I “falsi pentiti” nella disinformazione biomedica

23 September 2012

23 settembre 2012

Blog de Il Fatto

Commento al post “Psicologia, crediamo alle notizie false perchè distratti e pigri” del 22 settembre 2012

La disinformazione è endemica in medicina. E’ singolare associarla alle ingenue proteste dal basso piuttosto che al potere, che la esercita in forme sofisticate. Es. dando spazio al dissenso errato, che agisce come i falsi pentiti che con accuse false discreditano quelle vere. Il Fatto ha appena diffuso la notizia di uno studio per il quale il mais OGM è tossico. Lo studio è stato condotto nella maniera più pedestre (v. Rats and GM, in Understanding uncertainty) e sarà facile screditarlo, per poi estendere il discredito alle altre critiche sugli OGM. Che i vaccini possano causare autismo è di dubbia plausibilità; la frode svelata porta ad accettare il ragionamento invalido: l’autismo da vaccino è una bufala, pertanto lo sono anche le altre critiche sui vaccini e la ricerca ufficiale è onesta.

Il falso dissenso può inoltre stimolare angosce e quindi consumi. Non lo si dice al pubblico, perché la sovradiagnosi è tabù, ma la definizione e diagnosi di autismo non sono nette. L’incidenza può variare del 40% a seconda dei criteri ufficiali adottati. C’è un aumento vertiginoso di diagnosi; in USA si è arrivati a 1 diagnosi di autism spectrum disorder ogni 88 bambini. Bisogna chiedersi se il caso Wakefield non abbia favorito, insieme alla scienza”seria”, una lucrosa epidemia di sovradiagnosi. I magistrati aggravano la disinformazione dando credito ai “falsi pentiti” (sentenze su autismo da vaccini) e non ai “pentiti” veri; come è accaduto per pentiti di mafia.

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11 gennaio 2021

Blog de il Fatto

Commento al post “Francesco Zambon parla a La7: “Dalla denuncia intorno a me solitudine, dall’Oms non ho avuto solidarietà” “

Credo che dietro le quinte, al di là delle esigenze di copione, la solidarietà per Zambon ci sia, perché fa comodo a tutti i vari poteri coinvolti un falso pentito che recitando sui media la parte dell’ostracizzato permette di fingere di credere al depistaggio – inconsistente sul piano tecnico – per il quale la strage reale in Lombardia orientale che ha innescato l’operazione Covid sarebbe dovuta al non avere aggiornato un documento dell’OMS. Un “piano antipandemico” preparato non in base a dati di fatto, ma all’opposto mentre si lanciavano ingigantimenti mediatici catastrofisti, antiscientifici, che facevano figurare le periodiche ondate di virus simil-influenzali come armageddon, per i quali sarebbe lecito parlare di rischio di estinzione di H. Sapiens secondo R. Horton, attuale direttore del Lancet (Infection: the global threat. The New York review, 1995). Un depistaggio che configura inoltre una situazione – rivelatrice – di paradosso di Gettier, dove un allarme manifestamente costruito poi si realizza; in forme anch’esse non limpide.

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27 agosto 2022

Youtube

Commento al video “Fuori e dentro l’OMS – Dietro il Sipario” – Visione TV – Italia libera e sovrana

Zambon, che sostiene che l’anomalo picco di letalità in Lombardia – che è stato l’epicentro dell’epidemia di manipolazioni orchestrate dall’OMS – sarebbe dovuto a trasgressioni dei comandamenti dell’OMS, è un falso pentito. V. “Lo knock-on dell’operazione covid in Lombardia orientale“.

 

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17 febbraio 2023

Blog de Il Fatto

Commento al post di D. Mattiello “Whistleblowing, le norme che l’Italia adotterà potranno fare poco contro un certo brodo culturale”

Mattiello chiede che termine italiano usare per “whistleblower”. Gli stessi anglosassoni, così abili nell’uso del linguaggio, sono dovuti ricorrere alla metafora, alla perifrasi. Occorre evitare termini positivi a priori, perché le denunce vanno verificate, e perché come ci sono i falsi pentiti, i falsi oppositori del sistema, i falsi contestatori*, ci sono anche i falsi whistleblower. Es. Francesco Zambon, che si presenta come “un pesce piccolo”, e così è visto anche dai cosiddetti “antisistema” quando è un pesciolino pilota che aiuta a condurre il docile gregge in bocca alla criminale narrativa istituzionale sulla strage covid in Lombardia**. Per non parlare dei tanti sistemi Montante dove si coprono metodi mafiosi – incluso il soffocamento del whistleblowing – dietro a pose da spadarotta contro la mafia.

Una figura dimenticata, l’industriale Alberto Bertuzzi “il mestiere meno conosciuto in Italia è certo quello di cittadino”, venne chiamato “promotore civico”. In attesa del termine perfetto, questa espressione, che incoraggia, ma non dà per assunta la santità, potrebbe essere assegnata, provvisoriamente, a privati che denuncino, e così sostengano implicitamente di non stare al gioco dello “una mano lava l’altra e due mani lavano il viso”, citato da Mattiolo; o dello “una mano lava l’altra e tutt’e due rubano l’asciugamano” (Marcello Marchesi).

*I sicofanti. Sito menici60d15.
** Il vero piano pandemico, rispettato, in Lombardia orientale nel 2020. Ib.

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