnuolo
Dda: Gratteri
Sindaco: Monaco
Vescovo: Nolè
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4 agosto 2018
Blog de Il Fatto
Commento al post ““Attacchi troll” contro Mattarella, la procura di Roma aprirà un fascicolo: indagherà l’antiterrorismo”
Magari si scrollassero di dosso almeno uno dei contendenti per i quali l’Italia è campo di battaglia e terra da spartirsi. Ma il carattere è questo, da Carlo VIII al dopo Yalta e a oggi, di servire sia Franza che Spagna. Credo, per esperienza personale, che la levata di scudi per Mattarella sia un po’ come Gladio: la scusa delle orde cosacche per facilitare alle teste di legno volute dai cow-boy di servire anche come tirapiedi per il controllo dei locali. Commettendo tramite i poteri dello Stato abusi, tradimenti e reati, che la magistratura con la sua azione a ‘diavoletto di Maxwell’ lascia passare, quando non vi collabora attivamente. Quelli che si mettono al servizio di qualunque potenza straniera sono persone che valgono poco, e che fanno la scelta di vita consona alla loro natura vile. Con la difesa limitata al non si sa quanto reale pericolo Putin, molti di loro invece di riconoscersi come dei miserabili che vendono il loro Paese potranno dire di essere patrioti.
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27 agosto 2018
Blog de Il Fatto
Commento al post “Nave Diciotti, il presidente dell’Aifa Stefano Vella: “Mio governo ha negato cure, dovevo dimettermi””
Vella è un grand commis di quella medicina industriale che, obbedendo a logiche di profitto, sovratratta quando non ce n’è bisogno e trascura chi è malato davvero*. Molti interventi medici proposti assiduamente non sono necessari, e sono dannosi; mentre quando si avrebbe bisogno di assistenza e cure mediche si deve bussare col cappello in mano per ricevere trattamenti spesso inadeguati. Le omesse cure della medicina commerciale non scuotono Vella; che inoltre commette sul piano medico lo stesso errore etico del confondere tra individuo e popolazione. Curare i singoli è cosa diversa dal tutelare la salute della popolazione; come aiutare i derelitti del mondo è molto diverso dall’esasperare il caso, microscopico rispetto al totale, selezionato dai media per ragioni politiche. Si potrebbe chiamarlo l’errore della gattara, che stravede per i suoi micini e ignora il resto del mondo. Speriamo che chi gli succederà sia invece adeguato a compiti di sanità pubblica.
Tra i vari moventi del plateale sbocco di indignazione probabilmente c’è anche l’aiuto all’espansione del business medico con l’immissione degli immigrati nel pool di pazienti. Lo stracciarsi le vesti per gli imbarcati oltre alla violenza nei nostri confronti dell’immigrazione forzosa copre anche la violenza nei confronti degli stranieri della medicalizzazione distorta e a fini di lucro.
*McCartney M. The patient paradox. Why sexed up medicine is bad for your health. Pinter Martin 2012.
@ Danilo Fiore. E’ come dire che Peppino Impastato lavorava per Totò Riina, siccome attaccava Badalamenti del quale Riina era nemico.
@ Danilo Fiore.Le sue sgangherate associazioni mentali proseguono la sparata di Vella sulle asserite mancate cure mediche agli stranieri della Diciotti. Non sappiamo come avrebbe commentato Impastato (ma sappiamo da che parte stanno, sempre, le varie bande e cordate più o meno mafiose e le torme di quaquaraquà mafioidi). Di sicuro non in termini di poltrone come fa lei. Spirito libero, non è scontato che avrebbe mangiato la polpetta, per tanti così appetitosa, del sessantottismo: servire i disegni eversivi del potere passando per combattenti antisistema. Negli anni ‘70 qualcuno fece carriera con le radio libere; ricordo un insopportabile Rutelli. Qualche altro vi perse la vita. Impastato parlava di sua iniziativa e contro le consegne del potere di ciò che aveva davanti, che vedeva e poteva toccare, ed è stato ucciso per questo. Voi, arrivato dall’alto l’input con la confezione di slogan già pronti, galoppate liberi nel campo dell’onirico; servite il potere con proclami, come questo squallidotto di Vella, che hanno la coerenza meramente logica associata a infondatezza e a implausibilità umana tipica dei sogni; e volete pure la medaglia.
@ Danilo Fiore. Tolti gli autoelogi e gli insulti personali, il suo intervento è vuoto come una fogna a secco. Veda se può orientare i suoi sentimenti magnanimi a scorrere un po’ più in là.
@ Danilo Fiore. Siamo d’accordo sulla distanza delle reciproche posizioni. Ma non credo di dovermi avvicinare alle vostre. Ci sono anche regolamenti di igiene pubblica in merito. Né pretendo che quelli come voi, costretti per campare a rivestire di panni che vorrebbero essere nobili quelli che sono meschini e immorali interessi di bottega, si avvicinino ai mei. Lei si pone come guida morale, ma le scappa sempre di riferirsi a politici e poltrone. Non ho nulla a che spartire con Salvini, al quale lei mi accomuna. Il ministero degli interni, che risulta venire a fare visita al mio sito web, continua col suo genere di lavori che sono assimilabili al fare passare Impastato per un terrorista o un disturbato mentale, come fecero a eliminazione avvenuta i CC, che Impastato vedeva andare a braccetto coi mafiosi, letteralmente (Dickie, Storia della mafia siciliana). Di Impastato è vero che non si dovrebbe parlare con lei; ma, per dare un senso ai suoi chicchirichì sul basamento che si è scelto, dico che è stato eliminato perché tipo antropologico proibito, e dopo ne è stata fatta un’icona per alimentare l’antimafia da aperitivo che copre i costumi mafioidi dei “perbene”. Così come questo riempirsi la bocca di spirito umanitario per i derelitti purché di mare è funzionale, tra le altre cose, ad una medicina, cara ai leghisti, che li utilizzerà come carne da cannone per i farmaci di Vella.
@ Danilo Fiore. E’ vero, su una pagliacciata evitabile, senza dignità, con un sentore di patetico e disperato, come questa delle dimissioni di Vella da una delle due poltrone di Stato che occupa per asseriti inspiegabili altissimi motivi etici; sulla gag delle dimissioni draconiane ma con una natica sola, non c’è da girarci tanto attorno.
@ Danilo Fiore. Davanti al gesto di Vella Salvini deve esserci rimasto come Porsenna davanti al gesto di Muzio Scevola. O come gli astanti davanti a Franco Franchi nel film dove tiene impassibile sul fuoco la mano di un manichino facendola passare per la propria. Del resto Vella è tornato ad accomodarsi all’ISS, che attualmente è retto da uno scienziato con un passato di attore. Le risparmio i deliri su come tramite magistratura, piduisti, PCI ci si sbarazzò di figure grigie, limitate a tutelare la salute della popolazione e tetragone al fascino di Talia e Melpomene, come quella del capo dell’ISS Domenico Marotta, aprendo la via a un genere più colorito e vivace. A mia trascurabile e rozza opinione, nell’odierna medicina conformata dal marketing c’è una insana tendenza a confondere il teatro anatomico con la cavea; e per i cittadini c’è da avere paura che la verifica dell’efficacia e della sicurezza dei farmaci sia affidata a queste rigogliose sensibilità artistiche.
@ Danilo Fiore. In medicina l’impostazione umanistica è utile in primo luogo come vaccino contro la retorica delle belle lettere e dei bei gesti. Per un John Keats, medico e delicato poeta romantico, che formula il concetto di “negative capability”, trascurato e che sarebbe di reale utilità pratica sia moralmente davanti alla malattia, sia sul piano tecnico per correggere una ricerca biomedica impostata su modelli probabilistici che speculando sull’incertezza arriva a imporre al paziente scommesse disumane tra possibili vantaggi e probabili gravi effetti avversi (es. Car-T), ci sono schiere sterminate di fragorosi tromboni. E del resto anche la scienza, attività umana, può essere una farsa fraudolenta, o può essere una forma di umanesimo, come spiega in “L’eresia della scienza” Cromer, un fisico sul cui testo di fisica, adottato anche da noi, l’aspirante medico dovrebbe sudare per un periodo più lungo che quello concesso al primo anno di corso.
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14 settembre 2018
Blog de Il Fatto
Commento al post “Europa, Mattarella: “Idiosincrasia verso i nazionalismi, contrasto tra Paesi diventa ostilità e non si sa cosa può diventare””
In Italia i governanti e loro beneficiati hanno una secolare tradizione di “nazionalismo eterologo”, dove si servono gli interessi di nazioni diverse dalla propria a danno del proprio popolo; e questo genere di nazionalismo Mattarella, come tanti a Palermo e nel resto d’Italia, appare averlo nel sangue.
20 settembre 2018
Blog de Il Fatto
Commento al post “Massa, 34 morti sospette in ospedale: indagato il primario di medicina. La difesa dell’Asl: “Dati in linea col passato””
E’ in corso il lancio dell’enorme business della sepsi, con nuove impostazioni che portano a sovradiagnosi e sovratrattamenti; e quindi a cure lucrose; e spesso dannose, non solo per il paziente ma anche per la comunità dati gli effetti di selezione di resistenza agli antibiotici (ma in questo caso la comunità non conta, all’opposto degli argomenti “collettivisti” per giustificare le vaccinazioni obbligatorie). Nello spettro delle ipotesi andrebbe inclusa quella che si tratti di uno scandalo propagandistico; un allarme falso o strumentale, finalizzato a introdurre il nuovo prodotto; a spingere i medici, impaurendoli, a sovradiagnosi e cure aggressive che vanno contro l’interesse del paziente *; e il pubblico ad accettarle e richiederle. Non sarebbe la prima volta. Nel gennaio ‘17, a proposito della scare meningite in Toscana, commentai su questo blog “azzardo la previsione che la sepsi, una miniera d’oro, sarà il prossimo bug du jour col quale la carovana di scienziati rigorosi, giornalisti segugi, bloggers, trolls etc ci intratterrà”. Precedenti mostrano che politici e magistrati vanno inclusi nella lista dei carovanieri, data la loro adoperabilità come strumenti del marketing criminale. Forse la previsione si sta avverando, e pratiche omicidiarie andrebbero perseguite ruotando in altre direzioni l’indice puntato.
*Klompas M et al. Antibiotics for Sepsis—Finding the Equilibrium. JAMA, 14 set 2018.
20 settembre 18
Oggi ho trascritto sul mio sito il commento sul “nazionalismo eterologo” di Mattarella; e ho postato sul blog de Il Fatto il commento sulla natura propagandistica e ricattatoria, a danno dei malati e della comunità, dell’azione giudiziaria chiesta e ottenuta da un politico di FI (v. sopra). Non sono passato dalla Poliambulanza, e non ho avuto come mi aspettavo la polvere della solita pulitrice. L’amico personale di Mattarella, il prof. della Bocconi Valotti, si è manifestato solo con un “Cottarelli”. Chiamo così, dal nome dell’agente del FMI amico sia di Valotti che di Mattarella, il passaggio di un mezzo di A2A quando entro o esco da dove vado a fare la spesa nella zona dove abito. E’ una costante, e anche oggi non ha mancato l’appuntamento: un camioncino della spazzatura è arrivato insieme a me al supermercato Simply, si è fermato all’incrocio davanti, e dopo 4 minuti, mentre facevo la fila in lavanderia, è andato via. La polvere addosso l’ho comunque ricevuta. Me l’ha gettata al checkpoint Feltrinelli, davanti alla merceria ‘Meraglino’ una donna che spazzava senza apparente necessità il marciapiede. L’ho guardata, e ha continuato a farlo.
Quattro minuti dopo, arrivato a destinazione, il negozio di una sarta cinese, un’altra donna me l’ha buttata dall’alto, spazzando il proprio balconcino che dà sul marciapiede. L’ho guardata, e ha continuato, filmata per oltre 60 secondi. Una pulizia scrupolosa.
A parte le spazzatrici imperterrite che lanciano sporco sui passanti nella pubblica via, come prevedevo è stata una giornata all’insegna del trashy. I media hanno dato la notizia che oggi Mattarella è a Milano, all’istituto tumori. Tra le cose che ha lodato, e che per me al contrario sono negative, la Lombardia come modello di sanità e la partnership pubblico privato in medicina. Partnership che consiste nell’uso dello Stato per le frodi e le ruberie del privato; la legittimazione, e il conferimento di monopolio, a pratiche mediche fraudolente, che non solo permettono di rubare a danno dei malati, ma lo fanno in maniera blindata tramite il servizio sanitario pubblico e le tasse (Le frodi mediche istituzionalizzate come tasse occulte); il marketing criminale mediante l’uso strumentale del potere giudiziario; l’impiego costante e strutturato dei mezzi dello Stato per pratiche miserabili, prima che criminali, di repressione delle voci di denuncia. Una sorta di mafia compiuta. Debord osservò che lo Stato non è ostile alla mafia, che è integrata nel sistema; e che il modello mafioso è il modello delle imprese commerciali avanzate. La presidenza di Mattarella, il notabile di Castellammare del Golfo professore di diritto costituzionale, rappresenta uno stadio successivo, dove i princìpi e le necessità mafiose delle grandi imprese divengono princìpi dello “Stato di diritto”, e servizi forniti dallo Stato.
Prefetto: Vardè.
Procuratore: Buonanno.
Sindaco: Del Bono.
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21 settembre 2018
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Bellelli “La sanità italiana è quarta nel mondo per efficienza. Ma è più utile denigrarla”
“Descrivete la differenza tra il tartufo d’Alba e il tartufo di Molière” (M. Marchesi). L’indice di Bloomberg, basato sul rapporto tra spesa e speranza di vita, riguarda l’efficienza economica aggregata, i risultati sulla popolazione dato quanto si spende; non, come fa credere Bellelli, l’efficienza di servizio. Si possono avere malati che stanno 10 giorni su una barella in PS e questo indice di efficienza migliore di quello della Svizzera.
“il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli… che non mancavan mai … di alleggerire a’ contadini le fatiche della vendemmia” (Manzoni). L’indice non rappresenta l’onestà. Chi, es. Poggi Longostrevi o le false ricettazioni dei farmacisti, è così ladro da neppure fornire le prestazioni prescritte senza necessità, fa meno danni alla salute, e migliora l’indice, rispetto a chi fornisce servizi inutili e iatrogeni.
“Mi fecero abile / e la guerra finì” (F. Buscaglione). L’idea implicita nell’indice che la salute la dia la medicina, e la spesa medica, è intuitiva, ma è da respingere come demenziale e perniciosa. Una popolazione in perfetta salute che spenda 5 euro/anno pro capite in cure mediche risulterebbe avere un servizio sanitario efficientissimo. L’indice mostra che la medicina-business non migliora la salute; principio da difendere se si vuole che l’Italia mantenga il buono stato di salute che Bloomberg e Bellelli, in varianti diverse della stessa capziosità, attribuiscono alla medicina.
12 ottobre 2019
Commento al post di C. Sivieri Tagliabue “Tumore al seno, ottobre è il ‘mese rosa’. Ecco un esempio di mobilitazione eccezionale”
La superficialità delle informazioni al pubblico è il primo inquinante. E’ ovvio, ma falso*, che gli screening mammografici riducano i casi di cancro della mammella che si presenta come metastatico.
E’ inoltre fraudolento. Col supporto delle bullshit come quelle puntualmente riportate nell’articolo, accade il contrario: il cancro vero serve come spauracchio per vendere una “prevenzione” che più che prevenire produce cancro; diagnosticando come cancro lesioni indolenti e subcliniche e trasformando donne sane in pazienti.
Uno schema che crea ricchezza a danno del pubblico e dei malati: invece di rompersi la testa nel cercare di trovare cure per il cancro vero lo si rende una comoda fonte di profitto; immediata, espandibile e senza fine.
E’ aberrante che si chiami questa gelida fiera “diritto alla prevenzione” alla Camera dei deputati (presidente Fico, 5S). La criminalità mafiosa è anche un alibi; gli stessi che gridano contro la liberazione dei capimafia richiesta dalla Corte europea sono per l’aiuto dello Stato allo sfruttamento sulla carne delle persone in medicina. Un esempio di come quello del deputato e senatore – meglio se pochi così non si perdono nel clientelismo spicciolo – divenga un lavoro a chiamata, ben pagato, che consiste nel legiferare che è oro quanto viene fatto luccicare dai potenti datori di lavoro.
* Why Has Breast Cancer Screening Failed to Decrease the Incidence of de Novo Stage IV Disease?. Cancers, 2019. 11, 500.
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Vedi: 17 ottobre 2019. I team player dell’oncologia di Mattarella. In: Un certificato di decenza per le attività antimafia
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9 dicembre 2019
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “Chi evade le tasse sfrutta chi le paga. È una cosa davvero indecente. Problema anche di norme, interventi e controlli”
Chi evade ruba agli altri; è un ladro, ma è suo collega, moralmente e nel parassitare il patto sociale, chi nelle istituzioni si assicura la poltrona regalando denaro pubblico a privati e usando quindi il potere di prelievo dello Stato per taglieggiamenti legalizzati. La stortura dell’evasione si raccorda con quella della diversione, per la quale i soldi delle tasse vengono dirottati nelle tasche di privati invece che in servizi pubblici; es. costosissimi farmaci inutili o dannosi spacciati per miracolosi*. Le tasse comportano due obblighi, quello di versarle e quello di amministrarle onestamente, che sono funzionalmente congiunti e vanno considerati insieme. “Le istituzioni” si limitano ad additare indignate l’indecenza di quelli ai quali permettono di sbafare senza pagare, essendo mute sull’altra, collegata, che tonnellate di oro consegnato dai cittadini allo Stato vengono ripagate con manciate di perline e specchietti. Un ulteriore motivo per interrompere l’evasione fiscale è che chi ruba con l’evasione probabilmente è meno disposto a farsi derubare con la diversione fiscale; togliendo il parassitismo in entrata aumenterebbe la pressione contro il parassitismo in uscita.
*Wise PH. Cancer drugs, survival and ethics. BMJ, 9 nov 2016. Wieseler B et al. New drugs: where did we go wrong and what can we do better? BMJ, 10 lug 2019.
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13 dicembre 2019
Blog de Il Fatto
Commento al post “Piazza Fontana, Mattarella: “Depistaggio da parte di pezzi dello Stato doppiamente colpevole. No a tentazioni revisioniste per uso settario””
Similmente alla corruzione, che necessita di corruttibili oltre che di corruttori, i depistaggi non farebbero molta strada se non vi fosse nei vari settori e livelli gerarchici istituzionali una quota sufficiente di codardi, ruffiani e debosciati; ben disposti a lasciarsi forviare. La consistenza morale di chi occupa le istituzioni è un fattore importante ma trascurato; di primaria importanza anche per spiegare l’attuale condizione di declino.
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8 gennaio 2020. Insopportabli importuni
6 gennaio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di G. Pipitone “Mattarella, 40 anni dopo resta il mistero sul killer del fratello del presidente. Neri, mafiosi e prove scomparse: tutti i buchi sul delitto”
Il dolore personale, che va rispettato, l’alta carica (e le rappresaglie, posso dire), la poca voglia di seguire i fili dei burattini dei misteri d’Italia fino alla mano che li muove, rendono particolarmente difficile parlare della posizione di Sergio rispetto a Bernardo e Piersanti. Ma il secondo e terzo sono motivi per non tacere; e quanto al primo vanno sentite anche le testimonianze di altre vittime. Es. per Bernardo il libro dello storico G. Casarrubea ““Fra’ diavolo” e il governo nero.” Suo padre fu tra gli assassinati di quell’inizio della collaborazione “atlantica” tra mafia e DC.
Anch’io ritengo di poter portare una testimonianza. L’omicidio di Moro, cui Piersanti era affine, fu un crimine di controllo: per controllare il Paese. I crimini di controllo proseguono e ribadiscono gli effetti negli anni successivi: l’elezione al Quirinale di Cossiga, che aveva gestito l’omicidio, fu il proseguimento esemplare dell’eliminazione esemplare di un politico troppo indipendente. C’è un’analogia tra Bernardo, il “docile quadro agli ordini del Vaticano” nel dopoguerra e Sergio, che esegue docile gli ordini dei poteri forti 70 anni dopo; aggiungendo un’avversione personale nell’epurazione di chi è di altro stampo (come notò Calamandrei nel difendere Danilo Dolci*). Così che anche l’averlo messo al Colle mi appare non come un ribaltamento, ma una prosecuzione dell’eliminazione di Piersanti, politico che come Moro non stava ottemperando al dovere di obbedienza ai dominatori.
(v. La selezione avversa )
Il giorno dopo, 7 gen 2020, ho aggiunto questa epigrafe al mio post ‘I rituali zozzonici della banda Mattarella‘:
‘sono insopportabili questi importuni che ricordano col loro esempio, fastidioso come un rimprovero vivente, che nel mondo esiste la onestà e la dignità.’
(P. Calamandrei. Arringa di difesa di Danilo Dolci)
L’8 gennaio 2020 è quindi arrivata la prevista strusciata degli spazzini del fratello di altro genere di Mattarella (v. sopra e ‘I rituali zozzonici della banda Mattarella‘). Le strisce pedonali sono state bloccate, e la visuale è stata impedita, da un furgone. Dopo una ventina di secondi di attesa sono passato comunque, mentre il furgone emetteva gas di scarico, e a quel punto è sbucata l’ape porta spazzatura, col relativo “bacio” sulle strisce.
E’ avvenuto sulla via principale della città, “Corso Zanardelli”, di ritorno dalla biblioteca Queriniana, luogo fisso di molestie. A Giuseppe Zanardelli, tra i fondatori della P2 ottocentesca, è stato di recente intitolato anche il palazzo di giustizia di Brescia; che della loggia massonica non ha soltanto il nome. Tornato a casa, trovo la notizia che la maxi operazione “Rinascita-Scott” che dovrebbe ribaltare le sorti della Calabria ha addirittura accertato che la ndrangheta controllava la squadra di calcio Vibonese. Che gioca in serie C. Nei giorni scorsi, in Calabria, ho scritto di come queste operazioni sulla mafia bassa, che poi come ha detto Lupacchini dopo la grancassa mediatica si sgonfiano, coprano l’aiuto alla mafia alta; inclusa quella fiorente qui a Brescia (I professionisti della metamafia). In Calabria ho visto su un tg locale che a Lamezia c’è una nuova giunta. All’insediamento il sindaco, Mascaro, e giunta tutti con sul petto il fiocco della Komen, l’associazione che per me, e non solo per me (cercare ‘Komen’ nel sito) è un’agenzia di marketing per spacciare su grande scala la truffa degli screening mammografici come “salvavita”, mentre per Mattarella e sua figlia, che fa da madrina alla Komen, è una benedizione. Questa è la mafia di serie A, e un’assicurazione per il Comune di Lamezia di non essere di nuovo sciolto per mafia. Prima di uscire di casa per andare incontro, consapevole, agli spazzini di Valotti, stavo leggendo il libro di Gøtzsche “Death of a whistleblower”, di come sia stato vergognosamente espulso dalla Cochrane e di come sia stata messa in atto contro di lui una campagna di discredito. Gøtzsche, un’autorità mondiale, difeso da altre figure di primo piano, ha contribuito forse più di tutti a svelare la truffa delle mammografie con le sue pubblicazioni. Ha anche comparato – lui danese… – l’attuale medicina commerciale alla mafia (Deadly medicines and organised crime: How big pharma has corrupted health care. London: Radcliffe Publishing; 2013).
In Calabria ho anche postato (I professionisti della metamafia) su come la prefetto Galeone, affiliata all’Ordine del Santo Sepolcro, trovata a fare una scarpetta di 700 euro, non sia peggiore di altri prefetti, donne e di sesso maschile che come lei occupano, tra chissà quali affari, anche di impestare quelli come me (pensavo a Brescia; Cancellieri, Brassesco Pace, Tronca, etc. ora c’è Visconti). Ho anche scritto di come gli stessi CC ai quali si fa l’inchino per avere alla fine catturato i geni del crimine che controllano nientemeno che la Vibonese collaborino all’abbassamento della linea del mammografo, diffondendo il falso e occupandosi di importuni come me che guasterebbero l’operazione di mafia alta (v. 2 gen 2020 in La post-camorra. Dai tagliagole alla chirurgia ingiustificata della tiroide).
Tornati a Brescia dalla Calabria, all’alba del 6 gennaio dopo un viaggio notturno troviamo le due serrature della porta del bilocale del condominio “Dalia” e quella della cassetta delle lettere bloccate col chewing gum (9 gen 2020. In: Milizie bresciane). Il nuovo Procuratore, Francesco Prete, si è appena insediato a Palazzo Zanardelli.
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10 gennaio 2020
Blog de il Fatto
Commento al post “Inchiesta ‘ndrangheta, il Csm apre pratica per trasferimento d’ufficio per procuratore generale Lupacchini dopo critiche a Gratteri”
@ George Benson. Quando si avanza un’ipotesi – invidia professionale – bisogna verificare che non ce ne siano anche altre, ed esaminarle. Lupacchini è un magistrato esperto nella posizione di Procuratore generale; non le viene il sospetto che ne sappia più di noi? Inoltre, è colui che in precedenza ne ha svelate tante – nell’indifferenza del pubblico – su cosa brulica dietro a quello che proiettano sul telone mediatico. Per me è una fortuna avere una fonte che non possa essere equiparata a Napalm 51. Dietro al telone non c’è il nulla, ma interi mondi. Es. ieri sera anche il TG1 ha trasmesso la notizia su J. Bieber che avrebbe la Lyme cronica. Questa è disinformazione grave, che dovrebbe avere rilevanza penale. Il Fatto riporta che le indagini di Gratteri mostrano che la Vibonese (serie C) è infiltrata dagli ndranghetisti. In Calabria ho visto su una tv locale che nel frattempo il nuovo consiglio comunale di Lamezia nell’insediarsi ha indossato il fiocco della Komen. Associazione che, non solo per me, è un’agenzia di marketing che spaccia su grande scala la truffa degli screening mammografici come “salvavita”; mentre per il pres. del CSM, che manda sua figlia a fare da madrina alla Komen, è una benedizione. Questa è la mafia di serie A, e un’assicurazione per il Comune di Lamezia di non essere di nuovo sciolto per mafia. Le due frodi sulla salute non temono il controllo di legalità ma contano sulla protezione di Stato da guastafeste; collusioni cui l’antimafia a tela di Penelope fornisce alibi e diversivi.
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10 febbraio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Quirinale, Mattarella: “Bisogna evitare chiusure dei confini personali, locali, nazionali e culturali”
censurato
Coluccio Salutati fu antesignano di una delle più nobili dottrine politiche: il repubblicanesimo. L’apertura umanista all’Altro non lo fece diventare un boccalone calabrache, che non tiene alla propria terra natale, come si vuole fare con la petulante retorica globalista odierna che invita ad “aprirsi”. “Alla fine del Quattrocento il cancelliere del duca di Milano scrisse un’Invettiva contro i fiorentini. Gli rispose, con un’altra Invettiva, il cancelliere di Firenze, Lino Coluccio Salutati, fine intellettuale, secondo il quale i lombardi «sterco ed escremento», si dovrebbero vergognare «di chiamare feccia d’Italia i fiorentini, che sono dell’Italia il vero ed unico onore». (G. B. Guerri. Gli italiani sotto la Chiesa. 1992). Alla faccia della apertura dei confini. “Di Coluccio Salutati, campione della dignità dell’uomo e della sua libertà critica, si è perso il ricordo. Santa Caterina, campione del misticismo medievale e dell’obbedienza, è tutt’oggi patrona d’Italia e venerata”(ib.). Piuttosto che un cosmopolitismo posticcio, Salutati, aggiornato ai tempi di un’Italia unita, insegna al contrario la virtù civica che coltiva un senso di fratellanza per tutta l’umanità ma rifiuta quel farsi mangiare sulla testa e quel farsi togliere diritti e identità che oggi vengono propagandati da forze anti-repubblicane camuffandoli, all’uso pretesco, da valori etici.
Viale degli altri fratelli di Mattarella, subito dopo avere messo il commento censurato sul frontespizio della home page del sito.
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17 febbraio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “Basta ironia sui buoni sentimenti. Preoccuparsi per gli altri non è un’espressione buonista da libro ‘Cuore’””
Ciò che provoca critiche e amare ironie è il trucco clericale della santità al posto della decenza. L’aggirare il doveroso con la scusa dell’eccezionale. Mentre in una Repubblica la decenza deve precedere la santità. Il primo bene – e dovere – verso gli altri è la decenza: non scendere sotto un minimo. Costruzioni che non crollino prima dei soccorritori che scavano le macerie a mani nude. Prima di venerare i Salvo d’Acquisto, non fare scelte di codardia e viltà. Prima di esibire Falcone e Borsellino, non essere ruffiani coi poteri forti. Prima di salvare il mondo, non vendere il proprio Paese. Nel ricordare indignati gli orrori delle discriminazioni passate, non praticare – hic Rhodus – nuove proscrizioni in obbedienza ai nuovi padroni. Ben vengano l’impegno volontario speciale verso gli altri, il supererogatorio; è vero che hanno anch’essi una funzione, e meriti da riconoscere e incoraggiare, che possono essere elevati, o, raramente, impagabili; ma di complemento, di ultima istanza, o di exploit, dopo che sia stato assicurato il buon andamento generale. Assegnare gradi sul campo a chi assicuri ai cittadini dignità e difesa dalle angherie è diverso dal distribuire aureole. Per finire col mettersele da soli, come Napoleone, che da solo si posò sul capo la corona; e passare così addobbati a spartirsi i Fondi per la Santità del denaro del contribuente. E’ in ciò la verità di Brecht, che è infelice un popolo, come il nostro, dove ci si serve degli eroi per coprire l’indecenza.
Convocato in biblioteca Queriniana. A sfavore di telecamera, il bibliotecario si mette il dito indice nella narice prima di consegnarmi il libro. Persona pia, a giudicare dai libri a carattere religioso che ha sempre sul suo tavolo. Meno male che stavolta non ha “L’imitazione di Cristo”.
Al ritorno dalla biblioteca mi viene impedito di scendere dalla metropolitana da un controllo impromptu del biglietto. Devo scendere alla fermata successiva. Era tanto che non succedevano fatti di rilievo, un tempo frequenti, coi dipendenti di Brescia Mobilità. L’ultima volta è stata l’11 maggio 2019, l’addetto che aspettava poggiato a una colonna e quando sono sceso mi è sfilato davanti con in mano un cacciavite, che ha ficcato fra le guarnizioni delle porte (I rituali zozzonici della banda Mattarella).
Nel pomeriggio, dopo che ho postato un commento sul desolante prostrarsi di Gian Carlo Caselli al papa e ai suoi affari, gli emuli di Salvo DAcquisto fanno buona guardia allo stabilimento ospedaliero delle Suore Ancelle.
19 febbraio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di M. Lanaro “Corruzione, Caselli: “Oggi chi la contrasta viene chiamato ‘giustizialista’”. E cita il Papa: “Sue parole non contraddicono politica di Bonafede””
Occorrerebbe stratificare corruzione bassa e alta. Quella bassa è la bribery dei funzionari pubblici. Quella alta è es. gli enormi profitti che deriveranno dal fare, complici governo e Parlamento, dell’intelligenza artificiale uno strumento legale per rafforzare e moltiplicare facilmente grandi frodi mediche istituzionalizzate, a danno della salute*. La distanza è quella tra scippatori di vecchiette e grandi trafficanti di droga; gli addetti vedono solo i pesci piccoli, e quelli medi, che chiamano grandi. Vi è un interesse a reprimere, o riconvertire, la corruzione bassa perché il denaro pubblico vada, legalmente, agli affari di quella alta. Contrastare la corruzione limitandosi come è norma alle fogne in basso non è in contraddizione col favorire quelle in alto, ordoliberiste, ed è anzi coerente. E’ anche la migliore copertura, v. Il Moralista di Sordi e l’antimafia di Montante. Non rassicurano, dato il coinvolgimento dell’industria informatica e del clero nelle frodi biomediche, le lodi di IBM e Microsoft al Vaticano che si fa garante dell’etica della intelligenza artificiale**. Se ne occupa mons. Paglia, sodale del magistrato campione dell’anticorruzione renziana R. Cantone. I due danno lezioni sul rapporto tra diritto e etica.
*Potential excessive testing at scale. Biomarkers, genomics, and machine learning. JAMA, 8 feb 2019.
** Intelligenza Artificiale e etica: Ibm e Microsoft con il Vaticano. A fine mese la firma del documento. Internazionale, 11 feb 2020.
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29 febbraio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Mattarella: “Stop alle paure irrazionali, possono portare a comportamenti autolesionistici. Avere fiducia nella scienza””
Respinto. Pubblicato al secondo tentativo 5 ore dopo.
La scienza è un antidoto ai danni autoinflitti da irrazionalità. Quando onesta; la divinizzazione di una scienza corrotta unisce i mostri del sonno della ragione alle tagliole delle frodi tecniche. L’operazione Coronavirus appare avere tra le sue ramificazioni quella di usare lo stato di eccezione per porre “la scienza”, cioè il business farmaceutico, con la sua etica da monatti, al vertice della gerarchia delle autorità morali e materiali. Innumerevoli casi documentati mostrano che è appropriata una sfiducia in un establishment biomedico che tradisce bassamente i cittadini a favore del business. Inoltre nel caso della medicina più che di scienza si tratta di tecnologia commerciale; la cui bontà può e deve essere valutata. Tecnologie dalle dimensioni sociali, economiche, politiche, colossali vogliono essere esentate dal controllo democratico e di legalità in nome di una scienza che stravolgono nei principi e prostituiscono nelle applicazioni. Es., la “scienza” delle malattie rare, che Mattarella qui incensa celebrando Telethon, diluisce, con la scusa della rarità, a livelli omeopatici i già compiacenti requisiti di approvazione dei farmaci; per poi vendere prodotti non scientificamente validati a prezzi gonfiati fino al milione di euro (del contribuente) a ciclo. Uno schema fraudolento per formidabili profitti legali. Sul quale non andrebbe posto il sigillo presidenziale.
v. anche 3 marzo 2020. Il sigillo presidenziale. In I rituali zozzonici della banda Mattarella
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18 marzo 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Oms: “Se si sospetta contagio non assumere antinfiammatori senza consultare un medico”
Tra le amputazioni concettuali dell’attuale modello, del quale dice l’OMS le istituzioni italiane stanno dando esecuzione esemplare, come quella delle competing cause of death nelle morti da patologie respiratorie (1), o quelle sulle diagnosi scrutiny-dependent ed effetti self-fulfilling, c’è anche quella su fattori iatrogeni. Es. gli antiulcera proton pump inhibitors (PPI), largamente prescritti, sono noti causare tra l’altro polmoniti. Viene criticato il loro sovrautilizzo, che non tiene conto a sufficienza degli effetti avversi. Sia nell’assunzione per lungo periodo, con un rischio che aumenta nel tempo (2). Sia nell’uso profilattico in pazienti in condizioni critiche. Come quelli in terapia intensiva. Il trascurare le polmoniti da PPI per attribuirle a virus influenzali è stato citato tra i sistemi della storica tendenza a gonfiare grossolanamente le statistiche sulle morti per influenza(3).
1 Mackenbach JP et al. Gains in life expectancy after elimination of major causes of death: revised estimates taking into account the effect of competing causes. J Epidemiol Community Health, 1999. 53:32.
2 Xie Y, et al Risk of death among users of proton pump inhibitors: a longitudinal observational cohort study of United States veterans. BMJ Open, 2017.7:e015735.
3 Doshi P. Are US flu death figures more PR than science? BMJ, 10 dic 2005.
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22 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella la nomina “Alfiere” a 9 anni: storia di Mavì Borrelli, che ha donato i suoi capelli ai malati”
9 anni. La maturità ideale per dei sudditi. Dare i propri capelli per farne parrucche per i pazienti sottoposti a cure oncologiche che sono dettate dall’interesse speculativo a danno dei malati (es. *). Partecipare ai soccorsi di un’acqua alta a Venezia avvenuta perché hanno fatto una mangiatoia dei sistemi di prevenzione. La pedagogia dell’ottimo senza il buono; della santità senza decenza. Ai giovani bisognerebbe insegnare che la decenza starà più in basso, ma viene prima della santità; e a diffidare degli eroismi sbandierati dai vari pulpiti. Spiegare come il culto della santità possa essere un trucco, di origine clericale, per calpestare la decenza con la scusa di superarla. Per agghindare l’infamia. Un segnare gol in fuorigioco. Celebrando eroismi dove non ha soddisfatto il livello di decenza, il potere assolve e celebra sé stesso.
Invece di fargli sognare la premiazione al Quirinale ai giovani – e ai grandi che con questi riti vengono infantilizzati – bisognerebbe fare leggere il racconto “I ragazzi di Cucarasi” di Gian Carlo Fusco; quello su ser Ciappelletto di Boccaccio; di Thenardier e Pontmercy ne I Miserabili; o “La farisea” di Mauriac, etc. E spiegare loro che la medaglia più importante, senza la quale le altre non contano e si è comunque disonorati, è quella invisibile, ma automatica, che si ottiene con la lealtà e gli altri doveri verso il prossimo e la società.
* Questioning Ethics of Costly Drugs for Metastatic Cancer. Medscape, 15 nov 2016.
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25 aprile 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “25 aprile, Mattarella: “Dopo la Resistenza si sprigionarono energie positive. L’unità è la chiave per superare ancora una volta le avversità”
Il presidente della Repubblica a farlo bene sarebbe un lavoro pesantissimo. Ma sapendo stare al mondo è una passeggiata, tra la cedevolezza ai bravi dei poteri forti e il prendere per i fondelli il popolo, come con questo spacciare per una nuova guerra di Resistenza ciò che è più simile a una nuova indisturbata Marcia su Roma.
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17 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Race for the cure, il messaggio di Conte: “La corsa per la cura ai tumori al seno non può fermarsi. Fondamentale investire nella ricerca””
Le contromisure sul Covid, coi loro danni immani che fanno dell’Italia il Paese più sconvolto, sono per il nostro bene. O no? Il tacchino induttivista di B. Russell crede che il padrone gli voglia bene perché ogni giorno lo rimpinza. Fino a che il 24 dicembre non gli tira il collo per la cena di Natale. Il patrocinio alla potente Komen di Conte e Speranza durante la serrata (ma vale anche per altri politici) col codazzo di gente che ottiene così sia pubblicità, sia la benevolenza della “farmocrazia” (1), permette di valutare se siamo dei beneficiati oppure veniamo venduti come pollame per l’industria medica. La Komen “oversells” la mammografia (2). Susan Bewley, professore di salute della donna al King’s College, ha scritto che la sospensione degli screening per la crisi Covid è una buona notizia; un’occasione per rivelare al pubblico che i loro sbandierati benefici sono piccoli o nulli, o negativi; che sono supportati alimentando falsi miti, e facendo decidere le persone sulla base di informazioni tecniche ingannevoli (3).
I capponi italici, instancabili nel beccarsi tra loro, dovrebbero riesaminare le reali intenzioni dei padroni della fattoria.
1K Sunder Rajan. Pharmocracy. Value, politics, and knowledge in global biomedicine. Duke University Press, 2017.
2 *Woloshin S et al. How a charity oversells mammography. BMJ, 2012 345: e5132.
3 Susan Bewley: Things should never be the same again in the screening world. BMJ, 14 aprile 2020.
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17 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post di C. Troilo “Eutanasia, la battaglia non si ferma: Mattarella ha trasmesso una lettera al ministro D’Incà”
Invece di credere alle lusinghe su quanto saremmo disciplinati e coraggiosi, sul nostro condurre “battaglie” come questa per l’eutanasia, dovremmo riconoscere che siamo guidati nei nostri pensieri dalla paura inconsulta. Meglio, tramite la paura inconsulta. Mediante la quale veniamo spinti ad affidare la nostra sorte ad autorità alle cui decisioni ci abbandoniamo come da bambini ai nostri genitori quando eravamo spaventati. Ci stiamo suicidando economicamente, e anche fisicamente, obbedendo alle regole orwelliane che dovrebbero salvarci la vita dalla peste; rinunciando inoltre a quella dignità di vita che crediamo di rivendicare essendo indotti a chiedere – contemporaneamente – di essere abbattuti per paura di soffrire.
La paura è in certa misura naturale e sana. Ci porta a proporzionate misure di prevenzione contro le infezioni. Ci porta a rifiutare l’accanimento terapeutico a fine vita o in condizioni di vita meramente zoologica. Ma la paura blu, il terrore, ci spinge ad atti controintuitivi che ci danneggiano. Acclamiamo il raddoppio dei posti di terapia intensiva vantato da Speranza per il Covid, che causerà quell’accanimento che temiamo*; e che crediamo ci verrà evitato con l’eutanasia, che invece aumenta ancora la discrezionalità di vita e di morte, a seconda dell’interesse del business medico*, su di noi.
* The Urge to Build More Intensive Care Unit Beds and Ventilators: Intuitive but Errant. Ann Int Med, 7 maggio 2020. E sua bibliografia.
@ rolfo56. Neppure io ti capisco quando scrivi che il dolore può essere trasformato, sempre, anche quando intollerabile, in occasione di crescita spirituale. E non si tratta di idioma. Mi ricordi il prete che in Ricomicio da tre dice che anche perdere una mano non va visto come un castigo ma come un dono; Troisi gli risponde che i preti esagerano sempre. Quello che voglio dire è che bisognerebbe affidarsi meno alle opposte retoriche, la clericale e la “laica”, entrambe altisonanti e superomistiche. E guardare di più a fattori reali come gli interessi economici e di potere, la paura, l’uso della paura da parte dei grandi interessi, e il merito tecnico delle scelte sull’inserire e lo staccare la spina.
@ rolfo56. Anche questo basare valutazioni etiche e legislative generali su vividi casi singoli riportati dai media, che porta alla distorsione detta ‘identifiable victim effect’ (molto sfruttata, anche nell’emergenza Covid), andrebbe superato. Dei “numeri” tanto citati, cioè delle statistiche, dei dati di popolazione aggregati, si sottovalutata, soprattutto in campo biomedico, e anche bioetico, sia la capacità di ingannare, sia la capacità di correggere false impressioni e inganni a favore della pietà, compassione e solidarietà usandoli correttamente.
@ rolfo56. A me sembra di avere colto dove vuoi andare a parare; anche perché l’argomento del dolore come “occasione di crescita”, per quanto astruso è in libera circolazione, dato lo spazio di cui il clero dispone sui media. E’ anche usato dal marketing biomedico: es. la sezione Salute del Corriere della Sera ha una rubrica fissa che si intitola “La malattia come opportunità”. Un argomento ripreso anche dalla Società Italiana di Pediatria, che a mio parere nel farlo ha debordato dai suoi compiti a spese dei suoi doveri. L’estetizzazione dello stato di malattia è uno dei figli malati dell’attuale matrimonio d’interesse tra business medico e Chiesa. Una nota saggista, con diagnosi di cancro della mammella, ha scritto contro queste tecniche di vendita avvilenti e disoneste: Ehrenreich B. Smile or die. How positive thinking fooled America & the world. Granta, 2010. Da noi c’è la versione pretesca; che ha affinità con l’esaltazione tramite mortificazione del corpo del misticismo medievale, e con la lugubre retorica fascista. Gli intendimenti di questa glorificazione interessata del dolore degli altri, l’aberrante spacciato per elevato, penso di averli compresi.
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21 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Giovanni Falcone, Lodato su La7: “Nel 1989 mi fece il nome di Bruno Contrada”. L’avvocato: “Chieda scusa, mio assistito è oggi incensurato”
Contrada “mente raffinatissima”? Era un tirapiedi, i servizi essendo quadri delle forze atlantiche. Si usano come al solito esecutori come pecora per proteggere i mandanti. Inoltre si pratica ciò che chiamo “pipeling giudiziario”: lo svelare infamie di 30 anni prima per coprire quelle che si stanno commettendo al presente. Quello stesso passato del quale si “fa memoria” per occultare il presente continua ad operare sottotraccia, non essendo mai andato via. L’attuale presidente della commissione antimafia, Morra, mostra pubblicamente simpatia per i cavalieri del Santo Sepolcro, ai quali era affiliato Contrada (come Gelli, Marcinkus e importanti mafiosi). Trovandomi nel cosentino, e scrivendo delle manipolazioni istituzionali sull’epidemia con le quali si sta strozzando l’Italia, non mi vengono risparmiate occasioni per ricordarlo. “Strange bedfellows” direbbero citando Shakespeare i cronisti politici anglosassoni. Da noi potremmo citare Pirandello: “La maschera e il volto”. Le varie fratellanze massonico-clericali, coi loro insospettabili e benemeriti, che allora si diedero da fare per quel golpe che servì a trasformare la corrotta I Repubblica nella ancora più corrotta II Repubblica, si stanno dando da fare, liberamente come allora, per l’attuale operazione Covid, che risulterà in una ulteriore svendita del Paese.
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28 maggio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Mattarella: “Brescia risponde con coraggio. Oggi come 46 anni fa, dopo la strage di piazza della Loggia dei neofascisti””
La risposta di Brescia alla strage del 1974 ha portato al mantenimento della memoria – a spese però dell’attenzione sull’eversione dall’alto nel presente; alla raccolta di una notevole quantità di utile documentazione; a n.1 persone messe – a Milano, Brescia assolvendo – a trascorrere il resto della vita in carcere, 43 anni dopo avere partecipato al delitto; e, innervata da questi meriti, a una crosta di retorica autoelogiativa, sotto la quale la “malavita anche istituzionale” – quella che i giudici riconoscono solo da lontano, col binocolo, quando sono distanti diversi decenni dai fatti – ha continuato a proliferare, al servizio come allora di grandi interessi sovranazionali. Sui quali vige la medesima omertà di cui godono i mandanti primi della strage “neofascista”.
In particolare ai nostri giorni la malavita istituzionale a Brescia è al servizio dei grandi interessi illeciti della medicina, coi quali ha un rapporto privilegiato. Circostanza non irrilevante per il picco eccezionale subito dai bresciani in una pandemia che ha risvolti di potere di livello planetario; picco che conoscendo l’ambiente non mi ha sorpreso; e circostanza che verrà debitamente ignorata dai magistrati, in armonia con gli arpeggi oratori di Sergio Mattarella, secondo il quale l’ordine giudiziario avrebbe fatto un lavoro degno di riconoscenza per la bomba di 46 anni fa, avendo – dice – raggiunto la verità e completato il percorso di giustizia.
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3 giugno 2020
Blog de il Fatto
Commento al post “Coronavirus, Mattarella premia i sacrifici dell’Italia in prima linea. I medici, l’addetta delle pulizie, la cassiera, il rider, l’autista del 118 e i volontari: la lista dei 57 nominati cavalieri al merito”
Queste celebrazioni mi trasmettono le stesse sensazioni che provai vedendo i festeggiamenti per la vittoria della Juventus dopo la strage dell’Heysel. In altre nazioni non distribuiscono a manciate croci di cavaliere, ma hanno avuto meno morti e non devono temere per la sopravvivenza economica. Sarebbe meglio avere meno battimano agli eroi e, soprattutto ai vertici, avere più persone che facciano semplicemente il loro dovere.
@ ronflo. Te ne parlerei, ma è meglio che tu non ti distragga e continui ad applaudire. Comunque c’è il mio sito, che mostra cosa faccio e perché ritengo che la facile e insistita celebrazione dello straordinario serva a coprire il non rispetto dei doveri base di lealtà, diligenza e onore nell’apparato statale.
@daco749. Ha ragione. Vari specialisti hanno commentato sulle manipolazioni che si possono commettere omettendo il dato autoptico in questa epidemia. Es. John Lee, professore di patologia: The distinction between dying ‘with’ Covid-19 and dying ‘due to’ Covid-19 is not just splitting hairs. Consider some examples: an 87-year-old woman with dementia in a nursing home; a 79-year-old man with metastatic bladder cancer; a 29-year-old man with leukaemia treated with chemotherapy; a 46-year-old woman with motor neurone disease for 2 years. All develop chest infections and die. All test positive for Covid-19. Yet all were vulnerable to death by chest infection from any infective cause (including the [common] flu).
Oltre a fornire dati epidemiologici non viziati autopsie adatte avrebbero permesso di acquisire conoscenze preziose per la cura della malattia da covid bona fide; e di identificare errori nel trattamento; inclusi effetti iatrogeni, così attribuiti invece al virus. Non eseguire autopsie è una forma di rinuncia e distruzione di informazioni fondamentali; che nella mia esperienza è segno di cattiva fede. E’ uno di quei lati oscuri dove è latitante insieme alle sbandierate “scienza” e “abnegazione” anche quel dovere standard che viene disprezzato con la scusa delle virtù superiori. Il culto assiduo dell’eroismo e della santità a cui ci hanno abituato copre vuoti di decenza e affidabilità; echeggia le processioni sacre in paesini infestati dalla mafia.
@ v. viana. Di sicuro esiste il minimo sotto il quale non scendere mai. Ed è questo il livello più importante, trascurato a favore del podio. “Uno Stato è fatto dai suoi governanti e dai suoi cittadini. Ognuno nella sua misura”. Io direi “una repubblica è fatta …”. I cittadini hanno doveri verso la propria comunità. Assolti quelli, se vogliono possono meritoriamente fare anche più che il proprio dovere. Questo in una repubblica. Dove si riconosce e si loda l’impegno straordinario che sia in aggiunta a quello ordinario. Non in sostituzione. Dove la decenza precede la santità. Invece la diseducazione antirepubblicana, propagata da tutti i pulpiti, insegna ai cittadini a battere le mani all’eroismo per trascurare il dovere. Quello dei governanti e quello loro. Coprendo così, sia con casi di eroismo autentico che con storie ritagliate in sacrestia, carenze e tradimenti. Parlavo prima delle mancate autopsie. E’ una situazione di distruzione di informazione simile (forse molto simile …), al lavaggio della piazza ordinato dalla Questura subito dopo la bomba in Piazza Loggia a Brescia nel 1974. Il responsabile venne promosso. Anche lì la retorica e l’autocelebrazione si sono sprecati, a danno del dovere. In entrambi i casi, Mattarella si è mostrato pronto a officiare. Con questo culto barocco dei santi finisce che chi viene meno al proprio dovere o addirittura impedisce ad alcuni di fare il proprio dovere, si mette a fare il maestro di morale.
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31 luglio 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “Non possiamo rimuovere la crisi coronavirus. Libertà non è fare ammalare gli altri””
“La libertà non è fare ammalare gli altri”. Slogan per slogan, il cappio al collo non è tutela della salute.
@ Fede P. Le minchiate sono libere; per tutti: dall’ultimo cittadino al primo. Come lo scambiare chi mostri evidenza di laboratorio di avvenuto contatto con questo virus per malato, in modo da fare credere che l’epidemia sia ancora in corso; o il considerare un’epidemia un fenomeno reversibile, così che i morti pregressi sono portati a giustificazione del prolungamento dello stato di eccezione (come si chiamano i consiglieri scientifici di Mattarella?). E’ quando cogli nel segno che gli amici di Mattarella organizzano puntuali rappresaglie.
@ Pappacci. Censurato. Il cappio c’è, e ce l’hai anche tu anche se non te ne accorgi. Guarda sotto quel cravattino costituito da due pon pon che portate voi che praticate il pensiero di gruppo …
@ Pappacci. Tu mi ricordi un brano di Platone sull’eccesso di libertà appeso al muro in una caserma dei CC (Brescia). Qui l’unica eversione è la vostra, l’eversione dall’alto.
@ Pappacci. Per curiosità, come rientra nel tuo quadretto da questurino l’ordinanza di Iole Santelli, che sulla base di quanto propagandato da Mattarella ha reso obbligatorio da settembre sottoporsi a una vaccinazione antiinfluenzale che studi scientifici indicano potere favorire la malattia da Covid.
@ Emanuele Pagliara. Sarà per la mia terza media risicata, ma preferirei non sentire un presidente della Repubblica prestarsi a diffondere frasette ad effetto su temi costituzionali.
@ Emanuele Pagliara. Non solo ho “una terza media risicata”, ma sono un hater: considero quelli che praticano pensiero di gruppo depravati ai quali non si deve rispondere. Soprattutto se come lei invece di porre un quesito ti insultano. Comunque, su Spiked, una rivista online inglese, sono appena usciti due pezzi “The lockdown has been cruel and negligent” di un patologo, e “The lockdown has caused a humanitarian tragedy” di un avvocato. Potreste leggerli, anche per cercare di salvarvi tornando ad avere una vita intellettuale sana.
@ Carlo Alberto Salustri. Lei usa come nickname il nome anagrafico di Trilussa. Trilussa era brillante e intellettualmente indipendente; era uno capace di argomentare in versi; acutamente e con grazia; contro luoghi comuni e miserie umane. Lei quello che sa scrivere è una sconclusionata accozzaglia di insulti in appoggio a chi comanda. Ciò su cui può valere la pena riflettere è come il conformismo venga ottenuto gratificando bisognosi come lei, facendoli sentire ben provvisti di quello di cui sono desolatamente carenti.
@ Carlo Alberto Salustri. L’unica cosa salvabile del ciarpame col quale svela le sue insicurezze e il suo bisogno di compensare è che “il cappio al collo non è tutela della salute”, in risposta allo slogan di Mattarella potrebbe essere uno slogan leghista. E’ vero. Ma Salvini è un’opposizione bluff, acchiappa-scontenti, come i 5s (nel 2006 Grillo usò un mio scritto per uno dei suoi post “antisistema”). Coerente con un Mattarella che non è nato con un cuore di leone. Es. è indegno della carica che ricopre basare le previsioni di pericoli futuri con le quali giustificare la liquidazione di diritti costituzionali e la compromissione del futuro del Paese sui “contagi e decessi di marzo”: un’epidemia – una epidemia-epidemia – non è un mostro “on the loose” perennemente affamato di persone, come viene falsamente dipinta, ma una interazione che si autoesaurisce. Qui abbiamo scienziati che avallano menzogne, e istituzioni che coonestano tali scienziati. In questo ambito così triste e avvilente, che premia “servo encomio e codardo oltraggio”, quelli come lei trovano il loro spazio. Sputando insulti; e sentenze, secondo loro meritevoli di gravi riflessioni, come il valutare una tesi in base al partito che la ripeterebbe. Con la stessa logica, potrei dire che lei è un terrorista, perché lei porta i calzini (credo) e i terroristi portano in genere i calzini. Ripeto, quello su cui lei dà da riflettere è l’uso sistematico dei calci degli asini – in branchi – per sostenere operazioni di eversione dall’alto.
@ Carlo Alberto Salustri. Lei fa il corazziere sul web senza essere adatto. O forse sì…
@ Carlo Alberto Salustri. Lo Stato fece produrre diagnosi psichiatriche su Moro mentre lo lasciava nelle mani dei sicari (in una intervista al Corriere della Sera nei primi anni ’90 Cossiga affermò che la magistratura aveva retto il gioco di Moro uscito di senno). La patologizzazione – e la minaccia di patologizzazione – sono tra gli attrezzi di chi fa di questi lavori. Assistere a certi delitti dello Stato può provocare nausea e sconforto; opporvisi può portare a dovere reggere il peso di boicottaggi e abusi tanto vili quanto gli atti che sono volti a favorire; ma non è preferibile la condizione esistenziale delle maschere vuote che nel 1978 ressero la farsa omicida delle BR imprendibili e oggi quella della epidemia infinita.
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2 agosto 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Strage di Bologna, Mattarella: “Esigenza di piena verità e giustizia”. Conte: “Al fianco dei magistrati e dei familiari delle vittime”
Paolo Monti2: Parole senza significato e frasi di circostanza vengono pronunciate generosamente da Mattarella e dal Presidente del consiglio. Nei fatti poi succede che, due giorni fa, viene vietata la pubblicazione dei documenti medico scientifici che hanno determinati lo stato di emergenza e la limitazione della libertà di milioni di cittadini, la disonestà intellettuale è cosi radicata in alcune politici e in certi ambienti che non è più “disonesta” ma “normalità”, alla fine c’ è sempre l’ alibi che loro agiscono per il bene della nazione!
@ Paolo Monti2.
In Inghilterra un report del governo mostra che in UK il lockdown potrà causare alla nazione 200 000 morti (1). Stima che il lockdown avrebbe salvato 500 000 vite. Per alcuni esperti ascoltati dai consulenti del governo le morti da lockdown potrebbero superare quelle da covid, per gli effetti sull’economia; tanto più quanto più durino i lockdown (1,2).
E’ stato occultato agli italiani che il lockdown provoca rilevanti aumenti di mortalità, direttamente e da recessione. E, ancora più grave, che, avendo le misure effetti pesanti anche sulla salute, le scelte dovrebbero considerare un bilancio tra benefici ipotetici e danni prevedibili. Si presenta invece un quadro dove le misure sono solo benefiche, sono “prudenza”, e quindi è possibile imporle a piacimento d’imperio.
Posso testimoniare che strutture di tipo piduista si occupano di neutralizzare chi dissente da queste politiche, dissentendo da anni dalle frodi mediche istituzionalizzate. E che i boicottaggi e abusi a spiccato carattere massonico sono particolarmente impestanti quando si critica Mattarella Sergio. Senza che questa neo P2 debba temere nulla, tutt’altro, dalla integerrima magistratura che indaga instancabile sui crimini della P2 del secolo scorso.
1Lockdown may cost 200,000 lives, government report shows. Telegraph, 19 luglio 2020.
2Why lockdown could cost more lives than it saves. Telegraph, 6 luglio 2020.
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8 settembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “Con la pandemia si è allargato il divario sociale e digitale. Senza istruzione non c’è libertà”
Mattarella ha l’habitus mentale del barone siciliano, tanto sottomesso ai regnanti del momento quanto “io so io” verso i villici del suo feudo. Fedele portavoce dei voleri dei poteri forti, le sue parole vanno lette come un’esortazione a digitalizzare il Paese, sull’onda dell’operazione covid, a beneficio del potere. Una digitalizzazione a forte componente verticale; né efficiente né onesta, né tanto meno portatrice di libertà. Un collare elettronico, lucroso per i poteri finanziari, che aumenti l’asimmetria conoscitiva e comunicativa tra potere e cittadini, subdolo corrosivo di diritti e libertà; che riporti per via tecnologica i rapporti tra chi comanda e le persone comuni ai tempi del latifondo.
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4 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Mattarella: “Non posso tacere la preoccupazione per l’aumento del ritmo dei contagi e per le vittime””
Wanna, che vuole i soldi, ha mostrato che il sale non si scioglie. E’ un atteso fenomeno fisico; ma non va sottovalutato con quanta efficacia può essere fatto passare per un segno di incipiente sventura a persone già rese paurose dall’essere incappate in fluttuazioni turbolente del rumore di fondo dei guai, sfortune e dolori che accompagnano la vita.
Il sale non si scioglie … segno di imminente caduta nel precipizio … e se anche il cittadino n.1, il successore di Segni (Piano Solo), Cossiga (Aldo Moro) e Napolitano (il preferito di Kissinger) ostende diligente alla piazza il bicchiere d’acqua col fondo bianco non può esserci dubbio per le persone sensate e coraggiose che sia per il nostro bene che i nostri capi continuano a tenere rinchiusa a Capo Marrargiu la Costituzione e ad applicare strettamente la Sharia anti-covid … (3 settembre 2020; casi gravi/critici riportati da Worldometer: Italia 297, Svezia 20).
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15 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “Virus dell’individualismo pericoloso quanto il Covid. La libertà? Si realizza solo insieme a quella degli altri, sennò non esiste”
Mattarella ha in comune con il facondo avvocato che ha piazzato come premier con poteri dittatoriali l’uso del doublespeak, il trapianto concettuale che si impossessa di buoni principi per rivestire di un volto presentabile il loro contrario. Un’epidemia va combattuta a livello di popolazione prima che di individuo. Ma da noi si soffocano le difese collettive; quelle che in Svezia sono fatte agire in maniera controllata tutelando così anche le libertà individuali e la salute generale, fisica ed economica, del Paese. Risultano oggi 539 casi gravi in Italia rispetto ai 30 della Svezia. Il calo atteso del suo PIL 2020 è del 3% contro il nostro 10%. I loro costituzionalisti non devono scegliere tra il vergognarsi tacendo o lo svergognarsi approvando.
Da noi si dà del covid un’idea puerile che le pulsioni individualistiche le stimola, per imporre fino alla stramberia misure repressive e responsabilità individuali, che i danni li moltiplicano; e tolgono libertà individuali e collettive. Come se i virus fossero non un’entità biochimica pervasiva che reagendo con l’ospite dà effetti molto diversi a seconda delle caratteristiche dell’ospite, ma minuscoli bacherozzi mortiferi che ciascuno ha la responsabilità di sterminare con scacciamosche e flit e tenere lontani con zanzariere e clausura.
@ E. Scopazzo. Forse non sono io quello che “non vuole capire”. La imposizioni non mi appaiono “strane e incomprensibili” ma irrazionali, dannose e strumentali a fini di potere e sfruttamento. Capisco che mostrarlo spinga quelli come lei a stringere a sé l’album con la versione ad usum puerorum e rispondere “sei cattivo”.
@ fkbust. Con “affirmative bias”, espressione poco usata, penso lei si riferisca a ciò che è comunemente detto confirmation bias. Che si ha quando si cerca e si presenta evidenza a sostegno della propria tesi in maniera selettiva. Ma non quando si usa il controllo più adatto; quello che più differisce per la explanatory variable. Che in questo caso è la Svezia. Se si considera bias ciò che è efficacia, allora in tribunale qualsiasi evidenza potrebbe essere tanto più contestata come bias quanto più sia cogente.
L’osservazione di considerare le proporzioni è giusta. Le ho omesse in forma esplicita per ragioni di spazio e perché sono facilmente ottenibili considerando che la Svezia ha un sesto della popolazione dell’Italia (quindi la Svezia libera ha circa un terzo di casi gravi per milione di abitanti dell’Italia incaprettata). E anche per evidenziare l’informazione data da numeri assoluti piccoli: 30 casi – per lo più soggetti già fragili – per una nazione come la Svezia, entro un trend favorevole, sono più routine che cosa da spingere a suonare le campane a martello come si sta facendo da noi.
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26 ottobre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Il presidente Sergio Mattarella: “Ricerca antidoto alle false notizie. Il vero nemico di tutti e ciascuno è il virus””
La nuova religione dell’uomo-mollusco che tramite i ricercatori-sacerdoti deve implorare salvezza alla divinità costituita dalle aziende biomediche quotate in Borsa; onnipotenti nel vincere più che altro le malattie che inventano, molto meno quelle vere. Es. molto brave nel salvare dai cancri falsamente diagnosticati con gli screening (al netto dei danni delle cure), molto meno dai cancri aggressivi autentici. Sugli screening che Mattarella invoca, mandando la figlia a fare da madrina (mentre amici suoi meno graziosi si occupano, come ai tempi del babbo, di chi mostra i dati su inefficacia, dannosità e menzogne), c’è anche chi – propalatore di false notizie a credere a questo capo del CSM – propone di sfruttare la crisi covid per superare la propaganda, che qui trasmette dal Quirinale. Bowley, professore di women’s health, spiega perché la sospensione dello screening alla mammella è una “unexpected good news”, e perché è meglio per milioni di donne non ricevere gli inviti per lo screening: Pause in breast cancer screening is opportunity to re-evaluate programme, says critic. BMJ, 1 ott 2020. Dice che le risorse sono usate in maniera perversa, per produrre sovradiagnosi invece di riservarle alle donne coi cancri veri. La medicina procustea, sfociata nell’operazione covid: le cure sono mozzate o esasperate secondo gli interessi e i comodi di chi ne trae profitto e potere. Si bruciano risorse in pratiche futili e dannose e si lascia scoperta l’assistenza ai malati veri.
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18 novembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Mattarella: “Rifuggire da tentazione di lasciare ad altri responsabilità delle decisioni difficili. Partita così si vince solo insieme”
Worldometer, statistiche covid 17 nov 2020 h 18:00. L’Italia è anche oggi al primo posto nella classifica di 71 paesi per numero di nuove morti: 731. Correggendo per la popolazione, oggi i morti giornalieri in Italia risultano essere 2.1 volte quelli dell’Iran, che è secondo in classifica, 4 volte quelli delIa Russia, 24 volte quelli degli USA, 4,6 volte quelli della Germania, 70 volte quelli dell’India, 12 volte quelli della Svezia.
Credo che con questi brillanti risultati Mattarella invochi il principio di Badoglio: “Un ordine ben scritto deve impegnare chi lo riceve e non chi lo scrive”; caposaldo di quell’altra Costituzione che non è scritta ma pesa più di quella mostrata al popolino.
@ Yorkshire22. Derubricare a “semplice cretineria” falsi ideologici sulle cause di morte che stanno avendo conseguenze devastanti sul Paese ? Come il definire “casi” i positivi ai tamponi PCR, creando così un’ondata epidemica basata sui falsi positivi. Del resto, commentando sul presidente del CSM pensavo anche alla magistratura, ai tanti con la foto di Falcone e Borsellino appesa dietro alla scrivania e Palamara nel cuore.
Commento al post “Covid, Mattarella: “Nessuno si lasci ingannare dall’idea che a lui non succederà. Abbiamo pianto la morte di tante persone, di tutte le età””
Worldometer, statistiche covid 17 nov 2020 h 18:00. L’Italia è anche oggi al primo posto nella classifica di 71 paesi per numero di nuove morti: 731. Correggendo per la popolazione, oggi i morti giornalieri in Italia risultano essere 2.1 volte quelli dell’Iran, che è secondo in classifica, 4 volte quelli delIa Russia, 24 volte quelli degli USA, 4,6 volte quelli della Germania, 70 volte quelli dell’India, 12 volte quelli della Svezia.
Con la classe dirigente che Mattarella rappresenta in effetti il rischio di un certificato di morte che attribuisce il decesso al covid è almeno in questi giorni più alto per gli italiani rispetto a miliardi di altri abitanti del pianeta.
Commento al post “Mattarella: “Il virus tende a dividerci, basta polemiche scomposte per interessi di parte. Serve leale collaborazione tra le istituzioni”
Worldometer, statistiche covid 17 nov 2020 h 18:00. L’Italia è anche oggi al primo posto nella classifica di 71 paesi per numero di nuove morti: 731. Correggendo per la popolazione, oggi i morti giornalieri nell’Italia di Mattarella, delle istituzioni che rappresenta e del governo che ha prodotto – e anche della “opposizione” che ci ritroviamo – risultano essere 2.1 volte quelli dell’Iran, che è secondo in classifica, 4 volte quelli delIa Russia, 24 volte quelli degli USA, 4,6 volte quelli della Germania, 70 volte quelli dell’India, 12 volte quelli della Svezia.
@ pipimlorso. I dati aggiornati, oggi 18 novembre, riportano per il 17 novembre che l’Italia ha dato “solo” 2,4 volte di morti per milione di abitanti rispetto agli USA. Non pare che il risultato comunque notevole sia merito di Biden, come dice, perché l’Italia continua a primeggiare nel male anche rispetto a tante altre nazioni; è più probabile sia dovuto alla docilità dei nostri governanti davanti a Biden o qualunque altro potente.
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21 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Bruno Vespa al 13enne ornitologo: “Ma tu studi solo uccelli semplici o anche i pipistrelli?”. La risposta ‘gela’ il giornalista”
Anche ai miei tempi tra i preadolescenti c’era chi spiegava, con un certo sussiego, che la balena non è un pesce e che non è vero che non ci siano animali in grado di combattere e vincere contro il “re della foresta”, il leone.
Mentre i ricercatori, nel migliore dei casi specialisti in ambiti ristretti, indossano la zimarra del sapiente che sa tutto e a cui bisogna quindi credere e obbedire senza fiatare, i media ci stanno ammorbando con una serie di insopportabili ragazzini-fenomeno che sarebbero prodigiosi scienziati in erba. Facendo credere al pubblico che i raccontini divulgativi di Angela, o quelli, talvolta deliranti, della Gallavotti siano “la scienza”. A parte i guizzi solitari del genio autentico, nella scienza vera oltre ad avere le capacità bisogna avere accumulato una massa considerevole di studio e di esperienza per padroneggiare una materia. Secondo una battuta che sentii in un centro accademico di Boston, “it takes ten years to become incompetent”.
Vespa è convincente come spalla. Mattarella decorando bambini per meriti scientifici educa all’ignoranza e alla superstizione il popolo facendogli credere che gli Harry Potter esistono davvero. I sopravvissuti dell’era democristiana ora proseguono il tradizionale asservimento ai poteri forti con questi spot per la nascente scientocrazia.
Il giorno dopo spazzatrice in lontananza, e al rientro a casa tanfo all’ingresso da sgassate del solito maresciallo della base NATO. Il rombo del motore si mescola all’urlo della sirena di una ambulanza. I gas di scarico si sentono anche nell’appartamento, perché nei 20 minuti dell’uscita giornaliera ho lasciato le finestre aperte per il ricambio dell’aria.
22 dicembre 2020
Blog de Il Fatto
Commento al post “Francesco Barberini, il 13enne che ha corretto Vespa: “Non potevo tacere. Parlavo con Piero Angela di quanto sia importante il nostro ruolo””
Il bambino scienziato è il successore del Balilla, il bambino soldato. I regimi autoritari tendono a infantilizzare i sudditi. Con la retorica che includeva i Balilla il fascismo convinse gli italiani – Vespa lo sa – di possedere virtù guerriere. Il ciarpame propagandistico portò a muovere, essendo impreparati, una guerra di aggressione contro potenze più forti e più inclini alla guerra. La scienza dei bambini sta a quella vera come i fuciletti dei Balilla agli stormi di Lancaster e di B17 dei bombardamenti alleati.
Per imporre la scientocrazia, e la fiducia nella “scienza” come forma di magia, si presentano versioni per bambini, dove raccontini puerili sono spacciati per scienza. Nel Medioevo il test era il “pons asinorum”: la dimostrazione secondo Euclide del teorema dell’uguaglianza degli angoli alla base di un triangolo isoscele. Oggi basta sapere che non è vero che la Terra è piatta per essere contati tra quelli istruiti e razionali, che capiscono e apprezzano la scienza. Ovvero che credono ai consigli medici di Piero Angela, e ai ragazzetti saputelli che in tv danno lezione su argomenti complessi e spesso a carattere politico che non possono conoscere adeguatamente. Il liberismo, che nella sua ricerca forsennata del profitto corrompe le cose migliori per impossessarsi della loro credibilità, rimbambisce così il popolo perché riconosca come fonte di verità certa e disinteressata una scienza che ha reso corrotta, alla quale fa proclamare ciò che gli interessa.
@ nessun copy. “Pippone per un ragazzino”? Io parlo degli accattoni, per rispondervi nel vostro idioma, che oltre a sfruttarli* mandano avanti i bambini per i loro imbrogli.
*Bakan J. Childhood under siege. How big business targets children. Linn S. Il marketing all’assalto dell’infanzia. Margulis J. The business of baby. What Doctors don’t tell you; what corporations try to sell you, and how to put your pregnancy, childbirth and baby before their bottom line.
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16 marzo 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Aldo Moro, Mattarella ricorda le vittime della strage di via Fani: “16 marzo 1978 data indelebile nella nostra coscienza””
Se, come era nell’ordine delle cose, avessimo avuto Aldo Moro presidente della Repubblica, non ci troveremmo dove siamo finiti ora. Moro non era asservito ai padroni del mondo, e puntava abilmente a espandere per quanto possibile la libertà dell’Italia. E’ per quest’ordine di motivi che è stato fatto uccidere, manovrando i cialtroni delle BR e ordinandolo ai ruffiani delle istituzioni.
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10 aprile 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Bellelli “Ormai i cittadini pensano di poter risolvere da soli il conflitto tra protezione e libertà”
Dopo Gratteri che prefa e condanna, Bellelli chiama *** chi vede un disegno politico e loda Agamben.
Agamben: “In questione è il disegno di un paradigma di governo la cui efficacia supera di gran lunga quella di tutte le forme che la storia dell’occidente abbia conosciuto. Se già, nel decadere di ideologie e fedi politiche, le ragioni di sicurezza avevano fatto accettare ai cittadini limitazioni delle libertà, la biosicurezza si è dimostrata capace di presentare l’assoluta cessazione di ogni attività politica e di ogni rapporto sociale come la massima forma di partecipazione civica. Si è così avuto il paradosso di organizzazioni di sinistra, tradizionalmente abituate a rivendicare diritti e denunciare violazioni della costituzione, accettare senza riserve limitazioni delle libertà decise con decreti ministeriali privi di ogni legalità e che nemmeno il fascismo aveva mai sognato di poter imporre” (abbreviato).
Bellelli attribuisce le misure repressive agli italiani, e dà del truffatore al truffato. E’ vero che “È evidente che gli italiani sono disposti a sacrificare praticamente tutto, le condizioni normali di vita, i rapporti sociali, il lavoro, perfino le amicizie, gli affetti e le convinzioni religiose e politiche al pericolo di ammalarsi. La nuda vita – e la paura di perderla – non è qualcosa che unisce gli uomini, ma li acceca e separa.” (Agamben). Fifoni, creduloni, passivi col potere, perdono sia la libertà che la sicurezza cadendo nella truffa della paura.
@ dicristo-carlo@libero.it. E’ un pensatore di alto livello, molto interessante, sia nell’analisi teorica che nelle derivazioni politiche e morali; uno dei pochissimi intellettuali italiani viventi apprezzati internazionalmente. Tenuto relativamente in ombra in Italia, come è l’uso: il clero e le altre forze parassitarie tengono stretto il monopolio della guida morale, e ci propinano come Soloni sui media figure modeste, o modestissime, che fanno da portavoce ai vari gruppi di interesse, in modo da tenere la popolazione nell’ignoranza crassa; o ancora peggio nel midcult, il livello intellettuale banale e sussiegoso spacciato per pensiero elevato. Uno dei senatori a vita mancati, come a suo tempo Bruno De Finetti, e Primo Levi, mentre si abusa del potere di nominarli regalando più di una volta lo scranno per fini di potere e propaganda a soggetti non meritevoli, che non solo non illustrano l’Italia ma a volte servono interessi in contrasto con quelli dei cittadini.
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Subito dopo sono tornate le visite in cantina e gli smanacciamenti sulle provviste: le patate sono state scoperte. Era da tempo che non succedeva. Così ho aggiunto al lucchetto l’immagine dell’attuale procuratore, Francesco Prete. Con quell’espressione acuta e risoluta, e per di più con un ufficiale dei CC che lo spalleggia, gelerà i birboni sulla soglia, ho pensato. Purtroppo non è avvenuto. Il giorno stesso dell’affissione, preceduto dall’incontro con una pattuglia della PS nei 20 minuti d’aria, il maresciallo della base NATO si è prodotto nella zozzeria mentre scarico la spesa. Con le norme covid, e forse quanto vi ho scritto (I rituali zozzonici della banda Mattarella ) la zozzeria nei supermarket procede in forme più sottili, e viene bilanciata da quella all’entrata in casa. Anche stavolta, come già avvenuto nel caso del postino (16 febbraio 2021. Il passaggio alla violenza privata nel mobbing di Poste italiane di Matteo Del Fante in occasione dell’insediamento di Draghi a PdC. In: Censura postale delle notizie di reato), una donna ha lasciato libero il posto all’auto della mia compagna, con la spesa, pochi secondi prima del suo arrivo. E’ una di quelle del palazzo di fronte che chiamo “le prefettonze”. Mentre scaricavo la macchina, a contatto di gomito verniciatura, raschiatura, e ramazzatura del muretto accanto al cancello, con un andare e venire dalla cantina. Ho interrotto il trasporto della spesa, per riprenderlo ore dopo. Il maresciallo NATO, finito il lavoro, ripassa a esaminarlo. Il giorno dopo, mentre scaricavo l’acqua presa al supermarket, ancora il maresciallo, dopo che la vecchietta del piano terra, alla quale l’aviere cura il giardino e la casa, aveva sbatacchiato dalla finestra uno straccio al mio arrivo. Da una settimana lo incrocio ogni volta che entro e esco di casa.
Non deve essere piaciuta la mia osservazione sulle nomine dei senatori a vita. Intanto la senatrice a vita Segre si è insediata a capo della commissione antiodio. Suscitano avversione con abusi e mascalzonate, e rinfacciano le reazioni come odio. La surreale “lotta all’odio” dovrebbe distinguere tra odio endogeno, quello che certi sociopatici come loro hanno dentro, e “odio” indotto nelle vittime in reazione alle soperchierie. Cioè dovrebbe indagare sé stessa e i colleghi. La senatrice, con quella espressione altezzosa, arcigna e malevola, tradisce le reali intenzioni della “lotta all’odio”. Un commento sulla faccia sarebbe demenziale e meschino. Ma con questa storia demenziale e meschina della guerra all’odio, mentre praticano lo stalking organizzato, hanno cominciato loro. E non hanno intenzione di smettere.
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24 giugno 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “La pandemia non è stata sconfitta in modo definitivo, l’impegno dovrà proseguire” “
Le epidemie si esauriscono da sole. Date le difese naturali. Le epidemie vere; quelle gonfiate e usate come piede di porco e spranga hanno invece l’inaudito carattere di permanenza proclamato da chi riveste la più alta carica dello Stato, insieme alla asserita “vittoria” raggiungibile tramite la medicina delle private equities, e le gravi restrizioni a danno della civiltà e della nostra salute*. “The government are deniers of natural immunity.“**. Mattarella sta dicendo che le armi improprie giustificate in nome dell’epidemia non verranno posate; che il regime di “psicocrazia”, come è stato chiamato, prosegue. La “lealtà” tra i soggetti che occupano le varie istituzioni, tra quelli comodamente annidati nei vari appartamenti del Palazzo, in effetti si vede. E’ della lealtà verso il popolo che chi comanda non può a ragione vantarsi.
*Agrawal V. et al. THE IMPACT OF THE COVID-19 PANDEMIC AND POLICY RESPONSES ON EXCESS MORTALITY. National Bureau of Economic Research. Giugno 2021.
**The covid testing trap. The current approach goes against all common sense. HART, 24 giu 2021.
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CENSURATO
28 luglio 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Mattarella: “Il virus limita la libertà, non gli strumenti per sconfiggerlo. La scuola in presenza deve essere un’assoluta priorità”” “La vaccinazione è un dovere morale e civico”
Libera delinquenza, specialmente per i potenti, tramite la costituzionalista Cartabia. L’equivalente di un’agocannula in permanenza nel braccio con libertà di inoculo da parte dello Stato, pena il venire puniti. Frontiere a brache calate, barriere interne staliniste per i cittadini.
Torna il tradimento presentato come virtù. “Nonostante lo sforzo gigantesco, non riusciamo a trovare dove è tenuto prigioniero Moro”: no, le BR non erano così diabolicamente abili; le si è virulentate, e si è bloccata la liberazione di Moro, obbedendo agli ordini. “Fronte della fermezza”: in realtà hanno tenuto Moro fermo sotto i colpi dei sicari. Questa finzione fruttò a Cossiga il Quirinale. Ora la storia si ripete, con un virus terrorista fatto figurare come “samurai invincibile”, e con la “fermezza” del costringere con ricatti materiali e morali la popolazione a farsi inoculare sostanze potenzialmente nocive (primeggiando nel mondo per questa imposizione). Nel 1978 gli italiani non si resero conto che la campana suonava anche per loro, costituendo l’assassinio di Moro lo standard per una selezione di politici fedeli non al popolo ma ai mandanti. Oggi il danno che riceveranno sarà diretto, anche se molti credono che pure stavolta la cosa si risolverà dietro alle menzogne e agli ipocriti sermoni dei palazzi.
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5 settembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Covid, Mattarella: “Vaccinarsi è dovere morale e civico. Non si invochi la libertà, chi si sottrae mette a rischio la vita e la salute degli altri””
La libertà attiva (“libertà di”) non va scambiata per la libertà difensiva (“libertà da”). La libertà attiva sulle cure è pericolosa, perché plasmabile. Se si scelgono interventi medici “liberamente”, credendo a sé stessi, a un santone, o ai medici piazzisti di Big Pharma, si può finire in guai di salute gravissimi. E danneggiare gli altri: es. aderendo a vaccinazioni a tappeto che generano malattia e lasciano scoperti interventi medici utili. In un paese ben governato il criterio del cittadino non è la “libertà” – che, trasformando in consumatori pilotabili, è un’altra arma del business – ma la fiducia nella medicina garantita dallo Stato.
La libertà difensiva è la linea sulla quale attestarsi oggi quando è evidente che lo Stato e la sua medicina frodano i cittadini sulla salute e tolgono proditoriamente i diritti di base. Es. il diritto dei sani di farsi immunizzare dal proprio sistema immunitario, più efficace del vaccino* per sé e per gli altri, invece di subire il mostruoso esproprio della salute per il quale ogni cittadino viene trasformato dalla legge in un malato in fieri, che solo i vaccini tirati fuori dal cilindro possono salvare, con tutti i pericoli e gli svantaggi.
E’ vero che non dovrebbe essere questione di libertà. Ma Mattarella dice no alla libertà per collaborare nel mettere al popolo le catene, che fascia in geremiadi velenose.
* Comparing SARS-CoV-2 natural immunity to vaccine-induced immunity: reinfections versus breakthrough infections.
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24 settembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Pippo Baudo nominato Cavaliere di Gran Croce: “Mattarella è unico, noi siamo molto amici da anni. Spero resti al Quirinale”
CENSURATO
Mattarella non è poi lontano da Berlusconi, che voleva Mike Bongiorno senatore a vita. L’alta onorificenza da siciliano a siciliano fa da pendant alle simultanee (auto)-assoluzioni per il ruolo dello Stato nelle stragi a manovalanza siciliana del ’93. In un sarcasmo non si sa se del tutto casuale ma certo meritato dagli italiani, che battono le mani all’antimafia delle chiacchiere e si danno di questi “fari”, mentre subiscono gli effetti della “trattativa” Stato-Big Pharma.
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26 ottobre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Vaccini, Mattarella: “Non possono prevalere le teorie antiscientifiche di pochi violenti. Da noi la campagna ha più successo che altrove””
Su quanto vasta sia l’adesione libera e convinta vantata da un presidente che istiga ad un maccartismo pro inoculi lo si può desumere dalla maggioranza assoluta raggiunta in silenzio dall’astensione elettorale durante i “successi” della coercizione che condiziona il lavoro ad una cessione della sovranità sul proprio corpo. Una violenza, giustificata con una “scienza” zombie, attuata dagli individui ai quali Mattarella ha consegnato il governo Paese.
@ downwind. In effetti non si può affermare con sicurezza che l’astensione della maggioranza dei votanti sia stata dovuta solo a questo calpestare i diritti e i principi di base da parte di chi dovrebbe difenderli. Anche perché ci sono altri motivi per ritirare la fiducia ai politici; come la mancanza di rappresentanza democratica, con premier calati dall’alto da forze predatrici e un Parlamento la cui composizione non riflette neppure le pur ingenue idee politiche della massa, dopo la truffa dei 5S. A ciò si somma la situazione generale. Ci sono nei fatti più motivi per sfiduciare i politici. La varie componenti dello scontento possono essere pesate da studi analitici. Ma il risultato globale è un disincanto prevedibile. Non sono pochi coloro che percepiscono una deriva che chiamo “fraudocratica”, dove i governanti truffano e sfruttano i cittadini. Queste tristi affermazioni di Mattarella confermano come il marketing abbia assunto le vesti e i poteri dello Stato. Così che non votare diventa un istintivo non firmare a proprio danno: “le parole molli dell’usuraio: Ma se hai firmato tu stesso. Non lo vedi? tutto chiaro. Devi fare come diciamo noi, perché, guarda la cambiale: la tua volontà è uguale alla mia.” (Il Gattopardo, sul voto truccato per l’annessione).
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9 novembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “No green pass, Mattarella: “Cortei hanno causato aumento dei contagi. Dissenso non può sopraffare il dovere di proteggere i più deboli”
Il tono di voce di Mattarella è quello risoluto e ispirato di un condottiero. Il contenuto all’opposto identifica il contatto col nemico con la sconfitta: nella neolingua covid il contatto col virus è divenuto contagio, cioè trasmissione di malattia (Infection with SARS-CoV-2 is not the same as covid-19. BMJ, 2 ago 2021).
Tutto è relativo. Meno la velocità della luce; e meno la peste covid in Italia. Sono passati quasi 2 anni, le epidemie entrano in fase calante e scompaiono prima, soprattutto quelle ad alta letalità; non il covid. Vaccinazione di circa l’80% della popolazione, ma questa corazza d’acciaio viene bucata dal supervirus: niente arresto dell’epidemia. Anzi, la particella infernale fa sì che i non vaccinati siano pericolosi per i vaccinati; come l’acqua dell’agnello a valle che scorre all’insù sporcando quella a monte del lupo. Altri popoli europei sono liberi, senza subire sfaceli, es. Svezia; da noi, arringa il nostro capo, un giro in centro di troppo di 4 Tutsi fa ammalare e morire tanti Hutu.
Secondo P. Fagan coprire la faccia con le mascherine rende stupidi, suggestionabili e asserviti; favorisce comportamenti immorali disinibendo; deumanizza, toglie identità e autonomia. (Face masks make you stupid. Why face masks are a form of dehumanization. The Critic, 28 lug 2020). Non stupisce che mentre in tante nazioni si cura di evitarla, nella terra natale del fascismo l’abolizione del volto eserciti una morbosa attrazione su diverse personalità.
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19 novembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Mattarella: “I vaccini sono la nostra miglior difesa, è necessario vincere la sfida contro l’antiscienza” “
In “Una poltrona per due” quando i poliziotti lo sollevano di peso E. Murphy spiega il ritrovato uso delle gambe con un miracolo. Anche Mattarella interpreta la velocità con la quale sono stati preparati e immessi i vaccini anticovid, dopo decenni di fallimenti, come fenomeno mirabile. Mattarella porta l’oncologia a esempio della potenza della scienza. Molti studi, i più recenti di un mese fa, mostrano che i farmaci oncologici immessi con procedura rapida spesso non sono efficaci*. La spiegazione alternativa a quella miracolistica è anche coerente con la circostanza che con l’86% della popolazione sopra i 12 anni inoculato, senza un incremento di 4 punti – a causa dei Tutsi renitenti – e senza una terza ondata di pere di mrna questi vaccini lascerebbero il Paese sull’orlo del baratro. (Data la stazionarietà dell‘epidemia, mai vista prima; un sortilegio demoniaco).
Mattarella recita un atto di fede che la Scienza, quella vera, non richiede e respinge. Ma che serve probabilmente da fonte del diritto posticcia, da foglia di fico, a governanti, magistrati e questurini per reggere il gioco in corso venendo meno ai loro doveri e anzi abusando del potere in senso opposto. La mancata conversione a questa rozza religione scientista diventa “antiscienza” da snidare. E così si sono venduti – da tempo, in realtà – anche il passo della Costituzione, art. 33, dove si dice che la scienza è libera.
*Substantial Spending on Cancer Drugs Without Survival Benefit. Medscape, 22 ott 2021.
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21 novembre 2021
Blog de Il Fatto
Comemnto al post “Vaccini Covid, Mattarella: “In Italia sono stati come un referendum sulla scienza vinto 9 a 1” “
La vaccinazione di massa, e la paura, la propaganda ingannevole e martellante e i ricatti che la sostengono sono come un referendum sul praticare la tradizionale strategia “calati junco chi passa la china”. L’alta propensione a flettersi non fa degli italiani un popolo di scienziati. E neppure di persone particolarmente avvedute, perché questa è una piena che non vuole passare, e che più ci si piega ad essa più permane ed aumenta – anche a danno di chi non si piega. Come i fatti stanno dimostrando. C’è da dubitare che i cittadini delle altre nazioni guardino con ammirazione e invidia all’elevata passività, cognitiva e morale, della popolazione italiana davanti all’autorità.
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7 dicembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post di D. Pretini “Mattarella alla Prima della Scala, standing ovation e 6 minuti di applausi per il Capo dello Stato: il pubblico grida “bis”. Il video”
“Mi sono inoltrato nel sangue fino a tal punto che, se non dovessi spingermi oltre a guado, il tornare indietro mi sarebbe tanto pericoloso quanto l’andare avanti”. (Macbeth, III, 4, Shakespeare).
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12 dicembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Piazza Fontana, il Senato twitta la relazione degli ex Msi che rilancia la pista anarchica. Fratoianni: “Oltraggio, fu attentato fascista””
Fu, come si dice, una “strage di Stato”. Ma si dovrebbe dire “strage di Stato commissionata”. Meglio, “strage di Stato commissionata e lasciata impunita”*. Meglio ancora, “strage di Stato commissionata, lasciata impunita e con perenne copertura istituzionale dei mandanti con attribuzione di tutte le responsabilità agli esecutori”. Gli italiani avrebbero da guadagnare, soprattutto oggi, per ciò che attiene al loro futuro, dal superare il timore reverenziale e riconoscere sia il ruolo dei pupari stranieri**, sia – non meno deleteria – la viltà dei burattini istituzionali; invece di accettare, facendosene partecipi, il solito teatrino depistante e autoassolutorio fasci-compagni.
*Salvini G. La maledizione di Piazza Fontana. 2019.
** Willan P. Puppetmasters. The political use of terrorism in Italy. 2002.
13 dicembre 2021
Blog de Il Fatto
Commento al post “Strage di piazza Fontana, Mattarella: “Processi hanno lasciato verità non pienamente svelate. Ma emerge la matrice eversiva neofascista””
La matrice eversiva fu atlantica. La sua manovalanza neofascista emerse già al tempo delle calunnie del questore Guida. Che, ho sentito a una conferenza dalla figlia di Pinelli, era stato addetto al confino quando era nella polizia fascista. E’ vero che c’è dai tempi del fascismo di cento anni fa un filo ininterrotto delle infamie; sia nero, rosso, bianco o altro il colore che assume nei vari tratti. Vige il “tolemaicismo” sui misteri d’Italia, cioè il mettere al centro delle ricostruzioni fattori interni, torturando fatti e logica. I post fascisti reggono il gioco ai “glaxocomunisti”, che si rifanno una verginità gridando alle camice nere, mentre servilmente evitano così la visione corretta, “l’eliocentrismo” nel quale l’ltalia è un satellite di poteri esteri, che ne determinano il corso, con i vari mezzi del potere; es. usando cialtroni rossi o neri come pedine. Questa mistificazione, dettata dai mandanti, è anch’essa una prosecuzione in altre forme di quegli anni che si dicono passati; e che invece servirono tra le altre cose a sostituire una classe politica, quella dei Moro, dei Mattei, dei La Torre, che manteneva il senso degli interessi nazionali con una i cui componenti gareggiano nel fare i tirapiedi ai poteri che ordinarono le bombe nell’Italia prospera di allora e che oggi ordinano gli inoculi dietro ricatto del fascismo dei banchieri, nell’Italia tornata terra di conquista.
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8 gennaio 2022
Blog de il Fatto
Commento al post di m. Politi “Il discorso di Mattarella in linea con Francesco. È lui l’ultimo cattolico al Quirinale”
Proprio un buon cattolico nel palazzo che fu dei papi. In linea con l’accademico pontificio bergogliano Ricciardi, i decreti che ha firmato che tolgono il guadagnarsi il cibo a chi resiste allo ius inoculandi sono evidentemente ispirati agli insegnamenti di quel grande asceta e mistico medievale, l’arcivescovo Ruggieri.
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31 gennaio 2022
Blog de Il Fatto
Commento al post “Green pass, obbligo vaccinale per gli over 50 e viaggi: ecco cosa cambia dal primo febbraio”
Viva Piersanti Mattarella. Viva chi non si piega ai ricatti mafiosi.
@ IlprincipeMyskin. Credo che con l’indocile Piersanti, o con il pragmatico Enrico Mattei, o con il curiale Aldo Moro messi a fare i PdR la nostra sorte sarebbe stata migliore. Invece zero dosi di quelli come Piersanti e doppia dose di Sergio e di Giorgio. In parte è colpa nostra.
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14 marzo 2022
Blog de Il Fatto
Commento al post di A. Marfella “Don Patriciello riceve oggi tanta solidarietà ma mai una risposta concreta”
Il brano di Sciascia mostra che la cattiva antimafia ha come marker il “moral grandstanding” che salta la decenza. Mattarella e c. partecipano alla pirotecnica imbelle. Mentre proclamano campagne di Russia napoleoniche (in realtà la guerra la fanno ai popoli ucraino e italiano, buttando olio sul fuoco e facendoci razziare con le sanzioni) non sono buoni a ridurre all’impotenza a Caivano qualche banda di delinquenti.
Ma l’ombra dei mafiosi da gabbione conferisce per contrasto un’aureola che è una mano santa per affari illeciti di finanza, clero, politici. Es. quelli della farmocrazia* che beneficiano sia della visione estremamente sghemba diffusa da istituzioni, media e figure come Patriciello sui pericoli per la salute della “Terra dei fuochi”**; sia delle firme e esternazioni di Mattarella sull’obbligo e il dovere di assumere in massa da sani farmaci improvvisati che si stanno mostrando sempre meno efficaci e sempre più nocivi per il singolo e la popolazione. Imposti, nella nazione della mafia, del manganello, dell’aspersorio e della loro alleanza, con la violenza santimoniosa; col sostegno della magistratura. Ora chiamata a fare luce sul petardo e su eventuali futuri crescendo che, camorristici o di altra provenienza, sono una provvidenza per interessi criminali promossi da chi occupa lo Stato, e protetti anche mediante sistemi camorristici.
* Pharmocracy. Duke U Press 2017.
**La post-camorra. Dai tagliagole alla chirurgia ingiustificata della tiroide.
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25 aprile 2022
Blog de Il Fatto
Commento al post “25 aprile, Mattarella: “Dopo l’invasione dell’Ucraina ho pensato a Bella ciao. Resistenza è opporsi all’invasore, con armi o senza””
A me invece la stigmatizzazione, la possibilità di lavorare tolta, le punizioni, per chi non si fa inoculare, specificità italiana, fanno pensare alle discriminazioni e ritorsioni verso chi non si diceva fascista. Il pronto obbedire agli USA accettando di divenire campo di battaglia economico nella guerra tra loro e la Russia, trascurando il primo dovere, quello di assicurare la sicurezza e la pace agli italiani; e gli accostamenti a sproposito tra chi fa sprofondare il proprio paese come Zelensky e il disperato tentativo dei nostri partigiani di redimerlo dopo l’8 settembre, fanno pensare al testo della sciagurata dichiarazione di guerra del 10 giugno 1941, con la folla esultante che gremiva Piazza Venezia. Il 25 aprile rileggo qualche passo delle Lettere dei condannati a morte della Resistenza. Ma le continue messe cantate, e retribuite, sull’eroismo di chi al contrario pagò suscitano in me paragoni tra quelli che si ingegnano di vestirsi da centurione davanti Colosseo per spillare soldi ai turisti e gli originali ai tempi dell’antica Roma. Mattarella e gli altri retori diseducano il popolo predicando l’eroismo senza decenza. Evocando immagini forti del passato e trascurando le meschinità odierne. Mentre andrebbe proclamato e ripetuto che l’eroismo non sostituisce la decenza; e che la decenza viene prima dell’eroismo.
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2 giugno 2022
Blog de Il Fatto
Commento al post “2 giugno, Mattarella: “Italia e Forze Armate impegnate per la pace”. Torna la parata dopo due anni: sfilano sindaci e medici anti-Covid
Il 2 agosto 2021, nei commenti all’articolo de Il Fatto “Terni, Oss non vaccinata sospesa da lavoro e stipendio: il giudice rigetta il suo ricorso. “Sanzione è adeguata e proporzionata”, in risposta a un blogger pro vaccinazioni coatte che mi tampinava (un sindacalista, dagli argomenti), feci un paragone con “Bava Beccaris, che usò i cannoni contro il popolo”. Il Fatto censurò la mia replica. Dopo 20 giorni Cazzola se ne uscì con la sua invocazione esplicita al ritorno ai metodi di Bava Beccaris per imporre il vaccino. Il puntare le armi contro il popolo oltre al precedente savoiardo ne ha uno borbonico: l’ultimo re delle Due Sicilie fece puntare i cannoni di Castel dell’Ovo contro i napoletani (ma lui non li usò). Tra il vaccino che sempre più mostra efficacia negativa imposto col ricatto, specialità esclusiva di mafiolandia, e le sanzioni autoeviranti per l’Ucraina, sembra che i nostri governanti e la nostra classe dirigente, inclusi i medici che si sono mescolati ai militari, la “risorsa preziosa nella gestione della pandemia” (Mattarella) proseguano una tradizione, facendo ruotare le bocche da fuoco di 180°, verso quelli che dovrebbero rappresentare invece che contro le minacce esterne. I nostri altezzosi Fantozzi fanno l’opposto di quello che fecero i marinai della Corazzata Potemkin, che usarono i cannoni a difesa del popolo.
Commento al post “Festa della Repubblica, per la prima volta sfilano anche medici e operatori sociosanitari: applausi dagli spalti”
Questa sfilata dei medici in camice il 2 giugno per Via dei Fori Imperiali insieme alla fanfara dei bersaglieri e ai dimonios della brigata Sassari – il 2 giugno 2022, mentre l’Italia va giù per l’autoaffondamento covid e l’autoaffondamento sanzioni – si aggiunge alla foto dei cappellani militari che sfilano in saio, il petto coperto di medaglie, che è usata come immagine di accompagnamento per “L’obbedienza non è più una virtù“ di don Milani, e la sua “Lettera ai cappellani militari”. E si affianca alla scena dei giovani magistrati che in camicia nera intonano in coro “Giovinezza” al passaggio del duce (G. Neppi Modona. La magistratura e il fascismo).
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